venerdì 30 ottobre 2009

NEW PROSPECT

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Curator: Maria Rosaria Gallo - Vartai Gallery - Vilnius (Lituania)
Opening: 30 ottobre 2009 - 18:00
Artists: Akvilė Anglickaitė - AVaspo - Alina Melnikova - Eglė Karpavičiūtė - Kristina Kurilionok - Auksė Petrulienė - Edita Voverytė - Lina Kruopytė
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New Prospect
Camminare lungo la via principale di una città è il luna park della mente: i piedi avanzano a ritmo cardiaco, gli occhi orbitano irre
golari, il naso cattura gli odori, il corpo vibra di desiderio e rifiuto.
Visioni e riflessi, geometrie e materie, psicologie e memorie, suoni e frastuoni convivono come sedimenti nello spazio vuoto tra i palazzi, mentre il gusto di un panino artificiale ti ricorda ovunque che sei un animale
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L’arte vive nel sacrilegio nascosto della prospettiva, si nutre dell’orgia di esistere e tenta nuovi racconti di strade sempre uguali e
cangianti.
New Prospect è la via caotica, sincera e bugiarda dell’illusione che nasce dalla realtà e crea nuove illusioni, in un rapporto incessante.
La pittura di Eglė Karpavičiūtė percorre la via cosmica della cosa; gli scatti di Akvilė Anglickaitė distruggono l’arte nell’archeologia urbana; l’eros di Alina Melnikova è ricerca mortale di vita; le immagini di Lina Kruopytė rilevano le prigioni mentali dell’edificare; la ricerca di Kristina Kurilionok esp
lora l’ossessione dell’apparire per esistere; le favole sommerse di Edita Voverytė sognano il teatro della vita; le trame fluide di Auksė Petrulienė raccontano il tragico dell’esserci; la poesia audiovisiva di AVaspo è il lucido naufragio della creatività che propaga nello spazio e nel tempo.
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New Prospect
Walking along the main street of
a city is the funfair of the mind: one’s feet go forward at the rate of a heartbeat, one’s eyes orbit irregularly, one’s nose captures smells, one’s body vibrates with desire and rejection.
Visions and reflections, geometries and matters, psychologies and memories, sounds and noises coexist as sediments in the emptiness between the buildings, while the taste of an artificial sandwich reminds you of your animal
origins.
Art lives in the hidden sacrilege of perspective, it feeds on the orgy of existence and tries to tell new, similar and ever-changing stories.
New Prospect is the chaotic, sincere and false way of illusion arising from reality to create new illusions, in a never-ending
relationship.
Eglė Karpavičiūtė’s paintings follow the cosmic way of the object; Akvilė Anglickaitė’s camera shots destroy the art in urban arch
aeology; the eros of Alina Melnikova is a mortal research of life; the pictures of Lina Kruopytė reveal the mental prisons of construction; Kristina Kurilionok’s research explores the obsession of appearing to exist; the submerged fables of Edita Voverytė dream about the theatre of life; the fluid plots of Auksė Petrulienė tell the tragedy of there-being; AVaspo’s audiovisual poetry is the lucid shipwreck of creativity that propagates in space and time.
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(Clicca sulle immagini per ingrandimenti)
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Fiera del libro calabrese, vera promozione per editori e autori

