mercoledì 30 marzo 2011

Il M° Davide Burani torna al Conservatorio di Cosenza

Il concertista modenese illustra e suona la musica per arpa in una master class e in un concerto organizzati dal Conservatorio.

Il M° Davide Burani, concertista e docente di arpa, è nuovamente ospite del Conservatorio di Cosenza. Notevole successo aveva avuto il concerto tenuto da Burani nel chiostro del Conservatorio lo scorso 5 luglio, come presentazione del cd Prière- Meditazioni musicali per arpa, pubblicato dalle Edizioni Paoline di Roma. Poi è stato componente della giuria della seconda edizione del Concorso Internazionale per arpa “Marcel Tournier”, che si è concluso il 29 ottobre 2010. Burani, apprezzato concertista nato a Modena, dove cominciò gli studi e ora è docente presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra, ritorna al “Giacomantonio” con un doppio impegno, didattico e concertistico. La master class è programmata nei giorni 31 marzo, 1e 2 aprile. Il 2 aprile alle ore 20 terrà un concerto, sempre nell’Aula Magna del Conservatorio, in cui eseguirà un ampio programma. Nella prima parte saranno eseguiti brani originali per arpa composti da Hasselmans, Corri Dussek, Godefroid, Parish Alvars. Nella seconda parte saranno protagoniste trascrizioni ed elaborazioni di celebri passi d’opera, alcune delle quali realizzate dallo stesso Burani, come “Vissi d’arte” dalla Tosca e il Valzer di Musetta dalla Bohème, entrambe di Puccini, e la Barcarola da “I racconti di Hoffman” di Offenbach. Sempre nella elaborazione per arpa a cura di Burani si potrà ascoltare una Fantasia Napoletana, composta dai temi delle canzoni divenute dei “classici” del genere. Tutti i brani saranno preceduti da una breve introduzione dell’esecutore. L’appuntamento è fissato per sabato 2 aprile alle ore 20 nell’Aula Magna del Conservatorio di Cosenza. L’ingresso è libero.

Pia Tucci
3385048865

Programma del concerto
Alphonse Hasselmans
1845 – 1912
Prière

Sophia Corri Dussek
1775 – 1828
Sonata per arpa

Allegro – Andante – Rondò

Felix Godefroid
1818 – 1897
Etude de concert en mi b mineur


Elias Parish Alvars
1808 – 1849
Introduzione, Cadenza e Rondò

Giovanni Caramiello
1838 – 1938
Fantasia sulla “Casta Diva” di Vincenzo Bellini

Giacomo Puccini
1858 – 1924
Chi il bel sogno di Doretta (La Rondine)

Vissi d’arte (Tosca)
Valzer di Musetta (La Bohème)

trascrizione ed elaborazione per arpa di Davide Burani

Jacques Offenbach
1819 – 1880
Barcarolle (da “I racconti di Hoffman”)trascrizione ed elaborazione per arpa di Davide Burani

Autori vari
Fantasia Napoletanatrascrizione ed elaborazione per arpa di Davide Burani

Alphonse Hasselmans
La source

Davide Burani

Davide Burani è nato a Modena, ove ha iniziato lo studio del pianoforte per poi diplomarsi brillantemente presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova. Successivamente, ha intrapreso lo studio dell’arpa sotto la guida di Francesca Frigotto, presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, diplomandosi con il massimo dei voti e conseguendo, sempre presso lo stesso Istituto, il diploma Accademico di secondo livello, con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida di Emanuela Degli Esposti. Ha compiuto studi di perfezionamento in arpa con Ieuan Jones presso il Royal College di Londra, con Fabrice Pierre e con l’insegnante americana Judith Liber, con il quale continua a studiare. Ha partecipato a numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali, superando le selezioni finali per la categoria “Arpa” al Concorso Internazionale “Tournoi International de Musique” – XI edizione e aggiudicandosi una menzione d’onore; è risultato vincitore, nella categoria “Arpa”, al Concorso Internazionale di Fivizzano “Music World” ed. 2004. La sua attività concertistica lo ha portato ad esibirsi con successo in Italia ed all’Estero, collaborando con artisti di chiara fama tra i quali i direttori d’orchestra Alain Lombard, Julian Kovatchev, Mikhail Pletnev, Zoltan Pezko e le attrici Paola Gassman, Lella Costa e Monica Guerritore. Collabora con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana, con I Filarmonici di Verona (già “Virtuosi Italiani”), con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, con l’Orchestra Bruno Maderna di Forlì e Cesena e con l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini” e, in qualità di ospite solista, con i gruppi di camera Gli Archi Italiani, AdM Ensemble di Modena e Icarus Ensemble. Con quest’ultimo ha eseguito per il Festival MI-TO Milano Torino Musica edizione 2007, presso il Conservatorio di Milano, in occasione del 75° compleanno del compositore Giacomo Manzoni, il Settimino di Ravel, alla presenza, tra gli altri, di Luigi Pestalozza, Giacomo Manzoni e Maurizio Pollini. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, ed è stato invitato a presentare i suoi lavori discografici presso gli studi di RADIOUNO della Radio Televisione Svizzera Italiana di Lugano nel 2003 e nel 2006. Nel mese di ottobre 2006 e nel mese di marzo 2008 è stato invitato a partecipare, in diretta su RADIOTRE, alla trasmissione Radio tre Suite, nel corso della quale sono state trasmesse e commentate da Nicola Campogrande e Filippo Del Corno alcune sue interpretazioni per arpa. Si esibisce frequentemente in duo con il soprano Paola Sanguinetti, con l’arpista Emanuela Degli Esposti (Duo d’Arpe DAVID) e con il flautista Giovanni Mareggini, proponendo repertori originali tra Settecento e Novecento. In occasione della ricorrenza del 250° anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart, ha interpretato, assieme a Giovanni Mareggini il Concerto per flauto, arpa e orchestra, esibendosi in prestigiosi Teatri e sale, tra i quali spiccano la Collegiata di Sant’Agostino di Modena, il Palazzo Ducale di Venezia, il Teatro Comunale di Carpi e la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Per conto della Provincia di Modena e in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna, è direttore artistico delle rassegne musicali “Lungo le Antiche Sponde” e “Musica a San Michele”. Davide Burani ha inciso i cd Arpamagica, per arpa solista, Arpadamore, con Sandra Gigli, Duo d’harpes dans le XIII siècle, in duo con Emanuela Degli Esposti e Flauto e Arpa in concerto, con il flautista Giovanni Mareggini, questi ultimi due per la casa discografica La Bottega Discantica di Milano. Nel luglio 2010 esce il cd Prière – meditazioni musicali per arpa, edito da Edizioni Paoline di Roma, che vede la partecipazione del flautista Giovanni Mareggini e del violinista Marco Bronzi. Attivo anche nel campo didattico ed editoriale, si dedica all’insegnamento dell’arpa in seminari specifici proposti nelle scuole di ogni ordine e grado ed ha pubblicato alcune sue trascrizioni per arpa. Dal 2005 è docente di Arpa presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena e dal 2009 presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri” di Reggio Emilia.





martedì 29 marzo 2011

Silvio VIGLIATURO - Primavera 2011


Di seguito l’elenco delle mostre della primavera 2011 che vedranno Silvio Vigliaturo protagonista. Cliccando sul nome di ogni mostra si potranno trovare tutte le informazioni relative a ogni evento.

dal 26 marzo al 26 aprile 2011 BIANCOROSSOVERDE (collettiva)
Parco Culturale Le Serre di Grugliasco (To)

dal 31 marzo al 3 luglio 2011 REGIONI E TESTIMONIANZE D’ITALIA (collettiva)
Castel Sant'Angelo, ROMA

dal 6 aprile al 6 maggio 2011 MESCOLANZE (personale)
Vindemia Gallery, Dubai (UAE)

dal 9 al 17 aprile 2011 E' ANCORA POSSIBILE (personale)
XIII Settimana della Cultura
MACA, Acri (Cs)

dal 23 aprile al 26 giugno 2011 ITALIA 150, ALTRA TERRA (personale)
Palazzo Botton, Castellamonte (To)

dal 22 maggio al 5 giugno 2011 MESCOLANZE (personale)
Museo Ebraico di Casale Monferrato (Al)

LA SOPRINTENDENZA BSAE DELLA CALABRIA AL XVIII SALONE DEL RESTAURO DI FERRARA


Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici della Calabria
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA

LA SOPRINTENDENZA BSAE DELLA CALABRIA
AL XVIII SALONE DEL RESTAURO DI FERRARA
30 marzo - 1 aprile 2011

Dal 30 marzo al 2 aprile prossimo si terrà a Ferrara la XVIII edizione del Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali. I più autorevoli protagonisti del settore animeranno incontri tecnici, workshop, seminari e tavole rotonde in un proficuo scambio di idee, di opinioni e di esperienze. La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria partecipa al Salone con due interessanti iniziative: giovedì 31 marzo ore 10.30 – 11.30, sala Belriguardo, pad. 5, piano terra Opera Aperta – Il restauro del Sant’Agostino di Mattia Preti svela i segreti di un capolavoro. Relatori: Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e Valentina Cosco, consulente esterna per la diagnostica. La Soprintendenza BSAE della Calabria presenta la mostra-cantiere didattico dedicata al restauro del dipinto raffigurante Sant’Agostino di Mattia Preti, recentemente acquisito dal MiBAC per la Galleria Nazionale di Cosenza. Il restauro, condotto “a porte aperte” dai tecnici del Laboratorio di Restauro e della Sezione di Diagnostica della Soprintendenza, offre ai visitatori l’opportunità di condividere l’esperienza di un intervento conservativo. Il cantiere, allestito in una sala attrezzata con idonee e moderne strumentazioni, si avvale di sussidi didattici, pannelli espositivi e schermi multimediali; venerdì 1 aprile ore 14.30 - 15.30, sala C, primo piano, pad. 5/6 I bronzi dorati di Cosimo Fanzago. Restauri e nuove ipotesi interpretative. Relatori: Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e Giuseppe Mantella, restauratore. La Soprintendenza BSAE della Calabria presenta il restauro delle sculture in bronzo dorato di Cosimo Fanzago, realizzate per il monumentale ciborio della Certosa di Santo Stefano del Bosco in Serra San Bruno (VV), smembrato a seguito del terremoto del 1783. Le sculture sono state sottoposte ad un delicato intervento di restauro finalizzato oltre che alla rimozione delle numerose corrosioni attive, anche alla conoscenza della tecnica di realizzazione. Il restauro è stato preceduto da una campagna di indagini diagnostiche che ha fornito una banca dati di straordinario interesse per un approfondimento storico-critico sulle opere e sulle tecniche esecutive. Segnaliamo, inoltre, che mercoledì 30 marzo, alle ore 11.00, sala D, primo piano, fra pad. 5 E 6, si terrà, organizzato da Nova Ars Restaurandi, Soprintendenza BSAE della Calabria, Università della Calabria, l’incontro RAFFAELE RINALDI ALLA CHIESA DELL'ANNUNZIATA. DIAGNOSTICA, RESTAURO E NUOVE ACQUISIZIONI TECNICHE Relatori: Gianluca Nava, restauratore; Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e Valentina Cosco, diagnosta.

Cosimo Fanzago - San Lorenzo

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria Soprintendente: Fabio De Chirico

LA SOPRINTENDENZA BSAE DELLA CALABRIA AL XVIII SALONE DEL RESTAURO DI FERRARA
30 marzo - 1 aprile 2011

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Ufficio stampa:
Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246 E-mail:

Reggio Calabria - Presentazione di "Identità perduta" del prof. Riccardo Partinico

Ai "Pomeriggi Culturali" del Circolo Culturale “L'Agorà”
Giovedì 31 marzo, ore 16,00, Biblioteca Comunale "De Nava"

Proseguono gli appuntamenti dei “Pomeriggi Culturali”, ciclo di manifestazioni organizzate dal Circolo Culturale “L'Agorà” in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” di Reggio Calabria ed i laboratori di ricerca del sodalizio reggino, il gruppo di ricerca Mnemos, il centro studi “Gioacchino e Napoleone” e il Centro Studi italo-ungherese “Árpàd”. Giovedì 31 marzo, con inizio alle ore 16,00, il quarto appuntamento avente come titolo “L’identità perduta”. Si tratta della presentazione del volume del prof. Riccardo Partinico, che argomenterà sugli studi relativi all'anatomia archeostatutaria delle opere più importanti del mondo del periodo classico. “L’identità perduta” è l’ultimo studio di Riccardo Partinico relativo all’interpretazione gestuale di tre statue in bronzo del V sec. a.C. custodite nei musei di Los Angeles, Atene e Lussino (Croazia). Il lavoro del professor Partinico si concentra sulla lettura muscolo-operativa delle statue. «Il metodo “interpretazione muscolo-operativa” consente al docente di Scienze motorie e sportive, attraverso l’osservazione della postura, della morfologia del sistema muscolare, della somatometria dei distretti muscolari, di risalire, con poca percentuale di errore, alla specialità sportiva esercitata da un atleta. – afferma Partinico - Vero è che un maratoneta presenta una forma muscolare diversa da un lanciatore di peso ed è anche vero che un lottatore appare fisicamente diverso da un karateka, pur praticando entrambi sport di combattimento. Se il docente di Scienze motorie e sportive è nelle condizioni di poter osservare, anche, il particolare di un gesto tecnico, la percentuale di errore, per risalire al tipo di attività esercitata da un atleta, si riduce al minimo. Il metodo “interpretazione muscolo-operativa” permette, inoltre, di poter stabilire se il personaggio rappresentato da una statua è stato ritratto da un modello vivente, di attribuire il significato di gesti ed il tipo di attività bellica esercitata». La manifestazione si terrà presso la Sala “Diego Vitrioli” - 1° piano della Biblioteca Comunale di Reggio Calabria “Pietro De Nava”.

"Mio padre Raffaele", una storia catanzarese

Libro di Nino Loprete pubblicato da Ursini Edizioni

Catanzaro - “Mio padre Raffaele, una storia catanzarese” è il titolo del volume di Francesco Loprete, pubblicato da Ursini Edizioni, che sarà presentato il prossimo 31 marzo, alle ore 17, nella Sala Augusto Placanica della Biblioteca comunale “Filippo de Nobili” di Catanzaro. Alla presenza dell’autore ne parleranno Mario Saccà, presidente dell’Associazione “Calabria in armi” e Giuseppe De Gaetano, consigliere comunale della città. Coordinerà i lavori G. Battista Scalise, dirigente scolastico e responsabile culturale della casa editrice catanzarese e dell’Associazione “Accademia dei Bronzi”. Il libro è una storia di guerra, di dedizione alla famiglia e alla Patria, di amore, di sacrifici, di piccole-grandi soddisfazioni e di altrettante amarezze, delusioni paure. Con una scrittura semplice, ma partecipata, dialogante e sensibile, l’autore offre una immagine verace del padre Raffaele nel segno di una memoria sempre puntuale nel focalizzare momenti e vicende che dalla Guerra 1915-18 proseguirono fino alla sua morte. Il volume è anche una storia catanzarese, nel senso che l’agire di Raffaele sia in guerra (a Castagnavizza, sul Piave e altrove) che in seguito nella comunità di origine è stato di estrema lealtà e generosità partecipando attivamente alla vita sociale della città e dando il proprio contributo non appena se ne presentava l’occasione. Ferito in guerra e protagonista di azioni di non poco coraggio, Raffaele Loprete si era anche meritato la Croce al merito ed altri riconoscimenti. Nel volume ci sono, inoltre, piante geografiche dell’epoca bellica, riproduzioni di fotografie legate ad azioni delle truppe italiane in trincea e sui campi di battaglia, foto di famiglia che ritraggono il padre dell’autore in occasione delle manifestazioni a ricordo degli eventi bellici di cui fu protagonista. Il testo, inserito dalle edizioni Ursini nella collana “Galassie”, è insomma un singolare e ricco compendio di piccole-grandi verità storiche che riescono immediatamente coinvolgenti e preziose anche a chi vive al di fuori della Calabria.

