I valori del 25 aprile e il progetto di riforma dello Stato voluto da Berlusconi e dalla Lega sono incompatibili.
L’ombra lunga della P2 che incombe sul Paese sta tentando di riscrivere la storia, negando i valori della Resistenza e dell’Antifascismo che ispirarono i Padri Fondatori della Repubblica. Fare scempio dell’identità nazionale, per consolidare e portare a compimento la svolta autoritaria già in atto, è il disegno criminoso di coloro che, disonorando la memoria dei Martiri della Resistenza, affosseranno le Istituzioni democratiche del nostro Paese. E tutto questo con il beneplacito inverecondo della maggioranza degli italiani.
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“Utopie calabresi” intende celebrare quest’anno il 25 aprile, il giorno più sacro della Nazione, ricordando il partigiano Armando Amprino, uno dei tanti valorosi combattenti che diedero la vita per la nostra libertà.
“Utopie calabresi” intende celebrare quest’anno il 25 aprile, il giorno più sacro della Nazione, ricordando il partigiano Armando Amprino, uno dei tanti valorosi combattenti che diedero la vita per la nostra libertà.
A seguire brevi note biografiche e la lettera indirizzata a genitori, parenti e amici prima di affrontare il plotone d’esecuzione.
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Armando Amprino (Armando)
Armando Amprino (Armando)
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Di anni 20 - meccanico - nato a Coazze (Torino) il 24 maggio 1925 -. Partigiano della Brigata " Lullo Mongada ", Divisione Autononia " Sergio De Vitis ", partecipa agli scontri del maggio 1944 nella Valle di Susa e a numerosi colpi di mano in zona Avigliana (Torino) -. Catturato nel dicembre 1944 da pattuglia RAU (Reparto Arditi Ufficiali), alla Barriera di Milano in Torino - tradotto alle Carceri Nuove di Torino Processato dal Tribunale Co.Gu. (Contro Guerriglia) di Torino Fucilato il 22 dicembre 1944, al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino da plotone di militi della GNR, con Candido Dovis.
Di anni 20 - meccanico - nato a Coazze (Torino) il 24 maggio 1925 -. Partigiano della Brigata " Lullo Mongada ", Divisione Autononia " Sergio De Vitis ", partecipa agli scontri del maggio 1944 nella Valle di Susa e a numerosi colpi di mano in zona Avigliana (Torino) -. Catturato nel dicembre 1944 da pattuglia RAU (Reparto Arditi Ufficiali), alla Barriera di Milano in Torino - tradotto alle Carceri Nuove di Torino Processato dal Tribunale Co.Gu. (Contro Guerriglia) di Torino Fucilato il 22 dicembre 1944, al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino da plotone di militi della GNR, con Candido Dovis.
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Dal Carcere, 22 dicembre 1944:
Dal Carcere, 22 dicembre 1944:
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Carissimi genitori, parenti e amici tutti,
Carissimi genitori, parenti e amici tutti,
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devo comunicarvi una brutta notizia. Io e Candido, tutt'e due, siamo stati condannati a morte. Fatevi coraggio, noi siamo innocenti. Ci hanno condannati solo perché siamo partigiani. Io sono sempre vicino a voi.
Dopo tante vitacce, in montagna, dover morir cosí... Ma, in Paradiso, sarò vicino a mio fratello, con la nonna, e pregherò per tutti voi. Vi sarò sempre vicino, vicino a te, caro papà, vicino a te, mammina.
Vado alla morte tranquillo assistito dal Cappellano delle Carceri che, a momenti, deve portarmi la Comunione. Andate poi da lui, vi dirà dove mi avranno seppellito.
devo comunicarvi una brutta notizia. Io e Candido, tutt'e due, siamo stati condannati a morte. Fatevi coraggio, noi siamo innocenti. Ci hanno condannati solo perché siamo partigiani. Io sono sempre vicino a voi.
Dopo tante vitacce, in montagna, dover morir cosí... Ma, in Paradiso, sarò vicino a mio fratello, con la nonna, e pregherò per tutti voi. Vi sarò sempre vicino, vicino a te, caro papà, vicino a te, mammina.
Vado alla morte tranquillo assistito dal Cappellano delle Carceri che, a momenti, deve portarmi la Comunione. Andate poi da lui, vi dirà dove mi avranno seppellito.
Pregate per me. Vi chiedo perdono, se vi ho dato dei dispiaceri.
Dietro il quadro della Madonna, nella mia stanza, troverete un po' di denaro. Prendetelo e fate dire una Messa per me. la mia roba, datela ai poveri del paese. Salutatemi il Parroco ed il Teologo, e dite loro che preghino per me. Voi fatevi coraggio. Non mettetevi in pena per me. Sono in Cielo e pregherò per voi. Termino con mandarvi tanti baci e tanti auguri di buon Natale. Io lo passerò in Cielo. Arrivederci in Paradiso.
Dietro il quadro della Madonna, nella mia stanza, troverete un po' di denaro. Prendetelo e fate dire una Messa per me. la mia roba, datela ai poveri del paese. Salutatemi il Parroco ed il Teologo, e dite loro che preghino per me. Voi fatevi coraggio. Non mettetevi in pena per me. Sono in Cielo e pregherò per voi. Termino con mandarvi tanti baci e tanti auguri di buon Natale. Io lo passerò in Cielo. Arrivederci in Paradiso.
3 commenti:
Portugal se orgulha do seu 25 de Abril
e dos seus intervenientes.
25 de Abril sempre
Abraço
Grazie, Stella!
Un abbraccio
Amigo Andrade
25 Abril sempre, fascismo nunca mais!
Abraço
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