venerdì 4 dicembre 2009

Apocalisse del 2012. Non ci credo ma mi preparo

di Carmelo Anastasio
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Come se non bastasse la crisi che ci attanaglia, ecco le immancabili ciliegine sulla torta: le tematiche catastrofiche legate alla fatidica data del 21 dicembre 2012 che abbondano in rete e sulle tv.
Perché è importante questa data? Sembra che rappresenti la fine del mondo e appassionati studiosi (dilettanti e non) di archeoastronomia, scienza nuova solo per l’Italia, ne discutono eludendo (i più) gli approfondimenti scientifici necessari; forse perché è più bello fantasticare ed esplorare l’ignoto facendo cadere nell’oblio quelle spiegazioni che la storia ci dà ad interpretazione esatta dell’enigma.
E’ noto infatti che le reazioni ‘folkloriche’ di panico, avvengono per l’assenza di una valutazione razionale di una particolare minaccia, stereotipo timore che veicola la discussione e funge da stimolo.
Bisogna infatti risalire al misterioso calendario
della civiltà Maya per capire che il 21 dicembre 2012 rappresenta soltanto la fine di un ciclo non quella del mondo. Il nostro calendario è ciclico : si susseguono le ore con ciclicità giornaliera , si susseguono ciclicamente i giorni e i mesi mentre gli anni crescono sempre...
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1 commento:

Ana Tapadas ha detto...

A civilização maia, alimenta mitos muito interessantes, de facto. Já não bastava o da criação...
Muito interessante o post.
bj

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