mercoledì 30 dicembre 2009

FELIZ ANO NOVO - FELICE ANNO NUOVO

QUE SEJA UM ANO DE PAZ - CHE SIA UN ANNO DI PACE
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"Jamais haverá ano novo, se continuar a copiar
os erros dos anos velhos".
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"Non sarà mai un anno nuovo, continuando a ripetere
gli errori degli anni passati".
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"A cada dia de nossa vida, aprendemos com nossos erros ou nossas vitórias, o importante é saber que todos os dias vivemos algo novo. Que o novo ano que se inicia, possamos viver intensamente cada momento com muita paz e esperança, pois a vida é uma dádiva e cada instante é uma benção de Deus”.
(Autor desconhecido)

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“Ogni giorno della nostra vita, apprendiamo dagli errori o dalle nostre vittorie. L'importante è sapere che tutti i giorni viviamo qualcosa di nuovo. Che nel nuovo anno che comincia, possiamo vivere intensamente ogni momento con molta pace e speranza, perché la vita è un dono e ogni istante è una benedizione di Dio". (Autore sconosciuto)

RStv News - Numero zero, 26-12-2009

Parte RStv News, un nuovo servizio informativo dedicato al comprensorio di Squillace.
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martedì 29 dicembre 2009

Tripulação da Estação Espacial Internacional fotografa a Calábria – Equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale fotografa la Calabria

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Clicca sull'immagine per ingrandire
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Foto tirada pela tripulação da Estação Espacial Internacional (ISS) mostra a Calábria, no sul da Itália (a ponta da “bota” formada pelo extremo sul do território italiano). Quando a imagem foi obtida, a ISS estava sobre o noroeste da Romênia, a cerca de 1.040 km a nordeste da Calábria. O Estreito de Messina, no canto superior direito da foto, divide a costa italiana da Sicília. A imagem, divulgada pela Nasa, foi registrada no dia 3 de dezembro com uma câmera Nikon D2Xs digital com uma lente de 400 mm (Foto: Nasa-JSC, info: William Stefanov).
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La foto è stata scattata quando la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) stava sorvolando la Romania, a circa 1.040 km a nord-ovest dalla Calabria. L’immagine, diffusa dalla NASA lo scorso 21 dicembre, è stata realizzata il giorno 3 dello stesso mese utilizzando una fotocamera digitale Nikon D2Xs con una lente di 400 mm (Foto: Nasa-JSC, info: William Stefanov).

lunedì 28 dicembre 2009

Murilo Mendes, As Ruínas de Selinunte - Le rovine di Selinunte

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As Ruínas de Selinunte
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Correspondendo a fragmentos de astros,
A corpos transviados de gigantes,
A formas elaboradas no futuro,
Severas tombando
Sobre o mar em linha azul, as ruínas
Severas tombando
Compõem, dóricas, o céu largo.
Severas se erguendo,
Procuram-se, organizam-se,
Em forma teatral suscitam o deus
Verticalmente, horizontalmente.
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Nossa medida de humanos
– Medida desmesurada –
Em Selinunte se exprime:
Para a catástrofe, em busca
Da sobrevivência, nascemos.
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Le rovine di Selinunte
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Corrispondenti a frammenti d'astri,
a corpi smarriti di giganti,
a forme elaborate nel futuro,
severe cadendo
sul mare in linea azzurra, le rovine
severe cadendo
compongono, doriche, il cielo ampio.
Severe innalzandosi,
si cercano, si organizzano,
in forma teatrale suscitano il dio
verticalmente, orizzontalmente.
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La nostra misura umana
- misura smisurata -
a Selinunte si esprime:
per la catastrofe, in cerca
di sopravvivenza, siamo nati.
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(Trad. L. Stegagno Picchio, in Poesia Straniera - Portoghese e Brasiliana, La Biblioteca di Repubblica, p. 599)
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Selinunte - Sicilia

Cosenza: concerto di musica rinascimentale e barocca con l'Ensemble di musica antica del Conservatorio di Cosenza

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
www.conservatoriodicosenza.it
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Martedì 29 dicembre ore 18:30
Sala degli specchi
Palazzo della Provincia di Cosenza
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Le strade del paesaggio - Sulle tracce di Alarico
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Ensemble di musica antica del Conservatorio di Cosenza
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Ingresso libero
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L’Ensemble di musica antica del Conservatorio di Cosenza -Daniela D’Ambrosio e Giovanni Battista Graziadio flauti dolci, Giuseppe Miele violoncello, Giovanni Marsico clavicembalo -terrà un concerto martedì 29 dicembre alle ore 18,30. La sede è la Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza, ente con cui il Conservatorio “Giacomantonio” intrattiene un proficuo rapporto di collaborazione. Ne sono testimonianza, oltre a quest’ultima manifestazione, che è parte del ciclo “Le strade del paesaggio-Sulle tracce di Alarico”, le altre tenute con successo di recente: i tirocini di eccellenza che studenti di livello avanzato del Conservatorio svolgono presso prestigiose istituzioni straniere come l’Opera di Vienna; il concorso internazionale per arpa “Marcel Tournier”; “Faber Musicae” inserito nel programma “Le Nuvole di De André”.
Il concerto dell’Ensemble di musica antica costituisce per il “Giacomantonio” l’ultima manifestazione pubblica in ordine cronologico di un anno che è stato particolarmente ricco di iniziative e di collaborazioni importanti con enti pubblici e privati, sia italiani che stranieri.
Il programma include musiche, composte
tra la fine del Cinquecento e la seconda metà del Settecento, tratte dal repertorio tardo rinascimentale (come “Lo ballo dell’intorci“di Antonio Valente) e soprattutto barocco (di Telemann, Purcell, Veracini).
Protagonista è il flauto dolce. Strumento di origini molto antiche, già usato al tempo dei Greci, nel corso dei secoli è rimasto quasi immutato. Insieme a violoncello e clavicembalo, i due flauti dolci creano un impasto sonoro dal sapore decisamente inattuale. La sonorità delicata e raccolta e la modalità di ascolto che essa impone, pongon
o gli ascoltatori in una dimensione assai diversa da quella diffusa attualmente, in un’epoca che privilegia le grandi potenze sonore ottenute con amplificazione elettrica.
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PROGRAMMA
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Giuseppe Baldassare Sammartini (1693 ca-1770)
Sonata II in Fa magg. per 2 flauti dolci e basso continuo
Allegro-Adagio –Allegro
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Diogenio Bigaglia (1676 ca-1745 ca)
Sonata in la mi
nore, per flauto dolce soprano e b.c.
Adagio-Allegro-Tempo di Minuetto-Allegro
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Georg Philipp Telemann (1681 – 1767)
Trisonata in do maggiore
Grave – Vivace – Andante-Xantippe (Presto)-Lucrezia (Largo)-Clelia (Vivace)-Dido (Triste-Disperato-Triste-Disperato)
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Antonio Valente (1520 circa – 1601)
Lo ballo dell’intorcia, per cembalo solo
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Dario Castello (1590.ca – 1630.ca)
Sonata Prima, per flauto dolce e b.c.

