venerdì 13 aprile 2012

Pramantha Arteteca - Pramantha Polis
Liberà è Cultura. Momenti per la XIV Settimana della Cultura


Liberà è Cultura. Momenti per la XIV Settimana della Cultura è il titolo del programma con cui Pramantha risponde ai molteplici stimoli che arrivano da questo intenso mese di Aprile 2012 che prevede da sabato 14 a domenica 22 lo svolgimento della XIV Settimana della Cultura promossa dal MIBAC; lunedì 23 la Giornata Mondiale del Libro indetta dall’UNESCO; e lo svolgimento delle attività organizzate per il Mese Mondiale dell’Astronomia (GAM - Global Astronomy Month) al grido significativo di “one people, one sky”.

Prodotto da Gianfranca Bevilacqua (Direttore di Pramantha Polis - il Dipartimento Pramantha dall’anima etico-politica), sotto la Regia di Maria Rosaria Gallo (Direttore di Pramantha Arteteca), il programma prevede diversi momenti - incontri e manifestazioni in ambito artistico, scientifico, filosofico e sociale - e si svolge in modo dislocato. È rivolto agli studenti degli Istituti Superiori centrali della città di Lamezia Terme (Liceo T. Campanella, Istituto Tecnico Commerciale De Fazio, Istituto Professionale Luigi Einaudi, Liceo Scientifico Galileo Galilei, Liceo Classico Francesco Fiorentino), e al pubblico che amerà prendervi parte - nel caso delle attività che avranno luogo nella sede dell’Arteteca in C.so Giovanni Nicotera 165, e nel caso di CORPO ELETTRONICO Videoarte italiana tra materia, segno e sogno, mostra realizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo (partner culturale di Pramantha in questa avventura), visibile fino al 25 aprile presso il Complesso Monumentale del San Giovanni a Catanzaro.

Libertà è Cultura è il tema conduttore scelto da Pramantha, “un’espressione in cui - afferma Gianfranca Bevilaqua - l’accento posto sul verbo che intervalla le due parole ha, oltre a un valore sintattico, un forte valore simbolico. La miseria affama e toglie la dignità all’uomo. Ma la povertà economica, la crisi, la paralisi della crescita, non sono temi sconnessi da quel bisogno che possiamo considerare imprescindibile per una società civile di sana e robusta costituzione: il nutrimento conoscitivo/culturale, l’unico capace di restituire all’uomo la dignità di essere pensante e creativo; essere capace di capire e trasformare la realtà. In questa ottica, il messaggio sottinteso all’intera chermesse è chiaro: la cultura è lo strumento per affrancarsi dalla schiavitù del potere mortificante”. Senza dimenticare - come sottolinea Maria Rosaria Gallo - che non basta fare e fruire cultura, così come non basta fare e fruire arte. Occorre rompere la cintura del silenzio.”

Messaggi forti e diretti nel contributo di Pramantha alla XIV Settimana della Cultura. Messaggi magistralmente declinati dal contributo che Popinga (al secolo Marco Fulvio Barozzi, scrittore, poeta, saggista, blogger; sagace autore di Limerick di argomento fisico-matematico; nato a Milano nel 1955, laureato in Scienze Geologiche, insegnante di matematica e scienza) ha fatto scaturire dalla sua penna, regalando uno splendido Manifesto all’intera manifestazione e, soprattutto, svelando i reali destinatari dell’intero programma: i giovani uomini e le giovani donne di Lamezia Terme.

Perché conoscenza fa rima con libertà
di Marco Fulvio Barozzi (Popinga)

Scriveva Antonio Gramsci nel 1932 dal carcere, dove il regime fascista lo aveva relegato per le sue idee (e dal quale sarebbe uscito ormai moribondo): “Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza”. Un altro grande intellettuale meridionale, Salvatore Guglielmino, l’autore della Guida al Novecento, ripeteva ai suoi studenti del classico Carducci di Milano a metà degli anni Settanta, in piena epoca di contestazione: “Voi sui libri il culo di pietra vi dovete fare!” (testimonianza di mia moglie che fu sua allieva).

Ma perché studiare, se è così gravoso? Perché è lo studio, e la conoscenza che ne deriva, che rendono liberi, non il lavoro, come invece tristemente e con feroce ironia scrissero i nazisti all’ingresso di Auschwitz. Qualche buontempone potrebbe obiettare che Gramsci scrisse le sue parole in un carcere, altro che libero! Gli si potrebbe replicare che la libertà di cui stiamo parlando si può conservarla intatta anche in carcere. La libertà che nasce dalla conoscenza è una libertà interiore, ancor più bella perché sofferta, conquistata, sudata. Ma qual è la libertà che nasce dalla conoscenza? Direi che essa è innanzitutto libertà del dubbio. Più si conosce e più ci si accorge di non sapere. Ciò spinge a voler conoscere di più (la cultura è curiosità), ma anche alla critica di ogni verità precostituita, basata sull’autorità o il potere di qualcuno (umano o celeste che sia) o sulla sua diffusione nella società. Non sto parlando del dubbio nichilistico di chi nega ogni verità, sto invece parlando del dubbio scientifico, di un atteggiamento verso il mondo che per ogni affermazione, ogni teoria, ogni quadro generale, richiede prove, tentativi, ripetizioni, controlli condivisi. La conoscenza è un fenomeno sociale e, tendenzialmente, democratico.

