sabato 18 maggio 2013

LAMEZIA TERME - OCCHI SU SATURNO in AGITACIÓN

Astronomia e Arte per la Notte dei Musei 2013 di Sabato 18 Maggio
Osservazione al telescopio dal terrazzo Pramantha Arte durante la mostra di Andrea Valencia


Durante la mostra personale di Andrea Valencia (inaugurazione ore 21.30) AGITACIÓN. Il cuore pulsante della politica, dal terrazzo della galleria alle 22.30 si punta il telescopio su Saturno, per l'osservazione astronomica del pianeta più folgorante del sistema solare, con Giuseppe Catanzariti e Antonio Bruno Umberto Colosimo.
L'associazione AstroPramantha arricchisce così il programma della Notte dei Musei 2013 aderendo alla seconda edizione dell'evento astronomico nazionale OCCHI SU SATURNO con:
- osservazione al telescopio del "signore degli anelli", secondo pianeta più massiccio tra i giganti gassosi e ultimo pianeta del Sistema Solare visibile ad occhio nudo. In questi giorni si trova alla distanza minima dalla Terra e offre uno spettacolo unico. A cura di Giuseppe Catanzariti;
- allestimento e lettura di alcune sculture d'arte tribale africana (della collezione AfricArte di Marcello Lattari), simbolicamente legate alla rappresentazione e all'evoluzione del concetto di tempo nella storia dell'uomo.
Un concetto impersonato con Saturno per i Romani e con Cronos per i Greci, che i nostri antenati hanno sviluppato attraverso la percezione e l'osservazione del cielo nei suoi movimenti, elaborando un sistema iconografico volto a coglierne leggi e dinamiche, ancora sorprendente per la sua attualità. A cura di Antonio Bruno Umberto Colosimo.

Ingresso e partecipazione alla mostra e alle attività di osservazione gratuite.
Pramantha Arte contemporary art gallery
Corso Giovanni Nicotera 165 Lamezia Terme
Info 339 5028498 - arte@pramantha.com

Notte europea dei Musei Pramantha 2013
MOSTRA PERSONALE DI ANDREA VALENCIA AGITACIÓN

Opening: Sabato 18 Maggio ore 21.30 (Notte europea dei Musei 2013)

ADREA VALENCIA. AGITACIÓN
Il cuore pulsante della politica
 
a cura di Maria Rosaria Gallo

18 Maggio / 8 Giugno 2013
apertura mercoledì/sabato, ore 17/20


Per la Notte Europea dei Musei 2013 di Sabato 18 Maggio, Pramantha Arte presenta la mostra personale di Andrea Valencia dal titolo AGITACIÓN Il cuore pulsante della politica, a cura di Maria Rosaria Gallo.
Dopo l'esperienza dello scorso anno - che ha impegnato l'artista nelle principali capitali europee con il Movimento Transnazionale di Disobbedienza Civile e l'ha vista protagonista di alcuni interventi in Pramantha - Andrea Valencia torna a Lamezia Terme con una mostra in cui - afferma il curatore - "il suo percorso conoscitivo, critico e dissidente giunge a maturazione".
"Pittrice, performer, graffitista, videomaker e antropologa - specializzata in antropologia visuale e studi di genere - Andrea Valencia è un'artista colombiana che utilizza l'espressione creativa per interrogare e decodificare la realtà storica cui appartiene ponendo particolare attenzione ai conflitti socio-culturali, ai processi di formazione identitaria e alle dinamiche di potere entro cui vecchi e nuovi modelli si contendono l'egemonia sui soggetti, restituendo un punto di vista originale che rifiuta l'attitudine al conformismo estetizzante dell'arte e rimette l'umano al centro della responsabilità dell'artista.
Nata a Cali (Colombia) nel 1973, Andrea Valencia si confronta con le grandi acquisizioni formali e intellettuali del XX secolo e intreccia la sua produzione artistica all'impegno civile e all'attivismo politico, promuovendo azioni di critica trans-femminista e lotta poetica nell'ambito di diversi collettivi. Intesa alla lettera, la parola agitazione rimanda all'idea di movimento eccessivo e impietoso. Per la psiche è il turbamento della stabilità individuale quando razionalità e sentimento divergono. In ogni organismo o sistema è l'effetto di una eccedenza, di uno squilibrio o di una ingiustizia. In tema politico è la resistenza. Il riferimento storico è alla lotta dei popoli delle civiltà precolombiane contro gli effetti spodestanti del dominio eurocentrico.
Con 18 dipinti, 18 disegni e un video-documentario, l'artista intraprende un viaggio iconografico nella sua attualità. Un'attualità in cui istanze di agitazioni personali e sociali intersecano istanze di agitazioni storiche e globali. Un'iconografia contaminata e aperta dove gli elementi del passato ancestrale si mescolano e si sovrappongono ai caratteri del presente acquisito, mentre l'immagine prodotta prefigura l'affacciarsi di nuove realtà.
Mobilitazioni sociali, uomini e donne, corpi e posture, moltitudini, icone popolari, simboli e riti ancestrali sono i soggetti di una figurazione vibrante, definita da segni assemblati e colori marcati che si addensano nelle atmosfere grasse e imponenti della pittura e si liberano nella delicata leggerezza del disegno. L'arte di Andrea Valencia scava nel profondo della memoria, mette in relazione immaginari differenti e opera una decolonizzazione simbolica che richiama i processi di decolonizzazione reale ribaltando la prospettiva dalla quale guardare la storia.
"Il tema fondamentale di Andrea Valencia è la libertà. La libertà del soggetto umano - indagata come possibilità - nella sua costitutiva e complessa natura di essere biologico e relazionale, nella sua contingenza di essere storico calato all'interno di un sistema che si autoproduce continuamente attraverso i suoi dispositivi, nella sua permeabilità di essere culturale che definisce la propria (e l'altrui) identità in termini di appartenenza, riconoscimento e misconoscimento. Il punto di vista e caleidoscopico: artista, donna, colombiana, migrante, cittadina del mondo. L'approccio è storico, fotografico, semiotico e genealogico. Nel suo mirino sono gli apparati del pensiero dominante e gli enunciati della storia ufficiale. Il metodo usato è l'alterazione creativa dei codici condivisi. La strada intrapresa è quella della lotta per la vita, che individua nel cuore la sua arma e nell'agitazione del cuore il punto critico del sistema che tende a respingere nella morte tutto ciò che non è funzionale alla sua egemonia". (Testo tratto dalla presentazione di Maria Rosaria Gallo)

ADREA VALENCIA. AGITACIÓN
Il cuore pulsante della politica
 
a cura di Maria Rosaria Gallo

18 Maggio / 8 Giugno 2013
apertura mercoledì/sabato, ore 17/20

Pramantha Arte contemporary art gallery
Corso Giovanni Nicotera 165 Lamezia Terme
Info 339 5028498 - arte@pramantha.com

