martedì 28 giugno 2011

Cosenza, Palazzo Arnone - Inaugurazione della mostra ARTE SVELATA

Ministero per i Beni e le Attività Culturali
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICI DELLA CALABRIA
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA

ARTE SVELATA
Il San Ladislao di Simone Martini 
e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte

Cosenza – Palazzo Arnone
1 luglio 2011 – 31 luglio 2011
Inaugurazione: 30 giugno 2011 – ore 19.00

Dal 1 al 31 luglio 2011 a Palazzo Arnone, nella Galleria Nazionale di Cosenza, si terrà la mostra Arte svelata - Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte a cura di Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e con il coordinamento organizzativo di Domenico Bloise.
L’esposizione presenta alcuni capolavori di proprietà del Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) provenienti dal Museo Civico di Altomonte (Cosenza) databili per lo più al Trecento e ai primi decenni del Quattrocento e che raccontano di eccezionali e spesso aggiornatissimi episodi di committenza e collezionismo feudale.
La rassegna si apre con la pregevole tavola del senese Simone Martini raffigurante San Ladislao. L’opera, che venne ascritta al maestro toscano da Giovanni Paccagnini nel 1948, contiene in nuce elementi riconducibili alla pittura gotica della prima metà del Trecento. Verosimilmente commissionata da Filippo Sangineto, feudatario di Altomonte, è espressione del gusto di un potere signorile colto e raffinato.
Il percorso espositivo continua con le due tavole di Bernardo Daddi raffiguranti San Giovanni Battista con Santa Maddalena e Sant’Agostino con San Giacomo, probabilmente parti di un trittico il cui pannello centrale è andato disperso.
Segue la Madonna delle Pere, l’enigmatica tavola attribuita a Paolo di Ciacio da Mileto.
L’altarolo con storie della Passione di Cristo, commissionato dalla contessa Cobella Ruffo, è opera che segna una netta linea di demarcazione rispetto ai contemporanei sviluppi stilistici dell’arte locale.
Il percorso si chiude con le due finissime lastre in alabastro, con storie della Vita della Vergine e storie della Vita di Cristo e Giudizio Universale, scolpite a bassorilievo da maestri francesi.

Arte svelata è frutto di un’intelligente collaborazione fra istituzioni e si configura come un interessante esempio di mostra-cantiere didattico. Durante il periodo di permanenza a Cosenza le opere saranno, difatti, oggetto di una campagna diagnostica finalizzata alla verifica dello stato di conservazione e sarà possibile seguire, a cantiere aperto, le fasi di manutenzione e restauro delle stesse.

La mostra sarà inaugurata giorno 30 giugno prossimo alle ore 19.00 alla presenza di Fabio De Chirico, soprintendente BSAE della Calabria e curatore della mostra; Raffaele Cannizzaro, prefetto di Cosenza; Ganpietro Coppola, sindaco di Altomonte; Francesco Prosperetti, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura; Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza; Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza.
Il Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza, diretto da Antonella Calvelli, accompagnerà l’evento con brani di grande suggestione.

LEGGI ANCHE:
- Cosenza - Presentazione Mostra ARTE SVELATA

(Clicca sull'immagine)

ARTE SVELATA
Il San Ladislao di Simone Martini 
e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte
Cosenza – Palazzo Arnone
1 luglio 2011 – 31 luglio 2011
Inaugurazione: 30 giugno 2011 – ore 19.00
Orari: martedì/domenica 10.00 – 18.00
Cantiere didattico: martedì/venerdì 10.00 – 13.00
Prenotazioni: 0984795639

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Coordinamento organizzativo: Domenico Bloise
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246

Collaborazione esterna: Francesca Cannataro

sabato 25 giugno 2011

ARTE SVELATA - Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte

Cosenza, Palazzo Arnone
30 giugno - 31 luglio 2011


La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria apre le porte dello storico Palazzo Arnone, sede della Galleria Nazionale di Cosenza, a cinque capolavori, di propietà del Fondo Edifici per il Culto (FEC) del Ministero degli Interni, provenienti dal Museo Civico di Altomonte, testimonianze dell’immenso e prezioso patrimonio culturale regionale: il San Ladislao di Simone Martini; i due dipinti su tavola di Bernardo Daddi raffiguranti San Giovanni Battista con Santa Maddalena e Sant’Agostino con San Giacomo; la Madonna delle Pere di Paolo di Ciacio; l’altarolo con storie della Passione di Cristo; le due tavolette in alabastro, attribuite a maestranze francesi.
In considerazione degli interventi di ristrutturazione della sezione tre-quattrocentesca del Museo, le opere saranno a Palazzo Arnone per essere sottoposte, prima della loro riesposizione, ad un accurato intervento di manutenzione e restauro.
Le opere saranno oggetto anche di una campagna diagnostica finalizzata alla verifica dello stato di conservazione delle stesse ai fini di un più mirato intervento di restauro, che consentirà inoltre di approfondire la conoscenza di questi capolavori.
Durante il periodo di permanenza a Cosenza le opere potranno essere ammirate dal pubblico della Galleria Nazionale e, con il “cantiere aperto”, durante le operazioni che interesseranno il recupero delle opere, sarà anche possibile seguire le diverse fasi di manutenzione, restauro e studio previste dai tecnici della Soprintendenza.
Una iniziativa di straordinario rilievo sia per il territorio e sia per il Ministero con la quale viene certificato come tutela e valorizzazione continuino a essere al centro della politica culturale portata avanti dalla Soprintendenza per i BSAE della Calabria.

