sabato 24 marzo 2012

What's Street Photography?

ARTETECA/RENDEZ-VOUS
Pramantha Arteteca LaBiblioteca dell'Arte
Domenica 25 Marzo ore 18
Corso Giovanni Nicotera, 165 - Lamezia terme


Dopo la mostra fotografica e la proiezione Viaggio in India di Pasquale Cimino - che ha introdotto nella collezione arteteca la sezione "Viaggio", con una presenza di n. 17 fotografie disponibili al prestito - in Arteteca si apre la questione: What's Street Photography? Un incontro "informale", aperto al pubblico, dedicato a fissare qualche punto sul fenomeno della Street Photography, nella sua varietà, origine e nelle sue evoluzioni, con l'ausilio di immagini proiettate e postazioni di proiezione a ciclo continuo.
A introdurre la domanda è Maria Rosaria Gallo, rilevando la particolarità di questo sguardo fotografico anche in pittura; a condividere notizie e immagini di approfondimento riguardo a una delle matrici del genere fotografico in oggetto (il Reportage) è Laura Mascaro; a immergerci nel codice di questo linguaggio narrativo è Giuseppe Carchedi.

L'incontro si caratterizza come pratica interrogativa e di condivisione: elementi che contraddistinguono lo spazio di informazione/riflessione che l'Arteteca apre avviando questa sorta di "blog" chiamato "Arteteca/Rendez-vous".


"PRAMANTHA" LAMEZIA COLLAGE M.R. GALLO 
e "Viaggio in India" di Pasquale CIMINO 

venerdì 23 marzo 2012

Ursini: "Una strada per Domenico Teti e Salvatore Blasco

Il presidente dell’Accademia dei Bronzi chiede di ricordare i due catanzaresi

CATANZARO - “Senza nulla togliere ai tanti catanzaresi, a volte sconosciuti ai più, che hanno avuto intitolata una via della città, crediamo sia giunto il momento di ricordare due uomini illustri, Domenico Teti e Salvatore Blasco, che hanno speso parte della loro vita a sostegno della crescita culturale e sociale di Catanzaro, e che, purtroppo, sono già stati quasi dimenticati. Il nostro augurio è che il prossimo sindaco, attraverso la Commissione toponomastica, sappia adeguatamente valorizzarli, affinché il loro ricordo possa rimanere indelebile, perché tanto hanno dato alla città con le loro idee e la loro quotidiana azione culturale e sociale”.
È quanto chiede Vincenzo Ursini nella sua qualità di presidente dell’Accademia dei Bronzi, associazione che opera in città da molto tempo realizzando qualificate manifestazioni d’arte e letteratura, per due delle quali, lo scorso anno, ha ottenuto l’adesione del Capo dello Stato.

Domenico Teti
“L’attività culturale di Domenico Teti - Mimì per i tanti amici - si è sempre incrociata e, direi, fusa - aggiunge Ursini - con quella di Salvatore Blasco, magistrato ed “operatore culturale” dalle idee innovative. Un’attività portata avanti per decenni attraverso le iniziative messe in campo dal Circolo Unione e dall’Unione Culturale Calabrese di cui erano stati fondatori”.
Nato a S. Nicola da Crissa l’1 dicembre del 1904 e morto a Catanzaro il 26 novembre del 2003, Teti ha esercitato la professione di odontoiatra, affiancandola ad una intensa attività letteraria. Il suo studio dentistico di Corso Mazzini era diventato negli anni un punto di riferimento importante per tutti gli studiosi calabresi e nazionali. Sue le opere “La storia dell’uomo nell’arte”, 1962, “La Calabria e l’Italia nella preistoria”, premio Villa San Giovanni nel 1968, “Alcameone e Pitagora”, romanzo del 1970 apprezzato in tutta Italia per l’originalità della ricerca. Ed ancora “Libertà dalla paura”, del 1961, “Cara dura terra” del 1964, “La rivolta dei mansueti” con il quale nel 1974 ha vinto il Premio Sybaris Magna Grascia. Poi arrivarono “Storia in comproprietà”, “Protestu accussì”, “Sillabario per adulti” e “Calabria alla scoperta di un primato”, guida ragionata degli itinerari archeologici della regione scritta con la collaborazione della figlia Adele. Tra narrativa, saggistica, poesia e teatro, sono comunque decine le pubblicazioni date da Teti alle stampe, delle quali ben ventidue sono elencate nel Catalogo dello Stato”.

