sabato 21 luglio 2012

QUARANT'ANNI DALLA SCOPERTA DEI BRONZI DI RIACE

Studiosi ed appassionati accendono il dibattito sul terrazzo Pramantha a Lamezia Terme


In occasione del quarantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace la Pramantha ha organizzato la conferenza-dibattito "Abbronzature:secoli di oblio sotto sale, quarant'anni di (famigerata) gloria sotto il sole", ospitata nella sede dell'associazione stessa, in C.so G. Nicotera, 165 a Lamezia Terme.
Ha introdotto il tema la dott.ssa Maria Rosaria Gallo, direttrice di Pramantha. Al tavolo del confronto, coordinato dalla dott.ssa Manuela Scimò, si sono succeduti illustri relatori, ad iniziare dal curatore dell'evento Antonio Colosimo, che ha efficacemente ripercorso l'inchiesta che Giuseppe Braghò ha divulgato nel suo testo "Facce di bronzo. Personaggi e figuranti a Riace". Il maestro Paolo Montefusco ha poi appassionato i presenti raccontando ed a
tratti recitando una sintesi del suo romanzo "Mithos", nel quale sapientemente intreccia e contestualizza la vicenda dei Bronzi con la storia e la mitologia del territorio magno greco.
L'intervento conclusivo è stato di taglio più storico e tecnico, affidato al prof. Daniele Castrizio, il quale ha vivacemente illustrato alcune delle tesi negli anni proposte sull'identità, sulla provenienza e sulla eccezionale fattura delle due statue. Ha proposto anche la sua soluzione, partendo dall'indagine iconografica dei Bronzi, supportata dal confronto con altre fonti artistiche e letterarie antiche, come si può leggere nella sua "Guida alla statuaria regina".
Durante la conferenza non sono mancati accenni ad incomprensibili o dubbi atteggiamenti da parte delle istituzioni che, da quarant'anni, sembrano favorire l'occultamento di scottanti veritàsui Bronzi e che il popolo calabrese (e non solo) non può più accettare.
L'evento ha già suscitato nuove stuzzicanti collaborazioni tra i partecipanti alla serata, che avranno luogo nel territorio lametino e non solo durante l'intero quarantennale.

Pramantha Arteteca
info 339 5028498

Il momento iniziale della conferenza - dibattito. 
Da sinistra: Maria Rosaria Gallo, Prof Daniele Castrizio, Antonio Colosimo, 
Manuela Scimò, Paolo Montefusco

PREMIO “VIVARIUM”, ECCO I VINCITORI

Consegna il 27 luglio nella Sala Concerti del Comune di Catanzaro

CATANZARO - Maria Bertilla Franchetti con la raccolta Nel cuore dei giorni, Ninnj Di Stefano Busà con la lirica Andremo soli al delta dei silenzi e Rocco Pedatella con il romanzo inedito Il giorno della conflagrazione sono i vincitori della quarta edizione del Premio “Vivarium” di poesia e narrativa organizzato dall’associazione “Accademia dei Bronzi” e dalle edizioni Ursini.
“Sono tre autori - ha commentato Vincenzo Ursini, presidente del sodalizio culturale catanzarese - di primo piano che la giuria (G. Battista Scalise, Mario D. Cosco, Mauro Rechichi e Nazzareno Bosco) ha selezionato tra centinaia di partecipanti”.

Maria Bertilla Franchetti
Maria Bertilla Franchetti è docente di Lettere a Verona. Giornalista e collaboratrice in un gruppo di formazione e ricerca all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha al suo attivo quattro libri di poesia, uno dei quali con prefazione di Magdi Cristiano Allam. Le sue composizioni le sono valsi già numerosi riconoscimenti. Nell’ambito delle iniziative promosse dall’Accademia dei Bronzi, aveva vinto due anni or sono il premio speciale per la migliore lirica dedicata ad Alda Merini.




Ninnj Di Stefano Busà
Poetessa, giornalista e saggista, Ninnj Di Stefano Busà, è siciliana di nascita ma milanese di adozione. Laureata in Lettere, si occupa da decenni di Estetica e di Storia della Letteratura oltre che di Poesia. Ha già pubblicato sedici volumi alcuni dei quali sono stati tradotti in francese, inglese e serbo croato. E’ una delle “voci” più autorevoli della poesia contemporanea tant’è che di lei si sono occupati numerosi critici e poeti tra i quali Salvatore Quasimodo, Giorgio Barberi Squarotti e la stessa Alda Merini, sua amica per anni. E’ storicizzata sulla Grande Enciclopedia Letteraria per i Licei e le Scuole Superiori dell’Editore Simone, oltre che in numerose rassegne, antologie.