Il Museo Civico di Altomonte, fondato nel 1980 raccoglie, in un spazio espositivo che si sviluppa su due livelli, il patrimonio proveniente dalle chiese del territorio di Altomonte.
Il convento che ospita il museo, affiancato dalla splendida chiesa di Santa Maria della Consolazione venne edificato a partire dal 1342 a cura dei feudatari; nel Quattrocento passò ai Domenicani che lo detennero fino alle soppressioni ottocentesche. Nel 1980, dopo circa dieci anni di restauro, il Complesso venne riaperto al pubblico destinandolo ad ospitare il Museo Civico, la Biblioteca Storica e una sala Convegni.
Al museo si ha accesso dal chiostro posto al terzo livello del complesso ed è organizzato in due sezioni: una medievale, nella quale sono esposte opere appartenute ai feudatari dell’epoca i Sangineto e i Ruffo; l’altra raccoglie il patrimonio degli ordini monastici che hanno avuto sede in Altomonte (Cappuccini, Paolotti e Domenicani). Importante anche la raccolta di paramenti sacri esposti al piano inferiore del museo.
Pregevole anche la biblioteca storica che conserva testi di teologia, diritto canonico e storia della Chiesa, soprattutto del periodo della Controriforma, nonché dei preziosi codici miniati che rappresentano un unicum per la Calabria.

Le opere, databili per lo più al Trecento ed ai primi decenni del Quattrocento, raccontano di eccezionali e spesso aggiornatissimi episodi di committenza e collezionismo feudatario.
• la pregevole tavola del senese Simone Martini raffigurante San Ladislao. La raffinata opera, cui Paccagnini (1948) riconobbe per primo i connotati di un capolavoro da ascrivere a maestro Martini, contiene ‘in nuce’ elementi riconducibili alla pittura gotica di prima metà del Trecento. Verosimilmente commissionata da Filippo Sangineto, signore di Altomonte, è finestra sugli interessi e i gusti di un potere signorile piuttosto colto e raffinato.
• le due tavole di Bernardo Daddi, raffiguranti San Giovanni Battista con Santa Maddalena e Sant’Agostino con San Giacomo: probabilmente anta sinistra e destra di un trittico il cui centro è andato disperso.
• la Madonna delle Pere, l’enigmatica attribuita a Paolo di Ciacio da Mileto.
• l’Altarolo con storie della Passione di Cristo del Maestro di Antonio e Onofrio Penna, commissionato dalla contessa Cobella Ruffo, è opera che segna una netta linea di demarcazione rispetto ai contemporanei sviluppi stilistici dell’arte locale.
• le due finissime lastre in alabastro, con storie della vita della Vergine e storie della Vita di Cristo e Giudizio Universale, scolpite a bassorilievo da maestri francesi.

Fonte: Domenico Bloise - Ministero per i Beni e le Attività Culturali


Data Inizio: 30 giugno 2011
Data Fine: 31 luglio 2011
Luogo: Cosenza, Palazzo Arnone - Galleria Nazionale
Orario: 10,00 - 18,00 esluso lunedì
Telefono: 0984795639
Fax: 098471246
E-mail: sbsae-cal@beniculturali.it
Sito Web: www.articalabria.it

Cosenza - Presentazione Mostra ARTE SVELATA

Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte

Lunedì 27 giugno prossimo, alle ore 11.00, a Cosenza, Palazzo Arnone, Sala delle Udienze, sarà presentata la mostra Arte svelata - Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte, a cura di Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria.
L’esposizione, aperta al pubblico dal 1 al 31 luglio 2011, consentirà di ammirare alcuni capolavori provenienti dal Museo Civico di Altomonte (Cosenza) di proprietà del Fondo Edifici di Culto (F.E.C.): il San Ladislao di Simone Martini; i due dipinti su tavola di Bernardo Daddi raffiguranti San Giovanni Battista con Santa Maddalena e Sant’Agostino con San Giacomo; la Madonna delle Pere di Paolo di Ciacio; l’altarolo con storie della Passione di Cristo e le due tavolette in alabastro, attribuite a maestranze francesi.
Interverranno: Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; Francesca Pezone, viceprefetto di Cosenza; Gianpietro Coppola, sindaco di Altomonte e Giuseppe Mantella, responsabile della ditta che eseguirà gli interventi conservativi sulle opere.
Saranno presenti: Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza; Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura; Maria Francesca Corigliano, assessore provinciale alla cultura e Antonella Calvelli, direttore del Conservatorio di musica “S.Giacomantonio” di Cosenza.

PRESENTAZIONE MOSTRA
ARTE SVELATA

Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte
Cosenza – Palazzo Arnone
Sala delle Udienze
Lunedì 27 giugno 2011 - ore 11.00

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Coordinamento organizzativo mostra: Domenico Bloise
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it
Collaborazione esterna: Francesca Cannataro

Il Premio "Vivarium" di Poesia entra nella fase finale

Giunto alla III edizione è promosso dall’Accademia dei Bronzi e dalle Edizioni Ursini.