Cosenza - Notte dei Musei fra suoni e visioni

18 maggio 2013, ore20.00 - 24.00 
Palazzo Arnone


Sabato 18 maggio 2013, Palazzo Arnone, sede della Galleria Nazionale di Cosenza, rinnova l’invito a godere dei suoi tanti tesori d’arte, fra suoni e visioni, nella festosa cornice della Notte dei Musei che avvicinerà tutti i musei d’Europa.
Ad intrattenere gli ospiti dalle 20.00 fino a mezzanotte saranno le splendide esecuzioni del Conservatorio di Musica Stanislao Giacomantonio di Cosenza, partner storico dell’evento. Nel corso della serata non mancheranno altre stimolanti proposte. Sarà possibile conoscere la storia del magnifico palazzo e ammirare le straordinarie collezioni della Galleria, guidati dagli studenti del Liceo Classico Bernardino Telesio di Cosenza. Nelle sale espositive, per la meraviglia e il divertimento dei ragazzi, la Compagnia Libero Teatro presenterà Tele(in)visione, brillanti racconti che daranno vita ai capolavori della Galleria attraverso i personaggi e le scene più avvincenti. Di grande interesse l’occasione di osservare da vicino come un tecnico del Laboratorio di diagnostica esamini con l’ausilio di moderni strumenti d’indagine un antico dipinto e ne riporti alla luce i segreti nascosti. Con la collaborazione dell’Associazione Verde Binario si potranno poi esplorare le contaminazioni dei linguaggi digitali e sperimentarne le straordinarie potenzialità, interagendo con le installazioni in esposizione.
I sound contemporanei della musica ambient saranno il piacevole sottofondo per i momenti riservati alle degustazioni dei prodotti tipici offerti dalle migliori aziende del territorio. Anche quest’anno Palazzo Arnone si unisce al vivace itinerario culturale che collegherà altri luoghi d’arte e di cultura della città, aperti fino a mezzanotte e tutti raggiungibili con le navette gratuite assicurate dal Comune di Cosenza e dall’AMACO.
L'Assessorato alla Cultura della Provincia di Cosenza propone presso la Biblioteca Provinciale di Cosenza la proiezione del cortometraggio Kyriakos di Giovanni Sole, prodotto dall’Università della Calabria e dalla Provincia di Cosenza – Assessorato alla Cultura; la mostra di pittura di Carlo Furgiuele Aspetti della Memoria e l’esposizione di liuteria classica di Alessandro Carpino. Ancora presso il Museo delle Arti e dei Mestieri (MAM) la mostra bipersonale Il mio mondo di Paola Fedele ed Estemporealismo di Antonio Viscardi. Il Museo dei Brettii e degli Enotri presenta musiche celtiche e sudamericane a cura dell’Associazione Musicale The Brass Collection con Fiorella Terranova all’arpa celtica e Sandro De Luca alle percussioni.
La Biblioteca Civica di Cosenza, in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e a centocinquanta anni dalla nascita di Pietro Mascagni, inaugura la mostra Verdi e non solo, curata da Luciano Romeo. I visitatori potranno scoprire partiture, canti e tradizioni popolari del ricchissimo fondo Armando Muti, etnologo e musicista poliedrico. Dalle ore 21.00 l’Ensamble Hesperia presenterà lo spettacolo teatrale Ma mere l'oye su musiche di M. Ravel. La serata si chiuderà con le note della fisarmonica di Ivano Biscardi che proporrà un ricco repertorio, da Bach a Piazzolla.

NOTTE DEI MUSEI  FRA SUONI E VISIONI 
Programma 1 (pdf)
Programma 2 (pdf)

ALTRI APPUNTAMENTI A COSENZA
Programma (pdf)

Notte dei Musei fra suoni e visioni
Cosenza, Palazzo Arnone
18 maggio 2013 - ore 20.00-24.00

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Coordinamento: Francarosa Negroni
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246

Reggio Calabria - XI edizione del "5 maggio"
NAPOLEONE E IL CINEMA

Venerdì 31 maggio, alle ore 18,00, presso la saletta conferenze della Chiesa di San Giorgio al Corso di Reggio Calabria (ingresso via Giudecca: inizio tapis roulant), il Circolo Culturale “L'Agorà” ed il Centro studi “Gioacchino e Napoleone” organizzano l'undicesima edizione del “5 maggio”, giornata di studi napoleonici. Il tema del nuovo appuntamento verterà su “Napoleone ed il cinema” e vedrà come relatore Tonino De Pace (presidente del Circolo del Cinema “Zavattini”.




Oratorio dell’Arciconfraternita del Rosario
Complesso monumentale di San Domenico Cosenza

Restaurato l'Oratorio del Rosario, una delle espressioni più significative dell’arte barocca nella città di Cosenza.


La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, in attuazione del Progetto ARCUS SPA – Programma di interventi relativi alla tutela, ai Beni e alle Attività Culturali e allo Spettacolo da finanziare con le risorse individuate ai sensi dell’art. 60, comma 4, della L. 27.12.2002 n. 289. – Anno 2009, ha consegnato, in data 3 maggio 2013, i lavori di consolidamento e restauro parziale dell’Oratorio dell’Arciconfraternita del Rosario annesso al complesso monumentale di San Domenico di Cosenza. L’intervento di restauro, progettato dai tecnici della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e diretto da Fabio De Chirico, soprintendente BSAE Calabria e da Nella Mari, storico d’arte SBSAE Calabria, sarà ultimato nell’autunno del 2014. Lo splendido Oratorio del Rosario è una delle espressioni più significative dell’arte barocca nella città di Cosenza.
La prima fase costruttiva risale al Cinquecento come attestano la cassa muraria, gli arconi in pietra di accesso alle cappelle laterali, l’arco santo in pietra e l’abside quadrangolare.
Alla prima metà del Seicento rimanda il preziosissimo soffitto in legno intagliato e dorato dall’opulento decoro tipico del variegato repertorio ornamentale barocco e su cui si stagliano lo stemma del mecenate Lorenzo Landi e cinque dipinti su tela raffiguranti Gesù tra i dottori della chiesa, la Natività, La morte della Vergine, La Circoncisione, La discesa dello Spirito Santo.
Nel corso del Settecento l’Oratorio del Rosario, in piena adesione al gusto barocco, viene rimaneggiato e arricchito. Le pareti vengono decorate con stucchi dorati, si realizzano il doppio ordine di stalli in legno laccato e dorato, il pulpito, il cancello di accesso alla cappella in ferro battuto, l’ampia cantoria in legno dipinto e la cupola dell’abside.
La resa volumetrica e prospettica e l’ornamentazione fanno di questo luogo sacro un esempio eccellente, un documento prezioso e unico dell’architettura e dell’arte barocca nella città di Cosenza.
La lettura dell’apparato pittorico restituisce un programma iconografico strettamente correlato all’intitolazione della cappella: è la rappresentazione dei Quindici Misteri che si dispone lungo le pareti, ai lati dell’arco santo, sulla cupola.
L’intervento previsto ha l’obiettivo di dare slancio vitale al centro storico di Cosenza avviando un’adeguata programmazione che, partendo dai punti di eccellenza che custodiscono memorie e un patrimonio di arte e di cultura di straordinaria rilevanza, le restituisca valore e centralità.
Il restauro dell’Oratorio del Rosario, unico intervento ARCUS approvato in Calabria, rappresenta un importante tassello nell’attività di tutela e recupero del patrimonio culturale, ancora più significativo in considerazione della grave crisi economica che investe il nostro Paese.

Oratorio dell’Arciconfraternita del Rosario 
Complesso monumentale di San Domenico Cosenza 

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

Castello Normanno di Santa Severina
SILVIO VIGLIATURO - Giudizio Universale Trasparente

Da sabato 8 giugno 2013

Silvio Vigliaturo, Giudizio Universale, 2011
150x250, olio su tela

A partire da sabato 8 giugno 2013, la suggestiva sede del Castello Normanno di Santa Severina (Crotone), risalente all’XI secolo d.C., ospiterà una significativa collezione di opere dell’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo
La mostra, a cura di Boris Brollo, promossa dal Comune e dal Rotary Club di Santa Severina, in occasione del suo decennale, è composta di venti lavori rappresentativi della produzione più recente di Vigliaturo, tra sculture, dipinti e una video-narrazione. Sono le grandi dimensioni a farla da padrone, in un’ottica di interazione con gli spazi imponenti e massicci della rocca di origine medievale voluta dal normanno Roberto il Guiscardo, che, nel 1075, conquistò il borgo di origine greco-bizantina di Santa Severina, ad oggi uno dei più belli d’Italia. 
Le sale del Piano Nobile del Castello ospitano una serie di tredici sculture di oltre due metri di altezza, che sono altrettante esemplificazioni di alcuni dei temi più cari all’artista: dalle figure eroiche, mitologiche e bibliche, ai Musicisti, sino agli Amanti. All’ingresso trovano spazio due Amazzoni con gli scudi in vetro e acciaio posati a terra. Si tratta di un omaggio che l’artista rende alla donna e alla sua forza, ritraendola in un momento di riposo ed esaltandone la femminilità attraverso la trasparenza del vetro che accende la lucentezza dei colori. Volgendo lo sguardo alternativamente nelle due direzioni opposte del percorso espositivo, il visitatore si trova posizionato su di una linea immaginaria che collega i personaggi totemici di Adamo ed Eva, situati ai lati opposti del Castello, ma sempre presenti l’uno nello sguardo dell’altra. Negli spazi che ospitano il Museo Archeologico trovano la loro sede altre tre sculture in vetro in cui riverberano le tematiche della donna-guerriero, questa volta personificata dalla Camilla del poema virgiliano, e degli Amanti. Infine, il percorso della mostra, che si giustappone a quello della visita del Castello che la ospita, trova il suo termine nella video-narrazione e nei tre dipinti di grandi dimensioni alloggiati nelle ex-scuderie. Il vorticoso e drammatico Giudizio Universale, che da il titolo alla mostra, un marasma di corpi che si fondono in macchie rosse, bianche e nere, offre il perfetto contrappunto alla vivacità cromatica e alle forme sinuose e trasparenti tipiche dell’arte scultorea di Silvio Vigliaturo.