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Henry Purcell (1659 –1695)
Dal Dioclesian,
Ciaccona per 2 flauti dolci e b.c.
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Francesco Maria Veracini (1690 – 1768)
Sonata VI, per flauto e b.c.
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Giuseppe Baldassare Sammartini
Sonata VI in Re min per 2 flauti dolci e b.c.
Adagio – Allegro – Largo – Allegro
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Ensemble di musica antica del Conservatorio di Cosenza
Flauti dolci: Daniela D’Ambrosio e Giovanni Battista Graziadio.
Violoncello: Giuseppe Miele
Clavicembalo: Giovanni Marsico

domenica 27 dicembre 2009

“O Verbo fez-se carne e habitou entre nós. E nós vimos a Sua glória”

Homilia do Bispo de Santarém na Missa de Natal.
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A terceira missa de Natal que estamos a celebrar convida-nos a contemplar o mistério do acontecimento natalício. Enquanto a missa da meia-noite ou do Galo descreve de uma forma viva e movimentada a cena do nascimento do Menino, o anúncio aos pastores e a visita destes ao presépio de Belém, a celebração do dia apresenta-nos uma meditação de grande profundidade e beleza espiritual, feita pelo evangelista São João, acerca da identidade do Menino que nasceu e do significado do seu nascimento. Na simplicidade encantadora do presépio manifesta-se o mistério que o evangelista resume nestas palavras: “O Verbo fez-se carne”. O Filho de Deus e Sua palavra eterna assumiu a condição humana. Deus apresenta-se no meio de nós na fragilidade e na pobreza de uma criança. O Menino reclinado numa manjedoira revela-nos a verdade de Deus e a verdade do homem. “Fez-se o que somos para nos fazer participantes do que Ele é” (S. Cirilo de Alexandria).
Porque é que Deus se tornou homem? Para habitar connosco, diz a narrativa evangélica. O Natal celebra a visita do Verbo de Deus, não uma visita
de passagem mas para permanecer. Deus partilha a nossa condição humana, está próximo de todo o que nele crê e O invoca, mostra-se um amigo, irmão e companheiro em quem podemos confiar. Compreendemos, assim, o alcance profundo da afirmação que fazemos. “Deus está connosco” ou “Deus está comigo”. É um vizinho excelente que veio morar no meio de nós e a quem podemos bater à porta...
Clique aqui para ler a homilia completa
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Este artigo é de Diocese de Santarém
http://www.diocese-santarem.pt/site/
O endereço para este artigo é:
http://www.diocese-santarem.pt/site/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=470
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Giotto: Adorazione dei Magi - Cappella degli Scrovegni

lunedì 21 dicembre 2009

KIERKEGAARD E LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’

Opera prima del giornalista Emilio Grimaldi edita da Ursini.
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Cropani Marina - “Kierkegaard e la dialettica della comunicazione della verità”, è il titolo dell’opera prima di Emilio Grimaldi (nella foto) pubblicata nei giorni scorsi dalle Edizioni Ursini di Catanzaro. Il libro mette a nudo tutte le manifestazioni filosofiche del pensatore danese negli anni in cui imperava l’hegelismo e l’autocompiacenza umana per restituire in suo pensiero a se stesso attraverso la sua stessa dialettica.
Soeren Kierkegaard, il “Socrate del Nord”. Soeren Kierkegaard, il poeta, il filosofo, il teologo, il mistico, l’esteta, il religioso, servito come “un canovaccio per lustrare ogni causa”, ebbe a dire Remo Cantoni. Soeren Kierkegaard, il dialettico.
“L’“imbarazzo” della comprensione che si prova quando ci si imbatte nei suoi libri - sostiene Grimaldi - è testimoniata dal suo più grande studioso, Cornelio Fabro, che ci ha lasciato questa inaspettata confessione: “la struttura della sua produzione a me pare di comprenderla meglio quando la prospetto in due momenti: prima e al di qua di ogni specificazione - e dopo e al di là di ogni specificazione. Voglio dire che quando considero
Kierkegaard uomo vivo e cristiano sincero mentre sente e muove i problemi, tutto o quasi tutto mi sembra abbastanza chiaro nella selva della sua vita e della sua opera… Quando invece considero il Kierkegaard dopo e al di là di ogni specificazione - il Kierkegaard “conclusivo” o “conclusivo inconcludente”! - …mi sembra che neppure uno sia in grado di soddisfare non soltanto me, ma nessuno - esteta, filosofo, teologo, uomo, cristiano o asceta e mistico che sia”.
“Lo scrivere ha occupato tutta la vita di Kierkegaard, e
la vita di lui occupa tutto il suo scrivere”, dice Fabro. Un suo coetaneo, Robert Nielsen, rincara la dose: “Egli non fu un giovane che sia diventato vecchio con gli anni, non un leggero che poi sia divenuto serio, non un esteta che più tardi sia diventato religioso: no, egli era fin da principio tutto ciò che egli poi fu, in un raddoppiamento singolare; vecchio nella sua giovinezza, serio nel suo scherzo, allegro nel suo dolore, dolce nella sua fortezza, mesto nella sua amarezza. Kierkegaard è a tal punto una natura a priori che egli quasi manca della perfettibilità”.
Ma Kierkegaard è davvero il padre dell’esisten
zialismo? “Forse questa catalogazione - sostiene Grimaldi - andrà bene per i libri di storia della filosofia, ma non per chi lo legge. E soprattutto per chi riesce a capirlo, attraverso la sua stessa dialettica indirizzata all’etica”.
Il libro, inserito dalle Edizioni Ursini nella collaudata collana Galassie, si chiude con questa interrogazione: “Se scrivere su Kierkegaard significa più che di semplice ricordo, categoria possibile di una declinazione “estetica”, di una “ripresa” del suo pensiero”, ciò è possibile senza la propria personale reduplicazione etica, quale
telos della sua “comunicazione”? La risposta è: “no!”
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sabato 19 dicembre 2009

Cosenza: conferenza stampa relativa al progetto "Quasi uguali"

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Sabato 19 dicembre, alle 12.30, presso la Sede del Cidi (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) di Cosenza in Corso Umberto n.14, si terrà la Conferenza Stampa relativa al progetto "Quasi Uguali", che coinvolge sul problema dell'immigrazione trecento allievi delle scuole di Cosenza e Provincia.
Saranno presenti: Domenico Cersosimo, Vice Presidente della Giunta Regionale della Calabria e Assessore Regionale alla Cultura, Istruzione e Ricerca, Assunta Morrone, Presidente del Cidi (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) di Cosenza, Francesco De Filippo, autore di "Quasi Uguali", Mondadori Editore, Giorgio Reda, Direttore del Conservatorio di Musica "S. Giacomantonio"di Cosenza, Maria Luisa Bigai, Docente del Conservatorio di Musica "S. Giacomantonio" di Cosenza, Lindara Nobre Costa, dell'Associazione Baobab, Pino Sassano, della Libreria Mondadori di Cosenza.
L'iniziativa "Quasi Uguali" - promossa dal Cidi di Cosenza in partnership con il Conservatorio di Musica "S. Giacomantonio", la Libreria Mondadori di Cosenza, l'Associazione di Volontariato Baobab, e sostenuta dalla Regione Calabria (Assessorato alla Cultura, Istruzione e Ricerca), intende affrontare le problematiche dell'immigrazionenel territorio della provincia di Cosenza, in un’ottica di condivisione pubblica delle specifiche storie personali degli stessi migranti.
Trecento ragazzi, allievi di dieci scuole medie del territorio, guidati da un gruppo di venti docenti, si confrontano con la "questione" immigrazione partendo dalla lettura del testo del giornalista e scrittore Francesco De Filippo, "Quasi Uguali - Storie di immigrazione", Mondadori Editore.
Le attività, in atto dall'inizio dell'anno scolastico, culmineranno a febbraio in un Incontro-Concerto dell'Ensemble Multietnico composto da musicisti del Conservatorio di Cosenza e musicisti immigrati. La scheda allegata dettaglia l'intera iniziativa e gli appuntamenti del periodo dicembre 2009-febbraio 2010.
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giovedì 17 dicembre 2009