Ursini: “Un appuntamento importante che va adeguatamente sostenuto”.
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Lamezia Terme - “Il libro, con l’avvento di internet, è morto davvero? A giudicare dalle presenze che si stanno avendo alla IIª “Fiera del libro calabrese” sembrerebbe proprio di no. Il libro ha solo bisogno di essere sostenuto e divulgato più capillarmente e ciò può avvenire anche con iniziative promozionali come questa, perchè mettono a contatto diretto editori, autori e lettori e offrono un panorama variegato, spesso di qualità, della produzione libraria calabrese. Ecco perché ci sembra doveroso ringraziare l’associazione “Sinergie Culturali”, presieduta da don Natale Colafati e composta, tra gli altri, da Giovanni Melito, Pietro Rondinelli e Peppino Cristiano, per averci dato questa nuova opportunità”.
E’ quanto ha dichiarato il dottor Francesco U
rsini, direttore editoriale della omonima casa editrice catanzarese, conosciuta e apprezzata per le sue collane di storia locale e di letteratura meridionale.
“Da diversi anni - dice Ursini - avevamo deciso di non partecipare ad alcuna mostra libraria di carattere promozionale, organizzata da Enti pubblici o pseudo associazioni culturali calabresi. Nella nostra trentennale attività abbiamo, infatti, aderito raramente ad iniziative del genere. Quelle poche volte che lo abbiamo fatto, siamo rimasti profondamente delusi non per i mancati riscontri economici, (quelli li assicura il mercato a prescindere dalle mostre o fiere alle quali si partecipa), ma per il fatto che quasi tutte le iniziative non si ponevano come fine effettivo la diffusione
e la promozione del libro, ma solo quello di spendere soldi pubblici, giustificando la spesa con le adesioni degli editori. Un fatto, questo, che un’azienda come la nostra che ha costruito il suo corposo catalogo solo con investimenti diretti e mai con contributi pubblici, non poteva certamente condividere”.
“Alla IIª edizione della Fiera del Libro di Lamezia Terme, abbiamo aderito ben volentieri perché sin dall’anno scorso ci è apparso chiaro che l’obiettivo primario fosse veramente la promozione del libro e degli autori calabresi”.
“La fatica di leggere un buon libro - ha detto nei giorni scorsi don Natale Colafati - suppone un atteggiamento attivo e di ricerca. La Fiera
vuole creare quella empatia tra libro e lettore che spesso si perde nei meandri di una società distratta che punta troppo all’immagine e quasi per niente al valore delle idee”.
“Il secondo motivo che ci ha spinti ad aderire a questa manifestazione è racchiuso proprio nel “valore delle idee” di cui parla don Natale. Siamo conviti che se i soci di Sinergie Culturali continueranno su questa strada, avranno negli anni futuri grandi soddisfazioni perché tanta, in Calabria, è la sete di cultura e grande è il desiderio di autonomia e libertà delle nuove generazioni”.“Da parte nostra - conclude Ursini - ci sarà il massimo impegno a supportare e pubblicare gratuitamente altre nuove e interessanti opere inedite, così come abbiamo fatto con decine di autori, giovani o anziani, (Mar
ia Pia Furina, Raffaele Talarico, Emilio Grimaldi, Caterina Pagano, Rossana Cosco, Salvatore Guerrieri, Rocco Pedatella, Nadia Donato, Francesco Papaleo, Domenico Montuoro, Gerardo Gambardella, Francesco Uccello, Armando Giorno, Antonio Piperata, Costantino Mustari, Caterina Villella, Daniela A. Saccà, Silvestro Bressi, Lorella Commodaro, Saveria Cristiano, Davide Cosco, Antonio Landolfi, Lorenzo Malta, Salvatore Nicola Calzone, Vincenzo Belcamino, Saverio Fortunato, Francesco Graceffa, solo per citarne alcuni), molti dei quali hanno ormai raggiunto, anche grazie a noi, ragguardevoli traguardi. A tutti gli altri autori ed editori calabresi auguriamo un buon e proficuo lavoro”.
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mercoledì 28 ottobre 2009

FESTIVART 2009: CONCERTO LIRICO

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Giovedì 29 ottobre 2009 – ore 20.45
PTU Piccolo Teatro Unical, Rende (CS)

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CONCERTO LIRICO
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Marta Vulpi soprano, Simonetta Pelacchi mezzosoprano
Carlo Putelli tenore, Sergio Vitale
baritono
Francesco Lanzillotta direttore
Orchestra Roma Sinfonietta
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Dopo il successo del concerto comico tenuto dal Quintetto Bibiena e l’evento straordinario al Rendano, lo spettacolo “Marat Sade” con la Compagnia della Fortezza, Festivart prosegue la sua programmazione con il concerto lirico che si terrà giovedì 29 ottobre alle ore 20.45 al Ptu Piccolo Teatro Unical. Il soprano Marta Vulpi, il mezzosoprano Simonetta Pelacchi, il tenore Carlo Putelli e il baritono Sergio Vitale eseguiranno alcune fra le più belle e celebri arie del repertorio italiano. I brani sono tratti da opere, considerate capolavori, quali “La Bohème” di Giacomo Puccini, da “Rigoletto”, “La Traviata” e “Il Trovatore”, la cosiddetta trilogia popolare, di Giuseppe Verdi, da “Lucia di Lammermoor” e “L’Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, da “I Puritani” di Vincenzo Bellini. Non manca Gioachino Rossini, presente nel programma con un’aria tratta da “L’Italiana in Algeri” e con l’Ouverture del “Barbiere di Siviglia”, eseguito dalla sola Orchestra Roma Sinfonietta come l’Intermezzo della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni. E con l’’Habanera della “Carmen” di Georges Bizet si tocca anche la produzione d’oltralpe. I cantanti e il direttore Francesco Lanzillotta sono giovani artisti già affermati e apprezzati dalla critica.
Il loro concerto costituisce una panoramica sul repertorio operistico dell’Ottocento italiano, che ha estimatori a tutte le latitudini e fan molto appassionati di ogni età, e che rappresenta uno dei “prodotti” nazionali più apprezzati nel mondo.

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Biglietto 5 euro, tessera abbonamento maggio-novembre 20 euro.
Studenti, personale di Unical e Conservatorio: biglietto 1 euro, tessera abbonamento 10 euro.
I biglietti saranno in vendita sino alle ore 20.40.
Prevendita: inprimafila, tel. 0984. 795699, www. inprimafila.net
A spettacolo iniziato, sarà consentito l’ingresso in sala solo al termine del primo brano.