Catanzaro - Il Premio “Vivarium / Omaggio a Giovanni Paolo II” di poesia, promosso dall’Associazione “Accademia dei Bronzi” e dalle Edizioni Ursini di Catanzaro, giunto alla terza edizione, è entrato ormai nella fase conclusiva. La giuria, presieduta dal dirigente scolastico G. Battista Scalise, ha infatti effettuato nei giorni scorsi una prima selezione ammettendo 337 opere, sulle 1.140 inviate da ogni parte d’Italia e dall’Europa, opere che saranno pubblicate gratuitamente in un’apposita antologia dal titolo “Se sbaglio mi corrigerete…” “a testimonianza della grande ricchezza culturale e varietà di temi che il premio Vivarium - sottolinea il presidente dell’Accademia dei Bronzi, Vincenzo Ursini - offre al mondo della poesia contemporanea. Siamo in presenza - aggiunge Ursini - di un avvenimento culturale di primo piano per il quale, fino ad oggi, non abbiamo ricevuto alcun contributo pubblico, a differenza di tante altre iniziative che nulla offrono in termini di qualità e di crescita”.
L’antologia sarà presentata nel corso della premiazione dei vincitori che si terrà a Catanzaro a fine luglio alla presenza di decine di autori, giornalisti e rappresentanti delle Istituzioni.
Di particolare rilievo è il saggio introduttivo “Giovanni Paolo II, il poeta di Dio”, di Nazzareno Bosco, attraverso il quale Bosco ripercorre, con arguzia, le tappe essenziali del percorso esistenziale di Karol Wojtyla, “per una veritiera conoscenza e comprensione della sua produzione poetica”.
“Leggendo le poesie di Wojtyla, - sottolinea il noto primario catanzarese - è come se ci trovassimo nella stessa condizione, mentale e sentimentale, di colui che, in pieno inverno, levando lo sguardo al cielo, attraverso il suo mantello grigio scuro, intravede tratti di frammenti di azzurro con sporadiche stelle luccicanti che, proprio perché rare, si infiggono chiare nella nostra mente e nel nostro cuore. In questi momenti, di vera e pura poesia, il pensiero poetante crea immagini di pura idealità sentimentale che spiccano per originalità e per chiarezza di linguaggio. La struttura lirica, pervasa da un ricco sostrato filosofico, teologico e mistico, si snoda attraverso un largo periodare legando con ordine logico i tempi compositivi”.
“E se è vero - aggiunge Nazzareno Bosco - che la poesia di Karol Wojtyla è ancorata saldamente alle certezze soprannaturali in consonanza con la sua missione, non rifugge dalla drammaticità delle vicende umane, personalizzate spesso da riferimenti autobiografici e dappertutto con autenticità espressiva e commossa partecipazione. L’opera di Wojtyla possiede pertanto momenti di pura poesia, almeno per coloro i quali intendono la stessa, secondo i canoni crociani, come il frutto di una sintesi elevatissima di contenuto e forma”.
Il volume sarà inviato gratuitamente dall’Accademia dei Bronzi a tutte le biblioteche degli Istituti teologici che ne faranno richiesta e a quelle delle più importanti città italiane.
L’edizione dello scorso anno, la cui premiazione si è tenuta nella Sala Sacti Petri dell’Arcivescovado, era stata vinta da Pino Veltri per la sezione “poesia inedita” e da Maria Pia Furina per la narrativa inedita, mentre per la saggistica inedita era stata premiata l’opera “Zeffirelli: una Aida tra microcosmo e macrocosmo” di Adele Fulciniti e Brunella Perri.

martedì 21 giugno 2011

MACA - Fritz Baumgartner. L’astrazione

Il ritorno alla Galleria ElleBi
23 giugno - 20 luglio 2011
 
A partire da sabato 25 giugno 2011, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospiterà una mostra antologica dedicata al grande pittore austriaco Fritz Baumgartner (1929-2006), maestro del segno e del colore che, nel corso della sua carriera artistica, ha saputo sapientemente fondere la lezio-ne espressionista a una sempre più urgente esigenza d’astrazione, dando vita a una collezione di dipin-ti, disegni e vetrate contraddistinti da una mirabile sapienza grafica ed una sferzante energia.
La mostra – la più ampia rassegna di opere dell’artista austriaco mai fatta in Italia – sarà composta di oltre cinquanta dipinti e tredici disegni che spaziano dai primi anni ’50, quando ancora frequentava l’Accademia delle Arti Figurative di Monaco di Baviera, sotto la guida di Oskar Kokoshka, fino alle ul-time opere realizzate a pochi mesi dalla morte.
Giovedì 23 giugno 2011, invece, presso la Galleria ElleBi, di via Misasi 99 a Cosenza, si inaugure-rà una prima sezione della mostra, composta anch’essa di dipinti e disegni realizzati dal pittore au-striaco. Per la prima volta, il MACA e la Galleria ElleBi collaborano per garantire una più ampia e ap-profondita offerta artistica. Nel 1991, la galleria aveva ospitato una personale di Baumgartner e oggi a vent’anni da quella prima mostra, le opere del grande artista austriaco ritornano nei suoi spazi, antici-pando di due giorni l’inaugurazione al MACA di Acri.

FRITZ BAUMGARTNER, L’ASTRAZIONE
Il ritorno alla Galleria ElleBi

Luogo: Galleria ElleBi
Via Misasi, 99 - Cosenza
Vernissage: 23 giugno 2011, ore 18:00
Periodo: dal 23 giugno al 20 luglio 2011
Orario: dal martedì alla domenica, 9-13 e 16-20; lunedì chiuso
info: Galleria ElleBi tel. 09841812543; www.galleriaellebi.com
Ufficio stampa MACA tel. 0119422568,

