domenica 28 febbraio 2010

Seminara: presentazione restauro statua in legno Madonna dei Poveri


Ministero per i Beni e le Attività Culturali
 Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA

Basilica-Santuario della Madonna dei Poveri
Restauro statua in legno “Madonna dei Poveri”
 

Seminara (Rc) 1 marzo 2010 – 0re 12.00
CONFERENZA STAMPA

Lunedì primo marzo, alle ore 12.00, a Seminara (Reggio Calabria), presso la Basilica-Santuario della Madonna dei Poveri, si terrà la conferenza stampa di presentazione del restauro della statua in legno raffigurante la Madonna dei Poveri. Parteciperanno all’iniziativa: S.E. mons. Luciano Bux, vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi; Fabio De Chirico, Soprintendente BSAE della Calabria; Paolo Martino, direttore ufficio regionale della CEC per i BB.CC.EE.; don Gildo Albanese, parroco; Santo Gioffrè, assessore provinciale ai Beni culturali; Antonio Bonamico, sindaco di Seminara e il restauratore incaricato Sante Guido di Roma.
Nel pomeriggio, alle ore 15,30, nel corso dell’incontro con la comunità religiosa saranno esposte le problematiche che interessano lo stato di conservazione della scultura e verranno inoltre accuratamente illustrate le delicate fasi del prossimo intervento di restauro.
L’iniziativa è certamente attesa e partecipata poiché il culto della sacra effige si estende dalla Calabria Meridionale alla Sicilia Orientale.

La Madonna dei Poveri di Seminara (RC)

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico

Basilica-Santuario della Madonna dei poveri
Restauro statua in legno “Madonna dei poveri”
Seminara (Rc) 1 marzo 2010 – 0re 12.00
CONFERENZA STAMPA

Ufficio stampa: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Silvio Rubens Vivone - Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbasae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