Silvio Vigliaturo, Mescolanze, 2010
150x150, olio su tavola

SILVIO VIGLIATURO 
Giudizio Universale Trasparente

Luogo: Castello di Santa Severina
Piazza Campo, 88832, Santa Severina (KR)
Curatore: Boris Brollo
Periodo: dall’8 giugno all’8 settembre 2013
Orari: tutti i giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20
Info: Ufficio stampa MACA
Tel. 0119422568
 info@silviovigliaturo.it
 info@museomaca.it
www.silviovigliaturo.it
www.museomaca.it

giovedì 18 aprile 2013

Pramantha Arte - Cosmogonie/Cosmologie. Tra mito e scienza, l'origine nell'Universo

con Marcello Lattari e Antonio Bruno Umberto Colosimo 

20 aprile 2013 - ore 18.30
Pramantha Arte contemporary art gallery 
Corso Giovanni Nicotera 165, Lamezia Terme 


ATTIVITA' IN MOSTRA
Sabato 20 aprile, ore 18.30, presso Pramantha Arte contemporary art gallery di Lamezia Terme si chiude il ciclo di incontri dedicati alla mostra AfricArte. Alla scoperta del contemporaneo con: 

Cosmogonie/Cosmologie. Tra mito e scienza, l'origine nell'Universo 
con Marcello Lattari e Antonio Bruno Umberto Colosimo

La conferenza rappresenta un momento di approfondimento sull'arte e sulla cultura africana attraverso un doppio sguardo rivelatore: filosofico-antropologico e scientifico-astronomico. 

Con Marcello Lattari - studioso, cultore e collezionista di arte africana - AfricArte svela i sensi profondi di statue, maschere, cimieri, reliquari e feticci, indagando la funzione relazionale (sociale e religiosa) dell'arte africana, e offrendo una panoramica dei valori e dei rituali comunemente diffusi e riscontrabili tra le culture dei popoli africani. 
Per questa via - attraverso la rivisitazione di credenze, rituali, danze, miti e testimonianze - si delineano i contorni di un immaginario complesso, spirituale e filosofico, che sulla relazione conoscitiva del singolo con l'ambiente circostante (comunità, natura, cosmo) incentra il suo sistema di vita, rivelando un modo diverso di concepire l'esistenza, il suo senso nel tempo e nel cosmo, le stesse idee di spiritualità, di soprannaturale, di divinità, evocando - come scrive lo stesso Lattari - "lo spirito delle nostre ataviche e dimenticate origini"

Con Antonio B. U. Colosimo - studioso, cultore e divulgatore di scienze astronomiche - i miti e le cosmogonie narrate dalla sculture rivelano la pregnanza di contenuti scientifici e la "modernità" di concezioni cosmologiche che - attraverso un antico sistema simbolico - tramandano conoscenze di popolo in popolo fin dai primordi della nostra storia. 
Per questa via - attraverso l'analisi culturale e la decodificazione scientifica di simboli e iconografie - emerge l'importanza rivestita dai fenomeni astronomici nella formazione dei sistemi culturali ancestrali e nella nascita della religione. 
La comparazione dei miti cosmogonici di diverse civiltà, infine, giunge a delineare le attuali conoscenze sul cosmo e l'attuale visione dell'Universo, scoprendo nella descrizione scientifica di esso la persistenza di elementi concettuali presenti fin dalle più antiche narrazioni mitiche circa la sua origine e struttura. 

La mythologie, dans son origine, est l'ouvrage de la science; la science seule l'expliquera. Charles Dupuis

Ingresso gratuito 

Pramantha Arte contemporary art gallery 
Corso Giovanni Nicotera 165, Lamezia Terme 
Info: +39 339 5028498 – arte@pramantha.com

Mario Vicino - ARTE in CALABRIA
Storia Opere Percorsi

Presentazione del volume al Palazzo Arnone di Cosenza, il 23 aprile 2013, in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore.




Martedì 23 aprile 2013, alle ore 10.00, a Cosenza, Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e della Galleria Nazionale di Cosenza, si terrà, in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, un incontro con Mario Vicino, autore del volume ARTE in CALABRIA – Storia Opere Percorsi (Editrice Libreria “Aurora”). 
Interverranno all’iniziativa, moderata dallo scrivente: Fabio De Chirico, soprintendente BSAE della Calabria; Adriano Ritacco, presidente nazionale della Federazione Italiana dei Club e Centri Unesco; Rosanna Caputo, storico d’arte in servizio presso la Soprintendenza BSAE della Calabria; Rita Fiordalisi e Adele Bonofiglio, funzionari MiBAC. 
L’opera di Mario Vicino ripercorre, in maniera approfondita, il rilevante patrimonio storico-artistico calabrese. Trovano, infatti, spazio nel lavoro di Vicino l’Abbazia della Sambucina, la Cattolica di Stilo, il San Ladislao di Simone Martini, l’Immacolata di Pietro Negroni, il Polittico del Vivarini, il San Sebastiano di Mattia Preti e tantissime altre testimonianze d’arte che connotano mirabilmente la nostra Regione. 

Silvio Rubens Vivone


Bartolomeo Vivarini - Polittico


Mattia Preti - San Sebastiano


Rosa Maria Delli Quadri - Nel Sud romantico

Diplomatici e viaggiatori inglesi alla scoperta del Mezzogiorno borbonico


L’Università delle Generazioni di Badolato (Catanzaro) intende segnalare a tutti, in particolare a coloro che amano i viaggi e alle genti meridionali (specialmente agli operatori turistici e ai cultori delle storie regionali e locali) un libro meritevole della massima attenzione, appena pubblicato dall’Editore Guida di Napoli: Nel Sud romantico. Diplomatici e viaggiatori inglesi alla scoperta del Mezzogiorno borbonico. L’autrice è Rosa Maria Delli Quadri, giovane docente in “Storia del Mediterraneo moderno” all’Università Orientale di Napoli, dove collabora come cultrice della materia alla cattedra di “Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo” e “Storia moderna” del prof. Luigi Mascilli Migliorini, con vasta bibliografia e sempre più vasta ed importante esperienza internazionale tanto da farne “regina” del Mediterraneo. Il periodo analizzato è quello compreso tra il 1816 e il 1840, quando, al termine dello “tsunami” napoleonico, il Regno delle Due Sicilie ritornava alla normalità borbonica beneficiando dell’amicizia e delle simpatie interessate di alcune potenze europee, prima di tutte dell’Inghilterra. Inghilterra che, poi, nel 1860 voltò le spalle al re di Napoli favorendo la conquista del Sud da parte dei Savoia. E questo libro riesce utile anche per capire come si arriva, piano piano, a tale tristissimo epilogo per il Sud, insinuando nel lettore il dubbio che (ci è sembrato di capire) nessun viaggio è “innocente” dal momento che conoscere un qualsiasi territorio (fosse anche per turismo) può, alla fine, agevolare azioni “ostili” proprio contro quel popolo tanto “innocentemente” scrutato.