Crocifissione, olio su tela, 143x124 cm, 1954


Sciatori, olio su tela, 50x70 cm, 1959


Regina, olio su tela, 80x100, 1959


Antigone e Ismena (le sorelle), acrilico su tela, 100x130, 1998


Un Buddha, acrilico su tela, 100x73, 1969


Monacense II, disegno a matita, 86x61, 1975


BIOGRAFIA
Fritz Baumgartner nasce nel 1929 a Aurolzmünster in Austria. Dal 1949 al 1956 frequenta l'Accademia delle Arti Figurative di Monaco di Baviera, dove segue i corsi Oskar Kokoshka e Hermann Kasper. Dal 1953 espone principalmente nelle gallerie tedesche ma anche in altri paesi europei e in, particolar modo, in Italia, dove stringe un forte legame con Torino e il Piemonte, anche grazie alla figura del gallerista Arturo Bottello. Si aggiudica vari premi, tra cui nel 1959, il Premio artistico del convegno degli Evangelici tedeschi, nel 1970 il Premio artistico della Provincia di Torino, nel 1972 la Medaglia d'oro al merito dello Stato Italiano e la Medaglia onoraria della città di Torino, nel 1999 la Medaglia onoraria della Regione Piemonte. Prosegue la sua attività di Monaco, dove muore l’8 ottobre 2006.
Il suo percorso artistico inizia negli anni '50-'60, con opere che si collocano nella corrente espressionistica, si-no a giungere, attraverso continue ricerche e sperimentazioni, all'astrazione simbolista delle sue ultime opere, contraddistinte da una netta ed incisiva grafia sostenuta da intensi cromatismi.
Notevole interesse artistico rivestono anche le sue grandi vetrate a soggetto religioso.
Hanno scritto di lui, tra gli altri, Luigi Carluccio, Angelo Mistrangelo, Arturo Bottello, Marco Rosci, Lorenzo Mondo e Angelo Dragone.

Mostre personali e collettive
Opere in musei e collezioni - Libri

Cosenza, Palazzo Arnone - Festa Europea della Musica

Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici della Calabria
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA

FESTA EUROPEA DELLA MUSICA
COSENZA – PALAZZO ARNONE
MARTEDI’ 21 GIUGNO 2011




La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, diretta da Fabio De Chirico, in occasione della Festa Europea della Musica mette a disposizione uno dei suoi più suggestivi spazi per un evento di grande rilevanza culturale: Musica nei luoghi d’arte, progetto promosso dalla Fondazione San Francesco di Paola.
Martedì 21 giugno prossimo, alle ore 21.30, a Cosenza, Palazzo Arnone, nella Sala Luca Giordano della Galleria Nazionale di Cosenza si terrà un concerto solo ad invito per claviorgano (foto in alto) e traversiere con musiche di Johann Sebastian Bach e di Padre Antonio Soler eseguite da Claudio Brizi, affermato organista e ideatore del più grande claviorgano trasportabile del mondo e da Mario Ancillotti, flautista fra i più rappresentativi nonchè direttore e organizzatore di noti eventi musicali.
Una mostra fotografica allestita nel Salone delle Udienze di Palazzo Arnone illustrerà le particolari caratteristiche del claviorgano.
L’importante appuntamento dedicato alla musica colta si configura come operazione di ampio respiro: il concerto sarà infatti registrato e ne verrà prodotto un video e un CD di prossima uscita per la casa discografica giapponese Camerata Tokyo. Un dettagliato servizio sul concerto e sui luoghi che lo hanno ospitato sarà pubblicato su Amadeus, una delle più prestigiose e più lette riviste del settore.
Musica nei luoghi d’arte dà l’opportunità di promuovere e valorizzare a livello internazionale alcune delle più importanti testimonianze del patrimonio artistico, storico e religioso del nostro territorio. Il progetto coinvolge, difatti, la Galleria Nazionale di Cosenza, il Castello ducale di Corigliano Calabro e il Santuario di San Francesco di Paola. 

Curricula di Claudio Brizi e Mario Ancillotti


FESTA EUROPEA DELLA MUSICA
COSENZA – PALAZZO ARNONE
MARTEDI’ 21 GIUGNO 2011

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

Sala Luca Giordano del Palazzo Arnone di Cosenza

Il Conservatorio di Cosenza in concerto a Roma

Cerimonia di chiusura della mostra
Copyright Italia. Brevetti/Marchi/ Prodotti. 1948-1970

Concerto dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Cosenza

Soprano Maria Pia Piscitelli, tenore Francesco Anile
Direttore Donato Sivo
Musiche di Rossini, Bellini, Puccini, Verdi

Roma, Archivio Centrale dello Stato
Piazzale degli Archivi, 27
Venerdì 24 giugno 2011 ore 21,00
Ingresso libero

Un altro prestigioso riconoscimento per il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza: l’Orchestra Sinfonica dell’Istituto è stata incaricata di tenere un concerto durante la cerimonia di chiusura della mostra “Copyright Italia. Brevetti/Marchi/ Prodotti. 1948-1970”, allestita a Roma presso l’Archivio Centrale dello Stato, nella storica sede dell’Eur, Piazzale degli Archivi 27.
L’esposizione, dedicata agli oggetti simbolo del miracolo economico italiano, è inclusa nel programma nazionale delle manifestazioni celebrative del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. La mostra “Copyright Italia” è stata inaugurata lo scorso 25 marzo dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il Presidente è stato invitato alla manifestazione di chiusura, programmata per venerdì 24 giugno alle ore 21,00. L’ingresso è libero.
L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Cosenza (composta da studenti e docenti per un totale di 50 elementi), i solisti Maria Pia Piscitelli, soprano, e Francesco Anile, tenore, con la direzione del M° Donato Sivo (tre docenti dell’Istituto), eseguiranno musiche di Rossini, Bellini, Verdi, Puccini .
I brani in programma appartengono al repertorio operistico italiano dell’Ottocento e del primo Novecento. Sono pagine celebri tratte da Guglielmo Tell, Nabucco, Traviata e altre opere, alcune delle quali hanno contribuito a creare la coscienza musicale nazionale del popolo italiano e rappresentano l’emblema sonoro di un’epoca. Brani quali le Ouverture verdiane del Nabucco e dei Vespri Siciliani sono associati ai moti risorgimentali; altri quali il “Brindisi” della Traviata di Verdi, “Casta Diva” dalla Norma di Bellini, “Nessun dorma” dalla Turandot di Puccini, sono considerati il simbolo più rappresentativo della migliore produzione musicale nazionale.
Il Conservatorio “Giacomantonio”, dunque, celebrerà l’importante ricorrenza storica anche nella capitale e in un contesto particolarmente qualificato, dopo aver dedicato l’inaugurazione dell’anno accademico 2010-2011 al tema risorgimentale e aver dato il proprio contributo a diverse manifestazioni celebrative dell’Unità d’Italia, in primis quella tenuta al Teatro “Rendano” di Cosenza con la partecipazione del Presidente della Corte Costituzionale Ugo De Siervo.
Il Direttore del Conservatorio di Cosenza, M° Antonella Calvelli, esprime soddisfazione per il coinvolgimento dell’Istituto nell’importante manifestazione del prossimo 24 giugno a Roma. « Si tratta- ha dichiarato Calvelli- di una platea prestigiosa per i musicisti del nostro Conservatorio.
La sinergia con l’Archivio di Stato conferma la considerazione che l’Istituto si è guadagnata negli ultimi anni presso gli ambienti culturali nazionali, rappresenta una testimonianza di apprezzamento per l’intensa attività didattica e concertistica del “Giacomantonio”».

