sabato 29 ottobre 2011

USA, Dipartimento di Stato guidato da Hillary Clinton: Berlusconi nell'elenco sul traffico di esseri umani

“Dall’indegno 'Papi' Berlusconi arriva un’altra onta per il nostro Paese. Il suo nome, infatti, come riporta Il Fatto quotidiano, è pubblicato nel Trafficking in persons report, il rapporto annuale stilato dall’amministrazione statunitense e curato dal Dipartimento di Stato guidato da Hillary Clinton, che si occupa di immigrati sfruttati e di minorenni indotti alla prostituzione”. E’ quanto afferma in una nota il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “Berlusconi nel mondo, dopo la vicenda Ruby, è conosciuto per le sue sconcezze e perché il suo nome è in quest’elenco che fa il punto sul traffico di esseri umani. Un indecente biglietto da visita per l’Italia a livello internazionale anche perché è l’unico nome di un presidente del Consiglio”. L’esponente dipietrista conclude affermando che “il dramma è che l’Italia rischia di essere identificata con lui e noi abbiamo il dovere di dire con forza che esiste un altro Paese con dei principi morali e con una dignità morale, politica e istituzionale”.

giovedì 27 ottobre 2011

Il Times di Londra: "Berlusconi clown, si deve dimettere immediatamente"

LONDRA - «Berlusconi si deve dimettere immediatamente». Il Times di Londra non usa mezzi termini nel suo editoriale di prima pagina e spara ad alzo zero contro il presidente del Consiglio italiano. «L'Europa è nauseata da questo clownesco primo ministro la cui noncuranza, irresponsabilità e codardia politica ha tanto esacerbato la crisi attuale».
Il quotidiano londinese prosegue con un'analisi spietata degli anni di Berlusconi alla guida del Paese. «Sono il suo totale fallimento, dopo otto anni di governo, a introdurre riforme significative allo sclerotico sistema politico italiano, la ripetizione di promesse disattese e la cattiva gestione della terza economia europea ad aver distrutto la sua credibilità e a minacciare l'esistenza di tutti i partner dell'Italia nell'eurozona». Se l'Italia non può essere salvata, sottolinea infatti il Times, «non può essere salvato l'intero esperimento dell'euro».
La lettera d'intenti consegnata da Silvio Berlusconi viene poi giudicata «senza impegni specifici» e frutto di un patto dell'ultimo minuto con Umberto Bossi in cambio di «elezioni anticipate lampo» così da sfruttare «la disorganizzazione dell'opposizione». «Questo - scrive il Times - è il peggiore dei mondi possibili».
Senza un chiaro percorso che convinca i partner europei, argomenta, la Banca Centrale Europea non potrà acquistare i titoli di Stato italiani ed evitare così che il Paese venga travolto dal rifinanziamento del debito. «Due mesi fa - conclude il Times - questo giornale mise in guardia sul fatto che l'incoscienza di Berlusconi stava trasformando un problema locale in un disastro emergente. Quel disastro ha ora inghiottito l'Italia e i suoi vicini. Il miglior servizio per il suo Paese sarebbero ora quello di dimettersi immediatamente».

Fonte: LEGGO esteri

mercoledì 26 ottobre 2011

Catanzaro – Presentazione del libro “I Perdenti” di Maria Clausi

Venerdì 4 novembre 2011 – ore 16.30
Biblioteca De Nobili (Villa Trieste – Catanzaro)


Un romanzo famigliare e sociale. Una forte denuncia di un mondo corrotto e sporcato violentemente dall’arrivismo, dalla corruzione e da una strisciante e dilagante illegalità. Ma anche alimentato da una battaglia interiore per non perdere fede e speranza. Una riflessione sul senso della vita prima e dopo la morte e sull’esistenza di Dio.

Interverranno l’autrice, il dottor Tommaso Scalzi (Vice Procuratore Onorario presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro) e la professoressa Patrizia Curcio (docente del Liceo Classico Pasquale Galluppi di Catanzaro)

Nota sull’autrice:
Maria Clausi è nata a Nocera Terinese (CZ) nel 1971. Ha seguito un percorso di studi che l’ha portata a diventare avvocato e magistrato onorario, ma scrive da sempre perché per lei è una esigenza imprescindibile. I Perdenti è il suo romanzo d’esordio.

Il Conservatorio di Cosenza alla Casa della Musica
Concerto per violoncello e pianoforte

Tomasz Strahl, violoncello
Agnieszka Przemyk – Bryła, pianorte

Musiche di S. Rachmaninov, M. de Falla

Venerdì 28 ottobre 2011 ore 20,30
Cosenza, Casa della Musica
Piazza Amendola (adiacente Cinema Italia)
Ingresso libero

Il Conservatorio di Cosenza chiuderà un mese di ottobre particolarmente ricco di manifestazioni con un concerto di livello europeo.
Dopo il Concorso per Arpa “Marcel Tournier”, che dal 25 al 27 ottobre ha portato a Cosenza strumentisti provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia e Singapore, oltre che da varie zone d’Italia, ancora una manifestazione internazionale.
Due affermati musicisti polacchi, il violoncellista Tomasz Strahl e la pianista Agnieszka Przemyk – Bryła, ospiti del “Giacomantonio” come docenti di una master class, terranno un concerto dal programma di notevole impegno esecutivo. I Maestri Strahl e Przemyk – Bryła suoneranno di Sergej Rachmaninov (1873-1943) la Sonata n°1 per pianoforte e la Sonata op. 19 per violoncello e pianoforte; di Manuel de Falla (1876-1946) Sei canzoni popolari spagnole per violoncello e pianoforte. L’appuntamento è fissato per venerdì 28 ottobre alle ore 20,30 alla Casa della Musica in piazza Amendola (vicino al Cinema Italia e al Liceo “ Lucrezia della Valle”). L’ingresso è libero.

PROGRAMMA

S. Rachmaninov - Piano Sonata n 1 in d minore op. 28
I Allegro moderato. Faust
II Lento. Margherita
III Allegro molto. Mefistofele

M. de Falla - Canciones populares españolas
I El paño moruno
II Nana
III Canción
IV Polo
V Asturiana
VI Jota

S. Rachmaninov - Cello Sonata in g minore op. 19
I Lento. Allegro moderato
II Allegro scherzando
III Andante
IV Allegro mosso


GLI INTERPRETI

Tomasz Strahl e Agnieszka Przemyk – Bryła

TOMASZ STRAHL 
Ha studiato violoncello con Kazimierz Michalik presso l'Accademia di Musica di Varsavia, in cui si è laureato nel 1989. Dopo aver vinto una borsa di studio da parte del governo austriaco, ha continuato gli studi musicali per un anno di corso post-laurea con il prof. Tobias Kühne alla Hochschule für Musik und Darstellende Kunst a Vienna. Ha inoltre studiato musica da camera nella classe del noto violinista Krzysztof Jachowicz. È vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, in particolare dei concorsi di Poznan e Varsavia. Ha vinto il Primo Premio al "5° N. Zabaleta's International Music Competition" di San Sebastian, Spagna (1991). Ha anche ricevuto una borsa di studio della Fondazione Polonia-Giappone (1994). Ha suonato con direttori quali M. Blaszczyk, A. Boreyko, L. Borowicz, T. Bugaj, H. Czyz, Ph. Entremont, JM Florencio, Cz. Grabowski, J. Kosek, J. Maksymiuk, W. Michniewski, M. Nałecz-Niesiołowski, K. Penderecki, M. Pijarowski, P. Przytocki, Z. Rychert, J. Salwarowski, T. Strugała, J. Swoboda, T. Wojciechowski, S.A. Wróblewski, e con orchestre quali Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio polacca (NSOPR), Orchestra della Filarmonica Nazionale, Polish Chamber Orchestra, Filarmonica di Sofia, Orchestra della Radio polacca, Sinfonietta Cracovia, Concerto Avenna, e quasi tutte le orchestre sinfoniche in Polonia. Collabora con solisti di fama e il Quartetto Wilanow, Slesia Quartet, Royal String Quartet, Prima Vista Quartet, ed è co-fondatore (con il pianista Krzystof Jablonski) del Duo Chopin. Nel 2007, insieme a Krzysztof Jablonski e K.A. Kulka, Strahl ha registrato l'opera completa da camera di Chopin
per l'etichetta Bearton. Nel 2008 si è esibito con l'Orchestra Sinfonica Municipal di San Paulo sotto la direzione di J. Florencio.
Si è esibito nello Schauspielhaus di Berlino, nel Brucknersaal a Linz, nel St. John Smith Square a Londra, nell'Art Center a Tel Aviv, nel Toppan Hall di Tokyo, nell'Auditorium di Barcellona, nella sala Moniuszko del Gran Teatro a Varsavia, e con la Filarmonica nazionale. Ha fatto molte tournée in Giappone, Canada e Spagna, esibendosi in molti festival nazionali ed a Guadix in Spagna, nel Festival Chopin a Parigi, e Festival del violoncello di Caracas. Nel 1993 ha eseguito il Concerto per violoncello di Lutoslawski, in presenza del compositore. Nel 2005 ha suonato in prima mondiale assoluta il Secondo Concerto per violoncello di P. Moss al Festivale delle "prime", accompagnato dall'orchestra della NSOPR. Nel 2006 ha registrato la ricostruzione del celebre Concerto per violoncello di Z. Stojowski. Strahl ha inoltre effettuato registrazioni per la Radio polacca e la televisione e per radio CBC in Canada. Ha registrato per la Pony Canyon, CD Accord, Polish Radio Katowice, Pavane Records, Gema Stereo, Pol-Musica, Atte préalable e Sony Classics.
Tiene corsi di perfezionamento in Polonia, Paesi Bassi, Finlandia, Germania, Giappone (Kyoto University of Arts), e in Sud America. Nel 2001 è stato insignito del titolo di professore dal Presidente Polacco, e nel 2002 ha ricevuto la Croce d'Oro per la docenza prestata. È docente di violoncello presso l'Università Fryderyk Chopin di Varsavia e presso l'Accademia G. & K. Bacewicz di Musica di Lodz. Nel 2005 ha tenuto una serie di conferenze e recitals nelle prestigiose accademie internazionali di Vienna, Praga, Budapest. Suona su un violoncello Leopold Widhalm del 1778.

