venerdì 30 aprile 2010

Cosenza - Presentazione: Notte dei musei - Codex purpureus rossanensis

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Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA
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PRESENTAZIONE
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La notte dei musei fra suoni e visioni
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Codex purpureus rossanensis:
conservazione, tutela e restauro e
nuovo allestimento museale
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Cosenza- Palazzo Arnone
Lunedì 3 maggio 2010 - ore 11.30

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Lunedì 3 maggio prossimo, alle ore 11.30, a Cosenza, Palazzo Arnone, saranno presentate due iniziative: La notte dei musei fra suoni e visioni e Codex purpureus rossanensis: conservazione, tutela e restauro e nuovo allestimento museale.
Per la Notte dei Musei di sabato 15 maggio, la Galleria Nazionale di Cosenza rinnova l’appuntamento con una nuova ammaliante edizione di Suoni e Visioni.
Sulle note del Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, sarà possibile visitare, dalle 20,00 alle 2,00 di notte, i magnifici spazi espositivi di Palazzo Arnone, ammirare la ricca collezione permanente, immergersi in una stimolante rassegna di giovani artisti con opere che spazieranno dalla fotografia alla video-arte, dal disegno alla poesia.
E non solo. Quest’anno Suoni e Visioni contagerà l’intera città di Cosenza: un’esplosione di arte e musica con cui le Istituzioni culturali cittadine, le Gallerie d’arte, le Associazioni e gli Artisti di strada accenderanno una lunghissima, insonne serata.
Sarà data, inoltre, comunicazione sul progetto di finanziamento ministeriale per il Codex purpureus rossanensis, straordinario manufatto custodito a Rossano Calabro.
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Codex purpureus rossanensis
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Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
PRESENTAZIONE
La notte dei musei fra suoni e visioni
Codex purpureus rossanensis: conservazione, tutela e restauro e nuovo allestimento museale

Cosenza- Palazzo Arnone
Lunedì 3 maggio 2010 - ore 11.30
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Ufficio stampa: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Silvio Rubens Vivone - Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail:
sbasae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

giovedì 29 aprile 2010

Vangelo e pedofilia

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Quello dei preti pedofili è senz'altro lo scandalo più grave del nostro tempo. Un abominio assoluto che turba le coscienze di milioni di persone. Non tutti sanno, però, che la più antica condanna della pedofilia la troviamo nel Vangelo. Provate a rileggere il brano che segue. Oggi, forse, abbiamo trovato il "coraggio" di coglierne il significato più vero. Sono parole di fuoco, le più dure mai pronunciate da Gesù... La difesa dei bambini e la condanna di coloro per colpa dei quali avvengono certi "scandali" è inequivocabile... Una pagina straordinaria che non era mai stata "letta" secondo verità e giustzia. Rimozione, censura o "oscuramento" ante litteram?

Dal Vangelo secondo Matteo
“In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco”. (Mt 18, 1-8)

RENDE - SILVIO VIGLIATURO. MESCOLANZE

A partire da sabato 8 maggio 2010, il Museo del Presente di Rende (Cs) dedicherà un’esaustiva personale all’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo.
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La mostra – curata da Luca Beatrice –, proponendosi di essere una materializzazione delle riflessioni sviluppate da Vigliaturo su alcuni aspetti della realtà contemporanea, si dispiega in blocchi di pensiero sorretti e collegati da una categoria centrale: la Mescolanza. Le maestose e colorate sculture in vetro fungono dunque da vettori di messaggi appassionati che l’artista indirizza allo spettatore per svegliarlo alla vita, ad una presa di coscienza, perché anch’egli assuma una posizione intellettuale di fronte alla realtà che lo circonda e che troppo spesso viene recepita come un opaco marasma di informazioni, ininterrotto e intorpidente. Il fervore teorico di Vigliaturo è fatto di una minuziosa analisi che si trasforma in sintesi artistica supportata da un’imprescindibile maestria pratica – risultato anch’essa di una mescolanza, in questo caso di tecniche sviluppate in trent’ anni di entusiasmata ricerca: dalla preparazione a freddo degli ossidi, alla metamorfosi dei forni, all’inserimento nel vetro della foglia d’oro, fino all’uso unico della soffiatura intesa a dare vita al disegno, alle sembianze dei volti, a vuoti di densità nella materia. La Mescolanza viene declinata in una serie di opere che spesso prendono le sembianze dei personaggi, reali o mitici, dell’antica Grecia. È questo il caso delle Amazzoni: un gruppo di tredici sculture con scudi di vetro e lance metalliche che raffigurano le donne-guerriero descritte da Eschilo e da Virgilio. Si tratta di una figura, quella dell’Amazzone, che da sempre trova posto nella poetica di Vigliaturo, e che egli arricchisce di significati che la tramutano in una categoria umana del presente: l’Amazzone è uno dei più grandi risultati della modernità e rischia di diventare il simbolo della sua mescolanza più riuscita; è la donna che, in seguito a una lotta costante, è stata capace di cancellare quelle differenze che la separavano dall’uomo e che le erano state imposte da secoli di società maschiliste. L’artista legge la Mescolanza anche nell’Iliade omerica, a cui dedica un trittico di sculture: Ettore e Andromaca – a testimoniare ulteriormente dell’importanza della figura femminile nella sua arte – e Achille. Quest’ultimo rappresenta l’uomo di successo tipico della società contemporanea: un personaggio che sale agli onori delle cronache grazie alla fortuna che gli ha riservato la natura, senza avere, in realtà, alcun merito personale, e che vive solo per mantenere la sua effimera condizione di fama. All’inumana arroganza di Achille viene contrapposto Ettore, l’uomo capace di togliersi l’elmo davanti alla moglie e al figlio in lacrime che non riusciva a riconoscerlo. È questo, per Vigliaturo, il simbolo dell’uomo capace di dare un futuro all’intera umanità; l’unica tipologia di uomo in grado di intraprendere un discorso concreto sulla mescolanza dei popoli. Da Ettore si passa a Pericle, il grande statista greco che per primo aveva sognato il progetto di una colonia panellenica, e da quest’ultimo a Obama, primo grande risultato positivo dell’inarrestabile evoluzione della mescolanza dei popoli e delle razze. Al centro fisico della mostra, a supporto della Mescolanza – un concetto fondamentale, ma che, se lasciato a se stesso, rischia di tramutarsi in caos –, Vigliaturo pone gli Equilibristi: tre sculture in vetro e acciaio; tre personaggi che, con spirito di leggerezza – perfettamente veicolato dalla liquida brillantezza del vetro – si mantengono stabili e disinvolti nonostante l’appoggio precario, incarnazioni emblematiche di una mente dinamica e lucida.
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INVITO
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Chieri - Piazza Duomo
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Ettore
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Amazzone
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Mostra: SILVIO VIGLIATURO. MESCOLANZE
Curatore: Luca Beatrice
Luogo: Museo del Presente - Via Nicolaj Lenin, 87036, Rende (Cs)
Vernissage: Sabato 8 maggio 2010 ore 18:00
Periodo: dall’8 maggio al 27 giugno 2010
Orario Mostra: dalle 09.00 alle 19.00, chiuso il lunedì
info: Tel. 0984 462493- 22067
sito web:
www.vigliaturo.com
catalogo: Alzani Editore, a cura di Luca Beatrice, testi di Andrea Rodi