A Crotone e Paola concerti dell'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Cosenza

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA

Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
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La “Musica sull’acqua” del Conservatorio
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CONCERTI
DELL’ORCHESTRA SINFONICA DEL CONSERVATORIO DI COSENZA
DIRETTORE M° DONATO SIVO
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MUSICHE DI HÄNDEL
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CROTONE
AULA MAGNA ISTITUTO S.PERTINI
18 DICEMBRE ORE 18,30
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PAOLA
BASILICA SAN FRANCESCO
19 DICEMBRE ORE 18,30
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Ingresso libero
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L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, diretta come di consueto dal Maestro Donato Sivo, ha in programma due concerti. Giovedì 18 dicembre alle ore 18,30 si esibirà a Crotone, nell’ Aula Magna dell’Istituto “Sandro Pertini”, in occasione del Festival del mare a cura della Fondazione Odyssea.
Il giorno seguente, venerdì 19 dicembre alle ore 18,30, sarà a Paola, presso la Basilica di San Francesco, arricchendo il calendario degli eventi natalizi a cura dell’Amministrazione Comunale, con cui il Conservatorio cosentino ha stretto una convenzione triennale.
L’ingresso per ambedue gli eventi è libero.
Dopo aver eseguito di recente Brahms e Prokofiev, l’Orchestra dimostra la sua duttilità sia per quanto riguarda l’organico, passando da settanta a ventisei elementi, sia per quanto riguarda il repertorio. Il gruppo strumentale, infatti, nei due concerti del 18 e 19 dicembre si porta cronologicamente indietro, fino all’età barocca. In programma un solo corposo brano, “Musica sull’acqua” (Water Music) di Georg Friedrich Händel. Si dice che il compositore l’abbia scritto fra il 1715 e il 1717 per allietare uno o più diporti fluviali del re Giorgio I, forse per ingraziarselo e farsi perdonare un’inadempienza contrattuale. Pare che il monarca, ascoltandolo durante la gita sul Tamigi, ne sia rimasto entusiasta tanto da chiedere di riascoltarlo tre volte.
L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Cosenza, composta da allievi dei corsi superiori, ex allievi e alcuni docenti, pur non prevedendo gli strumenti originali barocchi ha dedicato un’attenzione particolare all’interpretazione della “Musica sull’acqua”. Il pezzo è di immediata comunicativa, è scritto per stupire e divertire con cambi repentini di tempo e passaggi di grande
virtuosismo strumentale che lo rendono assai gradito anche agli ascoltatori di oggi.
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Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Cosenza
Direttore Donato Sivo
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CURRICULUM DI DONATO SIVO
Nato a Bari nel 1963, ha conseguito il Diploma di Direzione d’Orchestra con Giovanni Pelliccia presso il Conservatorio Duni di Matera con il massimo dei voti, il diploma di Musica Corale e Direzione di Coro con G. Panariello presso il Conservatorio di Avellino, il Diploma in Pianoforte con H. Pell presso il Conservatorio di Bari, il diploma di compimento medio di composizione con G. Gigante ed il Diploma di Direzione d’Orchestra con D. Renzetti, presso l’Accademia Musicale Pescarese e, al “Wiener Meisterkurse fur Musik” con J.Kalmar a Vienna,
Ha seguito corsi di perfezionamento in Direzione d’Orchestra tenuti dai Maestri: G. Kuhn, N. H. Samale, Duarte e ha diretto diverse orchestre (Orchestra della Provincia di Bari e di Lecce, Orchestra Sinfonica di Lugano, Orchestra Sinfonica “Mario Gusella” di Pescara ecc.), riscuotendo calorosi consensi sia di pubblico che di critica.
Nel 1996 è stato vincitore di una borsa di studio al corso triennale di qualificazione professionale per Direttori di Coro della Regione Toscana ed Unione Europea sotto la guida di docenti di fama internazionale tra cui: Renè Clemencic, Gary Graden, Roberto Gabbiani ecc.
Nel novembre 1997 ha vinto il secondo premio ( primo non assegnato), dirigendo il Coro Orffea al XIV Concorso Polifonico Nazionale “Guido D’Arezzo”, oltre al premio F.E.N.I.A.R.C.O. quale miglior coro dell’intero concorso. Presidente di Giuria M° Romano Gandolfi.(gia’ maestro del coro della scala)
Dal 1998 che collabora stabilmente con Diego Fasolis, Direttore del Coro della Radio Svizzera Italiana: Johannes Passion e Integrale dei Mottetti di J.S.Bach; Christus di Mendelssohn; Membra Jesu Nostri di Dietrich Buxtehude; Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, Messiah di G. F. Haendel, incidendo per la casa discografica ARTS.
Nel 2003 partecipando al III concorso Nazionale Di Cori Polifonici in Benevento, la Giuria ha confermato, per il secondo anno consecutivo, un premio speciale per la Miglior Direzione ricevendo la medaglia del Presidente della Repubblica e il III premio con il Coro Orffea.
Come Maestro del coro ha collaborato con direttori d’orchestra quali: Donato Renzetti, Luis Bacalov, Bruno Aprea, ecc..
Nelle stagioni liriche del 2000 e 2002, del Teatro Petruzzelli di Bari, è stato nominato Maestro del Coro nelle seguenti opere: La Traviata di Giuseppe Verdi, Così fan tutte di W.A. Mozart, Madama Butterfly di Puccini; negli anni 04/05 nella stagione lirica del Teatro Politeama greco di Lecce nelle opere: Il Turco in Italia con la regia di Pizzi, Andrea Chenier, La Cenerentola. A dicembre 04 il coro “Città di Taranto” nella stagione lirica di Taranto (direzione artistica Martinucci), nelle opere Cavalleria Rusticana e Pagliacci.
Nella stagione lirica del 2006-07, della Fondazione lirico-sinfonico “Teatro Petruzzelli e Teatri di Bari”, è stato nominato altro Maestro del Coro nelle seguenti opere: Vedova Allegra, Cappello di Paglia di Firenze, Tosca, Attila e IX Sinfonia di Beethoven .
E’ titolare della cattedra di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza e nel 2007 è stato nominato Direttore Artistico del Festival dell’Aurora, giunto alla sua undicesima edizione.
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Pia Tucci
ufficiostampa@conservatoriodicosenza.it
3385048865

mercoledì 16 dicembre 2009

SEMINARIO CON CICCOZZI “H1N1, VIRUS MITE”