AGNIESZKA PRZEMYK - BRYŁA 
È nata nel settembre 1980 a Varsavia. Nel 2004 si è laureata con lode presso l'Università della Musica Fryderyk Chopin di Varsavia, dove ha studiato sotto la guida della professoressa Alicja Paleta - Bugaj (pianoforte) e la professoressa Krystyna Borucińska (musica da camera). Fin dal 2005, dopo aver vinto il concorso di Assistente nel Dipartimento di Pianoforte, lavora presso l’Università della Musica Fryderyk Chopin, collaborando con la professoressa Alicja Paleta - Bugaj, pianista, e il professor Tomasz Strahl, violoncellista.
Nel giugno 2011 ha ricevuto il Dottorato in arte, eseguendo tutte le Sonate di Sergei Rachmaninov. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Oltre a numerosi premi vinti in concorsi e selezioni nazionali, Agnieszka Przemyk - Bryła è risultata III Premio nell'European Piano Contest a Cracovia (1997); I Premio Concorso Nazionale Pianistico Frederic Chopin Society di Varsavia (2000); Finalista del Concorso Internazionale di Musica da Camera di Łódź (2001); Premio speciale (titolo ufficiale "Laureate") al 25° Festival Pianistics Polish di Słupsk (2001); Finalista al Concorso pianistico "S. Rachmaninov" del 2003 di Morcone (Italia). E' stata anche premiata da prestigiose borse di studio del Ministero della Cultura polacca (1997, 2003), da "Zonta" Club (2002), dalla Fondazione della Cultura (2003), Fondazione della Regina Smendzianka (2003) e dal sindaco di Hamamatsu City (2004).
Ha partecipato a numerose masterclass di pianoforte in Polonia e all'estero, dove ha lavorato sotto la supervisione di molti rinomati pianisti e insegnanti di pianoforte, tra gli altri: Andrzej Jasinski, Oxana Yablonskaya, Hiroko Nakamura, Karl-Heinz Kaemmerling, Jacques Rouvier, Sergio Perticaroli, Arie Vardi, Vera Gornostaeva, Lee Kum-Sing, Evgeni Moguilevsky, Alexei Nasedkin, Nikolai Demidenko.
Tra le molte città e piccoli centri in Polonia, dove ha dato concerti, si ricorda Varsavia (National Philharmonic Hall, Polish Radio Concert Studio, Fryderyk Chopin Society Hall, Varsavia Music Society Hall, Sala Museo Nazionale, Galleria di Arte Contemporanea "Zacheta", Galleria di Porczyński); la Sala della Filarmonica di Olsztyn, Philharmonic Hall a Opole, Philharmonic Hall di Breslavia, Danzica, Cracovia, Katowice, Łódź, Bydgoszcz, Stettino, Duszniki Zdrój, Zelazowa Wola ecc. Si è esibita in numerosi festival, come il Festival pianistico polacco a Słupsk, La Settimana di Talenti a Tarnów, Chamber Music Festival "Ensemble" di Ksiaz, International Chamber Music Festival "Artelier" di Stettino, i "Concerti di beneficenza" a favore della Nevada County Composers Cooperative, ecc. Si è esibita anche in USA (California), Giappone, Italia (Festival Internazionale Amici della Musica di Barletta), Austria, Finlandia e Repubblica Ceca.
Il suo repertorio comprende molti pezzi di Rachmaninov - si è esibita eseguendo la Rapsodia su Tema di Paganini e il Secondo Concerto con orchestre sinfoniche polacche e giapponesi - molti brani solistici (entrambe le sonate per pianoforte) e musica da camera (Sonata per violoncello, trii per pianoforte, pezzi per duo pianistico e brani per canto e pianoforte da camera). Collabora con la Edizione Nazionale Chopin, è anche membro della Siberian Chopin Society a Tomsk, in Russia. Ha effettuato registrazioni per la Radio Polacca. Uno dei suoi recital è stato trasmesso in diretta da Radio Danzica.A parte la sua carriera musicale di primo piano, Agnieszka Przemyk - Bryła è vincitrice del secondo Premio alle "Olimpiadi" di lingua polacca ed è finalista alle "Olimpiadi" Nazionali in lingua latina.

Progetto JHEP - “Patrimonio culturale e cambiamenti globali: una nuova sfida per l’Europa”

 
Al via il progetto JHEP
in supporto all’implementazione
dell’ Iniziativa di Programmazione Congiunta
Patrimonio culturale e cambiamenti globali: una nuova sfida per l’Europa
coordinato dall’Italia

28 ottobre 2011

Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC)
Complesso Monumentale di San Michele a Ripa, Sala Molajoli
Roma, Via di San Michele 22

Il prossimo 28 ottobre a Roma prende l’avvio il progetto di azione coordinata in supporto all’implementazione dell’Iniziativa di Programmazione Congiunta (Joint Programming Initiative - JPI) per la ricerca “Patrimonio culturale e cambiamenti globali: una nuova sfida per l’Europa”, finanziato dalla Commissione Europea e denominato con l’acronimo JHEP - Joint Heritage European Programme.

La JPI Patrimonio Culturale proposta dall’Italia nel 2009 - in particolare dai due ministeri: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero per i Beni e le Attività Culturali - che ne ha poi assunto il coordinamento, dimostra altresì il ruolo leader dell’Italia nella creazione dello Spazio Europeo della Ricerca.

Le JPI hanno l’obiettivo di coordinare gli investimenti nazionali sulla ricerca e raccordarli con i programmi comunitari, al fine di rendere competitiva l’area dell’Unione Europea nei confronti degli USA e dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) in forte crescita economica.

Molte saranno le ricadute positive dell’Iniziativa nel settore imprenditoriale e in particolare nei settori dell’industria delle costruzioni e del turismo.

Alla JPI Patrimonio Culturale, proposta italiana, hanno aderito 18 Paesi (Italia, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Irlanda, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito), tra Stati membri e Paesi associati, che pongono la ricerca sul patrimonio culturale tra le priorità dei rispettivi programmi nazionali. Altri 8 Paesi, in qualità di Osservatori, hanno inoltre espresso il loro interesse in vista di una futura partecipazione (Austria, Bulgaria, Estonia, Germania, Grecia, Israele, Lettonia, Portogallo).