Rocco Pedatella
Rocco Pedatella è manager di una multinazionale. Fin da giovane ha coltivato l’hobby dello scrivere, “quasi - dice - come valvola di sfogo allo stress del lavoro ed alla quotidianità”. Appassionato del genere thriller, ambienta le sue opere nei luoghi a lui cari, mescolando sapientemente mistero e suspance. Ha pubblicato “Brividi a Sud” (già alla seconda edizione). Lo scorso anno, con il romanzo “Puzzle” si era classificato al secondo posto al Premio “Vivarium - Magno Aurelio Cassiodoro”.



La consegna dei riconoscimenti ai vincitori, le cui opere saranno pubblicate gratuitamente dalle edizioni Ursini, si terrà il prossimo 27 luglio, alle ore 17, nella Sala concerti del comune di Catanzaro, alla presenza del sindaco Sergio Abramo e dell’assessore alla cultura Sinibaldo Esposito. Ricordiamo che al premio ha aderito il Presidente della Repubblica che ha anche inviato la sua medaglia ufficiale.
Ai posti d’onore sono stati classificati: (sezione “Raccolta inedita di poesie”) Marianna Novara di Palermo, Concetta Aiello di Torino, Donata Fusar Poli di Chieve e Caterina Tagliani di Sellia Marina; (Sezione “Narrativa”) Tina D’Agostino di Vibo, Marco Angilletti di Catanzaro, Alda Gallerano di Milano e Giorgio Brambilla di Monza; (Sezione “Poesia singola”) Emanuele Lo Presti di Firenze, Francesco Scattarreggia di Reggio Calabria, Stefania Peverati di Paderno Dugnano e Alessandra Peveraro di Valduggia.
In precedenza, la giuria aveva già assegnato a Francesco Saverio Capria di Catanzaro il premio riservato alla migliore poesia dedicata a Giovanni Paolo II, per l’opera dal titolo “L’ovile del Signore”, e a Maria Pia Furina di Soverato, per la lirica “Ora che non ci sei”, Dolce Fioravante di Roma, per il romanzo edito “La principessa Occhiblu” e Rosa Minei Astarita di Meta di Sorrento, per l’inedito “Enrico e Ada” i tre premi speciali riservati ai partecipanti delle edizioni Ursini.
Altre targhe e attestati saranno consegnati a poeti e scrittori di tutta Italia, molti dei quali hanno già confermato la presenza alla manifestazione.
“Il Vivarium - ha aggiunto Ursini - è diventato ormai uno dei premi letterari più seguiti d’Italia. Tutto questo senza ricevere alcun contributo da Enti pubblici”.

sabato 14 luglio 2012

Giulio Telarico - Dialogo con l’ombra

Mostra prorogata fino al 16 settembre 2012
Cosenza - Palazzo Arnone

La mostra Giulio Telarico - Dialogo con l’ombra, allestita a Cosenza negli spazi espositivi di palazzo Arnone dedicati alle mostre temporanee, rimarrà aperta al pubblico fino al 16 settembre 2012.
L’esposizione, curata da Fabio De Chirico e da Andrea Romoli Barberini, presenta un’interessante selezione della produzione pittorica più recente dell’artista cosentino. Di particolare suggestione l’installazione site specific, La Stanza segnata, che riproduce in uno spazio ridotto il percorso espositivo.
Considerata l’attenzione riservata dal pubblico verso questa proposta si è deciso di darne prosecuzione al fine di rispondere alla forte domanda di arte contemporanea che proviene da quanti frequentano la GNC e anche in virtù dei tanti turisti che in questi mesi visitano la Calabria e le sue città d’arte.

La mostra Giulio Telarico - Dialogo con l’ombra rimarrà aperta fino al 16 settembre 2012 e potrà essere visitata da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (rimarrà chiusa al pubblico il 29 luglio e il 26 agosto 2012).