PROGRAMMA DEL CONCERTO (pdf)

L’Orchestra Sinfonica del 
Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza

domenica 19 giugno 2011

Il Presidente Lula invitato in Calabria

Una delle vittime di Cesare Battisti era originaria di Sant'Andrea dello Ionio. Si chiamava Andrea Campagna ed era un poliziotto. Fu ucciso a Milano nel 1979.

Riceviamo e pubblichiamo

Invito in Calabria al Presidente Lula

Presidente Lula,

Lei ha annullato la sua visita a Roma temendo disordini per avere favorito la permanenza di Cesare Battisti in Brasile. Ora io desidero invitarla al mio paese, a Sant’Andrea Ionio, in Calabria. Si domanderà dove si trova e perché quest’invito. Il mio paese è lo stesso di un ragazzo dagli occhi sorridenti, si chiamava Andrea Campagna, che emigrò a Milano con la famiglia e diventò poliziotto.

Una mattina del 1979 vidi Andrea sulla prima pagina dei giornali ucciso da Cesare Battisti che, già con il solo nome, disonora la memoria di quel Cesare Battisti eroe dell’indipendenza italiana.

Nel 2009 a Sant’Andrea incontrai Antonietta, la madre di Andrea. Fu più forte di me, e mi misi a parlare di Andrea, della sua uccisione, di come lei lo venne a sapere… Antonietta parlò con estrema lucidità di quel giorno terribile, e concluse:
“Dicono che bisogna perdonare, ma io potrei dirlo solo con le labbra, ma con il cuore no, mai!”, e alzò ripetutamente la testa per sottolineare il diniego.

Quando vado al cimitero del paese, vedo la tomba di Andrea e penso che il mondo va male perché governato dalla feccia della terra, i politici, i quali producono armi, guerre, affamano i miseri e lasciano morire i bambini. O proteggono i delinquenti. E sogno il giorno che gli abitanti della terra insorgeranno per fare piazza pulita di tutti i politici: un mondo così, prima finisce meglio è.

Presidente Lula, quando verrà a Sant’Andrea nessuno le dirà nulla o le torcerà un capello. L’accompagnerò io alla tomba di Andrea e poi a casa di sua madre, che alzerà la testa in senso di diniego: Perdonare, mai!

Ho poche speranze che lei abbia il coraggio di affrontare la madre di una vittima. Dica però al suo protetto Battisti di Antonietta Campagna! Auguro a quel vigliacco che se la veda ogni giorno davanti mentre alza la testa per negargli il perdono.

19 giugno 2011
Salvatore Mongiardo

Sant'Andrea Apostolo dello Ionio

domenica 12 giugno 2011

Conflenti (CZ) - La notte della Luna Rossa


Serata osservativa pubblica

15 giugno 2011 dalle ore 20:00
CONFLENTI (CZ) località Ardano

a cura di AstroPramantha

Le eclissi totali di Luna sono sempre dei fenomeni di grande suggestione. Quella prevista la sera del prossimo 15 giugno è particolarmente attesa per diverse ragioni. Si tratta senza dubbio dell’evento astronomico più spettacolare dell’anno. Ma è anche un’occasione da non perdere. Le eclissi di Luna sono un fenomeno relativamente frequente, in genere se ne possono osservare più di una all’anno: molte però sono parziali o, anche se totali, non sono visibili dall’Italia.

L’ultima eclisse totale di Luna osservabile dal nostro paese si è verificata il 21 febbraio del 2008; per la prossima sarà necessario attendere fino al 28 settembre 2015 ! In realtà quest’anno il fenomeno della Luna Rossa si ripeterà il 10 dicembre, ma in quella occasione i fortunati che potranno ammirarla si troveranno in Asia e in Australia, mentre in Italia vedremo solo le ultimissime fasi dell’eclisse.

Consigliamo quindi di segnare la data di mercoledì 15 giugno sul calendario e di prendere nota degli orari delle fasi di un fenomeno da non perdere.

La Luna entra nell'ombra 20h 22m
Inizio della totalità 21h 22m
Massimo dell'eclisse 22h 12m
Fine della totalità 23h 03m
La Luna esce dall'ombra 00h 02m

Un’altra particolarità di questa “Luna Rossa” è che si tratta di una eclisse “centrale”. Questa eclisse infatti sarà particolarmente lunga poiché vedrà la Luna attraversare il cono d’ombra della Terra passando dal centro di quest’ultimo. In molte eclissi la Luna attraversa un’area marginale e meno estesa del cono d’ombra, tanto che l’oscuramente del disco lunare non è uniforme, essendo parte di esso vicino al limite dell’ombra. In una eclisse “centrale” come questa la Luna tocca il centro del cono d’ombra: probabilmente assisteremo ad un più marcato oscuramento della Luna alla fase di massimo della totalità. Le eclissi lunari centrali come questa sono piuttosto rare: la prossima si verificherà il 27 luglio del 2018.

