venerdì 28 gennaio 2011

Delianuova (Rc) - Inaugurato il "Museo Virtuale Garibaldino" in Aspromonte

Giovedì 27 gennaio 2011, nella sede del Museo, in Piazza Leuzzi, a Delianuova (RC), si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del “Museo Virtuale Garibaldino” in Aspromonte. Il Taglio del Nastro, a cura di Unicity Spa di Roma e Space Spa di Prato, con la proiezione della Multivisione “Aspromonte 1862” introdotta dall’autore, Aldo Di Russo, è stato preceduto dall’introduzione del Presidente della Comunità Montana-Versante Tirrenico Meridionale, Bruno Barillaro. Sono seguiti i saluti del Prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta; del Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti; del Presidente della Provincia, Giuseppe Morabito; del Coordinatore dell’Unità Tecnica di Missione per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia Giancarlo Bravi; di Domenico Naccari, Consigliere di Roma; di Antonio Alvaro Presidente GAL Vate, già Presidente della Comunità Montana e del sindaco di Delianuova, Rocco Corigliano.
Ai lavori del tavolo scientifico hanno preso parte Patrizia Nardi, Progettista e Consulente scientifico del Museo, che ha introdotto gli interventi di Paolo Peluffo, Consulente del Presidente del Consiglio dei Ministri per il 150° dell’Unità d’Italia; di Marco Pizzo, Vicedirettore del Museo Centrale del Risorgimento di Roma; di Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia; di Fabio De Chirico, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; di Mirella Marra, Direttrice dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria; di Francesco Mercurio, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico regionale; di Andrea Romano, della Facoltà di scienze Politiche di Messina e di Andrea Costa, Direttore del Corso di laurea in Urbanistica, Facoltà di architettura di Reggio Calabria. Ha moderato Riccardo Giacoia, RAI tg3 Calabria.
Raccontare la storia con l'aiuto di suoni, immagini, film, lettori digitali: è ciò che si propone il Museo Virtuale Garibaldino in Aspromonte, realizzato a Delianuova (RC) dalla Comunità Montana Versante Tirrenico Meridionale con il sostegno finanziario della Regione Calabria, su un’idea progettuale di Patrizia Nardi, storico dell’Università di Messina e allestimenti museali e multimediali a cura delle società Unicity Spa di Roma e Space Spa di Prato, società leader nella progettazione e gestione di sistemi innovativi nel campo della comunicazione culturale.
Il museo, parte importante di un progetto più ampio che ha incluso anche la ristrutturazione del Mausoleo di Garibaldi in Aspromonte, utilizza tecnologie
multimediali all’avanguardia, decodificando e reinterpretando in chiave digitale il linguaggio suggestivo di una ricca documentazione iconografica proveniente dalla Fondazione Spadolini-Nuova Antologia di Firenze, dal Museo Centrale del Risorgimento di Roma e dal progetto DIGIMA della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma. L’obiettivo, ripercorrere la storia di un uomo, eroe e mito, che si intreccia a quella della Calabria risorgimentale attraverso uno degli episodi più controversi dell’intera epopea garibaldina, la campagna d’Aspromonte del 1862, evocandone fatti, personaggi, contesti politici, economico-sociali e culturali nella prospettiva della storia nazionale ed internazionale e nell’ottica di una concezione della regione come parte integrante di uno scenario geografico e politico più ampio.
Il Museo Virtuale Garibaldino in Aspromonte propone un nuovo paradigma di museo, in cui le diverse aree operative – dall’Archivio digitale al sistema di Regia dei contenuti multimediali; dalle postazioni di consultazione interattiva che popolano il Museo alla Multivisione “Aspromonte 1862”, di Aldo di Russo e al portale Web – si integrano sinergicamente in un sistema dinamico, progettato per trasmettere suggestioni dalla storia attraverso un linguaggio di forte impatto emozionale che si rivolge, in particolare, alle giovani generazioni e che candida il museo calabrese a diventare uno dei più interessanti centri italiani di documentazione digitale sulla storia contemporanea del Mezzogiorno.
Il museo calabrese, per la peculiarità dell’offerta culturale ed il significato simbolico della sua presenza in Aspromonte, è stato inserito nell’ambito dell’elenco del programma ufficiale, di interesse nazionale, delle Celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, a cura dell’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.


