giovedì 29 settembre 2011

Reggio Calabria - XVII edizione della giornata di studi sul tema "Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda"



Giovedì 13 ottobre alle ore 16.00, presso la sala convegni “Diego Vitrioli” della Biblioteca Comunale “De Nava” di Reggio Calabria, il Circolo Culturale “L’Agorà” ed il Centro studi “Gioacchino e Napoleone”, in collaborazione con la Biblioteca “De Nava”, organizzano una giornata di studi avente come titolo "Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda".

L’appuntamento giunge alla sua diciassettesima edizione. Nel corso dei precedenti incontri, autorevoli studiosi avevano affrontato diversi aspetti dell'argomento in esame, analizzando e illustrando interessanti documenti storici del periodo argomentato.

Nei precedenti appuntamenti sono stati ospiti del Circolo Culturale “L'Agorà” e del Centro studi “Gioacchino e Napoleone” importanti personaggi del mondo culturale come docenti universitari di diversi atenei, ricercatori, discendenti della famiglie Murat e Bonaparte.

Il tema dell’incontro "Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda", rientra nel periodo storico definito dallo storico calabrese Umberto Caldora come "decennio francese". Esso ha inizio il 14 gennaio 1806, giorno dell'entrata in Napoli di Giuseppe Bonaparte, fino all'amministrazione di Gioacchino Murat, che rimase a governare fino al marzo 1815.

L'edizione odierna ricade nel 150° anniversario dell'Unità nazionale, di cui proprio Gioacchino Murat fu uno dei precursori grazie all’emanazione del proclama di Rimini, considerato uno dei primi manifesti del Risorgimento italiano.

Alla manifestazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone”, sarà presente in qualità di relatore lo storico calabrese prof. Mario Spizzirri, delegato della Società Militare della Calabria che relazionerà sul tema “Gioacchino Murat, un napoleonide sul trono di Napoli”.

TEDxReggioEmilia

Siamo un Paese con un gran futuro alle spalle?


L'evento no profit si svolgerà il prossimo 8 Ottobre presso il Teatro Cavallerizza.
Per l'occasione, parteciperà una selezione di "best of" italiani fra i quali Pino Petruzzelli, Domenico "Mimmo" Lucano, Dagmawi Yimer. I relatori scelti parleranno della loro esperienza di "Nuovi Italiani".

In particolare Domenico "Mimmo" Lucano, sindaco di Riace (Locride), parteciperà per raccontare come "Ho fatto rinascere Riace riempiendola di immigrati".

Siamo un Paese con un gran futuro alle spalle? Spesso, tra politica-horror, rischi di bancarotta e lavoro precario, sembrerebbe di sì. Eppure abbiamo ancora tante risorse da mettere in campo. Sul terreno della creatività, della cultura e dell’innovazione.
Ma anche di una società civile che, tra mille disincentivi, continua a fare la sua parte. Come la selezione di “best of” italiani che saranno presenti a TEDxReggioEmilia ampiamente dimostra.
Italia da esportazione sarà infatti il tema di TEDxReggio Emilia che si terrà l'8 ottobre al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia.
Il senso di TED.com lo riassume insuperabilmente il sottotitolo che l’accompagna: «Ideas worth spreading», idee che vale la pena mettere in circolo. Perché per cambiare le cose in meglio c’è bisogno di buone idee, però non basta: bisogna socializzarle, farle diventare moneta corrente, spenderle, diffonderle, sperperarle al limite, farle girare il più possibile.
E per farle “passare” non devono solo essere idee giuste, ma anche esser spiegate bene, raccontate in maniera avvincente. Qui le cose si fanno difficili. Se già la competenza è qualità rara, trovarla in una persona che abbia anche un talento per comunicarla lo è a maggior ragione.
Tanto più in Italia dove si crede, con un riflesso tardo-gentiliano, che non si possa essere autorevoli e spiritosi allo stesso tempo, veicolare materiali intellettualmente complessi con parole semplici quando non, addirittura, divertenti. Se ancora – comprensibilmente – associate «conferenze» a «noia» è perché non vi siete ancora imbattuti nella loro versione breve ed elettrizzante, acronimo di Technology Entertainment and Design appunto.
Lectio magistralis da 6 a 18 minuti massimo dove le migliori menti in circolazione condividono con il pubblico il loro sapere. Nate a Monterey (California) nel ’90 e diventate celebri con il loro rilancio internettiano a partire dal 2006, per raggiungere ancora più persone nel mondo hanno da qualche anno lanciato una specie di franchising.
A patto di seguirne attentamente le linee guida e rispettarne lo spirito la casa madre concede l’uso del marchio TEDx, che identifica le conferenze organizzate autonomamente. Sin qui i capitoli italiani erano stati quelli realizzati sul Lago di Como e a Palermo.
Ora è la volta di Reggio Emilia mentre altre città si sono candidate per ospitarle. Tutti i relatori che si avvicenderanno sul palco sono, a nostro avviso, tra il meglio che l’Italia sa ancora esprimere. Ascoltarli parlare sarà, oltre che un piacere puro, una boccata di ossigeno in un Paese che da troppo tempo sembra vivere in apnea.

Domenico “Mimmo” Lucano, Sindaco di Riace

Elenco Relatori

ITALIANS DO IT BETTER
Paolo Sorrentino – Come funziono
;  Davide Oldani - La mia cucina extralusso a prezzi lumpen; 
Tommaso Pincio – Magiae Naturalis: come e perché Caravaggio strega il mondo; 
Carla Poli – Come siamo riusciti a riciclare più rifiuti che a San Francisco; 
Vea Vecchi – Reggio Children, o dei 99 linguaggi da restituire ai bambini.

MINORITY REPORT
Antonio Pascale – Come abbiamo smesso di essere un paese agricolo (e perché gli ogm sono buoni)
; Gianfranco Goretti - Io, Tommaso e i nostri figli partoriti da mamme surrogate
; Fabio Mini – Perché siamo così ipocriti sulla guerra?

C’È CHI DICE NO
Gaetano Saffioti – Le conseguenze dell’onestà; 
Filippo Romano - Piantare l’idea dello Stato dov’è difficile farla attecchire; Domenico Finiguerra - Un’Italia a cemento zero è possibile.

TECNO-SPERANZE
Nicola Bigi - In cinque minuti riassumiamo anche la Bibbia
; Paolo Ainio – Diventare milionari con internet; 
Antonio Sofi – Vincere le elezioni grazie al web
; Amedeo Balbi – Vi spiego il “lato oscuro” dell’universo.

NUOVI ITALIANI
Pino Petruzzelli – Elogio degli zingari (o perché avrebbero bisogno di un buon ufficio stampa)
; Domenico “Mimmo” Lucano – Ho fatto rinascere Riace riempiendola di immigrati
; Dagmawi Yimer - L’inferno libico che ho dovuto attraversare per arrivare in Italia

ALLEGRIA!
Sara Farnetti – Tutto quel che sapete sul cibo è falso; 
Dario Vergassola – Ridere fa un sacco bene
; Francesco Piccolo – Momenti di trascurabile felicità
; Virginiana Miller – “Ma anche un calcio nel culo fa bene”. Musica per non bamboccioni

Maggiori informazioni su:
http://www.tedxreggioemilia.com/

Inoltre l'evento è presente anche su Facebook, ai seguenti link:
fanpage: http://www.facebook.com/tedxreggioemilia
evento: http://www.facebook.com/event.php?eid=263562053678734

Catanzaro - Accademia dei Bronzi promuove il premio “Arte Incontro”