Prorogata la mostra Sila Dono Sovrano


Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
DIREZIONE PER LA PROTEZIONE DELLA NATURA
ENTE PARCO NAZIONALE DELLA SILA

Ministero per i Beni e le Attività Culturali
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICI DELLA CALABRIA
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI,
ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA

Mostra
Sila Dono Sovrano
Cosenza – Palazzo Arnone
Prorogata fino al 26 aprile 2011

Continua il successo della mostra fotografica Sila Dono Sovrano. Un eccellente risultato da cui nasce la decisione di prorogare l’evento espositivo fino a martedì 26 aprile prossimo. «La rilevante presenza di visitatori,la positiva risposta del mondo della scuola,il forte interesse riscontrato anche fuori dalla Calabria nonchè la tanta attenzione ricevuta dalla stampa - spiegano Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e Sonia Ferrari, presidente del Parco Nazionale della Sila - hanno suggerito di prorogare l’esposizione di un mese dando così l’opportunità di poter ammirare ancora una fra le più suggestive realtà naturalistiche d’Italia e d’Europa». La mostra, a cura di Fabio De Chirico, Sonia Ferrari e Antonio Manta, pone l’accento sul ricchissimo patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale della Sila e propone agli appassionati di fotografia una lettura innovativa dell’altopiano calabrese, costituendo l’occasione per parlare anche di nuove tecniche di stampa delle immagini. Così come è avvenuto con il recente workshop fotografico, a cura di Antonio Manta, svoltosi negli spazi di palazzo Arnone che ospitano Sila Dono Sovrano e che ha illustrato le più aggiornate frontiere tecnologiche del settore della stampa fine art e il photocrapping – l’accartocciamento d’immagine – utilizzato dal fotografo toscano per realizzare le sue personalissime visioni della Sila. La mostra rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00, escluso lunedì. Per visite guidate telefonare al seguente numero: 3479455371

Sila Dono Sovrano

Ente Parco Nazionale della Sila
Presidente: Sonia Ferrari
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico

Mostra
Sila Dono Sovrano
Cosenza – Palazzo Arnone
Prorogata fino al 26 aprile 2011

Ufficio stampa:
Ente Parco Nazionale della Sila Valeria Pellegrini
Tel.: 0984 537109 fax: 0984 537888

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax: 0984 71246

Leggi anche:

martedì 22 marzo 2011

Cosenza - A Palazzo Arnone un convegno su Giulio Carlo Argan


Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici della Calabria
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA

Giulio Carlo Argan: l’impegno politico,
la storia dell’arte, i beni culturali

7 – 8 – 9 aprile 2011

Figura di spicco della cultura del Novecento, Giulio Carlo Argan (Torino 17 maggio 1909 – Roma 12 novembre 1992) costituisce ancora oggi un punto di riferimento costante per gli studi storico-artistici. Operando al di là degli stretti confini disciplinari, egli ha posto la propria esperienza al servizio della collettività, scegliendo di “non assistere agnostico e inerte” a quanto accadeva nella cultura del proprio tempo. Le celebrazioni per il centenario della nascita di Argan, ancora a distanza di due anni, vedono il susseguirsi di convegni ed eventi, attestazione indiscutibile della sua statura intellettuale. Per raccogliere l’eredità delle sue idee la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria promuove per i giorni 7 – 8 – 9 aprile il convegno di studi intitolato Giulio Carlo Argan: l’impegno politico, la storia dell’arte, i beni culturali.
La giornata del 9 aprile, in coincidenza con l’apertura della XIII Settimana della Cultura, sarà dedicata alla visita guidata della Galleria Nazionale di Cosenza.
Il convegno, con il coordinamento scientifico del Soprintendente Fabio De Chirico e della professoressa Alessandra Anselmi docente di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università della Calabria, si avvarrà dell’autorevole collaborazione del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Giulio Carlo Argan.

Per partecipare al convegno è opportuno prenotarsi on line sul sito www.articalabria.it dove sarà possibile registrarsi compilando l’apposito modulo.
Per prenotazioni telefoniche:
Valentina Ventola - 0984 795639
Gemma-Anais Principe - cell. 328 8358022
Per info: convegnoargan@articalabria.it
Le prenotazioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Giulio Carlo Argan al Foro Roamno (anni '40)

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico


“Giulio Carlo Argan: l’impegno politico, la storia dell’arte, i beni culturali”Coordinamento convegno: Francarosa Negroni
Comunicazione: Francesca Cannataro - collaboratrice esterna
Ufficio stampa: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta

Leggi anche:
Convegno di studi - Giulio Carlo Argan: l'impegno politico, la storia dell'arte, i beni culturali

A Cosenza il celebre flautista francese Maxence Larrieu

Il Conservatorio ha organizzato una master class (24-26 marzo) e un concerto (25 marzo)

Maxence Larrieu, considerato a livello internazionale uno dei più importanti flautisti del suo tempo, un artista che ha dato un impulso straordinario alla musica e al repertorio del suo strumento, sarà ospite del Conservatorio di Cosenza.
Il M° Larrieu, francese di Marsiglia, dove è nato nel 1934, terrà dal 24 al 26 marzo una master class riservata ai giovani flautisti, interni ed esterni al Conservatorio. Si sono iscritti una trentina di musicisti provenienti da varie zone della Calabria.
Larrieu e il pianista Giuseppe Maiorca, docente al Conservatorio di Cosenza, terranno un concerto in cui eseguiranno musiche di Beethoven, Schubert, Kulhau, Fauré, Poulenc. L’appuntamento è fissato per venerdì 25 marzo alle ore 20 nell’Aula Magna del Conservatorio di Cosenza. L’ingresso è libero. Si consiglia di raggiungere la sala per tempo, poiché i posti a sedere sono limitati e si prevede un ampio riscontro di pubblico.

Pia Tucci
ufficiostampa@conservatoriodicosenza.it
3385048865


Maxence Larrieu, nato a Marsiglia nel 1934, enfant prodige, ha cominciato a studiare il flauto a 10 anni presso il Conservatorio di Musica di Marsiglia con il maestro Joseph Rampal. Trasferitosi a Parigi nel 1951, riceve premi e riconoscimenti in Francia e, nel 1954, il primo Premio ai Concorsi Internazionali di Monaco e di Ginevra.
Primo flauto dell’ORTF, dell’Opéra Comique e dell’Opéra di Parigi, si è in seguito dedicato a una strabiliante carriera da solista, suonando con le orchestre e i direttori più prestigiosi. Ha ispirato nuove opere, ha curato edizioni e revisioni. La sua attività ha riscosso uno straordinario plauso della critica, che può essere riassunto in un commento del celebre quotidiano di Parigi “Le Figaro”: Il flauto incanterebbe, se non fosse incantato da Larrieu.
Ha raggiunto traguardi difficilmente eguagliabili, come i 13 “Gran Prix du Disque” o la registrazione di gran parte della letteratura flautistica, con oltre 150 album (su LP e CD).
Suoi partner nei concerti e nelle incisioni discografiche sono stati, fra gli altri: Arthur Grumiaux, Rafael Puyana, Bruno Canino, Gabriel Tacchino, Susanna Mildonian, Maurice André, Jean-Pierre Rampal, Lili Laskine, Robert Veyron-Lacroix..
Ha insegnato presso i Conservatori Superiori di Lyon e di Genève. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento e masterclass in gran parte del mondo: dall’estremo oriente (dove ha effettuato più di 40 tournée), agli Stati Uniti, all’Europa, contribuendo in modo sostanziale alla diffusione della scuola flautistica francese e della tradizione musicale europea.
È invitato a far parte della giuria di importanti concorsi internazionali e nel 2001 è stato presidente del Concorso “Jean-Pierre Rampal”.
Il Governo Francese lo ha insignito del titolo di “Officier de l’Ordre National du Merite” e del riconoscimento di Cavaliere delle Arti e delle Lettere.

"Un'antitesi perfetta", mostra pittorica di Antonella Bonaffini

A San Marco Argentano, nella Torre normanna dell'XI secolo.

Si è tenuta a San Marco Argentano (Cosenza), nella perettamente conservata torre normanna, una interessante mostra pittorica di Antonella Bonaffini, giovane artista che opera nella città eterna, ma nata nella splendida Sicilia.
Antonella Bonaffini, allieva di Mauro Cerri noto pittore e insegnante di Aikido («Disciplina che conduce all'unione ed all'armonia con l'energia vitale e lo spirito dell'Universo»), ha presentato, nello splendido e suggestivo scenario del mo
numento simbolo della cittadina normanna, la personale dal titolo Un’antitesi perfetta, che raccoglie il meglio della sua produzione artistica.
Hanno partecipato al vernissage, moderato dallo scrivente, Adele Bonofiglio, funzionario direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria e Simona Feraudo, restauratrice.
L’artista così si esprime sulla sua pittura: “Le mie opere sono prodotte esclusivamente la notte, quando il mondo pare arrestarsi e il silenzio sembra voglia dare espressione ai pensieri che come per magia prendono forma nella tela. Coloro il buio con pennellate ricche di passione che danno vita a figure meditate, striate di vivace colore che spezza su basi prevalentemente oscure, quasi quelle stesse figure sentissero l’esigenza di liberare la loro vitale essenza”.
L’esposizione si è avvalsa di una raffinata brochure, redatta da Daniela Pacelli.