Promosso dalla Cattedra di Specializzazione in Malattie Infettive dell'Università Magna Graecia di Catanzaro.
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Catanzaro - A volte non servono i grandi eventi per avere una risposta ottimale da parte della comunità accademica e dei neo laureati del territorio. Lo ha dimostrato ieri pomeriggio Vincenzo Guadagnino, titolare della Cattedra e Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dell’Università Magna Graecia, con il seminario “Evoluzione e filodinamica delle ultime pandemie: dalla SARS all’H1N1”, che ha avuto come relatore Massimo Ciccozzi, ricercatore presso l’Istituto Superiore di Sanità, noto alla comunità scientifica internazionale per aver studiato e analizzato tutte le sequenze del menoma disponibili e gli aspetti evolutivi del virus dell’influenza A. Un seminario quindi di primo piano che ha ottenuto consensi unanimi sia da parte dei docenti universitari che dai giovani medici e specializzandi che hanno riempito oltre ogni limite l’aula magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Accolto dal preside Giovambattista De Sarro che lo ha ringraziato per la sua squisita sensibilità nei confronti dell’Università catanzarese definita “un Ateneo attivo non solo sotto l’aspetto finanziario, ma soprattutto nell’ambito della ricerca e sperimentazione”, Massimo Ciccozzi ha, quindi, relazionato sul tema del Seminario ripercorrendo la storia epidemiologica degli ultimi anni, connotata dalle emergenze epidemiche del Coronavirus della SARS e del virus dell’influenza aviaria H5N1, per arrivare ai fenomeni di evoluzione genetica dei ceppi virali che sono alla base del manifestarsi delle pandemie, inclusa quella attuale.
“Con 3,9 milioni di morti ogni anno, - ha spieg
ato - le infezioni batteriche o virali delle basse vie respiratorie sono, la principale causa di morte per malattia infettiva per anno, senza considerare la TBC che causa 1,9 milioni di decessi sempre per anno. La OMS stima in 91 milioni ogni anno la perdita di anni vivibili in buona salute, a causa di malattia, disabilità o mortalità prematura, conseguenti ad infezioni delle basse vie respiratorie e, tra le infezioni virali, l’influenza è certamente la più importante in termini di morbilità”.
“La struttura dei virus influenzali – ha sottolineato Vincenzo Guadagnino – non rimane costante nel tempo. Il virus è infatti instabile e va spesso incontro a mutazioni. A causa dell’assenza del codice di controllo si verificano quindi frequenti errori trascrizionali del codice genetico del virus. Possono verificarsi perciò graduali mutazioni (drift), con modifica della sequenza aminoacidica oppure, raramente, per effetto della ricomb
inazione di due o più virus diversi che infettano la stessa cellula, può originarsi un virus del tutto nuovo (shift). Questo trova il sistema immunitario completamente impreparato ed è quindi in grado di causare una malattia altamente contagiosa quale la pandemia attuale il cui virus ha avuto origine dalla ricombinazione di agenti di origine aviaria, suina e umana”.
Ciccozzi ha quindi confermato che numerosi laboratori di ricerca stanno studiando con grande attenzione il virus dell’influenza A (H1N1) nel tentativo di comprendere quale potrà essere il comportamento di questo agente nel prossimo futuro.
“Iniziata ad aprile di quest’anno - ha sottolineato il ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità - alla data del 29 novembre l’H1N1 ci dà 3.455.00 casi stimati. Il totale di vittime correlate alla data del 7 Dicembre 2009 è di 114, con un rapporto percentuale al totale dei malati di nuova influenza dello 0,0033 per cento (0,2 per cento delle vittime correlate alla normale influenza). Anche in quest’ultima pandemia la fa da padrone l’effetto mediatico e di disinformazione collettiva perchè invece di ascoltare i co
nsigli degli esperti le persone si fanno suggestionare dai tam tam urbani. Non ci sono quindi delle ciclicità e nulla si può dire circa l’avvento di una nuova pandemia, né di che tipo sarà. Quello che, purtroppo, è certo è che le conseguenze più devastanti saranno come al solito sofferte dalle popolazioni dei Paesi poveri”.
“Ribadisco – ha concluso Ciccozzi - che per ora l’influenza A è certamente una influenza mite con un tasso di letalità inferiore a quello di una normale influenza. Nessuna preoccupazione, quindi, perché la comunità scientifica ha attivato tutti i sistemi di sorveglianza ed è pronta ad affrontare una qualunque epidemia. Un consiglio? Vacc
inarsi e stare tranquilli”.
All’incontro hanno partecipato anche i
direttori generali dell’Azienda Materdomini, Antonio Belcastro, e della Fondazione “Tommaso Campanella”, Angela Di Tommaso”. Particolarmente soddisfatta, Di Tommaso, a nome del Polo Oncologico, ha espresso a Vincenzo Guadagnino e al preside Giovambattista De Sarro sentiti ringraziamenti per aver promosso “un incontro di così alto valore scientifico, apprezzato da tutta la Comunità accademica”.
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Massimo Ciccozzi e Vincenzo Guadagnino
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Un aspetto dell'Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia
della Magna Graecia di Catanzaro

Conservatorio di Cosenza: borsa di studio “Nuccio Imbroinise” per giovani clarinettisti

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
www.conservatoriodicosenza.it
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Borsa di studio
Nuccio Imbroinise
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Concorso riservato ai clarinettisti calabresi
Aula Magna del Conservatorio
17 dicembre 2009
Ingresso libero
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Si terrà giovedì 17 dicembre nell’Aula Magna del Conservatorio il Concorso intitolato a Nuccio Imbroinise, clarinettista di Paola diplomato al Conservatorio “Giacomantonio”, studente universitario, scomparso tragicamente mentre si stava recando a tenere un concerto.
L’istituto musicale in cui Imbroinise si formò lo ricorda attraverso una Borsa di studio. Il bando era riservato ai clarinettisti iscritti nei Conservatori e negli Istituti pareggiati della Calabria. Si sono iscritti 12 musicisti- i più giovani hanno 17 anni- che saranno esaminati da una giuria qualificata il cui presidente è Bruno Di Girolamo, concertista e docente al Conservatorio di Santa Cecilia.
Il primo classificato riceverà 500 euro, agli altri andranno attestati di merito e di partecipazione.
I concorrenti si esibiranno giorno 17 dic
embre dalle ore 9 alle ore 15. Dalle ore 19 è previsto il concerto dei finalisti e, a seguire, la premiazione. La prova finale comprende, come pezzo d’obbligo, le Variazioni in do per clarinetto e piccola orchestra di Rossini, brano che sarà eseguito da ciascun finalista insieme al Coro di Clarinetti del Conservatorio di Cosenza, ensemble strumentale (composto da una ventina di elementi) di cui Nuccio Imbroinise fu co-fondatore. L’ingresso è libero.
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3385048865
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(Clicca sulla locandina per ingrandire)

San Marco Argentano: Brindisi … con mille bollicine – Identità locale, capitale sociale e mercato