Per info:
Segreteria tecnica Progetto JPI Cultural Heritage
Stefania Celentino - Valentina Di Lonardo
tel. 06.5843.4369/4368

Rapporti con la Stampa:
Maria Fernanda Bruno
tel. 06.5843.4415

lunedì 24 ottobre 2011

Cosenza - Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese degli anni dell’Unità d’Italia

Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone
Cosenza, fino al 31 dicembre 2011

Il percorso didattico multimediale Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese degli anni dell’Unità d’Italia potrà essere ammirato a Cosenza, Palazzo Arnone, fino a 31 dicembre prossimo. Tra gli autori: il pittore patriota Andrea Cefaly e molti allievi della Scuola di Cortale quali Antonio Migliaccio, Achille Martelli, Guglielmo de Martino; Antonio Palmieri; Eduardo Fiore; Gregorio Cordaro; Guglielmo Tomaini; Raffaele Foderaro. E ancora Domenico Morelli, caposcuola della pittura napoletana e Giuseppe Benassai, noto paesaggista nonchè artisti dagli esiti più tradizionali come Rocco Lotufo, Angelo Mazzia, Vincenzo Morani e lo scultore polistenese Francesco Jerace.
L’iniziativa, curata da Rosa Anna Filice e da Manuela Alessia Pisano, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Andrea Cefaly, Bivacco di garibaldini
Museo MARCA di Catanzaro


Andrea Cefaly, La battaglia del Volturno,
Pinacoteca civica di Reggio Calabria


Francesco Jerace, Nosside
Pinacoteca civica di Reggio Calabria


Gregorio Cordaro, Donna che lavora all'uncinetto,
Museo MARCA di Catanzaro


Guglielmo De Martino, Attesa,
Museo MARCA di Catanzaro

Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese degli anni dell’Unità d’Italia
Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone
Cosenza, fino al 31 dicembre 2011

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

domenica 23 ottobre 2011

Lecce - Casini su Berlusconi: Basta con i superuomini, i cimiteri sono pieni di gente che si riteneva indispensabile

Abbandonare Silvio Berlusconi prima della sua ingloriosa caduta: è questo l’invito che i leader del Terzo Polo hanno inviato dal palco della convention tenutasi a Lecce, verso i dissidenti della maggioranza. L’offensiva politica della neo opposizione si nutre quindi dei malumori che regnano in casa Pdl e dell’incertezza numerica di questo Governo, sempre sull’orlo di una caduta. In particolare, Casini, riferendosi a Berlusconi, ha sottolineato che “E' ora di finirla con i superuomini, quelli che pensano che il mondo finisce quando finiscono loro. I cimiteri sono pieni di gente che si riteneva indispensabile”. Inoltre, il leader dell’Udc si è rivolto direttamente a coloro che nutrono dei dissapori all’interno della maggioranza: “Aprite gli occhi, decidete a schiena dritta - dice Casini - se non volete diventare capri espiatori del fallimento berlusconiano in una fase in cui anche le migliori aspettative suscitate dall'elezione di Alfano alla segreteria stanno venendo meno. Se pensate di salvarvi con le alchimie vi ritroverete sulla nave di un'illusione che va a fondo”.

Squillace - Convegno: "Le identità culturali per lo sviluppo sostenibile: dieta mediterranea, terracotta e ceramica per la produzione, conservazione e consumazione di cibi e bevande".

 (Clicca sull'immagine per ingrandire)

A cura della Federazione Italiana dei Club Unesco, nell'ambito del progetto "L'artigianato fra tradizione e nuove tecnologie", si terrà nei giorni 22 e 23 ottobre, a Catanzaro e Squillace, il convegno sul tema "Le identità culturali per lo sviluppo sostenibile: dieta mediterranea, terracotta e ceramica per la produzione, conservazione e consumazione di cibi e bevande". L'iniziativa gode dei patrocini della Presidenza del Consiglio regionale dei Comuni di Caanzaro, Squillace e Soverato, della Provincia e della Camera di commercio, e si è avvalsa della collaborazione del Club Unesco di Lamezia Terme. Sabato 22 a Squillace (palazzo Assanti, ore 15.30) l'apertura dei lavori con i saluti istituzionali, l'introduzione di Teresa Gualtieri (presidente del Club Unesco di Catanzaro), e le relazioni - moderatore Antonio Ruggiero (vicepresidente nazionale Ficlu) - di Silvia Liaci (responsabile progetto Ficlu), Alfredo Ruga (archeologo), Chiara Raimondo (Università della Calabria) e Tiziana Montalcini (Unical). Interventi programmati di Gianni Bruni (giornalista) e Rocco Militano (già dirigente della Regione). Le conclusioni saranno di Maria Luisa Stringa (presidente della Federazione italiana Club Unesco). Domenica 23 i convegnisti si sposteranno a Catanzaro per la visita, alle ore 11 nel Complesso monumentale del San Giovanni, della mostra Divinità e Miti; saranno accolti dal sindaco del capoluogo on. Michele Traversa che poi li accompagnerà per una visita al Parco della Biodiversità mediterranea e al Museo storico militare.

 (Clicca sull'immagine per ingrandire)

venerdì 21 ottobre 2011

La gaffe di Berlusconi sulla morte di Gheddafi

Commento di Silvio Berlusconi alla morte di Gheddafi: "Sic transit gloria mundi!". E la frase fa il giro del mondo.

"Da uno che ha baciato l’anello al dittatore di Tripoli in vita non potevamo aspettarci che una glorificazione in morte: “Sic transit gloria mundi”.

Silvio Berlusconi non ci ha nemmeno pensato un attimo e la sua frase ha fatto immediatamente il giro del mondo. Ma lui è abituato così. Parla “apertis verbis”, insomma chiaro e franco, come nella recente occasione del nome del suo nuovo partito. E lo fa “coram populo”, senza chiedersi “cui prodest?”, senza assolutamente riflettere, almeno una volta, “cum grano salis”.

Certo “de gustibus non disputandum est”. Eppure sarebbe meglio farlo: “Sapiens ut loquatur multo prius consideret” (un sapiente prima di parlare deve molto pensare). Ma non sembra la regola del nostro Presidente. Forse, dopo quel baciamano, era naturale associare gloria a Gheddafi: “Promissio boni viri est obligatio”. (Le promesse delle persone per bene sono un impegno che va mantenuto). Anche con una fulminea dichiarazione “post mortem”.

Il Cavaliere parla “pro domo sua”, “sic et sempliceter”, anzi “ ridendo dicere verum”, “sine ira et studio”, neppure “una tantum”. E non lo fa “ob torto collo”, ma, “mirabile visu” (cosa incredibile a dirsi), insomma “more solito”, “ex abrupto” (all’improvviso) “ex abundantia cordis” (dal profondo del cuore).

Cosa c’è stato tra lui e Gheddafi? Forse un “do ut des”? Se fosse vero sarebbe stato meglio una “damnatio memoriae” piuttosto che esercitarsi nel “carpem diem”, nel cogliere l’attimo di una dichiarazione “ad hoc” sicuramente ed esageratamente “ad abundantiam”. Tutto questo “absit iniuria verbo”, sia detto senza offesa".

Fonte: Alberto Bobbio – FamigliaCristiana.it

giovedì 20 ottobre 2011

È possibile la doppia frequenza Conservatorio - Università

In prossimità dell’inizio dell’anno accademico 2011/2012, il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio “ di Cosenza comunica una rilevante novità nella disciplina che regola le iscrizioni ai Bienni e ai Trienni degli Istituti Superiori di Studi Musicali e Coreutici. Con D.M. 28 settembre 2011 sono state regolamentate, in applicazione dell’art.29 della legge n°204/2010, le modalità organizzative per consentire agli studenti la doppia frequenza dei corsi di studio universitari e dei corsi accademici presso i Conservatori di musica.

Il Conservatorio di Cosenza, dunque, ha riaperto le ammissioni ai corsi di I e II livello. Possono presentare domanda tutti coloro che risultano iscritti per l’anno accademico 2011/2012 presso una facoltà universitaria per il conseguimento di un titolo di studio di I o II livello o Master. Le domande devono pervenire all’Ufficio Protocollo del Conservatorio entro le ore 13.00 del 31 ottobre 2011. Non fa fede il timbro postale.

Il modulo per la domanda è disponibile presso il centralino del Conservatorio oppure è scaricabile dal sito www.conservatoriodicosenza.it .

Reggio Calabria - Giornata di studi dedicata a Pellegrino Artusi

Nella ricorrenza del centenario della morte del famoso gastronomo italiano, che fu anche scrittore e critico letteario.


