lunedì 26 dicembre 2011

AUTO D’EPOCA&CANTINE&MUSICA
Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio”
in collaborazione con Automobile Club Cosenza


Il Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” ha aderito volentieri alla proposta di collaborazione pervenuta dall’Automobile Club di Cosenza per la realizzazione della manifestazione Auto d’epoca&cantine&musica, che si svolgerà a Cosenza in piazza Amendola nel corso della giornata di domani, 27 dicembre.
L’iniziativa è stata illustrata con una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente dell’Aci, avvocato Pietro Bruno, il vice commissario della Croce Rossa, dottoressa Angela Gilari, il direttore del Conservatorio, M° Antonella Calvelli. Lo scopo è benefico: i promotori si prefiggono di raccogliere fondi per l’acquisto di un defribillatore cardiaco, un prezioso strumento salvavita da donare alla Croce Rossa per completare l’equipaggiamento dell’autoambulanza.
Il Conservatorio contribuisce offrendo un concerto che sarà tenuto dalla cantante statunitense Christin Wismann (soprano) insieme alla pianista Cristina Gargiulo, docente al “Giacomantonio”. Il M° Calvelli ha sottolineato come questa partnership sia parte della fitta e produttiva rete di relazioni internazionali che caratterizza le attività del Conservatorio negli ultimi anni.
Il programma del concerto è particolarmente accattivante, essendo composto da brani alcuni dei quali molto noti e amati dal grande pubblico. Vasto l’excursus stilistico e cronologico. Si va dal Barocco con Händel, al Novecento con Gershwin e Barber, passando dall’opera, con Mozart, Bellini, Puccini, e dall’operetta, con Lehár.
Una scaletta, insomma, pensata per una platea eterogenea e che lascia prevedere un largo gradimento. Musiche che, si auspica, faranno da viatico per la generosità dei cosentini. Non senza un pizzico di sano utilitarismo, giacché, come ha affermato l’avvocato Bruno, «gli interventi umanitari non sono per gli altri ma per noi: tutti potremmo aver bisogno del defibrillatore».
Il concerto, il cui inizio è fissato per le ore 18.30, costituisce l’ultimo appuntamento del 2011 nella Casa della Musica. Questa nuova sala per l’ascolto, inaugurata lo scorso maggio e data in gestione al Conservatorio, sta riscuotendo ampio consenso da parte degli spettatori che la frequentano numerosi.

PROGRAMMA

G.F. Händel
da Rinaldo - Dunque i lacci d'un volto. Ah, crudel (Aria di Armida)

W. A. Mozart
da Le Nozze di Figaro - E Susanna non vien! Dove sono i bei momenti

V. Bellini
da La Sonnambula - Ah! Non credea mirarti. Ah! Non giunge uman pensiero
(Aria e cabaletta di Amina)

J. Massenet
da Manon - Je marche... Obeissons quand leur voix appelle

G. Puccini
da La Bohème - Quando me'n vo' (Aria di Musetta)

F. Lehár
da Der Zarewitsch - Einer wird commen

S. Barber
Sure on this shining night
O Boundless, boundless evening

G. Gershwin
They can't take that away from me
Da Porgy and Bess - Summertime


CURRICULA DELLE ARTISTE

CHRISTIN WISMANN

Soprano, nativa di Los Angeles, è una giovane artista in ascesa sulla scena di New York. Nel 2007 ha rappresentato la regione di New York alle semifinali nazionali del Metropolitan Opera National Council. E 'stato qui che è stata filmata per il documentario 2009 Met The audition, che è stato trasmesso negli Stati Uniti. Ha inoltre recentemente ottenuto riconoscimenti in altri concorsi prestigiosi come: Licia Albanese-Fondazione Puccini nel 2011, Gerda Lissner Competition nel 2011 e Career Foundation Bridges nel 2010.
Alcuni dei ruoli interpretati di recente dalla signora Wismann sono stati Maria Antonietta e Gossip 2 di John Corigliano, The Ghosts of Versailles (Aspen Music Festival / Wexford Festival / Teatro dell'Opera di Saint Louis) e Adriane Galisteu in “Senna”, opera workshop di Michael Torke (Metropolitan Opera in collaborazione con l'Opera Nazionale inglese). Alla Juilliard ha cantato ruoli come Contessa in Le Nozze di Figaro, Pamina nel Flauto Magico, Silberklang in Der Schauspieldirektor, Euridice (cover) in Orphée aux enfers e Sandrina (cover) in La Finta Giardiniera. Anche in Aspen ha cantato il ruolo di Alessandro in Eliogabalo (Stati Uniti Premier, sotto la direzione di Jane Glover) e Solvieg nel Peer Gynt di Grieg.
Negli ultimi anni la signora Wismann è apparsa in concerto con la Albany Symphony di New York, Contea di Ventura Concert Band della California, l'Opera Verein di Zurigo, in Svizzera e nel 2008, in rappresentanza della Juilliard School e degli Stati Uniti nel Festival Internazionale di Musica di Kyoto, in Giappone, con un recital di tutti compositori americani. E 'stata destinataria di borse di studio sia della Aspen che del Tanglewood Music Festival, in cui le è stata data ha l'opportunità unica di lavorare con grandi della lirica come Dawn Upshaw, James Conlon e James Levine.
Ha conseguito una laurea presso la Pepperdine University a Malibu, California e un master presso la Juilliard School a New York, dove attualmente risiede.


CRISTINA GARGIULO

Si è diplomata brillantemente in pianoforte sotto la guida di Lucia Passaglia presso il Conservatorio “Piccinni” di Bari e si è perfezionata pianisticamente a Firenze con il M° Antonio Bacchelli. Ha poi conseguito il diploma in clavicembalo sotto la guida di Barbara Petrucci presso il Conservatorio “Paganini” di Genova.
Ha frequentato i Wiener Meisterkurse fur Musik presso il Conservatorio di Vienna con il M° Paul Badura - Skoda (pianoforte e fortepiano) e con il M°Robert Holl ( liederistica), e i corsi dell'Accademia Chigiana con i maestri G. Agosti e R. Brengola.
Ha al suo attivo premi in concorsi pianistici (Internazionale Liszt di Lucca, Agorà Città di Roma, AMA Calabria), svariati concerti solistici, cameristici e lirici per accreditate associazioni musicali, registrazioni per la RAI ed un'incisione di brani di autori calabresi per il Quotidiano della Calabria.
Maestro collaboratore e maestro al cembalo in numerose stagioni liriche del Teatro A. Rendano di Cosenza, è stata più volte incaricata come pianista accompagnatrice in concorsi strumentali, audizioni e concorsi a ruolo come i ”Concorsi Internazionali Giacomantonio per voci liriche”. Partecipa attivamente alla preparazione di produzioni del Conservatorio di Cosenza ed ha al suo attivo: Oratorio di Pasqua di J. S. Bach per Radio Vaticana, Requiem e Kronungs messe di Mozart, Moz'Art project 2006, Puccini dal salotto alla scena, Viaggio in Italia di F. Liszt, Master di canto lirico con Luciana Serra e di canto barocco con Gloria Banditelli. In qualità di cembalista collabora con Ensembles di musica antica, affrontando repertorio strumentale e vocale. È docente di pratica del repertorio vocale presso il Conservatorio S.Giacomantonio di Cosenza.