sabato 27 febbraio 2010

Conservatorio di Cosenza: stasera concerto del grande clarinettista Karl Leister

L’autorevole clarinettista tedesco, collaboratore di Herbert von Karajan, si esibirà al termine della masterclass di clarinetto dedicata a La letteratura clarinettistica nell’interpretazione di Karl Leister.
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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
www.conservatoriodicosenza.it
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CONCERTO
Karl Leister, Gaspar
e Vittorio Buonomano, Antonio Fasano, Mario Mazzulla clarinetto
Andrea Bosa, Giovanni Marsico pianoforte
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Musiche di Weber, Mendelssohn, Schubert, Schumann
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Aula Magna del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”
Sabato 27 febbraio 2010, ore 18.30
Ingresso libero
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Il Conservatorio di Cosenza ospita in questi giorni una stella del firmamento musicale internazional. È il M° Karl Leister, considerato un musicista geniale, capace di padroneggiare quasi tutta la letteratura per clarinetto, strumento che ha cominciato a suonare sotto la guida di suo padre (clarinettista della RIAS-Symphonic Orchestra) e che è costantemente chiamato a suonare nelle più prestigiose sale del mondo.
La masterclass, che si è
svolta dal 22 al 27 febbraio nell’Aula Magna, ha permesso ai giovani partecipanti un confronto diretto con chi alla musica ha dato un’impronta originale, e nel contempo favorisce l’interazione fra clarinettisti che si avviano alla professione ed un blasonato concertista.
Allievi interni ed esterni al Conse
rvatorio – si sono iscritti in 51, un numero considerevole per un corso di alta specializzazione - hanno potuto fruire della straordinaria esperienza del M° Leister, il cui curriculum annovera esperienze quali clarinetto solista dei Berliner Philharmoniker sotto la guida di Herbert von Karajan, membro onorario della Royal Academy of Music di Londra, docente presso la Hochcshule für Musik di Berlino “Hanns Eisler”. Leister è regolarmente invitato nei più importanti festival internazionali e a tenere corsi in tutto il mondo.
Nella masterclass che termina oggi a Cosenza sono state oggetto di approfondimento musiche di differenti epoche e stili tratte dalla produzione di autori tra cui Brahms, Busoni, Mercadante, Mozart, Poulenc,
Rossini.
Al concerto finale, programmato per oggi, sabato 27 febbraio, alle ore 18,30 nell’Aula Magna del Conservatorio, prenderanno parte gli allievi che si sono distinti nel corso della masterclass, Antonio Fasano e Mario Mazzulla. Con loro suoneranno il M° Leister e Gaspare Vittorio Buonomano, ex studente del Conservatorio di Cosenza nonché allievo ai corsi dei Ber
liner Philharmoniker, dove è stato conosciuto e apprezzato da Leister. Al pianoforte Andrea Bosa e Giovanni Marsico.
In programma musiche del periodo
romantico composte da Weber, Mendelssohn, Schubert, Schumann. L’ingresso è libero.
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Pia Tucci
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KARL LEISTER
Nato a Wilhelmshaven, comincia gli studi con il padre, clarinettista della RIAS - Symphonic-Orchestra. Dal 1953 al 1956 studia alla Hochschule a Berlino e nel 1957, all’età di 19, diventa clarinetto solista alla Komische Oper Berlin sotto la direzione di Vaclav Neumann e Walter Felsenstein.
Nel 1959 comincia a lavorare come clarinetto solista con i Berliner Philharmoniker sotto la guida di Herbert von Karajan. I 30 anni di collaborazione con Karajan sono l’esperienza più importante e determinante della vita musicale di Karl Leister.
Negli stessi anni inizia la sua carriera internazionale come solista e come camerista. Le sue collaborazioni lo vedono al fianco dell’Amadeus-Quartet, Vogler-Quartet, Wilhelm Kempianoforte, Pierre Fournier, Gidon Kremer, Rita Streich, Kathleen Battle e di artisti come James Levine, Riccardo Muti, Gerard Oppitz, Christoph Eschenbach, Bruno Canino, Elena Bashkirova, Elisabeth Leonskaja, Paul Gulda, Stefan Vladar e Feren Bognar. Come solista ha suonato sotto la direzione di Herbert von Karajan, Karl Böhm, Seiji Ozawa, Eugen Jochum, Raphael Kubelik, Aaron Copland, Sir Neville Marriner, Paavo Berglund e Rafael Fruhbeck de Burgos, Kent Nagano, ecc.