mercoledì 28 aprile 2010

Conservatorio di Cosenza, Teatro Rendano - Concerto del pianista Angelo Guido

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA

www.conservatoriodicosenza.it
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1810-2010
I grandi anniversariChopin e Schumann
nel bicentenario della nascita
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Concerto del pianista Angelo Guido
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Musiche di Fryderyk Chopin
Cosenza, Teatro Rendano
Venerdì 30 aprile 2010 - ore 20.30
Ingresso libero
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È in corso di svolgimento al Teatro Rendano di Cosenza il ciclo di concerti “I grandi anniversari: Chopin e Schumann”. Si tratta di otto appuntamenti programmati fino a settembre 2010 dal Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza per celebrare il bicentenario della nascita di due fra i maggiori esponenti del Romanticismo musicale, nati entrambi nel 1810.Con questo ciclo il Conservatorio offre la possibilità di ascoltare dal vivo un’ampia scelta delle pagine pianistiche e della musica da camera scritta da Fryderyk Chopin e Robert Schumann nella prima metà dell’Ottocento.
Gli esecutori sono principalmente docenti dell’Istituto. Tra questi Angelo Guido, protagonista del secondo appuntamento. Venerdì 30 aprile al Rendano alle ore 20. 30 il M° Guido eseguirà al pianoforte le Quattro Ballate, lo Scherzo op. 31 e la Polacca Fantasia op.61 di Chopin. Un programma monografico, di grande impegno per l’esecutore e di sicura presa sul pubblico, dedicato al “poeta” del pianoforte, come è definito il compositore polacco.
Come di consueto per le manifestazioni organizzate dal Conservatorio di Cosenza, l’ingresso è libero.
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Leggi le "Note di sala" a cura di Daniela Piraino
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Angelo Guido
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Angelo Guido si diploma in pianoforte nel 1987 al Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza con il massimo dei voti e la lode nella classe del M° Mario Russo.
Continua i suoi studi a Firenze, con i pianisti Daniel Rivera e Alessandro Specchi. Negli stessi anni segue corsi di perfezionamento in Spagna, con Hector Moreno, Norberto Capelli, Giuseppe Maiorca, Paul Badura-Skoda e comincia l’attività concertistica che lo porta in molte città italiane.
Nel ’91 partecipa alla Master Class organizzata dall’Accademia “Bartolomeo Cristofori” di Firenze e tenuta dal maestro Jorg Demus. Nello stesso anno intraprende la sua esperienza formativa all’Accademia Pianistica di Imola dove segue i corsi di numerosi ed illustri musicisti tra i quali: C. Rosen, G. Wilson, A. Lonquich, B. Canino, R. Turek, M. Campanella, A. Jasinsky. Fondamentali sono stati gli incontri con i pianisti Lazar Berman e Boris Pestrushansky. Sotto la guida di quest’ultimo, approfondisce ed amplia il suo repertorio pianistico, consolidando uno stile interpretativo volto alla profondità espressiva ed all’originalità comunicativa.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti a concorsi pianistici tra i quali quelli di Lamezia Terme (Cz), Sannicandro Garganico (Fg), Moncalieri (To), Mantova.
Nel 1994 ha suonato a Chicago per l’Istituto Italiano di Cultura e per il Dipartimento delle Attività Culturali della città statunitense.
Ha effettuato registrazioni televisive per emittenti regionali e trasmissioni radiofoniche in diretta tra cui “Stasera Via Asiago 10” per Radio Uno Rai.
Negli anni ‘96-’97 ha tenuto concerti in varie citta’ italiane in duo con il trombettista Luigi Santo.
Vincitore di Concorso a Cattedra per Esami e Titoli nazionale, ha insegnato nel ‘95-‘96 al Conservatorio di Musica di Trapani e dal ‘96 in quello di Cosenza dove tuttora è titolare di una Cattedra di Pianoforte Principale.
Alcuni suoi allievi hanno intrapreso, con importanti risultati, la carriera concertistica dopo essersi distinti in prestigiose competizioni pianistiche nazionali ed internazionali.
E’ chiamato come membro di giuria in concorsi pianistici nazionali ed è componente del Consiglio Accademico attualmente in carica del Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza.
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Il Presidente della Repubblica richiama i magistrati

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Il Presidente Napolitano ai giovani magistrati ricevuti ieri al Quirinale: «Occorre adoperarsi per recuperare l'apprezzamento e il sostegno dei cittadini. E a tal fine la magistratura non può sottrarsi ad una seria riflessione critica su se stessa, ma deve proporsi le necessarie autocorrezioni, rifuggendo da visioni autoreferenziali…. Fate attenzione a non cedere a esposizioni mediatiche o a sentirvi investiti, come ho detto più volte in questi anni, di missioni improprie e esorbitanti oppure ancora a indulgere ad atteggiamenti impropriamente protagonistici e personalistici che possono offuscare e mettere in discussione l'imparzialità dei singoli magistrati, dell'ufficio giudiziario cui appartengono, della magistratura in generale».
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Il commento di “Utopie calabresi”
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Con il richiamo del presidente Napolitano ai magistrati, muore la speranza di porre un argine istituzionale alla deriva autoritaria voluta da Berlusconi e dalla sua coalizione di governo. Cade l’ultimo baluardo della democrazia e della legalità nel nostro Paese. Pur riconoscendo le più alte e nobili intenzioni al Presidente della Repubblica, le sue parole saranno utilizzate per giustificare quella delegittimazione della magistratura perseguita ormai da tempo con attacchi, aggressioni e insulti che non hanno precedenti nella storia del nostro Paese. Una campagna di odio che si riverserà nella riforma della giustizia, con la quale di fatto l’autonomia dei giudici sarà sottoposta al potere politico.