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PROGRAMMA
GIOACHINO ROSSINI Ouverture da “Il barbiere di Siviglia”
GIOACHINO ROSSINI Cruda sorte da “L’Italiana in Algeri”
GIUSEPPE VERDI Di Provenza da “La Traviata”
GIACOMO PUCCINI Che gelida manina da “La Bohème”
GIACOMO PUCCINI Sì, mi chiamano Mimì da “La Bohème”
VINCENZO BELLINI Ah, per sempre io ti perdei da “I Puritani”
GIACOMO PUCCINI Donde lieta da “La Bohème”
PIETRO MASCAGNI Intermezzo da “Cavalleria Rusticana”
GAETANO DONIZETTI Cruda, funesta smania da “Lucia di Lammermoor”
GAETANO DONIZETTI Una furtiva lagrima da “Elisir d’amore”
GIUSEPPE VERDI Stride la vampa da “Il Trovatore”
GIUSEPPE VERDI De’ miei bollenti spiriti da “La Traviata”
GIACOMO PUCCINI Quando m’en vo da “La Bohème”
GEORGES BIZET Habanera da “Carmen”
GIUSEPPE VERDI La donna è mobile da „Rigoletto“
GIUSEPPE VERDI Quartetto

lunedì 26 ottobre 2009

La Sindrome Fibromialgica, causa frequente di dolore cronico

I consigli di Francesco Ursini, medico alla “Magna Graecia”.
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Catanzaro - Disturbi del sonno, dolori muscolari, dolori articolari, frequenti mal di testa, formicolii agli arti, dolori addominali e alterazioni dell’alvo, tachicardia, difficoltà a concentrarsi, calo della memoria: sono sintomi molto frequenti nella popolazione generale ai quali spesso si attribuisce il significato di disturbi vaghi e transitori senza importanza, di origine psicosomatica. Quasi sempre tali dolori aumentano nei mesi invernali e vengono erroneamente associati a sintomi di carattere influenzale. In realtà le cause possono essere diverse. Per meglio chiarire alcuni aspetti di tutto ciò abbiamo sentito Francesco Ursini, medico in formazione presso il Dipartimento di Medicina Interna dell’Università Magna Graecia, che della sindrome fibromialgica è uno dei più promettenti giovani ricercatori a livello nazionale.
“In un numero crescente di pazienti, dietro a questi sintomi - spiega Ursini - si può celare una sindrome clinica complessa e ancora poco chiara alla comunità scientifica, ovvero la sindrome fibromialgica, più comunemente nota come fibromialgia, malattia molto frequente, che arriva a colpire fino al 10% della popolazione, con una spiccata predilezione per i pazienti di sesso femminile nell’età media della vita. Le cause della fibromialgia sono ancora pressoché sconosciute. Tra le ipotesi più accreditate appare verosimile un’alterazione del sistema nervoso centrale che porta allo sviluppo di iperalgesia (ovvero percezione di dolore intenso per stimoli dolorosi che in realtà hanno intensità minima) e allodinia (ovvero percezione dolorosa intensa per stimoli che nei soggetti normali non evocano dolore), oltre ad un’iperattività del sistema nervoso neurovegetativo (responsabile di vari sintomi quali la tachicardia, i disturbi dell’alvo e del sonno, la cefalea) e altri fattori di tipo ormonale e in parte anche psicologico. Un’altra caratteristica clinica della fibromialgia è la persistente contrattura muscolare, che nel tempo porta allo sviluppo di dolori muscolari cronici, e la presenza di un sonno non ristoratore (ossia la sensazione di svegliarsi già stanchi)”.
“Allora come diagnosticare questa malattia? - prosegue Francesco Ursini - non è semplice e deve essere effettuata da un medico esperto nel trattamento di questa patologia. Essa viene posta in presenza di dolore muscolo-scheletrico generalizzato che interessi entrambi i lati del corpo e la colonna vertebrale, accompagnato alla presenza di dolorabilità di almeno 11 dei 18 “tender points”, punti della superficie corporea che il medico stimolerà con una pressione digitale e che risultano dolorosi nei pazienti affetti da fibromialgia. Di fondamentale importanza resta, comunque, la diagnosi differenziale e l’esclusione di altre patologie che potrebbero mimare il quadro clinico della fibromialgia, quali artrosi, artrite reumatoide, disturbi della funzionalità tiroidea, malattie muscolari, depressione. Tale diagnosi differenziale viene posta mediante l’effettuazione di numerosi esami ematochimici e strumentali, che lo specialista prescriverà caso per caso”.
“La terapia farmacologica - spiega Ursini - è estremamente complessa. Di grande utilità risultano essere gli antidepressivi triciclici (come l’amitriptilina) e quelli del gruppo SNRI come la duloxetina, utilizzati sia per migliorare il profilo del sonno che per modulare la risposta del sistema nervoso agli stimoli dolorosi. Utili sono anche i farmaci miorilassanti (farmaci che rilassano la muscolatura scheletrica), che esercitano il loro effetto antidolorifico riducendo la persistente contrattura della muscolatura scheletrica e gli antiepilettici di nuova generazione (come il pregabalin) che modulano la trasmissione del segnale doloroso a livello del sistema nervoso. Infine, di una certa utilità sono anche gli antidolorifici centrali come il tramadolo. Altri approcci terapeutici sono stati utilizzati nel trattamento della fibromialgia: di particolare efficacia quelli di tipo fisiokinesiterapico (come la massoterapia, la laserterapia e le cure termali) e psicoterapia (in special modo l’approccio psicologico di tipo cognitivo-comportamentale). I migliori risultati si ottengono tuttavia dall’integrazione di uno o più farmaci con altre forme di trattamento: fisioterapia, massoterapia, terapia psicologica cognitivo-comportamentale e applicazione di tecniche di rilassamento muscolare. In conclusione la fibromialgia è una patologia complessa, di difficile diagnosi e terapia, la cui gestione clinica deve essere affidata ad un medico competente nel campo”.
Per eventuali ulteriori informazioni è possibile telefonare al n. 0961.3647181 dell’Università Magna Graecia.

