mercoledì 17 novembre 2010

Stalettì - Celebrazione del centenario della morte di Achille Fazzari

Nell’ambito del programma per le Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI STALETTI
Biblioteca Comunale “Vivarium”

Nell’ambito del programma per le Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e del Centenario della morte di Achille Fazzari, voluto dall’Amministrazione Comunale di Stalettì e predisposto dalla Biblioteca Comunale “Vivarium”, venerdì 19 novembre 2010, a cento anni esatti dalla morte di Achille Fazzari, una cerimonia commemorativa ricorderà la sua figura di garibaldino, parlamentare ed imprenditore. La mattinata sarà caratterizzata dalla inaugurazione, in una piazzetta del paese, di una lapide ricordo e del suo busto marmoreo. Parteciperanno le autorità civili e religiose, le scuole e le associazioni culturali locali.
Achille Fazzari nacque a Stalettì il 28 marzo 1839. Arruolato da giovane nell’esercito borbonico, nel 1860 disertò per unirsi ai Mille di Garibaldi. Il suo nome è legato soprattutto a due episodi di guerra: la battaglia del Volturno nel 1860 dove, alla testa di quattordici uomini, conquistò un fortilizio che rendeva difficile l’offensiva contro i Borbone, e lo scontro di Montelibretti del 1867 dove si combatteva per risolvere la così detta questione romana che presupponeva la caduta del potere temporale dei papi.
Passata l’epopea rivoluzionaria, Garibaldi ritiratosi a Caprera, volle con se Achille Fazzari. Nacque tra i due una grande amicizia che durerà fino alla morte dell’eroe dei due mondi. Molti gli episodi, le circostanze, la corrispondenza, che testimoniano il rapporto intimo e familiare tra i due: dall’interesse di Fazzari per l’annullamento del matrimonio di Garibaldi con la marchesina Raimondi, all’aiuto per risolvere numerosi problemi materiali e pratici nella dimora di Caprera.
Garibaldi dimostrò in più circostanze la stima che aveva per lui al punto che gli affidò l’organizzazione del viaggio che intraprese nel marzo del 1882 da Napoli a Palermo, in occasione del 6° anniversario dei Vespri Siciliani.
Achille Fazzari fu anche parlamentare della XII e della XVI legislatura. In quest’ultima si presentò con un programma che prevedeva la Conciliazione tra Chiesa e Stato ma, avendo in Parlamento un’opposizione radicale e repubblicana molto forte rassegnò le dimissioni.
Si interessò anche di politica estera. Secondo il suo parere, per il benessere della Nazione e per dare uno sbocco alla grande emigrazione in atto in quel periodo, era necessario, assicurare all’Italia nuove colonie. Per questo motivo si fece promotore di una spedizione nella Nuova Guinea insieme a Menotti Garibaldi, con il consenso del Re e del Papa. Ma la proposta fallì a causa di difficoltà internazionali.
Durante il suo mandato parlamentare Fazzari propose la costruzione della linea ferroviaria Reggio-Eboli con priorità per i tratti internati di Catanzaro-Cosenza e Spezzano-Potenza, la costruzione di un canale navigabile nell’istimo di Catanzaro e la costruzione di un porto a Squillace da parte di privati.
Fu direttore, per un breve periodo, del giornale il Bersagliere e più tardi fondò lui stesso un giornale, che intitolò il Torneo.
Fazzari fu anche un abile uomo d’affari ed imprenditore. Nel 1875 acquistò la vastissima tenuta demaniale della Ferdinandea, già appartenuta ai Borbone vi impiantò una moderna segheria a vapore, costruì una ferrovia a scartamento ridotto e una funicolare per il trasporto del legname da Ferdinandea, a Pazzano, Stilo e Monasterace. Tentò di rilanciare gli impianti di Mongiana per l’estrazione del minerale e la successiva lavorazione del ferro e realizzo il primo impianto per la illuminazione elettrica della Ferdinandea. Per far fronte alle ingenti spese, avviò operazioni di credito con varie banche con le quali si trovò ben presto impegnato in cause civili ed in intrighi burocratici.
Nel 1903 fece analizzare le acque della Mangiatorella in seguito alle quali realizzò uno stabilimento che forniva acqua minerale anche all’estero presso le corti di Francesco Giuseppe d'Austria e di Guglielmo II di Prussia.
Fazzari sposò Manny Rossi, figlia del Senatore catanzarese Giuseppe Rossi, dalla quale ebbe sei figli, tre maschi: Moltke, Corrado, Spartaco e tre femmine: Gemma, Maria, Elsa.
Morì nella sua casa di Copanello di Stalettì il 19 novembre 1910 e qui volle essere sepolto sulla scogliera vicino al mare nella terra che fu, molti secoli prima, possedimento del grande Cassiodoro.

Assessore alla Cultura - Silvio Tassone
Comitato di Gestione della Biblioteca - Antonio Froio

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