Karl Leister è uno dei fondatori dell’ensemble Bläser der Berliner Philharmoniker, dei Berliner Solisten come dell’Ensemble Wien-Berlin. Sin dalla fondazione dell’Accademia Herbert-von-Karajan dell’Orchestra Filarmonica di Berlino, Karl Leister ha insegnato alle nuove generazioni di clarinettisti.
Oggi, molti dei suoi studenti lavorano in importanti orchestre nazionali ed internazionali. Karl Leister è regolarmente invitato nei più importanti festival internazionali e tiene master class in tutto il mondo.
Ha ottenuto numerosi premi e menzioni in concorsi nazionali ed internazionali ed ha registrato quasi tutte le composizioni della letteratura per clarinetto per le etichette discografiche DGG, EMI, Philips, Teldec/Warner, Orfeo, D+G, BIS, Nimbus, Sony, Camerata Tokyo, ecc. Dal 1987 è membro onorario della Royal Academy of Music di Londra. Tra il 1993 e il 2002 Karl Leister è stato professore alla Hochschule fur Musik di Berlino “Hanns Eisler”.
Gaspare Vittorio Buonomano è nato a Cosenza nel 1984. All’età di sette anni ha iniziato gli studi musicali con il padre, sotto la guida del quale ha conseguito il Diploma con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore presso il Conservatorio di musica “S. Giacomantonio” di Cosenza.
Sin da piccolo si è esibito in diverse manifestazioni musicali, rassegne e concerti. Già a dodici anni ebbe il suo debutto in qualità di solista con la “Philharmonia Mediterranea Orchestra” al Teatro “A.Rendano” di Cosenza e con l’orchestra “European Jeunesse” ottenendo unanimi consensi di pubblico e di critica. Ha preso parte ai corsi di perfezionamento di Gervase de Peyer e Karl Leister, così come anche ai corsi dell’Accademia Chigiana di Siena con Antony Pay, conseguendo il Diploma di Merito e due borse di studio.
Nel 2003 frequenta l’Accademia del “Teatro alla Scala” di Milano, partecipando a diverse produzioni liriche e sinfoniche.
È vincitore di numerosi primi premi in concorsi nazionali ed internazionali a Cremona, Sanremo, Imperia, Agropoli, Reggio Calabria, Matera, Bologna, Milano, Forlì, Roma, ecc. Nel luglio del 2004 ha vinto cinque primi premi ai concorsi internazionali di Bojano, Massafra, Premio Rovere d’Oro, Lions European di Salisburgo e Morcone. Nei concorsi per orchestra è arrivato finalista nei Münchner Philharmoniker e nei Berliner Philharmoniker.
Ha preso parte a numerosi concerti e recitals come solista e camerista in Italia, Austria, Germania, Svizzera, USA, Francia, Russia e Cina. Ospite presso il “Festival dell’Aurora” di Crotone, il “Teatro Donizetti” di Bergamo, il “Teatro alla Scala” di Milano, i Salzburger Schlosskonzerte, Amici della Musica di Spoleto, “Fudan University” di Shanghai, Conservatory of Beijing (Pechino), ecc.
Ospite in qualità di Primo Clarinetto presso la DSO di Berlino, la Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino, NDR di Amburgo, RSO di Stoccarda.
È membro fondatore dell’ “alesiEnsemble” con cui ha effettuato diverse incisioni, così come anche con lo “Scharoun Ensemble Berlin”. Ha suonato per diversi anni come Primo Clarinetto nella “Philharmonia Mediterranea Orchestra”.
Ha suonato sotto la guida di direttori quali Claudio Abbado, Zubin Mehta, Trevor Pinnock, Mariss Jansons, Roberto Zarpellon, Christoph von Dohnányi, Peter Maag, Bernhard Haitink, Simon Rattle, Hubert Soudant, Pierre Boulez, Seiji Ozawa, Gustavo Dudamel e con solisti quali Jörg Demus, Katia Ricciarelli, Maurizio Pollini, Salvatore Accardo, Klaus Thunemann, Alexander Lonquich, Luz Leskowitz, Thomas Christian, Murray Perahia, Clemens Hagen, András Schiff.
Nel 2006 ha conseguito il titolo di “Magister Artium” laureandosi con lode all’Università “Mozarteum” di Salisburgo sotto la guida di Alois Brandhofer (Berliner Philharmoniker). Nel 2007 vince il posto nella Herbert-von-Karajan Akademie dei Berliner Philharmoniker e rimane due anni in orchestra a contatto con i più grandi tra direttori e solisti di fama mondiale.

mercoledì 24 febbraio 2010

Catanzaro - Gruppo Facebook a sostegno dell'artista Saverio Rotundo

Ursini (Accademia dei Bronzi) “Iniziativa lodevole che va condivisa da tutti”.
Facebook, gruppo catanzarese promuove ‘u ciaciu.