Conservatorio di Cosenza: Cinque giorni con l’arpa e per l’arpa

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
“Stanislao Giacomantonio”
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
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Cinque giorni con l’arpa e per l’arpa
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28, 29, 30 ottobre
1° Concorso Internazionale
“Marcel Tournier”
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30 ottobre ore 17
Premiazione ed esecuzione del vincitore
Aula Magna del Conservatorio
Cosenza

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31 ottobre
Concerto di Elizabeth Fontan-Binoche
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31 ottobre, 1 novembre
Rassegna “Arpissima”
BCC Mediocrati
Sala De Cardona del Centro Direzionale
Via Alfieri Rende (CS)
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Ingresso libero
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Su iniziativa del Conservatorio “S. Giacomantonio” insieme all’Amministrazione Provinciale di Cosenza e alla Banca di Credito Cooperativo MedioCrati, dal 28 al 30 ottobre si terrà il primo Concorso Internazionale per Arpa “Marcel Tournier”. I partecipanti, che si sfideranno nell’Aula Magna del Conservatorio cosentino, provengono da Stati Uniti, Francia, Germania, Svizzera, Turchia, oltre che dall’Italia. Sono 15 ragazze di età compresa fra i 12 e i 24 anni. Gareggeranno divise in categorie a partire dal pomeriggio di mercoledì 28 ottobre fino alla sera del 30, quando, alla presenza dell’Assessore provinciale alla Cultura Maria Francesca Corigliano, sarà premiata la prima classificata, a cui andranno 1000 euro e l’ingaggio per un concerto al Festival di Chiari, Brescia.
Particolarmente qualificata la commissione esaminatrice, presieduta da Giorgio Reda, direttore del “Giacomantonio”, composta dalle arpiste Elizabeth Fontan-Binoche, Albarosa Di Lieto (docente del Conservatorio e co-ideatrice del concorso), Emanuela Degli Esposti e Paola Odisio, dal pianista ed esperto di arpa Jean-Marie Panterne, dal compositore Filippo Perocco.
Il M° Giorgio Reda esprime soddisfazione per il riscontro ricevuto: «Oltre al plauso degli ambienti musicali internazionali, gratifica noi organizzatori l’adesione di una giuria composta da musicisti illustri, la cui presenza onora l’istituto e ne rafforza le collaborazioni importanti».
Il M° Albarosa Di Lieto parla di “emozione per essere riusciti a realizzare un sogno: il nostro è il primo concorso per arpa organizzato in Italia ad avere carattere internazionale. La folta partecipazione conferma che l’idea è valida”.
Subito dopo lo svolgimento del concorso si terrà “Arpissima”, libera esibizione non competitiva promossa dalla ditta Salvi, azienda costruttrice di arpe con sede a Piasco (CN) con il sostegno della BCC MedioCrati di Rende. Qui, nella Sala De Cardona del Centro direzionale, il fitto programma prevede per sabato 1 novembre l’esposizione di strumenti e accessori a partire dalle ore 9; alle 18 il concerto della celebre arpista francese Elisabeth Fontan-Binoche.
Giorno 1 novembre dalle ore 9 fino alle 18 si esibiranno giovani musicisti provenienti dalle classi di arpa dei Conservatori e delle scuole medie a indirizzo musicale di Monopoli, Taranto, Potenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Messina, Palermo, Cosenza.
Alle ore 18 di domenica 1 novembre “Arpissima” si concluderà con un buffet e i saluti finali.
Il concorso e la rassegna non competitiva costituiscono per i musicisti partecipanti un momento di confronto, di approfondimento e di valorizzazione professionale. Per gli ascoltatori un’occasione per conoscere e apprezzare meglio il suggestivo strumento a corde pizzicate.

Tutte le manifestazioni sono a ingresso libero.
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I CONCORSO INTERNAZIONALE PER ARPA
“MARCEL TOURNIER”
Ingresso libero

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Mercoledì 28 ottobre - ore 11
Aula Magna del Conservatorio
Incontro di benvenuto alla commissione, ai concorrenti, ai loro familiari e insegnanti. Momento musicale a cura del quartetto di arpe “Daphne Chamber Group” (Albarosa Di Lieto, Rosalba Cirigliano, Emanuela De Zarlo, Patrizia Mollica)
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Mercoledì 28 ottobre - ore 16
Aula Magna del Conservatorio
Inizio concorso con categoria C max 15 anni
A fine serata premiazione
Al 1° classificato buoni - acquisto offerti dalla ditta Salvi harps
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Giovedì 29 ottobre - ore 16
Aula Magna del Conservatorio
categoria B max 20 anni
A fine serata premiazioneal 1° classificato 500 euro
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Venerdì 30 ottobre - ore 11
Aula Magna del Conservatorio
Categoria A max 27 anni
Nel pomeriggio premiazione e breve esecuzione del vincitore.
Al 1° classificato 1000 euro.
Il vincitore terrà un concerto durante il Festival di Chiari, edizione 2010
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RASSEGNA “ARPISSIMA”
A CURA DELLA DITTA SALVI DI PIASCO (CN)
Ingresso libero