Per l’opposizione di governo, è giunto il momento di esercitare nei confronti del Capo dello Stato il ruolo di “interlocutore attivo”. Il rispetto delle alte funzioni della Presidenza della Repubblica non può essere silente e acritico, e questo è contrario allo spirito della democrazia e della nostra Costituzione. L’opposizione, al contrario, ha il dovere di esercitare il mandato di rappresentanza politica che milioni di cittadini italiani le hanno affidato con il loro voto. Certo, per riuscirci, è necessario che il principale partito d’opposizione recuperi il senso della propria identità, oggi fin troppo aleatoria e frammentaria. L’incapacità dì incidere anche minimamente sull’attività del Governo dipende anche da questo. Parafrasando Corrado Alvaro, il Pd continua a rappresentare sullo scenario politico “un dramma di mediocri, brutti, goffi, che, guardandosi nello specchio, si vedono belli, e con le sembianze della giovinezza. A ogni modo, come grandi eroi, e trovano tutto attorno a loro bello e degno e grande”. L’autoreferenzialità in politica toglie spazio al pensiero, offusca l’azione e determina lo scollamento dai bisogni reali del Paese. Il PD ritrovi la sua ragion d’essere, ma faccia presto. Il condizionamento di massa messo in atto dalla maggioranza di Governo, con i potenti mezzi di comunicazione di cui dispone, sta già corrompendo il senso etico e civile degli italiani, e “non esiste difetto che, alla lunga, in una società corrotta, non diventi pregio; né vizio che la convenzione non riesca ad elevare a virtù”.
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Domenico Condito

lunedì 26 aprile 2010

La Chiesa e i potenti in uno scritto di Corrado Alvaro

Ieri l’alleanza con Mussolini, oggi quella con Berlusconi…
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“Si prevede una reazione clericale. La Chiesa è disposta ad allearsi con chiunque le prometta difesa e appoggio. E ad essa basta, come al tempo del fascismo, l’ossequio formale. Qualche tempo fa i giornali clericali riportavano commossi che Giannini, il fondatore del Qualunquismo, s’era fatto battezzare. I preti vogliono ignorare che qualcuno faccia una professione di fede per ragioni di opportunità. E così si illudono di avere alleati come con la dittatura. Il fatto è che corrosa la morale cattolica, una morale cristiana è entrata in tanti partiti moderni e laici. E la Chiesa si contenta di una religiosità esteriore pur di trovare difensori. Le bastano gesti clamorosi di sottomissione; e l’italiano, orgoglioso, mette una superbia perfino a umiliarsi, come a una forza divina più forte di lui, ma di poco più forte”.

Berlusconi, Homo ridens: la dimensione tragi-comica dell'esperienza umana

Fu vera evoluzione?

Al via il Premio Alda Merini di poesia

Promosso dall’Accademia dei Bronzi e dalla casa editrice Ursini.
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Catanzaro - “Con questo premio renderemo omaggio alla più grande poetessa del Novecento, che ha saputo cantare l’amore, il disagio mentale, la cristianità, la condizione femminile e la povertà, come non ha matto mai nessun altro poeta in precedenza”.
Lo ha detto l’editore Ursini, presidente dell’Associazione “Accademia dei Bronzi” di Catanzaro, presentando la prima edizione del Premio “Alda Merini” di poesia promosso dal sodalizio culturale catanzarese.
“Sarà un Premio - ha aggiunto - che darà voce a tutti gli autori inediti italiani e stranieri, ma anche ai pazienti e agli operatori del Centri di Salute Mentale che hanno individuato nella scrittura un qualificante momento di aggregazione e di riscatto per uscire dal tunnel della depressione e del disagio psichico”.
Al Premio, suddiviso in due sezioni, (la prima a partecipazione libera e la seconda riservata a tutti coloro che ruotano intorno ai Centri Diurni dei CSM o reparti di Psichiatria d’Italia) si può partecipare con tre poesie inedite a tema libero, ciascuna delle quali non dovrà superare i 30 versi.
Gli elaborati, firmati e corredati di relativo indirizzo, dovranno essere spediti con posta ordinaria, in duplice copia, insieme alla scheda di adesione, entro il 31 luglio 2010, all’Associazione “Accademia dei Bronzi”, Via Sicilia, 26 - 88100 Catanzaro.
Le migliori poesie saranno pubblicate gratuitamente in una prestigiosa antologia dal titolo “Cara Alda, ti scrivo…” che sarà presentata nel corso della cerimonia di premiazione che si terrà a Catanzaro, nel mese di novembre, in occasione del primo anniversario della morte di Alda Merini. Copie del volume saranno inviate in omaggio alle biblioteche degli ospedali psichiatrici d’Europa e a quelle delle più importanti Istituzioni italiane.
Sono previsti numerosi premi tra i quali la pubblicazione gratuita di un volume ai due autori primi classificati nelle rispettive sezioni del concorso.
Nel corso della cerimonia di premiazione l’Associazione “Nuova Accademia dei Bronzi” consegnerà anche dei premi speciali (targhe in argento realizzate per l’occasione da esperti orafi) a giornalisti o scrittori che si sono particolarmente distinti nel campo delle comunicazioni sociali.
L’intero regolamento può essere scaricato dal sito internet
www.ursiniedizioni.it, o richiesto via fax al n. 0961.782980.
“Dopo il Premio Vivarium, dedicato a Giovanni Paolo II e M. Aurelio Cassiodoro, conclusosi in questi giorni e al quale hanno partecipato centinaia di autori di varie nazionalità - ha sottolineato Ursini - abbiamo avviato un’altra iniziativa che riteniamo di grande interesse sociale. Siamo convinti che il nostro impegno, sino ad oggi assolutamente gratuito e senza alcun finanziamento pubblico, sarà condiviso di nuovo da tantissimi autori, la sola cosa che ci gratificherà ampiamente. Dare l’opportunità ad alcuni poeti inediti del nostro tempo di pubblicare gratuitamente un loro volume è, a nostro avviso, un atto di grande sensibilità nei loro confronti, visto che poca attenzione viene data aggi dalle nostre Istituzioni alla poesia. Il nostro augurio è che ora il neo assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri, persona di grande esperienza e indubbia professionalità, al quale porgiamo i migliori auguri di buon lavoro, sappia scernere nella miriade di pseudo-iniziative, quelle da sostenere nei prossimi anni”.
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Alda Merini