CATANZARO – “Collochiamo un’opera di m° Saverio Rotundo, detto ‘u ciaciu, nel Parco della Biodiversità”, è il nome del gruppo di Facebook, fondato da Silvestro Bressi, autore del libro “Una volta a Catanzaro” pubblicato da Ursini e già in terza edizione, che nel giro di sei mesi ha raggiunto 1800 adesioni. Un successo che premia l’iniziativa di Bressi, più che lodevole e che nel contempo conferma quanto sia ormai apprezzata, negli ambienti più autentichi e liberi, la produzione artistica dello scultore catanzarese.
Tra gli amministratori del gruppo Rossella Procopio, Terry Boemi, Lorella Commodoro, Davide Ruga, Antonio Nicoletta e Vincenzo Ursini, nella qualità di presidente dell’ “Accademia dei Bronzi”, associazione culturale tra le più conosciute in Italia.
“L’osservatore attento - commenta Silvestro Bressi - noterà che tra gli iscritti a questo gruppo c’è un’alta percentuale di catanzaresi, emigrati compresi, associazioni locali e artisti italiani e stranieri, ma quel che farà certamente piacere all’artista è il che all’iniziativa hanno aderito tanti giovani. Sono dati significativi, frutto di un’adesione sentita e spassionata”.
“E’ bello - aggiunge Vincenzo Ursini - leggere i commenti di quanti si sono iscritti al gruppo, inviando foto delle opere e delle tante performance del maestro Rotundo, artista del quale, purtroppo, non v’è traccia su nessuno dei motori di ricerca, a differenza di tantissimi altri scultori di scarsa sostanza, osannati come divi anche dalle nostre parti”.
Mastro Saverio è, come forse molti non sanno, il creatore dell’arte dell’abbandono, “art brut”. Attraverso le sue abili mani e il suo schietto modo di pensare, materiali quotidiani, accantonati dai catanzaresi, hanno ripreso vita e sono finiti sotto i riflettori, a tutto campo. Pochi sanno dei tantissimi attestati di merito da lui ricevuti nel corso di importanti iniziative. Di molti riconoscimenti non c’è più traccia, così come di tante sue opere andate rubate o distrutte.
“Ricordo – continua Bressi - il collage materico, in basso rilievo, realizzato dal compianto Mimmo Rotella sulla facciata del palazzo delle poste, al quale nessuno fece mai caso sino a quando gli americani non valutarono il nostro artista. Subito fu programmato un intervento di restauro. Dare il giusto valore alle sculture del m° Saverio Rotundo, credo sia un atto di grande sensibilità nei confronti di un uomo, schivo e sincero, che ha amato l’arte sin dall’infanzia creando opere degne di essere patrimonio della collettività”.
“La collocazione di una sua opera nel Parco della Biodiversitrà, grazie a internet, - conclude Vincenzo Ursini - potrebbe anche contribuire a far conoscere questo originale artista locale in tutto il mondo. La palla è lanciata, ci auguriamo che qualcuno continui a giocarla con intelligenza”.

lunedì 22 febbraio 2010

Conservatorio di Cosenza: musicisti calabresi diretti dallo spagnolo Cintado

Suonano Beethoven, Chopin e Rossini al Teatro "A. Rendano"
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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
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Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Cosenza
Solisti al pianoforte:
Andrea Bauleo, Angelo Marino
Direttore: Francisco-José Cintado
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Musiche di Beethoven, Chopin, Rossini
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Cosenza, Teatro “A. Rendano”
Martedì 23 febbraio 2010 - ore 20
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INGRESSO LIBERO
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L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Cosenza ritorna a esibirsi al Teatro “Rendano”, a distanza di quattro settimane dall’applauditissimo concerto in cui ha eseguito musiche di Donizetti, Mozart, Hummel e Verdi sotto la direzione di Donato Sivo, docente del Conservatorio.
Martedì 23 febbraio alle ore 20 i sessanta giovani orchestrali calabresi saranno guidati dalla bacchetta di Francisco-José Cintado, direttore ospite proveniente da Siviglia. Con il Maestro spagnolo l’Orchestra sta misurando la capacità, tipica delle compagini professionali, di rispondere alle indicazioni di più direttori e di modellarsi a differenti scelte stilistico- interpretative.
Il programma prevede composizioni di Beethoven (Ouverture “Coriolano, Concerto per pianoforte e orchestra n°5 “Imperatore), Chopin (Concerto per pianoforte e orchestra n°1), Rossini (Il Signor Bruschino- Ouverture). Al pianoforte due talentuosi solisti, Andrea Bauleo e Angelo Marino, scelti attraverso una selezione fra i migliori studenti dei corsi superiori del Conservatorio. L’ingresso è libero.
La serata si presenta di sicuro interesse per gli appassionati. Pagine celebri composte da giganti della musica -come Chopin, di cui ricorre il 200esimo anniversario della nascita- la potenza sonora e la varietà timbrica di un’imponente orchestra, il dialogo fra questa e il pianoforte, sono elementi che lasciano preannunciare forti emozioni.
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Francisco-José Cintado è nato a Cadice (Spagna).
Ha studiato pianoforte, organo e violoncello. Ha conseguito il Diploma Superiore in Direzione d´Orchestra, Direzione di Coro e Composizione. Ha seguito corsi di perfezionamento a Milano,Vienna e in Germania.
Insegna Direzione d´Orchestra e Tecnica Orchestrale presso i Conservatori di Cadice, Malaga e Siviglia.
Ha diretto cori, orchestre e opere in molte città spagnole ed europee.
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PROGRAMMA
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Ludwig van Beethoven
Coriolano - Ouverture in do minore, op. 62
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Ludwig van Beethoven
Concerto per pianoforte e orchestra n. 5
in Mi bemolle maggiore op. 73"Imperatore"
Allegro
Adagio un poco mosso
Rondò: Allegro ma non troppo
Angelo Marino, pianoforte
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Fryderyk Chopin
Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in mi minore op. 11
Allegro maestoso
Romanza: larghetto
Rondò: vivace
Andrea Bauleo, pianoforte
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Gioachino Rossini
Il signor Bruschino- Ouverture
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338.5048865