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Sabato 31 ottobre ore 9
BCC MedioCrati, Sala De Cardona del Centro direzionale
Rende (CS)
Esposizione di strumenti e accessori.
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Sabato 31 ottobre ore 18
BCC MedioCrati, Sala De Cardona del Centro direzionale
Rende (CS)
Concerto dell’arpista
Elisabeth Fontan-Binoche
Musiche di Bach, Respighi, Handel, Moleiro, Halffter, Roussel, Fauré, Tournier.
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Domenica 1 novembre dalle ore 9 alle ore 18 orario continuato
BCC MedioCrati, Sala De Cardona del Centro direzionale
Rende (CS)
Esibizione dei giovani musicisti provenienti dalle classi di arpa dei Conservatori e delle scuole medie a indirizzo musicale di Monopoli, Taranto, Potenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Messina, Palermo, Cosenza.
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Domenica 1 novembre ore 18
BCC MedioCrati, Sala De Cardona del Centro direzionale
Rende (CS)
Buffet e saluti finali.
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3385048865
Alessia Frappi - Andrea Infusino - Melania Nuara - Saverio Pugliese - Fabio Sposato, studenti collaboratori dell’ufficio stampa

giovedì 22 ottobre 2009

Ancora un appello per salvare il Castrum bizantino di Santa Maria del Mare di Stalettì

di Carmela Commodaro
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STALETTÌ – Ancora un appello per salvaguardare la torre giustinianea del Castrum bizantino di Santa Maria del Mare di Stalettì. Lo ha lanciato l’archeologa Chiara Raimondo, dopo che il maltempo delle ultime settimane ha peggiorato la situazione al Castrum. La Raimondo ha scritto alla Soprintendenza archeologica della Calabria e al sindaco di Stalettì per sollecitare un immediato intervento di recupero, ma ha anche utilizzato i canali offerti dalla nuova tecnologia per sensibilizzare gli studiosi di tutto il mondo sulla vicenda. La petizione lanciata sui vari social network è stata sottoscritta in poco tempo da diverse persone, con la conseguenza che è stato prodotto un voluminoso dossier che è stato inviato al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, e al presidente della Regione Agazio Loiero.
La Soprintendenza archeologica, intanto, ha già disposto un intervento di bonifica dell’area, e il presidente della Regione Loiero si è attivato con l’assessore al Turismo Damiano Guagliardi per un ulteriore intervento. Il sindaco di Stalettì, Pantaleone Narciso, ha reso noto che ha già preso contatti con i dirigenti del Dipartimento “Turismo” della Regione per un incontro operativo che porterà al recupero del sito.
L’area archeologica di S. Maria del Mare è considerata da tutti gli studiosi del settore a livello nazionale ed internazionale tra le più importanti per la storia dell’Altomedioevo italiano e del periodo bizantino in Calabria. Si tratta del cuore dei cosiddetti luoghi cassiodorei, culla della cultura occidentale europea laica e cristiana.
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VEDI ANCHE:

mercoledì 21 ottobre 2009

Catanzaro: il Seminario Teologico "San Pio X" festeggia Don Pino De Simone

In occasione del venticinquesimo anno di sacerdozio.
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Catanzaro - Grande festa presso il Seminario Regionale “San Pio X”. Nei giorni scorsi, infatti, i sacerdoti e i professori della Facoltà Teologica hanno festeggiato i 25 anni di sacerdozio di don Pino De Simone, attuale vice rettore del Seminario e Professore di Teologia Patristica; festa che sarà ripetuta domani a Cropalati, suo paese natio.
Nato nel 1961, Don Pino, dottore in Teologia Dommatica e Filosofia, ha frequentato la scuola media e le scuole superiori presso il Seminario Arcivescovile Cosentino, conseguendo poi la maturità al liceo classico statale "S. Nilo" di Rossano.
Ha proseguito gli studi teologici a Catanza
ro e conseguito la laurea in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, Sezione San Luigi di Napoli, discutendo la tesi: "La Cristologia nella «Expositio Psalmorum» di Cassiodoro".
Ordinato sacerdote il 13 ottobre 1984 nella chiesa parrocchiale del "Divino Cuore di Gesù" di Mirto-Crosia (CS), da Sua Ecc. Arcivescovo di Rossano-Cariati Mons. Serafino Sprovieri, ha contribuito alla edificazione della chiesa di San Giovanni Battista, benedetta ed inaugurata l’11 dicembre 1988 dall'Arcivescovo Sprovieri. Dal 1997, pur continuando a svolgere l'incarico di Docente a Catanzaro, è stato Diretto
re dell'Ufficio Catechistico diocesano fino al 2002 e Parroco in solido della Parrocchia "S. Bartolomeo" in Rossano.
Dal 1999 ha avuto l'incarico di Rettore del Seminario Arcivescovile della Diocesi di Rossano-Cariati, Direttore del Centro Diocesano Vocazioni e Direttore della Biblioteca Diocesana "SS. Nilo e Bartolomeo". Dall'ottobre del 2007 è Docente a tempo pieno nell'Istituto Teologico Calabro di Catanzaro, professore straordinario di Teologia patristica, nonché Direttore della Biblioteca e Vice Direttore della Rivista di Scienze teologiche Vivarium edita da Ursini.
Ha pubblicato diversi articoli di natura teologi
ca e patristica su varie riviste specializzate. Tra i suoi saggi: Cassiodoro e l'Expositio Psalmorum; Il commento di Cassiodoro sui Salmi 2, 71, 109 ; La miseria del ricco - Esegesi biblica e pensiero sociale nella "Storia di Naboth" di Ambrogio, Ursini Edizioni, Catanzaro 2003; Patres Ecclesiae (E. Cattaneo, C. Dell'Osso, L. Longobardo) e La morale sociale dei Padri - Fondamenti patristici della Teologia morale sociale, Ursini Edizioni, 2008.
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Don Pino De Simone
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Don Pino De Simone con i sacerdoti e i professori
del Seminario "San Pio X"

