La premiazione, tenutasi nella Sala Sancti Petri dell’Arcivescovado, si è aperta con l’intervento di G. Battista Scalise che ha sintetizzato le varie fasi del concorso e riepilogato la intensa attività letteraria dell’Accademia dei Bronzi, “portata avanti in questi anni - ha detto - col il solo sostegno delle Edizioni Ursini”.
Si è quindi passati alla consegna dei riconoscimenti che sono andati a Maria Pia Furina, per il romanzo inedito “Questo pazzo amore”, Adele Fulciniti e Brunella Perri per il saggio “Zeffirelli: un’Aida tra microcosmo e macrocosmo”, e Pino Veltri per la lirica “Ti cercavo”.
“Al concorso - ha reso noto Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia dei Bronzi - sono state accettate 1.280 opere inedite di cui 1.190 di poesia e 90 di narrativa e saggistica. Un successo inaspettato in virtù del quale abbiamo deciso di aumentare i premi messi in palio. Nel contesto dell’iniziativa, particolare rilievo ha assunto la pubblicazione dell’antologia “Non abbiate paura…”, dedicata a Giovanni Paolo II, che raccoglie le migliori liriche partecipanti di 265 poeti e che sarà inviata gratuitamente a tutti gli Istituti teologici d’Italia”.
Il Premio Vivarium ad honorem, riconoscimento assegnato direttamente dalla Giuria presieduta da G. Battista Scalise e composta Mario Donato Cosco, Mauro Rechichi, Antonio Maduri e Vincenzo Ursini, è andato invece a mons. Antonio Cantisani per il volume “La forza del sorriso: mons. Fiorentini, arcivescovo di Catanzaro e vescovo di Squillace, 1919-1956”; Vincenzo Belcamino per il volume “Sant’Antonio e i ferrovieri di Catanzaro Lido” ed Emilio Grimaldi per il volume “Kierkegaard e la comunicazione della verità”. Premio speciale all’artista Alfredo Piacente, autore del logo del concorso.
Gli altri premiati, per la sezione poesia, sono stati Fulvio Castellani e Pieri Luigi Lemmi, rispettivamente per “Vecchia Contrada” e “Quando giungerà”; Nuccia Fratto Parrello e Antonio De Rosa, per “Angeli” e “Il dono ricevuto”.
Per la narrativa, al secondo e terzo posto sono stati classificati Rocco Pedatella con “Puzzle” e Maria Grazia Bajoni con “Una virtù difficile”, mentre per la saggistica il secondo premio è andato a Francesco Lubian per il volume “Figura e tipologia biblica nella Psycomachia di Prudenzio” e il terzo a Giorgio Casali per “L’Unità e il Vaticano: il Concilio visto dal quotidiano del P.C.I.”.La giuria ha, inoltre, assegnato altre targhe di merito ai poeti Abate Nicola, Agresta Bernardina, Berlingieri Bruno, Canciano Anna Maria, Capria Francesco Saverio, D’Agostino Assuntina, De Paola Antonia, Frangipane Suriani Tina, Frasci Marilina, Franchetti Maria Bertilla, Giacobbe Carmela, Giorgia Laura, Grillo Vitaliano, Lista Lino, Macidi Gabriella, Magri Annarita, Mainero Tiziana, Managò Marco, Mazzei Sina, Pecoraro Annamaria, Raschillà Stefania, Rossi Angela Gisella, Tassone Rocco Giuseppe e Torraca Raffaella.
Ha concluso Mario Donato Cosco con un interessante intervento sulla figura femminile nelle Variae di Cassiodoro.
“Il Premio Vivarium - ha dichiarato Vincenzo Ursini - in sole due edizioni è diventato uno degli appuntamenti letterari per opere inedite più seguiti d’Italia e questo mi sembra sia dovuto alla serietà della selezione e al nostro impegno nei confronti di quegli autori che meritano davvero di essere valorizzati e diffusi. Siamo in presenza di una iniziativa che ha varcato ormai i confini nazionali e che, pertanto, meriterebbe una maggiore attenzione da parte delle Istituzioni”.