CATANZARO - Dopo la terza edizione del Premio “Vivarium” di poesia, conclusasi a fine luglio, l’associazione culturale “Accademia dei Bronzi” di Catanzaro promuove e organizza, in collaborazione con le Edizioni Ursini e con l’adesione dall’Assessorato Provinciale al Turismo, la prima edizione di Arte Incontro”: serata d’arte durante la quale saranno presentati dieci pittori prescelti attraverso un’apposita selezione alla quale potranno gratuitamente partecipare artisti già conosciuti o alla loro prima esperienza.
Le opere (massimo due per ciascun artista) dovranno essere realizzate su tela, possibilmente in verticale, in una delle seguenti misure 40x60, 50x70, 60x80, 70x100. La consegna dovrà avvenire entro il 15 ottobre, presso la sede dell’associazione, ubicata in Via Sicilia, 26, previo appuntamento telefonico. Ciascun pittore, unitamente all’opera pittorica, dovrà inviare, o consegnare al momento dell’adesione, una sua foto personale, formato tessera, e la cedola di adesione all’iniziativa che potrà essere richiesta telefonicamente al n. 380.4799720, oppure via mail all’indirizzo accademiabronzi@libero.it .
Saranno particolarmente apprezzate opere raffiguranti paesi, vicoli, panorami, fiori o ritratti di persone legate al mondo contadino e agli antichi mestieri della provincia di Catanzaro e, più in generale, della nostra regione.
I pittori prescelti saranno presentati nel corso di una serata che si terrà nel mese di novembre nei Saloni del Circolo Unione di Catanzaro. Complessivamente saranno selezionati dieci artisti ai quali l’Accademia dei Bronzi consegnerà il Premio “Arte Incontro”: artistica targa in argento, accompagnata da un attestato di benemerenza con la motivazione critica. I quadri degli autori premiati rimarranno all’Accademia dei Bronzi e potranno essere utilizzati per la realizzazione di copertine di libri o di un eventuale calendario d’arte. A ciascun artista saranno consegnate, sempre gratuitamente, cinque copie della pubblicazione.
“Con Arte Incontro - ha commentato Vincenzo Ursini (nella foto), presidente del sodalizio culturale catanzarese - intendiamo dare maggiore visibilità ad alcuni pittori calabresi che meritano di essere segnalati per la loro qualificata produzione. Siamo convinti che in Calabria esistono eccellenti potenzialità, capaci di competere a livello nazionale, più e meglio di tanti altri blasonati artisti del nostro tempo, ed in tal senso svilupperemo altre iniziative nel prossimo futuro”.

mercoledì 28 settembre 2011

Monsignor Mogavero: “il berlusconismo virus dei giovani"

Secondo il presule, l'Italia ne porterà le conseguenze per almeno tre generazioni. Un passo indietro di Berlusconi gioverebbe veramente alle sorti del Paese.

“Non ce l'ho con Berlusconi ma con il berlusconismo. Berlusconi, nonostante le rassicurazioni dei medici, prima o poi dovrà passare la mano. Ma i giovani di oggi non riescono a difendersi da certi virus che si insinuano dentro e che diventano convinzione e tessuto connettivo delle persone. L'Italia se li porterà dietro per almeno tre generazioni".
Così monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Trapani) e componente della commissioni per le migrazioni della Cei, a margine del Festival del Diritto di Piacenza dove ha parlato nei giorni scorsi di "umanizzazione della tecnica".
"Quello che acquisiscono oggi i nostri adolescenti, indifesi e non aiutati a reagire criticamente di fronte ai modelli che il Paese è costretto a contemplare quotidianamente - ha aggiunto il presule - inciderà nella convivenza del nostro Paese almeno per altri quarant'anni. Ci vorranno generazioni per purificare la vita sociale del Paese da certi veleni che stiamo assimilando e che sono tanto più infidi perché non ci accorgiamo di respirarli e assimilarli. Io plauderei Berlusconi se facesse un passo indietro perché ritengo che, forse per la prima volta in questi 16-17 anni, gioverebbe veramente alle sorti del Paese”.

martedì 27 settembre 2011

Bisceglie - Architettura in con/concorso. L’esperimento di Qualità Italia

Convegno tematico: “Concorsi di progettazione”
Mostra “Architettura in con/corso. L’esperimento di Qualità Italia”

Con la presentazione del progetto del Centro Culturale di Olivadi (Catanzaro)


Giovedì 29 settembre alle ore 17.00 presso il Monastero di Santa Croce in via Frisari 1, il Comune di Bisceglie ospiterà il convegno tematico: “Concorsi di progettazione” organizzato in occasione dell’apertura della mostra “Architettura in con/corso. L’esperimento di Qualità Italia”, promossa dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal MAXXI architettura in collaborazione con il Comune di Bisceglie.

Interverranno: Francesco Spina, Sindaco di Bisceglie, Angela Barbanente Assessore regionale alla Qualità del territorio, Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio Architettura e Arte contemporanee PABAAC (coordinatore del progetto Qualità Italia), Alessandra Vittorini, Responsabile del progetto “Qualità Italia”, Claudio D’Amato Guerrieri, Preside della Facoltà di Architettura del Politecnico Bari, Vincenzo Sinisi, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia B.A.T., Vincenzo Bacco, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia B.A.T.
Dopo il convegno, l’inaugurazione della mostra ”Architettura in con/corso. L’esperimento di Qualità Italia”, che rimarrà aperta fino al 16 di ottobre.

La mostra, curata da Alessandra Vittorini e già allestita a Roma, al MAXXI a giugno-luglio 2011, presenta la metodologia e le buone pratiche del programma sperimentale, in una introduzione video generale, e i progetti vincitori dei 12 concorsi e del premio speciale riservato ai giovani, con disegni e modelli allestiti in un percorso articolato in “sezioni tematiche”:

- Spazi pubblici e piazze: Sistema di piazze a Rionero in Vulture (PZ), Albergo diffuso nel borgo di Rosciolo – Magliano dei Marsi (AQ), Riqualificazione urbanistica a S.Giorgio Morgeto (RC);
- Luoghi della cultura: Biblioteca a Campobasso, Centro culturale a Olivadi (CZ), Scuola materna a Bisceglie (BT), Campus scolastico a Quartu S.Elena (CA), Centro culturale a Montesilvano (PE);
- Nuove porte per la città: Centro intermodale a Oristano, Giardino urbano e strutture ipogee a Matera, Lungomare a Pantelleria (TP), Porto Piccolo a Siracusa
- Premio Qualità Italia Giovani: Giardino urbano e strutture ipogee a Matera.

Cos’è Qualità Italia: Avviato nel 2007, Sensi Contemporanei. Qualità Italia - Progetti per la qualità dell’architettura è nato con l’obiettivo promuovere l’architettura contemporanea attraverso i concorsi di progettazione. Rientra tra le attività di Sensi Contemporanei, programma promosso nel 2004 dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica dell’allora Ministero dell’Economia e Finanze (attualmente del Ministero dello Sviluppo Economico) e dalla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ed attuato d’intesa con le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il Programma ha scelto la strada della sperimentazione concreta fondata sulla responsabilità condivisa nell’uso delle risorse pubbliche, ed ha verificato sul campo le procedure, le difficoltà, le soluzioni perché i concorsi di progettazione possano divenire una consuetudine nella realizzazione degli interventi pubblici: un vero e proprio processo di capacity building rivolto alle amministrazioni locali per creare concrete capacità operative e modelli di intervento efficaci.
I concorsi hanno coinvolto oltre 1500 professionisti con 315 progetti ed hanno interessato spazi pubblici e piazze, luoghi della cultura e infrastrutture urbane per un investimento complessivo di circa 37 milioni di euro. Ad essi si è aggiunto il Premio Qualità Italia Giovani riservato ai progettisti under 40, che hanno partecipato ai concorsi con responsabilità di capogruppo, cui sono stati assegnati tre premi e sei menzioni tra i 35 progetti selezionati. L’esperimento ha visto lavorare i 2 Ministeri d’intesa con le Regioni nella selezione tra 73 proposte di enti locali che hanno scelto liberamente di aderire al programma sperimentale, impegnandosi ad affidare ai concorsi di architettura interventi già finanziati e programmati, per garantirne la realizzazione e la qualità.