Salvatore Blasco
Salvatore Blasco è nato a Catanzaro il 2 giugno 1916 ed è morto il 16 febbraio 2009.
“Dalle terre ai contadini alla felice intuizione dell’Università, dall’amore per la Patria alla costituzione del Circolo Unione e del Consorzio Universitario, dalla realizzazione della Palestra Coni a quella del Palazzo di Giustizia, dalle battaglie per Catanzaro capoluogo a quelle dell’Ateneo Magna Græcia: la vita di Blasco è stata tutto questo. Un impegno quotidiano, - dice Ursini - a favore di battaglie di civiltà che andavano ben oltre la sua carriera di magistrato e si radicavano nelle più giuste aspettative di un territorio che apriva le sue porte al futuro”.
“In quegli anni per Blasco – prosegue il presidente dell’Accademia dei Bronzi - c’era da inventarsi qualcosa per far crescere la città, c’era da creare un posto che radunasse gli intellettuali e che donasse ai cittadini il senso della partecipazione, ma che facesse nel contempo divertire e pensare. Fu così che in poco tempo nacque il Circolo Unione. Fissi, a suo fianco: Domenico Teti e Bebè Greco, giornalista e intellettuale, con i quali aveva piena affinità. Io stesso frequentai da giovane poeta pieno di entusiasmo e progetti da realizzare, gli incontri di Palazzo Fazzari che fu anche sede dell’Unione Culturale Calabrese. Furono anni di lotte democratiche e di grandi conquiste sociali che diedero a Catanzaro l’immagina di una città nuova, pronta ad assumere in toto la sua identità di capoluogo di regione, dopo la sommossa di Reggio Calabria”.
“Il resto - conclude Vincenzo Ursini - è storia recente che quasi tutti conoscono. Dedicare una strada, una sala del Complesso San Giovanni, o un’Aula della Magna Græcia a Domenico Teti e Salvatore Blasco è il modo più bello per ricordarli ai posteri, ma è soprattutto un omaggio doveroso e sincero da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di due cittadini che hanno saputo difendere e diffondere la cultura più autentica e viva di questo territorio”.