Pandosia ... ars e logos - Omaggio al patrimonio storico-artistico-culturale di Castrolibero

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A Castrolibero (Cosenza), nello splendore della Chiesa San Giovanni, si è tenuto un convegno sul tema “Pandosia… Ars e Logos” - Omaggio al Patrimonio Storico-Artistico–Culturale di Castrolibero.
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Hanno partecipato all’iniziativa, moderata dallo scrivente, portando contributi di notevole spessore, Veronica Barbaro, storico d’arte; Ninni Urso, assessore comunale alla Pubblica Istruzione; Alberto Anelli, storico; Adele Bonofiglio, Soprintendenza BAP per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone; Rita Fiordalisi, Biblioteca Nazionale Universitaria Cosenza; Enrico Marchianò, presidente Club Unesco Cosenza e Lia Turano, AMI.BE.C.. Ha concluso i lavori Orlandino Greco, sindaco di Castrolibero.
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La manifestazione ha evidenziato un patrimonio storico e artistico (quello di Castrolibero, appunto) meritevole di attenzione confermando le grandi potenzialità che detiene la nostra Regione per affermarsi nel campo dell’arte e della cultura.
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SILVIO RUBENS VIVONE
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Un momento dell'iniziativa
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VEDI ANCHE:

domenica 18 ottobre 2009

BALLARO' - COSA DICE LA STAMPA ESTERA SU BERLUSCONI - 14/10/09

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Squillace: riunione con Provincia e Anas per disagi Squillace Lido

di Salvatore Taverniti
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SQUILLACE - Dopo l’incontro tenutosi nelle settimane scorse presso il Compartimento Anas di Catanzaro per definire la ripresa dei lavori dell’importante canalone che deve consentire la raccolta delle acque piovane che si accumulano al quadrivio di Squillace Lido per immetterle nel torrente Alessi, si è tenuta presso la Provincia di Catanzaro l’annunciata riunione per affrontare il problema più complessivo della regimentazione delle acque che, dal torrente Rosarello e fino all’innesto della statale 106, provocano durante le stagioni piovose difficoltà e allarmi non solo nell’importante nodo stradale, ma addirittura all’interno del popoloso quartiere di Squillace Lido.
All’incontro richiesto dal sindaco di Squillace, Guido Rhodio, erano presenti il presidente della Provincia Wanda Ferro, il dirigente tecnico dello stesso Ente Floriano Siniscalco, il capo del Compartimento Anas Giovanni Laganà con i tecnici Tripodi e Zaccanelli; della delegazione comunale facevano parte anche il vicesindaco Luca Occhionorelli, l’assessore Vittorio Froio, il delegato ai Lavori pubblici Antonio Macaluso e il consigliere per la Sicurezza Berenice Brutto.
Durante l’incontro, sono stati esaminati e valutati tutti gli aspetti tecnici e funzionali che creano ricorrenti difficoltà al traffico intenso che si svolge lungo le direttrici viarie che si incrociano a Squillace Lido e soprattutto comportano problemi vistosi in termini anche di sicurezza, con allagamenti intensi, alle abitazioni e alle strutture pubbliche commerciali di Squillace Lido.
Al termine delle valutazioni e delle ipotesi risolutive di carattere tecnico, che hanno registrato il contributi di tutti gli intervenuti, il presidente Ferro, il dirigente Laganà e il sindaco Rhodio hanno convenuto non solo di attivare iniziative mirate di propria competenza, ma anche di promuovere tempestivamente una conferenza dei servizi, nella quale, oltre agli Enti da loro rappresentati, intervenga l’Autorità di Bacino regionale per le misure appropriate di carattere idrogeologico, peraltro da inglobare nel contesto più ampio degli interventi di prossima attuazione sul tronco terminale del torrente Alessi, a cura dei Comuni di Stalettì e Squillace, e del nuovo assetto viario e logistico che l’ultimazione dei lavori, lo svincolo della nuova strada statale 106 nonché lo sbocco del costruendo cavalcavia imprimeranno al territorio interessato.