I materiali della mostra “Architettura in con/corso” con gli esiti del Programma “Sensi Contemporanei_Qualità Italia” saranno presenti anche nel Padiglione italiano al XXIV Congresso Mondiale degli Architetti “DESIGN 2050”, organizzato dall'UIA - Unione Internazionale degli Architetti a Tokyo dal 25 al 28 settembre 2011.

Il Sindaco, avv. Francesco Spina, ha dichiarato di essere soddisfatto per la partecipazione della sua Amministrazione al programma “Sensi Contemporanei” che dimostra la attenzione particolare del Comune di Bisceglie alla qualità in ambito urbanistico ed architettonico al fine di conferire un equilibrio armonico al contesto urbano riducendo i “relitti” presenti sul territorio in una grande opera di trasformazione, recupero e riqualificazione.


CREDITI MOSTRA BISCEGLIE

Mostra promossa da
Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica,Ministero dello Sviluppo Economico.
Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
MAXXI architettura
con
Comune di Bisceglie
Francesco Carlo Spina, Sindaco
Giovanni Casella, Vice Sindaco, Assessore ai Lavori Pubblici
Antonio Di Lollo Capurso, Assessore all’Urbanistica e Marketing Territoriale
Giacomo Losapio, Dirigente Ripartizione Tecnica

Concept e indirizzo scientifico della mostra
Maria Grazia Bellisario, Lorenzo Canova, Margherita Guccione, Alessandra Vittorini

A cura di
Alessandra Vittorini

Allestimento
Progetto allestimento
Ester Annunziata, Stefano Porcelli
Coordinamento generale
Giacomo Losapio
Coordinamento tecnico
Ester Annunziata (MIBAC), Stefano Porcelli (Comune di Bisceglie)

Organizzazione
Ester Annunziata (MIBAC), Elena Pelosi (MIBAC), Stefano Porcelli (Comune di Bisceglie)

Amministrazione
Angela Cherubini (MIBAC), Stefano Porcelli (Comune di Bisceglie)

Multimedia
Qualità Italia. Progetti per la qualità dell’architettura – presentazione video
A cura di Alessandra Vittorini
Realizzazione Cecilia Mastrantonio
Grafica Interno Otto

Qualità Italia/FB
a cura di Giorgio Scianca

Realizzazione allestimento
la Pulita & Service (opere edili)
Cofely s.r.l. (illuminotecnica)

Realizzazione grafica
Bycycle Studio

Coordinamento e Progettazione grafica
Ester Annunziata

Ufficio stampa Comune di Bisceglie
Vito Boccia

Cosenza - Mostra ARTE SVELATA. Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte

Prorogata fino al 6 novembre 2011


La mostra Arte svelata - Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte, allestita a Cosenza, Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e della Galleria Nazionale di Cosenza, inaugurata il 30 giugno del 2011, potrà essere ammirata fino al 6 novembre prossimo. L’esposizione è curata da Fabio De Chirico, soprintendente BSAE della Calabria, con il coordinamento organizzativo di Domenico Bloise.
La mostra presenta alcuni capolavori di proprietà del Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) provenienti dal Museo Civico di Altomonte (Cosenza) databili per lo più al Trecento e ai primi decenni del Quattrocento e che raccontano di eccezionali e spesso aggiornatissimi episodi di committenza e collezionismo feudale.
La rassegna si apre con la pregevole tavola del senese Simone Martini raffigurante San Ladislao. L’opera, che venne ascritta al maestro toscano da Giovanni Paccagnini nel 1948, contiene in nuce elementi riconducibili alla pittura gotica della prima metà del Trecento. Verosimilmente commissionata da Filippo Sangineto, feudatario di Altomonte, è espressione del gusto di un potere signorile colto e raffinato.
Il percorso espositivo continua con le due tavole di Bernardo Daddi raffiguranti San Giovanni Battista con Santa Maddalena e Sant’Agostino con San Giacomo, probabilmente parti di un trittico il cui pannello centrale è andato disperso.
Segue la Madonna delle Pere, l’enigmatica tavola attribuita a Paolo di Ciacio da Mileto.
L’altarolo con storie della Passione di Cristo, commissionato dalla contessa Cobella Ruffo, è opera che segna una netta linea di demarcazione rispetto ai contemporanei sviluppi stilistici dell’arte locale.
Il percorso si chiude con le due finissime lastre in alabastro, con storie della Vita della Vergine e storie della Vita di Cristo e Giudizio Universale, scolpite a bassorilievo da maestri francesi.

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lunedì 26 settembre 2011

Pronta la “legge bavaglio” per ammazzare la Rete. Sarà mobilitazione generale

Antonio Di Pietro (IDV)

“Come se non bastasse l'idea di un nuovo disegno di legge per vietare le intercettazioni e garantire cosi ai delinquenti l'impunità, pur di salvare il presidente del Consiglio, il governo ci ha infilato dentro anche una norma per ammazzare la Rete che grida vendetta in tutto il mondo.
Una volta approvata la legge bavaglio, infatti, i gestori dei siti e dei blog saranno obbligati a rettificare qualsiasi dichiarazione, qualsiasi commento, qualsiasi affermazione se qualunque soggetto che si ritiene leso lo chieda. Non c'è bisogno di provare che l'affermazione di cui si chiede la rettifica è calunniosa o lesiva di qualcosa. Non c'è nemmeno bisogno di rivolgersi a un magistrato, figurarsi! Basta inviare una mail e, se la rettifica non arriva immediatamente, piovono multe da migliaia di euro. In questi anni Berlusconi ha scoperto che non gli bastano i Minzolini e i Feltri. Può controllare tutte le televisioni e condizionare i giornali, come è riuscito a fare sino a pochi mesi fa, fino a far rimuovere i direttori che non lo osannavano abbastanza. Ma se non controlla la Rete è fatica sprecata. Le verità che vorrebbe nascondere saltano fuori lo stesso, le notizie che vorrebbe far passare sotto silenzio arrivano ovunque e, se riesce a chiudere una trasmissione, quella viene trasmessa sul web e raduna ancora più telespettatori che in tv. Grazie al web ha perso tre referendum che aveva cercato di oscurare in tutti i modi. Inoltre grazie ad internet sono state raccolte, in un mese, oltre 500 mila firme per eliminare il porcellum, nonostante il silenzio delle tv. Berlusconi ha deciso di vendicarsi della Rete. Non potendola controllare, cerca di spengerla. La legge preparata dal suo governo di zelanti servitori non ha uguali nel mondo. È un insulto alla libertà e alla democrazia, è una misura fascista. La Rete si mobiliterà per impedire il suo oscuramento. Si mobiliterà ovunque anche l'Italia dei Valori e io spero che lo facciano tutte le forze democratiche di questo Paese. Bisogna che tutti stiano in guardia. Berlusconi è arrivato al capolinea, ma i suoi ultimi mesi saranno i peggiori e i più pericolosi. È già successo una volta, nel 1944-45”.

Conservatorio di Cosenza - Riaperte le iscrizioni al corso che prepara l’operatore musicale

Le domande devono pervenire all’Ufficio protocollo del Conservatorio entro le ore 13.00 del 26 ottobre 2011.