Teti accoglie Dulbecco al Circolo Unione

Opera di Caterina Rizzzo all'Istituto Nautico

Il quadro riepiloga l’impegno della Marina Militare Italiana

Caterina Rizzo omaggia il dipinto a Gianluca Callipo
CATANZARO - Nell’occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Caterina Rizzo, pittrice napitina di grande talento, insignita nel mese di novembre 2011 del Premio “Arte Incontro” promosso dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro e dalle edizioni Ursini, con un’opera dedicata alla Marina Militare ha voluto ricordare il grande impegno profuso nel corso degli anni da tutti coloro che hanno difeso e continuano a difendere quotidianamente le nostre coste.
Fedele ai suoi principi di cittadina e artista impegnata a sostegno di una sana e partecipata democrazia, Caterina ha omaggiato il dipinto all’Assessore al Turismo e alle attività promozionali della provincia, Gianluca Callipo, che a sua volta l’ha destinata all’Istituto Tecnico Nautico Statale, ove ora si trova esposto.
“E’ un omaggio più che gradito – ha detto Callipo – specie perché Caterina ha saputo riassumere, con vera maestria, le fasi più salienti dell’impegno della nostra Marina Militare, un impegno che continua anche ora a tutto campo. E quale luogo migliore poteva esserci per esporre questa bella opera, se non l’Istituto Nautico di Pizzo che vanta una lunga tradizione formativa”?
Da qualche giorno, quindi, il dipinto si trova esposto all’ingresso della scuola, e questo grazie alla grande sensibilità del dirigente dell’Istituto, Antonello Scalamandrè, che ha condiviso le motivazioni della donazione.
“Dallo scorso anno – ha detto Caterina Rizzo – volevo realizzare un’opera dedicata al 150° dell’Unità. Ho scelto la Marina Militare perché Pizzo ha una grande tradizione marinara, ma anche perché la sicurezza marittima, ora come allora, assume una valenza importante e fondamentale che meritava a mio avviso di essere evidenziata”.
L’occasione è servita all’assessore Callido per sottolineare alcuni impegni assunti nei confronti dell’Istituto Tecnico Nautico “per il cui ammodernamento - ha detto – sono state destinate diverse risorse ed energie”.
“Dopo lo stanziamento di 700 mila euro, in tre anni, (l’ultimo intervento, dopo circa dodici anni di abbandono, è il completamento della piscina che sarà aperta anche alla fruizione dei cittadini), stiamo per iniziare i lavori per la realizzazione di un centro aggregazione giovanile la cui spesa sarà di 400 mila euro. Ma ciò che più conta - a mio avviso - ha evidenziato Callido - è che abbiamo istituito anche il corso aeronautico, grazie al quale dal prossimo anno saranno formate quattro prime classi. Un impegno quindi, costante, a sostegno dell’Istituto al quale riconosciamo il merito di aver saputo formare nel corso dei decenni, tanti nostri ragazzi che ora occupano posti di primo piano nel settore nautico”.

Vincenzo Ursini

martedì 20 marzo 2012

Festival del Dialetto di Calabria - 2ª edizione

Convegno nazionale: I dialetti e le lingue minoritarie di Calabria 
tra senso di appartenenza e territorio
Sabato 24 marzo 2012
Sala Convegni “San Girolamo” - Castrovillari – CS


Il FESTIVAL del DIALETTO e Lingue minoritarie di Calabria, ideato dal Centro Arte e Cultura 26 nel 2009 per promuovere la conoscenza del patrimonio linguistico-culturale calabrese, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria (L. R. 12 giugno 2009, n. 19 - F. U. C. 2011, LINEA
3 - Cod. EC 10), si conclude con un Convegno nazionale sul rapporto tra lingua, identità e territorio.
La 2a edizione dell’evento, iniziata con la ricerca sul dialetto della civiltà contadina e con il Concorso letterario che ha visto protagonisti molti giovani e meno giovani che amano la lingua dei padri, come Bene Culturale da tutelare, si inserisce in un processo identitario e di civiltà che non prevarica la lingua nazionale
ma la rafforza, favorendo la conoscenza, la promozione e la conservazione di un patrimonio in via di estinzione.

PROGRAMMA
“I dialetti e le lingue minoritarie di Calabria tra
senso di appartenenza e territorio”

Coordina: Silvio Rubens Vivone, giornalista referente Soprintendenza BSAE Calabria.

ore 9.30 - Introduzione ai lavori: “Parlare Dialetto e parlare del Dialetto” - Maria Zanoni, presidente Centro Arte e Cultura 26, promoter del Festival del Dialetto e Lingue minoritarie di Calabria.