Silvio Rubens Vivone

San Marco Argentano – Torre normanna – XI secolo








sabato 19 marzo 2011

Energia: mobilitazione di Associazioni calabresi contro le centrali nell'Area Ex SIR Lamezia


Lamezia Terme - ''Registriamo con enorme stupore l'ennesimo tentativo maldestro di portare “sviluppo” in Calabria, ed a Lamezia in particolare, con la realizzazione di opere ed impianti faraonici, che nulla hanno a che fare con il tessuto produttivo e sociale del comprensorio lametino''.
Lo si legge in un documento a firma di partiti ed associazioni lametine (Amolamezia - Area dei Beni Comuni Decollatura - Casa della Legalità e della Cultura - Collettivo Altra Lamezia - Comitato Contro la Centrale a Biomasse di Panettieri - Comitato Lametino Acqua Pubblica - Comitato Lamezia Rifiuti Zero - Italia Nostra - Partito della Rifondazione Comunista - Circolo Rua Sao Joao - Sinistra Critica - USB).
''E' proprio di questi giorni - si legge - l'annuncio di un nuovo programma di sviluppo che sarà concordato tra la Lameziaeuropa, la Regione ed il Governo per la realizzazione di tre nuove centrali energetiche: due a biomasse (gas e liquide) ed una fotovoltaica proposte dalla Tozzi spa, una holding con sede a Ravenna''.

Accendiamo idee "pulite"

Reggio Calabria - “Energia geotermica: risorsa rinnovabile ed ecosostenibile del territorio”

Giovedì 24 marzo, ore 16,00, presso la Sala “Diego Vitrioli” della Biblioteca Comunale “Pietro De Nava”. L'incontro si svolgerà nell'ambito dei “Pomeriggi Culturali” organizzati dal Circolo Culturale “L'Agorà”.

A seguito del recente disastro verificatesi in Giappone sembrerebbe paradossale che l'uomo possa sfruttare le energie scaturite dalle forze naturali, come ad esempio lo tzunami, ma anche l’esplosione del vulcano islandese Eyjafjallajökul dello scorso anno.
A tal proposito il governo islandese ha infatti reso pubblico uno studio per la costruzione di un cavo di energia elettrica di 1170 chilometri collegato con la Scozia.
Collegamento che permetterebbe all’Islanda di rifornire di energia elettrica tutta l’Unione Europea in condizioni di totale sicurezza.
Si tratta di geotermia che è una fonte energetica naturale ed in Italia tale produzione è fortemente concentrata in Toscana (Larderello).
La Svizzera è tra i paesi più sviluppati nel mondo riguardo alla geotermia. Dopo l’Islanda e la Nuovo Zelanda – paesi che sono molto avvantaggiati dal punto di vista geologico – la Svizzera è al terzo posto mondiale con una potenza installata di 70 W pro capite.
Questi sono alcuni dei dati che saranno oggetto di discussione del prossimo incontro dal tema “Energia geotermica: risorsa rinnovabile ed ecosostenibile del territorio”. L'appuntamento si terrà giovedì 24 marzo ore 16,00 presso la Sala “Diego Vitrioli” della Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” di Reggio Calabria.
Tale giornata di studi fa parte del ciclo di manifestazioni denominato “Pomeriggi Culturali”, organizzato dal Circolo Culturale “L'Agorà” in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” di Reggio Calabria ed i laboratori di ricerca del sodalizio reggino, gruppo di ricerca Mnemos, centro studi “Gioacchino e Napoleone” e Centro Studi italo-ungherese “Árpàd”.
Alla manifestazione saranno presenti in qualità di relatori i geologi Leonardo Tripodi ed Antonio Pizzonia.
Un argomento quindi attuale, quello della geotermia indirizzato al rendimento economico, al risparmio energetico ed alla tutela dell'ambiente.

ANAAO/Giovani: “No a II Facoltà di Medicina, si a Rete Formativa regionale”.


Catanzaro - “In un’ottica di crescita sarebbe più opportuno incentivare ed implementare le eccellenze già esistenti ed operanti sul territorio, piuttosto che creare nuove mediocrità”.
Lo dice Francesco Ursini (nella foto), Presidente dell’Associazione Calabra Giovani Medici e Consigliere Nazionale ANAAO-Assomed per il gruppo ANAAO Giovani, in riferimento alla recente proposta del Presidente del Consiglio Provinciale di Cosenza di istituire una seconda Facoltà di Medicina.
“L’Università di Catanzaro, seppur giovane, - continua il giovane sindacalista - può vantare eccellenze clinico-scientifiche di rilievo internazionale, come attestato dal recente rapporto del Via-Academy (associazione di accademici italiani all’estero), in cui è risultata al primo posto tra gli Atenei Meridionali per le pubblicazioni e i lavori scientifici realizzati. Pensiamo alla Neurologia del Prof. Aldo Quattrone, Direttore del CNR Istituto di Scienze Neurologiche, centro di rilievo internazionale per la cura e lo studio di patologie complesse come il Morbo di Parkinson o le epilessie; oppure alla Medicina Interna diretta dal Prof. Giorgio Sesti, annoverato tra i principali attori a livello mondiale della ricerca in campo diabetologico; o ancora alla Cardiologia Interventistica del Prof. Ciro Indolfi, che si pone ai vertici nazionali per numero di prestazioni effettuate e rilevanza della ricerca scientifica”.
“L’elenco - prosegue Francesco Ursini - potrebbe continuare, ma sono sicuro che il Presidente Oliverio ne è già a conoscenza ed è per questo che la proposta di istituire una Facoltà di Medicina a Cosenza sembra un tentativo goffo di delegittimare un’Istituzione Accademica che, finalmente, riesce a far capolino tra le realtà più accreditate del mondo. Se fossi malpensante crederei che si abbia l’esigenza di creare nuove “poltrone” da occupare, ma sono sicuro che non è così e che la proposta dell’Amministrazione provinciale è soltanto di natura campanilistica”.
“Aldilà del mero campanilismo non riteniamo, tuttavia, che Catanzaro debba chiudersi in una fortezza impenetrabile. Tutta la Calabria dovrebbe essere coinvolta in un processo di crescita e contaminazione, ad esempio ripianificando la rete formativa per la formazione medico-specialistica. Secondo il nuovo ordinamento per le Scuole di specializzazione di area medica, infatti, la formazione medico-specialistica dovrebbe avvenire non solo nell’Università sede della Facoltà, ma in quella che viene definita la “Rete Formativa”, un insieme di strutture assistenziali dislocate sul territorio regionale, con vari gradi di eccellenza in diverse discipline, al fine di fornire al giovane medico un “campo di battaglia” ad alto regime prestazionale sul quale addestrarsi. Allo stato attuale, invece, - continua il rappresentante di Anaao/Giovani – si tende a centralizzare troppo la formazione dello specializzando, che spesso, per insormontabili quanto logiche inadeguatezze strutturali, non riceve una formazione livellata sugli standard nazionali. Il ruolo di Cosenza nella formazione del giovane medico calabrese dovrebbe collocarsi in questo contesto, ovvero nel mettere le eccellenze di cui dispone al servizio di un fine comune, quello della comunione delle risorse”.
“Auspico – conclude Francesco Ursini – che, nell’imminenza delle elezioni amministrative, i futuri candidati percepiscano queste problematiche e propongano strategie per la risoluzione. Noi giovani medici, in quanto “attori” principali di questo processo, restiamo aperti a tutte le opportunità di dialogo e di confronto tese al fine comune di garantire alla Calabria la possibilità di acquisire un profilo accademico di livello elevato”.

UGL, Sanità: "Medicina a Cosenza? Una provocazione"

Ursini (Comparto) “Urge una mobilitazione generale”.