RStv news - 20 Febbraio 2010

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti

giovedì 18 febbraio 2010

CATANZARO / KIWANIS - INIZIATIVA TEATRALE A FAVORE DEI BIMBI DI HAITI

Commedia all’Auditorium Casalinuovo
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Catanzaro (18 febbraio) – Teatro e solidarietà a favore dei bimbi di Haiti. E’ questa la motivazione di fondo che ha spinto il Kiwanis Club di Catanzaro, presieduto da Gaetano Costa, ad organizzare per domani sera, presso l’Auditorium Casalinuovo, con inizio alle ore 20,00, la rappresentazione della commedia dialettale “A ricchezza u’ d’è contentezza” della compagnia “I vacantusi” di Lamezia Terme, diretta da Alfonso Morelli.
Una serata che il Kivans ha programmato con la collaborazione dell’associazione onlus “La Fenice” di Catanzaro, e l’adesione della Provincia e del Comune, ma soprattutto con il fattivo contributo di tutti gli attori e soci della compagnia “I Vacantusi”.
Lo scopo sociale dell’iniziativa è stato ampiamente sottolineato nel corso della conferenza stampa di presentazione, tenutasi presso la biblioteca dell’Auditorium Casalinuovo alla presenza di attori del gruppo teatrale e soci de La Fenice, Nico Morelli, Luigi Merante Critelli, Gaetano Costa, Alfondo Morelli, Sergio Falvo e Patrizia Anania che ha presentato i vari protagonisti.
“E’ una iniziativa – ha detto il presidente del Kiwanis
Gaetano Costa – che ha come obiettivo fondamentale un nostro diretto intervento a favore dei bambini di Haiti, verso i quali abbiamo il dovere di mettere in campo, ciascuno per la propria parte, significative azioni di solidarietà e sostegno. D'altronde questo spirito solidale, che venerdì concretizziamo con l’adesione della Compagnia “I Vacantusi” e dell’associazione “La Fenice”, è alla base di tutta la nostra azione quotidiana”.
Luigi Merante Critelli, socio fondatore de La Fenice, ha invece illustrato le motivazioni che hanno spinto il gruppo di solidarietà catanzarese a sostenere t
ale evento.
“Da tempo – ha detto Critelli – assicuriamo la nostra vicinanza ad iniziative di questo genere. La solidarietà diretta, ma anche attraverso azioni sinergiche con altre associazione, com’è avvenuto ora con il Kiwanis, è uno degli obiettivi primari de La Fenice, obiettivo che fino ad oggi abbiamo perseguito con ottimi risultati”.
“I Vacantusi – ha spiegato invece Alfonso Morelli, autore e regista, è un’associazione di attori non professionisti che, comunque, lavorano da anni con grande impegno. Nelle nostre rappresentazioni trattiamo quasi sempre problemi seri, senza annoiare e con grande comicità. Una cosa è categorica: per far ridere gli spet
tatori non prendiamo mai come riferimento la volgarità”.
Sergio Falvo (primo attore e vice presidente della Compagnia), si è invece soffermato sui personaggi della commedia.
“Davanti ad una allettante prospettiva – ha spiegato – il mio personaggio è pronto a cambiare i suoi ideali. Il protagonista Peppe Russo, alla fine dimostrerà che i valori della famiglia, sono da anteporre a tutte le possibili prospettive di benessere e di ricchezza”.
Significativo infine l’appello di Massimo Massara del Kiwanis.
“Più che sui grandi sponsor – ha sottolineato – contiamo sulla solidarietà spicciola della gente comune. Alle adesioni delle Istituzioni, che pure s
ono sempre ben accette, preferiamo quelle dei cittadini ed in questo senso, per tale iniziativa, possiamo con soddisfazione affermare che la risposta è stata più che positiva”.
La commedia sarà replicata il 14 marzo, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme e l’intero incasso sarà devoluto alla mensa dei poveri della Caritas della Chiesa della Pietà.
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Luigi Merante, Gaetano Costa, ALfonso Morelli, Sergio Falvo

lunedì 15 febbraio 2010

Lo storico Franco Cardini presenta "Cassiodoro il Grande. Roma, i barbari e il monachesimo"

Sabato, 20 febbraio, ore 17.00
Auditorium "Sancti Petri"
Via Vescovado, 13 - Catanzaro
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Un grande protagonista della storia cristiana, italica e mediterranea tra antichità e Medioevo; un fondatore della cultura medievale e uno dei "padri storici", insieme con Benedetto da Norcia, del monachesimo occidentale; un "classico" della letteratura latina di un'età difficile e complessa. Calabrese di Squillace, di origine forse siriaca, Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore (490 ca.-583 ca.) ha attraversato con la sua lunga vita l'intero secolo VI. Politico e funzionario alla corte di Teodorico, profondamente impegnato nel lavoro di pubblico amministratore, Cassiodoro fu amareggiato, ma non si lasciò travolgere dal fallimento dell'esperienza di governo gota e dalle tristi vicende della guerra che seguì e che siamo abituati a chiamare "greco-gotica". La sua esperienza di governo e la sua saggezza di consigliere dei potenti sono conservate nella celebre raccolta che lo ha immortalato, le Variae, edita nel 537. Poco purtroppo della sua restante attività di scrittore ci è stato direttamente tramandato: ma anche da quel che ce ne resta emerge vivida l'immagine di un protagonista della cultura del suo tempo. Le sue opere furono una guida indispensabile per il lavoro delle generazioni successive di monaci e di studiosi. Il centro monastico da lui fondato, il Vivarium presso la natia Squillace, resta, insieme con Montecassino, faro e modello della cultura dalla quale è sorto il Medioevo latino, quindi l'Europa.
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Leggi anche:
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Cassiodoro
Codex Amiatinus

San Marco Argentano: inaugurata personale di pittura di Roberto Russo "Luci, colori e suggestioni"

