Promosso dalla Cattedra di Specializzazione in Malattie Infettive dell'Università Magna Graecia di Catanzaro.
.
Catanzaro - A volte non servono i grandi eventi per avere una risposta ottimale da parte della comunità accademica e dei neo laureati del territorio. Lo ha dimostrato ieri pomeriggio Vincenzo Guadagnino, titolare della Cattedra e Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dell’Università Magna Graecia, con il seminario “Evoluzione e filodinamica delle ultime pandemie: dalla SARS all’H1N1”, che ha avuto come relatore Massimo Ciccozzi, ricercatore presso l’Istituto Superiore di Sanità, noto alla comunità scientifica internazionale per aver studiato e analizzato tutte le sequenze del menoma disponibili e gli aspetti evolutivi del virus dell’influenza A. Un seminario quindi di primo piano che ha ottenuto consensi unanimi sia da parte dei docenti universitari che dai giovani medici e specializzandi che hanno riempito oltre ogni limite l’aula magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Accolto dal preside Giovambattista De Sarro che lo ha ringraziato per la sua squisita sensibilità nei confronti dell’Università catanzarese definita “un Ateneo attivo non solo sotto l’aspetto finanziario, ma soprattutto nell’ambito della ricerca e sperimentazione”, Massimo Ciccozzi ha, quindi, relazionato sul tema del Seminario ripercorrendo la storia epidemiologica degli ultimi anni, connotata dalle emergenze epidemiche del Coronavirus della SARS e del virus dell’influenza aviaria H5N1, per arrivare ai fenomeni di evoluzione genetica dei ceppi virali che sono alla base del manifestarsi delle pandemie, inclusa quella attuale.
“Con 3,9 milioni di morti ogni anno, - ha spiegato - le infezioni batteriche o virali delle basse vie respiratorie sono, la principale causa di morte per malattia infettiva per anno, senza considerare la TBC che causa 1,9 milioni di decessi sempre per anno. La OMS stima in 91 milioni ogni anno la perdita di anni vivibili in buona salute, a causa di malattia, disabilità o mortalità prematura, conseguenti ad infezioni delle basse vie respiratorie e, tra le infezioni virali, l’influenza è certamente la più importante in termini di morbilità”.
“La struttura dei virus influenzali – ha sottolineato Vincenzo Guadagnino – non rimane costante nel tempo. Il virus è infatti instabile e va spesso incontro a mutazioni. A causa dell’assenza del codice di controllo si verificano quindi frequenti errori trascrizionali del codice genetico del virus. Possono verificarsi perciò graduali mutazioni (drift), con modifica della sequenza aminoacidica oppure, raramente, per effetto della ricombinazione di due o più virus diversi che infettano la stessa cellula, può originarsi un virus del tutto nuovo (shift). Questo trova il sistema immunitario completamente impreparato ed è quindi in grado di causare una malattia altamente contagiosa quale la pandemia attuale il cui virus ha avuto origine dalla ricombinazione di agenti di origine aviaria, suina e umana”.
Ciccozzi ha quindi confermato che numerosi laboratori di ricerca stanno studiando con grande attenzione il virus dell’influenza A (H1N1) nel tentativo di comprendere quale potrà essere il comportamento di questo agente nel prossimo futuro.
“Iniziata ad aprile di quest’anno - ha sottolineato il ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità - alla data del 29 novembre l’H1N1 ci dà 3.455.00 casi stimati. Il totale di vittime correlate alla data del 7 Dicembre 2009 è di 114, con un rapporto percentuale al totale dei malati di nuova influenza dello 0,0033 per cento (0,2 per cento delle vittime correlate alla normale influenza). Anche in quest’ultima pandemia la fa da padrone l’effetto mediatico e di disinformazione collettiva perchè invece di ascoltare i consigli degli esperti le persone si fanno suggestionare dai tam tam urbani. Non ci sono quindi delle ciclicità e nulla si può dire circa l’avvento di una nuova pandemia, né di che tipo sarà. Quello che, purtroppo, è certo è che le conseguenze più devastanti saranno come al solito sofferte dalle popolazioni dei Paesi poveri”.