Interventi:
Mario Caligiuri, Assessore Cultura e Minoranze Regione
Calabria
Egidio Chiarella, Ufficio Legislativo Ministero Pubblica
Istruzione
Maria Francesca Corigliano, Assessore alla Cultura e Minoranze Provincia Cosenza
Fabio De Chirico, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Donatella Laudadio, Docente Italiano e Latino Licei, già Ass. Minoranze etno-linguistiche Provincia Cosenza
Domenico Pappaterra, Presidente Ente Parco Nazionale del Pollino
Luigi Troccoli, Dirigente Reggente Ufficio Scolastico Regionale – AT MIUR CS.

ore 10.30 - Relazioni:

"La donna e l'amicizia nella tradizione dei proverbi calabresi - area del Pollino" - Biagio Giuseppe Faillace, Membro dell’Accademia d’Europa di Napoli, e dell'Unione Nazionale Scrittori - Roma
“La fine di un mondo incantato - Le fiabe della Locride e il Grecanico” - Orlando Sculli, Studioso del territorio grecanico, Ricercatore di testimonianze materiali nel bacino mediterraneo – Brancaleone (RC)

Pausa Pranzo

ore 16.00 - “Un esperimento di rappresentazione linguistica nell’area del Pollino”: proiezione videoclip e presentazione del volume sul dialetto della civiltà contadina “Terra e casa.Vocabolario Etnofotografico”, a cura di Claudia Rende, responsabile della comunicazione di Arte26.

ore 16.30 - Consegna Premi ai vincitori del Concorso Letterario del Festival del Dialetto di Calabria.

ore 18.00 - Relazioni:

“Il Mediterraneo della parola e dei linguaggi” - Pierfranco Bruni, Coordinatore Progetto Minoranze Etnolinguistiche - Ministero Beni e Attività Culturali.
“La valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale occitano di Calabria” - Hans Kunert, Docente di Occitano - Università della Calabria.
"Sul filo del rasoio. Il curioso destino delle lingue-culture minoritarie" - Giovanni Agresti, Docente Università di Teramo, presidente Comitato scientifico del Festival delle letterature minoritarie d'Europa e del Mediterraneo.

Al termine dei lavori: Suoni e canti in dialetto di Calabria.

Clicca sulla locandina per ingrandire

Reggio Calabria - Presentazione del volume "Sono un bravo ragazzo"
Autobiografia di Francesco Nuti

Giovedì 29 marzo - ore 16.00
Sala “Diego Vitrioli” della Biblioteca “DE NAVA”



Lontano dalle scene da diverso tempo per una serie di circostanze, ritorna Francesco Nuti con “Sono un bravo ragazzo“, sottotitolo “Andata, caduta e ritorno“, nel quale l’attore toscano ripercorre gli ultimi tragici 5 anni della sua vita, ma nel quale vuole anche esprimere tutta la sua voglia di andare avanti.
Questa autobiografia scritta in lingua fiorentina d.o.c., dove si racconta “a braccio, anzi a bracciate, improvvisando con la memoria, ché a me piace così”, verrà presentata a Reggio Calabria giovedì 29 marzo, a partire dalle ore 16 presso la Sala “Diego Vitrioli” della Biblioteca “DE NAVA” e vedrà gli interventi di Gianni Aiello (presidente del sodalizio organizzatore), Tonino De Pace (presidente del Circolo del Cinema “Zavattini” ed Antonino Megali (socio del sodalizio organizzatore).
In buona sostanza si tratta della presentazione del volume che rappresenta il “diario” della vita artistica e personale dell'artista toscano e tale pubblicazione raccoglie una serie di aneddoti, memorie, appunti, posizionate nel tempo da Francesco Nuti e successivamente anche da Giovanni , fratello maggiore, che tra l'altro ne è stato il curatore di “Sono un bravo ragazzo – Andata, caduta e ritorno”.
La manifestazione organizzata dal Circolo Culturale “L'Agorà” ha ricevuto il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Firenze.