“Museo Virtuale Garibaldino”
in Aspromonte
Delianuova (Rc) - Sala Convegni del Museo
Giovedì 27 Gennaio 2011 - ore 11.30

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico

Ufficio stampa: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

martedì 25 gennaio 2011

Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza - Inaugurazione anno accademico 2010-2011



Lectio Magistralis di Alberto Ventura
“L’Islam e il Risorgimento italiano”
Musiche di Rossini e Verdi
eseguite da Orchestra e Coro del Conservatorio di CosenzaSoprano Maria Pia Piscitelli
Maestro del Coro Luciano Luciani
Direttore Donato Sivo

Buffet tricolore
a cura
dell’Istituto di Istruzione Superiore “Mancini” - Cosenza
Cosenza, Teatro “Rendano”
Giovedì 27 gennaio 201
1 ore 18.30
Ingresso libero


Il Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza ha organizzato la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2010-2011. La manifestazione è intitolata "1861-2011 Unità in musica", in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Dopo i saluti di Roberto Guarasci e Antonella Calvelli, rispettivamente Presidente e Direttore del Conservatorio, il professor Alberto Ventura parlerà sul tema “L’Islam e il Risorgimento italiano”.
Il concerto sarà tenuto da Orchestra e Coro del Conservatorio di Cosenza, studenti e docenti per un totale di 130 elementi. La solista è Maria Pia Piscitelli, soprano. Maestro del Coro è Luciano Luciani. Il direttore è Donato Sivo.
Le musiche in programma, composte da Rossini e Verdi, appartengono al repertorio dell’Ottocento italiano. Sono pagine che hanno contribuito a creare la coscienza musicale nazionale del popolo italiano e rappresentano l’emblema sonoro di un’epoca.
In particolare brani verdiani quali i celebri cori “Và pensiero” e “O Signore dal tetto natio” sono associati ai moti risorgimentali. E molto conosciute e apprezzate dal pubblico sono le Ouverture delle opere di Rossini: saranno eseguite quelle del Guglielmo Tell e dell’Italiana in Algeri.Dopo il concerto, gli spettatori saranno invitati nel Ridotto del teatro (Sala “Quintieri”) al buffet tricolore preparato dall’Istituto “Mancini” di Cosenza.
L’appuntamento è fissato al Teatro “Rendano” di Cosenza giovedì 27 gennaio alle ore 18,30.
L’ingresso è libero.


Maria Pia Piscitelli

Orchestra e Coro del Conservatorio di Cosenza

AMACI: COSA VOSTRA – campagna di sensibilizzazione a sostegno dell’arte contemporanea

Il MACA – Museo Arte Contemporanea Acri partecipa alla campagna di sensibilizzazione a sostegno dell’arte contemporanea indetta dall’associazione AMACI.

AMACI, alla luce dei tagli alla cultura previsti dalla Finanziaria 2011, promuove una campagna di sensibilizzazione pubblica a sostegno dell'arte contemporanea attraverso la realizzazione di undici "manifesti" proposti da undici artisti italiani.
Carla Accardi, Stefano Arienti, Maurizio Cattelan, Enzo Cucchi, Marisa Merz, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Paola Pivi e Francesco Vezzoli hanno risposto all'invito mettendo le loro creazioni a sostegno dell'arte del nostro tempo.

"COSA VOSTRA. L'arte del presente è l'anima del futuro: nutriamola".