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A San Marco Argentano (Cosenza), nel museo civico “Morelli”, si potrà ammirare, fino a venerdì 19 febbraio prossimo, una personale di pittura di Roberto Russo dal titolo LUCI, COLORI E SUGGESTIONI (leggi l'articolo già pubblicato su Utopie calabresi).
L’esposizione è stata presentata nella sala consiliare della cittadina normanna, nel corso di una sobria cerimonia moderata dallo scrivente, con prestigiosi contributi di Simona Feraudo, restauratrice e di Rosanna Caputo, storico dell’arte, che hanno incantato l’uditorio con disamine di alto profilo. Sono intervenuti, inoltre, all’iniziativa sammarchese, l’artista calabrese Roberto Russo; Alberto Termine, sindaco della città e Lia Turano, responsabile AMI.BE.C. Calabria.
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SILVIO RUBENS VIVONE
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Opera di Roberto Russo

RStv news - 13 Febbraio 2010

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti
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martedì 9 febbraio 2010

San Marco Argentano, personale di Roberto Russo: LUCI, COLORI E SUGGESTIONI

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Sabato 13 febbraio prossimo, alle ore 10.00, a San Marco Argentano (Cosenza), nel palazzo santa Chiara, sarà presentata una personale di pittura di Roberto Russo dal titolo LUCI, COLORI E SUGGESTIONI.
Questo, di seguito indicato, il programma previsto: ore 10.00, sala consiliare, vernissage. Interverranno: Alberto Termine, sindaco della città; Lia Turano, responsabile AMI.BE.C. Calabria; Antonietta Converso, dirigente scolastico; Rosanna Caputo, storico dell’arte; Gianni Marrello, Soprintendenza BAP per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone e Simona Feraudo, restauratrice. Lo scrivente modererà i lavori. Seguirà, alle ore 12.00, presso il museo civico “Morelli”, ubicato sempre nel palazzo santa Chiara, il taglio del nastro che inaugurerà la mostra dell’artista calabrese. Nel corso della manifestazione sarà distribuita una pregevole brochure, recentemente realizzata, con le opere, una biografia dell’artista, un elenco di testate nonché personalità che hanno scritto sulla pittura di Russo e una presentazione redatta da chi scrive: «Roberto Russo è un artista poliedrico. Il suo impegno nel campo delle arti ha tante sfaccettature e la sua ispirazione è dovuta ad una vita intensa che ne ha temprato il carattere e le conoscenze. Nelle sue opere sono evidenti i colori forti e vivaci che ne rappresentano uno stato d’animo volitivo, sempre rivolto alla ricerca del Bello, fatto di suggestioni e particolari».
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SILVIO RUBENS VIVONE
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Opere di Roberto Russo:
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RStv news - 06 Febbraio 2010

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti
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giovedì 4 febbraio 2010

Conservatorio di Cosenza: concerto per arpa celtica di Rèmy Myrdhin

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA

www.conservatoriodicosenza.it
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Concerto per arpa celtica
Arpista, Rèmy Myrdhin
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Aula Magna del Conservatorio di Cosenza
6 febbraio 2010 - ore 18
Ingresso libero
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Myrdhin, il mago Merlino dell’arpa celtica
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Uno strumento musicale dalla sonorità delicata e incantevole, l’arpa celtica, sarà protagonista del prossimo concerto organizzato dal Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.
Compositore ed esecutore d’eccezione sarà Rem
y Myrdhin, considerato un punto di riferimento per quanti in Europa suonano l’arpa celtica o ne sono appassionati. L’appuntamento è per sabato 6 febbraio alle ore 18 nell’Aula Magna del “Giacomantonio”. L’ingresso è libero.
Myrdhin sin dagli anni Settanta ha promosso la rinascita dell’antico strumento attraverso concerti solistici, in duo e in trio. Nella sua lunga carriera ha affiancato celebri nomi della musica internazionale, fra cui Sinead O’Connor, Peter Gabriel, Dulce Pontes, Kauw Cissokho, N’Faly Kouyaté e altri musicisti africani. Nel 2002 stato designato “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” della Francia. La creatività di Myrdhin (cioè Merlino, come il mago) affonda le radici nella mitologia nordica e celtica.
Le sue composizioni coniugano tecnica strumentale e ispirazione mistica.
Oltre al concerto, il Maestro Myrdhin terrà al Conservatorio di Cosenza una master class dedicata all’improvvisazione sull’arpa celtica, in programma dal 4 al 6 febbraio.
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Per approfondimenti e ascolto di estratti audio:
www.harpenciel.com
Per informazioni: M° Albarosa Di Lieto
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L’arpista Rèmy Myrdhin
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BIOGRAFIA DI RÈMY MYRDHIN
Nato in una famiglia proveniente dalla Cornovaglia, Myrdhin è una delle pietre miliari per la rinascita dell’arpa celtica in Bretagna. Sin dagli anni Settanta si fa applaudire in Francia come in tutta Europa esibendosi in solo, col “Duo Ars Celtica” o con il trio “An Delen Dir”, fino alle ultime esperienze con la chanteuse di fado portoghese Dulce Pontes e quelle targate Peter Gabriel del pluripremiato progetto degli “Afro Celt Sound System” al fianco dell’ ex-Pogues James Mac Nelly e degli africani Kauw Cissokho e N’Faly Kouyaté.Ispirandosi alle antiche mitologie nordiche e celtiche, da quelle ancestrali indoeuropee a quelle della saga arturiana, Myrdhin (che significa “Merlino”, come il mago), ha composto centinaia di brani per arpa celtica, a volte con l’aggiunta di sitar indiani o di strumenti “classici” come organo e violoncello. Musiche dal sapore magico che fondono l’eccezionale tecnica dell’artista con la visione del mondo mistica propria del Druido; risultato: le vibrazioni dello strumento a corde lunghe rievocano atmosfere rarefatte e incantevoli, riprendendo le antiche arie tradizionali per danza bretone giugono fino al più intimo e segreto sentire dell’uomo.Ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Fra i tanti: nel 2000 la nomination a Los Angeles proprio con gli Afro Celt per il premio Grammy Awards (categoria World Music); nel 2002 è stato nominato dal Ministero della Cultura francese “Cavaliere delle Arti e delle Lettere”.Ha all’attivo decine di album e dal 1984 dirige in Bretagna gli “Incontri Internazionali di Arpa Celtica”, il festival di riferimento europeo per tutti i suonatori e gli appassionati di arpa celtica.
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Pia Tucci
ufficiostampa@conservatoriodicosenza.it
338504865

AstroPramantha: Il nostro ambiente cosmico. L'Universo affollato.