Catanzaro - “Lotta dura su tre fronti: politico, sindacale, studentesco. Chi vuole smembrare la Facoltà di Medicina dell’Università Magna Graecia dovrà certamente fare i conti con un movimento di base già agguerrito che non darà spazio ad accordi sottobanco di qualsiasi genere”.
E’ quanto sostiene il segretario provinciale dell’Ugl-sanità, Vincenzo Ursini, in relazione al deliberato del presidente del Consiglio provinciale di Cosenza di dar vita ad una seconda Facoltà di Medicina nella città dei Bruzi.
“Ad un anno di distanza dalla lettera di alcuni primari ospedalieri casentini, - prosegue Ursini - che già nel gennaio del 2010 avevano chiesto l’istituzione della seconda Facoltà ad Arcavacata, questo nuovo tentativo di smembrare l’Ateneo catanzarese, in un momento così drammatico per tutto l’ambiente universitario italiano, non aiuta certamente a migliorare i rapporti tra le due città, divise da anni da un velato antagonismo culturale che nasce indubbiamente dalla consapevolezza del ruolo di primissimo piano, sia pure diversificato, assunto dalle due rispettive università”.
“Chiedere e deliberare l’istituzione di una seconda Facoltà di Medicina a Cosenza, è, - sostiene il segretario provinciale dell’Ugl sanità - una ennesima provocazione contro la città capoluogo e l’intero corpo accademico. Siamo in presenza di una nuova richiesta di campanile che va rispedita al mittente con fermezza, per evitare che l’offerta formativa di primissimo piano, assicurata dalla Facoltà di Medicina di Catanzaro e riconosciuta ormai a livello internazionale, subisca inevitabili contraccolpi”.
“Come Ugl-sanità, - aggiunge Ursini - condividiamo le dichiarazioni dell’On.le Michele Traversa e quelle dell’assessore regionale Piero Aiello, perché ci sembra più che giusto che in Calabria trovino spazio e si sviluppino corsi universitari diversificati. Una formazione globale non può prescindere da una offerta accademica quanto più ampia possibile, senza doppioni inutili e, sotto alcuni aspetti, anche dannosi”.
“La Calabria, già ampiamente lacerata dalla disoccupazione, dalla politica del malaffare e dalla mancanza di qualsiasi opportunità per le giovani generazioni, ha bisogno d’altro. Semmai andrebbero condivise e sostenute le scelte della Magna Gracia indirizzate a mantenere quella formazione di qualità assicurata in questi anni, grazie ad una oculata gestione di tutte le attività accademiche e di ricerca.
Se molti giovani medici calabresi trovano un dignitoso posto di lavoro in Italia o all’estero (qui, fino a quando il merito non sarà considerato come primo elemento di selezione, non avranno mai qualche possibilità), è perché sono stati adeguatamente formati da docenti di primissimo piano ai quali va tutta la nostra stima e il nostro sostegno.
“Ci chiediamo - continua il segretario dell’Ugl-sanità - come mai i rappresentanti del Consiglio provinciale di Cosenza non si siano attivati due anni or sono deliberando di sostenere la protesta degli studenti e del corpo docente della Magna Graecia, contro la decisione assurda del Miur di accorpare ben 16 Scuole di Specializzazione agli atenei di Napoli e Bari. Quella, era una giusta occasione per chiedere non solo la conferma, ma anche il potenziamento dei posti destinati all’Università calabrese. Un futuro diverso per i giovani medici della nostra regione si costruisce attivando battaglie comuni e trovando una giusta e dignitosa strada occupazionale che assicuri un posto dignitoso a tutti, all’interno delle aziende sanitarie ed ospedaliere, per evitare che molti di loro debbano ancora continuare a scegliere tra il “niente” della Calabria e il “tutto” delle regioni del Centro-Nord. E’ una sfida certamente ambiziosa, ma non impossibile, se ciascuno di noi darà il proprio contributo senza pensare a beceri localismi”.

L'Università Magna Graecia

Francesco Ursini, consigliere nazionale ANNAO-ASSOMED

Il giovane medico catanzarese rappresenterà gli under 40 della Calabria.
 
Catanzaro - ANAAO-Assomed, il sindacato medico più rappresentativo sul territorio nazionale, spalanca le porte ai giovani. Difatti, grazie al nuovo regolamento nazionale approvato il 4 febbraio scorso, 10 giovani medici, scelti in ambito nazionale tra tutti gli iscritti under 40, sono stati nominati componenti del Consiglio Nazionale per la componente ANAAO/Giovani.
A rappresentare la regione Calabria sarà il catanzarese Francesco Ursini, giovane medico in formazione specialistica presso l’Unità Operativa di Medicina Interna, diretta dal professore Giorgio Sesti, dell’Università Magna Graecia, nonché Presidente della sezione calabrese di FederSpecializzandi e dell’Associazione Calabra Giovani Medici.
Insieme a Ursini, ANAAO/Giovani sarà rappresentata dai dottori Eleonora Albanese, Vittorio Cerotto, Antonio De Pascalis, Chiara Di Lauro, Piero Di Silverio, Domenico Montemurro, Alberta Orrù, Angelica Parodi, Matteo Versari.
L’incontro di insediamento si è tenuto a Roma nei giorni scorsi alla presenza del Segretario Nazionale ANAAO, Costantino Troise. Per l’occasione ANAAO-Assomed ha organizzato un importante corso di formazione sul tema “La dirigenza medica del SSN”, presieduto dallo stesso Troise, con interventi di Carlo Palermo, Segretario regionale della Toscana e coordinatore dei segretari regionali, di Giorgio Cavallero e Mario Antonio Lavecchia, vice-segretari nazionali.
“ANAAO - ha dichiarato Francesco Ursini - si è sempre dimostrata estremamente sensibile alle problematiche dei giovani medici italiani. Tale interesse ha preso forma nel giugno 2010 con l’approvazione del nuovo statuto nazionale che ha sancito la creazione di ANAAO/Giovani e l’integrazione di una componente under 40 in Consiglio Nazionale e nei vari Consigli Regionali”.
“Insieme a Pierino Di Silverio, Presidente Nazionale di FederSpecializzandi - continua il giovane medico catanzarese - abbiamo trovato in ANAAO-Assomed un tavolo di confronto altamente qualificato e soprattutto ben radicato sul territorio: lo confermano i 20mila iscritti di cui circa 2mila under 40”.
“Ai colleghi specializzandi della Magna Graecia - prosegue Ursini - chiedo di prendere coscienza di appartenere ad una categoria professionale ormai ben definita per diritti/doveri e tutelata da un vero e proprio contratto di lavoro. A tal proposito anche le istituzioni dovrebbero comprendere che lo specializzando non è solo un “tappabuchi” da utilizzare per coprire i deficit (numerici e funzionali) del personale di ruolo, ma un giovane professionista in formazione, che in quanto tale chiede soprattutto di essere formato. Su questo aspetto, con ANAAO/Assomed, - conclude Francesco Ursini - avvieremo un’indagine conoscitiva interna per identificare eventuali difetti e carenze formative nella “gestione” del medico specializzando. Per questo processo di rinnovamento e adeguamento alle nuove normative in materia, non mancheremo di chiedere il fattivo contributo alle Autorità regionali e al Magnifico Rettore dell’Università di Catanzaro, con i quali intendiamo lavorare in sinergia, per assicurare ai giovani specializzandi migliori occasioni di crescita professionale, nell’ottica di un effettivo sviluppo occupazionale per tutti, all’interno delle realtà sanitarie calabresi”.

Francesco Ursini (primo seduto a sinistra) al Consiglio Nazionale ANAAO

giovedì 17 marzo 2011

Auguri, Italia!

"Utopie calabresi" celebra i 150 anni del'Unità d'Italia ricordando l'eroe risorgimentale calabrese Achille Fazzari. Una scelta simbolica per onorare tutti i calabresi che si batterono per l'unificazione del nostro Paese.

Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò...

Achille Fazzari
Busto marmoreo realizzato da Giovanni Verdiglione
per la celebrazione del centenario della morte dell'eroe garibaldino.
Stalettì, 19 novembre 2010.

La scultura s'ispira a quella realizzata dallo scultore Mario Rutelli sul Gianicolo.