Questo è il titolo scelto per la campagna promossa dall'AMACI con la quale i musei associati hanno voluto ribadire al pubblico la natura collettiva del patrimonio e della produzione artistica nazionale.
L'arte contemporanea è l'anima del futuro perché, con la sua capacità di offrire nuovi scenari e nuove prospettive, rappresenta uno stimolo costante alla creatività degli italiani e all'innovazione sociale ed economica.
L'arte contemporanea è un modo attraverso il quale, anche grazie alle relazioni costruite con i più importanti musei internazionali, il nostro Paese consegna all'estero un'immagine di sé fatta non di stereotipi bensì di intelligenze creative e dinamiche.
L'arte contemporanea è motore attivo della nostra economia, poiché fonda la propria attività su una catena del valore che è costituita da ricercatori, conservatori, piccoli artigiani, editori locali e nazionali, restauratori, assicuratori, trasportatori, architetti, professionisti, nonché dal sistema di ristoratori, albergatori, commercianti, che, anche nelle realtà più piccole, beneficiano dell'indotto economico e turistico generato dalle realtà museali. Un patrimonio collettivo di opere, di relazioni, di immagine, di sapere e di stimolo all'innovazione, portatore di un valore aggiunto agli investimenti pubblici che lo sostengono.
Di fronte alla riduzione dei finanziamenti pubblici, che si inserisce in una politica generale di decurtazioni già registrate negli ultimi anni e in un contesto di stanziamenti pubblici alla cultura considerevolmente inferiore rispetto agli altri Stati europei, AMACI vuole sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto alla centralità che l'arte del nostro tempo assume per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese.



Seguono immagini di opere degli artisti che hanno aderito all'iniziativa

Carla Accardi


Stefano Arienti


Maurizio Cattelan



Enzo Cucchi


Marisa Merz



Luigi Ontani

Giulio Paolini


Mimmo Paladino

Michelangelo Pistoletto



Paola Pivi


Francesco Vezzoli

giovedì 20 gennaio 2011

Conservatorio di Cosenza - Inaugurazione Anno Accademico 2010-2011



Mileto - Mostra "Splendori Sacri. Tesori della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea" prorogata fino al 13 marzo 2011

Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici della Calabria
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA

Mostra
SPLENDORI SACRI
TESORI DELLA DIOCESI DI
MILETO-NICOTERA-TROPEA
Museo Statale di Mileto
Mileto (VV)


Prorogata fino al 13 marzo 2011

La mostra Splendori Sacri – Tesori della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, avrà prosecuzione fino al 13 marzo prossimo. Il prolungamento dell’evento espositivo, realizzato nel Museo Statale di Mileto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si è reso necessario in virtù del considerevole afflusso di pubblico, soprattutto giovanile e studentesco, e delle numerose richieste pervenute. Inaugurata lo scorso 25 settembre, la mostra ha registrato, altresì, un ottimo riscontro da parte degli organi di stampa nazionali e internazionali e ha portato alla ribalta di un pubblico anche extraregionale un territorio naturalmente vocato alla cultura. La proroga è stata resa possibile grazie alla disponibilità fornita dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo, e da tutti i prestatori delle opere esposte.
La mostra organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, a cura di Fabio De Chirico e di Rosanna Caputo, permette di riscoprire tesori nascosti di indubbia bellezza e di portare alla luce opere che evidenziano un patrimonio storico e artistico assai rilevante.
Splendori Sacri è altresì occasione per ammirare in prima assoluta il restauro del ciborio fanzaghiano di Serra San Bruno. Il soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria Fabio De Chirico così sottolinea: «il pubblico sta premiando il grande lavoro fatto e la qualità della proposta. Il prolungamento dell’evento è un atto dovuto anche perchè la mostra serve da “catalizzatore positivo” all’immagine complessiva del territorio vibonese».

Angelo

Angelo


Putto


San Lorenzo


Sant'Ugo


Riccio di bacolo pastorale
Argentiere meridionale, sec. XV
Tropea (VV), Museo diocesano


Coppia di Corone
Madonna delle Grazie
Argentiere messinese, sec. XVII
Nicotera (VV), Museo diocesano


San Nicola di Bari
Nicola De Blasio
(Napoli doc. dal 1729 al 1751), secolo XVIII
Mileto (VV) Museo Statale


San Fortunato martire
Gennaro Pane
(Napoli, doc. dal 1850 al 1878), dat. 1877
Mileto (VV), Museo Statale


Ostensorio raggiato con fusto figurato
detto “Ostensorio del Capitolo”
Biagio Giordano
(Napoli, doc. dal 1770 al 1795), dat. 1794
Nicotera (VV), Museo diocesano

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico

MOSTRA
SPLENDORI SACRITESORI DELLA DIOCESI DI MILETO-NICOTERA-TROPEAMuseo Statale di Mileto
Mileto (VV)
Prorogata fino al 13 marzo 2011

Ufficio stampa: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel: 0984 795639