Auto d’epoca&cantine&musica
Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” 
in collaborazione con Automobile Club Cosenza

Christin Wismann soprano
Cristina Gargiulo pianoforte

Musiche di Händel, Mozart, Bellini, Massenet, Puccini, Lehár, Barber, Gershwin

Martedì 27 dicembre ore 18.30
Cosenza, Casa della Musica
Piazza Amendola (adiacente Cinema Italia)
Ingresso libero

domenica 25 dicembre 2011

Celebrato il 50° anniversario del disastro ferroviario della "Fiumarella"

È nato anche un sito per ricordare e rendere omaggio alle 71 vittime, per lo più studenti, che nella tragica mattina del 23 dicembre del 1961 persero la vita nel disastro avvenuto nei pressi di Catanzaro: www.fiumarella.it 

Lo scorso 23 dicembre si è celebrato il 50° anniversario del disastro della "Fiumarella", tragico incidente ferroviario in cui persero la vita 71 giovani passeggeri, la maggior parte dei quali erano destinati ad una normale giornata scolastica prenatalizia.
Ad organizzare l'evento il sindaco di Conflenti Giovanni Paola, insieme con il sindaco di Carlopoli Mario Talarico e il sindaco di Gimigliano Massimo Chiarella. L'azienda FF.CC ha accolto la richiesta dei sindaci istituendo un convoglio speciale "Treno della Memoria" che oggi ha percorso lo stesso tratto ferroviario che fu fatale a 71 persone.
Sul treno sono saliti i Sindaci, in forma solenne, con fascia tricolore e Gonfalone (listato a lutto), nonché altre cinque espressioni (compresi i Vigili urbani) per ogni singolo Consiglio e/o Amministrazione Comunale; S.E. il Prefetto e S.E. il Questore di Catanzaro; la deputazione calabrese, provinciale, regionale e nazionale; Autorità Civili, Religiose e Militari; Dirigenti di Istituti Scolastici; Testate giornalistiche - stampa e televisione; sopravvissuti e familiari delle vittime.
Un destino amaro ha voluto che quel giorno si materializzasse il disastro ferroviario più grave, in termini di vittime, della storia della ferrovia italiana e che si spezzasse il futuro per i molti giovani scomparsi, ed anche per le loro famiglie, provate dalla sofferenza dei ricordi, ancora oggi non del tutto sopiti.
L'alto grado di coinvolgimento sociale, vissuto per gli effetti di tanti momenti luttuosi contemporanei in quel triste periodo natalizio, soprattutto nei centri di Decollatura (31 vittime) e Cicala (11 vittime), stimolano gli organismi istituzionali ad esaltare il valore della memoria e ad intraprendere doverosi percorsi commemorativi.
Anche il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, è salito oggi sul treno della memoria. Il sindaco ha partecipato, insieme ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime, e ai sindaci del Lametino, salendo alla fermata di Decollatura, la cittadina più colpita dal disastro con 31 vittime, per rappresentare la comunità di Lamezia Terme che ha vissuto questa tragedia "come se fosse sua".
"La comunità di Lamezia Terme – ha aggiunto il sindaco – si sente parte integrante delle comunità di Decollatura, Conflenti, Cicala, Serrastretta e di tutti i posti colpiti dalla tragedia. Per esprimere vicinanza Lamezia allestirà una mostra, come quella che in questi giorni si sta allestendo a Decollatura, per partecipare attivamente a questo particolare momento commemorativo".

Questo il percorso del treno della memoria:

SOVERIA MANNELLI: ore 7,10; ADAMI: 7,13; SAN BERNARDO: 7,17; DECOLLATURA: 7,20; SANTA MARGHERITA: 7,25; SERRASTRETTA-CARLOPOLI: 7,30; SAN PIETRO APOSTOLO: 7,38; CICALA: 7,45; MADONNA DI PORTO: 7,48; GIMIGLIANO: 7,54; CAVORA': 8,03; MADONNA DEL POZZO: 8,16; GAGLIANO: 8,18; CATANZARO CITTA': 8,26.

L'omelia del vescovo mons. Luigi Cantafora

Il treno si è fermato sul ponte della "Fiumarella" dove è stato osservato un minuto di raccoglimento.
A Decollatura, poi, la Santa Messa presieduta dal vescovo mons. Luigi Cantafora. Di seguito riportiamo l'omelia.
"1. Carissimi, ci troviamo oggi per pregare e ricordare insieme un evento doloroso che coinvolse tutta la zona pedemontana dell'Alto Lametino, il 23 dicembre del 1961.
Saluto tutti voi, qui convenuti, le autorità e in particolare i familiari delle vittime. Mancano due giorni al Natale e possiamo immaginare lo sgomento che ha colto la popolazione 50 anni fa.
La Parola del Signore, come sempre, illumina il nostro cammino, donandoci forza e coraggio.
Infatti il ricordo del passato, se non è guidato dalla Parola di Dio, diventa solo nostalgia e rammarico. Invece anche il dolore si può aprire alla speranza.
2. «Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia». Così abbiamo pregato nel salmo responsoriale e veramente possiamo dirlo con certezza: tutti i sentieri del Signore, proprio tutti, sono verità e grazia per chi osserva la Sua Parola.
Che cosa significa questo oggi per noi, che ricordiamo le vite di tanti giovani spezzate improvvisamente?
La parola del Signore in questo giorno ci viene profeticamente in aiuto per donare al nostro cuore la pace.
Il profeta Malachia annuncia infatti la venuta di un messaggero, l'angelo del Signore che, arrivando, purifica i figli di Levi, li affina come oro e argento perché possano offrire un'oblazione secondo giustizia.
«Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani».
Questi giovani, queste vite, sono state gradite al Signore come un'offerta. Noi non conosciamo i sentieri del Signore, ma certamente Lui conosce tutte le nostre vie.
Queste morti ci hanno purificato, facendo emergere cosa ci sia veramente nel cuore dell'uomo, nel nostro cuore.
La Parola del Signore vuole aprirci al mistero di Dio.
È troppo facile prendersela con qualcuno, manifestare rabbia nei confronti delle Istituzioni – anche se sempre in ciò che accade ci sono responsabilità mancate o superficialità vissute; noi dobbiamo andare più in profondità.
3. Quello che è successo cinquanta anni orsono e che purtroppo succede ancora, nonostante la tecnologia avanzata e i moderni mezzi, ci dice una cosa molto semplice: l'uomo non ha il potere di gestire la vita. Siamo creature amate da Dio ma sempre creature, fragili, deboli.
Io sono certo, conoscendo la nostra gente, che quel fatto ha cambiato l'immagine della vita, la sua impostazione, le sue scelte: «Si, sono un soffio i figli di Adamo», recita ancora un salmo.
La giovinezza è infatti l'emblema delle forze, del futuro, di energie da spendere; eppure le giovani vite di tanti vostri figli sono state un'offerta gradita al Signore. Essi ci hanno detto che non conta il numero degli anni, ma il vivere bene il tempo che ci è donato.
Essi, anche se noi non lo sappiamo, hanno certamente preparato la via ad altri, ci hanno fatto riflettere sul senso della vita, sulla sua caducità e quindi ci aiutano a capire il vero valore della vita e le responsabilità che essa comporta.
Essi sono uno sprone per noi a vivere bene, con onestà, con gratuità, con generosità, a non lasciar scorrere le cose con trascuratezza, a non parlare a vanvera con i soliti luoghi comuni, ad essere veramente responsabili della cosa pubblica e a impegnarci per il bene comune.
4. Questo territorio ha dimostrato di essere capace di speranza; ha dimostrato una grande ripresa.
Occorre continuare sempre meglio per il bene di questi paesi.
Senza passato non c'è futuro. Ma la memoria dolorosa del passato, se viene illuminata dalla speranza evangelica, non si chiude in guscio, anzi si esprime con la solidarietà, la comprensione del dolore altrui, in una apertura della mente e del cuore universale, senza confini!
Carissimi, noi oggi preghiamo doverosamente per questi tanti figli della nostra terra che ci hanno improvvisamente lasciato, ma essi sono con noi nella Comunione dei Santi; hanno certamente pregato per voi e con voi.
La nostra vita infatti è segnata inesorabilmente dallo scorrere del tempo, che è un grande medico, ma essi vivono già nell'eternità, nella pace, in quella comunione con Dio che è vita, resurrezione, gioia piena.
5. Tra due giorni celebriamo il Natale: è Dio che scende dal cielo e, incarnandosi in un Bambino, viene a dirci che Dio ci ama.
Egli si fa vicino a noi, a voi, scegliendo la condizione più indifesa, più piccola, più povera. Egli è il Dio con noi.
Non sentiamoci soli dunque nelle fatiche della vita, nella vecchiaia, nelle malattie: abbiamo un Dio che è venuto e viene a visitarci: il Signore ha dato, il Signore ha tolto: benedetto il nome del Signore!, gridava Giobbe.
6. Chiediamo anche noi al Signore occhi sapienti per scorgere nei suoi sentieri la verità e la grazia; chiediamo un cuore purificato, reso puro dal crogiolo del dolore ma anche aperto alla speranza che la vita che è un dono grande da non sciupare e per il quale ringraziare sempre.
Infine dobbiamo considerare che la Natività del Figlio di Dio è un evento che prelude già alla Pasqua: egli è nato per donarci la vita e donarla in abbondanza, cioè tutta!
Consideriamo dunque il nostro nascere e il nostro morire come un dono da offrire al Signore
Se moriamo con Lui, con Lui anche risorgeremo. Questa è la vita che ci attende, carissimi.
Apriamoci dunque alla speranza cristiana che trova il senso dell'agire di Dio in ogni cosa e che spalanca in noi spazi di vita vera, di responsabilità, di dono.
Buon Natale!"