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Sabato 19 dicembre prossimo alle ore 10.30, a San Marco Argentano (Cosenza), nella sala conferenza di una nota azienda agrituristica, su proposta dell’Associazione Culturale Amici Beni Culturali (AMI.BE.C.), con il patrocinio del comune di San Marco Argentano (Cosenza) ed il supporto della Coldiretti, si svolgerà una manifestazione che si propone di evidenziare l’alto valore sociale ed economico della cultura e delle tradizioni legate al vino.
L’iniziativa dal titolo Brindisi … con mille bollicine – Identità locale, capitale sociale e mercato, moderata dallo scrivente, si snoderà in vari momenti.
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Dopo i saluti di Lia Turano (nella foto), responsabile AMI.BE.C. Calabria; Alberto Termine, sindaco della città; Antonietta Converso, dirigente scolastico e Pietro Tarasi, presidente Provinciale Coldiretti Cosenza, porteranno attesi contributi Rita Fiordalisi, funzionario Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Tullio Romita, Responsabile Scientifico Centro Ricerche sul Turismo – Università della Calabria; Ubaldo Comite, docente di Organizzazione Aziendale – Università della Calabria e Santino Fiorelli, docente di Sistemi Turistici – Università della Calabria.
Sono previsti, inoltre, ad ulteriore arricchi
mento dell’evento, esibizioni della Scuola di danza “Arabesque” danza e fitness.
Non mancherà, ancora, la presenza di espositori del settore vinicolo.
L’iniziativa avrà la duplice funzione: divertire e far riflettere sulle possibilità che questo prezioso alimento può concedere per lo sviluppo economico del nostro territorio.
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SILVIO RUBENS VIVONE
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(Clicca sulla locandina per ingrandimento)

martedì 15 dicembre 2009

INFLUENZA H1N1, AD OGGI 114 VITTIME SU 3.455.000 CASI STIMATI

Sono i dati ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità.
Intervista a Massimo Ciccozzi, ricercatore del Dipartimento di Malattie infettive, Parassitarie ed Immunomediate dell’Istituto Superiore di Sanità.
I dati ufficiali a Catanzaro.
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Catanzaro - Le infezioni respiratorie acute, di origine virale o batterica, rappresentano la principale causa infettiva di morte nel mondo. Tra le infezioni virali, l'influenza è certamente la più importante in termini di morbilità. La storia degli ultimi anni ci ha fatto capire come nelle malattie infettive non vi è nulla di prevedibile.
Chi avrebbe mai previsto che il Coronavirus della SARS, un virus che fino a ieri al massimo provocava poco più che un raffreddore, potesse invece scatenare una polmonite emorragica mortale?
Tutte le emergenze epidemiche degli ultimi 40 anni, dall’AIDS alle febbri emorragiche, passando per un ritorno piuttosto inquietante della tubercolosi anche nei Paesi occidentali, erano forse “prevedibili”?
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Sono domande alle quali tenterà di rispondere il dottor Massimo Ciccozzi (ricercatore del Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha analizzato tutti gli aspetti evolutivi del virus H1N1) nel corso del Seminario sul tema “Evoluzione e filodinamica delle ultime pandemie: dalla SARS all’H1N1” che si terrà oggi, 15 dicembre, presso il Campus Universitario di Germaneto su iniziativa della Cattedra di Malattie Infettive diretta dal prof. Vincenzo Guadagnino e con il patrocinio della Sezione calabrese della SIMIT, (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali).
Dopo i saluti di Guadagnino introdurranno la discussione il Preside della Facoltà di Medicina, Giovambattista De Sarro e il Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Giuseppe Scala.
Nel corso dell’incontro, che sarà moderato dal prof. Elio Gulletta, si parlerà soprattutto dei fenomeni di evoluzione genetica dei ceppi virali che sono alla base del manifestarsi delle pandemie, inclusa quella attuale.
Indirizzato alla comunità scientifica calabrese, ai medici di medicina generale, nonché agli specializzandi ed agli studenti, il Seminario servirà ad illustrare altresì i risultati più importanti raggiunti dalla comunità scientifica nell’ambito delle emergenze epidemiche. Ciccozzi ci ha intanto sintetizzato alcuni aspetti della sua relazione.
Dottor Ciccozzi, cosa si aspettano veramente nei prossimi anni gli infettivologi?
“Gli epidemiologi e gli infettivologi - spiega l’illustre ricercatore - stanno oramai da anni aspettando una pandemia con caratteristiche di diffusione e aggressività che la farebbero assomigliare alla cosiddetta influenza ”spagnola”, la prima e finora più devastante pandemia causata da un virus influenzale (fra 30 e 50 milioni di morti complessive, cioè poco meno del 3% dell’intera popolazione mondiale di allora). Dopo la pandemia della SARS che ci troviamo a conoscere dal 21 Febbraio del 2003, e dove, dopo attente analisi riuscimmo a dire che “La velocità di mutazione del coronavirus sarebbe estremamente elevata solo in un breve tratto del suo genoma (10%) e simile a quella del virus dell'HIV”, eccoci nell’emergenza del virus dell’influenza aviaria H5N1 che in poco tempo dopo aver fatto un salto di specie dai “polli” passa all’uomo ed inizia il suo periodo di adattamento al nuovo genere, come viene dimostrato dalla sua elevata letalità (più del 50% dei colpiti) ma in cui rimane poco o nulla trasmissibile, esattamente il contrario del virus influenzale stagionale, che è molto trasmissibile ma poco letale per l’uomo”.
Quale potrebbero essere i segnali preoccupanti?
“Un segnale preoccupante e di rilevanza può essere dato dal fatto che ormai i due virus (quello stagionale e quello aviario) condividono in maniera endemica gli stessi ospiti (vari uccelli, alcuni mammiferi e l’uomo stesso) in una sempre più estesa area geografica. Ci sono quindi tutti i presupposti per una “ricombinazione” fra il virus aviario e quello stagionale in uno o più di questi ospiti e che questo possa generare un nuovo virus con caratteristiche di trasmissibilità e virulenza di entrambi. Questo certamente scatenerebbe una pandemia sul tipo della “spagnola” anche perché si tratterebbe di un nuovo virus contro cui non esiste un livello di immunità protettiva già presente nella popolazione. L’influenza aviaria non dà ancora oggi segnali di trasmissione interumana e questo ci porta a non avere eccessiva preoccupazione”.
E la pandemia di H1N1?
“Iniziata ad aprile di quest’anno, alla data del 29 novembre ci dà un totale di casi stimati di 3.455.000. Il totale di vittime correlate alla nuova influenza A/H1N1 al 7 Dicembre è di 114, con un rapporto percentuale al totale dei malati di nuova influenza dello 0,0033 per cento (0,2 per cento delle vittime correlate alla normale influenza).
Anche in quest’ultima pandemia la fa da padrone l’effetto mediatico e di disinformazione collettiva dove invece di ascoltare i consigli degli esperti le persone si fanno suggestionare da tam tam urbani provocando grande disagio e disorientamento solo a se stessi. Non ci sono quindi delle ciclicità e nulla si può dire circa l’avvento di una nuova pandemia, né di che tipo sarà. Quello che è, purtroppo, certo è che le conseguenze più devastanti saranno come al solito sofferte dalle popolazioni dei Paesi poveri. Ma questa non sarebbe una novità. Anche in questo caso quindi la pandemia di H1N1 che si pensava “simil spagnola” fallisce come tale e porta epidemiologi ed infettivologi ad un’altra estenuante attesa”.

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(Vincenzo Ursini)
380-4799720

Premio “Vivarium” - 2ª Edizione: poesia, saggistica e narrativa

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L’Associazione culturale “Accademia dei Bronzi”, in collaborazione con le Edizioni Ursini di Catanzaro e Radio Squillace, promuove e organizza la 2ª Edizione del Premio
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“Vivarium”
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così regolamentato:
a) Sezione A (Poesia in lingua);
b) Sezione B (Saggistica e Narrativa).
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Alla sezione A, dedicata a S.S. Giovanni Paolo II, si partecipa inviando tre poesie inedite in lingua italiana, contenute nei 35 versi, di cui almeno una a tema religioso o ispirata ad argomenti di carattere sociale.

