(ASCA) - Reggio Calabria, 15 mag - ''Non appartengo a coloro che addebitano le responsabilità del buco finanziario della sanità calabrese esclusivamente alla passata Giunta regionale, guidata da Loiero, giacchè mi sento costretta a ricordare le ufficiali prese di posizione in materia anche nel periodo di amministrazione Chiaravalloti''. Lo afferma Angela Napoli, deputata del Pdl.
''Proprio per questo credo oggi di avere tutto il diritto - dice Napoli - di protestare contro un Governo nazionale, che, dopo aver tergiversato per ben due lunghi anni sulla necessità di commissariare la sanità calabrese e dopo aver condiviso ed autorizzato il cosidetto "piano di rientro" del debito, presentato dalla precedente Giunta regionale, consentendo alla stessa di procedere persino a ben 333 assunzioni nelle Aziende Sanitarie Ospedaliere della Calabria, oggi vorrebbe imporre al nuovo Governatore di aumentare le tasse ai cittadini''.
''Ancora una volta i ministri nordisti - afferma Napoli - vorrebbero tartassare e discriminare i cittadini calabresi, ignorando i crediti di questa Regione. Sicuramente i fondi FAS non possono essere considerati 'bancomat' per ripianare i deficit, ma tali non avrebbero dovuto essere considerati neppure, ad esempio, per ripianare le 'quote latte,' soddisfacendo i desiderata della Lega Nord. I fondi FAS sono risorse destinate allo sviluppo delle aree sottosviluppate ed allora perchè sono stati sottratti anche alla Calabria ed utilizzati per altri fini?''. ''Il Governo nazionale - afferma Napoli - non può certamente disconoscere che la sottoscrizione del cosidetto 'piano di rientro' ha già comportato pesanti oneri per i cittadini di questa Regione, penalizzati da un super debito sanitario, i cui responsabili ad oggi non risultano individuati e giudiziariamente perseguiti''.
''Al Presidente Scopelliti, al quale sicuramente va riconosciuta la gravità della situazione ereditata - conclude Napoli - mi sento di dire che, dopo aver sistemato le varie 'caselle' regionali all'insegna del manuale Cencelli, non può assecondare il costante saccheggio che viene fatto alla Calabria, nè dimenticare i crediti che i cittadini di questa Regione hanno accumulato negli anni da parte dei Governi nazionali e regionali succedutisi''.
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