Fonte: Lamezia Click

Sul sito www.fiumarella.it è possibile ascoltare la "ballata della Fiumarella" di Giovanni Borromeo e consultare un'ampia documentazione sul tragico evento.

venerdì 23 dicembre 2011

Apertura straordinaria della Galleria Nazionale di Cosenza

25 dicembre 2011 e 1 gennaio 2012

Si comunica l'apertura straordinaria della Galleria Nazionale di Cosenza nei giorni 25 dicembre 2011 e 1° gennaio 2012, dalle ore 13.30 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00).
Si ricorda, altresì, che sempre a Palazzo Arnone in Cosenza è possibile ammirare i capolavori d’arte della Galleria Nazionale di Cosenza e della Collezione Banca Carime; la mostra ARTE SVELATA- Capolavori di Cosimo Fanzago. Il restauro delle sculture dal ciborio della Certosa di Serra San Bruno, fino al 29 gennaio 2012; la mostra Insert Coin - Retrogaming 2011- Un viaggio nella preistoria dei videogiochi, fino all’8 gennaio 2012; il percorso didattico multimediale Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese degli anni dell’Unità d’Italia, fino al 31 dicembre prossimo e l’arazzo di Gerace, un capolavoro di arte fiamminga di Jan Leyniers.

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246

Insert coin (locandina)


Arazzo di Gerace


Cosimo Fanzago, Putto


Estro e invenzione ... – Andrea Cefaly, Bivacco di garibaldini
Museo MARCA di Catanzaro

Squillace - L'Arcivescovo Vincenzo Bertolone celebrerà in Cattedrale la Messa Pontificale della Notte di Natale

I tradizionali auguri che l’Amministrazione Comunale porge ufficialmente all’Arcivescovo Metropolita della Città, saranno espressi quest’anno a S.E. Mons. VINCENZO BERTOLONE durante la Messa Pontificale della NOTTE DI NATALE, che sarà celebrata, per la prima volta dopo decenni, in Cattedrale, dall’Arcivescovo Titolare.
All’inizio della Funzione, fissato per le ore 23,00 del 24 dicembre p.v., lo stesso Mons. Arcivescovo scoprirà una lapide marmorea , contenente un bronzo del grande scultore Tommaso Gismondi, a ricordo del 50° Anniversario dell’Indizione del Concilio Ecumenico Vaticano II da parte del Papa Beato Giovanni XXIII e della partecipazione del nostro illustre concittadino Mons. FRANCESCO TINELLO, allora Reggente della Cancelleria Apostolica.
Nell’invitarVi ad essere presenti, anticipo anche a Voi e alle Vostre distinte Famiglie gli auguri più vivi e cordiali di pace e serenità, con distinti saluti.

Il Sindaco di Squillace
Dr. Guido Rhodio

(clicca  sulle immagini e sulla brochure per ingrandire) 

mercoledì 21 dicembre 2011

Cosenza: Concerto di Natale 2011 - Auguri alla città


Claudio Brizi organo
Mariapia Piscitelli soprano
Albarosa Di Lieto arpa
Valeria Carnicelli violoncello
Studenti dei corsi superiori di organo e di violoncello
Coro del Conservatorio preparato da Luciano Luciani, 
direttore Giuseppina Conti

Cattedrale di Cosenza
Giovedì 22 dicembre 2011 ore 18,30
Ingresso libero

Il Conservatorio di Cosenza intende formulare gli auguri per le prossime festività offrendo un concerto, organizzato in collaborazione con Comune di Cosenza e Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, particolarmente ricco ed inconsueto quanto a scelta delle musiche e organici che le eseguiranno.
Il M° Claudio Brizi, docente di organo al “Giacomantonio”, ha impaginato un programma che segue diverse direttrici. Per la musica d’ispirazione sacra ha scelto brani legati al Natale e alla Madonna, alla quale è dedicata la Cattedrale di Cosenza. La “Pastorale” di Padre Davide da Bergamo, che aprirà il concerto, “Adeste fideles” di Domenico Bartolucci e “Panis Angelicus” (dalla “Messe solennelle”) di César Franck. Si ascolterà il “Salve Regina” per soprano e organo secondo tre autori diversi e distanti: gli operisti - qui alle prese con la musica sacra- Vincenzo Bellini e Giacomo Puccini; quindi Nino Rota, di cui si celebra il centenario della nascita. L’opera è presente con un famoso passo tratto da “La Forza del destino” di Giuseppe Verdi, “La Vergine degli angeli”. Di Franz Liszt, di cui ricorre il bicentenario della nascita, sono in scaletta “Ave Maris Stella” per soprano e organo, e “Ave Maria” per coro e organo.
Completano il programma brani del repertorio italiano e tedesco per organo, in cui lo strumento moltiplica le sue già ampie capacità coloristiche poiché è suonato a quattro e a sei mani. Inoltre, un brano di Gustav Merkel, “Arioso”, vede l’inusuale accostamento di violoncello e organo. L’intero concerto, in verità, è improntato alla ricchezza e alla particolarità degli effetti timbrici, grazie alla larga partecipazione di strumenti e voci. Tutti gli esecutori provengono dal Conservatorio di Cosenza. Ai docenti Mariapia Piscitelli (soprano), Albarosa Di Lieto (arpa), Valeria Carnicelli (violoncello) e il citato Claudio Brizi (organo), si affiancherà un ampio numero di studenti per un concerto che è di quelli da non perdere. L’appuntamento è fissato per giovedì 22 dicembre 2011 alle ore 18,30 nella Cattedrale di Cosenza. L’ingresso è libero. 