Mercoledì 26 ottobre, alle ore 16,30, presso la sala convegni “Diego Vitrioli” della Biblioteca Comunale “De Nava” di Reggio Calabria, il Circolo Culturale “L’Agorà”, in collaborazione con la Biblioteca “De Nava”, organizza una giornata di studi avente come titolo IL CENTENARIO DELLA MORTE DI PELLEGRINO ARTUSI, AUTORE DE «LA SCIENZA IN CUCINA E L'ARTE DI MANGIAR BENE».
L’appuntamento, ricade nell'anniversario del centenario della morte del famoso gastronomo italiano, chiaro punto di riferimento dell'arte culinaria e, a buon diritto, anche della storia della letteratura italiana, essendo l'Artusi anche critico letterario e scrittore. Vista l'importanza della manifestazione e lo spessore culturale del tema, l'incontro ha ricevuto il Patrocinio morale del Comune di Forlimpoli (dove Pellegrino Artusi nacque il 4 agosto del 1820) e della Fondazione a lui dedicata.
Pellegrino Artusi a ragione è considerato “padre della patria”, avendo avuto il merito di dare una cucina nazionale agli italiani. A tal proposito, significativa è stata d'altra parte la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Forlimpopoli nel corso del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
All'incontro - organizzato dal Circolo Culturale “L'Agorà” - , presenzierà in qualità di relatore il prof. Antonino Megali.

mercoledì 19 ottobre 2011

Morelli "Università Magna Grecia: tra il sogno di Blasco e l'impegno di Quattrone"

CATANZARO - Il dibattito dei giorni scorsi sulla figura e l’opera di Salvatore Blasco, nell’ambito del contesto culturale e universitario calabrese, si arricchisce di un nuovo tassello: l’intervento di Enzo Morelli (nella foto), già primario ortopedico presso l’Azienda ospedaliera “Puglisese-Ciaccio”, ma soprattutto - nei primi anni ’80 - componente del Consiglio di amministrazione del Consorzio per la Promozione della Cultura e degli Studi Universitari, ente pubblico, istituito con decreto prefettizio del 18 gennaio 1979, che di fatto sostituiva la prima Libera Università di Catanzaro, ideata e presieduta dal noto magistrato catanzarese.
Tutto, quindi, parte dalla lungimiranza di Blasco che in quegli anni aveva creato intorno alla città di Catanzaro un “polo culturale” di indubbia eccellenza.
“Se non ci fosse stato Salvatore Blasco, - dice Morelli - Catanzaro non sarebbe sede Universitaria con le Facoltà di Medicina e Chirurgia, Giurisprudenza e Farmacia, e, a volere essere ottimisti, questa città, capoluogo di regione, avrebbe atteso chissà quanti anni ancora. È come dire di un altro grande uomo, ormai non più tra noi, come l'on. Peppino Reale che unitamente all'on. Rosario Chiriano, ebbero 15 anni or sono l'intuito e il coraggio di pensare al futuro dei nostri territori, promuovendo l'iniziativa di un Istituto di Credito regionale che oggi, con l'istituzione della Banca Popolare Calabrese, con sede a Lamezia Terme, è una realtà viva e produttiva a sostegno delle famiglie, dei giovani e delle piccole imprese”.
“Tanto per significare che, ove l’ente pubblico a volte non può, - continua Morelli - personaggi invece di grandi qualità umane, spinti dall'amore per la propria terra, perseguono pervicacemente obbiettivi che a tutta prima sembrano irraggiungibili, ma che riescono con paziente e costante determinazione, a guidare processi di novità promuovendo strumenti per la reale crescita della società tendenti a migliorare le condizioni di vita delle nostre comunità”.
Allorché si fa riferimento alla Università Magna Grecia, va riconosciuto, quindi, a Salvatore Blasco il grande merito di averne reso possibile la nascita senza se e senza ma.
“Il sogno di Salvatore Blasco - aggiunge Morelli - è stato questo e il popolo Calabrese gliene è grato. Unitamente ad altri, che fummo vicino a lui nel Direttivo del “Consorzio per la promozione della cultura degli studi Universitari”, per anni abbiamo condiviso le sue soddisfazioni, anche le sue amarezze quando i ritardi, sul piano degli interventi legislativi, potevano mettere in forse la realizzazione del Consorzio, quando gli ostacoli si frapponevano all'integrazione della Facoltà di Medicina con la struttura Ospedaliera di Catanzaro, o quando non si riusciva nei tempi utili ad avviare l'istituzione della facoltà di Farmacia in locali idonei e dignitosi”.
“Oggi - conclude l’ex componente del consiglio di amministrazione - mi piace ricordare il compianto dott. Salvatore Blasco, primo e unico Presidente della Libera Università di Catanzaro e quindi del Consorzio per la Promozione della Cultura e degli Studi Universitari e insieme il prof. Aldo Quattrone, primo Rettore Calabrese di questo Ateneo, eletto per i suoi grandi meriti scientifici, ma anche per le sue doti umane e soprattutto perchè è il testimone vivente della storia di questa Università sin dai primi vagiti. Il richiamo è anche a tutti coloro che nel tempo hanno dato sostegno all'idea, unendo con un unico filo ideale il passato, inizio della mirabile intuizione di Blasco, e il presente che segna il decollo dell'Ateneo. Il comune impegno presenta una Calabria intelligente, vivida di pensieri e concretezza che tende a cancellare l'isolamento del passato offrendo un ammirevole contributo per proiettarsi nel mondo delle nuove opportunità dominate dal progresso delle culture, delle scienze e delle tecniche”.

Vincenzo Ursini

martedì 18 ottobre 2011

Il Conservatorio di Cosenza alla Casa della Musica: "Nino Rota a 100 anni dalla nascita"
Giovedì 20 ottobre 2011, ore 20.30

Musiche di Nino Rota e di Rocco Abate (calabrese di Oriolo, docente al Conservatorio di Milano), con Tommaso Rossi (flauto), Francesco Solombrino (violino e viola), Costantino Catena (pianoforte), alla Casa della Musica di Cosenza (Piazza Amendola, adiacente Cinema Italia).

 
Prosegue la celebrazione del centenario della nascita di Nino Rota (1911-1979), che il Conservatorio di Cosenza sta realizzando con una serie di concerti. Il prossimo si terrà giovedì 20 ottobre alle ore 20.30 alla Casa della Musica, sala per l’ascolto inaugurata lo scorso maggio e già molto apprezzata dai cosentini, che frequentano numerosi e costanti le manifestazioni del Conservatorio.
Tommaso Rossi (flauto), Francesco Solombrino (violino e viola), Costantino Catena (pianoforte), affermati concertisti campani tutti e tre docenti al Conservatorio di Cosenza, eseguiranno un programma, ricercato e piacevole, incentrato sul compositore milanese. Nel concerto avranno spazio sia la produzione “colta”, sia le celebri melodie che accompagnano le immagini cinematografiche.
Nino Rota, che raggiunge in vita grande notorietà internazionale con le musiche per film grazie, ha particolarmente utilizzato, nell'ambito della produzione cameristica, il timbro del flauto e della viola, dedicando a questi strumenti numerose composizioni. Scrive Tommaso Rossi: «La produzione di Rota, piuttosto lontana dalla coeva musica del Novecento, ricorda, utilizzando un paradosso, quella dei musicisti del XVIII secolo, veri e propri artigiani, continuamente operosi, e stupisce osservare le sue creazioni scritte in uno stile piacevole e classico a paragone del tellurico evolversi delle avanguardie sonore del secolo nel quale è vissuto. Tuttavia- prosegue Rossi- Rota sta tutto in questa sua visione eufonica e nello stesso tempo formalmente ineccepibile della sua scrittura. Uno stile, il suo, che certo non rinuncia alla complessità della forma, come nella Sonata per viola, dove la scrittura appare abilmente strutturata senza interruzione di continuità tra un movimento e l'altro, o nel Trio per flauto, violino e viola, in cui spicca la capacità di gestire la forma attraverso il contrasto tra sezioni fortemente ritmiche e ampie zone melodiche.»
Accanto alle due composizioni di Rota verrà eseguita in chiusura la splendida minisuite del compositore calabrese Rocco Abate, nativo di Oriolo (CS) e docente di composizione presso il Conservatorio di Milano. Qui i famosi temi dei film musicati da Rota (Rocco e i suoi fratelli, La dolce vita, Amarcord,
Il Padrino, etc.) sono accostati senza soluzione di continuità, attraverso sottili quanto ironici procedimenti di trasformazione sotto il profilo ritmico, armonico e melodico.
Completano il programma due pezzi di Jacques Ibert, raffinato compositore francese, anch'egli particolarmente prolifico nella composizione di musica da film, e di Cèsar Cui, compositore russo del XIX secolo.

A seguire, programma e curricula degli esecutori.