Il Conservatorio di Cosenza riapre le iscrizioni al Triennio di Didattica della Musica, un corso che si rivolge a un’ampia tipologia di utenti fra cui docenti della scuola dell’infanzia e primaria interessati a insegnare musica, animatori sociali e musicisti anche non professionisti o con un curriculum musicale non accademico coinvolti in situazioni didattiche. La figura professionale che sarà formata è l’operatore musicale, figura che può essere impegnata nella scuola dell'infanzia e primaria, nell’università della terza età, nei centri sociali e in svariate istituzioni pubbliche e private.
Al termine del Triennio si conseguirà un Diploma Accademico di I livello in Didattica della Musica, il cui valore legale è pari alla Laurea di I livello.
Possono presentare domanda di ammissione coloro che siano in possesso della Licenza di Teoria e Solfeggio o titolo equipollente. Per il conseguimento del Diploma di I livello è requisito indispensabile il Diploma di Istruzione secondaria di II grado. È previsto un esame di ammissione (3 novembre 2011 ore 11.00) consistente in un colloquio motivazionale e in una breve prova esecutiva strumentale o vocale a scelta del candidato secondo la disciplina interpretativa di elezione.
Si sottolinea che un recente decreto del Ministro della Pubblica Istruzione individua i titoli per insegnare musica e pratica musicale nel primo ciclo dell’Istruzione, fra questi titoli è compreso il Diploma Accademico in Didattica della Musica.
Le domande devono pervenire all’Ufficio protocollo del Conservatorio entro le ore 13.00 del 26 ottobre 2011. Non fa fede il timbro postale.

Info:
- Centralino del Conservatorio tel. 0984.709024 → segreteria didattica triennio

Vibo Valentia - Presentazione de "Le ali del cigno" di Tina d'Agostino alla 61ª Giornata Nazionale dell’ANMIL

Il libro, edito da Ursini, è dedicato alle vittime del lavoro

VIBO VALENTIA - “Le ali del cigno”, pubblicato dalle edizioni Ursini di Catanzaro e dedicato alle vittime del lavoro, è il nuovo libro di Tina d’Agostino che sarà presentato il 16 ottobre nell’ambito della 61ª Giornata Nazionale dell’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro).
La presentazione del volume aprirà i lavori della cerimonia civile programmata alle ore 11,30 nella Sala Consiliare della Provincia. Ad introdurre l’incontro sarà il presidente della sezione ANMIL di Vibo Valentia, Michele Caridà.
Il raduno degli invalidi è previsto invece alle 9,30 in Piazza San Leoluca, mentre alle ore 10,00, nel Duomo di Santa Maria Maggiore, mons. Giuseppe Fiorillo celebrerà una Santa Messa in memoria delle vittime di incidenti sul lavoro.
Alla cerimonia, i cui lavori saranno coordinati da Raffaele Blandino della segreteria regionale Cisl, parteciperanno, tra gli altri, il Vice Prefetto Vicario, Stefania Caracciolo, il senatore Francesco Bevilacqua, il sindaco della città, Nicola D’Agostino, il presidente della Provincia, Francesco De Nisi, l’assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani, e numerosi altri esponenti del mondo politico, sindacale e della società civile.
Premiata di recente alla terza edizione del “Vivarium”, per Tina D’Agostino (nella foto in alto, durante la premiazione) la poesia è un modo "per comunicare agli altri il vero “io” che c'è dentro ognuno di noi, lasciando a chi legge “la libertà di coglierlo o meno, senza avere la pretesa di insegnare niente, ma solo di dare uno spunto di riflessione a tutti".
Significativa, in questa occasione, è stata la sua idea di dedicare il volume all’Anmil “e a chi - dice - del proprio lavoro ne fa una missione”.
Tina D’Agostino dimostra di possedere la gioia del dire e di ascoltarsi, del suggerire e soprattutto di mettersi in discussione, sempre e comunque, allo scopo di dare consistenza alle proprie idee, alle proprie emozioni, alle proprie delusioni e alle collaterali accelerazioni in direzione della luce.
C’è in questo volume, inserito dalle edizioni Ursini nella collana “Le farfalle”, una vena di malinconica accettazione del tempo che ci sfugge di mano, troppo in fretta e senza che ce ne accorgiamo, una marcata adesione alle tematiche del lavoro, un insieme di domande che rimangono, quasi sempre, prive di risposte concrete per quanti si attendono giornate di pace, di tranquillità, di serenità e di aperture affettive.
D’Agostino traccia e scolpisce, con parole calde che nascono da esperienze vissute e con il pennello della sua grande sensibilità, pensieri che invocano l’oblio; e lo fa senza dimenticare che dietro l’angolo c’è sempre il buio o quantomeno la penombra. Lei si sente piccola e fragile in attesa del resoconto di tutta una esistenza, di quel tramonto che la condurrà nell’Oltre. Una poesia, dunque, che parte dal profondo, che sa esprimere dimensioni fenomeniche del proprio io e coniugare spontaneità ed humanitas illuminante, quella humanitas che dovrebbe essere alla base di tutte le componenti del mondo del lavoro.

venerdì 23 settembre 2011

Mostra – Convegno: Federico II di Svevia e la Città di Cosenza

Venerdì 30 settembre 2011 – ore 16.00
Biblioteca Nazionale, sala Giacomantonio

Cosenza


L’iniziativa è presentata dal Circolo Culturale Re Alarico con il patrocinio del Comune di Cosenza e la collaborazione della Biblioteca Nazionale di Cosenza.
L’incontro è dedicato alla figura dell'imperatore di Svevia, re di Sicilia, duca di Puglia, principe di Capua, re di Gerusalemme, imperatore dei Romani, re d'Italia e re di Germania e ai suoi rapporti con la città di Cosenza: tracce, testimonianze ed eventi a lui legati.

Pagina facebook:
https://www.facebook.com/event.php?eid=208755769182578

giovedì 22 settembre 2011

GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2011
Il restauro dell’arazzo di Gerace di Jan Leyniers (1630-1686)
Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese degli anni dell’Unità d’Italia

Ministero per i Beni e le Attività Culturali
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICI DELLA CALABRIA
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA


Il restauro dell’arazzo di Gerace di Jan Leyniers (1630-1686
Un capolavoro fiammingo alla Galleria Nazionale di Cosenza
Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone
Cosenza, 24 settembre 2011 – ore 18.00

Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese 
degli anni dell’Unità d’Italia
Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone
Cosenza, 24 settembre 2011 – 31 dicembre 2011

La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, guidata da Fabio De Chirico, celebrerà le Giornate Europee del Patrimonio 2011 con due eventi, che si terranno entrambi a Cosenza, Palazzo Arnone: Il restauro dell’arazzo di Gerace di Jan Leyniers (1630-1686) - Un capolavoro fiammingo alla Galleria Nazionale di Cosenza e Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese degli anni dell’Unità d’Italia.
La prima iniziativa, sabato 24 settembre 2011 alle ore 18.00, curata da Fabio De Chirico e da Nella Mari, consta nella presentazione de Il restauro dell’arazzo di Gerace di Jan Leyniers (1630-1686) - Un capolavoro fiammingo alla Galleria Nazionale di Cosenza. Il prezioso manufatto tessile verrà esposto in un allestimento museale appositamente progettato e predisposto in una sala di Palazzo Arnone. L’arazzo dopo la presentazione troverà definitiva collocazione nel Museo Diocesano di Gerace (RC). Parteciperanno: Fabio De Chirico, soprintendente; S. E. mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo della diocesi di Locri - Gerace; Nella Mari, storico dell’arte e Simonetta Portalupi, restauratore.
La seconda iniziativa, Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese degli anni dell’Unità d’Italia, curata da Rosa Anna Filice e da Manuela Alessia Pisano, è un percorso didattico multimediale che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Tra gli autori il pittore patriota Andrea Cefaly e molti allievi della Scuola di Cortale quali Antonio Migliaccio, Achille Martelli, Guglielmo de Martino; Antonio Palmieri; Eduardo Fiore; Gregorio Cordaro; Guglielmo Tomaini; Raffaele Foderaro. E ancora Domenico Morelli, caposcuola della pittura napoletana e Giuseppe Benassai, noto paesaggista nonchè artisti dagli esiti più tradizionali come Rocco Lotufo, Angelo Mazzia, Vincenzo Morani e lo scultore polistenese Francesco Jerace.