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Alla sezione B, dedicata a Flavio Magno Aurelio Cassiodoro (Squillace, 490 circa – Monastero di Vivarium 583 circa), si partecipa con un saggio inedito di argomento religioso, storico o sociale, oppure con un testo inedito di narrativa (romanzo o racconti). I lavori non dovranno superare le 200 cartelle formato A4 con carattere corpo 14.
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Gli elaborati dovranno essere spediti in duplice copia, con firma ed indirizzo in calce, entro il 31.3.2010, unitamente alla scheda di partecipazione che potrà essere scaricata dal sito www.ursiniedizioni.it o richiesta via fax al n. 0961.782980.
Per la sezione B, alle due copie cartacee è indispensabile allegare anche il supporto magnetico del testo (cd oppure dvd).

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L’invio degli elaborati dovrà avvenire solo con posta prioritaria, intestando il plico a “Nuova Accademia dei Bronzi”, Via Sicilia 26 – 88100 Catanzaro. Non saranno, pertanto, accettati plichi spediti con mezzi diversi (raccomandata o corriere) né consegnati a mano.
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Alla scheda di partecipazione è consigliabile, ma non necessario, aggiungere un breve curriculum letterario.
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Non si accettano invii per posta elettronica.
La mail
premiovivarium@gmail.com potrà essere utilizzata solo per chiedere eventuali chiarimenti o per avere conferma dell’arrivo degli elaborati.
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La commissione esaminatrice, i cui nomi saranno resi noti successivamente, sarà composta da noti professori di Istituti Teologici, giornalisti e poeti. L’esito sarà definitivo e inappellabile.
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La segreteria del Premio, così come avvenuto con la prima edizione, si riserva il diritto di selezionare e pubblicare gratuitamente in una antologia le migliori poesie. I relativi autori riceveranno apposita comunicazione entro il 30.4.2010.
Copie dell’antologia saranno spedite in omaggio alle migliori biblioteche pubbliche e a quelle dei più importanti Istituti Teologici d’Italia.
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Tutti i partecipanti saranno invitati alla cerimonia di premiazione che si terrà entro il mese di agosto in una nota località della provincia di Catanzaro.
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Premi
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L’ammontare dei premi è di € 6.000 che saranno così spesi:
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1° classificato, sezione A
Pubblicazione gratuita, a cura delle Edizioni Ursini, di un volume di liriche contenuto nelle 100 pagine. Targa di argento e Diploma di Merito.
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1° classificato, sezione B
Pubblicazione gratuita, a cura delle Edizioni Ursini, sia del testo di saggistica che di quello di narrativa. Targa di argento e Diploma di Merito.
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Ai rispettivi autori saranno consegnate 50 copie omaggio del loro volume.
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Dal 2° al 5° classificato: Targa di argento e Diploma di Merito.
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La Giuria ha facoltà di assegnare altre medaglie di argento ad autori finalisti.
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Gli autori classificati al 1° posto dovranno garantire la presenza alla cerimonia di premiazione, ma in caso di reale impedimento potranno delegare un loro rappresentante. Gli altri premi, se non ritirati, saranno spediti a domicilio con modalità da concordare.
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Nel corso della cerimonia di premiazione l’Associazione “Nuova Accademia dei Bronzi” consegnerà alcuni premi speciali (targhe in argento realizzate per l’occasione da esperti orafi) a giornalisti o scrittori che si sono particolarmente distinti nel campo delle comunicazioni sociali.
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L’invio degli elaborati comporta la contestuale autorizzazione al trattamento dei dati personali che saranno utilizzati dall’Accademia dei Bronzi o dalle Edizioni Ursini nel rispetto del Dlgs. 196/2003.

giovedì 10 dicembre 2009

“Dalla SARS all’H1N1”, seminario scientifico alla “Magna Graecia”

Promosso dalla Cattedra di Specializzazione in Malattie Infettive
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Catanzaro - Evoluzione e filodinamica delle ultime pandemie: dalla SARS all’H1N1: è il tema di un interessante seminario scientifico promosso dalla Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dell’Università “Magna Graecia”, diretta dal prof. Vincenzo Guadagnino, che si terrà mercoledì 15 dicembre, con inizio alle ore 15, nell’Aula Magna B del Campus Universitario di Germaneto.
Dopo i saluti di Guadagnino introdurranno la discussione il Preside della Facoltà di Medicina, Giovambattista De Sarro e il Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Giuseppe Scala.
Nel corso dell’incontro, che sarà moderato dal prof. Elio Gulletta, si parlerà soprattutto dei fenomeni di evoluzione genetica dei ceppi virali che sono alla base del manifestarsi delle pandemie, inclusa quella attuale.
Ad approfondire questi fenomeni sarà il dottor Massimo Ciccozzi, ricercatore del Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate dell’Istituto Superiore di Sanità, ma soprattutto uno dei più esperti conoscitori del virus H1N1, che ha accolto con grande interesse l’invito rivoltogli dal direttore della Cattedra di Malattie Infettive per venire ad illustrare alla comunità scientifica calabrese, ai medici di medicina generale, nonché agli specializzandi ed agli studenti, i risultati più importanti e recenti delle sue ricerche in tale ambito.
Ciccozzi ha infatti studiato, analizzando tutte le sequenze del menoma disponibili, gli aspetti evolutivi del virus H1N1 nel tempo: tasso di sostituzioni nucleotidiche, stima della pressione selettiva, ipotesi strutturale. Tali studi sono stati da lui condotti in collaborazione con i ricercatori del Department of Pathology, Immunology, and Laboratory Medicine, University of Florida, e delle Faculty of Life Sciences, Universityof Manchester, Department of Epidemiology and HealthPolicy Research, University of Florida, della Foundation, Salvador, BA, Brazil e dell’ Instituto de Biologie, Universidade de Brasilia.
“In considerazione dell’emergenza pandemica da virus Influenzale A - commenta Guadagnino - l’argomento scelto appare quindi di grande attualità ed interesse scientifico. Oggi sono, infatti, molti i laboratori che stanno studiando il nuovo virus H1N1 cercando di comprendere quale potrà essere l’evoluzione e il comportamento del virus nel prossimo futuro”.

martedì 8 dicembre 2009

Mileto: presentazione di "Frammenti di Vita", libro postumo di Carmela Cocciolo

Sabato, 12 dicembre 2009
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Mileto - Appuntamento con la poesia sabato pomeriggio a Mileto con inizio alle ore 16,30. L’occasione viene data dalla presentazione del volume postumo “Frammenti di Vita” di Carmela Cocciolo (nella foto), nata a San Calogero nel giugno del 1927 e deceduta a Paravati nel mese di gennaio 2006.
Alla presentazione, promossa dall’Associazione culturale “Accademia dei Bronzi” e dalle Edizioni Ursini di Catanzaro, interverranno il sindaco Vincenzo Varone, Vincenzo Mazzini, Giuseppe Stellitano, don Luigi Sarago e G. Battista Scalise.
Cocciolo ebbe in vita una forte passione per la poesia; passione che, malgrado abbia frequentato solo la scuola elementare, si e trasformata in vera e propria attività creatrice pubblicando due raccolte: la prima, nel 1994, dal titolo “Parole allineate” e la seconda, nel 2000, con il titolo “Parole e sogni”, curate dal figlio Angelo Varone.
La sua poesia è soprattutto intrisa di sprazzi di vita vissuta. Parlando della famiglia amava definirla una ricchezza.
“Cocciolo - scrive Fulvio Castellani - ha usato il grimaldello dell’amore per esprimere le proprie ricchezze interiori, quel festante connubio tra generosa intuizione emotiva e saggezza”.
Poesia semplice, ma altrettanto musicale, ritmica, sinuosa. Ed è stata questa la sua forza. «Io le spine le prendo piano / e qualcuna mi punge la mano», aveva scritto, tra l’altro, la poetessa di Paravati, quasi a voler rimarcare, con la sua consueta grafia legata ad una autentica saggezza popolare, che la vita è sempre bella e va vissuta fino in fondo.