MOSTRA
Giulio Telarico - Dialogo con l’ombra
Prorogata fino al 16 settembre 2012
Cosenza - Palazzo Arnone

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Coordinamento: Francarosa Negroni
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

domenica 8 luglio 2012

I luoghi del contemporaneo 2012

Roma – Complesso Monumentale di San Michele a Ripa
Martedì 10 luglio 2012 – ore 10.00





 
Fabio De Chirico
Martedì 10 luglio prossimo, alle ore 10.00, a Roma, presso il Complesso Monumentale di San Michele a Ripa (Via di San Michele, 22), verrà presentata la guida I LUOGHI DEL CONTEMPORANEO 2012, a cura del MiBAC - Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee -, pubblicata per i tipi della Gangemi Editore.
Il volume si propone di essere uno strumento utile agli amanti ed agli studiosi dell’arte contemporanea; esso contiene, sotto forma di agili schede descrittive corredate da immagini, una rassegna comprendente oltre 200 tra i più rilevanti centri per l’arte contemporanea presenti in Italia.
Interverranno all’iniziativa: Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del MiBAC; Maddalena Ragni, Direttore Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee; Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio Architettura e arte contemporanee; Innocenzo Cipolletta, Presidente Associazione Economia della Cultura e Carlo Fuortes, Presidente IZI.
Parteciperanno, inoltre, i componenti del Comitato Scientifico, fra i quali il Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, Fabio De Chirico, che - con il contributo di rappresentanti dell’ISTAT, dell’Associazione AMACI, di direttori di musei impegnati sui temi del contemporaneo - ha seguito l’iter della ricerca ed ha costituito un punto di riferimento essenziale per definire criteri di selezione e scelte metodologiche.

I luoghi del contemporaneo 2012
Roma – Complesso Monumentale di San Michele a Ripa
Martedì 10 luglio 2012 – ore 10.00

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

giovedì 5 luglio 2012

OPEN SPACE 1
La dimensione umana del contemporaneo

Presentazione del catalogo

Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea - Sala del Mito
Roma - Via delle Belle Arti, 131
giovedì 12 luglio 2012, ore 17.00


Giovedì 12 luglio prossimo, alle ore 17.00, a Roma, presso la Sala del Mito della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, sarà presentato il catalogo della mostra OPEN SPACE 1 – La dimensione umana del contemporaneo.
Interverranno all’iniziativa: Maria Grazia Bellisario, direttore Servizio Architettura e Arte Contemporanee, Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee; Francesco Prosperetti, direttore regionale per Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Maria Vittoria Marini Clarelli, soprintendente Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria. Modererà i lavori Gemma-Anais Principe.
Open space 1 – La dimensione umana del contemporaneo riunisce le opere di venti giovani artisti, eterogenei per formazione, provenienza e mezzi espressivi dando conto della pluralità dei linguaggi e delle tematiche che permeano la ricerca estetica contemporanea.
Il catalogo prende titolo dalla mostra organizzata dalla Soprintendenza BSAE della Calabria e tenutasi a Cosenza, negli spazi di Palazzo Arnone, in occasione della Giornata del Contemporaneo 2011.
Il catalogo, a cura di Fabio De Chirico e di Carmelo Cipriani, con presentazioni di Maria Grazia Bellisario e Francesco Prosperetti, saggi di Fabio De Chirico, Carmelo Cipriani e Giovanni Viceconte e schede biografiche di Manuela Alessia Pisano, è edito da Gangemi Editore.

Claudia Zicari - La bambina guerriera

Dario Agrimi, Carpediem

Presentazione del catalogo
OPEN SPACE 1. La dimensione umana del contemporaneo  
 
Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea - Sala del Mito
Roma Via delle Belle Arti, 131
giovedì 12 luglio 2012, ore 17.00
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Soprintendente: Maria Vittoria Marini Clarelli
Responsabile Servizio di Promozione culturale ed eventi:
Maria Giuseppina Di Monte
tel. 06 32298221