L'arazzo di Gerace di Jan Leyniers 


Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese
degli anni dell’Unità d’Italia

Andrea Cefaly, La battaglia del Volturno,
Pinacoteca civica di Reggio Calabria


Gregorio Cordaro, Donna che lavora all'uncinetto,
Museo MARCA di Catanzaro


Guglielmo De Martino, Attesa,
Museo MARCA di Catanzaro

GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2011

Il restauro dell’arazzo di Gerace di Jan Leyniers (1630-1686) 
Un capolavoro fiammingo alla Galleria Nazionale di Cosenza
Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone
Cosenza, 24 settembre 2011 – ore 18.00

Estro e invenzione nella produzione artistica calabrese degli anni dell’Unità d’Italia
Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone
Cosenza, 24 settembre 2011 – 31 dicembre 2011

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246

NET-HERITAGE Final event and Launch of the HERITAGE Portal


NET-HERITAGE Final event
and
Launch of the HERITAGE Portal

Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Complesso Monumentale di San Michele a Ripa
“Sala dello Stenditoio”
Via di San Michele 22, Roma

Venerdì 23 Settembre 2011, ore 10.00

Il prossimo 23 settembre 2011 si terrà a Roma presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Complesso Monumentale di San Michele a Ripa, in via di San Michele 22, l’evento conclusivo del Progetto NET-HERITAGE.
 
I Paesi europei condividono la consapevolezza di quanto sia rilevante la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale per la crescita dei popoli e per la competitività dell’Europa. La ricerca applicata al patrimonio culturale è una potente leva di integrazione e di sviluppo e proprio nell’ambito della ricerca è stato finanziato dalla Commissione Europea – Direzione Generale della ricerca – il progetto NET-Heritage, con numerosi obiettivi, tutti raggiunti:
• Fotografare lo stato dell’arte della ricerca sul patrimonio culturale in Europa
• incoraggiare l’integrazione tra le diverse aree della ricerca applicata al patrimonio culturale (arte - storia – conservazione, protezione e restauro - architettura - chimica - fisica – ingegneria), valorizzando l’interdisciplinarità;
• identificare le priorità strategiche comuni ai vari Stati per ridurre la frammentazione nei programmi di ricerca nazionali sui Beni Culturali;
• stimolare la diffusione dei risultati della ricerca e la cooperazione tra istituti di ricerca ed istituzioni che gestiscono il patrimonio culturale
• favorire lo scambio tra programmi nazionali e programmi europei.

NET-HERITAGE ha avuto ufficialmente inizio il 1 ottobre 2008, ed è stato finanziato con 2 milioni di euro.
Il coordinamento del Progetto è stato affidato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano che, insieme al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, è riuscito a costituire un partenariato di altissimo profilo, coinvolgendo Ministeri, Agenzie nazionali e Autorità nazionali di 14 paesi europei: Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Islanda, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna.
Durante il progetto si sono svolti 6 meetings. Il progetto con i risultati raggiunti è stato altresì presentato al Comitato europeo delle regioni a Bruxelles l’11 marzo 2011.
Sono stati prodotti n. 30 elaborazioni relative alle diverse tematiche e ai differenti stati di avanzamento del progetto.

Uno dei più rilevanti risultati è la realizzazione del Portale del Patrimonio: Heritage Portal, che costituisce il primo Portale dedicato interamente alla ricerca applicata al patrimonio culturale e che verrà lanciato il 23 settembre.

L’Heritage Portal, una risorsa liberamente accessibile on-line, è rivolta a chiunque sia interessato alla ricerca applicata al patrimonio culturale e permetterà agli utenti - docenti universitari, ricercatori, gestori del patrimonio culturale, studenti, insegnanti, restauratori, conservatori, finanziatori e decisori politici - di informarsi, condividere le loro conoscenze e il loro lavoro. Tra le risorse accessibili on-line vi sono notizie ed informazioni su progetti innovativi che spaziano dall'uso del laser per indagini sui dipinti a grandi progetti archeologici come quello sull’antico sito romano di Porto, opportunità di formazione e di finanziamento, e una vetrina per gli utenti che vogliano presentare il proprio lavoro. Il Portale porterà le conoscenze della ricerca scientifica e tecnologica in tutta Europa a supporto delle azioni per vincere le enormi sfide per conservare e valorizzare il patrimonio culturale europeo. Il Portale faciliterà la sensibilizzazione delle istituzioni europee verso la tutela del patrimonio culturale.

L’evento conclusivo di NET-HERITAGE sarà, altresì, l’occasione per illustrare la Joint Programming Initiative on Cultural Heritage and Global Change: a new challenge for Europe.

Le Joint Programming Initiatives (JPI) sono modalità innovative di coordinamento tra gli Stati introdotte nell’Unione Europea per razionalizzare ed ottimizzare gli investimenti sulla ricerca su cui si baserà il successivo orientamento comunitario, finalizzato a massimizzare gli investimenti e nel complesso la competitività dell’Unione nei vari campi della ricerca.

Attraverso la Panel discussion ‘Towards the Joint Programming Initiative on Cultural Heritage and Global Change: a new challenge for Europe’, verrà illustrato come l’attività svolta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiani nonché dall’intero network di istituzioni europee coinvolte nel progetto Net Heritage abbia contribuito all’avvio di uno dei più significativi esempi di iniziative di programmazione congiunta a livello europeo, quale è quella sul Patrimonio culturale e le sfide dei cambiamenti globali.

Anche questa importantissima iniziativa è coordinata dall’Italia (MiBAC e MIUR).

La JPI sul patrimonio culturale è peraltro l’unica nel quale l’Italia ha il coordinamento, che comporta l’implicito riconoscimento dell’eccellenza raggiunta in questo settore sia per la ricerca che per la gestione del patrimonio culturale.

Il riconoscimento del ruolo di coordinatore è di particolare importanza se si pensa che nella Joint Programming Initiative on Cultural Heritage and Global Change: a new challenge for Europe saranno coinvolti, oltre ai paesi europei, anche paesi come gli USA, il Canada, Israele e paesi emergenti quali Brasile, Russia, India, Cina.

Per approfondimenti in merito al Progetto NET-HERITAGE: www.netheritage.eu
Per approfondimenti in merito a Heritage Portal: www.heritageportal.eu
Gli interventi si svolgeranno in lingua inglese.

Per partecipare è gradita la compilazione della scheda di registrazione da far pervenire all'indirizzo email: era-net@beniculturali.it

Per info:
Segreteria tecnica Progetto NET - Heritage Stefania Celentino - Valentina Di Lonardo
Email: era-net@beniculturali.it tel. 06.5843.4368 /4369
Rapporti con la Stampa email: mariafernanda.bruno@beniculturali.it tel.: 06.5843.4415

PROGRAMMA

MACA - VII Giornata del Contemporaneo
Riappropriazione di un territorio

Sabato 8 ottobre 2011, in occasione della settima edizione della Giornata del Contemporaneo indetta dall’associazione AMACI, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospiterà nei suoi spazi l’inaugurazione della mostra Riappropriazione di un territorio, che proseguirà fino a domenica 13 novembre.
Attraverso le opere di nove artisti calabresi (Franco Bitonti, Maria Credidio, Luigia Granata, Lucia Paese, Enzo Palazzo, Tommaso Pirillo, Maria Romeo, Francesco e Vittorio Speciale), ognuno presente con quattro lavori, la mostra intende proporre dei primi esempi di arte che possano essere intesi alla stregua di genuini riflessi del territorio regionale, non filtrati attraverso alcuna specifica corrente artistica predominante o particolare moda stilistica. Si tratta di dipinti, sculture e opere di video arte che i nove artisti hanno realizzato appositamente per la mostra, riducendo il più possibile, o addirittura rifiutando del tutto, l’influenza della globalizzazione culturale che rende spesso anonima e indecifrabile l’origine geografica degli autori di opere troppo simili fra loro, anche se create a migliaia di chilometri di distanza le une alle altre. Riappropriazione di un territorio esorta, dunque, gli artisti a ritrovare il dialogo con la propria terra d’origine; un dialogo non mediato da inutili scimmiottamenti stilistici, ma che sia un discorso diretto con l’ambiente circostante da cui scaturisca la capacità di parlare di quell’ambiente stesso.