La prof.ssa Rosa Maria Delli Quadri
docente all'Orientale di Napoli

“regina” del Mediterraneo
Così, il percorso effettuato dalla professoressa Delli Quadri ci porta a considerare innanzi tutto il “Sud immaginato” tra mito, realtà e stereotipo specialmente dai viaggiatori dell’arcinoto “Gran Tour” quando, dalla fine del Cinquecento agli inizi dell’Ottocento, non c’è intellettuale europeo che non cerchi di rivivere l’epopea omerica e magno-greca, romana e rinascimentale per le strade d’Italia, privilegiando quelle meridionali. C’è tutta una ricchissima letteratura ed editoria a riguardo, tanto che si potrebbe parlare di una vera e propria prima “rivoluzione turistica” di tipo aristocratico cui seguirà, a distanza di tempo, la seconda “rivoluzione turistica” (questa volta popolare o di “massa”) quale ognuno di noi ha vissuto e continua a vivere, più o meno, anche in giro per il mondo, magari mancando di visitare proprio il nostro territorio di pertinenza lasciandolo, paradossalmente, alla conoscenza degli stranieri!

E gli stranieri ci hanno sempre studiato bene (a volte persino meglio di noi stessi), nel corso dei secoli, anche per un ritorno politico-economico e, alla lunga, anche militare, facendo intendere che interessava loro soltanto l’arte e la cultura, altresì illudendoci e lusingandoci, allora come adesso, persino per le squisitezze della nostra eno-gastronomia (abbinata al mandolino!) pur di farci percepire come simpatici e benvenuti coloro che ci “onoravano” della loro presenza. Italiani esterofili, sempre! Ma mai sospettando che tale esterofilia si paga in tanti modi, non ultima la subalternità generalizzata, lasciandoci l’Italietta contraddittoria ed autolesionista che è sempre tanto piaciuta ai vari conquistatori palesi ed occulti del “Bel Paese”. Questo ed altro c’è dei dispacci diplomatici e dei viaggiatori tanto “disincantati” quanto “turisti-spie” di potenze straniere, specialmente quando si trattava di seguire le turbolenze di un’Italia e, in particolare, di un Mezzogiorno sempre caratterizzati, entrambi, da malcontento rivoluzionario, misto a indifferenza, fatalismo o addirittura assenza al proprio destino, però ben pilotato da altri. Un Sud stabilmente in balia di altri. Sud romantico quanto tragico, quindi, che Rosa Maria Delli Quadri svela in tutti i suoi contenuti concreti dentro una verità storica, sociologica ed antropologica tale che ci possiamo spiegare pure la tremenda crisi attuale, che affonda nei secoli precedenti e altrettanto strutturale e senza vie di uscite se non quel “galleggiamento” mediterraneo così rassegnato da sembrare ormai definitivo.

L’Università delle Generazioni caldeggia la lettura della monografia della professoressa Delli Quadri proprio per andare nel più profondo delle nostre radici di “pseudo-popolo” nonostante avremmo tutte le premesse e le basi per esserlo più di tanti altri e alla grande. “Nel Sud romantico” è un libro che dovrebbe essere studiato da tutti in Italia e all’estero e, in particolare, nelle scuole superiori e nelle università del nostro meridione (specialmente dalla classi dirigenti) e non soltanto perché ricorrono numerosissimi nomi e riferimenti alle nostre località (consigliato, quindi, a tutte le Pro Loco ed Uffici Turistici territoriali), ma soprattutto per cercare di ritrovare i valori di vera rinascita e dignità per un Sud finora troppo massacrato. Ovviamente l’appello alla lettura e allo studio di questo testo-base è rivolto, prima di tutti, alle nuove generazioni, le quali, utilizzando una mentalità multimediale e globalizzata, dovrebbero avere più possibilità di rendere la propria Terra degna di stare al mondo facendone rispettare da tutti la dignità passata presente e futura!
Domenico Lanciano

associazione culturale informale
UNIVERSITA’ DELLE GENERAZIONI
presso il promotore responsabile dr. Domenico Lanciano
Via Giuseppe Pisani 25 – 88060 Badolato Marina (CZ)
universitadellegenerazioni@gmail.com

La festa della Calabria Contemporanea al MACA di Acri

Tre inaugurazioni in un giorno 

Sabato 20 aprile 2013, a partire dalle ore 17:30, al MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) verranno presentati tre nuovi progetti espositivi che, oltre ad arricchire ulteriormente il curriculum di mostre del museo ai piedi della Sila – se ne contano 20 dal 2007 a oggi –, intende supplire alla mancata istituzione, per il 2013, dell’annuale Settimana della Cultura del MiBAC. Si tratta di una vera e propria festa dell’arte contemporanea Made in Calabria, dato che tutti i protagonisti della giornata sono originari della regione.

Le sale del Piano Nobile di Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del MACA, ospiteranno, a partire da sabato 20 aprile e fino a domenica 16 giugno p.v., la personale del pittore Pino Chimenti, che rientra nell’ambito del progetto Bancartis, promosso da BCC Mediocrati, attraverso cui, annualmente, l’istituzione bancaria e il museo di Acri collaborano per promuovere la cultura e l’arte sul territorio. « Attraverso i microcosmi pittorici di Chimenti – spiega Boris Brollo, curatore della mostra –, fatti di miti personali e personaggi ludici e surreali, si intravede un moderno maestro del racconto di questa terra calabra appartenuta a una grande storia e le cui radici trasudano ancora di questo passato glorioso ».

Pino Chimenti, Rinnovamento eclettico ed eroico 
di tre cyborg del futuro

La Sala Estemporanea ospiterà, invece, l’installazione Esseri trasparenti dell’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo, di cui il MACA ospita una collezione permanente di oltre duecento opere, tra dipinti e sculture. L’opera, realizzata appositamente per essere esposta al museo di Acri, è composta di tre sezioni poste in stretta relazione una con l’altra, ognuna frutto di una distinta modalità espressiva. Pittura, scultura in vetro e video-arte danno vita a un ricco dialogo sulla Trasparenza, che l’artista intende come valore universale e imprescindibile per gli uomini contemporanei, esortando gli spettatori a farsene portatori.

Silvio Vigliaturo, Esseri trasparenti

Nelle undici sale che ospitano la collezione permanente delle opere di Vigliaturo, troveranno posto i lavori dei dodici giovani artisti calabresi vincitori del progetto Young at Art, promosso dal MACA in collaborazione con l’associazione Oesum Led Icima. Anna Capolupo, Maurizio Cariati, Salvatore Colloridi, Marco Colonna, Giovanni Fava, Giuseppe Guerrisi, Salvatore Insana, Giulio Manglaviti, Domenico Mendicino, Mirella Nania, Gregorio Paone e Giusy Pirrotta, esponenti dell’intera gamma di modalità espressive dell’arte contemporanea (dalla pittura, alla video-arte, passando per la scultura, l’installazione, la fotografia e il collage digitale), « restituiscono alla perfezione quella diversità di prodotti che è l’indizio principale della ricchezza della Calabria artistica – commentano i curatori Massimo Garofalo e Andrea Rodi –, che sta finalmente cominciando a credere in se stessa e nelle proprie potenzialità. Dodici giovani talenti per dodici linguaggi nuovi che raccontano della freschezza di un territorio in rinascita ».

Mirella Nania, Vita Nova (Young at Art 2013)


Tre inaugurazioni in un giorno 
La festa della Calabria Contemporanea al MACA

Data evento: Sabato 20 aprile 2013, ore 17:30
Luogo evento: MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
Palazzo Sanseverino-Falcone
Piazza Falcone, 1 – 87041, Acri (Cs)
Info evento: Ufficio stampa MACA
Tel. 0119422568
info@museomaca.it
www.museomaca.it
youngatart2013.com