BIOGRAFIA DI ACHILLE FAZZARI
 di Antonio Froio



Achille Fazzari, figlio di Annunziato Fazzari e Maria Fulciniti, nacque a Stalettì il 28 marzo 1839. Arruolato da giovane nell’esercito borbonico, nel 1860 disertò per unirsi ai Mille di Garibaldi. Il suo nome è legato soprattutto a due episodi di guerra al seguito di Garibaldi: la battaglia del Volturno nel 1860 che decise le sorti del Regno delle due Sicilie dove, alla testa di quattordici uomini, conquistò un fortilizio che rendeva difficile l’offensiva contro i Borbone, e lo scontro di Montelibretti del 1867 dove si combatteva per risolvere la così detta questione romana che presupponeva la caduta del potere temporale dei papi.
Passata l’epopea rivoluzionaria, Garibaldi ritiratosi a Caprera, volle con se Achille Fazzari. Nacque tra i due una grande amicizia che durerà fino alla morte dell’eroe dei due mondi. Molti gli episodi, le circostanze, la corrispondenza, che testimoniano il rapporto intimo e familiare tra i due: dall’interesse di Fazzari per l’annullamento del matrimonio di Garibaldi con la marchesina Raimondi, all’aiuto per risolvere numerosi problemi materiali e pratici nella dimora di Caprera. Garibaldi dimostrò in più circostanze la stima che aveva per lui al punto che lo considerava il suo personale uomo di fiducia. A testimonianza di ciò, nel marzo del 1882 il generale, sebbene malato, volle intraprendere il viaggio che da Napoli lo porterà a Palermo, in occasione del 6° anniversario dei Vespri Siciliani. Garibaldi, volle espressamente che questo viaggio fosse organizzato da Fazzari e che da lui venisse accompagnato. Il viaggio fu inteso da tutti come il completo distacco del Capo della democrazia italiana da quella repubblicana francese e sebbene non mancasse chi lo vedeva come un possibile incentivo di guerra con la Francia, le feste centenarie palermitane di quell'anno ebbero un’intonazione calma e dignitosa, merito che si attribuì all’organizzatore Fazzari. Durante il viaggio Garibaldi volle fermarsi a Copanello per fare visita alla famiglia Fazzari (25 marzo 1882).
Fazzari fu anche un abile uomo d’affari ed imprenditore. Nel 1868 si associò in impresa con Luigi Caruso e Menotti Garibaldi, per i lavori della galleria ferroviaria di Stalettì e la strada provinciale Catanzaro Marina-Stalettì nonché per la costruzione della casa di Copanello di sua proprietà.
Il 25 agosto 1874 venne eseguita, dall'Intendenza di Finanza di Catanzaro, l'asta per l'alienazione dello stabilimento metallurgico di Mongiana; di una trentina di alloggi, caserme e quartieri di truppa, officine e fabbriche, forni di prima e seconda fusione, boschi e segherie, terreni e miniere disseminati in un territorio vastissimo compreso tra Mongiana, Pazzano, Stilo, Pizzo, Serra S.Bruno e Ferdinandea. La gara venne vinta da Fazzari ed i beni aggiudicati per la cifra di un milione di lire. Iniziò per Fazzari una nuova avventura imprenditoriale che purtroppo non ebbe gli esiti aspettati. Tentò di rilanciare gli impianti di Mongiana per l’estrazione del minerale e la successiva lavorazione del ferro. Acquistò nuovi terreni e boschi ed ebbe in concessione le miniere di Stilo e di Pazzano. Per far fronte alle ingenti spese, avviò operazioni di credito con varie banche, con le quali si trovò ben presto impegnato in cause civili ed in intrighi burocratici.
Ottenne un grosso finanziamento dalla Banca Romana di oltre 3 milioni di lire, con il quale eseguì lavori per la costruzione di una ferrovia a scartamento ridotto ed una funicolare per il trasporto del legname da Ferdinandea a Pazzano, Stilo e Bivongi, fino alla stazione di Monasterace. Costruì inoltre alcuni mulini a vento americani in Monasterace; acquedotti; segherie a vapore; nuove gallerie per l’estrazione del carbon fossile ad Agnana e un impianto per l’illuminazione elettrica della Ferdinandea.
Nel 1893 scoppiò lo scandalo della Banca Romana, che costrinse alle dimissioni il governo Giolitti, nel quale Fazzari venne coinvolto. Interrogato dichiarò che tutte le operazioni compiute con la banca erano state fatte in perfetta regola e nel rispetto di tutte le altre formalità bancarie.
La commissione dei sette, che indagava sullo scandalo, decise "che non trovava luogo a speciale deliberazione per Fazzari" mentre erano da deplorare le intromissioni in suo favore degli uomini politici presso gli Istituti di emissione (tra i quali Chimirri, Nicotera, ed altri).
Nel 1903 fece analizzare le acque della Mangiatorella ed in seguito realizzò uno stabilimento che forniva acqua minerale anche all’estero presso le corti di Francesco Giuseppe d'Austria e di Guglielmo II di Prussia.
Nella solitaria dimora di Ferdinandea, dotata di ogni comfort e di una interessante collezione di reperti ed oggetti d’arte, nonché di una discreta biblioteca, ospitò uomini politici, giornalisti e scrittori come Luigi Lodi, Giolitti, Matilde Serao, Rocco De Zerbi ed altri.

Dotato di un forte intuito politico, Achille Fazzari, si presentò per la prima volta alle elezioni con la destra nel 1874 e venne eletto al parlamento nella 12^ legislatura.
Per dare uno sbocco alla grande emigrazione in atto in quel periodo, si interessò di politica estera. Egli vedeva la necessità, per il benessere della Nazione, di assicurare all’Italia nuove colonie. Per questo motivo si fece promotore di una spedizione nella Nuova Guinea insieme a Menotti Garibaldi, con il consenso del Re e del Papa. Ma la proposta comunicata il 7 marzo 1879 all'ambasciatore italiano a Londra, non ebbe l'assenso a causa di difficoltà internazionali.
Si interessò anche dell’occupazione di Tunisi e fu molto critico verso la Repubblica e la democrazia francese ma ancor di più verso la politica italiana nella quale tutti, a suo parere, per ambizione personale, si facevano la guerra fra loro.

Nel 1886 Fazzari si ricandidò alle elezioni politiche. I punti fondamentali del suo programma elettorale erano due: Conciliazione tra Vaticano e Monarchia e regionalismo affrontato con leggi speciali. La sua candidatura fu appoggiata da oltre 400 sindaci calabresi su 485 interpellati, in particolare dal 2° collegio di Catanzaro di cui facevano parte Nicastro, Monteleone e Soriano Calabro. C'è chi vide nel suo programma l'ipotesi di un nuovo soggetto politico clerico-liberale. Ma molti giornali di area Depretis non lo approvarono, ed anche i giornali clericali che avevano capito, fra le righe, che così avrebbero perso quei poteri temporali garantiti dalle “leggi delle guarantige”.
Con questo programma, Fazzari venne eletto deputato della 16^ legislatura battendo Giusuè Carducci, ma, avendo in Parlamento un’opposizione radicale e repubblicana molto forte, decise di rassegnare le dimissioni il 12 giugno 1887. Per risolvere la questione romana, secondo Fazzari, non bastava cambiare uomini o capi di governo bensì indirizzo politico. La Conciliazione tra Stato Unitario e Chiesa sarebbe stata possibile, solo se il Papa avesse ordinato alle autorità ecclesiastiche di sostenere, nelle future elezioni politiche, quei candidati che volevano la conciliazione tra Chiesa e Stato. Per ravvivare la questione della conciliazione, nel primo giorno dell'anno 1889, Fazzari pensò di indirizzare due telegrammi di auguri al Re Umberto e a S.S. Leone 13° auspicando la conciliazione. Il Papa gli rispose con una speciale benedizione. Il giornale “Fanfulla” commentò l'avvenimento facendo notare le attenzioni del Papa verso colui che impugnò le armi contro lo Stato Pontificio. Su questa questione, nel discorso per i patti lateranensi, il 13 maggio 1929, Mussolini ebbe parole di lode per la sapiente opera di Fazzari antesignano di quell’evento.
Durante il suo mandato parlamentare Fazzari propose la costruzione della linea ferroviaria Reggio-Eboli con priorità per i tratti internati di Catanzaro-Cosenza e Spezzano-Potenza, la costruzione di un canale navigabile nell’istimo di Catanzaro e la costruzione di un porto a Squillace da parte di privati.