PROGRAMMA

Padre Davide da Bergamo (al secolo Felice Moretti) (1791 1863)
Pastorale a sei mani
Organo: Elina Cherchesova, Giovanni Marsico, Marco Venturi

Wilhelm Valentin Volckmar (1812 1887)
Festival Ouverture, Op.76 per organo a 4 mani
Organo: Luigi Vincenzo e Mario Mancuso

Gustav Merkel (1827 1885)
Allegro dalla Sonata in re minore op. 30 per organo a 4 mani
Organo: Niccolò Vilotta e Vincenzo Allevato

Gustav Merkel
Arioso Op. 55 per violoncello e organo
Violoncello: Valeria Carnicelli, Organo: Claudio Brizi

Vincenzo Bellini (1801 1835)
Salve Regina

Giacomo Puccini (1858 1924)
Salve Regina

Nino Rota (1911 1979)
Salve Regina

Franz Liszt (1811 1886)
Ave Maris Stella

Soprano: Mariapia Piscitelli, Organo: Claudio Brizi

Franz Liszt
Ave Maria per Coro e organo
Coro del Conservatorio
Organo: Niccolò Vilotta,
Direttore: Giuseppina Conti

Domenico Bartolucci
Adeste fideles
Organo: Vincenzo Allevato
Coro del Conservatorio
Direttore: Giuseppina Conti

August Klughardt
1847 1902
Gebet (preghiera)
Da “Die Zerstörung Jerusalems” Op.75
Violoncello: Valeria Carnicelli, Arpa: Albarosa di Lieto, Organo: Claudio Brizi

César Franck (1822 - 1890)
Panis Angelicus (da: “Messe solennelle” op. 12)

Giuseppe Verdi (1813 – 1901)
La Vergine degli Angeli (da: La Forza del Destino)

Soprano: Mariapia Piscitelli
Violoncello: Valeria Carnicelli, Pier Pasquale Trausi
Arpa: Albarosa di Lieto
Organo: Claudio Brizi
Coro del Conservatorio
Direttore: Giuseppina Conti

martedì 20 dicembre 2011

La poesia sposa l'UNICEF con Alessandra Peveraro

Serata di beneficenza a favore dei bambini del Corno d’Africa

CATANZARO - Serata di beneficenza a Varallo Sesia, con la presentazione del volume “Quando l’universo danza” di Alessandra Peveraro, pubblicato dalle Edizioni Ursini di Catanzaro.
All’incontro, tenutosi presso l’Istituto Alberghiero di Varallo e promosso dall’Unicef Valsesia per raccogliere fondi a favore dei bambini del Corno d’Africa, hanno infatti partecipato decine di persone che hanno condiviso con grande entusiasmo la finalità della serata.
Il volume di Peveraro è stato presentato dal preside dell’Istituto, Paolo Orsi, mentre Alberto Regis, Pervinca Bazzano e Walter Magnone, giornalista del “Corriere Valsesiano”, hanno letto alcuni brani. Il tutto sotto la regia attenta di Felicina Erbeia e di altri rappresentanti regionali Unicef.
Nata a Varallo Sesia il 20 settembre 1971, Alessandra Peveraro cresce a Quarona Sesia, paese rimastole profondamente nel cuore, per poi trasferirsi a Valduggia con la sua nuova famiglia. Deva Sureeli, questo il suo nome spirituale donatole da Anando Deva, incomincia a scrivere poesie sin da bambina, ma i primi riconoscimenti letterari arrivano per lei solo dopo che i suoi scritti vengono portati all’attenzione del pubblico ed ai membri della giuria del Premio di poesia “Alda Merini” realizzato dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro nel dicembre 2010. Ottiene poi una “Menzione d’Onore” alla terza edizione del premio “Vivarium” per la lirica “Il volo infinito” e l’inclusione nell’antologia “Se sbaglio mi corrigerete…”.
L’autrice scrive della sua terra, ma è ricorrente il filo conduttore con la Calabria, con la quale, per motivi sentimentali, sente ormai un forte legame di appartenenza.
Il suo percorso scritturale, è una danza continua, un navigare in mare aperto alla ricerca di un approdo, di un’ancora di salvezza, di un sorriso liberatorio. E la sua ricerca ha scovato nell’amore per la vita, nel sogno, nella bellezza della natura, nell’arida “terra arroventata di Calabria”, nel silenzio ciarliero, nella saggezza di un anziano, nella pergamena che raccoglie la storia (piccola o grande essa sia)… quell’armonia intima che le consente di accettare anche i momenti meno accattivanti e di stringere a sé certezze, malinconie, esperienze, emozioni… in attesa di aprire come per incanto la finestra del proprio io e di volare in libertà.
Il libro, la cui copertina è stata illustrata dal maestro Ermanno Zamboni, è l’essenza stessa del modus vivendi dell’autrice, del suo bisbigliare allegro o mordace, del suo essere, in una parola, una poetessa a tutto tondo anche perché, come lei stessa ha scritto, “le penne dei poeti / fremono nei loro ardori”, mandando in onda angoli della sua terra piemontese ed albe e tramonti di una lunga stagione d’incontri, di abitudini e di convinzioni; ovvero la danza della vita, la sua vita.

Alessandra Peveraro e Alessandro Orsi


Walter Magnone recita alcune poesie dal volume

domenica 18 dicembre 2011

Michele Cannatà, dello studio Cannatà & Fernandes di Oporto, ospite d'onore dell'incontro “Ri-generare città”

Un bilalncio dell'iniziativa svoltasi lo scorso 13 dicembre


LAMEZIA TERME – Si è tenuto a Palazzo Nicotera a Lamezia Terme l’incontro sul tema “Ri-generare città” organizzato dall’Ordine degli Architetti, paesaggisti, conservatori e pianificatori della Provincia di Catanzaro (a cura del Dipartimento Cultura, Comunicazione, Informazione), dalla facoltà di Architettura di Reggio Calabria, con il Patrocinio del Comune di Lamezia Terme.
La manifestazione è stata aperta dall’intervento dell’assessore comunale Franco Amendola in rappresentanza del sindaco Speranza, che ha voluto sottolinerare il percorso di pianificazione che l’Amministrazione sta avviando, a cui sono seguiti gli interventi di Biagio Cantisani, presidente dell’Ordine degli Architetti, di Isidoro Pennisi della Facoltà di Reggio Calabria, di Michele Cannatà dello studio portoghese Cannatà&Fernandes, e le conclusioni del neo vice presidente dell’Unione internazionale degli architetti Antonio Riverso.
Questa manifestazione è stata la prima di una serie di eventi che l’Ordine degli Architetti presenterà nei prossimi mesi su questo tema. Infatti la rigenerazione urbana e la sostenibilità sono tematiche che pervadono ormai da qualche tempo gli scenari del fare architettura, in un rapporto sempre più sinergico e denso di significati, in cui la riqualificazione urbanistica ed architettonica si intrecciano strettamente con la cultura, l’economia e l’organizzazione sociale della città. Questo è stato il senso che il presidente Cantisani ha voluto imprimere come significato principale della serata; senso che è stato immediatamente ripreso da Pennisi che ha introdotto – seguendo un interessante percorso legato alla rigenerazione della città in senso più marcatamente culturale – l’ospite della serata che è stato l’architetto Michele Cannatà, dello studio Cannatà&Fernandes di Oporto, Portogallo; Cannatà ha studiato a Reggio Calabria per poi trasferirsi, nei primi anni ’80, fondando uno studio con Fatima Fernandes, e realizzando lavori sia in Calabria che in Portogallo; l’architetto ha esposto in maniera semplice ed efficace i progetti dello studio a diverse scale, dalla piccola piazza al museo, in un rapporto sinergico tra studio dei materiali e economia dei costi.
La rilevanza dell’intervento di Cannatà ha pertanto sottolineato come rigenerazione «significa soprattutto ripensare la città secondo architetture semplici, comprensibili, ma di ottima qualità, in un’interazione di “firmitas”, “utilitas”, “venustas” che spesso è dato per scontato ma non tanto spesso realizzato».
A chiudere i lavori è stato l’architetto Antonio Riverso, vice-presidente dell’Unione internazionale degli architetti, che ha sottolineato come «rigenerazione della città significa anche integrazione delle politiche urbanistiche, economiche e sociali con la riqualificazione dell’esistente e il contenimento dell’espansione urbana sono i temi centrali di un dibattito in cui la figura dell’architetto va ad assumere un ruolo importante, un “ruolo che ci deve vedere partecipi e protagonisti”, per la capacità degli architetti di indirizzare e prefigurare i cambiamenti». (sa.inc.)