domenica 6 dicembre 2009

Conservatorio di Cosenza: "Le arti del suono"

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA

“Stanislao Giacomantonio”
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
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Le arti del suono
Cosenza, Palazzo Arnone
9-11 dicembre 2009
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9 dicembre, ore 18: Presentazione della rivista Le arti del suono e concerto di musica elettroacustica
10 dicembre, ore 18: Il Sogno di Pan
11 dicembre ore 18: Man Ray Movies
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INGRESSO LIBERO
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S’intitola “Le arti del suono” l’ampia manifestazione dedicata alla musica contemporanea che, dopo una prima parte svoltasi a Napoli, proseguirà dal 9 all’11 dicembre a Cosenza presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone.
L’iniziativa si deve all’Associazione Dissonanzen di Napoli e all’Associazione Microcosmos di Cosenza, in collaborazione con il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, con il sostegno della Banca Carime e dell’Istituto Banco di Napoli-Fondazione.
Il tentativo è stabilire nessi fecondi tra quanto si svolge nell’ambito della musica e dei linguaggi musicali contemporanei nelle città di Napoli e di Cosenza. Per questo si assumono come punto di partenza le attività ormai consolidate dell’associazione Dissonanzen con i musicisti dell’Ensemble omonimo, e l’attività didattica e di produzione che si svolgono nei due Conservatori coinvolti, principalmente nei corsi di Composizione e di Musica elettronica. Questi ultimi vantano docenti di fama internazionale quali Agostino Di Scipio a Napoli e Francesco Galante a Cosenza.
La rassegna si aprirà il
9 dicembre alle ore 18 con la presentazione della rivista “Le arti del suono” diretta da Agostino Di Scipio e pubblicata dalle Edizioni Orizzonti Meridionali di Cosenza. Alla presentazione prenderanno parte, oltre al direttore Di Scipio (compositore e docente del Conservatorio di Napoli), Franco Alimena (editore), Fabio De Chirico (Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria), Giorgio Reda (Direttore del Conservatorio di Cosenza), Francesco Galante e Ivano Morrone (compositori e docenti del Conservatorio di Cosenza), Daniela Tortora (compositrice e docente del Conservatorio di Napoli). Modererà Gianni Trovalusci della Federazione Cemat.
Seguirà un concerto di musica elettroacustica. Tommaso Rossi (flauto) e Daniel Josè Cirigliano (clarinetto) eseguiranno musiche di Bruno Maderna, Massimo Palermo, Francesco Galante, Stefano Silvestri e Denis Smalley.
Il secondo appuntamento, fissato per il
10 dicembre alle ore 18, è intitolato “Il Sogno di Pan”. Si tratta di un percorso storico-musicale che ha come oggetto i flauti dolci e traversi. Partendo dal repertorio rinascimentale, l’ascoltatore sarà invitato a confrontarsi con le nuove sperimentazioni elettroniche che utilizzano i flauti. In particolare verrà presentato uno storico lavoro di Bruno Maderna, “Continuo”, dedicato al grande flautista Severino Gazzelloni. Il brano utilizza in chiave creativa frammenti registrati dallo stesso Gazzelloni.
Sarà proposta, inoltre, “Flowte”, una recente composizione di Vincenzo Giulio Gualtieri che ricrea artificialmente le sonorità di un Consort rinascimentale. Il concerto vedrà anche la partecipazione di alcuni allievi della classe di flauto traverso del Conservatorio di Cosenza, impegnati nell’esecuzione per soli flauti di “Serenata per un satellite” di Bruno Maderna.
Man Ray Movies è il titolo dato all’appuntamento conclusivo, programmato per l’11 dicembre alle ore 18. La sonorizzazione di alcuni film dadaisti di Man Ray (“Le retour à la raion”, “L’etoile de mer”, “Emak Bakia”) sarà realizzata dall’Ensemble Dissonanzen di Napoli. Il progetto, ben collaudato poiché risale al 2002, è stato richiesto dalle direzioni artistiche di diverse stagioni concertistiche e prossimamente sarà ospitato a Torino, nell’ambito del Festival Est-Ovest, e a Modena nel cartellone degli Amici della Musica.
Man Ray Movies vuole essere un commento sonoro libero che, partendo da alcuni originali pianistici di Erik Satie eseguiti da Ciro Longobardi al pianoforte, si sviluppa attraverso l’uso dell’elettronica, nonché dell’improvvisazione da parte di flauto, tromba, chitarra elettrica e dello stesso pianoforte.
Il concerto, ironico omaggio al ruolo storico delle avanguardie artistiche che costituiscono un imprescindibile riferimento per l’artista di oggi, vuole anche introdurre la dimensione della multimedialità nella moderna fruizione musicale contemporanea, tema per altro affrontato proprio dalla rivista “Le arti del suono”.
L’ingresso libero per tutte le serate.
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FESTIVART 2009: IN SCENA "LA SONATA A KREUTZER"

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Rende (CS), Piccolo Teatro Unical
mercoledì 9 dicembre 2009 - ore 20.45
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LA SONATA A KREUTZER
di Leone Tolst
oj
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Versione teatrale, interpretazione e regia
ALVARO PICCARDI
Scene e costumi di Lorenzo Ghiglia
Assistente alla regia Luigi Campi
Assistente di palcoscenico Giovanni Piccardi
Collaboratori Lapo Bini, Valerio di Filippo
Produzione Politecnico Teatro
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Festivart, la rassegna di teatro, musica, cinema e arti visive organizzata dall’Università della Calabria, concluderà la sua programmazione per il 2009 con “La Sonata a Kreutzer” di Leone Tolstoj, versione teatrale, interpretazione e regia di Alvaro Piccardi. Lo spettacolo, ultimo segmento della Sezione Teatro di Festivart seconda edizione, sezione che ha fatto registrare costantemente partecipazione e consensi, andrà in scena mercoledì 9 dicembre alle ore 20 e 45 nel Ptu Piccolo Teatro Unical, a Rende nella cittadella universitaria.
“La Sonata a Kreutzer”, che vide la luce nel 1889, è certamente la più sofferta e drammatica di tutte le opere di Tolstoj dopo la svolta spirituale del 1880 e la “conversione ai Vangeli”. Si sono voluti vedere in quest’opera forti elementi autob
iografici (in quegli anni effettivamente la moglie di Tolstoj si invaghì di un musicista che frequentava la sua casa), ma la grandezza di Tolstoj sta nell’avere inventato un personaggio, una storia che diventa proiezione potente del tumulto del suo animo e dei suoi sentimenti.
Un uomo ha ucciso la moglie. Viene processato e assolto. La legge dell’epoca riconosce ampie attenuanti per il delitto di gelosia. Ora è libero. Durante un viaggio in treno racconta la sua storia, l’incontro con la moglie, il matrimonio, le ragioni, le sue ragioni del delitto. Ripercorre il tragitto: le sue idee sul matrimonio, sulla sessualità, sull’amore, la necessità di una delirante teoria della castità come unica possibilità di uscire dal conflitto fra i sessi, a costo dell’estinzione del genere umano. I motivi che lo hanno portato all’omicidio: la nausea del matrimonio, la gelosia nei confronti della moglie, il rapporto di lei con un musicista, la sua infatuazione, l’ebbrezza di lei nell’eseguire “La Sonata a Kreutzer” di Beethove
n con il presunto amante, al contrario l’odio del protagonista nei confronti della musica, sollievo per l’anima ma anche elemento di corruzione dell’anima stessa.
È la storia di un’ossessione, l’ossessione della donna, l’incapacità di riconoscere la donna come essere umano, ma solo come oggetto di desiderio. Solo dopo morta il protagonista ammette: “Guardai il viso di lei, livido e gonfio, e per la prima volta mi dimenticai di me, dei miei diritti, del mio orgoglio, e per la prima volta vidi in lei una creatura umana”.
Lo spettacolo di Alvaro Piccardi è forte, violento, di intensa presa emotiva. È il viaggio di un attore nella zona di confine fra realtà e allucinazione, fra l’esplosione dei sentimenti e il freddo e delirante argomentare, la ricerca delle vibrazi
oni più intime e interiori dell’animo umano al sevizio delle necessità del personaggio e di un importante testo di un grande autore del passato. Un testo che si rivela tuttora vivo e palpitante, in grado di illuminare in modo potente zone inquietanti e scomode della nostra esistenza.
Biglietto (posto unico): 5 euro, studenti, personale di UniCal e Conservatorio: biglietto 1 euro.
Prevendita: inprimafila, via Alimena 4/b Cosenza, tel. 0984. 795699,
www.inprimafila.net.
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RECENSIONI
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Pia Tucci
Ufficio Stampa Festivart Università della Calabria
3385048865