VII GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

Riappropriazione di un territorio
Luogo: MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
Piazza Falcone, - 87041, Acri (Cs)
Vernissage: 8 ottobre 2011, ore 17:30
Periodo: dall’8 ottobre al 13 novembre 2011
Info: Ufficio stampa tel. 0119422568,

"Le ultime scale" di Paola Pancaldi Pugolotti

Pubblicato dalle Edizioni Ursini il quarto volume della nota poetessa

Catanzaro - Dopo le raccolte di liriche “Il luogo e il tempo”, “Le bocche invisibili”, e il libro di racconti “Le trasgressioni di Miranda”, Paola Pancaldi Pugolotti torna alla poesia con un nuovo ed interessante volume dal titolo “Le ultime scale”, pubblicato nei giorni scorsi dalle edizioni Ursini di Catanzaro.
Con questa terza raccolta, premiata nella XX edizione del Premio “Iniziative Letterarie 2008”, Paola Pancaldi Pugolotti, attraverso il suo modulo scrittorio stringente, coeso e felicemente coniugato in sintagmi di notevole fattura, continua il suo rapporto con quel lirismo iniziato molti anni addietro, che l’ha portata ad essere, oggi, una fra le poetesse più meritevoli dell’agone letterario.
Il suo linguismo moderno è capace di intuizioni, sprazzi di pensiero, di immagini illuminanti, abili a colpire nel segno quello che è il mistero della poesia, perché si uniforma a quel tono alto, e pure intonato e fruibile che non delude e si fa accettare per la rara perizia dei significati e degli strumenti adottati, estremamente raffigurativi e modellati ad una dimensione più universale, più vasta e duratura, quale potrebbe essere la distanza fra noi e l’eternante verità che andiamo cercando, scavando, interpretando: una verità che è sempre altrove, fra noi e la precarietà del tutto che ci circoscrive e ci limita, senza sosta, senza interruzione di continuità.
“Paola Pancaldi Pugolotti - dice Ninnj De Stefano Busà - istruisce, per così dire, un modello lessicale fra i più piacevoli e disinvolti, non cade mai nel banale di un assioma, di un verso, di un’espressione lirica che non abbia il dolce canto ammaliatore di sirene, la dolcezza carezzevole, eppure robusta, vivace e variegata di un rendiconto d’anime che sa, appunto quali ultime scale deve salire il cuore”.
Scrive versi con uno stile tutto suo, che sa creare immagini semplici solo all’apparenza, perché usa un’ermeneutica chiara, senza tentativi di equilibrismo forzati, oscuri, di dubbio effetto; non ricorre ad escamotage che, di certo, appesantirebbero il dettato linguistico, zavorrandolo, verso il basso.
In questo nuovo volume, inserito dalle edizioni Ursini nella collaudata collana “Le farfalle”, la poetessa “adotta una parola comprensibile a tutti e da tutti rivisitata in forma di quotidianità da un soffio consapevole di autodeterminazione e valutazione su quel che è il nostro destino, la nostra parentesi esistenziale, il dubbio dell’uomo al cospetto di un’identità testamentaria che lo assolva o lo condanni”.
“Il suo far poesia, - aggiunge Ninnj Di Stefano Busà - la sua trama lirica, il suo tessuto strutturale risentono di un’impostazione di stampo classico, direi di un classicismo riveduto e corretto alla luce dei tempi, alle verifiche dei mutamenti generazionali, dei gusti estetici: il suo riferimento a situazioni, fatti o cose della terra è sempre allietato e allineato ad una impronta filosofico-meditativa che, dalla perizia del dire, trastulla e rende lievi i tratti più difficili della perdita, dell’assenza, o della ragione maldestra che si rende complice del male emergente dai tratti più contradditori e conflittuali dell’umano sentire”.
Ma quello di Paola Pancaldi Pugolotti è un profilo evoluto e districante della parola, che non si ripiega in se stessa, esplicita finalità più autentiche, uniformandosi anche alla malinconia, senza rimanere schiacciata o avulsa, distaccata o inerte.
La raccolta è caratterizzata da un pudore intimo e sincero, assetato di bellezza e di un’ansia di vita che non tendono mai al nichilismo stringente e limitativo di tanta poesia moderna, ma si rimodellano alla capacità, sua propria, di elaborazione fantastica, che a tratti lascia trapelare la nostalgia della perdita.
“Le ultime scale” è un’opera completa che sa infondere il giusto equilibrio a un lirismo di per sé scaltrito e maturo fatto di fusioni linguistiche e di mobilità verbale, consapevole delle spiagge mobili che si configurano come visione d’insieme in un mondo sconvolto dal suo caos.


lunedì 19 settembre 2011

Il Conservatorio alla Casa della Musica - La Parola che suona

LA PAROLA CHE SUONA
3 melologhi di Ferenc Liszt

voce recitante
Maria Luisa Bigai

pianoforte
Ilaria Ganeri

Musiche di Ferenc Liszt nel bicentenario della nascita

Martedì 20 settembre 2011 ore 20.30
Cosenza, Casa della Musica
Piazza Amendola (adiacente Cinema Italia)
Ingresso libero

Il Conservatorio di Cosenza ha avviato la celebrazione del bicentenario della nascita di Ferenc Liszt con concerti che sono stati tenuti nella scorsa primavera. Ora prosegue, sempre alla Casa della Musica, con una serata dal titolo “La parola che suona”, in cui si coniugano testo verbale e testo musicale, recitazione ed esecuzione strumentale. L’attrice Maria Luisa Bigai e la pianista Ilaria Ganeri eseguiranno tre melologhi: Traulige Mönch (Il monaco triste), ballata di Nicolaus Lenau, e Lenore, ballata di Gottfried August Bürger, che Liszt rivestì di musica nel 1860; Des toten Dichters Liebe (L'amore del poeta morto), poesia di Moritz Jòkai musicata dal compositore ungherese nel 1874. La traduzione dal tedesco è di Libero Francesco Bruno, l’adattamento metrico di Maria Luisa Bigai e Ilaria Ganeri.
Il progetto nasce dalla collaborazione fra le cattedre di Lettura della partitura (docente Fiorella Sassanelli), di Pianoforte (Ilaria Ganeri) e di Arte scenica (Maria Luisa Bigai), che nell’ultimo anno accademico hanno attivato un laboratorio teorico/pratico di ricerca e sperimentazione sul melologo, un tipo di repertorio molto singolare e poco conosciuto. «La sonorità della parola- scrivono le docenti- le sue potenzialità ritmico/intonative all'interno di spartiti musicali, ove la musica asseconda ed espande i significati poetici e/o drammatici e la struttura sonora del verso, sono l'oggetto principale di questa forma d’arte che ebbe ampio sviluppo a partire dal Settecento».
L’appuntamento è fissato per martedì 20 settembre alle ore 20.30 alla Casa della Musica in piazza Amendola (adiacente al Cinema Italia). L’ingresso è libero.