mercoledì 14 dicembre 2011

Gli eventi del MACA e di Silvio Vigliaturo

16 - 18 dicembre 2011

Il prossimo fine settimana si prospetta particolarmente ricco di eventi per il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) e per l’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo. Di seguito può trovare un elenco di tutte le inaugurazioni e presentazioni d’opere che vedranno impegnati il museo e l’artista tra venerdì 16 e domenica 18 dicembre 2011. Cliccando sul titolo dell’evento, o sull’immagine che lo accompagna, sarà immediatamente inviato ad una pagina contenente il rispettivo comunicato stampa contenente tutte le informazioni.


Venerdì 16 dicembre 2011
Progetto Bancartis 2011
Francesco Guerrieri. Verso Itaca

Presentazione dell’opera Verso Itaca, del maestro Francesco Guerrieri, presso la Sala De Cardona del Centro Direzionale della BCC Mediocrati di Rende (CS). Il dipinto entra a fare parte della Collezione Bancartis, anticipando l’ampia personale che il MACA dedicherà all’artista a partire dal marzo 2012.


Leggi anche:
Progetto BANCARTIS
FRANCESCO GUERRIERI. Verso Itaca



Sabato 17 dicembre 2011
a cura di Marisa Vescovo

Inaugurazione della nuova importante mostra del MACA, dedicata al Gruppo degli Otto, una delle esperienze più significative dell’arte italiana del secondo dopoguerra. Oltre trenta opere di grandi dimensioni raccontano la vicenda dei suoi membri (Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso, Turcato, Vedova).


Leggi anche:



Sabato 17 dicembre 2011
a cura di Vittorio Sgarbi

Presso la Sala Nervi di Palazzo delle Esposizioni, a Torino, si inaugura l’atto finale del Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi. Tra le opere in mostra sono presenti due sculture dell’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo, intitolate Cielo e Il compositore, perfette esemplificazioni della sua arte.


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Silvio Vigliaturo alla 54. Biennale di Venezia



Domenica 18 dicembre 2011
Museo Ebraico
Casale Monferrato

Presentazione dell’opera Channukà (La via dei profeti), dell’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo. L’installazione di nove sculture in vetro, ognuna rappresentate un singolo lume della lampada di Channukkà della tradizione ebraica, entra a fare parte della collezione di lampade d’artista del Museo Ebraico di Casale Monferrato (Al).




Domenica 18 dicembre 2011
SILVIO VIGLIATURO
45° PARALLELO
CHIERI

Da pochi giorni, a Porta Torino, via d’ingresso alla città di Chieri (To), è stata posizionata la scultura monumentale 45° Parallelo, dell’artista Silvio Vigliaturo, rappresentante lo scheletro di un globo che al suo interno custodisce i tre monumenti più importanti della città.

martedì 13 dicembre 2011

Unicef Valsesia presenta il libro “Quando l’Universo danza” di Alessandra Peveraro, pubblicato dalle edizioni Ursini

Serata di beneficenza a favore dei bambini del Corno d’Africa

CATANZARO - Appuntamento con la solidarietà: protagonista la poesia. Una serata di beneficenza, programmata dall’Unicef Valsesia a favore dei bambini del Corno d’Africa, si terrà infatti giovedì 15 dicembre, con inizio alle ore 19,30, presso l’Istituto Alberghiero di Varallo. Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro “Quando l’Universo danza” di Alessandra Peveraro, pubblicato nel giorni scorsi dalle edizioni Ursini di Catanzaro, con illustrazioni del maestro Ermanno Zamboni.
“Un libro - ha dichiarato Vincenzo Ursini - nato per questo nobile obiettivo, grazie alla disponibilità dell’autrice che sin dall’inizio ha aderito con entusiasmo all’idea di dare una opportunità in più all’Unicef Valsesia per la raccolta di fondi destinati alla solidarietà”.
Nata a Varallo Sesia il 20 settembre 1971, Alessandra Peveraro cresce a Quarona Sesia, paese rimastole profondamente nel cuore, per poi trasferirsi a Valduggia con la sua nuova famiglia. Deva Sureeli, questo il suo nome spirituale donatole da Anando Deva, incomincia a scrivere poesie sin da bambina, ma i primi riconoscimenti letterari arrivano per lei solo dopo che i suoi scritti vengono portati all’attenzione del pubblico ed ai membri della giuria del Premio di poesia “Alda Merini” realizzato dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro nel dicembre 2010. Ottiene poi una “Menzione d’Onore” alla terza edizione del premio “Vivarium” per la lirica “Il volo infinito” e l’inclusione nell’antologia “Se sbaglio mi corrigerete…”.
L’autrice scrive della sua terra, ma è ricorrente il filo conduttore con la Calabria, con la quale, per motivi sentimentali, sente ormai un forte legame di appartenenza.
Il suo percorso scritturale, è una danza continua, un navigare in mare aperto alla ricerca di un approdo, di un’ancora di salvezza, di un sorriso liberatorio. E la sua ricerca ha scovato nell’amore per la vita, nel sogno, nella bellezza della natura, nell’arida “terra arroventata di Calabria”, nel silenzio ciarliero, nella saggezza di un anziano, nella pergamena che raccoglie la storia (piccola o grande essa sia)… quell’armonia intima che le consente di accettare anche i momenti meno accattivanti e di stringere a sé certezze, malinconie, esperienze, emozioni… in attesa di aprire come per incanto la finestra del proprio io e di volare in libertà.
La sua danza poetica costituisce l’essenza stessa del suo modus vivendi, del suo bisbigliare allegro o mordace, del suo essere, in una parola, una poetessa a tutto tondo anche perché, come lei stessa ha scritto, “le penne dei poeti / fremono nei loro ardori”, mandando in onda angoli della sua terra piemontese ed albe e tramonti di una lunga stagione d’incontri, di abitudini e di convinzioni; ovvero la danza della vita, la sua vita.
Parte da lontano, da lontanissimo, Alessandra Peveraro e arriva lontano con la sua poesia essenziale e calda, modulata sul filo di un ricamo costante e attento nel leggere sia l’universo che ci contiene che l’universo che è in ognuno di noi. E lo fa usando un metro libero, moderno, singolare proprio perché riesce a coniugare, con un’architettura piacevole e armoniosa, l’essenza stessa del vivere, dell’osservare, del dialogare, del ricordare, del proiettarsi in direzione di un dopo che, se inizialmente ci appare ancorato al di là del recinto del nostro io, diventa sempre più prossimo. Una poesia nuova attraverso la quale Deva Sureeli ha dato prova di grande talento, producendo emozioni a tutto campo.