giovedì 15 ottobre 2009

Cinema, cem anos de juventude – quarto ano em Portugal

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Este é o quarto ano consecutivo em que Portugal participa no programa pedagógico Cinema, cem anos de Juventude que envolve actualmente cinco países (França, Espanha, Portugal, Itália e Inglaterra) e é coordenado pela Cinemateca Francesa.Nos dias 16 e 17 de Outubro vão reunir-se em Paris cineastas, professores e parceiros culturais dos cinco países, marcando assim o início deste programa de iniciação ao cinema no meio escolar. Este é o momento onde são apresentadas por Alain Bergala, as pistas pedagógicas a trabalhar ao longo do ano a partir do tema escolhido para 2009/2010: o movimento de câmara no cinema. São analisados fragmentos de filmes de realizadores de todas as épocas e de todos os géneros, sobre a utilização dos movimentos de câmara particulares a cada filme. Ao longo do ano cada aluno irá experimentar a sua maneira própria de trabalhar os movimentos de câmara no interior de um filme ou mesmo num único plano.Foi convidada a participar neste primeiro encontro Dianne Baratier directora de fotografia em muitos dos filmes de Eric Rohmer ( e realizadora) para falar sobre o movimento nos filmes em que tem participado, segundo cada realizador. Dianne Baratier vai igualmente participar ao longo do ano como cineasta interveniente com um grupo que integra numa escola este dispositivo.Coordenado pela Associação Os Filhos de Lumière em parceria com a Cinemateca Portuguesa, cerca de 80 jovens de várias regiões em Portugal, participam este ano neste programa pedagógico experimentando o cinema pelo lado da criação. Aliando a análise á prática eles irão desenvolver os exercícios propostos para os dois primeiros trimestres do ano lectivo e realizar os filmes-ensaio no último trimestre do ano, com as mesmas regras do jogo que todos os participantes dos outros países.
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Em Março de 2010 haverá um segundo encontro entre os participantes dos cinco países que irão apresentar e discutir os exercícios realizados pelos alunos e os seus processos de trabalho até essa data, e em Junho haverá uma apresentação na sala Henri Langlois, da Cinemateca Francesa, de todos os filmes finais, que serão representados por pelo menos três alunos de cada um dos cerca de 30 grupos que este ano participam no dispositivo e dar conta da sua experiência perante todos os outros.
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P/ Os Filhos de Lumière
José Lã Correia
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Festivart 2009: la Compagnia della Fortezza mette in scena Marat Sade

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ESCLUSIVA REGIONALE FESTIVART
STRAORDINARIA PRESENZA IN CALABRIA DELLA
COMPAGNIA DELLA FORTEZ
ZA
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17 ottobre 2009 ore 20.45
Cosenza, Teatro “A. Rendano”
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Carte Blanche/VolterraTeatro - Compagnia della Fortezza
Marat Sade
da Peter Weiss
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drammaturgia e regia
Armando Punzo
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CON GLI ATTORI DETENUTI
DELLA COMPAGNIA DELLA FORTEZZA
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Premio Ubu
come migliore spettacolo nel 1993

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musiche
Pasquale Catalano
scene
Armando Punzo, Gianni Gronchi,
Valerio Di Pasquale, Alessandro Marzetti
costumi
Armando Punzo, Daria Guerrini,
Emauela Dall'Aglio
collaborazione artistica
Pascale Piscina, Stefano Cenci,
Laura Cleri, Manuela Capece
assistente ai costumi
Silvia Bertoni
video