Bigai e Ganeri sul palcoscenico

Maria Luisa Bigai
Laurea in Recitazione e Laurea in Regia dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico” di Roma. Quale attrice e regista ha lavorato in Italia presso prestigiose istituzioni quali Teatro di Roma, Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile di Catania, circuito ATAM, Teatro Libero di Palermo, etc e all'estero a Parigi (Francia), Lisbona (Portogallo), Buenos Aires (Argentina), Rio de Janeiro (Brasile), varie città degli Stati Uniti e New York (qui venendo inserita nel prestigioso “100 best theater yearbook” di J.Jenkins), Toronto Waterloo e Calgary (British Canada), Utrecht (Olanda), Nicosia (Cypro), Esbjerg (Danimarca), Tromso (Norvegia) etc.
Si occupa di formazione ad ampio spettro: nei Conservatori di Musica di Stato (dal 2000 docente di Arte Scenica e da 4 anni Coordinatore del Dipartimento di Canto e Teatro Musicale del Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza); e collaborando con altre istituzioni prestigiose quali ETI (Ente Teatrale Italiano) e Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “S. D'Amico” di Roma.
Ha fondato musamoi per produrre e promuovere la propria ricerca artistica (www.musamoi.com).
È fra gli ideatori e fondatori della manifestazione storica dell'Estate Romana Fontanonestate, che ha co-diretto per 15 anni. Ha ricevuto il premio Fiuggi-Europa alle Fonti, il premio Fondi la Pastora e il premio Provincia di Agrigento per la Regia; il premio Montale per la silloge False Partenze, ed. Scheiwiller; la Menzione di Merito al Premio Lorenzo Montano/Biennale di Poesia di Verona 2008 per la raccolta le Tracce del Viaggio. Ha pubblicato saggi brevi e rime sparse.

Ilaria Ganeri
Diploma in Pianoforte, in Didattica della Musica e in Musica Vocale da Camera e Diploma di II Livello in Musica Vocale da Camera ad indirizzo tecnico/ interpretativo presso il Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza.. Perfezionamento in tecnica ed interpretazione pianistica con master vari e con il M° Sergio Cafaro presso l’Accademia A.I.D.A di Roma e l’Accademia Musicale Pescarese. Particolarmente attenta ai diversi ambiti e repertori della Musica da Camera, dedica gran parte della sua attività alla musica d’insieme, stabilmente in duo pianistico con Stefania Ganeri, in duo canto e pianoforte, e in formazioni di trio e quartetto con pianoforte.
Continua a perfezionarsi presso l'unica Accademia di Musica Vocale da Camera in Italia, diretta dal M. Guido Salvetti (ex direttore del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano) seguendo i corsi dello stesso Salvetti e di Stelia Doz.
Ha inciso cicli di Lieder di Robert Schumann, Johannes Brahms e Hugo Wolf e, per la Radio Vaticana, l’integrale delle Sonate e Sonatine per pianoforte di Dmitri Kabalevskij.
Ha intrapreso inoltre insieme alla pianista Stefani Ganeri, un percorso di ricerca e valorizzazione di musica rara, di riscoperta del patrimonio musicale calabrese, della musica contemporanea di non facile ascolto e di esecuzione di brani inediti composti appositamente per il loro duo pianistico, con il quale sono state ospiti fra l'altro del prestigioso Klavierwoche 18th Heidelberg Piano Festival 2006.
Docente di ruolo di Pianoforte (classe di concorso AJ77) presso le Scuole Secondarie di I grado, insegna Pianoforte Principale presso il Conservatorio di Musica Statale “S. Giacomantonio” di Cosenza.

Cosenza - Koinè culturale di un territorio: il Mercurion ed il patrimonio

Una giornata di studio il prossimo 23 settembre al Palazzo della Provincia di Cosenza.

Il 23 settembre prossimo a Cosenza, presso il Palazzo della Provincia, si terrà una Giornata di studio sul tema: Koinè culturale di un territorio: il Mercurion ed il patrimonio. L’approfondimento evidenzia la Calabria settentrionale dal VII al X secolo d.C. interessata dalla presenza di monaci “greci” che si radicarono sul territorio secondo le tipologie organizzative derivate dall’insegnamento di san Basilio di Cesarea e dalla riforma di san Teodoro Studita, in forme anacoretiche o eremitiche e forme chiesastiche. Testimonianze significative per la Calabria che denotano una storia antica: strutture, edifici, segni di civiltà che la caratterizzano e la pongono all’attenzione e all’interesse di studiosi di tutto il mondo per un patrimonio storico e artistico assai singolare e rilevante.
Presiederanno l’iniziativa portando i saluti di rito: Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza e Giuseppe Stolfi, soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Interverranno Roberto Banchini, soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia; Simonetta Bonomi, soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria e Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria. Tra i relatori il prof. Cuteri (La Calabria bizantina, il Mercurion e un ricordo a Biagio Cappelli); la prof. Falla Castelfranchi (La pittura monumentale bizantina nel territorio del Mercurion); il prof. Minuto (Le ascetiche palestre delle Saline e del Mercurion nella Calabria Bizantina); il dott. D'Alessio (Una nuova iscrizione greca da Copia Thurii. Prime testimonianze di Cristianesimo nell'alta Calabria Jonica); il prof. Roma (Considerazioni sul Mercurion); l’ing. Manna, Società Speleologica Italiana, (Testimonianze dell'anacoretismo ipogeo in Calabria); la dott.ssa Bonofiglio della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria e il dott. Piccolo della Soprintendenza B.A.P. per le province di Cosenza, Catanzaro, Crotone.
L’iniziativa è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2011.

Orsomarso (Cs) - Chiesa di Santa Maria del Mercure


Orsomarso (Cs) - Chiesa di Santa Maria del Mercure- Affresco

Silvio Rubens Vivone

Koinè culturale di un territorio: il Mercurion ed il patrimonio
Cosenza – Palazzo della Provincia
23 settembre 2011 - ore 10,00– 18.00
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone
Soprintendente: Giuseppe Stolfi
Coordinamento: Adele Bonofiglio, funzionario Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria

giovedì 15 settembre 2011

Nerviano (Milano) – Incontro sul tema: L’AUTONOMIA COME ELEMENTO DEL PROGETTO DI VITA

Venerdì 16 settembre 2011, alle ore 20.45, presso il Polo Sociale del Comune di Nerviano, in Via Vittorio Veneto, 12.
Interventi di Barbara Tacca, Direttore della Fondazione FONOS, e di Domenico Condito, Responsabile della Comunità Socio Sanitaria “CASA MIA” e Fondatore di “Utopie calabresi”.

L'incontro si svolge nell'ambito del Progetto P.R.I.S.M.A. - Percorsi e risposte individualizzate per sperimentare momenti di vita autonoma, sostenuto dalla Fondazione Cariplo. Ente promotore: LA RUOTA SOC. COOPERATIVA SOCIALE ONLUS, Via Sansovino n. 10 - Parabiago. Partner dell’azione: Comune di Nerviano. Ingresso libero

"Le ali del cigno" di Tina D'Agostino

La poetessa vibonese pubblica con le Edizioni Ursini la sua seconda raccolta.