domenica 11 dicembre 2011

Nuovi contenuti e nuova grafica sul portale della Rete degli archivi “per non dimenticare”
online dal 12 dicembre 2011


Il portale della Rete degli archivi per non dimenticare, (www.memoria.san.beniculturali.it), dedicato alle vittime del terrorismo, mafie e violenza politica, realizzato dalla Direzione Generale per gli Archivi (DGA - Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e inaugurato il 9 maggio 2011 alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rinnova la veste grafica, presentando una home più dinamica, e arricchisce i contenuti delle sezioni Passato e presente e Muro della memoria

«Abbiamo scelto di mettere on line il portale rinnovato il 12 dicembre p.v., proprio in concomitanza con il 42° anniversario della strage di piazza Fontana – afferma Patrizia Ferrara, responsabile del portale e del servizio Studi e ricerca della DGA –, consapevoli di quanto sia importante mantenere viva la memoria degli eventi che hanno caratterizzato una parte così dolorosamente significativa della nostra storia recente, rendendo contemporaneamente omaggio alle vittime. In questo modo, intendiamo anche valorizzare il contributo alla conoscenza storica attraverso l’utilizzo del ricchissimo patrimonio di fonti documentali conservate presso gli Archivi di Stato e presso gli archivi degli oltre 40 istituti e associazioni che, attualmente, aderiscono alla Rete degli archivi per non dimenticare, nata nel 2006 per conservare e tutelare la memoria storica nel nostro Paese, su iniziativa del Centro documentazione Archivio Flamigni e dell’Archivio di Stato di Viterbo».

La cronologia 1946-2010, che costituisce la sezione Passato e presente, è stata rivista e accresciuta a cura degli autorevoli storici che fanno parte del comitato scientifico del portale.

Biografie di magistrati vittime del terrorismo e delle mafie, tratte dal volume Nel loro segno (2011) e messe gentilmente a disposizione dal Consiglio superiore della Magistratura, curatore della pubblicazione, arricchiscono ora la sezione Muro della memoria, che racconta la vita delle vittime, attraverso una documentazione costantemente aggiornata, anche grazie al contributo delle associazioni dei famigliari.

Il rinnovamento grafico e contenutistico del portale coincide con un maggiore impulso a rendere costante l’incremento di notizie e documentazione aggiornate sulle iniziative che nella società e, in particolare, nelle università e nelle scuole, vengono organizzate per favorire l’analisi e la comprensione non solo del passato ma anche del presente. 

DGA-MiBAC
06.5843.4415

Fagnano Castello - Tra arte e poesia

Un successo l'iniziativa realizzata nel centro montano cosentino

Il Palazzo Municipale di Fagnano Castello (Cosenza) ha ospitato un’iniziativa di grande suggestione: Tra arte e poesia, un formidabile mix di amabili letture e magiche visioni. Sono state, infatti, proposte le poesie di Daniela Pacelli e le opere pittoriche di Antonella Bonaffini.
Il centro del cosentino noto per la sua caratteristica montagna ha vissuto così un importante momento culturale con presenze qualificate che hanno dato lustro all’evento. Oltre al sindaco della città, Luigi Brusco, hanno dato un valido contributo Antonietta Converso, dirigente scolastico; Simona Feraudo, restauratrice; Raffaella Buccieri, critica d’arte e Adele Bonofiglio, funzionario Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria.
L’iniziativa è stata organizzata dall’AMI.BE.C. (Associazione culturale Amici Beni Culturali) e dal Comune di Fagnano Castello.

Silvio Rubens Vivone


Alcuni momenti dell’iniziativa (foto di Flavia Santoro)






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sabato 10 dicembre 2011

"Lorenzo Calogero. L'archivio e la ricerca. Bilancio e prospettive"
Giornata di studi all'Università della Calabria

14 dicembre 2011, ore 9.30.

Vito Teti: "La poesia di Calogero rappresenta anche un'occasione per parlare una Calabria colta, diversa, consapevole delle sue tradizioni culturali più alte, e perciò capace di segnare la cultura nazionale ed europea".

La giornata di studio su Lorenzo Calogero. L’archivio e la ricerca. Bilancio e prospettive, presso l’Unical (14 dicembre, Sala University Club), conclude un biennio di studi, convegni, mostre, ricerche, pubblicazioni, portati avanti dal personale docente e non docente del Diparti-mento di Filologia sul grande poeta Lorenzo Calogero (a cento anni della sua nascita, Melicuc-cà 1910, e a cinquanta della sua scomparsa, 1961). Un bilancio, fuor di retorica, davvero esal-tante, se si pensa che in pochi mesi sono stati resi fruibili su supporto informatico quei quaderni e taccuini (ben 804) che ancora nel 2009 erano inaccessibili e a rischio di deterioramento (dopo quasi 25 anni di inadempienze e di silenzi anche istituzionali). In questa occasione, oltre a un bilancio sul progetto Calogero e sul “poeta ritrovato” verranno presentati gli Atti del Convegno Internazionale “Lorenzo Calogero. 1910-2010. L’ombra assidua della poesia” che si è svolto nel Campus di Arcavacata di Rende dal 4 al 6 febbraio (adesso pubblicato, con un CD allegato e con inediti e disegni del poeta in un elegante volume della Rubbettino) e il primo introvabile libro di Calogero, “Parole del tempo”, apparso nella prestigiosa collana di poesia Donzelli, a cura del Dipartimento e con la collaborazione della Regione Calabria. Il nuovo incontro non si limiterà a fare un bilancio e a ricostruire le fasi dell’organizzazione, dell’informatizzazione, della valorizzazione dell’Archivio Calogero, ma intende indicare nuovi percorsi di ricerca e di studio, grazie alla presenza di storici e famosi studiosi dell’opera calogeriana e alla presenza di giovani studiosi, donne e uomini, che si sono formati all’Unical e che continuano a lavorare pa-zientemente su Calogero. Si apre una nuova stagione e una nuova fase dopo che Calogero, gra-zie alle iniziative del Dipartimento, è tornato all’attenzione del pubblico e della critica naziona-le (si vedano articoli e recensioni apparse su tutti i giornali calabresi, ma anche su “Il Corriere della Sera”, il “Venerdì di Repubblica”, “Tuttolibri”, “Alfabeta”, ecc. con la firma di prestigiosi critici). Archilet, il Centro di Antropologie e Letterature del Mediterraneo, il Dipartimento di Filologia la Biblioteca di area umanistica, la Facoltà di Lettere e Filosofia ribadiranno, che il “caso Calogero” (la sua rimozione e dimenticanza anche per la non fruibilità dei suoi inediti) è chiuso. Il “poeta ritrovato” (nel senso che si sono rimossi gli impedimenti concreti e culturali per una sua reale conoscenza) potrà essere letto e studiato, riconosciuto e valorizzato, grazie a una generosa iniziativa che ha visto partecipi e attivi anche gli eredi del poeta. Sono auspicabili mille altre iniziative di qualità legate al nome di Calogero (centri studi, eventuale Fondazione, che andrà decisa e promossa dagli eredi, parchi letterari) e il Dipartimento di Filologia sarà ben lieto, se coinvolto, di dare il proprio apporto organizzativo, culturale, scientifico (compatibil-2
mente con le esigue disponibilità e con i tagli che conoscono la cultura, la scuola e l’università), e comunque la poesia di Calogero, che andrà studiata e indagata con pazienza, non sarà più “sepolta”, non sarà più oggetto di dimenticanze e di rimozione. E così non potranno essere più occultate o chiuse nelle scatole le sue carte adesso custodite con professionalità, amore, compe-tenza, in uno dei centri di ricerca e di documentazione letteraria tra i più prestigiosi a livello na-zionale. Certò è un punto di partenza e non di arrivo. Bisogna continuare con convinzione lun-go il percorso intrapreso. Si sente la necessità, a livello istituzionale, di interventi stabili, dura-turi, concreti, qualificati, aperti a tutti: per rendere fruibili e divulgabili i manoscritti e per arri-vare a un’edizione critica dell’opera omnia, con l’apporto di studiosi italiani e stranieri. Le fasi successive del progetto prevedono, infatti, nell’auspicio del Dipartimento, che do-vrebbe essere sostenuto con convinzione da enti pubblici e privati, la pubblicazione degli editi e degli inediti di Calogero con un editore a diffusione nazionale e con un progetto editoriale or-ganico e scandito negli anni. Per fare questo, ci sarà bisogno (specie in un periodo, come l’attuale, di difficoltà economiche) di un attento, paziente, prolungato lavoro filologico, critico-letterario, archivistico che dovrebbe essere sostenuto (con assegni a giovani studiosi) dalle isti-tuzioni pubbliche e anche da Fondazioni e istituti di ricerca, pubblici e privati. L’Unical fin dall’inizio è stata aperta a collaborazioni portate avanti da enti pubblici e da studiosi, con ini-ziative di qualità. Si tratta, allora, di procedere in maniera inclusiva, aperta, partecipata, con la consapevolezza che Calogero è una risorsa di tutta la Calabria e di tutta Europa e che i suoi quaderni e le sue carte sono un bene pubblico, comune, da rendere sempre più accessibile a giovani, studiosi, artisti, intellettuali che intendono conoscere, studiare, valorizzare il grande poeta. La poesia di Calogero rappresenta anche un’occasione per parlare una Calabria colta, di-versa, consapevole delle sue tradizioni culturali più alte, e perciò capace di segnare la cultura nazionale ed europea.