RStvnews - 15 gennaio 2011

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti

venerdì 14 gennaio 2011

Libro su Zeffirelli scritto da due catanzaresi

Edito da Ursini è stato già molto apprezzato dal grande Maestro

Catanzaro – “Ho letto con vivo interesse e quasi d’un fiato, il lavoro di comparazione tra la mia “Aidina” di Busseto e la mia “Aidona” di Verona, che trasuda una profondità di analisi, frutto di minuziosa e al tempo stesso spaziosa ricerca”. E’ quanto afferma il Maestro Franco Zeffirelli in relazione al volume “Zeffirelli: una Aida tra Microcosmo e Macrocosmo” di Adele Fulciniti e Brunella Perri, pubblicato nei giorni scorsi dalle Edizioni Ursini di Catanzaro.
“Il libro, frutto di un’attenta analisi delle due opere, - scrivono Fulciniti e Perri - conduce per i sentieri della serendipità, attraverso un itinerario interdisciplinare che ha come via principale il leit motiv della rivelazione del metateatro e del metacinema, nei due allestimenti che rimandano a quel filo di Arianna tra il microcosmo di Busseto e il macrocosmo di Verona”.
“L’idea di una comparazione tra la piccola Aida di Busseto e la mastodontica Aida di Verona, firmate da Franco Zeffirelli, rispettivamente il 27 gennaio 2001 al Teatro Verdi e il 22 giugno 2002 all’Arena, - aggiungono Fulciniti e Perri - nasce prima di tutto dalla grande ammirazione verso un monumento dell’arte del ‘900 ch
e spazia dal cinema al teatro, al melodramma, con una maestria senza pari, nella triplice veste di regista, scenografo e pittore, assolvendo il suo compito con un’abilità e un magnetismo ineguagliabili nel panorama artistico mondiale”.
Il 12 gennaio 2003, l’opera approdava al Teatro Politeama di Catanzaro, per tre repliche, grazie alla
ferma volontà del Sovrintendente Mario Foglietti, del direttore generale Aldo Costa e, soprattutto, del direttore artistico Giuseppe Pambieri, e grazie altresì al solerte interessamento di Luisa Nocentini, già addetto stampa del Maestro, che aveva accolto la richiesta dell’allora assessore comunale alla cultura, di assistere alla rappresentazione a Modena della Piccola Aida di Busseto, nell’anno 2002, prima ancora che i lavori di costruzione del Teatro Politeama fossero terminati, nell’intento preciso di ospitare l’opera nel capoluogo calabrese.
L’evento del Politeama registrò una fila di un chilo
metro per raggiungere il botteghino, tramutatasi in ressa, degenerata, dopo molte ore di attesa, in rissa. La gente era assembrata davanti al Politeama dalle quattro del mattino e proveniva dalle città più disparate del meridione: Salerno, Catania e, perfino, Napoli.
Mario Foglietti fu pienamente soddisfatto del memorabile evento di un’Aida che definì “carica d’amore, di passione e sensualità. Un’Aida intimista che fa a meno di cavalli ed elefanti, con una marcia trionfale risolta visivame
nte in un modo come solo il genio di Zeffirelli poteva fare”.
Da quel fortunato 27 gennaio 2001 lo spettacolo continua ad essere accolto sui palcoscenici di tutta Europa; non ultimo quello del Teatro dell’Operetta di Mosca. L’esito favorevole dell’Aida piccina, come ama definirla lo stesso Zeffirelli, invogliò l’allora sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, Lorenzo Giacchieri, a ricreare una grande Aida che restituisse lo splendore di una messa in scena adeguata alle proporzioni di un palcoscenico circolare con sessantaquattro metri di diametro, affidandola al Maestro. E ancora una volta il genio lampante di Zeffirelli si rivelò vincente: ripartire dal microcosmo di Busseto per raggiungere il macrocosmo areniano, con un percorso inverso.
Dopo un lungo periodo trascorso in Francia con Jean Marais, a Londra con Laurence Olivier e in Giappone, con una borsa di studio di due anni del Governo giapponese, Adele Fulciniti (nella foto) porta in Italia il lavoro “Yuzuru” (La gru della sera) da lei stessa tradotto per la tesi di laurea e pubblicato dall’Istituto Orientale di Napoli. Forte dell’esperienza televisiva all’estero, collabora a lungo per la Rai, sia alla Radio per i radiodrammi, sia in televisione per le produzioni Rai Regione.

