venerdì 9 luglio 2010

Lamezia Terme. Contemporary art 2010 - (IN)FARSA. Maschera Teatro Scultura di Fabio Butera

Inaugurazione mostra: 9 luglio ore 18.30
Presso Associazione Cinabro
galleria Federico II
Via Crati, 10 - Lamezia Terme (Nicastro)
Con la partecipazione e la performance del cantastorie e attore di teatro Nino Racco.
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Oggi alle ore 18.30, in Via Crati 10, presso la sede “galleria Federico II” dell’Associazione Cinabro, giunge il secondo appuntamento di Lamezia Terme. Contemporary art 2010 (direzione artistica di Maria Rosaria Gallo) con la mostra (IN)FARSA. Maschera Teatro Scultura di Fabio Butera.

La mostra è la prima della serie WHY NOT? Soluzione endemiche, l’ondata artistica locale di questo bagno nel contemporaneo con cui Pramantha Arte (Presidente Antonio Bruno Umberto Colosimo) - in collaborazione con l’Associazione Cinabro (Presidente Stefano Brasca) e il prezioso supporto del giornalista Raffaele Spada - immerge la città in un’esperienza estetica dallo scenario europeo volta ad esplorare gli Effetti collaterali e gli eventuali antidoti di una realtà dominata e forgiata dalla/e immagine/i attraverso un regime continuamente costituentesi e tutto da capire: IMAGOCRAZIA.

La “soluzione endemica” rintracciata nell’opera di Fabio Butera, scultore e scenografo, spalanca le porte di un mondo meraviglioso, che si radica nell’aspetto visivo dell’arte e lo supera, generando e penetrando l’azione: Maschera Teatro Scultura.

Legno, cuoio e pittura; capacità visionaria e narrativa unita alla maestria artigianale, sono gli elementi di una scena che racconta di storie e di trame intessute di mito, leggenda e cronaca. Storie in cui mondi, tempi e luoghi distanti tra loro diventano - esse stesse - attori della medesima pièce.

La mostra presenta quella parte della produzione artistica di Fabio Butera legata alle maschere e al teatro e ripercorre alcune tra le più significative storie che l’artista ha contribuito a raccontare nel corso delle sue collaborazioni con diverse compagnie teatrali tra le più importanti del panorama mondiale contemporaneo - un esempio per tutti l’Odin Teatret di Eugenio Barba - che lo hanno spinto ad esplorare l’universo maschera e l’universo teatro nelle varie forme, nei vari generi e in svariate culture, rendendolo un fine conoscitore ma, soprattutto, un grande e originale interprete capace di districarsi con reinvenzione nelle più svariate dimensioni: dalla Commedia dell’arte fino alla più lontana tradizione giapponese del teatro Nō.

Un spazio scenico suggestivo accoglie il visitatore, lo sottrae alla farsa quotidiana e lo immette in un intervallo di evocazione e rivendicazione d’autentica vita: il teatro. Un’operazione tutta affidata alla scultura di Fabio Butera ed espressa dalle sue stesse parole “Non importa chi lo abbia detto prima di me, ora, che ho capito il perché, posso affermare che la forma d’arte più simile al teatro è certamente la scultura, e quindi la forma d’arte più simile alla scultura è il teatro”.

Un’esperienza estetica arricchita – in occasione dell’inaugurazione - dall’intervento del cantastorie attore di teatro Nino Racco - già amico e collaboratore dell’artista – che si esibirà in una libera performance.

La mostra è visibile fino al prossimo 23 luglio - ingresso gratuito - aperta al pubblico martedì, mercoledì, giovedì - dalle 18.00 alle 20.00.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi sig. Stefano Brasca, +39 366 5313130 - brascastefano@libero.it.
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FABIO BUTERA
Fabio Butera nasce a Nicastro (Catanzaro, Italia) il 18 giugno 1961.
Dopo aver frequentato vari laboratori artigi
anali della ceramica e del legno, tra cui quello del maestro intagliatore Ferrer Butera, apprende i fondamenti del disegno e della pittura nell’atelier paterno di alta moda a Lamezia Terme. Nelle prime esperienze nel campo della pittura contribuisce a fondare movimenti d’avanguardia in Calabria come Interno 10 e Magazzini Voltaire.
Si dedica quindi alla scultura, in particolare alla costruzione di maschere in cuoio, in legno e in pietra. Con questo tipo di lavoro si afferma progressivamente in campo nazionale e internazionale, con una serie di esposizioni e di installazioni.
Le sue maschere teatrali lo conducono a strette e fertili collaborazioni anche con il mondo del teatro, in particolare con la compagnia Teatro Proskenion (Italia), di cui è membro dal 1998 e del gruppo internazionale Linea Trasversale (con rappresentanti in Italia, Scozia, Danimarca, Malta,
Spagna, Brasile, USA, Cuba, Germania). Col Teatro Proskenion in particolare, collabora all’organizzazione delle edizioni dell’Università del Teatro Eurasiano diretta da Eugenio Barba.
Dal 2002 inizia la collaborazione con Odin Teatret e partecipa alla messa in scena dello spettacolo: Il sogno di Andersen, realizzando le maschere e una marionetta, collaborazione che prosegue nel 2008 con realizzazione di due marionette e due maschere per Il matrimonio di Medea.
Sue maschere, tra l’altro, figurano nelle collezioni e nelle messe in scena di: Nando Taviani, Roma; Odin Teatret, Holstebro (Danimarca); Grenland Friteater Porsgrunn (Norvegia); Claudio Bozzi, Melbourne; Drama Department della Wesleyan University (Middeletown, Connecticut USA); The working party, Glasgow; Estudio Teatral de Santa Clara (Cuba); Actor in transit,Berlino.
Ha esposto e tenuto workshop sulla costruzione e l’uso della maschera in molte città ed università italiane ed estere (Brasile, Scozia, Stati Uniti d’America, Australia, Uruguay, Germania, Cuba, Repubblica Ceca).

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