PROGRAMMA

Nino Rota
Trio per flauto, violino e pianoforte (1958)
Allegro ma non troppo, Andante sostenuto, Allegro vivace con spirito

César Cui
Cinque pezzi opus 56 per flauto, violino e pianoforte
Badinage, Berceuse, Scherzino, Nocturne, Waltz

Jacques Ibert
Deux interludes
Andante espressivo-Allegro vivo

Nino Rota
Sonata per viola e pianoforte
(1934-35/1970)

Rocco Abate
Rotafantasy (2002)

Tommaso Rossi si è diplomato brillantemente in flauto traverso presso il Conservatorio di Napoli, perfezionandosi in seguito con Mario Ancillotti presso la Scuola di musica di Fiesole, dove ha conseguito il diploma finale con il massimo dei voti. Ha conseguito il diploma di flauto dolce con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore sotto la guida di Paolo Capirci presso il Conservatorio di Latina. Partecipa stabilmente all’attività concertistica e discografica della Cappella della Pietà dei Turchini diretta da Antonio Florio con cui ha inciso per la casa OPUS 111 e ha suonato in qualità di solista in numerosi Festival Internazionali (Utrecht, Barcellona, Schleswig-Holstein, Siviglia, Brema, Ambronnay, Lisbona, Halle, Bruxelles, Città del Messico, Parigi, Il Cairo, Rabat, Madrid, Bergen, Vienna, Bruxelles, Settembre Musica di Torino, Accademia di Santa Cecilia, Amici della Musica di Palermo, Teatro S. Carlo, Associazione A. Scarlatti, GOG, Amici della Musica di Perugia, Festival di Zagabria, Accademia Filarmonica di Verona). Si occupa con particolare interesse di musica contemporanea, sia per quanto riguarda il repertorio scritto che l’improvvisazione. È uno dei soci fondatori e presidente dell’Associazione Dissonanzen di Napoli (www.dissonanzen.it). Con L’Ensemble Dissonanzen ha suonato presso importanti istituzioni musicali italiane e internazionali quali Amici della Musica di Trapani, Amici della Musica di Bologna, Ravello Festival, Maratea Festival, Festival Time Zones, Traiettorie di Parma, Ravenna Festival, Amici della Musica di Modena, Associazione Scarlatti di Napoli, GOG di Genova, Guggenheim Museum di New York, Sorrento Festival, Festival del Cinema italiano di Annecy, Festival di Salisburgo. Con l'Ensemble Dissonanzen ha inciso per Niccolò e con la Mode Records di New York. È docente di flauto dolce presso il Conservatorio di Musica di Cosenza. Suoi contributi sono apparsi sulle riviste SuonoSud, Meridione e l’Acropoli. Si è laureato con lode in Storia della musica presso l'Università "Federico II" di Napoli.

Nato a Napoli nel 1971, allievo di G. Leone (celebre viola del Quintetto Chigiano), Francesco Solombrino si diploma in violino con il massimo dei voti, lode e menzione speciale. Si avvale inoltre, durante il suo percorso di perfezionamento musicale, della guida dei Maestri C.Rossi, P.N.Masi, P. Vernikov, F. Gulli, N. Brainin, H. Bayerle, P. Farulli, V. Berlinsky.
Le importanti affermazioni in vari concorsi quali il premio A. Postacchini di Fermo, il Premio Campagnoli ed il concorso Citta di Viterbo, lo hanno portato ad esibirsi nei maggiori centri italiani ed europei con artisti del calibro di F.J. Thiollieur, B. Canino, R.Cominati, R. Mamou , G. Andaloro, C.Giuffredi, S. Braconi, J.L. Votano, G. Stuller, P. Pesthy, D. Ivanov, S. Rozhdestvensky, A. Lucchesini, A. Meunier.
Dal 1999 è primo violino solista della Nuova Orchestra Scarlatti, con la quale, oltre alla prestigiosa stagione concertistica presso l’Auditorium della RAI di Napoli, ha effettuato tournèe internazionali (Berlino, Mosca, San Pietroburgo, Gerusalemme, Beirut, Pechino). Nel 2000 è uno dei fondatori, in qualità di violista, del Quartetto d’archi Savinio, con il quale ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti quali il 1° Premio nel Concorso di Musica da Camera di Caltanissetta, il 1° Premio V.Rimbotti (Accademia Euoropea del Quartetto), 3°Premio D.Shostakovic International String Quartett Competition Moscow.
Con il Quartetto Savinio si esibisce per le maggiori istituzioni concertistiche: Amici della Musica di Firenze, Ravello Festival, Unione Musicale di Torino, Sala Ciaikovsky di Mosca, Wilton Hall di Londra, Istituti Italiani di Cultura di Parigi, Washington, San Paolo del Brasile, ecc.
Ha inciso per Amadeus, Classic Voice, Stradivarius, Mode Records di New York, Decca.
Hanno detto di lui:
“…Dotato di eccellenza tecnica, ha un elevato senso dell’agogica e grande rigore interpretativo..”(P. Farulli, Quartetto Italiano)
“..E il particolare colore della viola di Solombrino era del tutto appropriato per il malinconico largo di Shostakovich..) (G. Wein-The Washington Post)
Vincitore del Concorso a cattedra per esami e titoli, è docente di violino presso il Conservatorio S.Giacomantonio di Cosenza.

Costantino Catena ha intrapreso lo studio del pianoforte all'età di quattro anni. Dopo aver conseguito con il massimo dei voti e la lode il diploma di pianoforte sotto la guida del M° Luigi D'Ascoli, ha proseguito e completato la sua formazione pianistica seguendo corsi di perfezionamento con Boris Bechterev, Konstantin Bogino e Bruno Mezzena. Importanti riferimenti per la sua formazione musicale sono stati anche gli incontri con Aldo Ciccolini e
Joaquin Achucarro. Premiato in molte competizioni pianistiche nazionali ed internazionali (tra cui l'Internationalen "J. Brahms" Wettbewerb di Pörtschach, il Concorso Internazionale di Sulmona, il Concorso Internazionale "S. Rachmaninoff"), ha suonato in vari paesi europei, in Australia, negli U.S.A., in Russia e in Giappone presso importanti istituzioni musicali e con diverse orchestre (Amici del Teatro Regio di Torino, Accademia Filarmonica di Bologna, Accademia Angelica Costantiniana, Festival Internazionale di Ravello, Festival Internazionale di Alghero, Kennedy Center e Georgetown University di Washington, Collegio Musicale del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, Orchestra Filarmonica di Bacau, Camerata Romanica di Cluj, Kusatsu International Festival etc.). È stato recentemente chiamato a partecipare all'esecuzione integrale della musica per pianoforte di Franz Liszt, in occasione del bicentenario della sua nascita, evento organizzato dall'Accademia Nazionale di Santa Cecilia insieme all'Accademia Musicale Chigiana e alla Società Liszt, tenutasi all’Auditorium Parco della Musica di Roma nel 2011. Nella musica da camera ha collaborato con artisti quali Alessandro Carbonare, Michele Lomuto, Franco Maggio Ormezowski, Gabriele Geminiani, Carlo Parazzoli, Luca Vignali, Francesco Bossone, Luca Benucci, Sashko Gawriloff, Lynne Dawson e si esibisce frequentemente in duo con il violinista Mauro Tortorelli, con il quale ha inciso, per l'etichetta Phoenix Classics, la musica di Liszt e per la Nuova Era International le parafrasi di Thalberg per violino e pianoforte. Sempre insieme a Mauro Tortorelli ha recentemente nuovamente inciso l'integrale di Liszt per violino e pianoforte per la casa discografica giapponese Camerata Tokyo, per la quale ha registrato anche un doppio CD solistico interamente dedicato a Liszt, che uscirà alla fine del 2011. Costantino Catena ha anche studiato Filosofia presso l’Università degli Studi di Salerno e Psicologia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, laureandosi con una tesi sulla psicofisiologia dell'esecuzione pianistica, ed è attualmente docente di pianoforte presso il Conservatorio di Musica "S. Giacomantonio" di Cosenza.

