Il procuratore generale Nino Gatto: «Il mondo dell'imputato era quello dei mafiosi»
di Domenico Condito
L’imputato Marcello Dell’Utri, l’uomo a cui il premier Berlusconi deve molto, forse troppo, è in attesa della sentenza d’appello dei giudici di Palermo. Il senatore era stato condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Da ieri i giudici del processo sono in camera di consiglio, e la sentenza è attesa fra oggi e domani. Il procuratore generale Nino Gatto, nell’ultima udienza prima della camera di consiglio, ha replicato alle arringhe della difesa. A conclusione della sua replica, rivolgendosi ai giudici, ha dichiarato: «Non vorrei essere nei vostri panni: dovete prendere una decisione che è veramente storica, non solo dal punto di vista della storia giudiziaria, ma che attiene alla storia del nostro Paese. Voi potete contribuire alla costruzione di un gradino, salito il quale forse, e ripeto forse, si potranno percorrere altri scalini che potranno fare accertare le responsabilità che hanno insanguinato il nostro Paese. Oppure lo potete distruggere questo gradino»...
Intoccabili?
2 commenti:
Come i criminali creano prove false contro Dell'Utri e Berlusconi.
http://kontroinformazione.myblog.it/archive/2009/12/04/come-i-criminali-creano-prove-false-contro-dell-utri-e-berlu.html
Markus,
il verdetto lo darà la storia, come sempre, e sarà inesorabile...
Lascio il tuo commento con l'URL che hai indicato... La verità della storia si affermerà comunque...
Stai sereno!
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