sabato 27 marzo 2010

Soverato - Incontro con Maria Pia Furina

La giovane scrittrice parla del suo primo romanzo, “Desy”, pubblicato da Ursini Edizioni.
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Soverato - E’ nata una nuova stella della letteratura? A giudicare dai giudizi lusinghieri che sta ottenendo il romanzo “Desy” (Ursini edizioni) di Maria Pia Furina, sembrerebbe proprio di si. Il libro sarà presentato da G. Battista Scalise, Vincenzo Belcamino e Tonino Maduri, mercoledì 31 marzo, alle ore 17, nei Saloni del Circolo Unione di Catanzaro, a cura dell’Associazione Accademia dei Bronzi. Ieri abbiamo incontrato Maria Pia (laureata nei mesi scorsi in Odontoiatria alla Magna Graecia), per farci anticipare i temi della sua narrazione, definita da molti critici “di grande interesse letterario”.
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E' contenta di questa prima esperienza? Perchè?
“Scrivo da oltre dieci anni racconti e poesie perché ho da sempre amato scrivere e leggere. Il mio sogno era quello di poter scrivere un romanzo e di vederlo pubblicato. Sono contenta che sia stato con questo mio primo romanzo al quale ho dedicato molto tempo per prepararlo in quanto mi sono affezionata ai personaggi che hanno preso vita nel libro, devolvendogli una sorta di anima. E’ un romanzo che narra di ragazzi. Ritengo che nelle esperienze dei personaggi del volume si rifletta un gran numero di adolescenti e giovani in quanto lambisce differenti tematiche sociali, quali il rapporto con i genitori, l’uso di droga, l’alcol, la violenza sessuale, l’aborto ed i problemi con il cibo. Il motore precipuo della storia è l’amore esaminato in tutte le sue sfaccettature attraverso lo sguardo di una ragazzina che scrive tutto ciò che vive con lirismo, altalenando perennemente da uno stato emotivo euforico ad uno depressivo”.
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Come ha scelto la casa editrice?
“Una volta completato il manoscritto, l’ho spedito a moltissime case editrici regionali e nazionali, ottenendo scarsi risultati in quanto sono contrarie a pubblicare opere di scrittori sconosciuti, pretendendo da essi il finanziamento delle spese di pubblicazione pubblicitarie, non facendo altro, a mio avviso, che scoraggiare i ragazzi ed assumendo l’atteggiamento di aziende grafiche e non di seri professionisti che dovrebbero considerare le varie opere a loro pervenute in base al profitto e non al nome dell’autore. In un settore così chiuso ed avverso ai giovani, quale è quello editoriale, l’unico editore che ha preso in considerazione la mia opera, valutandola attentamente e facendo tutto a sue spese, è Vincenzo Ursini, il quale ho avuto la fortuna di conoscere fra i tanti editori che ho contattato e che voglio ringraziare apertamente per aver esaudito il mio sogno”.
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Dentista o scrittrice di talento?
“Prima di tutto le dico grazie per la scrittrice di talento, spero di diventarlo davvero. Per rispondere a questa domanda mi piace ricordare che prima di essermi laureata in “Odontoiatria e Protesi Dentaria” ho compiuto studi umanistici, essendomi maturata al Liceo Classico “Card. G. Sirleto” di Catanzaro grazie al quale mi sono appassionata di letteratura e di scrittura. La decisione dopo la maturità di intraprendere un percorso di studi medico- scientifico in antitesi con i precedenti non mi ha fatto abbandonare la voglia di leggere e di continuare a dedicarmi all’ars scribendi, ma l’ha amplificata, ritrovandomi a leggere nel contempo volumi medici e letterari e fra questi lavori paralleli mi auguro di proseguire ancora”.
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Cosa bolle ora nella tua "pentola"?
“Dopo “Desy” sto scrivendo un romanzo dal titolo “Ragazza al buio” con la stessa protagonista un po’ cresciuta, questa volta maggiorenne, che si affaccia al mondo degli adulti con la paura di tutti gli adolescenti e con la sua dolcezza ancora impregnata di infanzia che vive nuove amicizie ed esperienze delicatamente descritte dalle sue parole di poesia”.

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