venerdì 9 marzo 2012

FRANCESCO GUERRIERI
Dal polimaterico all’essenza della struttura

Mostra retrospettiva del maestro al MACA dal 31 marzo al 27 maggio 2012

A partire da sabato 31 marzo 2012, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un’ampia mostra retrospettiva dedicata a Francesco Guerrieri (Borgia, 1931), maestro della ricerca gestaltica, strutturalista e programmatica in campo pittorico. Protagonista prima del Gruppo ’63, e successivamente del binomio Sperimentale p., con la pittrice Lia Drei, sua compagna di vita, Guerrieri ha sempre cercato, attraverso le sue opere, un’apertura nei confronti dell’universo che passasse per il filtro della visione, un incontro tra uomo e infinito da svolgersi entro i limiti fisici dei sensi. I suoi dipinti, sottostando alle ragioni intime e rigorose della forma, esaminate a fondo in anni di infaticabile ricerca, sono altrettanti svelamenti di verità e meccanismi che stanno alla base della percezione visiva; enigmi connaturati alla vita che, come suggeriva Lia Drei nei suoi Diari, «devono essere osservati, guardati e vissuti lentamente, così dagli occhi ti entrano nel cuore e poi nell’anima».
Attraverso una collezione di oltre 50 dipinti, questa mostra segue le tappe fondamentali di oltre mezzo secolo di carriera artistica e ricerca teorica di Guerrieri: dai richiami cosmici e ancestrali delle viscerali opere polimateriche dei primissimi anni ’60, ai successivi studi strutturali e programmatici, passando attraverso gli affascinanti risultati delle ricerche dell’artista su struttura, ritmo e vuoto-luce – per cui ogni opera è frammento di una continuità infinita –, fino alle recentissime sublimazioni cromatiche configurate sempre con direzione infinito dentro la luminosità abbagliante del bianco assoluto verso la luce, come enunciato dal titolo dell’opera più recente.
Un percorso che, come spiega lo stesso pittore, è lo specchio dell’evoluzione terrestre: «Il nostro mondo, si dice, ebbe origine da un magma ribollente. In un secondo tempo la materia si raffreddò e si organizzò in ordinate stratificazioni. Il paragone potrà sembrare eccessivo, ma, allo stesso modo, potrei dire che, come pittore, per costruire l’ordine visivo dovevo conoscere prima il caos primordiale». Le opere polimateriche in mostra, quindi, si collocano come inizio degli inizi, fondamento dei successivi cinquant’anni di lavoro.
Oltre ad aver partecipato a numerose rassegne collettive, Francesco Guerrieri ha esposto in più di cinquanta mostre personali e ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Arte Oggi nel 1967, e il Premio Masaccio nel 1968. Recentemente gli è stato consegnato il Premio alla Carriera dalla Regione Calabria, in occasione della sua partecipazione fuori concorso a Limen Arte 2009. Sue opere sono alla GNAM, al MACRO e alla Fondazione La Quadriennale d’Arte di Roma, oltre che alla Fondazione VAF/Stiftung di Francoforte sul Meno, al MART di Rovereto, al MADI Museum di Dallas e in più di trenta altre istituzioni museali in Italia e all’estero. Nel dicembre del 2011, il suo dipinto Verso Itaca è entrato a far parte della collezione Bancartis della BCC Mediocrati.

Ritmostruttura con variazioni ondulari, 1966, acrilico su tela

Azzurro, 1960, polimaterico

Francesco GUERRIERI
Dal polimaterico all’essenza della struttura

Luogo: MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
Piazza Falcone,1 – 87041, Acri (Cs)
Curatore della mostra: Teodolinda Coltellaro
Curatore esterno del MACA: Boris Brollo
Vernissage: 31 marzo 2012, ore 17:30
Periodo: dal 31 marzo al 27 maggio 2012
Orario: dal martedì alla domenica, 9-13 e 15-19; lunedì chiuso
Info: Ufficio stampa tel. 0119422568

giovedì 8 marzo 2012

Aperitivo con l'Informazione
Pramantha presenta l'Arteteca

CONFERENZA STAMPA
Lunedì 12 Marzo 2012, ore 11
corso G. Nicotera, 165 - Lamezia Terme (CZ)
tel: 339 5028498


Pramantha invita gli operatori dell'informazione ad un incontro di presentazione dell'Arteteca, il neonato spazio dedicato alla promozione, mediazione e diffusione d'arte e cultura contemporanea, inaugurato lo scorso 18 febbraio con la mostra "Violare. L'Arteteca. Il desiderio estetico si fa spazio", che lancia l'idea dell'arte in prestito.