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AstroPramantha
informa e invita
i soci e gli interessati a partecipare all'incontro
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Il nostro ambiente cosmico. L'Universo affollato
a cura di Antonio Bruno Umberto Colosimo
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Venerdì, 5 febbraio 2009
ore 17:30
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La manifestazione si svolge nell'ambito della rassegna
Momenti di Sapere
organizzata dalla Pro-Loco di Pizzo.
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Luogo: Marina di Pizzo, Museo della Tonnara, Pizzo (VV)
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Al Conservatorio di Cosenza i giochi musicali di Delalande

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
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Ludus in Musica
Giornate di studio sul tema musica / gioco
con

François Delalande
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Aula Magna
Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”
Cosenza
8 febbraio, ore 15,30-19,30
9 febbraio, ore 9,30-18,30
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Le relazioni musica/gioco saranno oggetto di approfondimento al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza i prossimi 8 e 9 febbraio, quando si terranno una tavola rotonda e un seminario, entrambi rivolti a studenti, docenti di ogni ordine e grado, operatori culturali, animatori, anche non in possesso di specifiche competenze musicali. Ospite di riguardo sarà uno studioso fra i più stimati a livello internazionale: il prof. François Delalande, psico-pedagogista francese di fama mondiale, autore di saggi tradotti in diverse lingue considerati “classici” della pedagogia musicale. Delalande parteciperà alla tavola rotonda lunedì 8 febbraio dalle ore 15,30 alle ore 19,30 e terrà un seminario teorico-pratico martedì 9 febbraio dalle ore 9,30 alle ore 18,30.
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L’iniziativa Ludus in Musica ideata dalla prof.ssa Luigia Berti, docente di Pedagogia Musicale al “Giacomantonio”, gode del patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, con la concessione dell’esonero dal servizio per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado (Aut. Min. not. Prot. AOODGPER591 del 20/01/2010).
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Nella prima giornata, lunedì 8 Febbraio, dalle ore 15,30 alle ore 19, 30 docenti ed ex studenti della Scuola di Didattica della Musica del Conservatorio cosentino illustreranno studi e ricerche sul tema musica/gioco. In apertura sono programmati i saluti del Direttore del Conservatorio di Cosenza,
M° Giorgio Reda, e del Dirigente dell’Articolazione Territoriale di Cosenza U. S. R. (Ufficio Scolastico Regionale) Calabria, Dott. Luigi Troccoli. La prof.ssa Luigia Berti svolgerà una relazione su “Ludus in Musica, dalla psico-pedagogia alla didattica”; il prof. François Delalande parlerà sul tema “La musica come gioco senso-motorio, simbolico, di regole”. Seguiranno le relazioni di Graziella Spinali, Stefano Amato, Teresa De Luca, Giovanni Battista Romano, Stefania Gualtieri, Emilia Lappano, Giulia Vitelli. Chiuderà il prof. Nicola Pisani, docente di Jazz al Conservatorio di Cosenza, con la relazione dal titolo La realtà improvvisata.
Nella seconda giornata, martedì 9 febbraio dalle ore 9,30 alle ore 18,30, Delalande condurrà un seminario in cui alternerà riflessioni teoriche e simulazioni guidate al fine di coniugare teoria e prassi.
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BROCHURE CON SCHEDA PER L'ISCRIZIONE
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Per informazioni: consultare il sito
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PROGRAMMA
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1. Prima giornata, Lunedì 8 Febbraio - 15:30–19:30
Tavola rotonda
Nel pomeriggio di lunedì 8 Febbraio (15:30-19:30) docenti e studenti diplomati della Scuola di Didattica della Musica e del Biennio per la Formazione dei Docenti di strumento musicale del Conservatorio bruzio illustrano studi e ricerche condotti nel corso dell’anno accademico 2008/2009 nei corsi di Pedagogia Musicale sul tema musica/gioco, secondo la seguente scaletta;
- Saluto del Direttore del Conservatorio di Cosenza, M° Giorgio Reda
- Saluto del Dirigente dell’Articolazione Territoriale di Cosenza U. S. R. (Ufficio Scolastico Regionale) Calabria, Dott. Luigi Troccoli
- Prof.ssa Luigia Berti (docente di Pedagogia Musicale, Conservatorio di Cosenza): Ludus in Musica, dalla psico-pedagogia alla didattica.
- Prof. François Delalande (psico-pedagogista della musica):
La musica come gioco senso-motorio, simbolico, di regole.
- Graziella Spinali (docente di Pianoforte, Istituto Comprensivo “Rosmini” - Crotone; Istituto Comprensivo “Alcmeone” - Crotone):
Il gioco della composizione: un procedimento ri-creativo. Esperienze sonore e manipolazione di oggetti musicali per un approccio allo strumento di tipo ludico ed esplorativo.
- Stefano Amato (docente di Violoncello, Istituto Comprensivo Fagnano Castello - Cosenza): La ludodidattica nell’insegnamento del violoncello nelle scuole secondarie di primo grado.
- Teresa De Luca (docente di Pianoforte, Istituto Comprensivo “Marconi”, Petilia Policastro – Crotone; Istituto Comprensivo “Lamanna”, Mesoraca - Crotone): La lettura a prima vista e la sua forma ludica al pianoforte. Proposte didattiche.
- Giovanni Battista Romano (docente di Pianoforte, Istituto Comprensivo Mandatoriccio):
Dalle forme del gioco al gioco delle forme (musicali). Esplorazione, organizzazione e percezione in Játékok di Gyorgy Kurtàg.
- Stefania Gualtieri (docente di Pianoforte, Scuola Media “Murmura”, Vibo Valentia):
Ascolto musicale in forma ludica nella terza età. L’animatore professionista e l’ascolto creativo come risorsa per il benessere della persona.
- Emilia Lappano (pianista e didatta, docente di Musica, Liceo della Comunicazione “M. T. De Vincenti”, Rende - Cosenza):
Quando la musica gioca con le parole.
- Giulia Vitelli (pianista e didatta):
Oasi della gioia o miraggio? La ludoteca musicale fra teoria e progettualità.
- Prof. Nicola Pisani (docente di Jazz, Conservatorio di Cosenza):
La realtà improvvisata.
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2. Seconda giornata, Martedì 9 Febbraio - 9:30-18:30
Seminario
Nella giornata di martedì 9 febbraio (9:30-18:30). François Delalande conduce un seminario di carattere teorico-pratico. Alternando riflessioni teoriche e simulazioni guidate al fine di coniugare teoria e prassi, Delalande si richiama alla musica concreta ed approfondisce gli aspetti psico-pedagogici dell’esplorazione, per poi descrivere il processo che conduce dall’esplorazione all’idea musicale. Focalizzando l’attenzione sul ruolo dei ‘dispositivi’, indaga le peculiarità del livello senso-motorio nella pratica strumentale e pone particolare riguardo al concetto di schema corporeo, alle attività coreutiche e al simbolismo del movimento.
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CURRICULUM DI FRANÇOIS DELALANDE
François Delalande (Parigi 1941) è stato, dal 1970 al 2006, uno dei principali animatori del Groupe de Recherches Musicales (Institut National de l'Audiovisuel, INA, Parigi). Gli ambiti di ricerca e attività in cui lavora sono: analisi della musica elettroacustica, analisi dell'ascolto, semiologia, teoria dell'analisi; nascita e sviluppo delle condotte musicali nel bambino e implicazioni antropologiche.
In questo secondo ambito è stato uno dei principali artefici, in Francia, di un rinnovamento della pedagogia musicale orientata verso la formazione della prima infanzia. Dal 1971 al 1976 ha partecipato alla costituzione e all'animazione di un gruppo di sperimentazione nelle scuole materne e elementari. Dal 1974 al 1979 ha tenuto regolari trasmissioni radiofoniche facendo conoscere, e conoscersi fra loro, gli educatori e promuovendo una pedagogia della creatività. Dal 1978 ha diretto ricerche sull'esplorazione sonora fra 0 e 3 anni, anche in Italia
(http://www.csmdb.it/NidoSonoro/Progetto.htm).
Annovera numerosi inviti all'estero per conferenze, congressi, stages (corsi regolari in Italia, conferenze e stages in Spagna, Grecia, Belgio, Argentina, Canada, Messico).
È autore di numerosi saggi tradotti in diverse lingue e divenuti ormai testi classici della pedagogia musicale (L’enfant du sonore au musicale, La musica è un gioco da bambini, Le condotte musicali). Segue e coordina numerosi progetti educativi sia in Francia che in Italia. Collabora con il Centro Studi “Maurizio Di Benedetto” in qualità di docente di Psicologia della musica presso la Scuola di Animazione Musicale di Lecco. L’esito più recente di tale proficua collaborazione è il saggio La nascita della musica. Esplorazioni sonore nella prima infanzia (Franco Angeli, 2009), nel quale sono documentati e analizzati gli esiti della ricerca longitudinale effettuata dal 2002 al 2005 presso alcuni asili nido di Lecco.
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lunedì 1 febbraio 2010