giovedì 11 aprile 2013

Una scultura di Silvio Vigliaturo al Liceo Vincenzo Julia di Acri

Inaugurazione ufficiale: venerdì 19 aprile 2013, a partire dalle ore 12.00


Silvio Vigliaturo, Albero della conoscenza, 2013
Scultura in vetro - cm.265x83


Venerdì 19 aprile 2013, a partire dalle ore 12, si terrà, presso il Liceo Classico e Scientifico Vincenzo Julia di Acri (Cs), un incontro tra gli studenti dell’istituto e due dei principali artefici delle iniziative espositive del MACA (Museo Arte Contemporanea Acri): Silvio Vigliaturo, artista, maestro del vetro e direttore artistico del museo e Boris Brollo, curatore e critico d’arte, che collabora con il MACA sin dalla sua nascita, nel 2006, e di cui ha curato la maggior parte delle mostre, tra cui, ultima in ordine di tempo, la personale del pittore Pino Chimenti, che aprirà sabato 20 aprile p.v. 
Durante l’incontro verrà ufficialmente inaugurata l’installazione L’Albero della conoscenza, realizzata da Vigliaturo su richiesta degli studenti del Liceo Vincenzo Julia, desiderosi di inserire l’edificio che ospita l’istituto scolastico all’interno di un ideale percorso artistico, segnato dai lavori dell’artista di origine acrese, che si snodi attraverso i luoghi più importanti della città ai piedi della Sila, per giungere fino MACA.
L’Albero della conoscenza è un’opera in cui disegno e scultura interagiscono per dare vita a una soluzione tanto efficace dal punto di vista dell’impatto visivo, quanto pregnante per ciò che riguarda il significato che essa veicola. La scultura in vetro di oltre 250 cm d’altezza, che costituisce il cuore dell’opera, coniuga astrattismo e figurazione per dare vita a un’esplosione cromatica di forme geometriche da cui nascono frutti e germogliano foglie. Le stesse che si ritrovano dipinte sulle pareti retrostanti l’albero e, ancora in vetro, adagiate ai suoi piedi. L’Albero della conoscenza è l’origine di qualunque forma di sapere, di ogni intelligenza e le foglie, che siano ancorate saldamente al tronco, tracciate sullo sfondo o gettate a terra, restituiscono la molteplicità di linguaggi, tutti degni d’ascolto, attraverso cui si manifesta e parla la conoscenza. «La pianta del sapere – ricorda l’artista agli studenti – è necessaria allo sviluppo delle coscienze e di un’etica sociale e civile che porti frutti da raccogliere e donare con generosità. La materia che compone l’opera, il vetro, indichi la trasparenza necessaria a voi uomini di domani e portatori sani del sapere del passato». Proprio il passato, quello dei grandi movimenti artistici di fine Ottocento, che tutt’oggi riverberano nella creatività contemporanea, sarà l’argomento centrale dell’intervento di Boris Brollo, che rintraccerà l’Origine del modernismo nei pittori macchiaioli, impressionisti, modernisti e appartenenti al movimento della Scapigliatura lombarda, tracciando un percorso che va dal 1860 fino all’avvento del cubismo.

MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) 
tel. 0119422568
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youngatart2013.com
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Adriano Ritacco è il nuovo presidente nazionale della Federazione Italiana dei Club e Centri Unesco

di Silvio Rubens Vivone

Adriano Ritacco, nato a Cosenza il 29 agosto 1969, è il nuovo presidente nazionale della Federazione Italiana dei Club e Centri Unesco. Eletto a Firenze, nel corso di un’assise che ha visto la partecipazione di rappresentanti della famiglia unescana provenienti da ogni parte d’Italia, guiderà questo prestigioso organismo con la passione già dimostrata nel precedente incarico di Tesoriere Nazionale. Adriano Ritacco, nella funzione di presidente del Club Unesco San Marco Argentano, ha promosso alcune iniziative (la Giornata mondiale della libertà di stampa, la Giornata Internazionale della Gioventù) che ne hanno evidenziato lo spessore umano e la grande capacità organizzativa. Il neo presidente certamente si impegnerà ancora strenuamente per il raggiungimento dei principi propugnati dall’Unesco.


venerdì 5 aprile 2013

L’ecomostro di San Martino a Copanello non esiste più

di Salvatore Condito

Stalettì - Era il simbolo del degrado, dell’abusivismo edilizio. Era denominato l’Alveare, in sfregio alle più elementari regole di rispetto dell’ambiente del territorio. E oggi, dopo tante battaglie legali portati avanti nel corso degli anni dalle associazioni ambientaliste, tra cui Italia Nostra , W.W.F. Lega Ambiente e Verdi, l’ecomostro di san Martino a Copanello non esiste più.
Decisivo, tuttavia, è stato l’impegno della Regione Calabria, che durante il governo di Agazio Loiero, con il prezioso contributo dell’Assessore all’Urbanistica Michelangelo Tripodi, fece approvare un piano di riqualificazione di sette siti regionali, caratterizzati per forte presenza antropica e degrado urbanistico, tra cui proprio il promontorio di San Martino di Copanello: sette casermoni realizzati negli anni settanta, un vero scempio e una ferita aperta negli anni causata da connivenze e compiacenze. Contro, fiumi di inchiostro, denunce, esposti alla magistratura , tanto da elevare questo sito alle cronache nazionali, anche per il pregio del luogo da un punto di vista naturalistico e archeologico.
Oggi è stata scritta la parola fine. La riqualificazione ormai è completata grazie a un finanziamento di seicentomila euro, tramite fondi CIPE, che ha visto diverse fasi: l’abbattimento a Gennaio 2007 con la presenza dell’allora ministro all’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ed i vertici regionali e comunali, poi la vera e propria riqualificazione con un bando per selezionare il progetto - poi realizzato da un gruppo di professionisti composto da Alessandro Taverniti, Ottavio Amaro, Antonio Marino, Laura Marino, Gianfranco Neri, Laura Thermes, Rosa Marino Tornatora , mentre l’impresa Garden Giada di Rocca di Neto ha realizzato materialmente l’opera. Il tutto, grazie alla determinazione negli anni dell’amministrazione comunale di Stalettì, guidata dal Sindaco Pantaleone Narciso, coadiuvato dall’Ufficio tecnico diretto da Beniamino Posca e dal responsabile del procedimento Leonardo Ciccarello.
I lavori sono stati consegnati da verbale alla fine di Dicembre 2012, ma in questi ultimi mesi si stanno completando opere di rifinitura come l’impianto di illuminazione , le panchine, l’impianto di irrigazione. Ora l’impatto visivo è davvero mutato: da un ammasso di cemento e pilastri abbiamo un vero e proprio giardino pensile che affaccia su un’area marina incantevole, tra le più belle d’Italia.
Nei prossimi giorni, comunque, l’amministrazione dovrebbe tagliare il fatidico nastro, offrendo alla popolazione locale, ma anche all’intera regione, un luogo straordinario ritrovato e recuperato dai predoni del cemento. Una battaglia vinta a favore dei tanti cittadini e associazioni che si sono battuti per ridare dignità a questo magnifico paesaggio. “Chiudiamo una delle pagine più amare del nostro territorio”, ha sottolineato il sindaco di Stalettì Pantaleone Narciso. “Ci sono voluti – ha aggiunto – quasi sette anni per recuperare e ridare dignità a quest’area, tra le più belle e famose dello Jonio, vicina alla chiesetta Paleocristiana di San Martino, sito di interesse archeologico nazionale. Sono felice personalmente di concludere il mio mandato con quest’ultimo atto – ha detto ancora Narciso – che renderà sicuramente orgogliosi i miei concittadini”.




martedì 26 marzo 2013

Successo per il concorso Young at Art del MACA di Acri

Mercoledì 27 marzo 2013 verranno ufficializzati e comunicati i nomi dei vincitori del concorso.

Giuseppe Lo Schiavo, I Stay here, 2012,
cm 40x 65, fine art print

Il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) è lieto di annunciare che la fase preliminare della seconda edizione del progetto Young at Art, indirizzato agli artisti Under 35 nati in Calabria, si è conclusa sfiorando le 100 candidature pervenute, aumentate di un terzo rispetto all’edizione dell’anno precedente. Ciò testimonia dell’estrema vivacità della giovane scena artistica calabrese e della sua varietà, data la presenza di artisti appartenenti pressoché all’intero spettro della gamma di possibilità espressive offerte dall’arte contemporanea. 
Per l’edizione 2013 del concorso Young at Art, il MACA ha inteso rinnovare la riflessione sull’arte come espressione di un territorio, intrapresa nel 2012, puntando lo sguardo non solo sugli artisti che hanno scelto di restare in Calabria – come accaduto l’anno scorso – , ma anche sui giovani talenti migranti, con la convinzione che in un’opera d’arte siano sempre e comunque presenti la storia e le radici di chi l’ha realizzata. Da qui il sottotitolo dell’iniziativa: Home is Where the Art is (La casa è dov’è l’arte), dove la parola Art si va a sostituire ad Heart (cuore), sottolineando l’aspetto vitale e passionale della creatività artistica. 
Mercoledì 27 marzo 2013 verranno ufficializzati e comunicati i nomi dei vincitori del concorso, che prenderanno parte alla mostra itinerante organizzata dal MACA in collaborazione con l’associazione culturale Oesum Led Icima
La prima tappa del progetto Young at Art 2013 si terrà negli spazi del MACA a partire da sabato 20 aprile 2013, per concludersi domenica 16 giugno. Tutte le informazioni relative al concorso e alla mostra itinerante sono disponibili sul sito http://youngatart2013.com.

MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) 
tel. 0119422568
info@museomaca.it
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youngatart2013.com
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twitter: @museomaca

Il progetto Young at Art rientra nell’ambito del programma MacArtCalabriaProject, che fa parte della rete di eventi finanzianti dalla Regione Calabria nell’ambito dell’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Arte Contemporanea in Calabria. Piano Regionale per L’Arte Contemporanea in Calabria. Linea di intervento 5.2.2.4 del POR FESR 2007/2013 – Azioni per lo sviluppo dell’Arte Contemporanea in Calabria.

Leggi anche:
MACA - CONCORSO YOUNG AT ART 2013: Home is Where the Art is

giovedì 21 marzo 2013

E' morto Pietro Mennea

La notizia ci raggiunge come un fulmine a ciel sereno. Olimpionico (1980) e detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 (con il tempo di 19"72, attuale record europeo), fu anche un grande esempio per le sue qualità umane e il suo impegno civile. Un grande italiano! Ciao, Pietro!

L'arrivo vittorioso di Mennea nei 200 metri agli Europei di Roma 1974

lunedì 11 marzo 2013

Mostra a Lamezia Terme
AfricArte. Alla scoperta del Contemporaneo

Opening Sabato 16 marzo - ore 18.30 
Incontro con il collezionista Marcello Lattari 
Pramantha Arte, Corso Giovanni Nicotera, 165 - Lamezia Terme

Con un evento espositivo unico in Calabria, il prossimo sabato 16 marzo arriva l'atteso appuntamento Pramantha di questo anno 2013: AfricArte. Alla scoperta del Contemporaneo a cura di Maria Rosaria Gallo, presso gli spazi espositivi della galleria Pramantha Arte in Via Giovanni Nicotera 165 a Lamezia Terme, con inaugurazione alle ore 18.30 e durata fino al prossimo 2 maggio. Visitabile gratuitamente da martedì a sabato, dalle ore 17 alle ore 20.


AfricArte. Alla scoperta del Contemporaneo - afferma il curatore - è una mostra di arte tribale. Un saggio di scultura e cultura africana allestito in 65 autentici manufatti (tra maschere e statuaria di varia età e provenienza), selezionati da una delle più importanti collezioni private di arte africana in Italia: la collezione dello studioso e ricercatore calabrese Marcello Lattari. 

Un viaggio intriso di molteplici sensi e dimensioni. 

Ad un livello di testimonianza culturale, l’evento rende manifesto lo straordinario mondo di Marcello Lattari, penetrando nell'intimo della sua quarantennale passione per l'arte Africana e svelando una realtà che pochi immaginerebbero esistente in Calabria, ma che molti conoscono nel resto d’Europa e del mondo. I 65 pezzi consegnati a Pramantha, infatti, non sono che un piccolo rilucente frammento della ricerca di un "filosofo" odierno che nella pratica del cercare e del collezionare svolge il suo percorso conoscitivo, inseguendo con sincerità, istinto e rigore scientifico interrogativi atavici che fin dagli anni '70 lo legano al continente dell'origine per eccellenza e lo impegnano in una ulteriore e costante attività di consulenza e divulgazione a livello internazionale. Una attività che prende corpo nella raccolta denominata appunto AfricArte, comprendente oggi un notevole numero di esemplari provenienti dalle regioni e dalle etnie più prolifere dell’Africa Subsahariana, di cui se ne scorge la fisionomia nel sito web www.africarte.it

Da un punto di vista percettivo, la mostra si offre come un'esperienza estetica forte, principalmente sensoriale, fatta di odori, colori, volumi, combinazioni e architetture spaziali, sorprendentemente oscillanti tra naturalismo, astrazione, simbolismo e funzionalità. Una ricchezza espressiva che testimonia una creatività africana tradizionale estremamente variegata e irriducibile a semplificazioni; quella stessa ricchezza la cui complessità concettuale e raffinatezza stilistica ipnotizzò artisti, intellettuali e collezionisti agli inizi del Novecento, dilagando come una vera e propria febbre di caccia all’oggetto tribale e contribuendo, soprattutto, all’affermarsi di quella rivoluzione radicale (estetica, filosofica, spirituale, culturale) che travolse il vecchio mondo e che nelle Avanguardie artistiche vide il suo principale motore. Bastano a citazione i nomi emblematici di Matisse e Picasso (pionieri della rivoluzione artistica e grandi amanti dell’art nègre) le cui ricerche e soluzioni « apparvero - come scrive Tristan Tzara in Scoperta delle arti cosiddette primitive - come un esito naturale delle esperienze attinte dal fondo anonimo dell’arte dei popoli neri ».

Da un punto di vista oggettuale e narrativo, attraverso una “rappresentanza” etnico-geografica che comprende opere provenienti per lo più dall’Africa occidentale (Mali, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Liberia, Ghana, Nigeria, Camerun, Gabon, Angola), da diverse regioni dell’attuale Repubblica Democratica del Congo e - con un bellissimo esemplare di maschera ventrale - dalla Tanzania, la mostra richiama i temi forti e gli usi tipici della cultura e dei costumi tradizionali africani: il culto della fertilità, i miti delle origini, le cosmogonie, l’animismo, il feticismo. Una costellazione di pratiche e valori che ancora oggi, nell’immaginario utopico occidentale, occupa l’emblema di una esistenza umana libera nell’armonia tra individuo-società-natura-cosmo.

Le opere esposte - figure di antenati, figure maschili e femminili, figure mitiche, maternità, maschere rituali, maschere facciali e caschi dalle linee antropomorfe e zoomorfe, feticci, reliquari e oggetti d’uso quotidiano - offrono un’idea tangibile della totale alterità che il senso e la funzione dell’arte acquista nella tradizione dei popoli africani rispetto ai popoli cosiddetti occidentali. Ad essere evocati dalle sculture sono principalmente rituali, cerimonie, feste, danze e credenze che conferiscono all’arte, alla pratica creativa e alla produzione artistica una necessità vitale per l’esistenza stessa dell’individuo e della società nel mondo. Una “funzionalità” che però in nessun caso - di fronte all’opera d’arte - sminuisce l’energia poetica di linguaggi che per sintesi ed essenzialità si sono scoperti universali e, come disse Picasso, insuperabili.

AfricArte in Pramantha, inoltre, si presenta come un’occasione di approfondimento che, partendo da suggestioni primordiali, articola un calendario di appuntamenti tra arte, storia, filosofia, cinema e astronomia avventurandosi alla scoperta del Contemporaneo con le seguenti date:

Sabato 16 marzo
ore 18.30: Collezionando l'Africa. Opening con Marcello Lattari

Sabato 23 marzo
ore 18.30: Arte tribale/Arte Contemporanea. L'Africa all'origine delle Avanguardie con Maria Rosaria Gallo
ore 21.00: film - Modigliani. I colori dell'anima di Mick Davis

Sabato 6 aprile
ore 18.30: Africa/Italia. L'esperienza della colonizzazione e il ministero del calabrese Gaspare Colosimo con il Prof. Vanni Clodomiro (Unical)

Sabato 20 aprile
ore 18.30: Cosmogonie/Cosmologie. Tra mito e scienza, l'origine nell'Universo con Antonio Bruno Umberto Colosimo e Marcello Lattari”. (Testo dalla presentazione di Maria Rosaria Gallo).