RStvnews - 24 Aprile 2010

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti


domenica 25 aprile 2010

Alegre tem cátedra em Pádua

É hoje inaugurada em Pádua a cátedra com o nome de Manuel Alegre, dedicada à língua, literatura e cultura portuguesas..
19 Abril 2010 - O escritor e poeta Manuel Alegre assiste hoje, na Universidade de Pádua, à inauguração da cátedra com o seu nome destinada ao estudo da língua, literatura e cultura portuguesas.
No sábado, Alegre, cuja obra O Miúdo que Pregava Pregos numa Tábua foi editada recentemente, esteve presente na Universidade Roma Tre na qual participou num encontro com estudantes, e amanhã deslocar-se-á à Universidade Ca'Foscari, em Veneza, onde participa num encontro sobre poesia, juntamente com três outros poetas europeus.
Em declarações à agência Lusa, o escritor manifestou-se "bastante honrado" com a distinção, sublinhando tratar-se de uma maneira de afirmar a nossa literatura e a que é escrita em português.A cátedra Manuel Alegre na Universidade de Pádua foi instituída no departamento de Românicas da Faculdade de Letras e Filosofia e os seus promotores justificam-na alegando que Alegre é um "poeta, romancista, político e intelectual de topo do Portugal contemporâneo. Sem nunca renunciar ao empenhamento político, explora num registo de contínua e forte originalidade áreas temáticas universais, como a da errância, já que 'todos somos exilados de Florença' na esteira da grande tradição literária filiada em Portugal na "lusitana antiga liberdade", de Luís Vaz de Camões, particularmente cara também ao lema da Universidade de Pádua: Universa Universis Patavina Libertas (Liberdade de Pádua, Universal e para todos)", ainda segundo os seus criadores.
Poemas de Manuel Alegre estão incluídos em várias antologias de poesia portuguesa editadas em Itália, nomeadamente em La Nuova Poesia Portoghese (1975), Poeti Portoghese Contemporanei (1999) e Inchiostro Nero che Danza sulla Pagina. (2002).
Antologia de poemas com tradução de Roberto Vecchi, publicada em 1997.
Antologia de poesia (1999).
Edição limitada de cinco poemas traduzidos por Giulia Lanciani, com gravuras de Guido Strazza (2007).Edições italianas de Cão Como Nós (2008, tradução de Maria Luísa Cusati), e O Quadrado (2009, tradução de Silvana Urzini e Carlos Martins).
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Manuel Alegre

Cosenza, Teatro Rendano - Concerto del pianista Salvatore Giannella

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
I grandi anniversariChopin e Schumann
nel bicentenario della nascita
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Concerto del pianista Salvatore Giannella
Musiche di Fryderyk Chopin
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Cosenza, Teatro Rendano
Lunedì 26 aprile 2010 ore 20.30
Ingresso libero

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“I grandi anniversari: Chopin e Schumann nel bicentenario della nascita”, ciclo di manifestazioni organizzate dal Conservatorio di Cosenza, sarà aperto dal pianista Salvatore Giannella, che suonerà al Teatro Rendano musiche di Fryderyk Chopin. L’appuntamento è fissato per lunedì 26 aprile alle ore 20,30. L’ingresso è libero.
Il M° Giannella, salernitano docente al Conservatorio di Cosenza, eseguirà Quattro Improvvisi, Andante spianato e Grande Polacca brillante, Sonata opera 58. Si tratta di capisaldi della letteratura per pianoforte solista, letteratura a cui Chopin ha dato un contributo fondamentale per qualità e quantità. Il compositore vissuto fra il 1810 e il 1849, nato in Polonia e trasferitosi ventenne in Francia, scrisse quasi esclusivamente per questo strumento, di cui è considerato il “poeta”. Nei suoi brani convergono elementi diversi quali le forme classiche, il folklore musicale polacco, il virtuosismo.
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Salvatore Giannella
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Salvatore Giannella si è diplomato in pianoforte nel 1987 con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Franco Medori e si è perfezionato con i maestri Alfredo Speranza, Maria Regina Seidlhofer.
Dal 1987 svolge attività concertistica in diverse città italiane e straniere sia da solista che in formazioni da camera.
Nel 1991, a Roma, presso la Scuola "T.L. Da Victoria" associata al "Pontificio Istituto di Musica Sacra", ha brillantemente conseguito il diploma di perfezionamento del Corso Triennale di Esecuzione Pianistica tenuto dal M° Franco Medori.
Tra gli impegni rilevanti si ricordano i concerti tenuti in Canada per conto dell'associazione "Order of sons of Italy" nell'ambito della rassegna estiva di Musica Italiana e dello "Spanish-Italian Centre" dell'Università del Manitoba, l'esibizione come solista con le Orchestre Filarmoniche di Stato Rumene di Cluj-Napoca (Transilvania), di Ploiesti (Prahova) e di Sibiu, i recitals in Romania ospite degli Enti Filarmonici di Cluj e Brasov. Ha suonato con l'Orchestra della Radio Televisione Moldava a Kishinev (ex U.R.S.S.) e al Teatro dell'Opera di Tirana.
Nel 1999 ha ultimato i suoi studi in discipline musicologiche presso l'Universita` di Bologna. Attualmente è docente titolare di pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.
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Il tradimento del 25 Aprile farà scempio delle Istituzioni democratiche del nostro Paese

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I valori del 25 aprile e il progetto di riforma dello Stato voluto da Berlusconi e dalla Lega sono incompatibili.
L’ombra lunga della P2 che incombe sul Paese sta tentando di riscrivere la storia, negando i valori della Resistenza e dell’Antifascismo che ispirarono i Padri Fondatori della Repubblica. Fare scempio dell’identità nazionale, per consolidare e portare a compimento la svolta autoritaria già in atto, è il disegno criminoso di coloro che, disonorando la memoria dei Martiri della Resistenza, affosseranno le Istituzioni democratiche del nostro Paese. E tutto questo con il beneplacito inverecondo della maggioranza degli italiani.
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“Utopie calabresi” intende celebrare quest’anno il 25 aprile, il giorno più sacro della Nazione, ricordando il partigiano Armando Amprino, uno dei tanti valorosi combattenti che diedero la vita per la nostra libertà.
A seguire brevi note biografiche e la lettera indirizzata a genitori, parenti e amici prima di affrontare il plotone d’esecuzione.
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Armando Amprino (Armando)
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Di anni 20 - meccanico - nato a Coazze (Torino) il 24 maggio 1925 -. Partigiano della Brigata " Lullo Mongada ", Divisione Autononia " Sergio De Vitis ", partecipa agli scontri del maggio 1944 nella Valle di Susa e a numerosi colpi di mano in zona Avigliana (Torino) -. Catturato nel dicembre 1944 da pattuglia RAU (Reparto Arditi Ufficiali), alla Barriera di Milano in Torino - tradotto alle Carceri Nuove di Torino Processato dal Tribunale Co.Gu. (Contro Guerriglia) di Torino Fucilato il 22 dicembre 1944, al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino da plotone di militi della GNR, con Candido Dovis.
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Dal Carcere, 22 dicembre 1944:
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Carissimi genitori, parenti e amici tutti,
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devo comunicarvi una brutta notizia. Io e Candido, tutt'e due, siamo stati condannati a morte. Fatevi coraggio, noi siamo innocenti. Ci hanno condannati solo perché siamo partigiani. Io sono sempre vicino a voi.
Dopo tante vitacce, in montagna, dover morir cosí... Ma, in Paradiso, sarò vicino a mio fratello, con la nonna, e pregherò per tutti voi. Vi sarò sempre vicino, vicino a te, caro papà, vicino a te, mammina.
Vado alla morte tranquillo assistito dal
Cappellano delle Carceri che, a momenti, deve portarmi la Comunione. Andate poi da lui, vi dirà dove mi avranno seppellito.
Pregate per me. Vi chiedo perdono, se vi ho dato dei dispiaceri.
Dietro il quadro della Madonna, nella mia stanza, troverete un po' di denaro. Prendetelo e fate dire una Messa per me. la mia roba, datela ai poveri del paese. Salutatemi il Parroco ed il Teologo, e dite loro che preghino per me. Voi fatevi coraggio. Non mettetevi in pena per me. Sono in Cielo e pregherò per voi. Termino con mandarvi tanti baci e tanti auguri di buon Natale. Io lo passerò in Cielo. Arrivederci in Paradiso.
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Vostro figlio Armando
Viva l'Italia! Viva gli Alpini!
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venerdì 23 aprile 2010