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246

YOUNG AT ART
Aspettando la Biennale

Seconda tappa de progetto

Sabato 28 luglio 2012 prende il via la seconda tappa del progetto Young at Art, promosso dal MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) e dall'associazione Oesum Led Icima.
Presso i suggestivi spazi del Collegio Sant'Adriano di San Demetrio Corone (Cs) verranno esposte le opere dei sette artisti vincitori del concorso Young at Art: Walter Carnì, che affronta la cronaca, e in particolare il tema delle mafie, attraverso installazioni scultoree di grandi dimensioni e dal forte impatto visivo; il fotografo Giuseppe Lo Schiavo, che sottolinea l’importanza di mantenere un forte legame con la terra d’origine e di come questa non sia ostacolo alla creatività e alla fantasia; Armando Sdao, il quale presenta cinque tele dai connotati iperrealistici in cui la presenza dell’uomo riverbera in oggetti quali una manciata di biglie o un pallone da basket, perfette nature morte contemporanee; Valentina Trifoglio, che trasforma il suo stesso corpo in una tela bianca che accoglie i segni che le vengono proiettati addosso, trasformandoli in stati emotivi; Giuseppe Vecchio Barbieri, che destruttura il volto umano in ritratti grafici che coniugano un’iconografia di matrice Pop a uno spiccato gusto espressionistico per i vortici cromatici; il duo Movimentomilc, formato da Michele Tarzia e Vincenzo Vecchio, che propone due filmati che sono altrettante riflessioni sullo spazio come fonte di disagio collettivo e individuale, tra denuncia sociale e frammentarietà dell’io.
L'evento, a cura di Massimo Garofalo e Andrea Rodi, è stato voluto dal Comune di San Demetrio Corone per fare da anticipazione alla prestigiosa Biennale d'Arte Contemporanea "Magna Grecia", che, nel 2013, giungerà alla sua VII edizione.

Le opere che compongono il progetto Young at Art sono visibili anche online, all'indirizzo http://www.mediocratitour.it, negli spazi virtuali del Progetto Bancartis della BCC Mediocrati, a cura di Alphabeti srl.

Il progetto Young at Art, nato a inizio 2012 come concorso indirizzato agli artisti calabresi under 35 e sviluppatosi successivamente in una prima mostra nelle sale del MACA, troverà la sua conclusione nel novembre di quest'anno, quando le opere dei sette artisti verranno esposte in due differenti sedi a Torino, in concomitanza dell'importante fiera d'arte contemporanea Artissima.

Stati d'animo 1-2010-body painting videoproiezione,
fotografia-cm 100x70



Armando Sdao, Le cose perdute, 2012
cm 50x90, olio su tela

YOUNG AT ART
Aspettando la Biennale

Luogo: Collegio Sant’Adriano
Via Dante Alighieri – 87069, San Demetrio Corone (Cs)
Curatori della mostra: Massimo Garofalo e Andrea Rodi
Vernissage: 28 luglio 2012, ore 18:00
Periodo: dal 28 luglio al 19 agosto 2012
Info: Ufficio stampa tel. 0119422568

mercoledì 4 luglio 2012

Astratto Fluido
La pittura di Pino Pingitore

Opening: sabato 07 luglio ore 19.00
Visibile fino al 29 luglio

Pramantha Arte contemporary art gallery
Corso Giovanni Nicotera, 165 - Lamezia Terme


Dopo Luce&Materia 1988-2008 - la mostra antologica con la quale Pramantha Arte ha presentato lo scorso 2008 il lavoro artistico di Pino Pingitore, documentando e ripercorrendo le fasi evolutive di venti anni di attività - il prossimo sabato 7 luglio Pramantha Arte presenta l'ultima produzione dell'artista con la personale Astratto Fluido. La pittura di Pino Pingitore, a cura di Maria Rosaria Gallo.

La mostra comprende oltre 30 lavori (di medie e grandi dimensioni) nei quali si apprende l'elaborazione
e la maturità espressiva che l'artista ha perseguito e conseguito negli ultimi 4 anni, conferendo densità,
movimento e libertà ad un approccio creativo rigoroso e ad un percorso artistico che "ha esplorato in modo profondo
e mai scontato i linguaggi visivi che hanno stravolto i canoni estetici e mentali nel secolo scorso, senza timore per la coerenza stilistica".

Astratto fluido - afferma il curatore - si presenta come la sorpresa pittorica che Pino Pingitore ha riservato per questo 2012.
Un lavoro che unisce rigore, progetto e mestiere alla ricercatezza, all'esplorazione e alla sfida creativa.
Un lavoro tanto immediato alla percezione, ammaliante e coinvolgente, quanto difficile da raccontare.