RStv news - 30 gennaio 2010

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti


Omaggio a NINO ROTA al MACA di Acri

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Il duo viola e pianoforte e il duo arpa e pianoforte composti da Anna Stella Cirigliano, Giusy Caruso e Rosalba Cirigliano sono stati di recente costituiti per rendere omaggio al grande compositore e pianista Nino Rota, di cui ricorre nel 2009 il trentesimo anniversario della scomparsa.
Ciò che si intende perseguire con tale progetto è di richiamare l’attenzione del grande pubblico sui brani scritti da Nino Rota per pianoforte, per arpa, per il duo viola-pianoforte e per il duo arpa - pianoforte che costituiscono veri capolavori del repertorio affidato a tali strumenti.
Di Nino Rota si conoscono principalmente le sublimi melodie da lui ideate come colonne sonore di importantissimi film. E’ a tutti nota la grande
amicizia che lo legava a Federico Fellini da cui è scaturito un forte sodalizio artistico sfociato nella collaborazione in numerosi film, di cui Rota ha creato temi indimenticabili.
Accanto a questi, che tutti conosciamo esiste, però, una produzione cameristica raffinatissima e finora poco conosciuta cha appare di notevole importanza anche perché in essa il compositore sperimentava spesso temi che successivamente avrebbe utilizzato nelle colonne sonore per film.
Tale produzione è rimasta pressoché sconosciuta, se si fa eccezione per gli entusiasmi ad essa riservati da parte della specialissima famiglia del compositore costituita dal Conservatorio “Piccinni” di Bari, di cui fu prima insegnante e poi direttore per trent’anni. Erano proprio gruppi di allievi e docenti del Conservatorio di Bari a “provare” le sue partiture a cui poi il Maestro apportava modifiche durante i suoi tragitti in
treno o in aereo.
Nino Rota fece tantissimo per la sua terra in quanto, pur potendo trasferirsi in sedi più prestigiose, volutamente continuò a lavorare nel Conservatorio di Bari ove chiamò a farne parte i migliori musicisti del momento. Aiutò, altresì, gli alunni più meritevoli nel proseguimento degli studi musicali.
Alla luce di tutto ciò appare veramente strano che un festival dedicato a Nino Rota non si sia svolto mai in Italia, né a Milano, città che gli aveva dato i natali, né a Roma, in cui lavorò tutta la vita e né tantomeno in Puglia.
Un grande omaggio gli venne, invece, tributat
o a Mosca nel 1991 in occasione della traduzione in lingua russa di un volume di Pier Marco De Santi dedicato alla musica di Nino Rota.
La sua grande dote è stata quella di rendere la musica facilmente accessibile all’ascolto di tutti, utilizzando temi semplici ma dotati di forte creatività.
Il nostro intende essere un omaggio ad un genio italiano proponendo ESECUZIONI IN PRIMA ASSOLUTA PER LA CALABRIA di brani da lui ideati per pianoforte,arpa e viola in cui egli rivela grande maestria e bravura.
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Nino Rota
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PROGRAMMA
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Omaggio a Nino Rota
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N. Rota: Sonata N. 2 per viola e pianoforte - 15 min.
Allegro scorrevole
Andante Sostenuto
Allegro Scorrevole
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N. Rota: Intermezzo per viola e pianoforte - 8 min.
Largo ma senza lentezza
Viola: Anna Stella Cirigliano
Pianoforte: Giusy Caruso
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N. Rota: Concerto per arpa e pianoforte
(versione pianistica) - 22min.
Allegro moderato
Andante
Allegro
Arpa: Rosalba Cirigliano
Pianoforte: Giusy Caruso
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SCHEDA TECNICO-MUSICALE
In occasione del trentesimo anniversario dalla scomparsa del M° Nino Rota (Milano, 3 dicembre 1911 – Roma, 10 aprile 1979), compositore italiano di grande spessore il cui genio compositivo è stato paradossalmente offuscato dalla popolarità della sua produzione cinematografica, un tributo doveroso va alle composizioni di carattere “classico” dedicate a strumenti solisti (come il pianoforte e l’arpa) e musica da camera (senza dimenticare la musica vocale e per orchestra).
Il Novecento musicale, come lo definisce Jean-Jacques Nattiez, è il secolo delle contraddizioni e diversità di tendenze, caratterizzato da una parte dalle sonorità inconsuete della poliarmonia della cosiddetta generazione dell’ 80 (Casella, Malipiero, Pizzetti, Respighi) che si rifaceva alla modernità di Debussy e Stravinsky ed allo sperimentalismo delle avanguardie della scuola di Vienna (dodecafonia e serialismo), e dall’altra da una rinascita della classicità da parte di alcuni compositori come Ferruccio Busoni.
Nino Rota, nonostante avesse studiato privatamente con
Alfredo Casella a Roma e fosse in stretto contatto con Stravinsky, non si affaccia a nuove sperimentazioni, ma continua a prediligere il linguaggio tonale, abbandonandosi a linee melodiche cantabili che caratterizzano tutta la sua produzione cinematografica, tanto cara al vasto pubblico, che rimangono una costante anche nei suoi lavori di genere “classico”.
Dedica diverse composizioni al pianoforte, strumento da lui privilegiato avendo iniziato a studiare da piccolo con la madre, la pianista
Ernesta Rinaldi.
I 15 Preludi per pianoforte, composti nel 1964, si presentano come piccoli schizzi, alcuni caratterizzati da atmosfere di ampio respiro, alternati a momenti impetuosi e passionali in cui il discorso melodico si intreccia nei diversi registri del pianoforte. La cantabilità è sempre sovrana, anche quando le ritmiche si fanno incalzanti e vengono avvicendate a momenti burleschi.
Tra le tante composizioni da camera, in cui Rota assembla diverse timbriche raggiungendo formazioni piuttosto singolari, vi sono quelle dedicate al duo viola-pianoforte, in particolare l’Intermezzo e le due Sonate.
L’Intermezzo per viola e pianoforte del 1945 è una composizione piuttosto varia, quasi ciclica caratterizzata da un Largo dalle atmosfere sognanti che inizia e conclude il brano, inframmezzato da un Allegro energico impetuoso in cui il dialogo tra i due strumenti si fa più ricco e concitato.
Dello stesso periodo dell’Intermezzo è la Sonata N. 2, che ne riprende i toni, ma in maniera piuttosto sfumata in cui il linguaggio contrappuntistico e armonico riecheggia tecniche brahmsiane. I diversi temi dei tre movimenti della Sonata si susseguono in un continuo alternarsi tra i due strumenti che sembrano quasi interrogarsi a vicenda, non perdendo mai quella cantabilità quasi “umana” che ne trascende la forma.
Nino Rota ha sempre dimostrato la sua predilezione per l’arpa e il suo amore per questo strumento lo ha portato all’ideazione di bellissimi brani, tra cui la Sarabanda e Toccata per arpa sola ed il Concerto per arpa e orchestra composto nel 1948.
Lo stile e la scrittura del Concerto ricordano i Brandeburghesi di Bach. Si tratta di un tipico Concerto grosso rivisitato in chiave moderna con timbri e combinazioni di complessiva trasparenza.
I tre tempi sono di chiarissima impostazione tonale con gustosi giochi modulanti. Nel secondo tempo si crea un suggestivo contrasto tra una frase ariosa degli archi e dei fiati e le fioriture dell’arpa. Nel primo e nell’ultimo tempo per l’arpa ci sono due cadenze che, sulla stretta base tematica, sfruttano tutte le più brillanti ed ardue risorse dello strumento.
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