Lega Nord, la volgarità al potere

Ovvero, il declino della “civiltà italiana”.
di Domenico Condito

L’Italia vive come in esilio, lontano dal suo vero “luogo”, dove la civiltà del Rinascimento aveva indicato al mondo l’orizzonte della modernità. Un paese ormai inconoscibile, scriverebbe ancora Anna Maria Ortese, in cui la degradazione è la dea del momento. Un patrimonio millenario di convenzioni e memoria delle convenzioni, di lingua e linguaggio del passato, mandato al macero, immolato alla dea della separazione, del distacco, dell’inconoscibilità.
Viviamo ormai in un paese estraneo, senza averne neppure la consapevolezza. Un po’ per mancanza di senso critico; forse anche per la grandezza della catastrofe. È il declino della “civiltà italiana”, e “ogni civiltà stremata – scriveva E. M. Cioran – aspetta il suo barbaro, e ogni barbaro aspetta il suo demone”. Ed eccoli i nuovi barbari, giunti dal profondo nord, fare razzia di memoria, simboli, identità, i “luoghi dell’anima” sui quali avevamo costruito nei secoli il senso fondante d’una identità comune.
La Lega Nord è tutto questo. Il disprezzo dell’italianità, l’orrore della memoria nazionale, la disgregazione del paese sono le ragioni fondanti della sua storia politica. E la secessione geografica, solo momentaneamente accantonata per puro calcolo strategico, è perseguita in realtà attraverso un’ampia e sistematica destrutturazione dei “simboli” comuni. Primi fra tutti, la lingua e il linguaggio. Scriveva Anna Maria Ortese: “Lingua e linguaggio; e memoria di lingua e linguaggio del passato; e degli affetti, i pensieri, i dolori delle passate generazioni, altro non sono lo sappiamo, che identità di nazione. Dunque libertà nazionale. E comincia con l’imposizione di un linguaggio, oppure, al contrario, con la distruzione sistematica del linguaggio originale di un paese – su cui si voglia agire in profondità; comincia con questa aratura imponente del suolo umano qualsiasi seria operazione di colonizzazione”.
In Italia si parlava una lingua alta. Il pensiero che in essa è nato ha aperto l’era moderna, e ad esso il mondo occidentale deve lo stesso concetto di “civiltà”. L’irruzione della Lega Nord sulla scena nazionale ne ha distrutto la grammatica, frammentato la sintassi, disperso il pensiero; i barbari, appunto, la tardiva progenie dell’oscurantismo medievale in Val Padana. E la distruzione e la disintegrazione della sintassi di un popolo ne segnano inevitabilmente il declino, la ricollocazione in una dimensione primigenia, l’esilio dalla modernità.
Il dileggio del tricolore, l’esposizione minacciosa del cappio in Parlamento, le invettive sprezzanti contro gli extracomunitari, la minaccia del ricorso ai fucili per la risoluzione delle controversie politiche, la pietosa esternazione canora del leghista Matteo Salvini contro i napoletani, fino all’invito a fischiare i bambini rom che avrebbero sfilato in campo prima della partita Inter – Barcellona, sono tutte cadute del linguaggio a livello di gergo, intimidazione, beffa, cinismo. Degradazione della forma, ma anche naufragio del pensiero. Il tradimento di quell’idea di “civilta” alla quale abbiamo ancorato la nostra storia, ma dalla quale oggi siamo irrimediabilmente esclusi dalla barbarie leghista, volgarità al potere.

"Utopie calabresi" al primo posto nella classifica dei Siti Top, categoria Cultura e Società/Altro, di ShinyStat™

Ieri il nostro blog ha totalizzato 4465 visite!!!
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Oggi “Utopie calabresi” occupa la prima posizione nella classifica dei Siti Top, categoria Cultura e Società/Altro, redatta da ShinyStat, la piattaforma "browser based" di Web Analytics, leader nel panorama Internet italiano. Le classifiche di ShinyStat elencano i siti che il giorno precedente hanno totalizzato il maggior numero di visite, e ieri “Utopie calabresi” ha registrato 4465 visite!!! Un risultato straordinario legato alla pubblicazione del post: “Gli italiani e il potere in uno scritto di Elsa Morante”. Ne siamo oltremodo felici, soprattutto per aver contributo, nel nostro piccolo, alla conoscenza di questa grande scrittrice del novecento italiano, un esempio mirabile di militanza civile molto più prossimo al portoghese José Saramago che non agli intellettuali italiani del nostro tempo… Una categoria quest’ultima che, fatta salva qualche splendida eccezione, ha smarrito il senso del proprio ruolo nella nostra società, contribuendo, alla stregua della classe politica, al declino culturale e civile del nostro Paese.
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Il nostro più sentito grazie va a tutti coloro che hanno visitato “Utopie calabresi” e continueranno, di tanto in tanto, a dedicarci un po’ della loro attenzione.
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Domenico Condito
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giovedì 22 aprile 2010

Conservatorio di Cosenza - I grandi anniversari: Chopin e Schumann nel bicentenario della nascita

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
www.conservatoriodicosenza.it
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1810-2010
I grandi anniversari
Chopin e Schumann

nel bicentenario della nascita
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Cosenza
Teatro Rendano- Chiostro del Conservatorio
26 aprile/20 settembre 2010
Ingresso libero