L'eversione al potere? Video dell'intercettazione Berlusconi Lavitola

Nel video c'è anche l'intercettazione con Lavitola e Francesco Colucci, Questore della camera ("Mi ha chiamato Bertone". "Bertone chi?". "Il Segretario di Stato Vaticano") e quella con la segretaria del premier.

lunedì 17 ottobre 2011

Il Conservatorio di Cosenza alla Casa della Musica
Nino Rota a 100 anni dalla nascita



Il Conservatorio di Cosenza ha avviato nella scorsa primavera la celebrazione del centenario della nascita di Nino Rota, compositore di sicuro valore, noto principalmente come autore di colonne sonore. Nel concerto che si terrà martedì 18 ottobre alle ore 20.30 alla Casa della Musica (a Cosenza, in piazza Amendola vicino al Cinema Italia), si potranno riascoltare sia i temi principali di alcune famose musiche per film, sia un brano della produzione per le sale da concerto. Il programma include infatti The legend of the Glass Mountain, per pianoforte (colonna sonora dell'omonimo film di Henry Cass e Edoardo Anton); Preludiando Nino Rota, per flauto, violino e pianoforte ( brano di Giuseppe Maiorca basato sulle melodie celebri di Nino Rota); Cinque pezzi facili, per flauto e pianoforte.
Gli esecutori, la flautista Daniela Troiani, il violinista Lorenzo Parisi e il pianista Giuseppe Maiorca, nell’impaginare il programma dedicato alle trascrizione di temi preesistenti, hanno scelto di affiancare alle musiche di Nino Rota due brani del compositore ungherese della prima metà del Novecento Béla Bartók (Danze popolari rumene, per violino e pianoforte; Suite Paysanne Hongroise, per flauto e pianoforte) e un brano di inconsueto ascolto (Fantasia su un Tema di Beethoven op.46, per flauto e pianoforte), scritto dall’austriaco Albert Franz Doppler intorno alla metà dell’Ottocento.
L’ingresso è libero. 

PROGRAMMA

BÉLA BARTÓK
Danze popolari rumene, per violino e pianoforte (trascrizione di Zoltán Székeli)
La danza con il bastone - La cintura - Sul Posto - La danza del corno di montagna - Polka romena - Danze veloce

ALBERT FRANZ DOPPLER
Fantasia su un Tema di Beethoven op.46, per flauto e pianoforte

BÉLA BARTÓK - PAUL ARMA
Suite Paysanne Hongroise, per flauto e pianoforte 
(trascrizione di Paul Arma da "15 Canti popolari ungheresi")
Quattro Canti popolari tristi - Scherzo - Nove Vecchie Danze

NINO ROTA
The legend of the Glass Mountain, per pianoforte
colonna sonora dell'omonimo film di Henry Cass e Edoardo Anton

NINO ROTA
Cinque pezzi facili, per flauto e pianoforte
La passeggiata di Puccettino - Serenata - Pavana - La chioccia - Il soldatino

GIUSEPPE MAIORCA
Preludiando Nino Rota, per flauto, violino e pianoforte
libero adattamento su melodie celebri di Nino Rota


CURRICULA DEGLI ESECUTORI

Daniela Troiani si diploma presso il Conservatorio di Musica "S. Cecilia" di Roma sotto la guida di Angelo Persichilli, e in Musica d'Insieme presso l'"Accademia Nazionale di Santa Cecilia", sotto la guida di Riccardo Brengola.
Già borsista del Governo Francese (Lyon), allieva di Maxence Larrieu, ottiene il "Premiér Prix de Virtuosité" al Conservatoire de Musique di Ginevra, nel 1986.
Registra per la RAI-Radiotelevisione Italiana. Collabora con numerose orchestre, tra le quali l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l'Opera di Roma, la RAI di Roma, il San Carlo di Napoli, la Filarmonica Marchigiana. E’ stata primo flauto dell'Orchestra Sinfonica di Sanremo.
Interessata soprattutto al repertorio cameristico, pubblica un CD con il pianista Giuseppe Maiorca, contenente musiche originali del periodo Biedermeier (San Paolo audiovisivi). In Duo con il chitarrista Antonio De Rose ha in attivo varie incisioni discografiche, una di musiche originali, per formazione mista, del jazzista Nino De Rose, "Jazz Sketches" (Ed. Foné); la seconda, "Carullisti o Molinisti?" (Ed. Nuova Era), con ospiti il violino e la viola.
E' tra le fondatrici del "Concentus Romae", ensemble specializzato nel repertorio barocco ed in particolare rivolto a compositrici operanti nel XVII e XVIII secolo, ma interessato anche ad autori contemporanei. Fa parte inoltre del "Microcosmos Ensemble", gruppo specializzato nell’esecuzione di musica del Novecento ed attivo nel campo delle contaminazioni multimediali.
Ha svolto tournée anche in India, Polonia, Ungheria, Brasile (quale rappresentante italiana al III Festival Internazionale del Flauto, presso l'Università Federale di Rio de Janeiro) ed in Gran Bretagna.
Daniela Troiani è titolare della cattedra di flauto presso il Conservatorio di Musica "S. Giacomantonio" di Cosenza, dal 1985. Ha pubblicato articoli sulla didattica flautistica per varie riviste specializzate (Professione Musica, Syrinx).
Fa parte di giurie di concorsi nazionali ed internazionali, e tiene regolarmente corsi di perfezionamento per il suo strumento e di musica d'insieme con il flauto.

Lorenzo Parisi, allievo del M° Riccardo Brengola, si è diplomato in Violino presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, proseguendo la propria formazione, dal 1989 al 1994, con Pavel Vernikov. In quegli anni numerosissimi sono stati gli incontri con altri autorevoli maestri (Giles, Gruber, Lieberman, Kimanen, Rigutto, Specchi, Rudin) che gli hanno consentito di approfondire lo studio del violino e della musica da camera. Ampia e qualificata la carriera professionale che lo ha visto impegnato in attività sinfoniche e da camera con l’Orchestra Rossini di Pesaro, l’Orchestra Romana Internazionale, l’Orchestra da Camera di Belluno, l’Orchestra Philharmonia Mediterranea, l’Orchestra da Camera di Bruxelles e altre. Fra tutte queste attività spicca quella svolta con CARME (formazione composta da solisti del Teatro alla Scala) con cui ha suonato in alcune delle sale più prestigiose d’Italia e di Francia (Strasburgo: Palais de la Musique et des Congrès, Digione: Teatro Municipale). Vincitore nel 1991 di una borsa di studio della CEE, ha collaborato da solista con musicisti di fama internazionale come F. Cusano, S. Kimanen e A. Bonucci; in orchestra con illustri direttori e strumentisti quali Muller, Franci, Campori, Sasson, Gardford, Pradella, Mayer, Rossi, Oppitz, Carmignola. Ha realizzato oltre 300 concerti suonando nei principali centri italiani ed europei (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Bolzano, Pisa, Trento, Pesaro, Ferrara, all'estero in Spagna e Francia). Ha ideato la collana discografica Musica dal Vivo. Ha registrato per la RAI da solista e con orchestra. Suona un Antonio Sgarbi del 1909.

Giuseppe Maiorca, dopo l’esordio degli studi pianistici sotto la guida di Luciano Luciani, noto didatta di Cosenza, viene ammesso giovanissimo in Conservatorio, e segue i corsi di pianoforte del M° Valentino Di Bella e del M° Antonio Di Donna, e i corsi di composizione del M° Elvio Leggiero. Alla fine degli anni ’70 risale l’incontro con il M° Michele Marvulli, che segna una svolta importante: dopo alcuni anni di intenso studio sotto la sua guida, si diploma nel 1981. Sino al 1984, segue assiduamente i corsi di pianoforte e musica da camera che Marvulli tiene presso l’Accademia “N. Rota“ di Bari e l’Accademia Musicale Pescarese, e nello stesso anno conosce Aldo Ciccolini a Saint-Jean de Luz, presso l’Académie Ravel: continuerà a studiare per vari anni con il pianista italo-francese (Biella, Accademia” L. Perosi”), ma anche con il M° Bruno Mezzena (Accademia Musicale Pescarese). La sua intensa carriera accademica è coronata dall’ARCM Performing Diploma, conseguito presso il Royal College of Music di Londra con la Menzione d’onore (1987).
Il suo vastissimo repertorio solistico è testimonianza di un’appassionata ricerca. In particolare, è da sottolineare la realizzazione integrale delle 32 Sonate di L.v. Beethoven. Nondimeno figurano pagine di rarissimo ascolto, come l’integrale della musica da camera di Alessandro Longo, o pagine pianistiche e di musica cameristica di autori italiani del Novecento storico, nonché la maggior parte delle composizioni di autori calabresi (oltre al già citato Alessandro Longo, di cui ha inciso in CD la Seconda Sonata op.36 e vari brani per pianoforte, Francesco Cilea, Alfonso Rendano, Luigi Gullì, Paolo Serrao, Maurizio Quintieri). La sua carriera pianistica si sviluppa in Italia e in Europa, vantando collaborazioni cameristiche con strumentisti di fama internazionale: Timofei Dokshitzer, Marçal Cervera, Arturo Bonucci, Alain Marion, Maxence Larrieu.
Fa parte di giurie di concorsi di esecuzione musicale nazionali e internazionali; dal 1981 è docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio di Cosenza. Alcuni dei suoi allievi si sono affermati in importanti concorsi, ed hanno intrapreso significative carriere. E’ Direttore Artistico dell’Associazione Musicale “Maurizio Quintieri”, l’ente di tradizione più importante della città di Cosenza.

