lunedì 13 ottobre 2008

Rifiuti tossici e radioattivi in Calabria: un affare colossale gestito dalla 'ndrangheta

Le dichiarazioni sconvolgenti di un ex boss della 'ndrangheta, ora collaboratore di giustizia, intervistato dal Tg1
di Domenico Condito
 
Il traffico dei rifiuti tossici in Calabria è diventato un affare colossale gestito direttamente dalla criminalità organizzata. A dichiararlo è un ex boss della ‘ndrangheta, intervistato in esclusiva dal Tg1: “Dietro allo smaltimento illegale dei rifiuti tossici c’è un flusso di denaro inimmaginabile”. “Non basta una finanziaria – ha affermato il collaboratore di giustizia - per spiegare i soldi che ci sono dietro questi traffici, un traffico che è più remunerativo anche della droga”. “Siamo stati interpellati – ha raccontato - dal dirigente di un'industria per smaltire una marea di rifiuti radioattivi che usciva dai loro capannoni e che non potevano essere smaltiti come rifiuti legali”. L’ex boss ha riferito anche delle navi cariche di veleni fatte affondare nei nostri mari: “diverse navi, diciamo qualche decina, sono state affondate con il loro carico di rifiuti tossici e radioattivi. La Jolly Rosso è una di queste”. Il collaboratore di giustizia, apparso sempre di spalle durante l'intervista mandata in onda ieri dal TG1, ha pure affermato che “tutto questo è avvenuto con l'appoggio della politica. Quando un magistrato ha per le mani un'inchiesta del genere riesce a fare quello che gli è permesso di fare”.
Quella che si prospetta è una tragedia immane. La pagheranno con la vita tanti calabresi innocenti, vittime dei veleni disseminati per terra e per mare da criminali senza scrupoli, senza che le Istituzioni, che dovrebbero tutelare e promuovere il bene comune, lo abbiano impedito. L'emergenza Calabria, che rischia di far sprofondare l'intero Paese, dovrebbe essere fra le priorità del Governo, ma così non è: il provvedimento per l'immunità delle alte cariche dello Stato ha meritato senz'altro maggiore attenzione da parte dell'Esecutivo, che non il dramma che uccide la nostra regione. E mentre la Calabria affonda con il suo carico di veleno, il Regime mette in bella mostra la Carfagna che ci parla di prostitute...
Ma non è questo un tempo per puttanate: in Calabria si muore, signori, in Calabria si muore...

2 commenti:

ANTONIO ha detto...

HO cominciato solo ora a interessarmi della situazione locale dello smaltimento dei rifiuti tossici,ne conoscevo già l'aspetto generale,ma poche settimane fa una mia cugina di ROSARNO(RC)è morta a causa di un tumore,era nella trentina e pochi anni prima aveva perso il padre sempre a causa di un tumore.Tuttavia,non erano gli unici casi,nella loro famiglia(in senso allargato)si sono manifestati negli anni passati moltissimi casi di carcinoma.TUTTO CIò sommato all incidenza tumorale nella nostra regione,mi ha fatto capire che non siamo un popolo sul quale si abbattono disgrazie divinamente volute,ma che al contrario stiamo mangiando i frutti di una terra tossica.BISOGNEREBBE SPODESTARE TUTTI QUELLI CHE CONTANO

Anonimo ha detto...

mi sto interessando anch'io a questo problema perché vedo che non ne parlano da nessuna parte. Invece dovrebbe essere nei titoli di giornali e telegiornali. Stanno distruggendo un'area che forse col turismo poteva salvarsi. Chi andrà più li? è proprio un'ingiustizia e bisogna farlo sapere AL MONDO INTERO. I mafiosi che fanno soldi sulla salute delle persone devono vergognarsi, stanno distruggendo l'UMANITA' e LA NATURA, LORO sono dei RIFIUTI DA SCARICARE in mare.

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