E’ necessario precisare che l’osservazione delle fasi iniziali di questa eclisse sarà piuttosto complessa. All’ingresso nella penombra la Luna si trova ancora sotto l’orizzonte. Al sorgere della Luna in teoria sarà possibile osservare l’ingresso nell’ombra, ma il nostro satellite sarà molto basso sull’orizzonte e soprattutto il cielo non sarà ancora del tutto oscuro. Alla luce del crepuscolo serale non sarà facile percepire chiaramente l’avanzare dell’ombra della Terra, fino all’inizio della totalità. La seconda parte del fenomeno, ovviamente condizioni meteo permettendo, sarà invece osservabile senza particolari difficoltà.

Info:
AstroPramantha
Vico XIV Garibaldi, 85
88040 CONFLENTI (CZ)
Tel. 0968 407720
Cell. 339 5028498

Il Conservatorio di Cosenza alla Casa della Musica - Concerto con musiche di Nino Rota

Il Conservatorio alla Casa della Musica

I grandi anniversari
Nino Rota a 100 anni dalla nascita

Martedì 14 giugno 2011 ore 20.30
Cosenza, Casa della Musica
Piazza Amendola (adiacente Cinema Italia)
Ingresso libero

La Casa della Musica è molto apprezzata dai cosentini, che la frequentano numerosi e costanti. Il Conservatorio di Cosenza, gestore della struttura secondo convenzione ventennale, vi ha già tenuto cinque concerti, a cominciare da quello inaugurale, il 5 maggio scorso.
La prossima manifestazione è dedicata a Nino Rota (Milano 1911 - Roma 1979), di cui si celebrano i 100 anni dalla nascita. Del compositore milanese, noto soprattutto come autore di colonne sonore, in quanto collaboratore di registi del calibro di Fellini e Visconti, saranno eseguite pagine di musica da camera: la Sonata per flauto e arpa, la Sonata per clarinetto e pianoforte, il Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte. La seconda parte del programma prevede l’esecuzione di “Cristallo di Rocca” per flauto, violino, viola, violoncello, contrabbasso, pianoforte e voce recitante. Si tratta di un lavoro composto da Rota per uno sceneggiato radiofonico tratto dal racconto omonimo dello scrittore austriaco Adalbert Stifter.
Gli esecutori, tutti docenti del Conservatorio di Cosenza, saranno Daniela Troiani (flauto), Giorgio Feroleto (clarinetto), Albarosa Di Lieto (arpa), Paolo Montefusco (violino), Luciano Cavalli (viola), Valeria Carnicelli (violoncello), Alessandro Mariani (contrabbasso), Antonella Calvelli (pianoforte), Maria Luisa Bigai (voce recitante). Docente è anche Paolo Mechelli, che illustrerà brevemente i brani in programma. Condurrà la serata la giornalista Pia Tucci.
L’appuntamento è fissato per martedì 14 giugno 2011 alle ore 20.30 a Cosenza, nella Casa della Musica in Piazza Amendola (adiacente al Cinema Italia). L’ingresso è libero.

PROGRAMMA 

Sonata per flauto e arpa

Sonata in re per clarinetto e pianoforte

Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte

Cristallo di Rocca
per flauto, violino, viola, violoncello,
contrabbasso, pianoforte e voce recitante

Daniela Troiani, flauto - Giorgio Feroleto, clarinetto
Albarosa Di Lieto, arpa - Paolo Montefusco, violino
Luciano Cavalli, viola - Valeria Carnicelli, violoncello
Alessandro Mariani, contrabbasso - Antonella Calvelli, pianoforte
Maria Luisa Bigai, voce recitante

A Grossseto e Verona il libro su Zeffirelli edito da Ursini

Scritto da Adele Fulciniti e Brunella Perrri è stato apprezzato dal grande Maestro.

Catanzaro - Grande attenzione sta suscitando in questi giorni, tra i critici teatrali più accreditati in ambito nazionale, il volume “Zeffirelli, un’Aida tra Microcosmo e Macrocosmo”, scritto dalle catanzaresi Adele Fulciniti e Brunella Perri e pubblicato nei mesi scorsi dalle Edizioni Ursini.
Il volume sarà, infatti, presentato l’11 giugno a Grosseto e il 18 giugno a Verona. L’appuntamento di Grosseto è stato programmato dalla Società Corale “Giacomo Puccini” e si terrà nella Sala Pegaso dell’Amministrazione Provinciale, nell’ambito di una serie di manifestazioni programmate dalla nota associazione toscana per la raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite dal sisma in Giappone, fondi che saranno devoluti all’Ospedale Croce Rossa Ischinimaki
A questo appuntamento, in via del tutto straordinaria, parteciperanno due artisti giapponesi: il tenore Icio Sakatsume, arrivato da Tokio, e la splendida pianista Kaori Matsui.
Oltre a presentare il volume Adele Fulciniti terrà uno spettacolo davvero cosmopolita in cui il tema dell'Amore viene declinato dall’attrice catanzarese in ben nove lingue accompagnata al pianoforte dal M° Francesco Iannitti Piromallo.
La presentazione del volume a Verona sarà invece a cura del “Club di Giulietta” e si terrà nella Sala Adige del Circolo Ufficiali del Presidio, con inizio alle ore 17,30.
A parlare del libro, ben accolto anche dal Maestro Franco Zeffirelli, sarà Michele Nocera, uno dei più qualificati critici teatrali.
Lo scorso anno il libro edito da Ursini aveva vinto, come testo inedito, il primo premio, per la sezione saggistica, alla seconda edizione del Premio “Vivarium”, promosso dall’Accademia dei Bronzi. Premio, quindi, ben meritato, a giudicare dai riscontri che sta ottenendo, primo fra tutti quello dello stesso Franco Zeffirelli, che ha consentito la pubblicazione gratuita del testo, “nel cassetto da cinque anni - sostengono le due autrici - e mai dato alle stampe per le richieste esose degli editori”.