Mostra: AfricArte. Alla scoperta del Contemporaneo
a cura di Maria Rosaria Gallo
Pramantha Arte Corso Giovanni Nicotera 165 - Lamezia Terme (CZ)
info tel. 333 5287972 - tel 339 5028498 - mail arte@pramantha.com

mercoledì 6 marzo 2013

LA DONNA E L'ARTE

Cosenza – Palazzo Arnone 
Venerdì, 8 marzo 2013 – ore 16.30
 
Venerdì 8 marzo 2013, alle ore 16.30, a Cosenza, Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e della Galleria Nazionale di Cosenza, in occasione della Festa della Donna, si terrà il convegno La donna e l’arte. Parteciperanno all’iniziativa: Fabio De Chirico, Soprintendente BSAE della Calabria; Carmela Mirabelli, presidente FIDAPA - Sezione di Cosenza; Tania Frisone Severino, responsabile del Parco Storico “Giuseppina Le Maire” e Rosanna Caputo, storico d’arte Soprintendenza BSAE Calabria, che terrà una relazione sul tema Donne dipinte e donne artiste. Il convegno sarà preceduto, alle ore 16.00, da una visita alla Galleria Nazionale di Cosenza.

Luca Giordano - Maddalena col crocifisso


Luca Giordano - Morte di Cleopatra


Mattia Preti - Sofonisba riceve la coppa di veleno


Convegno 
La donna e l’arte 
Cosenza – Palazzo Arnone
Venerdì 8 marzo 2013 – ore 16.30

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel: 0984 795639  fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

Reggio Calabria - DIABOLIK: mezzo secolo criminale

Giovedì 14 marzo, alle ore 16,30, presso la sala conferenze della VILLETTA della Biblioteca Comunale “DE NAVA” di Reggio Calabria, il Circolo Culturale “L'Agorà” organizza un incontro avente come tema “DIABOLIK: mezzo secolo criminale”. 


Alla conferenza saranno presenti Cristina Marra (critico letterario) ed Antonino Megali socio del sodalizio organizzatore. L'ambientazione delle avventure di Diabolik si svolgono in due città immaginarie: Clerville e Ghenf. Ha per compagna Eva Kant i cui tratti somatici sono stati ispirati dai lineamenti dell'attrice Grace Kelly, mentre il volto di Diabolik era ricalcato sul volto dell'attore statunitense Robert Taylor. La dinamica delle rapine dei due personaggi è caratterizzata da azioni svolte con disinvoltura ed il cui profitto viene utilizzato sia per sostenere una vita agiata che per realizzare nuove operazioni criminali.

lunedì 4 marzo 2013

Le ragioni dell'odio sociale e politico: un paese fondato sul furto e l'imbroglio

Una storia che si ripete...

"Un tempo la povertà aveva sapore. Il denaro guadagnato e sudato aveva valore nella generale modestia del vivere. Oggi si sente che il denaro guadagnato è circondato dal sospetto del furto e dell'imbroglio. Da ciò odio sociale e invidia. Uno che ruba poco denaro in un momento in cui molti profittano abilmente e largamente, è triste e più vergognoso che delittuoso. Per esempio, in un ambiente in cui uomini e donne si prostituiscono allegramente, uno rubacchia per dar da mangiare a casa".

CORRADO ALVARO - 1941

La punta del'iceberg contro cui si è schiantato il nostro paese

sabato 2 marzo 2013

Gramellini versus Grillo a Che tempo che fa

Lettera aperta del noto giornalista-scrittore al leader del Movimento 5 Stelle, ma Gramellini ne ha anche per Giannino, Ingroia, Berlusconi e Bersani... Imperdibile!

venerdì 1 marzo 2013

MACA - CONCORSO YOUNG AT ART 2013
Home is Where the Art is

Il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), in collaborazione con l’associazione Oesum Led Icima, ha indetto la seconda edizione del concorso Young at Art, con il quale intende portare avanti e ampliare il programma di ricognizione e promozione artistica sul territorio calabrese iniziato nel 2012.
L’edizione dello scorso anno, vinta dagli artisti Walter Carnì, Giuseppe Lo Schiavo, Armando Sdao, Valentina Trifoglio, Giuseppe Vecchio Barbieri e dal duo {movimentomilc}, formato da Michele Tarzia e Vincenzo Vecchio, intendeva promuovere la scelta di chi aveva deciso di continuare a operare entro i confini regionali, nonostante le difficoltà che ciò comporta, e per questo motivo, nel 2012, il concorso era destinato ai soli artisti Under 35 residenti in Calabria.
Per il 2013, il MACA vuole rinnovare questa riflessione sull’arte come espressione di un territorio, puntando lo sguardo non solo su chi ha scelto di restare, ma anche sui giovani talenti migranti, con la convinzione che in un’opera d’arte siano sempre e comunque presenti la storia e le radici di chi l’ha realizzata. Da qui il sottotitolo dell’iniziativa: Home is Where the Art is (La casa è dov’è l’arte), dove la parola Art si va a sostituire ad Heart (cuore), sottolineando l’aspetto vitale e passionale della creatività artistica.

Il concorso Young at Art 2013 è aperto a tutti gli artisti nati in Calabria non prima dell’1/1/1978.
Coloro che vorranno partecipare dovranno inviare, entro e non oltre il 24/3/2013, 5 immagini di opere (o 3 video) e un breve curriculum artistico, in cui siano indicati data e luogo di nascita, al seguente indirizzo e-mail: info@museomaca.it. Non vi sono restrizioni legate al tema dei lavori proposti, né ai media espressivi utilizzati. Gli artisti sono invitati a consultare il bando scaricabile dal sito www.museomaca.it.

Il concorso Young at Art è finalizzato alla realizzazione di un’esposizione collettiva itinerante, in cui verranno presentate e promosse le opere degli artisti vincitori, che si svilupperà attraverso quattro tappe, di cui: due al MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) – la prima delle quali prenderà il via il 20 aprile p.v. –; una in luglio, durante la Biennale d’Arte Contemporanea Magna Grecia di San Demetrio Corone (Cs); e l’ultima a Torino, nel mese di novembre, in concomitanza con la fiera d’arte contemporanea Artissima. Ad esse si affiancherà un’esposizione nel “museo virtuale” del sito www.mediocratitour.it, messo a disposizione dalla BCC Mediocrati, con il supporto di Alphabeti srl.

Il progetto Young at Art rientra nell’ambito del programma MacArtCalabriaProject, che fa parte della rete di eventi finanzianti dalla Regione Calabria nell’ambito dell’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Arte Contemporanea in Calabria. Piano Regionale per L’Arte Contemporanea in Calabria. Linea di intervento 5.2.2.4 del POR FESR 2007/2013 – Azioni per lo sviluppo dell’Arte Contemporanea in Calabria.

SCARICA IL BANDO 

Giuseppe Lo Schiavo, I Stay Here, 2012
cm 40x 65, fine art print

MACA (Museo Arte Contemporanea Acri
Piazza Falcone 1, 87041 Acri (Cs)
Tel. 0119422568
www.museomaca.it
info@museomaca.it

martedì 26 febbraio 2013

Elezioni politiche 2013

Un "commento" che arriva da lontano...

"Tutti gli italiani fanno politica, e la politica è considerata l'arte delle arti fra noi. La ragione è che in un mondo tanto insicuro come il nostro, la politica rappresenta la difesa non sociale, e non della collettività, ma dei singoli uno per uno. La politica italiana è tutta ora nella manovra politica, cieca a tutto quello che è fuori. Diffidenza ed egoismo dovuti all'eccessivo individualismo italiano. Il fascismo ha sciupato purtroppo uno slancio quasi fisiologico dell'Italia, da cui poteva venire fuori un paese rinnovato".

CORRADO ALVARO - 1944

Corrado Alvaro in un ritratto di Renato Guttuso

venerdì 22 febbraio 2013

Berlusconi, l’animale mediatico che non usa la parola “mafia”

Una lacuna lessicale dolosa, che va oltre la collusione, perché sottende voragini etiche e civili incommensurabili. 

di Domenico Condito

Silvio Berlusconi, da perfetto animale mediatico, è molto abile nella gestione della sua campagna elettorale. Nella caccia ai voti nulla è lasciato al caso. Quando si reca in uno studio televisivo, ad accompagnarlo ci sono persino un truccatore, un tecnico delle riprese e un esperto di luci, oltre al solito assistente e al fido Bonaiuti. E ogni suo intervento è preparato scientificamente a tavolino. Parole, gesti, concetti, e persino le barzellette, vengono passati al vaglio di un team di professionisti molto qualificati: sondaggisti, psicologi del comportamento, pubblicitari, esperti di comunicazione e curatori dell’immagine. Tutti tecnici della manipolazione del consenso fra i più competenti esistenti oggi sul mercato. Altro che boutade, strafalcioni e cadute di stile. Berlusconi utilizza, in modo spregiudicato, una sofisticata strategia “manipolatoria” che ha solide basi scientifiche. Ed è ciò che lo rende “pericoloso”, conferendo una formidabile capacità di persuasione alla sua naturale propensione eversiva. 