festivart.unical@gmail.com
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Alvaro Piccardi in "La Sonata a Kreutzer"

venerdì 4 dicembre 2009

Apocalisse del 2012. Non ci credo ma mi preparo

di Carmelo Anastasio
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Come se non bastasse la crisi che ci attanaglia, ecco le immancabili ciliegine sulla torta: le tematiche catastrofiche legate alla fatidica data del 21 dicembre 2012 che abbondano in rete e sulle tv.
Perché è importante questa data? Sembra che rappresenti la fine del mondo e appassionati studiosi (dilettanti e non) di archeoastronomia, scienza nuova solo per l’Italia, ne discutono eludendo (i più) gli approfondimenti scientifici necessari; forse perché è più bello fantasticare ed esplorare l’ignoto facendo cadere nell’oblio quelle spiegazioni che la storia ci dà ad interpretazione esatta dell’enigma.
E’ noto infatti che le reazioni ‘folkloriche’ di panico, avvengono per l’assenza di una valutazione razionale di una particolare minaccia, stereotipo timore che veicola la discussione e funge da stimolo.
Bisogna infatti risalire al misterioso calendario
della civiltà Maya per capire che il 21 dicembre 2012 rappresenta soltanto la fine di un ciclo non quella del mondo. Il nostro calendario è ciclico : si susseguono le ore con ciclicità giornaliera , si susseguono ciclicamente i giorni e i mesi mentre gli anni crescono sempre...
LEGGI TUTTO...
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mercoledì 2 dicembre 2009

Luigi Le Voci, l’ultimo grande artista bohemien

Personale dedicata all’artista calabrese Luigi Le Voci che si inserisce nell’ambito del progetto Bancartis promosso dalla BCC Mediocrati, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Il vernissage avrà luogo venerdì 18 dicembre 2009 presso la Sala De Cadorna del Centro direzionale della BCC Mediocrati di Rende (Cs).
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Dell’artista Luigi Le Voci – originario di Castrovillari, ma tramutatosi rapidamente in amante passionale delle grandi città europee – hanno scritto, negli anni, firme importanti del panorama critico italiano, da Luigi Carluccio a Giovanni Arpino, Massimo Mila e Marziano Bernardi. Fu proprio quest’ultimo – storico critico del quotidiano La Stampa – a scoprirlo, seguirlo e sostenerlo negli anni passati dall’artista a Torino, prima come studente della facoltà d’architettura e poi ribelle e idealista promotore di se stesso con l’apertura, nel 1976, dello Spazio Le Voci, in cui esponeva le sue opere per venderle direttamente al pubblico, saltando a piè pari il mondo delle gallerie d’arte. «Un romantico nel senso Ottocentesco della parola», così lo definiva il grande critico torinese, «candidamente emotivo […], d’una assoluta sincerità di sentimenti, che osa dipingere dei violinisti in estasi, dei frati invasati di misticismo alla Greco, e ricupera i saltimbanchi del primo Picasso ma in chiave di passionalità disarmata». Ogni recensione dedicata al lavoro di Le Voci propone un’influenza nuova, un grande nome della storia dell’arte da accostare al suo segno irrequieto e vivo, serpeggiante e frizzante in segni concisi, frammenti di segno, slanci e soprassalti di accenti; un tocco volante e guizzante alla De Pisis; e poi ancora Toulouse Lautrec, Velazquez filtrato attraverso Manet, il pizzico fiabesco alla Chagall e alla Utrillo. Questi riferimenti, che senza dubbio nobilitano l’artista, non devono però far pensare ad una mancanza di personalità. Le Voci ha un linguaggio individuale che si inserisce nella tradizione dei pittori di strada e che fa di lui l’ultimo grande bohemien; originale proprio per il suo legame alla figura in un periodo storico di costante fuga informale. Un linguaggio pieno di forza e di tensione lirica, fatto dell’irrequietezza demoniaca di un universo romantico. La sua pennellata, ora corposa e opulenta, ora levigata fino a rasentare la velatura, è stata capace di cogliere scorci caratteristici di città quali Parigi, Torino e Milano, restituendone delle cartoline animate. Grazie ad un ben miscelato impasto di agilità pittorica, perizia grafica e freschezza è sempre riuscito a sottrarre le immagini all’ovvietà, facendone dei quadri pieni di garbo e coinvolgente allegria. E ciò accade anche per l’opera – l’ennesima sensuale frattura nella rigidità del mondo – che entra a fare parte della Collezione Bancartis, un progetto della BCC Mediocrati, e che farà da preludio ad una mostra personale al MACA – Museo Arte Contemporanea Acri – sempre in collaborazione con la BCC –, che ripercorrerà l’intera carriera di quest’artista profondamente europeo, come sapevano esserlo i suoi colleghi del XIX secolo. I gesti rapidi, eppure vigorosi, fatti di una tecnica ricca di preparazione didattica trasfigurata attraverso un animo irrequieto ed una fantasia esuberante, vivificano, in questo caso, una scena della Festa di San Giovanni – a cui l’artista ha anche dedicato dei versi – di cui sono rievocati i teneri fantasmi ai piedi dell’imponente castello aragonese della sua città natale, Castrovillari, mentre nel cielo fioriscono pennellate, sbocciano fuochi d’artificio.
.Una delle opere di Luigi le Voci
in esposizione a Rende dal prossimo 18 dicembre
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Mostra: Luigi Le Voci, l’ultimo grande artista bohemien
Luogo: BCC MEDIOCRATI
Sala “De Cardona”, Centro Direzionale BCC Mediocrati
Via Alfieri – Rende (Cs)
Curatori: Federico Bria
Vernissage: 18 dicembre 2008 ore 17:00
info: BCC Mediocrati – tel. 0984841811

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Ufficio stampa MACA
tel. 0119422568
maca@museovigliaturo.it
www.museovigliaturo.it
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SU FACEBOOK:
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