Ma chi sono le due autrici? 

Adele Fulciniti, dopo un lungo periodo trascorso in Francia con Jean Marais, a Londra con Laurence Olivier e in Giappone, con una borsa di studio di due anni del Governo giapponese, porta in Italia il lavoro “Yuzuru” (La gru della sera) da lei stessa tradotto per la tesi di laurea e pubblicato dall’Istituto Orientale di Napoli. Forte dell’esperienza televisiva all’estero, collabora a lungo per la Rai, sia alla Radio per i radiodrammi, sia in televisione per le produzioni Rai Regione.

Brunella Perri si è invece diplomata al Conservatorio di Vibo Valentia in pianoforte, sotto la guida di Graziella Provedel. Ha quindi conseguito alcuni corsi di perfezionamento per musica da camera e pianistico, mentre per l’etichetta “Diem Studio” ha registrato musiche di Vivaldi, Schubert e Kreisler. Attualmente insegna pianoforte.

martedì 7 giugno 2011

"Sandali di ortica", il primo romanzo di Paolo Arcuri

Da operaio edile a promettente scrittore.

Carlopoli (Cz) - “Tutto avrei pensato tranne che io, umile operaio edile, un giorno sarei riuscito a scrivere un libro”.
Esordisce così Paolo Arcuri, nato a Castagna di Carlopoli dove vive, parlando del suo primo e corposo romanzo “Sandali di ortica”, pubblicato nei giorni scorsi dalle Edizioni Ursini di Catanzaro.
“Un libro – sostiene Nuccia Fratto Parrello – attraverso il quale l’autore consegna ai lettori il messaggio e la responsabilità di trovare le mille facce del male nella vita e nella Storia”.
Accanito lettore e cultore appassionato di memorie storiche, Arcuri costruisce il suo romanzo, che definisce di “carattere storico”, sulla base di alcuni episodi del nonno, vissuto durante l’epoca fascista; episodi che la madre gli ha raccontato con dovizia di particolari.
“Da sempre - racconta l’autore - mi ha affascinato la figura di quest’uomo, che io non ho mai conosciuto, essendo nato due anni dopo la sua morte. E’ l’incredibile e travagliata esistenza di un contadino quasi analfabeta, costretto dalla miseria ad emigrare in Francia per lavoro. Lì fu coinvolto politicamente nella militanza antifascista comunista, che lo portò a subire per lunghi anni, fino alla caduta del regime, l’infame marchio della rubrica di frontiera, dove fu notificato come sovversivo politico di fede comunista”.
E questo è già un buon inizio per un romanzo che ha tutte le credenziali per suscitare grande interesse.
“Quando nell’autunno del 2007 - continua l’autore - venni a conoscenza che al Casellario Politico Centrale, presso l’Archivio dello Stato di Roma, giaceva un fascicolo su mio nonno, mi adoperai a chiederne una copia che mi fu subito spedita. Nello sfogliare il plico, constatai che quei fogli racchiudevano dieci anni di sofferenza di un uomo e la crudele persecuzione da parte di quel regime fascista che gli aveva negato le sue libertà. Mi resi subito conto di avere in mano l’architettura di un romanzo e che io, nipote diretto, ne ero emotivamente investito. Il caso ha voluto che incontrassi una sensibile donna italo-spagnola, la professoressa Maria Laura Cilurzo Enriquez, che mi ha fermamente spinto alla stesura del manoscritto. Generosamente si è messa a mia disposizione facendomi incontrare un’altra donna straordinaria, la professoressa Nuccia Fratto Parrello di Catanzaro che mi ha dato tutti quei consigli di cui avevo indubbiamente bisogno, ivi compresa la scelta appropriata dell’editore”.
“Sandali di ortica”, inserito dalle Edizioni Ursini nella nuova collana “I libri dell’elefantino”, è indubbiamente un titolo enigmatico, quantomeno insolito, “che ci riporta - aggiunge Nuccia Fratto Parrello - all’Europa preistorica, quando l’uomo, bisognoso di tutto, trova nell’umile ortica non solo alimento e medicina, ma anche fibra per i suoi primi rozzi manufatti”.
Passano i secoli, i millenni, progresso si aggiunge a progresso, e un uomo, che le persecuzioni e la guerra hanno duramente provato e confinato dal mondo, ripete lo stesso atavico rituale, fabbricando per i suoi piedi stanchi e doloranti un paio di sandali di ortica. Perché è dell’uomo, l’eterna capacità di guardarsi intorno, dovunque sia, e prendere dal seno della madre Terra tutto quello che essa può offrirgli. Il nostro uomo è Paolo, protagonista di una vicenda che copre un lungo arco di tempo, storicamente denso di eventi sconvolgenti, quali la dittatura fascista, la guerra civile in Spagna, la seconda guerra mondiale.
Un romanzo che l’autore ha scritto “col cuore” prima ancor che con la penna, attingendo a vicende storiche realmente accadute che andrebbero rivisitate da tutti con maggiore attenzione.


sabato 4 giugno 2011

Il Conservatorio di Cosenza alla Casa della Musica: Concerto per ensemble di percussioni, arpa e pianoforte