Pramantha Arteteca illustrerà ai presenti il funzionamento del servizio e la programmazione primaverile delle attività previste.

martedì 6 marzo 2012

La donna nelle opere della Galleria Nazionale di Cosenza

Cosenza, Palazzo Arnone
8 marzo 2012, ore 9.30 – 12.30

Giovedì 8 marzo prossimo, a Cosenza, Palazzo Arnone, in occasione della Festa della donna 2012, i Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, guidata da Fabio De Chirico, promuovono La donna nelle opere della Galleria Nazionale di Cosenza, un percorso guidato, differenziato per le diverse fasce di pubblico scolastico.
Il tema dell’amore, vissuto attraverso le straordinarie rappresentazioni pittoriche della Galleria Nazionale di Cosenza, in particolare di Mattia Preti, Luca Giordano, Frans Wouters, Umberto Boccioni, Gaele Covelli e di tanti altri artisti, è occasione per conoscere secoli di storia e di arte, dal Seicento al Novecento.
Prosegue, così come già avvenuto per la Festa di San Valentino, l’omaggio alle figure femminili presenti nelle collezioni d’arte che connotano mirabilmente la prestigiosa Galleria Nazionale di Cosenza.
L’iniziativa è a cura di Nella Mari, Patrizia Carravetta e Raffaella Buccieri.
Si coglie l’occasione per invitare le donne ad ammirare i tanti capolavori d’arte custoditi negli spazi espositivi di Palazzo Arnone.

Gaele Covelli - La prova dell'abito da sposa


Luca Giordano - Jezabel divorata dai cani


Luca Giordano - Maddalena col crocifisso


Luca Giordano - Morte di Cleopatra


Luca Giordano - Morte di Lucrezia

La donna nelle opere della Galleria Nazionale di Cosenza
Cosenza, Palazzo Arnone
8 marzo 2012, ore 9.30 – 12.30

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

“LA RECENSIONE”, RIVISTA D’ARTE DELLE EDIZIONI URSINI


CATANZARO - In un momento di grave crisi per tutti i settori ed ancor di più per quello dell’editoria, le Edizioni Ursini di Catanzaro andando un po’ controcorrente e scommettendo sulle proprie esclusive potenzialità, nei giorni scorsi hanno dato vita a “La recensione”: nuova rivista di critica d’arte e letteraria destinata alle biblioteche, enti pubblici, gallerie d’arte. La cosa più interessante è che la rivista, ideata dalla mente eclettica di Vincenzo Ursini, fondatore più di 30 anni or sono della nota casa editrice catanzarese ed ancora direttore editoriale della stessa, sarà distribuita gratuitamente nei maggiori punti commerciali della Calabria e inviata alle biblioteche più prestigiose d’Europa.
“Il tutto – commenta Ursini – senza alcun benché minimo finanziamento pubblico, come di solito avviene per questo tipo di pubblicazioni, ma contando esclusivamente sui contratti pubblicitari che andremo a sottoscrivere con aziende o privati collegati direttamente al mondo dell’altre e della cultura”.
“La Recensione” – continua Ursini – è una rivista destinata ad ospitare, quindi, recensioni di libri di poesia, narrativa, saggistica, presentazioni di lavori inediti, critiche d’arte su mostre di pittura o scultura, introduzioni di cataloghi, visite guidate nei musei delle maggiori città italiane, partendo naturalmente da quelli calabresi.
Aperta ai contributi di tutti (poeti, scrittori, critici, docenti), la rivista avrà una cadenza bimestrale e sarà composta da 64 pagine a colori con una tiratura iniziale di 2.500 copie.
Per ulteriori notizie o l’inoltro di contributi culturali relativi al primo numero è possibile inviare una mail a ursiniedizioni@libero.it, oppure un fax al n. 0961.782980, entro il 20 marzo. I lavori che perverranno dopo tale data, la cui pubblicazione sarà comunque legata al parere favorevole della redazione, saranno presi in considerazione per il numero successivo.
“La Recensione” - conclude Ursini - sarà, insomma, una grande vetrina di critica letteraria e d'arte, con approfondimenti tematici, a disposizione degli autori del nostro tempo”.