Vito Teti

Soverato - Un successo la presentazione di "Anime sulla collina", opera prima di Ranieri Menotti edita da Ursini

SOVERATO - E' stata una serata magica, seguita con grande interesse da un pubblico numeroso e qualificato, ma anche tanti ragazzi. Una sala gremita come poche si vedono oggi, specie quando si tratta della presentazione dell'opera prima di un nuovo scrittore. Ciò è successo ieri sera a Soverato, alla presentazione del romanzo “Anime sulla collina” di Ranieri Menotti, pubblicato dalle Edizioni Ursini di Catanzaro, presentato nella Sala dell'Istituto Professionale Alberghiero di Stato dove Menotti insegna inglese.
All'incontro organizzato dell'Università della Terza Età “Magno Aurelio Cassiodoro”, presieduta da Francesco Grisafi che ha portato il saluto ai presenti, con Ranieri Menotti, hanno partecipato Giovanni Pitingolo, Maria Palazzo e Sina Pugliese Montebello. Brani del libro sono stati letti da Marisa Gualtieri, mentre venivano proiettate alcune immagini che facevano riferimento ai personaggi raccontati nelle pagine del romanzo, quasi tutti appartenenti alla realtà locale, anche se il testo presenta alcuni capitoli frutto della fantasia eclettica dell'autore.
Dopo le relazioni ufficiali sono intervenuti nel dibattito numerosi presenti, alcuni dei quali erano proprio i diretti protagonisti delle vicende raccontate dall'autore il cui testo è al vaglio ora di una importante casa di produzione cinematografica. Particolarmente apprezzato il saluto di Michele Drosi, sindaco di Satriano, paese di nascita dell'autore e “palcoscenico naturale” di numerosi episodi raccontati nel volume.
Con “Anime sulla collina”, inserito dalle edizioni Ursini nella collana “I libri dell’Elefantino”, Menotti Ranieri esordisce con una scrittura scorrevole e leggera che invita il lettore a leggere d’un fiato l’intera vicenda. Un libro, insomma, che ben si colloca nel panorama della letteratura contemporanea per la freschezza delle immagini, la fluidità della narrazione e, soprattutto, la “contemporaneità” dei personaggi, tutti frutto di un’attenta osservazione della quotidianità che l’autore trasferisce, con dovizia di particolari nei dodici episodi che compongono la struttura del romanzo.
Il protagonista è Vincenzo Carvelli che sogna di diventare calciatore professionista o pittore, seguendo le orme del nonno artista, dopo aver trascorso alcuni anni a New York Un tragitto ricco di vicende, d’incontri, di amarezze, di piccole-grandi conquiste, di delusioni e di successive esplosioni di gioia per i traguardi che venivano raggiunti. Vincenzo è molto legato al suo paese e, nonostante le difficoltà attraversate dalla famiglia, cerca in tutti i modi di affermarsi dove è nato e cresciuto.
L’autoritario zio Giacinto prova a convincerlo ad abbandonare l’aspirazione calcistica per quella creativa, spingendolo a trasferirsi in America dove potrebbe fare fortuna ed aiutare la sua numerosa famiglia. Ma il vero nucleo del romanzo, come già detto, è Satriano, il paese dal quale non si vuole staccare, con i suoi personaggi variegati e le loro storie intrecciate. Vincenzo e il fratello Giuseppe sono le figure attorno alle quali ruota la narrazione. Ad un certo punto i due sono costretti a trasferirsi, uno per motivi di lavoro a Roma, l’altro per seguire gli studi in un collegio di salesiani a Torre Annunziata. All’improvviso, un evento inaspettato sconvolge la famiglia Carvelli. Gli avvenimenti si evolvono in un alone di mistero che sembra stravolgere la vita tranquilla del paese e coinvolge emotivamente gli abitanti i quali si ritrovano ad emergere come attori comprimari. Nonostante l’atmosfera di povertà che si respira all’interno della narrazione, i personaggi non tendono mai ad essere vittime ed a lamentarsi della loro condizione. Sono tutti uomini e donne forti, dal carattere temprato e mai domo, pronti a contrastare il destino che si trovano di fronte. Il romanzo di Ranieri, come tanti altri libri delle edizioni Ursini, ha il profumo intenso della genuinità, della magia di un tempo che non ha tempo, di una connotazione realistica che esce dal perimetro geografico di una comunità e di una famiglia per diventare veicolo di riflessione e di crescita sociale e umana.
“Sento il dovere di ringraziare l'editore Ursini - ha dichiarato alla fine Menotti - per aver avuto il coraggio di pubblicare a sue spese questo mio primo romanzo e per la cura e l'entusiasmo che ha avuto durante le tutte le fasi della pubblicazione. E' un editore calabrese coraggioso che ha dato a molti autori inediti come me l'opportunità di realizzare il loro primo sogno nel cassetto”.

Gianni Pitingolo, Francesco Grisafi, Maria Palazzo, 
Sina Pugliese Montebello, Ranieri Menotti

Alcuni dei presenti alla presentazione

venerdì 9 dicembre 2011

Per un Natale solidale...

Il Natale senza solidarietà è la più grande ipocrisia del pianeta. 
Guarda questa foto e ricordati di tendere la mano a qualcuno…
O, se preferisci, ignorala e abbuffati senza ritegno... Al fondo della ragguardevole quantità di scorie che eliminerai faranno capolino la tua coscienza e la tua dignità di essere umano.