Brunella Perri (nella foto) si è invece diplomata al Conservatorio di Vibo Valentia in pianoforte, sotto la guida di Graziella Provedel. Ha quindi conseguito alcuni corsi di perfezionamento per musica da camera e pianistico, mentre per l’etichetta “Diem Studio” ha registrato musiche di Vivaldi, Schubert e Kreisler. Attualmente insegna pianoforte.
Il libro edito da Ursini, primo classificato nella sezione saggistica alla seconda edizione del Premio “Vivarium”, analizza con grande maestrìa le due rappresentazioni di Zeffirelli presentando altresì una chiave di lettura del tutto nuova dell’opera di Verdi.

giovedì 13 gennaio 2011

MACA - Museo Arte Contemporanea Acri: ALDO MONDINO. Maestro di Fantasmagorie


Fino al 20 febbraio 2011, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) dedicherà una personale al grande artista torinese Aldo Mondino, senza dubbio uno degli artisti italiani più eclettici della sua generazione, tra i principali protagonisti della sorprendente stagione creativa degli anni Sessanta del capoluogo piemontese. Poliedrico, dotato di una vasta e profonda cultura internazionale, di uno sguardo ironico capace di partorire doppi sensi eleganti e raffinati, e, soprattutto, di una curiosità instancabile, Mondino non ha mai cessato di reinventare se stesso e la propria arte durante tutto l’arco della sua carriera. Il suo percorso artistico è stato segnato da un fluire costante di ispirazioni sempre nuove, di influenze disparate che l’artista è stato in grado di assorbire, metabolizzare e successivamente riproporre attraverso il suo stile originale ed inconfondibile; dai primi passi parigini mossi presso l’Atelier 17 del pittore surrealista ed espressionista William Heyter, e gli studi sul mosaico fatti sotto la guida del futurista Gino Severini, per poi passare attraverso una fase citazionista dai forti richiami pop, e il successivo periodo orientalista nato negli anni Settanta con la serie King e proseguito con quella dei Dervisci e con le sperimentazioni formali estrose ed audaci. Proprio questo suo essenziale gusto per lo studio manipolatorio di materiali e medium artistici innovativi, ma mai distaccati dalla realtà quotidiana – sua fonte di ispirazione primaria sin dai tempi delle frequentazioni dell’artista con il gruppo dei poveristi –, lo ha portato a realizzare le famose sculture in cioccolato e zucchero di canna, o le opere fatte con confezioni di torrone, selle da cavallo o aringhe affumicate.
A cinque anni dalla sua morte, il MACA – grazie alla collaborazione con la Fonderia di Walter Vaghi e con il patrocinio dell’Archivio Mondino – ospita nei suoi spazi una collezione di venti opere di grandi dimensioni, tra sculture e dipinti, in grado di veicolare alla perfezione il carattere poliedrico, arguto ed esotico del grande artista torinese.
Riecheggiando un verso di Arthur Rimbaud, anche Mondino potrebbe essere definito un “maestro di fantasmagorie”, un artista che attraverso le sue opere affascinanti, ironiche e seducenti, sembra rivolgersi al suo pubblico come faceva il poeta francese in Una Stagione all’Inferno: “Ascoltate!... Ho tutti i talenti!”


Opere di Aldo Mondino
 


Mostra: ALDO MONDINO. Maestro di Fantasmagorie
Curatore: Boris Brollo
Luogo: MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
Palazzo Sanseverino – Piazza Falcone, 1, 87041, Acri (Cs)
Vernissage: 20 novembre 2010 ore 18:00
Periodo: dal 20 novembre 2010 al 20 febbraio 2011
Orari: tutti i giorni tranne il lunedì; h:9-13 15-19
Info: museo tel. 0984953309
ufficio stampa tel. 0119422568

RStvnews - 8 gennaio 2011

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti


RStvnews - 1 gennaio 2011

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti

Mons. Leonardo Bonanno nominato vescovo della diocesi di San Marco Argentano-Scalea