In età matura, deluso dalla politica della destra e dai mancati aiuti governativi alla sua azienda, comincia ad avere simpatie per il cooperativismo e le idee della sinistra a tutela dei diritti dei lavoratori.
In alcune lettere al deputato di sinistra Andrea Costa tra il 1901 e il 1908 egli scrive: «...tu sei uno di quei socialisti che io apprezzo e stimo perché a te piace, come a me, la gente che lavora … volendo io essere il padre dei lavoratori e non il padrone….» ed ancora «...oggi coi progressi fatti dalla civiltà, tanto la coltura agra¬ria come quella industriale, non possono avere vita sana, se la mano d'opera non è associata al capita¬le. Invito quindi te, … di venire sopra luogo per vedere se è il ca¬so di fare diverse Cooperative per lo sviluppo economico, industriale e civile di questa abbandonata par¬te d'Italia, e dar principio ad un socialismo pratico, e laborioso….». Nel dicembre del 1901 scrisse all’ex presidente del Consiglio Marchese Antonio Di Rudinì dicendo «… Il partito di Destra …è vecchio ed impopolare ed ha fatto di tutto per inasprire gli animi col suo feroce fiscalismo… è ora di rivolgere maggiori cure alle province ed ai comuni per far sì che le nostre terre non restino incolte a causa della grande emigrazione; ….si metta dunque all’opera nell’interesse delle classi meno abbienti sostenendone i sacrosanti diritti …. Sarebbe veramente una cosa strana, vivere in un paese ove il Governo nazionale è ricco ed il popolo povero… »

Nel 1900 Fazzari pubblicò “La Costituente”. Un testo in cui auspica la nascita di una Assemblea Costituente, dotata di piena autonomia e pieni poteri, non condizionata dal Governo e assoggettata solo alla autorità del Re, che abbia come proposito l’attuazione delle riforme da apportare allo Statuto per risolvere i problemi del neonato Regno Italiano
Nella “Costituente” troviamo considerazioni su argomenti amministrativi e questioni politiche che ancora oggi sono fortemente dibattute: limitazione del numero di parlamentari, limitazione e abolizione di uffici inutili, leggi speciali per il meridione, amministrazione e tassazione delle province, lavori pubblici e viabilità, giustizia e magistratura, scuola e istruzione, leva e sacerdozio.
Fazzari scrive: “…. l'Italia, specialmente nelle province meridio¬nali, soffre di un male gravissimo, che assai difficilmente potrebbe essere rimediato senza l'autorità di una Costituente che imponga e applichi il principio delle leggi diverse a seconda della diversità delle province…….Confondendo l'unità con l'uniformità, che sono due cose af¬fatto diverse, si è voluto applicare a tutta l'Italia lo stesso si¬stema per tutte le cose che dipendono dall'Amministrazione, senza tener conto che la differenza d'indole degli abitanti, le condizioni topografiche dei luoghi abitati, la varietà del clima e la stessa figura lunga lunga del paese consigliavano un trattamento diverso per bi¬sogni diversi……”
Una delle cause maggiori del malcontento nell’Italia meridionale, secondo Fazzari, è stata l’applicazione, in queste province, di metodi inopportuni per il prelievo fiscale; egli vedeva la soluzione a questo problema applicando un sistema fiscale differenziato dalle esigenze particolari delle diverse regioni senza però intaccare l’Unità Nazionale, infatti egli aggiunge: “...a nessuno, per quanto malcontento, viene in testa che disfacendo l'unità d'Italia le cose andrebbero meglio”.

Vivendo gli ambienti culturali romani e fiorentini Fazzari potè confrontarsi con personalità di grandissimo rilievo: Garibaldi; Vittorio Emanuele II; Papa Leone 13°; Papa Pio 10°; l’on. Depretis ed altri, stimolando il dibattito politico e sociale e rendendo sempre pubbliche le sue idee ed opinioni su giornali come “L’Avanguardia” di Torino, la “Nazione”, “Il Fanfulla”, “il Corriere di Roma”, il “Piccolo”, ed altri.
Per affetto al Nicotera, che gli fu molto amico, diresse per qualche tempo il Bersagliere; più tardi fondò lui stesso un giornale, che intitolò il Torneo.
Una considerazione emblematica su Fazzari la diede il Ministro della Pubblica Istruzione di allora Ferdinando Martini : “se il Fazzari avesse studiato quel poco e quel tanto che abbiamo studiato noi, sarebbe stato capace di rovesciare il mondo”.

Morì nella sua casa a Copanello il 19 novembre 1910 e qui volle essere sepolto sulla scogliera vicino al mare nella terra che fu, molti secoli prima, possedimento del grande Cassiodoro.


Scarica la biografia in formato PDF

mercoledì 16 marzo 2011

Conferenza stampa - “LE ENERGIE RINNOVABILI PER LE ISOLE MINORI E LE AREE MARINE PROTETTE ITALIANE”

Concorso d’idee Internazionale - Edizione 2011
rivolto a tesi di laurea, professionisti e imprese


(clicca sull'immagine)

Studenti, professionisti, isole minori e aree marine protette in gara per le energie rinnovabili: il concorso fa parte del progetto di Marevivo “Sole, vento e mare: energie rinnovabili e paesaggio”, che l’associazione porta avanti dal 2007, con l’obiettivo di promuovere nuovi modelli di gestione e fruizione nelle isole minori e nelle aree marine protette, luoghi ideali per lo sviluppo di politiche ispirate alla sostenibilità.

Ufficio Stampa Marevivo
06 3222565 – 3381090669

 ufficiostampa@marevivo.it

lunedì 14 marzo 2011

Presentato "Briganti in Calabria"

Grande interesse intorno al libro di Antonio Caroleo, edito da Ursini

Catanzaro - Grande interesse intorno al libro “Briganti in Calabria” di Antonio Caroleo, pubblicato da Ursini Edizioni, la cui presentazione si è tenuta sabato scorso nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico “Ercolino Scalaro” di Catanzaro. All’incontro, promosso dall’Associazione “Oppidum Galliani”, presieduta dallo stesso Caroleo, e dall’Associazione “Mithos” di Jeso Marinaro, hanno partecipato decine di studiosi e semplici cittadini, provenienti da tutta la provincia.Sul volume, dopo i saluti di G. Battista Scalise, critico della casa editrice, del dirigente dell’ITIS, Francesco Priolo, e dell’assessore comunale alla cultura, Antonio Argirò, hanno relazionato Ulderico Nisticò, Francesco Tigani Sava, Giovanni Le Pera e Antonio Garcea. Nisticò ha posto in evidenza la dignità politica del brigantaggio, attraverso l’esposizione di fatti ed episodi storici, riti, usi e costumi che hanno destato attenzione e interesse nel qualificato pubblico presente. La parte antropologica è stata trattata da Francesco Tigani Sava il quale, con acume e completezza d’indagine, ha esposto gli aspetti più interessanti delle caratteristiche umane del brigante di Calabria, non mancando di evidenziare gli errori commessi dalla scienza positivista di Cesare Lombroso, studioso di antropologia criminale, che in Calabria trascorse tre mesi della sua vita al seguito dell’esercito sabaudo. Tigani Sava ha messo in evidenzia gli eccessi e le storture di giudizi frettolosi espressi sulla Calabria, considerata paradiso terrestre, e sui calabresi, giudicati diavoli autori dei propri mali. Il terzo aspetto, quello storico-sociale, è stato curato da Giovanni Le Pera. Con la sua consueta bravura, Le Pera ha fatto un excursus storico sul fenomeno del brigantaggio in Calabria e sui monti della Sila, partendo dalla rivolta degli schiavi guidati da Spartaco, da molti considerato l’archetipo del brigante quale ribelle e uomo libero.Infine, Antonio Garcea, già direttore coordinatore della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, ha illustrato atti e documenti conservati presso l’Archivio di Stato, relativi alle numerose cause penali istruite nei confronti di bande di briganti della provincia di Catanzaro. Il libro pubblicato dalle Edizioni Ursini ha offerto quindi lo spunto per un’approfondita analisi del fenomeno brigantaggio, sia dal punto di vista socio-antropologico che politico. A fine presentazione, nei locali del San Giovanni, è stata inaugurata una specifica mostra di artisti contemporanei, a cura di Jeso Marinaro, G. Paolo Pancari Doria e Pierluigi Rottura. La mostra, alla quale hanno aderito una cinquantina di artisti di tutta la regione, rimarrà aperta fino al 20 marzo, dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00.Le Edizioni Ursini, nei prossimi giorni, festeggeranno il 150° anno dell’Unità d’Italia con la pubblicazione di un altro interessante volume dal titolo “Il brigantaggio nel catanzarese: realtà, leggenda, memoria e testi di tradizione orale”, a cura di Silvestro Bressi e Vito Teti.

