lunedì 24 agosto 2009

ALIMENTAZIONE E TRADIZIONI GASTRONOMICHE LOCALI

Incontro con Giuseppe Fatati, presidente dell’Associazione Italiana di Dietetica.
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Soverato - Valorizzare i prodotti tipici locali perché ciò contribuisce non solo a migliorare la qualità della vita, ma anche ad assicurare maggiori introiti agli agricoltori e agli operatori più in generale. E’ stato questo l’argomento dell’incontro “Alimentazione e tradizioni gastronomiche locali” tenutosi a Soverato nell’ambito della Fiera “Jonici Food Fest” al quale hanno partecipato Giuseppe Fatati, presidente dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica nonché direttore dell’Unità Operativa di Diabetologia e Dietologia dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” di Terni; Giuseppe Pipicelli, direttore dell’Unità Complessa di Diabetologia e Dietologia dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e Francesco Ursini, specializzando in Medicina Interna all’Università Magna Graecia di Catanzaro.
“Oggi – sostiene Fatati – tutti parlano della dieta mediterranea come la migliore alimentazio
ne per prevenire le patologie degenerative tipiche delle società industrializzate. In realtà la dieta mediterranea non è altro che l’alimentazione tradizionale delle diverse regioni del bacino del Mediterraneo ed in particolare di quelle che si affacciano sul mare. La ricchezza dei prodotti utili alla prevenzione delle malattie cardiovascolari (infarto, ictus, cardiopatia ischemica, ect.) è, infatti, legata di sicuro alla ricchezza del mare e al consumo dei prodotti della pesca associati a frutta e verdura”.
“Questo ti
po di alimentazione – continua Fatati – è stato abbandonato negli ultimi 30 anni ed oggi assistiamo al paradosso che proprio nelle nostre regioni il numero delle persone obese e affette da patologie cardiovascolari è superiore a quello delle regioni del nord che producono meno prodotti tipici. Perché questo? Perché sono state abbandonate le tradizioni più genuine per seguire le mode che i mass media ci hanno imposto. Per questo motivo oggi c’è la necessità di riprendere la vecchia cultura gastronomica e le iniziative come “Jonici Food Fest” sono certamente importanti perché tendono a valorizzare i prodotti della tradizione e la cosiddetta “cucina casereccia o locale” di cui le regioni del Sud sono ricchissime”.
Nel contesto dell’iniziativa Giuseppe Pipicelli e Francesco Ursini hanno anticipato la pubblicazion
e di uno specifico volume sull’approccio nutrizionale delle malattie osteo-articolari la cui prefazione è curata proprio da Giuseppe Fatati.
“Tra le iniziative in sede locale – ha commentato Pipicelli – abbiamo avviato dei contatti con l’Istituto Alberghiero
di Soverato per la riscoperta della cucina del nostro territorio e dei prodotti tipici, non solo di quelli del mare”.
“Altro as
petto – ha aggiunto – da non sottovalutare che emerge dalla valorizzazione dei prodotti tipici è legato alla realizzazione della cosiddetta “filiera corta” che offre un duplice vantaggio: il consumo in loco degli alimenti prodotti sul territorio e una conseguente riduzione dei costi per l’utenza perché così vengono meno tutti i passaggi commerciali attraverso i quali si arriva alla grande distribuzione. Consumare in loco vuol dire anche evitare, di conseguenza, l’uso dei conservanti perché i prodotti vengono immessi giornalmente sul mercato”.
“Sono convinto – ha concluso Francesco Ursini – che una migliore conoscenza dei prodotti della nostra terra ed un uso maggiore degli stessi, contribuirà a ridurre inevitabilmente tutte quelle patologie che sono proprie di una alimentazione ormai “industrializzata”.
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Alcuni stands della Fiera “Jonici Food Fest”
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Giuseppe Pipicelli e Giuseppe Fatati

3 commenti:

Andradarte ha detto...

Interessante este Post.
Deve ser gostoso visitar?!!
Abraço

Argos ha detto...

Domenico

Para quando um "encontro" gastronómico luso-italiano?
Diferenças, semelhançs...

Abraço

Domenico Condito ha detto...

Olá Andrade e Argos.

Muito obrigado pelas visitas e simpáticos comentários!!

Gostaria muito de convidar-vos a um "encontro" gastronómico luso-italiano, mas infelizmente, neste mes foi-me diagnosticada uma hérnia discal muito penosa, e esta dolorosa doença levou-me literalmente para a cama imobilizado. No entretanto estou na lista de espera para intervenção cirúrgica.

Por isso estou um pouco ausente da net, mas passo para deixar um grande abraço.

Domenico

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