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Prenderà il via lunedì prossimo 26 aprile con il concerto del pianista salernitano Salvatore Giannella il ciclo “I grandi anniversari: Chopin e Schumann”. Si tratta di otto appuntamenti programmati dal Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza per celebrare il bicentenario della nascita di due fra i maggiori esponenti del Romanticismo musicale, nati entrambi nel 1810.
Con questo ciclo il Conservatorio offre la possibilità di ascoltare dal vivo un’ampia scelta delle pagine pianistiche e della musica da camera scritta da Fryderyk Chopin e Robert Schumann nella prima metà dell’Ottocento.
Da aprile a settembre 2010 una ventina di musicisti si alterneranno sul palcoscenico del Teatro Rendano e poi, nel concerto di chiusura del 20 settembre, nel chiostro del Conservatorio. Gli esecutori, prevalentemente docenti dell’Istituto, daranno l’opportunità di riascoltare le pagine note e di esplorare quelle meno note della produzione di due figure fondamentali della storia della musica. Creazioni scaturite da parabole artistiche ed esistenziali diverse, che riflettono gli slanci emotivi, il travaglio dell’anima, il confronto con i maestri e con le regole ereditate dal passato, la predilezione per il pianoforte, la capacità di realizzare “conversazioni” fra strumenti in piccoli ensemble.
Il primo appuntamento è fissato per il 26 aprile al Teatro Rendano alle ore 20. 30, quando il M° Salvatore Giannella eseguirà al pianoforte un programma interamente dedicato a Chopin: Improvvisi , Andante spianato e Grande Polacca brillante, Sonata opera 58.
Come di consueto per le manifestazioni organizzate dal Conservatorio di Cosenza, l’ingresso è libero.
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PROGRAMMAclicca sul manifesto per ingrandire
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3385048865

martedì 20 aprile 2010

Gli italiani e il potere in un testo di Elsa Morante

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"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.
Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un pò ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."
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Qualunque cosa abbiate pensato, il testo è del 1945 e si riferisce a Benito Mussolini... Ma le “libere associazioni”, in psicoanalisi, favoriscono il ritorno del rimosso, la rielaborazione e la presa di coscienza… per “guarire”, si spera, da ansie, nevrosi e… percezioni distorte della realtà!
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Uomini o... pecoroni?

domenica 18 aprile 2010

Università della Magna Graecia, Catanzaro: incontro con Federspecializzandi

Di Silverio “Ogni atto medico va fatto in presenza di uno strutturato”
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Catanzaro
- Primo incontro alla Facoltà di Medicina dell'Università Magna Graecia per la costituzione di una associazione di medici in formazione da confederare con Federspecializzandi. All'incontro, presieduto da Piero di Silverio, vice presidente nazionale, hanno partecipato la professoressa Rosa Daniela Grembiale, docente di Malattie dell'apparato respiratorio e membro dell'Ufficio di Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Ateneo Catanzarese; Francesco Ursini, medico in formazione specialistica presso la Cattedra di Medicina Interna diretta dal professore Giorgio Sesti; Giuseppe Romano, direttore del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria provinciale di Catanzaro ed esperto in management sanitario.
Incontro certamente proficuo perché ha posto le premesse per arrivare in breve tempo ad una migliore definizione dell'attività formativa dei giovani medici.
“Obiettivo primario – ha detto Di Silverio – dovrà essere la costituzione dell'Osservatorio Regionale per la Formazione Medico Specialistica. L'attivazione dell'Osservatorio dovrà rappresentare il primo importante segnale di attenzione della politica regionale nei confronti dei giovani medici. Tale strumento definisce, infatti, lo svolgimento delle attività teoriche e pratiche degli specializzandi, ivi compresa la rotazione tra strutture inserite nella rete formativa, ma verifica anche lo standard di attività assistenziali dei medici in formazione specialistica nel rispetto dell'ordinamento didattico della Scuola di specializzazione, del piano formativo individuale dello specializzando e della organizzazione delle strutture e delle aziende sanitarie, in conformità alle indicazioni dell'Unione Europea”.
“Lo specializzando medico – ha poi sottolineato Francesco Ursini – non ha mai preso coscienza della sua condizione. Oggi è venuto il momento di svegliarci da questo torpore e di definire obiettivi comuni, nel rispetto della normativa che offre a noi giovani medici in formazione tante opportunità”.
“Il percorso dello specializzando – aveva inizialmente sottolineato la professoressa Rosa Daniela Grembiale, nel porgere il saluto a nome del Preside della Facoltà – deve essere sì un percorso guidato, ma non può prescindere dalla necessità di farlo diventare, negli anni, un percorso autonomo, perché il livello di preparazione dei giovani medici della Magna Graecia è certamente ottimo. Massimo rispetto dello specializzando, quindi, perché prima di essere uno studente è un collega”.“I test nazionali di ammissione – ha invece sottolineato Giuseppe Romano – rappresentano sicuramente un momento di confronto a cui bisogna guardare con grande ottimismo, perché in molti casi la rete formativa si è trasformata spesso in una concessione da parte delle università”.
“Ogni atto medico dello specializzando – ha infine evidenziato Di Silverio – va sempre compiuto sotto la guida di uno strutturato perché altrimenti i rischi sono tanti. Dobbiamo evitare che il lavoro dei medici in formazione specialistica continui ad essere manodopera sottocosto per il SSN, con atti talvolta eseguiti in assenza di tutoraggio o di supervisione. La specializzazione, per quanto esperienza temporanea e necessariamente precaria, deve rappresentare una occasione di crescita professionale e umana che non possiamo permetterci di sprecare”.
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v.u.
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Grembiale, Romano, Di Silverio, Ursini
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Alcuni dei partecipanti all'incontro

sabato 17 aprile 2010

Barack Obama annuncia missione su Marte

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Obama sostiene che entro il 2015 sarà pronto il primo progetto per un vettore capace di missioni spaziali oltre la luna e precisa: "La Nasa ha contribuito ad un progresso tecnologico inimmaginabile. Nessuno più di me crede nella necessità di continuare a portare l'uomo nello spazio. Mi aspetto che entro il 2025 queste missioni diventino realtà". Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncia tre miliardi di investimenti finalizzati esclusivamente alla ricerca spaziale.
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Tramonto su Marte

Scontro Berlusconi-Fini segna fallimento Pdl?

Secondo l'on. Mura, la crisi si farà sentire anche sul Governo.