Daniela Troiani e Giuseppe Maiorca costituiscono il loro Duo nel 1987 nel Conservatorio di Musica di Cosenza, dove tuttora insegnano. Si collocano tra i musicisti italiani più attivi, e dedicano, fin dall’inizio, maggior interesse al repertorio originale per flauto e pianoforte dell’epoca Biedermeier, pur non tralasciando di affrontare partiture del novecento storico.
Incidono un CD nel 1992, interamente dedicato al primo Ottocento Biedermeier, con brani di Kuhlau, Hummel e Kreutzer; parallelamente si impegnano in conferenze-concerto su questo particolare momento storico-musicale, e pubblicano articoli su riviste specializzate. Attualmente il loro impegno è maggiormente rivolto alla divulgazione della musica italiana per flauto e pianoforte del primo novecento. Presenti nelle stagioni delle maggiori Associazioni concertistiche italiane, ovunque hanno sempre riscosso ottimi consensi di pubblico e di critica.

Da oltre vent’anni l’amicizia fra Lorenzo Parisi e Giuseppe Maiorca si è trasformata in un sodalizio musicale stabile e consolidato. Il repertorio eseguito in questo lungo tempo tocca tutti gli stili e le epoche, dal Settecento (Corelli, Vitali, Tartini) al Classicismo (Mozart e Beethoven), dal Romanticismo (Brahms, Grieg, Tchaikovsky, Elgar) al Novecento italiano ed europeo (Martucci, Longo, Bettinelli, Bartok, Dvorak, Kreisler). In duo, E in trio con il violoncello, si sono esibiti nelle principali città italiane (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Bolzano, Pisa, Trento, Pesaro, Messina, Catania, Pescara, Imperia, Ferrara, Spoleto) in Spagna (Madrid, Barcellona) e in Francia, appassionando sempre il pubblico per l’intensità delle proprie esecuzioni e riscuotendo consensi dalla critica.

Catanzaro - XII edizione della mostra micologica “Città di Catanzaro”

CATANZARO - Annuale appuntamento con i funghi a Catanzaro. Sabato 22 ottobre, infatti, si aprirà la XII edizione della mostra micologica “Città di Catanzaro”, promossa e organizzata dal Gruppo micologico “Sila catanzararese”, presieduto dall’avvocato Emilio Corea, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario “Vittorio Emanuele II” e con il patrocinio dell’Amministrazione provinciale. L’inaugurazione è in programma alle ore 9,00 nella palestra della stessa scuola. L’esposizione resterà aperta fino a domenica, dalle ore 9,00 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 20,00.
Alla mostra saranno abbinati, come nelle passate edizioni, il X concorso fotografico nazionale “Il mondo dei funghi” e il concorso “Il porcino più grande”. Per quanto riguarda il primo, possono partecipare tutti inviando all’associazione “Sila catanzarese” una o più fotografie sui funghi nei termini del regolamento.
I funghi saranno esposti sia con il loro nome scientifico e con il nome volgare a mezzo di apposito cartellino sul quale sarà pure riportata l’indicazione della commestibilità, contrassegnata anche da una fascia colorata rossa per i funghi velenosi, gialla per quelli non commestibili e verde per i commestibili. Nell'arco delle due giornate, si cercherà di sostituire gli esemplari, per consentire al visitatore di ammirare nuove specie, ovviamente compatibilmente con la disponibilità "in natura".
Particolare importante è che gli esemplari esposti saranno raccolti nei boschi della Sila, della Pre-Sila e delle Serre e anche in alcuni territori marini della Provincia di Catanzaro, quindi di facile identificazione per tutti i visitatori.
“I funghi - spiegano i soci del gruppo “Sila catanzarese” - saranno ordinati sui tavoli secondo il “metodo sistematico” in base al quale si procederà a raggruppare le specie appartenenti allo stesso genere ed alla stessa famiglia. La mostra è concepita a misura dei comuni cercatori, di coloro che vogliano, insomma, compiere i primi passi in micologia o dei semplici curiosi, oltre ad essere occasione di confronto e di approfondimento per i conoscitori della materia. I volontari dell'associazione saranno, pertanto, a disposizione dei visitatori per tutte le informazioni che vorranno”.
Al concorso “Il porcino più grande”, potranno partecipare anche i cosiddetti “cercatori della domenica”. Basterà presentare agli organizzatori della mostra gli esemplari di porcini raccolti, in stato di normale commestibilità, entro le ore 17,00 di domenica. La proclamazione dei vincitori con relativa premiazione avverrà alle ore 18,00 della stessa giornata.
Nell’ambito della manifestazione saranno allestiti anche degli stand per l’esposizione di varie conserve di funghi prodotte da ditte del territorio.

Vincenzo Ursini
Un'immagine della mostra del 2010

sabato 15 ottobre 2011

Il berlusconismo - Oltre la catastrofe...

Il “pifferaio magico” di Arcore ha vinto ancora, ma non incanta più. Persino i suoi più diretti collaboratori percepiscono l’imminenza della catastrofe, ma non possono più sottrarsi al dominio del “dragone” che ha divorato la loro vita in cambio di potere, denaro e… squallore. La nemesi della storia farà giustizia di questo patto scellerato che ha reso impresentabile il nostro Paese, disperdendo i loro ultimi brandelli di dignità e onore. Nell’Italia che verrà non ci sarà più posto per gli idolatri del "vello d'oro": hanno fatto vergognare il Paese, e il Paese si vergognerà di loro.
Quale futuro partorirà l’implosione del regime è ancora tutto da decifrare. I postumi del berlusconismo segneranno pesantemente gli anni a venire. Intanto esplodono la rabbia e l’indignazione, ma non al punto da determinare quella generale rinascita morale del Paese, la sola in grado di garantire un futuro minimamente degno e vivibile alla nostra e alle generazioni che verranno. E se ciò non accadrà la catastrofe si volgerebbe in rovina. Per dirla con Ermanno Olmi, “o cambiamo il senso impresso alla storia o sarà la storia a cambiare noi”.

Bologna - Basilica di San Petronio, Cappella Bolognini: Inferno

mercoledì 12 ottobre 2011

Cosenza - LO STATO DELL’ARTE 9

PALAZZO ARNONE
13 - 15 ottobre 2011

Dal 13 al 15 ottobre 2011, si svolgerà a Cosenza, Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Storici ed Etnoantropologici della Calabria, LO STATO DELL’ARTE 9, congresso annuale dell’IGIIC (Gruppo Italiano International Institute for Conservation).
L’IIC è un’organizzazione internazionale con sede a Londra, fondata nel 1950 e conta ormai migliaia di soci in 75 paesi.
Dopo Torino, Genova, Palermo, Siena, Cremona, Spoleto, Napoli e Venezia l’importante manifestazione giunge a Cosenza.
L’iniziativa si pone come obiettivo la diffusione del sapere e delle metodologie nel campo del restauro dei beni storici ed artistici.
Apriranno i lavori del Congresso, giovedì 13 ottobre 2011, alle ore 9,30: Lorenzo Appolonia, presidente IGIIC; Fabio De Chirico, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza; Gerardo Mario Oliverio, presidente Provincia di Cosenza; Francesco Prosperetti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Gino Mirocle Crisci, Preside Facoltà Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università della Calabria e Mario Caligiuri, assessore alla Cultura Regione Calabria.
L’evento si svolge con il contributo dell’Università della Calabria, con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e della Nova Ars Restaurandi, con il patrocinio della Regione Calabria Assessorato alla Cultura, della Provincia di Cosenza e del Comune di Cosenza.

