sabato 13 novembre 2010

Comunicato a favore della mobilitazione dei ricercatori UMG del 17 novembre 2010

In vista della mobilitazione del 17 novembre nei confronti del testo di legge della Gelmini, l'Ateneo di Catanzaro si muoverà nei confronti della protesta, con un'assemblea indetta dai ricercatori che incontreranno docenti, studenti e personale. A seguire il comunicato ufficiale dei ricercatori UMG.

In questi giorni il tema caldo è l’adesione dei ricercatori della facoltà di giurisprudenza alla protesta contro la riforma Gelmini, protesta le cui conseguenze ricadranno anche sugli studenti. E’ un momento delicato per le università pubbliche, che a causa dei continui tagli rischiano di sparire lentamente .
A questo proposito i ricercatori della Facoltà di Giurisprudenza dell’UMG hanno organizzato una assemblea a tema intitolata “La contro-riforma dell’Università: cosa cambierà e perché” per le ore 10.30 del 17 novembre 2010 nell’aula GP II dell’edificio giuridico-economico del Campus Salvatore Venuta.
Tutto ciò in sintonia con le agitazioni e cortei indetti per la stessa giornata nelle varie città italiane.
I ricercatori di Catanzaro preferiscono non fare una semplice manifestazione, ma dedicarsi ad una attività informativa per tutti coloro che si mostreranno interessati all’argomento, incontrando docenti, studenti e personale . Come amministratore del portale degli studenti della Facoltà non posso che essere d’accordo con la protesta messa in atto dai nostri ricercatori in quanto non è una mera rivendicazione salariale di categoria ma una presa di posizione necessaria per reagire contro una riforma che comporta dei tagli non solo alla ricerca ma al sapere e al futuro di tutta la società. E’ preciso dovere dello Stato puntare sui giovani e non penalizzarli con un intervento legislativo che tagli i fondi al sapere e al progresso scientifico-accademico. L’Università pubblica deve essere un valore e non un peso, gli studenti rappresentano il futuro della società e pretendono la possibilità di costruire un’Italia migliore di quella che stanno ricevendo.
E’ necessario essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda: studenti, ricercatori, docenti e cittadini in generale perché adesso è possibile fare la differenza!
Bisogna che ciascuno faccia la sua parte per una inversione di rotta che non faccia pagare alle generazioni di oggi e di domani gli errori commessi ieri.
Il motto di quanti appoggiano la mobilitazione è una frase concisa e al contempo emblematica:”Si scrive ricerca e si legge futuro!”

Damiano Carchedi
AMMINISTRATORE PORTALE STUDENTI

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