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SQUILLACE - Un efficace ritratto di un personaggio cruciale per la storia europea, Cassiodoro. Lo presenta Franco Cardini (nella foto) con il suo ultimo libro “Cassiodoro il Grande. Roma, i barbari e il monachesimo”, edito da Jaca Book, a cura dell’Istituto Cassiodoro, dell’Associazione Centro Culturale Cassiodoro, del Comune di Squillace e della Regione Calabria.
Calabrese di Squillace, Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore (490 ca.-583 ca.) fu un grande protagonista della storia cristiana, italica e mediterranea tra antichità e Medioevo; fondatore della cultura medievale e uno dei “padri storici”, insieme con Benedetto da Norcia, del monachesimo occidentale; un “classico” della letteratura latina di un’età difficile e complessa, che tuttavia a torto e semplicisticamente sono in troppi a definire “oscura”.Cassiodoro ha attraversato con la sua lunga vita l’intero secolo VI, che nella “pars Occidentis” dell’Impero, privata del suo sovrano, si aprì con la coraggiosa e generosa proposta di convivenza goto-latina di Teodorico e si chiuse col grande e innovatore pontificato di Gregorio Magno. Il secolo di Giustiniano, di san Benedetto e delle estreme contese sul confine siro-persiano tra bizantini e sasanidi, mentre nella lontana città carovaniera della Mecca, emporio sulla “via delle spezie” che collegava i porti dell’oceano Indiano a Damasco, stava silenziosamente maturando l’esperienza profetica di un cammelliere che avrebbe mutato il volto del mondo: Muhammad. Politico e funzionario alla corte di Teodorico, profondamente impegnato nel lavoro di pubblico amministratore, Cassiodoro fu amareggiato, ma non si lasciò travolgere dal fallimento dell’esperienza di governo gota e dalle tristi vicende della guerra che seguì e che siamo abituati a chiamare “greco-gotica”. La sua esperienza di governo e la sua saggezza di consigliere dei potenti sono conservate nella celebre raccolta che lo ha immortalato, le “Variae”, edita nel 537. Poco purtroppo della sua restante attività di scrittore ci è stato direttamente tramandato: ma anche da quel che ce ne resta emerge vivida l’immagine di un protagonista della cultura del suo tempo. Le sue opere furono una guida indispensabile per il lavoro delle generazioni successive di monaci e di studiosi. Il centro monastico da lui fondato, il Vivarium presso la natìa Squillace, resta, insieme con Montecassino, faro e modello della cultura dalla quale è sorto il Medioevo latino, quindi l’Europa.
L’autore del volume è lo storico e saggista Franco Cardini, professore ordinario di Storia medievale nell’Istituto italiano di Scienze umane do Firenze. Tra le sue molte pubblicazioni, oggetto di traduzioni in vari paesi stranieri, vanno ricordate “Alle radici della cavalleria medievale” (Rizzoli-Sansone), “Quell’antica festa crudele” (Mondadori), “Europa e Islam. Storia di un malinteso” (Laterza).
“Il libro di Cardini su Cassiodoro il Grande – scrivono nella presentazione don Antonio Tarzia e Guido Rhodio - è un’opera di divulgazione di facile e appassionante lettura su impianto storico serio e scientificamente provato Uno studio appassionato da leggere per sapere e potere comunicare. Una serie di considerazioni sull’attualità di un pensiero che valica i secoli e la modernità di un personaggio che parla a noi da contemporaneo e accende tante luci nel grigio dell’attuale situazione culturale italiana che, travolta da scandali e risse politiche, rischia di perdere la sua identità”.
Calabrese di Squillace, Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore (490 ca.-583 ca.) fu un grande protagonista della storia cristiana, italica e mediterranea tra antichità e Medioevo; fondatore della cultura medievale e uno dei “padri storici”, insieme con Benedetto da Norcia, del monachesimo occidentale; un “classico” della letteratura latina di un’età difficile e complessa, che tuttavia a torto e semplicisticamente sono in troppi a definire “oscura”.Cassiodoro ha attraversato con la sua lunga vita l’intero secolo VI, che nella “pars Occidentis” dell’Impero, privata del suo sovrano, si aprì con la coraggiosa e generosa proposta di convivenza goto-latina di Teodorico e si chiuse col grande e innovatore pontificato di Gregorio Magno. Il secolo di Giustiniano, di san Benedetto e delle estreme contese sul confine siro-persiano tra bizantini e sasanidi, mentre nella lontana città carovaniera della Mecca, emporio sulla “via delle spezie” che collegava i porti dell’oceano Indiano a Damasco, stava silenziosamente maturando l’esperienza profetica di un cammelliere che avrebbe mutato il volto del mondo: Muhammad. Politico e funzionario alla corte di Teodorico, profondamente impegnato nel lavoro di pubblico amministratore, Cassiodoro fu amareggiato, ma non si lasciò travolgere dal fallimento dell’esperienza di governo gota e dalle tristi vicende della guerra che seguì e che siamo abituati a chiamare “greco-gotica”. La sua esperienza di governo e la sua saggezza di consigliere dei potenti sono conservate nella celebre raccolta che lo ha immortalato, le “Variae”, edita nel 537. Poco purtroppo della sua restante attività di scrittore ci è stato direttamente tramandato: ma anche da quel che ce ne resta emerge vivida l’immagine di un protagonista della cultura del suo tempo. Le sue opere furono una guida indispensabile per il lavoro delle generazioni successive di monaci e di studiosi. Il centro monastico da lui fondato, il Vivarium presso la natìa Squillace, resta, insieme con Montecassino, faro e modello della cultura dalla quale è sorto il Medioevo latino, quindi l’Europa.
L’autore del volume è lo storico e saggista Franco Cardini, professore ordinario di Storia medievale nell’Istituto italiano di Scienze umane do Firenze. Tra le sue molte pubblicazioni, oggetto di traduzioni in vari paesi stranieri, vanno ricordate “Alle radici della cavalleria medievale” (Rizzoli-Sansone), “Quell’antica festa crudele” (Mondadori), “Europa e Islam. Storia di un malinteso” (Laterza).
“Il libro di Cardini su Cassiodoro il Grande – scrivono nella presentazione don Antonio Tarzia e Guido Rhodio - è un’opera di divulgazione di facile e appassionante lettura su impianto storico serio e scientificamente provato Uno studio appassionato da leggere per sapere e potere comunicare. Una serie di considerazioni sull’attualità di un pensiero che valica i secoli e la modernità di un personaggio che parla a noi da contemporaneo e accende tante luci nel grigio dell’attuale situazione culturale italiana che, travolta da scandali e risse politiche, rischia di perdere la sua identità”.
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