Tavolo relatori: Scalise, Caroleo, Tigani Sava, Nisticò, Priolo, Le Pera, Garcea.


domenica 13 marzo 2011

SBSAE - CALABRIA: NOTTE TRICOLORE

Ministero per i Beni e le Attività Culturali 
Direzione Regionale per i Beni Culturali 
e Paesaggistici della Calabria 
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI 
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA


Il 17 marzo prossimo l’Italia compie 150 anni. Il 17 marzo del 1861 venne difatti approvata la legge costitutiva dello Stato unitario con la proclamazione del Regno d’Italia. 
Per celebrare questo storico anniversario nella notte tra il 16 e il 17 di marzo si svolgerà in tutta Italia la Notte Tricolore. Una notte intera di festeggiamenti con straordinari appuntamenti di cultura e spettacolo, per riportare alla luce una gloriosa pagina di storia e confermare, nel contempo, le forti radici identitarie della nostra Nazione. 
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha indicato come sedi di eccellenza per le celebrazioni della Notte Tricolore a firma MiBAC alcuni dei più importanti musei statali italiani. L’Armeria Reale, la Galleria Sabauda e Palazzo Reale a Torino; la Pinacoteca di Brera a Milano; a Firenze la Galleria degli Uffizi, la Galleria Palatina e la Galleria dell’Accademia; a Roma Palazzo Barberini, Castel Sant’Angelo e l’Aula X del Museo delle Terme di Diocleziano, il Teatro di Palazzo Altemps, il Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II; a Napoli Palazzo Reale e a Cosenza la Galleria Nazionale di Cosenza. 
«La scelta del MiBAC – afferma il Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, Fabio De Chirico – premia Cosenza e suggella la bontà delle azioni svolte per fare della Galleria Nazionale di Cosenza un polo culturale di riferimento per la Calabria e non solo. E ancora – conclude De Chirico - questa scelta rinnova la memoria sul protagonismo di Cosenza e dell’intera Calabria nelle vicende del nostro Risorgimento». 
La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, ha previsto, nella Notte tricolore, dalle ore 20.00 alle ore 2.00, il susseguirsi di momenti di grande coinvolgimento popolare per rendere unica questa notte. 
La serata si aprirà con l’esposizione del Tricolore a cura del Primo Reggimento Bersaglieri. A ricordo del sacrificio dei fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, fucilati nel vallone di Rovito a Cosenza il 25 luglio del 1844, verrà presentata, a cura di Elvira Graziani, direttrice della Biblioteca Nazionale di Cosenza, la missiva di Anna Bandiera, madre dei due patrioti, indirizzata a Guglielmo Tocci, patriota e politico del Regno, che riporta espressioni di profondo affetto e toccante umanità nei riguardi della Gentile città di Cosenza per la cura riservata alle spoglie dei suoi figli. Il prezioso documento, conservato nel fondo De Novellis della Biblioteca Nazionale di Cosenza, sarà letto da Francesca Gariano della Compagnia Libero Teatro di Cosenza. 
Due le iniziative specificamente indirizzate ad un pubblico giovanile che oramai è abituato a considerare l’offerta culturale della Galleria Nazionale di Cosenza di grande richiamo: sarà presentato, a cura dell'associazione Gommalacca Factory, il volume “150° Storie d’Italia – L’Avventura Comune”, che rilegge la storia del nostro Paese attraverso i fumetti. Interverranno Ivo Milazzo, noto disegnatore di fumetti e coautore del volume, Luca Scornaienchi dell’associazione Gommalacca Factory e Fabio De Chirico, Soprintendente BSAE della Calabria. Si terrà, inoltre, il workshop fotografico Tecniche di post produzione fotografica e stampa Fine Art con Antonio Manta, fotografo toscano co-curatore della mostra Sila Dono Sovrano. Il workshop è a cura dell'Ente Parco Nazionale della Sila e di Antonio Manta con il supporto tecnologico di Canson Infinity, Epson Italia e DGTales. Un reading a cura di Francesca Gariano e Paolo Mauro della Compagnia Libero Teatro di Cosenza proporrà interessanti e nuove letture a tema risorgimentale e patriottico. 
Nella Notte tricolore non mancherà la musica: sarà cura del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza accompagnare l’intera serata proponendo cori, momenti musicali e arie tratte da opere liriche del repertorio classico risorgimentale. 
Nella Notte tricolore gli spazi espositivi della Galleria Nazionale di Cosenza, la mostra Sila Dono Sovrano e il cantiere didattico Opera Aperta. Il restauro del Sant’Agostino di Mattia Preti svela i segreti di un capolavoro saranno visitabili fino a notte inoltrata. 
Accompagnerà la serata una degustazione di vini doc e prodotti tipici a cura della FISAR Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori di Cosenza. 
Il programma dettagliato della Notte tricolore verrà fornito all’arrivo a Palazzo Arnone. Il Comune di Cosenza metterà a disposizione della cittadinanza un servizio navetta con partenza da Piazza Mancini e arrivo a Palazzo Arnone dalle ore 20.00 alle 2.00. 

Palazzo Arnone - Cosenza

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria 
Soprintendente: Fabio De Chirico 

NOTTE TRICOLORE 
Cosenza – Palazzo Arnone 
Galleria Nazionale di Cosenza 
16-17 marzo 2011 Ore 20.00 – 2.00 
Ufficio stampa: 
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria 
Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta 
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246 
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

lunedì 7 marzo 2011

UGL-SANITA’ : 8 MARZO, FESTA DI TUTTI

Ursini (segretario provinciale) condivide iniziativa del Polo Oncologico

Catanzaro - “L’iniziativa del Polo Oncologico di aprire gli ambulatori del IX piano per visite senologiche, senza prenotazione e senza prescrizione medica, va certamente nella giusta direzione. Come Ugl-sanità siamo pertanto grati al direttore generale Sinibaldo Esposito, ai direttori sanitario ed amministrativo, Patrizia Doldo e Antonio Menniti, ma anche all’intero Consiglio di amministrazione presieduto da Paolo Falzea, per questa opportunità che hanno voluto offrire alle donne della nostra regione, in un momento così difficile per la sanità calabrese. Fare prevenzione in questi termini, specie per i tumori della donna, è un segnale di grande importanza che induce a ben sperare. Certo, bisogna ancora fare molto, soprattutto negli ospedali del territorio, nei quali le liste di attesa sono ormai inaccettabili, ma se il buon giorno si vede dal mattino, possiamo affermare con una buona dose di ottimismo che l’iniziativa della Fondazione Campanella, dopo anni di giustificabile malcontento, apre un nuovo rapporto fiduciario tra i cittadini e le Istituzioni”.
Lo dichiara Vincenzo Ursini (nella foto), segretario provinciale dell’Ugl-sanità.
“E’ trascorso più di un secolo - dice Ursini - da quell’8 marzo del 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. L’incendio che seguì alla protesta ferì mortalmente 129 operaie, molte delle quali erano italiane. Un secolo, che non ha, tuttavia, eliminato le disparità tra i due sessi e i pregiudizi che tanti uomini e tante aziende continuano ad avere nei confronti dell’intero universo femminile. Ci sembra sia giunto il momento di trasformare l’8 marzo da giorno del ricordo a momento di riscatto e di rilancio. Mettere a disposizione gratuitamente delle donne calabresi una importante struttura oncologica, come il Polo di Germaneto, è il primo autentico segnale di cambiamento all’interno delle Istituzioni”.
"Le donne non sono una fauna speciale - scriveva Oriana Fallaci nel lontano 1961 - e non capisco per quale ragione esse debbano costituire, specialmente sui giornali, un argomento a parte: come lo sport, la politica e il bollettino meteorologico”.
“Al riconoscimento dell’uguaglianza dei diritti - continua Ursini - non sempre ha corrisposto un reale rispetto di essi: basta considerare la violenza fisica e psicologica di cui molte donne sono state vittime anche in questi giorni; le discriminazioni più o meno implicite che rendono impossibile conciliare lavoro e maternità; l’immagine della figura femminile nei media ridotta ad un oggetto privo di intelletto e contenuti. L’uguaglianza e la parità riconosciute nel nostro Paese fra l’uomo e la donna hanno, quindi, necessità di una riconquista, giorno dopo giorno, entro e fuori le mura domestiche”.
Per il segretario dell’Ugl-sanità, l’8 marzo “è un giorno che ha ancora l’esigenza di esistere per far sì la donna possa essere apprezzata nella sua complessità, evidenziando la ricchezza che la specificità del genere femminile apporta in ogni ambito professionale. Più che significativo è il fatto che a proporre l’iniziativa del Polo Oncologico sia stata proprio una donna”.
“Il nostro auspicio - conclude Ursini - è che in Calabria, anche in politica (le prossime amministrative rappresenteranno un significativo banco di prova), tutte le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini, perché offrono indubbiamente uno spaccato diverso e vivace della nostra regione, per il loro “coraggio” di osare e soprattutto per il loro innato senso di responsabilità”.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...