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Catanzaro - Primo incontro alla Facoltà di Medicina dell'Università Magna Graecia per la costituzione di una associazione di medici in formazione da confederare con Federspecializzandi. All'incontro, presieduto da Piero di Silverio, vice presidente nazionale, hanno partecipato la professoressa Rosa Daniela Grembiale, docente di Malattie dell'apparato respiratorio e membro dell'Ufficio di Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Ateneo Catanzarese; Francesco Ursini, medico in formazione specialistica presso la Cattedra di Medicina Interna diretta dal professore Giorgio Sesti; Giuseppe Romano, direttore del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria provinciale di Catanzaro ed esperto in management sanitario.
Incontro certamente proficuo perché ha posto le premesse per arrivare in breve tempo ad una migliore definizione dell'attività formativa dei giovani medici.
“Obiettivo primario – ha detto Di Silverio – dovrà essere la costituzione dell'Osservatorio Regionale per la Formazione Medico Specialistica. L'attivazione dell'Osservatorio dovrà rappresentare il primo importante segnale di attenzione della politica regionale nei confronti dei giovani medici. Tale strumento definisce, infatti, lo svolgimento delle attività teoriche e pratiche degli specializzandi, ivi compresa la rotazione tra strutture inserite nella rete formativa, ma verifica anche lo standard di attività assistenziali dei medici in formazione specialistica nel rispetto dell'ordinamento didattico della Scuola di specializzazione, del piano formativo individuale dello specializzando e della organizzazione delle strutture e delle aziende sanitarie, in conformità alle indicazioni dell'Unione Europea”.
“Lo specializzando medico – ha poi sottolineato Francesco Ursini – non ha mai preso coscienza della sua condizione. Oggi è venuto il momento di svegliarci da questo torpore e di definire obiettivi comuni, nel rispetto della normativa che offre a noi giovani medici in formazione tante opportunità”.
“Il percorso dello specializzando – aveva inizialmente sottolineato la professoressa Rosa Daniela Grembiale, nel porgere il saluto a nome del Preside della Facoltà – deve essere sì un percorso guidato, ma non può prescindere dalla necessità di farlo diventare, negli anni, un percorso autonomo, perché il livello di preparazione dei giovani medici della Magna Graecia è certamente ottimo. Massimo rispetto dello specializzando, quindi, perché prima di essere uno studente è un collega”.“I test nazionali di ammissione – ha invece sottolineato Giuseppe Romano – rappresentano sicuramente un momento di confronto a cui bisogna guardare con grande ottimismo, perché in molti casi la rete formativa si è trasformata spesso in una concessione da parte delle università”.
“Ogni atto medico dello specializzando – ha infine evidenziato Di Silverio – va sempre compiuto sotto la guida di uno strutturato perché altrimenti i rischi sono tanti. Dobbiamo evitare che il lavoro dei medici in formazione specialistica continui ad essere manodopera sottocosto per il SSN, con atti talvolta eseguiti in assenza di tutoraggio o di supervisione. La specializzazione, per quanto esperienza temporanea e necessariamente precaria, deve rappresentare una occasione di crescita professionale e umana che non possiamo permetterci di sprecare”.
Catanzaro - Primo incontro alla Facoltà di Medicina dell'Università Magna Graecia per la costituzione di una associazione di medici in formazione da confederare con Federspecializzandi. All'incontro, presieduto da Piero di Silverio, vice presidente nazionale, hanno partecipato la professoressa Rosa Daniela Grembiale, docente di Malattie dell'apparato respiratorio e membro dell'Ufficio di Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Ateneo Catanzarese; Francesco Ursini, medico in formazione specialistica presso la Cattedra di Medicina Interna diretta dal professore Giorgio Sesti; Giuseppe Romano, direttore del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria provinciale di Catanzaro ed esperto in management sanitario.
Incontro certamente proficuo perché ha posto le premesse per arrivare in breve tempo ad una migliore definizione dell'attività formativa dei giovani medici.
“Obiettivo primario – ha detto Di Silverio – dovrà essere la costituzione dell'Osservatorio Regionale per la Formazione Medico Specialistica. L'attivazione dell'Osservatorio dovrà rappresentare il primo importante segnale di attenzione della politica regionale nei confronti dei giovani medici. Tale strumento definisce, infatti, lo svolgimento delle attività teoriche e pratiche degli specializzandi, ivi compresa la rotazione tra strutture inserite nella rete formativa, ma verifica anche lo standard di attività assistenziali dei medici in formazione specialistica nel rispetto dell'ordinamento didattico della Scuola di specializzazione, del piano formativo individuale dello specializzando e della organizzazione delle strutture e delle aziende sanitarie, in conformità alle indicazioni dell'Unione Europea”.
“Lo specializzando medico – ha poi sottolineato Francesco Ursini – non ha mai preso coscienza della sua condizione. Oggi è venuto il momento di svegliarci da questo torpore e di definire obiettivi comuni, nel rispetto della normativa che offre a noi giovani medici in formazione tante opportunità”.
“Il percorso dello specializzando – aveva inizialmente sottolineato la professoressa Rosa Daniela Grembiale, nel porgere il saluto a nome del Preside della Facoltà – deve essere sì un percorso guidato, ma non può prescindere dalla necessità di farlo diventare, negli anni, un percorso autonomo, perché il livello di preparazione dei giovani medici della Magna Graecia è certamente ottimo. Massimo rispetto dello specializzando, quindi, perché prima di essere uno studente è un collega”.“I test nazionali di ammissione – ha invece sottolineato Giuseppe Romano – rappresentano sicuramente un momento di confronto a cui bisogna guardare con grande ottimismo, perché in molti casi la rete formativa si è trasformata spesso in una concessione da parte delle università”.
“Ogni atto medico dello specializzando – ha infine evidenziato Di Silverio – va sempre compiuto sotto la guida di uno strutturato perché altrimenti i rischi sono tanti. Dobbiamo evitare che il lavoro dei medici in formazione specialistica continui ad essere manodopera sottocosto per il SSN, con atti talvolta eseguiti in assenza di tutoraggio o di supervisione. La specializzazione, per quanto esperienza temporanea e necessariamente precaria, deve rappresentare una occasione di crescita professionale e umana che non possiamo permetterci di sprecare”.
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v.u.
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