“Ribadisco – ha concluso Ciccozzi - che per ora l’influenza A è certamente una influenza mite con un tasso di letalità inferiore a quello di una normale influenza. Nessuna preoccupazione, quindi, perché la comunità scientifica ha attivato tutti i sistemi di sorveglianza ed è pronta ad affrontare una qualunque epidemia. Un consiglio? Vaccinarsi e stare tranquilli”.
All’incontro hanno partecipato anche i direttori generali dell’Azienda Materdomini, Antonio Belcastro, e della Fondazione “Tommaso Campanella”, Angela Di Tommaso”. Particolarmente soddisfatta, Di Tommaso, a nome del Polo Oncologico, ha espresso a Vincenzo Guadagnino e al preside Giovambattista De Sarro sentiti ringraziamenti per aver promosso “un incontro di così alto valore scientifico, apprezzato da tutta la Comunità accademica”.
.“Con 3,9 milioni di morti ogni anno, - ha spiegato - le infezioni batteriche o virali delle basse vie respiratorie sono, la principale causa di morte per malattia infettiva per anno, senza considerare la TBC che causa 1,9 milioni di decessi sempre per anno. La OMS stima in 91 milioni ogni anno la perdita di anni vivibili in buona salute, a causa di malattia, disabilità o mortalità prematura, conseguenti ad infezioni delle basse vie respiratorie e, tra le infezioni virali, l’influenza è certamente la più importante in termini di morbilità”.
“La struttura dei virus influenzali – ha sottolineato Vincenzo Guadagnino – non rimane costante nel tempo. Il virus è infatti instabile e va spesso incontro a mutazioni. A causa dell’assenza del codice di controllo si verificano quindi frequenti errori trascrizionali del codice genetico del virus. Possono verificarsi perciò graduali mutazioni (drift), con modifica della sequenza aminoacidica oppure, raramente, per effetto della ricombinazione di due o più virus diversi che infettano la stessa cellula, può originarsi un virus del tutto nuovo (shift). Questo trova il sistema immunitario completamente impreparato ed è quindi in grado di causare una malattia altamente contagiosa quale la pandemia attuale il cui virus ha avuto origine dalla ricombinazione di agenti di origine aviaria, suina e umana”.
Ciccozzi ha quindi confermato che numerosi laboratori di ricerca stanno studiando con grande attenzione il virus dell’influenza A (H1N1) nel tentativo di comprendere quale potrà essere il comportamento di questo agente nel prossimo futuro.
“Iniziata ad aprile di quest’anno - ha sottolineato il ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità - alla data del 29 novembre l’H1N1 ci dà 3.455.00 casi stimati. Il totale di vittime correlate alla data del 7 Dicembre 2009 è di 114, con un rapporto percentuale al totale dei malati di nuova influenza dello 0,0033 per cento (0,2 per cento delle vittime correlate alla normale influenza). Anche in quest’ultima pandemia la fa da padrone l’effetto mediatico e di disinformazione collettiva perchè invece di ascoltare i consigli degli esperti le persone si fanno suggestionare dai tam tam urbani. Non ci sono quindi delle ciclicità e nulla si può dire circa l’avvento di una nuova pandemia, né di che tipo sarà. Quello che, purtroppo, è certo è che le conseguenze più devastanti saranno come al solito sofferte dalle popolazioni dei Paesi poveri”.
“Ribadisco – ha concluso Ciccozzi - che per ora l’influenza A è certamente una influenza mite con un tasso di letalità inferiore a quello di una normale influenza. Nessuna preoccupazione, quindi, perché la comunità scientifica ha attivato tutti i sistemi di sorveglianza ed è pronta ad affrontare una qualunque epidemia. Un consiglio? Vaccinarsi e stare tranquilli”.
All’incontro hanno partecipato anche i direttori generali dell’Azienda Materdomini, Antonio Belcastro, e della Fondazione “Tommaso Campanella”, Angela Di Tommaso”. Particolarmente soddisfatta, Di Tommaso, a nome del Polo Oncologico, ha espresso a Vincenzo Guadagnino e al preside Giovambattista De Sarro sentiti ringraziamenti per aver promosso “un incontro di così alto valore scientifico, apprezzato da tutta la Comunità accademica”.
.
della Magna Graecia di Catanzaro
Nessun commento:
Posta un commento