Il Conservatorio alla Casa della Musica
Concerto per ensemble di percussioni, arpa e pianoforte
A cura di Alessandro Carobbi e Claudio Tomaselli

Musiche di 
Steve Reich, Emmanuel Séjourné, Carlos Chàvez, Modest Mussorgsky

Mercoledì 8 giugno 2011 ore 20.30
Cosenza, Casa della Musica
Piazza Amendola (adiacente Cinema Italia)
Ingresso libero


La programmazione del Conservatorio di Cosenza presso la Casa della Musica prosegue con un concerto particolarmente ricercato. Sono coinvolti, oltre a pianoforte e arpa, un gran numero di strumenti a percussione suonati da una quindicina di esecutori. Il programma comprende musiche del Novecento, scritte da Steve Reich (1936), Emmanuel Séjourné (1961), Carlos Chàvez (1899-1978) , e un’ incursione nell’Ottocento con una versione dei celebri Quadri di un’esposizione di Modest Mussorgsky (1839 -1881).
Non è frequente trovare nei cartelloni delle stagioni concertistiche un programma di questo genere, a causa del cospicuo sforzo logistico e organizzativo che comporta.
Il gruppo dei percussionisti è curato dai docenti Alessandro Carobbi e Claudio Tomaselli, essi stessi fra gli esecutori. All’arpa ci sarà Rosaria Belmonte, al pianoforte si alterneranno Andrea Bauleo e Giuseppe Maiorca, dirigerà Andrea Magnelli. Il M° Maiorca introdurrà brevemente i brani in programma.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 8 giugno alle ore 20.30 a Cosenza, Casa della Musica, in Piazza Amendola (adiacente al Cinema Italia). L’ingresso è libero.

La prova generale del concerto, che si terrà l’otto giugno alle ore 9, avrà un pubblico d’eccezione: gli studenti del Liceo “Lucrezia della Valle” di Cosenza.

PROGRAMMA

MUSIC FOR WOOD & DRUM
Musiche tratte da "Music for pieces of wood" e "Drumming"
di Steve Reich (adattamento di Alessandro Carobbi)
Esecutori: 
Vincenzo Brogno, Sandro De Luca, Francesco Montebello, 
Francesco Muraca, Giuseppe Pastore, Alessandro Carobbi.

CONCERTO FOR MARIMBA & STRINGS 
(riduzione per pianoforte)
di Emmanuel Séjourné
Marimba: Francesco Muraca
Pianoforte: Andrea Bauleo

TOCCATA 
for Percussion Instruments
di Carlos Chàvez
Esecutori: 
Matteo Barletta, Vincenzo Brogno, Monica Litrenta, 
Mario Lo Polito, Francesco Montebello, Giuseppe Pastore.

QUADRI DI UN’ESPOSIZIONE 
(arrangiamento per 14 percussionisti, arpa e pianoforte)
di Modest Mussorgsky
Percussionisti:
Matteo Barletta, Vincenzo Brogno, Alessandro Carobbi, Sandro De Luca, De Rose, Giorgio Gaudio, Monica Litrenta, Mario Lo Polito, Francesco Montebello, Francesco Muraca, Giuseppe Pastore, Emilio Porco, Claudio Tomaselli, Denise Miraglia.
Arpa: Rosaria Belmonte.
Pianoforte: Giuseppe Maiorca
Direttore: Andrea Magnelli

venerdì 3 giugno 2011

LAMEZIA TERME - FESTA DELL'ACQUA

Domenica 5 Giugno 2011 dalle ore 18:00
Piazza San Giovanni

“Le fantastiche avventure di Pinko” a Bologna

Dopo Catanzaro e Sellia il volume edito da Ursini presentato anche a Bologna.

Catanzaro - Anche Bologna accoglie con grande entusiasmo “Le fantastiche avventure di Pinko”, il libro della catanzarese Rosa Teresa Lamanna, edito da Ursini.
“Sono avventure - hanno commentato i bambini della scuola elementare Primaria “G. Carducci” del capoluogo emiliano - che piacciono a tutti perché parlano di noi e dei problemi dei nostri giorni”.
Più che soddisfatta l’insegnante Elisabetta Curciarello, che ha promosso l’incontro con l’autrice, e i rappresentanti dell’Associazione di volontariato AGOP, alla quale sarà devoluta parte delle vendite.
“Rosa Teresa Lamanna - spiega Vincenzo Ursini - in questo volume si rivela una fine affabulatrice. Il suo Pinko coinvolge e sollecita un interesse immediato, offre la possibilità di percorrere i perché della vita, propri della gente di ogni dove; dà spazio all’amicizia, al sogno, al piacere di dare prima ancora che di ricevere; alla gioia per aver contribuito a rimettere in sesto situazioni sovente disastrose, al dialogo fitto con chi vive una realtà di disagio, al canto di un’anima semplice e votata alla conquista del bene e della felicità universale. Ciò che oggi manca”.
Il protagonista è un bambino che per le sue genuine idee può essere un punto di riferimento per tutti. Con questo libro Rosa Teresa Lamanna ci fa entrare in un mondo fantastico dove bene e male convivono e lottano. Sono favole per bambini globalizzati, vale a dire di bambini-adulti in cui il protagonista è pienamente inserito nella realtà in cui vive”.
“Sono storie - conclude Ursini - che i bambini della scuola elementare di Bologna hanno ben assimilato, legate indubbiamente alla realtà d’oggi; una realtà che Pinko, piccolo protagonista, con la sua bontà d’animo, riesce a trasformare ed a capovolgere, ossia a modificarne il corso in senso positivo”.
Bambini e insegnanti della scuola Elementare di Bologna

Leggi anche:
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...