giovedì 1 marzo 2012

Satriano - Presentazione di “Anime sulla collina”

Primo romanzo di Menotti Ranieri edito da Ursini


SATRIANO – Programmata per sabato 3 marzo, con inizio alle ore 17,30, nella sala del Teatro “La Bicocca” di Satriano, la presentazione del romanzo “Anime sulla collina” di Menotti Ranieri, pubblicato dalle edizioni Ursini.
Introdurranno l’incontro il sindaco Michele Drosi, l’assessore alla cultura Alessandro Catalano e la professoressa Sina Pugliese Montebello.
Relazioneranno Maria Palazzo e Giulio De Loiro, mentre Marisa Gualtieri leggerà alcuni brani del libro.
Nato a Satriano nel 1961, Menotti Ranieri si è laureato a Roma nel 1985 in Lingue e Letterature straniere moderne. Tornato in Calabria, dopo aver trascorso diversi anni in Inghilterra e negli Stati Uniti, si è dedicato all’insegnamento
Con “Anime sulla collina”, inserito dalle edizioni Ursini nella collana “I libri dell’Elefantino”, esordisce come scrittore e lo fa con una scrittura scorrevole e leggera che invita il lettore a leggere d’un fiato l’intera vicenda. Un libro, insomma, che ben si colloca nel panorama della letteratura contemporanea per la freschezza delle immagini, la fluidità della narrazione e, soprattutto, la “contemporaneità” dei personaggi, tutti frutto di un’attenta osservazione della quotidianità che l’autore trasferisce, con dovizia di particolari nei dodici episodi che compongono la struttura del romanzo.
Il protagonista è Vincenzo Carvelli che sogna di diventare calciatore professionista o pittore, seguendo le orme del nonno artista, dopo aver trascorso alcuni anni a New York Un tragitto ricco di vicende, d’incontri, di amarezze, di piccole-grandi conquiste, di delusioni e di successive esplosioni di gioia per i traguardi che venivano raggiunti. Vincenzo è molto legato al suo paese e, nonostante le difficoltà attraversate dalla famiglia, cerca in tutti i modi di affermarsi dove è nato e cresciuto.
L’autoritario zio Giacinto prova a convincerlo ad abbandonare l’aspirazione calcistica per quella creativa, spingendolo a trasferirsi in America dove potrebbe fare fortuna ed aiutare la sua numerosa famiglia. Ma il vero nucleo del romanzo è Satriano, il paese dal quale non si vuole staccare, con i suoi personaggi variegati e le loro storie intrecciate. Vincenzo e il fratello Giuseppe sono le figure attorno alle quali ruota la narrazione. Ad un certo punto i due sono costretti a trasferirsi, uno per motivi di lavoro a Roma, l’altro per seguire gli studi in un collegio di salesiani a Torre Annunziata. All’improvviso, un evento inaspettato sconvolge la famiglia Carvelli.
Gli avvenimenti si evolvono in un alone di mistero che sembra stravolgere la vita tranquilla del paese e coinvolge emotivamente gli abitanti i quali si ritrovano ad emergere come attori comprimari.
“Nonostante l’atmosfera di povertà che si respira all’interno della narrazione, - ha detto l’editore Ursini - i personaggi non tendono mai ad essere vittime ed a lamentarsi della loro condizione. Sono tutti uomini e donne forti, dal carattere temprato e mai domo, pronti a contrastare il destino che si trovano di fronte”.
Un buon esordio per un autore della nostra provincia che può degnamente competere con tanti altri blasonati scrittori del centro-nord.
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