Come insegnò B. F. Skinner [1] nel secolo scorso, è possibile applicare il metodo scientifico allo studio del comportamento. Le condotte umane, cioè, possono essere analizzate sulle stesse basi utilizzate dalle scienze naturali per interpretare, prevedere e controllare gli eventi. È possibile, infatti, una “analisi funzionale” del comportamento umano, sia individuale che collettivo, che consente di individuare gli elementi ultimi, esterni all’individuo, che lo determinano. Isolare tali “variabili”, e comprendere le leggi che le governano, consente di controllare il comportamento, prevederne gli sviluppi e, in ultima analisi, manipolarlo. La più temibile applicazione di questo orientamento delle scienze psicologiche si chiama “condizionamento di massa”. Berlusconi, con il suo staff di esperti, ne è il principale utilizzatore e beneficiario nel nostro paese. È ciò che ha trasformato il Caimano in uno straordinario predatore di voti, capace di macinare diversi punti percentuali di consenso in poche settimane. Una macchina elettorale perfetta che in passato ha stupito con le sue mirabolanti rimonte, e che non mancherà di sorprenderci anche in questa tornata elettorale. Altro che "squadrone" a caccia di improbabili giaguari da smacchiare.

Nelle strategie del controllo sociale le parole sono importanti, e non possono essere lasciate al caso. E se le parole dette servono talvolta a distrarre dai problemi veri, quelle omesse sono in grado di parlare a orecchi in grado d’intenderne i significati. Anche in questo Berlusconi è maestro, alla stregua delle società segrete o delle organizzazioni omertose. Non è casuale che in Sicilia, durante la sua tappa elettorale a Palermo, non abbia mai pronunciato la parola “mafia”, mentre ha parlato dell’abolizione dell’IMU, della magistratura come “cancro della società”, di una legge per consentire il rilascio dalla galera su cauzione e del ponte sullo stretto. Tutti argomenti capaci di richiamare l’attenzione delle consorterie affaristiche e criminali, e che non sollecitano affatto una sollevazione etica e civile contro di esse. E sono i mafiosi e i corrotti il vero cancro del paese, e non i magistrati che li combattono. Ecco perché l’atteggiamento omertoso sulla mafia è una pericolosa e imperdonabile "dimenticanza" con dolo. Nessun progetto politico è credibile se non considera fra le sue priorità la lotta alle mafie che, insieme alla corruzione e all’evasione fiscale, stanno affamando l’Italia.

I costi economici e sociali dell’illegalità sono enormi: 150 miliardi, il fatturato della criminalità organizzata, secondo la Commissione parlamentare antimafia (e 180 mila posti di lavoro persi al Sud, secondo il Censis); 60 miliardi il costo pubblico della corruzione secondo la Corte dei conti; 120 miliardi di evasione fiscale, stima il ministero dell’Economia, con l’Italia al primo posto in Europa per la quota di reddito non dichiarato, il 51,1 per cento secondo un recente studio di Krls-Network of Business Ethic. Così si distrugge il nostro paese e la speranza in un futuro degno per noi e le prossime generazioni.

Nulla di tutto ciò è presente nei discorsi del Caimano, ma lui promette malevolmente di restituire l’IMU. Un’operazione che vale complessivamente 4 miliardi, che potrà dare un sollievo momentaneo alle famiglie in difficoltà, ma non salverà l'Italia dalla rovina. Non una soluzione ai mali del paese, ma piuttosto un colpevole raggiro che mira a distrarre i cittadini dal vero dramma in cui siamo sprofondati. Ecco perché non possiamo sottacere l’omissione della parola “mafia” da parte dell’ex-premier Berlusconi. Si tratta di una lacuna lessicale dolosa, che va oltre la collusione, perché sottende voragini etiche e civili incommensurabili.

“Nei segni in cui voi formate le parole sono racchiuse le grandi forze e le potenze che fanno girare il mondo, - insegnò (l’angelo Asael) al sommo rabbino. – E sappi che tutto ciò che sulla terra viene formato in parole, lascia le sue tracce nel mondo superiore. (…) Essi vegliano sull’equilibrio del mondo e tu, sconsiderato, tu, granello di sabbia, figlio della polvere, tu una volta lo hai turbato”[2].



[1] B. F. Skinner, Scienza e comportamento, Franco Angeli, 1992
[2] Leo Perutz, Di notte sotto il ponte di Pietra, E/O, 1991

mercoledì 20 febbraio 2013

ART IN PROGRESS - Cantieri del contemporaneo
Minia – installazioni sonoro-visuali e performance

Cosenza – Palazzo Arnone 
22 febbraio 2013


Venerdì 22 febbraio 2013 a Cosenza, Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e della Galleria Nazionale di Cosenza, ART IN PROGRESS – Cantieri del contemporaneo propone Minia – installazioni sonoro-visuali e performance
Alle ore 18.00, nelle sale dedicate alle mostre temporanee, MENTE (Musica Elettronica e Nuove Tecnologie Ensemble) del Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza presenterà le installazioni sonoro-visuali Minia
I lavori di Minia sono oggetti artistici dinamici realizzati con materiali di varia natura, da quelli “poveri” a quelli più innovativi e avanzati, che modificano nel tempo la loro presenza sonora e/o visuale per mezzo di appositi sistemi hardware e software.
Alle ore 19.00, le sale espositive di Palazzo Arnone ospiteranno un repertorio musicale contemporaneo, solistico e cameristico, in dialogo con le opere della mostra Punti di vista.

PROGRAMMA 
ore 18.00 - piano terra:

Minia - installazioni sonoro-visuali 
a cura del MENTE (Musica Elettronica e Nuove Tecnologie Ensemble) 
Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza 

Sale espositive mostre temporenee 
Macchina Purpurea di Francesco Galante mostre temporanee 
Vivify di Massimo Palermo 
Silenzio Interiore di Costantino Rizzuti 

Le installazioni resteranno in esposizione fino al 2 marzo 2013, da martedì a domenica (esclusa domenica 24 febbraio), dalle 10.00 alle 18.00.


ore 19.00 - secondo piano:

Minia – performance 
dialogo con le opere di Punti di Vista 

Percorso performativo simultaneo - Sala Trionfo d’Amore  
Filippo Perocco, Il pittore che ha dipinto i tuoi occhi, fiore 
Daniela D’Ambrosio, Annalisa De Simone, flauti dolci 
Antonella C. Conforti, Sabrina Donato, traversieri 

Sala F. De Mura (Collezione Carime) 
Yoshihisa Taira, Maya
Ilaria Montenegro, flauto basso 

Sala P. Negroni (Acquisizioni)
Luciano Berio, Sequenza per clarinetto  
Josè Daniel Cirigliano, clarinetto in sib 
Luciano Berio, Sequenza per violino 
Alessandro Acri, violino 

Sala L. Giordano (Acquisizioni)
- Salvatore Sciarrino, Esplorazione del bianco II  
Giovanni Scarpello, flauto 
Josè Daniel Cirigliano, clarinetto basso 
Francesco D'andrea, violino 
Pietro Morelli, chitarra 
- Arvo Pärt, Fratres 
Fausto Castiglione, violoncello barocco 
Giovanni Marsico, clavicembalo
ART IN PROGRESS - Cantieri del contemporaneo 
Minia – installazioni sonoro-visuali e performance 
Cosenza – Palazzo Arnone
22 febbraio 2013
Direttore artistico Art in Progress: Fabio De Chirico
Coordinamento: Domenico Belcastro

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel: 0984 795639 - fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

Cosenza - Palazzo Arnone
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