Curator: Maria Rosaria Gallo - Vartai Gallery - Vilnius (Lituania)
Opening: 30 ottobre 2009 - 18:00
Artists: Akvilė Anglickaitė - AVaspo - Alina Melnikova - Eglė Karpavičiūtė - Kristina Kurilionok - Auksė Petrulienė - Edita Voverytė - Lina Kruopytė.
New Prospect
Camminare lungo la via principale di una città è il luna park della mente: i piedi avanzano a ritmo cardiaco, gli occhi orbitano irregolari, il naso cattura gli odori, il corpo vibra di desiderio e rifiuto.
Visioni e riflessi, geometrie e materie, psicologie e memorie, suoni e frastuoni convivono come sedimenti nello spazio vuoto tra i palazzi, mentre il gusto di un panino artificiale ti ricorda ovunque che sei un animale.
L’arte vive nel sacrilegio nascosto della prospettiva, si nutre dell’orgia di esistere e tenta nuovi racconti di strade sempre uguali e cangianti.
New Prospect è la via caotica, sincera e bugiarda dell’illusione che nasce dalla realtà e crea nuove illusioni, in un rapporto incessante.
La pittura di Eglė Karpavičiūtė percorre la via cosmica della cosa; gli scatti di Akvilė Anglickaitė distruggono l’arte nell’archeologia urbana; l’eros di Alina Melnikova è ricerca mortale di vita; le immagini di Lina Kruopytė rilevano le prigioni mentali dell’edificare; la ricerca di Kristina Kurilionok esplora l’ossessione dell’apparire per esistere; le favole sommerse di Edita Voverytė sognano il teatro della vita; le trame fluide di Auksė Petrulienė raccontano il tragico dell’esserci; la poesia audiovisiva di AVaspo è il lucido naufragio della creatività che propaga nello spazio e nel tempo.
.Camminare lungo la via principale di una città è il luna park della mente: i piedi avanzano a ritmo cardiaco, gli occhi orbitano irregolari, il naso cattura gli odori, il corpo vibra di desiderio e rifiuto.
Visioni e riflessi, geometrie e materie, psicologie e memorie, suoni e frastuoni convivono come sedimenti nello spazio vuoto tra i palazzi, mentre il gusto di un panino artificiale ti ricorda ovunque che sei un animale.
L’arte vive nel sacrilegio nascosto della prospettiva, si nutre dell’orgia di esistere e tenta nuovi racconti di strade sempre uguali e cangianti.
New Prospect è la via caotica, sincera e bugiarda dell’illusione che nasce dalla realtà e crea nuove illusioni, in un rapporto incessante.
La pittura di Eglė Karpavičiūtė percorre la via cosmica della cosa; gli scatti di Akvilė Anglickaitė distruggono l’arte nell’archeologia urbana; l’eros di Alina Melnikova è ricerca mortale di vita; le immagini di Lina Kruopytė rilevano le prigioni mentali dell’edificare; la ricerca di Kristina Kurilionok esplora l’ossessione dell’apparire per esistere; le favole sommerse di Edita Voverytė sognano il teatro della vita; le trame fluide di Auksė Petrulienė raccontano il tragico dell’esserci; la poesia audiovisiva di AVaspo è il lucido naufragio della creatività che propaga nello spazio e nel tempo.
New Prospect
Walking along the main street of a city is the funfair of the mind: one’s feet go forward at the rate of a heartbeat, one’s eyes orbit irregularly, one’s nose captures smells, one’s body vibrates with desire and rejection.
Visions and reflections, geometries and matters, psychologies and memories, sounds and noises coexist as sediments in the emptiness between the buildings, while the taste of an artificial sandwich reminds you of your animal origins.
Art lives in the hidden sacrilege of perspective, it feeds on the orgy of existence and tries to tell new, similar and ever-changing stories.
New Prospect is the chaotic, sincere and false way of illusion arising from reality to create new illusions, in a never-ending relationship.
Eglė Karpavičiūtė’s paintings follow the cosmic way of the object; Akvilė Anglickaitė’s camera shots destroy the art in urban archaeology; the eros of Alina Melnikova is a mortal research of life; the pictures of Lina Kruopytė reveal the mental prisons of construction; Kristina Kurilionok’s research explores the obsession of appearing to exist; the submerged fables of Edita Voverytė dream about the theatre of life; the fluid plots of Auksė Petrulienė tell the tragedy of there-being; AVaspo’s audiovisual poetry is the lucid shipwreck of creativity that propagates in space and time.
Walking along the main street of a city is the funfair of the mind: one’s feet go forward at the rate of a heartbeat, one’s eyes orbit irregularly, one’s nose captures smells, one’s body vibrates with desire and rejection.
Visions and reflections, geometries and matters, psychologies and memories, sounds and noises coexist as sediments in the emptiness between the buildings, while the taste of an artificial sandwich reminds you of your animal origins.
Art lives in the hidden sacrilege of perspective, it feeds on the orgy of existence and tries to tell new, similar and ever-changing stories.
New Prospect is the chaotic, sincere and false way of illusion arising from reality to create new illusions, in a never-ending relationship.
Eglė Karpavičiūtė’s paintings follow the cosmic way of the object; Akvilė Anglickaitė’s camera shots destroy the art in urban archaeology; the eros of Alina Melnikova is a mortal research of life; the pictures of Lina Kruopytė reveal the mental prisons of construction; Kristina Kurilionok’s research explores the obsession of appearing to exist; the submerged fables of Edita Voverytė dream about the theatre of life; the fluid plots of Auksė Petrulienė tell the tragedy of there-being; AVaspo’s audiovisual poetry is the lucid shipwreck of creativity that propagates in space and time.
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