Democrazia: ecco l’altra parola che non poteva mancare in queste brevi note. Fateci caso: dove non c’è democrazia, nei paesi retti da dittature di ogni tipo e colore, la scuola è considerata o un canale di propaganda del regime, oppure una voce di spesa da tagliare. La realtà è che la scuola, quando può e quando è messa in grado di funzionare, forma uomini che sanno, uomini liberi. Uomini che non si fanno abbindolare dalla propaganda o rimbambire dai giochi e varietà della televisione. Che non si accodano al primo demagogo e guardano con sospetto le scelte “inevitabili” o “irrevocabili” dei governi, ben sapendo che ogni decisione è una scelta tra opzioni. La cultura diffusa spaventa il potere, disposto a tollerare intellettuali servi o silenziosi, ma non chi, come Gramsci, ne smaschera le pratiche, le disonestà, le meschinità.

Ho parlato di cultura diffusa perché essa non può essere un privilegio di pochi intellettuali. La cultura deve essere considerata un patrimonio da parte di ogni società progredita, che riconosce in essa il mezzo indispensabile per ogni progresso ulteriore (economico, sociale, scientifico, legislativo). Più idee nascono in un consesso umano, più alta è la probabilità che una parte di queste siano buone idee e vengano riconosciute come tali: è una questione di leggi della probabilità. La mancanza di buone idee è la morte di una società, come la mancanza di risorse.

Che cosa devono fare i giovani allora? Per una risposta torno a Gramsci che, ancora da uomo libero, si indirizzava a loro il primo maggio 1919 dalle colonne del giornale torinese L’ordine nuovo: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza”. Siate liberi, perché sapete. 

PROGRAMMA
Libertà è Cultura. Momenti per la XIV Settimana della Cultura
Produzione Gianfranca Bevilacqua, Regia Maria Rosaria Gallo

Sabato 14 Aprile Auditorium Liceo Tommaso Campanella Lamezia Terme

ore 9.30 Conferenza Stampa
Pramantha Polis presenta “Libertà è Cultura”. Momenti per la XIV Settimana della Cultura
Coordina Ketty Riolo

ore 10.30 Docu-film/dibattito
Vota Provenzano di Salvatore Fronio.

introduce Gianfranca Bevilacqua (Pramantha Polis),
intervengono Francesca Viscone (Liceo Tommaso Campanella), Salvatore Fronio (Regista)

Domenica 15 Aprile Pramantha Arteteca Corso Giovanni Nicotera 165 Lamezia Terme

ore 18 Docu-film/dibattito
Vota Provenzano di Salvatore Fronio.

a cura di Gianfranca Bevilacqua (Pramantha Polis)
intervengono Francesca Viscone (Liceo Tommaso Campanella), Salvatore Fronio (Regista)

Lunedì 16 Aprile Istituto Tecnico Commerciale De Fazio Lamezia Terme

ore 10.30 Conferenza/Dibattito
Potere e Ricerca. La conquista dello spazio

a cura di Tommaso Sorrentino – AstroPramantha
introduce Antonio Bruno Umberto Colosimo

Mercoledì 18 Aprile Istituto Professionale Luigi Einaudi Lamezia Terme

ore 10.30 Film/Dibattito
L’Onda di Dennis Gansel - 2008

a cura di Gianfranca Bevilacqua (Pramantha Polis)
Interviene Tatiana Vescio (Libreria Gulliver)

Giovedì 19 Aprile Pramantha Arteteca Corso Giovanni Nicotera 165 Lamezia Terme

ore 18 Film/Dibattito
L’Onda di Dennis Gansel - 2008

a cura di Gianfranca Bevilacqua (Pramantha Polis)
Interviene Tatiana Vescio (Libreria Gulliver)

RepriMente
Fotografia e installazione di Giuseppe Carchedi

Sabato 21 Aprile Liceo Scientifico Galileo Galilei Lamezia Terme

ore 10.30 Conferenza/Dibattito

Potere e Informazione. Il curioso caso del neutrino più veloce della luce.

a cura di Peppe Liberti (Focus)
introduce Antonio Bruno Umberto Colosimo (AstroPramantha)

Lunedì 23 Aprile Giornata Mondiale del Libro 2012 Liceo Classico Francesco Fiorentino Lamezia Terme

ore 10.30 Incontro con la Casa Editrice Cronopio

Il Libro: macchina del potere pensante.
Pramantha presenta Cronopio

intervengono Maurizio Zanardi (Cronopio), Gaetano Pucci (Liceo Classico F. Fiorentino)
introduce Maria Rosaria Gallo
modera Ketty Riolo

fino a mercoledì 25 aprile Complesso Monumentale del San Giovanni Piazza Giuseppe Garibaldi, Catanzaro

da martedì a domenica ore 10/20 Mostra
CORPO ELETTRONICO Videoarte italiana tra materia, segno e sogno

a cura di Gianluca Marziani e Andrea La Porta

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...