Il Santo Padre ha nominato vescovo della diocesi di San Marco Argentano-Scalea mons. Leonardo Bonanno. Lia Turano (nella foto), responsabile Calabria dell’associazione culturale Amici Beni Culturali (AMI.BE.C.), ha inviato al prelato del cosentino la missiva che segue: “Eccellenza reverendissima, vogliamo esprimerLe i più sentiti auguri di buon lavoro nella certezza che rappresentiate il punto di riferimento etico, morale e civile per l’intera diocesi. Una guida saggia, autorevole non solo per i credenti ma per tutte le persone che risiedono in questo lembo di Calabria, così bello ma anche spesso aspro e difficile”.

martedì 4 gennaio 2011

“PINKO”, PRIMO LIBRO DI AVVENTURE DI ROSA TERESA LAMANNA

La presentazione oggi alle ore 17.00 nella Sala del Circolo Unione.

CATANZARO - La favolistica sta riaffacciandosi alla grande nel contesto della letteratura giovanile in questo particolare momento storico in cui la violenza e l’egoismo sono all’ordine del giorno, purtroppo.I giovani, fin troppo spesso assistono a fatti decisamente al di fuori della loro portata, e non possono non subirne le conseguenze adeguandosi, prima o poi, alla realtà in cui sono costretti a navigare.Ecco perciò che il ritorno alla narrativa fantastica risulta di non poco conto; non fosse altro per favorire una lettura che, senza dimenticare il vivere quotidiano, costringe a guardare oltre, a seguire avventure e momenti diversi, strani, stranissimi a volte, ma che alla fine lasciano un segno per la morale che contengono contribuendo in tal modo alla crescita della gioventù, ovvero all’acquisizione di quel senso di umanità e di altruismo che l’oggi tende ad eliminare.
 Rosa Teresa Lamanna (nella foto), in quest’ottica si rivela una fine affabulatrice. Il suo volume “Le fantastiche avventure di Pinko”, pubblicato nei giorni scorsi dalle Edizioni Ursini di Catanzaro, la cui presentazione è programmata per questa sera, alle ore 17, nella Sala del Circolo Unione, coinvolge e sollecita un interesse immediato, offre la possibilità di percorrere i perché propri di genti d’ogni dove; dà spazio all’amicizia, al sogno, al piacere di dare prima che di ricevere, alla gioia per aver contribuito a rimettere in sesto situazioni sovente disastrose, al dialogo fitto con chi vive una realtà di disagio, al canto di un’anima semplice e votata alla conquista del bene e della felicità universale. Alla presenza dell’autrice e di Vincenzo Ursini, editore e presidente dell’Accademia dei Bronzi, relazionerà Carmela Sutera Sardo, docente di Lettere Classiche al Liceo Galluppi.
“Con una scrittura piana e scorrevole, decisamente pregnante e ricca di contenuti, - sc rive il giornalista Fulvio Castellani - Rosa Teresa Lamanna muove il suo Pinko usando i fili del sentimento e dell’altruismo. E’ invisibile il piccolo protagonista, ma è presente a trecentosessanta gradi sempre e ovunque dove c’è qualcosa da sistemare, da risolvere a favore di chi soffre”.
Lo troviamo, così, in Palestina alle prese con il terrorismo, in Giappone a tu per tu con il popolo del vulcano stregato alla ricerca della fiamma sacra, in Perù, in un piccolo villaggio andino, in Scandinavia nel regno dei Trolls (gli acerrimi nemici del Sole), in Afganistan dove anche i bambini vengono addestrati per diventare “macchine da guerra”, in Africa, nei pressi di Londra con Babbo Natale, a Napoli dove il parco stupendo su cui si affacciava il Vesuvio era stato trasformato in una fetida discarica… Storie legate strettamente alla realtà d’oggi e che Pinko, con la sua bontà d’animo, riesce a trasformare ed a capovolgere, ossia a modificarne il corso in senso positivo. Una cosa è certa: Rosa Teresa Lamanna ha fatto suoi alcuni aforismi, ossia che “il mondo non si mantiene che per il fiato dei bambini” e che “i fanciulli sono continuamente ebbri, ebbri di vivere”. E lo ha fatto usando una sensibilità non comune e la forza di una fantastica immaginazione.

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