La pittura trasforma lo spazio in tempo, la musica il tempo in spazio
(Hugo Von Hofmannsthal)


Info:
tel 339 5028498

apertura
da mercoledì a sabato
ore 18.00 / 22.30

NB: per visite in orario e/o giorni
diversi da quelli pubblicati
telefonare al numero 339 5028498

ingresso gratuito

I TEATRI DI CATANZARO
Volume di Franco Brescia edito da Ursini




Franco Brescia
CATANZARO - I teatri di Catanzaro tra cultura e storia è il titolo di un nuovo interessante volume di Franco Brescia, pubblicato in questi giorni dalle Edizioni Ursini.
Catanzarese per discendenza plurisecolare, l’autore è cresciuto frequentando l’Azione cattolica. Professionalmente il suo lungo e corposo percorso si è sviluppato principalmente nella “sanità” dove ha raggiunto vette ambite.
Da alcuni anni scrive per passione, soprattutto poesie. Insieme con altri, ha fondato due associazioni culturali, di cui è presidente: “Amici del Teatro Politeama” e “Teatro di Calabria A. Tieri”.
I Teatri di Catanzaro tra cultura e storia è un percorso in una delle massime espressioni dell’animo umano che permette di conoscere meglio frammenti di vita della quotidianità catanzarese, riscoprendo tradizioni dimenticate.
Dopo un rapido excursus sulle prime rappresentazioni nel periodo della civiltà minoica e dell’antica Grecia, nella configurazione del teatro come religiosità, la storia narrata dall’autore percorre tutte le altre età successive, della Roma arcaica, del medioevo, per arrivare, poi, al romanticismo fino ai giorni nostri che includono l’attuale Teatro Politeama.
Il libro è un intenso viaggio effettuato dall’autore per approfondire la storia dei teatri di Catanzaro - la cui origine risale al medioevo - con l’intento di dimostrare gli intrecci intercorrenti con quella degli altri teatri radicati nella penisola ed oltre.
Brescia fa risalire ai primi del ‘700 la presenza di un teatro a Catanzaro “anche se - dice - non è riscontrabile data certa del suo apparire nella scena della vita cittadina”.
“Si tratta di una sorta di baraccone posizionato nei pressi della Chiesa del Monte dei morti e la sua esistenza si desume da un manoscritto di De Nobili, il quale descrive che nel 1739 vi si portò Carlo III per assistere alla rappresentazione di una commedia mandata in scena da attori dilettanti e alla quale il re presenziò con molto gusto, tanto da voler premiare il primo attore con una lauta regalìa”.
Da quel periodo quindi iniziò in città un grande fermento teatrale che raggiunse il suo splendore con la costruzione del Teatro comunale: un teatro molto ampio e comunque più che sufficiente rispetto al numero dei residenti del tempo, nonché idoneo a soddisfare completamente le esigenze della popolazione di ogni ordine e grado.
“Con la costruzione del Teatro comunale - dice Brescia - la nobiltà ebbe il privilegio di occupare i numerosi palchi che erano anche riservati agli abbonati annuali; le autorità furono sistemate nelle barcacce accanto al proscenio, mentre alla popolazione media era riservata la platea che si distingueva dalla “picciunara” alla quale si accedeva con costo contenutissimo ed era, quindi, preferita dalla classe popolare.
A picciunara” fu, poi, anche l’area destinata alla claque e agli ingressi gratuiti normalmente riservati agli studenti e ai militari. Si creò così una sorta di divisione per caste corrispondente, per tanti versi, ai dettami dell’epoca. Ancora una volta Catanzaro seguì pertanto la moda sociale e culturale prevalente. Con la istituzione della “picciunara” il teatro cittadino tendeva a divenire un teatro di massa che lo avvicinava perciò, per valenza democratica, alla caratterizzazione prevalente nei teatri dell’Atene della Grecia classica, laddove si costituì il diritto di ogni cittadino di partecipare, affrancato da costi, alle rappresentazioni teatrali in ogni modo organizzate”.
“Per quanto riguarda, il termine “picciunara”, - prosegue Franco Brescia - non so se esso fosse preesistente oppure coniato per l’occasione. Ad ogni modo esso è rimasto nel dialetto catanzarese con lo stesso significato di allora e viene ancora usato per indicare le zone di strutture destinate a spettacoli pubblici che, normalmente, vengono occupate dalla “massa” per assistere alle rappresentazioni con ridottissima spesa. A picciunara, però, divenne il vero cuore pulsante del teatro catanzarese, perché in essa vi si assiepavano i popolani che, in gran parte, furono i veri intenditori di musica, dotati di orecchio musicale acuto e finissimo capace di avvertire anche il minimo errore di esecuzione”. Ma sono tanti gli argomenti sviscerati con grande competenza dall’autore. Insomma, il libro edito da Ursini arricchisce e non poco le conoscenze sulla storia della città, con aneddoti e avvenimenti storici poco conosciuti, frutto di anni di appassionate ricerche.
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