Roma, 17 aprile - "Lo scontro tra Berlusconi e Fini è giunto ad un punto tale che non è possibile alcuna mediazione, ma si risolverà solo con la sconfitta di uno dei due. Comunque andrà a finire una cosa è evidente, il clamoroso fallimento del Pdl ad un solo anno dalla sua nascita". La dichiarazione è dell'on. Silvana Mura, esponente dell'Idv. "La crisi tutta interna di cui è preda il partito di maggioranza è probabile che a breve si farà sentire anche sul governo", aggiunge.

venerdì 16 aprile 2010

Catanzaro - Incontro su "Tumori metastatici cutanei"

Promosso della Fondazione Tommaso Campanella
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Catanzaro (12 aprile) – “Elettrochemioterapia e tumori metastatici cutanei”, è stato questo il tema di un interessante incontro scientifico, promosso dalla Fondazione Tommaso Campanella e indirizzato agli specialisti e ai medici di medicina generale, che si è tenuto nel Campus Universitario di Germaneto,Prosegue, quindi, a ritmo accelerato l’attività d’informazione e prevenzione, che da qualche mese la Fondazione per la ricerca e la cura dei Tumori “Tommaso Campanella” sta portando avanti a favore dei pazienti oncologici calabresi, ma non solo.
I lavori sono stati introdotti dal direttore generale della Fondazione Campanella, Angela Di Tomaso, e dal direttore sanitario Patrizia Doldo.
“L’incontro di oggi – ha sottolineato Di Tommaso - al di là del puro fattore scientifico, è importante anche sotto l’aspetto divulgativo perché consente alla Fondazione di promuovere le molteplici attività che sta portando avanti con serietà e impegno. I dati che abbiamo sono certamente in crescendo e molti pazienti stanno arrivando anche da alcune città delle regioni a noi vicine. Certo, siamo tutti consapevoli che la Fondazione vive ora un momento difficile di trasformazione, ma siamo sicuri che se continueremo ad operare a favore dei pazienti, il nostro lavoro sarà certamente positivo e produrrà buoni frutti”.“La centralità della Fondazione - ha continuato il direttore generale - deve essere soltanto il benessere dei pazienti e per questo siamo pronti ad un dibattito aperto con gli amici e colleghi del Ciaccio, ma siamo pure convinti che non possono più esistere doppioni o duplicazioni perché il Piano di rientro ce lo impone. Non si tratta più di scegliere tra l’una o l’altra proposta, ma di condividere un percorso di qualità che dobbiamo necessariamente effettuare insieme. Siamo pronti quindi ad ogni confronto che abbia però come unico scopo quello di ottimizzare le risorse e nel contempo di offrire ai pazienti oncologici un centro di diagnosi e cura di autentica eccellenza”.Alla Di Tomaso ha fatto seguito Patrizia Doldo. Dopo aver salutato i presenti il direttore sanitario della Fondazione si è soffermata proprio sulla “integrazione dei saperi” tanto cara a Salvatore Venuta.
“Mai come in questa occasione – ha sottolineato Doldo – si è realizzata quella integrazione tra la comunità scientifica, gli specialisti e i medici di medicina generale, tanto auspicata dal nostro compianto Rettore”.
Hanno, quindi, relazionato nell’ordine: Ugo Bottoni, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia della Fondazione Campanella, sul tema “Tumori cutanei, primitivi o secondari: approccio diagnostico”; Manfredi Greco, direttore dell’U.O. di Chirurgia Plastica, sul tema “Approccio chirurgico dei tumori cutanei”; Pierosandro Tagliaferri e Iole Cucinotto, dell’Unità Operativa di Oncologia Medica, sul tema “La terapia medica del melanoma cutaneo metastatico”; Mattia Ronchetti, del Clinical Program manager IGEA; Alessandro Testori, dell’Unità Operativa “Melanomi, sarcomi cutanei/ossei” dell’Istituto Europeo Oncologico di Milano; Ermenegildo Santangelo, direttore dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione della Fondazione Campanella, e Maria Renne, dell’U.O. di Chirurgia Oncologica.
L’Elettrochemioporazione, in uso nei maggiori istituti nazionali ed internazionali, al fine di migliorare/guarire alcune lesioni cutanee non altrimenti curabili, ha migliorato notevolmente la qualità di vita di molti pazienti neoplastici. Tale tecnica è già in uso nella struttura della Fondazione Campanella. Iniziatore della metodica, il professore Ugo Bottoni, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia, che ha coagulato intorno a sé un valido gruppo multidisciplinare.L’idea, di Bottoni è nata, quindi, “dalla necessità di informare in modo particolare quella categoria di sanitari che da sempre si trovano a fronteggiare gli ultimi periodi di vita dei pazienti neoplastici, che non si ritengano suscettibili di trattamenti sistemici, o ancora di più presentano lesioni della pelle non più colmabili con le terapie convenzionali”.
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Vincenzo Ursini
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Patrizia Doldo, Angela Di Tommaso e Ugo Bottoni

Alcuni dei partecipanti all'incontro

giovedì 15 aprile 2010

XII Settimana della Cultura: presentazione eventi Soprintendenza BSAE della Calabria

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Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA
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XII SETTIMANA DELLA CULTURA
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PRESENTAZIONE EVENTI
Cosenza – Palazzo Arnone
Venerdì 16 aprile, ore 11,30
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Dal restauro alla fruizione liturgica e devozionale.
L'intervento sull'altare e sul busto reliquario
di San Leo a Bova
Bova, Santuario di San Leo

17 aprile 2010 – ore 10.00
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TESORI RISCOPERTI
Restauro e valorizzazione del patrimonio artistico
nella chiesa di San Francesco di Paola in Altomonte
Altomonte, Chiesa di San Francesco di Paola
19 aprile 2010 - ore 17,30
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OPERA APERTA 2
Prime indagini diagnostiche sui dipinti
della Banca Carime
Cosenza, Palazzo Arnone
20 aprile 2010 - ore 11,00
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I SARCOFAGI RUGGERIANI
Mileto, Municipio - sala consiliare
20 aprile 2010 - ore 11,00
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Venerdì 16 aprile prossimo, alle ore 11,30, a Cosenza, palazzo Arnone, saranno presentate, nel corso di una apposita conferenza, gli eventi programmati dalla Soprintendenza BSAE della Calabria, guidata d Fabio De Chirico, in occasione della XII Settimana della Cultura.
Questo in dettaglio il programma previsto:
Dal restauro alla fruizione liturgica e devozionale. L'intervento sull'altare e sul busto reliquario di San Leo a Bova.
Il restauro conservativo dell'altare settecentesco e del busto reliquario in argento di San Leo restituisce a Bova e alla comunità diocesana reggina manufatti che uniscono al pregio storico-artistico un rilevante significato liturgico e devozionale. L'evento è promosso dall'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria- Bova e dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria.
TESORI RISCOPERTI - Un cantiere di restauro nella chiesa di San Francesco di Paola in Altomonte. Presentazione catalogo Tesori riscoperti. Un cantiere di restauro nella chiesa di San Francesco di Paola in Altomonte a cura di Fabio De Chirico e Rosa Anna Filice. Interverranno: Fabio De Chirico, soprintendente BSAE Calabria; Rosa Anna Filice, storico d’arte coordinatore BSAE Calabria; Gianfrancesco Solferino, storico d’arte; Gianpiero Coppola, sindaco del comune di Altomonte.
OPERA APERTA 2. Prime indagini diagnostiche sui dipinti della Banca Carime. A cura di Fabio De Chirico e Nella Mari. Saranno presentati i primi risultati della campagna di indagini diagnostiche condotta sulle opere della prestigiosa collezione in comodato alla Galleria Nazionale di Cosenza. Interverranno: Fabio De Chirico, soprintendente BSAE Calabria; Nella Mari, storico d’arte coordinatore BSAE Calabria; Anna Maria Lico, responsabile catalogo BSAE Calabria; Valentina Cosco, diagnosta; Patrizia Carravetta, servizi educativi BSAE Calabria; Attilio Onofrio, sezione diagnostica BSAE Calabria.
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Tacconi, Confronto Visibile e UV
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Battistello , Sacra Famiglia
(Fotografie di Attilio Onofrio)
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I SARCOFAGI RUGGERIANI
Presentazione CD l sarcofagi ruggeriani a cura di Rosanna Caputo, coordinamento Fabio De Chirico. Interverranno: S E. Mons. Luigi Renzo, vescovo diocesi Mileto-Nicotera-Tropea; Vincenzo Varone, sindaco del comune di Mileto, Rosanna Caputo, storico d’arte coordinatore BSAE Calabria. Realizzazione multimediale Gemma Anais Principe.
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Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico

mercoledì 14 aprile 2010

Conservatorio di Cosenza - Seminario di Enzo Restagno: Maurice Ravel e l'anima delle cose

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
Venerdì 16 aprile 2010 ore 17.30
Aula Magna del Conservatorio di Cosenza

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Seminario di Enzo Restagno
Maurice Ravel e l'anima delle cose

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Al pianoforte Luca Bruno
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Ingresso libero
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Il Conservatorio di Cosenza ha invitato il musicologo e critico musicale torinese Enzo Restagno, il quale terrà un seminario dal titolo Maurice Ravel e l'anima delle cose, in occasione della recente uscita editoriale sul compositore francese per Il Saggiatore. Le esecuzioni dal vivo saranno affidate al pianista Luca Bruno. L’appuntamento è fissato per venerdì 16 aprile alle ore 17.30 nell'Aula Magna del "Giacomantonio", nella suggestiva sede di Portapiana. L’ingresso è libero.
Il libro è il frutto di un lavoro ventennale e colma un vuoto editoriale in lingua italiana. In esso Restagno interroga i documenti, scava nelle opere, e ancor più nella lunga pratica artigianale dalla quale sono scaturite, fino a scoprire un'immagine di Maurice Ravel che non cancella quella dell'elegante ed ironico autore di composizioni perfette, ma la rende infinitamente più problematica e più ricca.
Ravel era nato a Ciboure, sulla costa basca, nel 1875. Morì a Parigi nel 1937, a sei anni da un incidente che l'aveva coinvolto mentre era a bordo di un taxi, apparentemente senza gravi conseguenze. Protagonista di un’intensa avventura biografica e musicale, considerato tra i massimi orchestratori di ogni tempo, Ravel si tenne lontano dai luoghi accademici della musica francese, che negli anni di studio gli avevano più volte negato il maggiore riconoscimento, il Prix de Rome.
Enzo Restagno ha insegnato Storia della musica al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino ed è considerato uno dei maggiori specialisti di musica moderna e contemporanea. È direttore artistico del festival MITO Settembre Musica. Oltre a numerose monografie dedicate ai maggiori compositori del Novecento (Berio, Nono, Henze, Ligeti, Xenakis, Donatoni, Petrassi, Reich, Gubajdulina...) vanno ricordati i volumi Arvo Part allo specchio (Il Saggiatore, 2004), Ovunque lontano dal mondo (Longanesi, 2001) e La musica cinese (con François Picard, Edt, 1998). Nel 1995 e 1998 ha curato per Edt, in due successivi volumi, la traduzione italiana della raccolta degli scritti, delle interviste e delle lettere di Ravel pubblicate da Arbie Orenstein.
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venerdì 9 aprile 2010

Cirò - Mostra “L’ingegno umano nella Magna Graecia: la lingua, la medicina, la filosofia, il cielo”

Palazzo dei Musei: 17 aprile- 16 maggio 2009
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In occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla nascita di Luigi Lilio la Biblioteca Nazionale di Cosenza propone una riflessione sul Rinascimento italiano attraverso la nascita e l’evoluzione del "genus" magno greco, plasma inequivocabile dell’uomo occidentale.
La mostra bibliografica e documentaria prenderà l’avvio nell’ambito della XII Settimana della Cultura 2010 promossa dal Ministero per i Beni e le attività Culturali, e si terrà presso il Palazzo dei Musei a Cirò (KR) dal 17 aprile al 16 maggio 2010.
Saranno esposti documenti originali sulle prime campagne di scavo nella Sibaritide. Una mostra fotografica sui più significativi siti archeologici calabresi illustrerà la nascita dell’arte “plastica” e la fantastica progettualità degli artisti del tempo.
Inoltre la lettura di laminette orfiche accompagnerà il visitatore alla riscoperta della storia e dell’evoluzione della scuola medica pitagorica, ispirata ai misteri eleusini. Frammenti di Stesicoro, Ibico e Nosside faranno da filo conduttore tra le tante correnti poetiche che hanno segnato, nei secoli, la storia letteraria europea. Dall’intrinseco rapporto tra l’uomo, la natura e il cielo nacquero infatti le arti salutari ed astrologiche: ambedue indirizzate al benessere dell’uomo e al suo inarrestabile progresso.
Con il medico Alcmeone di Crotone, sarà possibile apprendere inedite osservazioni sulla nascita dell’indagine autoptica in medicina legale, finalizzata alla conoscenza scientifica del corpo umano.
E se dalle viscere di giovani animali si vaticinava il futuro, la volta celeste rappresentava il nucleo del mondo, la postazione preferita per la lettura dei destini dell’umanità.
Da questa scuola presero l’avvio gli studi di Luigi Lilio (Aloysius Lilius) astronomo, medico, filosofo, redattore del calendario gregoriano, le cui celebrazioni nazionali per il cinquecentenario dalla nascita ricorrono quest’anno.
La mostra dà l’avvio alle importanti iniziative che nel corso del 2010 vedranno a Cirò ed in tutta Italia la realizzazione di numerosi eventi condotti da autorevoli scienziati di fama mondiale , tra cui il Prof. Antonino Zichichi.
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La mostra è a cura della Biblioteca Nazionale di Cosenza.
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Da un’idea di:
Elvira Graziani - Maria Concetta Cassata - Gabriella Cetorelli Schivo
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
in collaborazione con il Comune di Cirò.
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Fonte: Ufficio stampa- Comune di Cirò
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Info e Orari:
Comune di Cirò
Corso Luigi Lilio - 88813 - Cirò (KR)
Tel. 0962/32023 - Fax 0962/32948
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