LO STATO DELL’ARTE 9
COSENZA, PALAZZO ARNONE
13-15 ottobre 2011

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246

Il Conservatorio di Cosenza alla Casa della Musica - Il marinaio Enoch Arden raccontato con le note di Richard Strauss

Enoch Arden

Testo di Lord Alfred Tennyson
Musica di Richard Strauss

Maria Luisa Bigai, voce recitante
Fiorella Sassanelli, pianoforte

Sabato 15 ottobre 2011 ore 19.30
Cosenza, Casa della Musica
Piazza Amendola (adiacente Cinema Italia)
Ingresso libero

Prosegue l’intensa programmazione concertistica organizzata dal Conservatorio di Cosenza alla Casa della Musica. Sabato 15 ottobre alle ore 19.30 ritornerà sul palcoscenico di Piazza Amendola l’attrice Maria Luisa Bigai, ancora una volta interprete di un melologo, composizione per voce recitante e uno o più strumenti.
Bigai e Fiorella Sassanelli al pianoforte faranno conoscere al pubblico cosentino Enoch Arden, poemetto scritto da Lord Alfred Tennyson nel 1863 e rivestito di musica da Richard Strauss nel 1897. L’ingresso è libero.
La vicenda vede protagonista il marinaio Enoch Arden il quale, scampato a un naufragio che lo aveva tenuto lontano dalla patria anni e anni, si sacrifica per la pace domestica: durante la sua lunga assenza la moglie, da lui molto amata, si è risposata.
Il breve romanzo in versi pare anticipare le atmosfere che saranno rintracciabili nel primo cinema muto. Non a caso, in seguito alla grande popolarità che Enoch Arden raggiunse alla fine dell’Ottocento e successivamente, nel 1915 ne fu tratto un film.
Il concerto nasce dalla collaborazione fra le cattedre di Arte scenica (docente Maria Luisa Bigai), di Lettura della partitura (Fiorella Sassanelli),di Pianoforte (Ilaria Ganeri), cattedre che nel corso dell’ultimo anno accademico hanno attivato un laboratorio teorico/pratico di ricerca e sperimentazione sul melologo, un tipo di repertorio molto singolare e poco conosciuto.
«La sonorità della parola- scrivono le docenti- le sue potenzialità ritmico/intonative all'interno di spartiti musicali, ove la musica asseconda ed espande i significati poetici e/o drammatici e la struttura sonora del verso, sono l'oggetto principale di questa forma d’arte che ebbe ampio sviluppo a partire dal Settecento».

Maria Luisa Bigai
Laurea in Recitazione e Laurea in Regia dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico” di Roma. Quale attrice e regista ha lavorato in Italia presso prestigiose istituzioni quali Teatro di Roma, Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile di Catania, circuito ATAM, Teatro Libero di Palermo, etc e all'estero a Parigi (Francia), Lisbona (Portogallo), Buenos Aires (Argentina), Rio de Janeiro (Brasile), varie città degli Stati Uniti e New York (qui venendo inserita nel prestigioso “100 best theater yearbook” di J.Jenkins), Toronto Waterloo e Calgary (British Canada), Utrecht (Olanda), Nicosia (Cypro), Esbjerg (Danimarca), Tromso (Norvegia) etc.
Si occupa di formazione ad ampio spettro: nei Conservatori di Musica di Stato (dal 2000 docente di Arte Scenica e da 4 anni Coordinatore del Dipartimento di Canto e Teatro Musicale del Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza); e collaborando con altre istituzioni prestigiose quali ETI (Ente Teatrale Italiano) e Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “S. D'Amico” di Roma.
Ha fondato musamoi per produrre e promuovere la propria ricerca artistica (www.musamoi.com).
È fra gli ideatori e fondatori della manifestazione storica dell'Estate Romana Fontanonestate, che ha co-diretto per 15 anni. Ha ricevuto il premio Fiuggi-Europa alle Fonti, il premio Fondi la Pastora e il premio Provincia di Agrigento per la Regia; il premio Montale per la silloge False Partenze, ed. Scheiwiller; la Menzione di Merito al Premio Lorenzo Montano/Biennale di Poesia di Verona 2008 per la raccolta le Tracce del Viaggio. Ha pubblicato saggi brevi e rime sparse.

Fiorella Sassanelli
Pianista e musicologa (Bari, 1972). Ha compiuto gli studi nella sua città, presso il Conservatorio “Piccinni”, dove ha conseguito il diploma in pianoforte col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Pierluigi Camicia. Ha proseguito la sua formazione diplomandosi brillantemente in composizione e strumentazione per banda, e laureandosi in lingue e letterature straniere col massimo dei voti e la lode con una tesi in storia della musica moderna e contemporanea. Sempre attenta ai problemi della musica del suo tempo e in costante dialogo coi compositori, ha partecipato alla stesura dei volumi Vent’anni di musica elettronica al CSC di Padova (CIMS, 2002), L’arte innocente – le vie eccentriche della musica contemporanea italiana (Rugginenti, 2004) e Nadia Boulanger et Lili Boulanger - témoignages et études (Symétrie, 2007), quest’ultimo Prix des Muses 2008 come migliore biografia musicale in Francia. Da sei anni è consulente artistico e musicologico del festival internazionale di musica contemporanea URTIcanti. L’attività concertistica è il compendio indispensabile di un’instancabile attività legata ai suoi ambiti di ricerca. In qualità di musicologa collabora con l’Alliance Française e la Fondazione Petruzzelli di Bari e il “Centre international Nadia et Lili Boulanger” di Parigi. Insegna Lettura della Partitura al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza. È dottoranda di ricerca in Musicologia presso l’Ecole Pratique des Hautes Etudes a Parigi.

“L’onda del cielo”, poesie di Maria Bertilla Franchetti

La giornalista e poetessa pubblica con Ursini il suo nuovo volume


CATANZARO - Quarta raccolta per Maria Bertilla Franchetti. Dopo “Sguardi di speranza”, pubblicata lo scorso anno, con prefazione di Magdi Cristiano Allam, la nota poetessa e giornalista, docente di lettere in un liceo veronese e membro di un gruppo di formazione e ricerca dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha affidato in questi giorni alle edizioni Ursini di Catanzaro la stampa del suo quato volume.
Franchetti, tra l’altro, ha anche all’attivo alcuni importanti premi letterari, tra i quali quello per la migliore lirica dedicata ad Alda Merini, assegnatole lo scorso anno dall’Accademia dei Bronzi.
“Nelle sue opere - scrive Leda D’Amico - convivono un po’ tutte le caratteristiche e le problematiche delle donne colte e sensibili di oggi: spirito di osservazione acuto; desiderio di capire; voglia di cambiare; rifiuto di tutto quello che una coscienza civile e cristiana non può accettare; anelito di pace; senso religioso profondo ma non passivo. Il linguaggio solamente lirico non le sembra sempre adeguato; per questo ricorre anche al taglio tipico della penna della giornalista: descrizione precisa e attenta di quanto vuole far conoscere o testimoniare; toni dolorosi e pregnanti; lessico spontaneo e intenso che cerca verità”.
Maria Bertilla è attratta da figure di fortissimo spessore. Padre Turoldo, Alda Merini, Madre Teresa di Calcutta, San Giovanni Calabria e altri pilastri del nostro tempo, per lei non furono dei mistici, estranei al mondo e alle sue brutture: al contrario, vissero da poveri con i più poveri, da sofferenti con i più reietti, come uomini e donne nella loro totale completezza.
Anche Maria Bertilla è così: guarda la realtà in faccia e non arretra; soffre, ma non vuole arrendersi; chiede aiuto, ma intanto combatte.
In questo nuovo volume, inserito dalle edizioni Ursini nella collaudata collana “Le farfalle”, la giornalista è sempre pronta a rientrare nella storia quotidiana, ma lo fa con un taglio letterario di grande spessore. Maria Bertilla è tristemente consapevole che i vocaboli non bastano; sente l’aspirazione a liberarsi dal “troppo” che impedisce di raggiungere il cuore delle cose, il senso della vita e invoca uno sguardo nuovo e più essenziale: “Arte, prestami i tuoi occhi/ per leggere le tue pagine/ universali e perenni..”. Tutto ciò nella prima sezione del libro. Nella seconda, invece, rivela una religiosità sofferta e al tempo stesso delicata: “Io non so dove le aquile/ abbiano il proprio nido/ e quale sia il tetto/ più sicuro per oggi”. L’autrice percorre tutte le verità di fede che le sono state insegnate; dichiara una fede convinta in Dio e nella Chiesa; invoca aiuto quando sente che la sofferenza la debilita nel corpo e nello spirito. Si rialza, si riprende con un pensiero di consolazione: “Non crolli la tua anima/ nel nulla desertificante,/ non spremi il tuo cuore/ i singulti dell'abbandono”.
Un libro che segnerà certamente una traccia indelebile nel cuore delle tante persone che avranno la fortuna di leggerlo nel prossimi giorni.
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