Vibo Valentia - A poco più di dieci anni dalla pubblicazione del suo primo volume “Segreti dell’anima”, la vibonese Tina D’Agostino torna alla poesia con la raccolta “Le ali del cigno”, pubblicata nei giorni scorsi dalle Edizioni Ursini di Catanzaro.
Premiata di recente alla terza edizione del “Vivarium”, per la poesia “Madre”, per Tina D’Agostino la poesia è un modo "per comunicare agli altri il vero “io” che c'è dentro ognuno di noi, lasciando a chi legge la libertà di coglierlo o meno, senza avere la pretesa di insegnare niente, ma solo di dare uno spunto di riflessione a tutti".
Significativa, in questa occasione, è stata la sua idea di dedicare il volume “All’Anmil e a chi del proprio lavoro ne fa una missione”.
“In un libro, - scive di lei il giornalista Fulvio Castellani - il vero poeta, gioca tutto se stesso: memoria, sensibilità, cultura…, ovvero la migliore parte di sé, quella intima in primo luogo e poi quella che guarda all’esterno, che coglie i momenti delle stagioni, il frastuono della quotidianità, il silenzio di cui sa cogliere ogni e qualsiasi sfumatura. Anche Tina D’Agostino dimostra di possedere la gioia del dire e di ascoltarsi, del suggerire e soprattutto di mettersi in discussione, sempre e comunque, allo scopo di dare consistenza alle proprie idee, alle proprie emozioni, alle proprie delusioni e alle collaterali accelerazioni in direzione della luce”.
Per fare ciò la poetessa vibonese si è affidata alle “ali del cigno”, l’uccello che gli antichi celebravano come “uccello canoro” e della cui bellezza hanno scritto e parlato poeti e prosatori di assoluto prestigio.
C’è in questo volume, inserito dalle edizioni Ursini nella collana “Le farfalle”, una vena di malinconica accettazione del tempo che ci sfugge di mano, troppo in fretta e senza che ce ne accorgiamo.
Con un susseguirsi di momenti alti e vissuti o catturati dalla realtà, il suo filmato poetico tocca il declinare le speranze e mette in risalto situazioni non allettanti, anzi vicende legate alla fame, alle guerre, alle tante domande che rimangono prive di risposte concrete per quanti si attendono giornate di pace, di tranquillità, di serenità, di aperture affettive, di quella mano amica che significa condivisione, speranza, amore.
D’Agostino traccia e scolpisce, con parole calde che nascono da esperienze vissute e con il pennello della sua grande sensibilità, pensieri che invocano l’oblio; e lo fa senza dimenticare, comunque, che dietro l’angolo c’è sempre il buio o quantomeno la penombra. Lei si sente piccola e fragile in attesa del resoconto di tutta una esistenza, di quel tramonto che la condurrà nell’Oltre. Una poesia, dunque, che parte dal profondo, che sa esprimere dimensioni fenomeniche del proprio io e coniugare spontaneità ed hmanitas illuminante.

giovedì 8 settembre 2011

VI RASSEGNA BIENNALE D’ARTE CONTEMPORANEA “MAGNA GRECIA”


Si sta svolgendo nella splendida cornice del Collegio di Sant’Adriano, a San Demetrio Corone, la VI Edizione della Rassegna Biennale d’Arte Contemporanea “Magna Grecia”.
La mostra, intitolata “Luoghi e realtà di ricerca tra identità e mutamento”, curata quest’anno dal noto critico calabrese Teodolinda Coltellaro, è stata inaugurata il 20 agosto, e resterà aperta al pubblico fino al 20 settembre 2011. L’evento espositivo che, con cadenza biennale, propone all’attenzione conoscitiva una vetrina di opere e di artisti contemporanei, in questa edizione offre uno spaccato significativo della dimensione di ricerca linguistica, di taluni tracciati innovativi e sperimentali che ben traducono alcune realtà e contesti calabresi, offrendo la possibilità di un confronto generazionale oltre che di comparazione con altre realtà di ricerca italiane e internazionali. Trentuno gli artisti protagonisti della rassegna, selezionati dal critico curatore, in piena autonomia analitica e di scelta: Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Andrea Biffi, Francesco Antonio Caporale, Carmine Cianci, Antonello Curcio, Maria Credidio, Leonardo D’Amico, Danilo De Mitri, Giulio De Mitri, Teo De Palma, Elena Diaco-Mayer, Pasquale De Sensi, Erelin, Isidoro Esposito, Franco Flaccavento, Alfredo Granata, Ombretta Gazzola, Massimo Maselli, Max Marra, Giuseppe Negro, Fabio Nicotera, Enzo Palazzo, Vincenzo Paonessa, Salvatore Pepe, Tarcisio Pingitore, Tommaso Pirillo, Gianfranco Sergio, Antonio Saladino, Giulio Telarico, Silvio Vigliaturo. Le opere in mostra si aprono a una pluralità di percorsi visivi e di soluzioni linguistiche innovative: dalle installazioni ambientali al video, alla fotografia, alla fertile sperimentazione di modalità operative e alla possibilità di ibridazione tra linguaggi e tecniche.

VI RASSEGNA BIENNALE D’ARTE CONTEMPORANEA “MAGNA GRECIA”
Luogo: Collegio Sant’Adriano
San Demetrio Corone (Cs)
Curatore: Teodolinda Coltellaro
Periodo: fino al 20 settembre 2011
Orari: tutti i giorni, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19
Info: Comune di San Demetrio Corone, 0984.956003

“Da Niklon”, libro di Vittoria Cirillo tra realtà e mito

Edita da Ursini la nuova opera della scrittrice di Soverato.

SOVERATO - Fresco di stampa per le Edizioni Ursini di Catanzaro il nuovo volume della scrittrice Nike Venusia Marziani, pseudonimo di Vittoria Cirillo, dal titolo “Da Niklon”: un viaggio letterario che ripercorre secoli di storia calabrese e arriva sino ai giorni nostri attraverso un’attenta analisi degli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita sociale della regione.
Con tale pubblicazione, inserita dalle edizioni Ursini nella collana “I libri dell’Elefantino”, l’autrice di Soverato è riuscita a dare un tocco di poesia ai famosissimi Bronzi di Riace e al più giovane dei due in modo particolare, a quel Niklon che ha condotto l’io narrante (quello della scrittrice Nike) nel viaggio alla riscoperta delle sue origini greche, di una storia tra la realtà e il mito, di un carosello di intermittenze da cui è emerso in tutto il suo nitore il grande amore che Vittoria Cirillo ha per la Magna Graecia, per la terra di Calabria, per i personaggi che hanno marchiato di sé i vari capitoli delle vicende del Sud, lasciando delle impronte indelebili, tra i quali Marco Aurelio Cassiodoro.
Vittoria Cirillo usa le figure di Nike e di Niklon, poi di Zoeatlon e di Zoe (e non solo) per dire e suggerire, per navigare alla scoperta o riscoperta di Ramsete II e dei suoi figli, dell’Egitto, di Pompei, del museo di Reggio Calabria, della Grecia.
La sua scrittura privilegia il dialogo e sa intervallare presenze ed elementi che richiamano talvolta la poesia o, se preferiamo, la prosa d’arte. Valga, come esempio, la bellezza del sogno iniziale, il mediare tra la civiltà del passato e il presente abbastanza incolore, il suggerire che “proprio quando si sta cadendo, si cerca un appiglio, per salvarsi”.
Il suo, è un continuo stuzzicare l’attenzione del lettore che non può fare a meno di riflettere intorno ai perché che spingono l’io narrante a contestare il “padano” Umberto Bossi, a dialogare anche ironicamente con personaggi dello spettacolo avendo sempre presente la valorizzazione della Calabria, della sua gente, della sua incommensurabile storia e bellezza.
E’ un libro, davvero singolare sotto ogni punto di vista, suddiviso in tre parti tra di loro soltanto in apparenza non collegate. Sì, perché il sogno di Nike e l’incontro con il giovane bronzo di Riace (Niklon) proseguono, se non altro idealmente, anche nella seconda parte (dedicata principalmente alla lettura critica della realtà sociale in cui viviamo) in quanto le considerazioni e i suggerimenti di Nike partano da lontano, proprio dal sogno e dal dialogo, fitto fitto, avuto con Niklon e si concludono nella parte finale del racconto con l’incontro tra Niklola e il pastore Baldino in cui le difficoltà di inserimento dei giovani d’oggi nella società del “tutto e subito” trovano una lettura a dir poco esemplare: per profondità, per significati, per quella concretezza e quel coraggio che sono un po’ il manifesto più noto dei ragazzi di Locri, ossia che “nessuno può più fare a modo suo, dato che non siamo mai soli. Qualche occhio che vede c’è sempre, qualche testimone coraggioso si trova sempre più spesso anche in Calabria, dove d’ora in poi, sarà meglio che ci “ammazzino tutti… altrimenti…”.
A suo modo il libro è anche complesso, ma fotografa alla grande le attese della gente del Sud, le troppe promesse fatte dai potenti e regolarmente non mantenute, la gioia e l’orgoglio, comunque, di poter vantare un passato glorioso e un percorso storico che non teme confronti soprattutto perché “qui si capisce meglio cos’è davvero necessario e cos’è superfluo: cioè di più”.

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