Conservatorio di Cosenza - Inaugurazione anno accademico 2011-2012
“Visioni del Nuovo Mondo”

Lectio Magistralis di Giorgio Montecchi

Sinfonia “ Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvořák 
Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Cosenza diretta da Donato Sivo 

Degustazione di prodotti tipici calabresi 
offerta dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura

Cosenza, Teatro “Rendano”
Martedì 13 dicembre 2011 ore 19,00
Ingresso libero

Il Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza dedica l’inaugurazione dell’anno accademico 2011-2012 al tema “Visioni del Nuovo Mondo”. Durante la manifestazione, di cui il viaggio e la scoperta costituiranno il filo conduttore, sarà presentata l’iniziativa “La musica per l’integrazione”, che vede il Conservatorio collaborare con Rai- sede regionale per la Calabria, Ufficio Migrantes Diocesano, Unicef, Università della Calabria. Il “Giacomantonio”consentirà l’iscrizione gratuita a bambini e giovani migranti per favorire l’accoglienza, l’accesso all’istruzione e il pieno inserimento sociale.
La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico prevede diversi momenti. Dopo i saluti di Roberto Guarasci e Antonella Calvelli, rispettivamente Presidente e Direttore del Conservatorio, Giorgio Montecchi terrà una Lectio Magistralis. Quindi l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio diretta da Donato Sivo eseguirà la Sinfonia in mi minore op. 95 “Dal nuovo mondo” di Antonín Dvořák (1841-1904). La serata si concluderà con la degustazione di prodotti tipici calabresi offerta dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura.
L’appuntamento è fissato per martedì 13 dicembre 2011 alle ore 19,00 al Teatro “Rendano” di Cosenza. L’ingresso è libero.

mercoledì 7 dicembre 2011

ARTE SVELATA
Capolavori di Cosimo Fanzago. Il restauro delle sculture dal ciborio della Certosa di Serra San Bruno

Galleria Nazionale di Cosenza
Cosenza – Palazzo Arnone
Inaugurazione sabato 10 dicembre 2011 – ore 18.00
Aperta fino al 29 gennaio 2012

Nel 1631 durante il priorato di don Ambrogio Gasco viene dato incarico a Cosimo Fanzago (Clusone, 1591 – Napoli, 1678) di realizzare il monumentale altare-ciborio della Certosa di Santo Stefano del Bosco a Serra San Bruno, smembrato a seguito del terremoto del 1783 e rimontato pressoché integralmente, attorno al 1837, nella chiesa dell’Addolorata a Serra San Bruno. Dell’imponente impresa del maestro restano oggi nel museo d’arte sacra del duomo di Vibo Valentia alcuni mirabili manufatti bronzei raffiguranti quattro angeli oranti; due angeli reggicanestro; san Lorenzo, santo Stefano, san Bruno, san Martino e un frammento architettonico. Proprio a questo straordinario progetto e corpus di opere fanzaghiane la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria dedica Arte svelata. Capolavori di Cosimo Fanzago. Il restauro delle sculture dal ciborio della Certosa di Serra San Bruno.
La mostra, curata da Fabio De Chirico con il coordinamento scientifico di Rosanna Caputo, è occasione straordinaria per ammirare i capolavori del ciborio serrese, riportati all’antico splendore dopo un attento restauro e per conoscere la complessa figura di Cosimo Fanzago, personalità dominante il panorama della scultura secentesca napoletana.
Arte svelata sarà inaugurata sabato 10 dicembre 2011, alle ore 18.00, a Cosenza, Palazzo Arnone. Interverranno: Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; S.E. mons. Luigi Renzo, vescovo della diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea; Francesco Prosperetti, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza; Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura e Giuseppe Mantella, restauratore.

Arte Svelata è un appuntamento che si ripete - dopo l’esordio avvenuto con la mostra dedicata alle più preziose opere del museo civico di Altomonte - e ha lo scopo di focalizzare l'attenzione su alcuni capolavori calabresi ancora a tutt'oggi sconosciuti.

La mostra ARTE SVELATA Capolavori di Cosimo Fanzago. Il restauro delle sculture dal ciborio della Certosa di Serra San Bruno potrà essere visitata dall’11 dicembre 2011 al 29 gennaio 2012. Fino al 31 dicembre 2011con il seguente orario: 10.00-18.00 da martedì a sabato (escluso i festivi); domenica 11 dicembre 2011 dalle ore 14.00 alle ore18.00. Dal primo al 29 gennaio 2012 da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

Angelo


Angelo


Putto


San Lorenzo


San Martino

ARTE SVELATA
Capolavori di Cosimo Fanzago. Il restauro delle sculture dal ciborio della Certosa di Serra San Bruno
Galleria Nazionale di Cosenza
Cosenza – Palazzo Arnone
Sabato 10 dicembre 2011 – ore 18.00

Cura: Fabio De Chirico
Coordinamento scientifico: Rosanna Caputo

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
tel.: 0984 795639 fax 0984 71246

martedì 6 dicembre 2011

Progetto BANCARTIS
FRANCESCO GUERRIERI. Verso Itaca

Venerdì 16 dicembre, alle ore 17, si terrà, presso la Sala “De Cardona” del Centro Direzionale di Via Alfieri, a Rende (Cs), la quinta edizione del Progetto Bancartis, indetto dalla BCC Mediocrati in collaborazione con il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri).
Il progetto prevede che, con scadenza annuale, una nuova opera d’arte, realizzata da un maestro originario della regione Calabria, entri a far parte della collezione della banca. Quest’anno è la volta del pittore Francesco Guerrieri, grande sperimentatore nel campo della ricerca gestaltica e strutturalista, fondatore del Gruppo 63 e, successivamente, di Sperimentale p, insieme alla moglie Lia Drei. Negli anni, oltre ad aver partecipato a numerose rassegne collettive, Guerrieri ha esposto in più di cinquanta mostre personali e ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Arte Oggi, nel 1967, il Premio Masaccio, nel 1968 e, più recentemente, il Premio alla Carriera, consegnatogli dalla Regione Calabria in occasione della sua partecipazione fuori concorso al Premio Internazionale Limen Arte 2009. Sue opere sono alla GNAM, al MACRO e alla Fondazione La Quadriennale d’Arte di Roma, oltre che alla Fondazione VAF/Stiftung di Francoforte sul Meno al MART di Rovereto, al MADI Museum di Dallas e in più di trenta altre istituzioni museali in Italia e all’estero.
L’opera che entra a far parte della collezione Bancartis, intitolata Verso Itaca, è un perfetto esempio dell’arte di Guerrieri, sempre tesa alla sperimentazione e alla ricerca. Giocando con la percezione visiva dello spettatore, che si trova davanti agli occhi un oggetto che in realtà non esiste, il dipinto crea l’illusione di un vascello che solca il mare, sottolineando l’importanza del vuoto in pittura.
Come per le passate edizioni, anche questa si presenta come un ricco anticipo di un’importante mostra dedicata all’artista, che si terrà al MACA di Acri (Cs), a partire dal mese di marzo, con la curatela del critico Teodolinda Coltellaro, che interverrà venerdì 16 dicembre nell’ambito della presentazione dell’opera.

Francesco Guerrieri, VERSO ITACA, 2009
acrilico su tela 80x100

Progetto BANCARTIS
FRANCESCO GUERRIERI. Verso Itaca

Luogo: BCC MEDIOCRATI, Sala “De Cardona”, Centro Direzionale BCC Mediocrati
Via Alfieri, Rende (Cs)
Curatore: Federico Bria
Vernissage: 16 dicembre 2011 ore 17:30
L’opera rimarrà in esposizione fino al 15 dicembre 2012
info: BCC Mediocrati – tel. 0984841811
ufficio stampa MACA – tel. 0119422568, maca@museovigliaturo.it

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