Lavinia Baroni
collaborazione al progetto
Luisa Raimondi - Andrea Salvadori
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Festivart, la rassegna di musica, teatro, cinema e arti visive organizzata dall’Università della Calabria, lascia momentaneamente la sua sede abituale, il Ptu Piccolo Teatro UniCal, per realizzare al Teatro “Rendano” di Cosenza un’iniziativa di rilevante valore sociale e culturale.
Sabato 17 ottobre alle ore 20.45 andrà in scena Marat Sade¸ su testo dello scrittore e drammaturgo Peter Weiss (1916-1982). Gli interpreti sono attori della Compagnia della Fortezza, detenuti nel carcere di Volterra. La loro attività teatrale è sostenuta dal Ministero della Giustizia, che nel 2000 ha firmato un protocollo d’intesa con la Regione Toscana, la Provincia di Pisa, il Comune di Volterra e l'En
te Teatrale Italiano al fine di perseguire, sviluppare e potenziare l'esperienza maturata (l’anno scorso è stato festeggiato il ventennale). Alla Compagnia della Fortezza è riconosciuto il ruolo di esperienza pilota nell'ambito del sistema penitenziario, per i risultati raggiunti sia sul piano della funzione trattamentale che sul piano dell'espressione artistica. Gli spettacoli sono rappresentati all'interno dell'Istituto di Volterra, aperti alla comunità esterna per favorire l'integrazione e la conoscenza delle problematiche poste dalla detenzione, ma anche in tournèe. Il protocollo incentiva inoltre le collaborazioni con università e scuole nonché i gemellaggi con analoghe realtà straniere, promuove la formazione teatrale e tecnica dei detenuti-attori e riconosce loro la dignità di lavoratori del settore.
Il progetto Laboratorio Teatrale nel carcere di Volterra nasce nel 1988 sotto la direzione del regista e drammaturgo Armando Punzo. Marat Sade è rappresentato per la prima volta nel ‘93, data segnata da importanti riconoscimenti: migliore spettacolo dell'anno e Premio Speciale Ubu alla Compagnia della Fortezza per l'impegno collettivo nella ricerca e nel lavoro drammaturgico. Da allora la Compagnia è invitata nei principali teatri e festival italiani. Numerosi inviti sono giunti anche dai maggiori festival internazionali.
Ultimo in ordine di tempo, quello dell’Università della Calabria. Qui le capacità del team artistico-organizzativo presieduto dal profess
or Gino Crisci, la competenza dei responsabili delle diverse sezioni (musica, teatro, cinema, arti visive) e la loro conoscenza diretta di artisti e operatori del settore, il tutto coniugato all’impegno del personale interno all’UniCal, consente di realizzare Festivart, la più ampia e varia manifestazione culturale mai organizzata in Calabria.
Lo spettacolo della Compagnia della Fortezza rappresenta l’evento di punta del cartellone della seconda edizione, avviata lo scorso 19 maggio. Non a caso ha suscitato l’interesse di appassionati e addetti ai lavori dell’intero Meridione.
Il testo di Peter Weiss pone Marat, l'uomo-
rivoluzione, di fronte a De Sade, l'uomo-trasgressione, l'uomo liberato. La scena polverosa è costruita con tubi innocenti quasi fosse un cantiere. La libertà e la rivoluzione diventano ossessione dei reclusi in manicomio, che girano in circolo senza riuscire a trovare la via d'uscita, la propria strada, avvolti da musica ossessiva e martellante.
«Durante le ultime battute della recita- scrive Armando Punzo- la situazione sfugge al controllo dei guardiani e del direttore che nel caos generale è obbligato a far calare il sipario, mentre Sade, alato, ride trionfante, facendoci intuire che l'epilogo non è casuale. Oltre la rappresentazione c'è il caos, sembra suggerirci, ma anche il fermento di una nuova vita in embrione che fa paura, terrorizza per
la sua incontrollabilità. Ed è per questo- conclude il regista- che sarà necessario calare il sipario, nasconderla alla vista del pubblico, soffocarla, censurarla».
Giovedì 15 e venerdì 16 Punzo terrà un seminario –incontro con gli studenti universitari e con gli operatori teatrali.
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Marat Sade - edizione 2008
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Biglietto (posto unico): 5 euro, tessera abbonamento maggio-novembre 20 euro.
Studenti, personale di Unical e Conservatorio: biglietto 1 euro, tessera abbonamento 10 euro.
I biglietti saranno in vendita presso il botteghino del Teatro Rendano la sera dello spettacolo dalle ore 18,30.
Prevendita: inprimafila, via Alimena 4/b Cosenza
tel. 0984. 795699,
Per approfondimenti: www.compagniadellafortezza.org
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Pia Tucci
Ufficio Stampa
Festivart Università della Calabria
Rende (CS)

martedì 13 ottobre 2009

Conservatorio di Cosenza: Concerto per flauto dolce con elettronica - Master class del Maestro Antonio Politano

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
“Stanislao Giacomantonio”
Portapiana - Co
nvento di S. Maria della Grazie
COSENZA

www.conservatoriodicosenza.it
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Concerto per flauto dolce con elettronica
Venerdì 16 ottobre 2009, ore 19.30
Aula Magna del Conservatorio
“S. Giacomantonio”, Cosenza
INGRESSO LIBERO
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Il Conservatorio di Cosenza ospiterà dal 15 al 17 ottobre una master class di Antonio Politano, grande virtuoso di flauto dolce di livello internazionale.
Politano, nato a Catania, insegna in Svizzera al Conservatorio di Losanna. È attualmente uno dei più accreditati interpreti di m
usica contemporanea scritta per il suo strumento. Nel corso della sua carriera ha realizzato le prime esecuzioni di pezzi solistici di Emanuele Casale, Agostino Di Scipio, Franco Donatoni, Stefano Gervasoni, Adriano Guarnieri, Junghae Lee, Gabriele Manca, Giorgio Netti, Francois Paris, Maurizio Pisati, Paolo Perezzani, Fausto Romitelli, Yoichi Sugiyama, Horacio Vaggione, la maggior parte dei quali dedicati a lui.
In particolare è da rimarcare il
suo contributo per lo sviluppo di un repertorio flautistico elettro-acustico, ovvero in relazione con la composizione elettronica sia dal vivo che registrata.
Il 16 ottobre alle ore 19.30 nell’Aula Magna del Conservatorio il Maestro Politano sarà protagonista di un concerto al quale parteciperanno anche gli allievi della master class. Saranno eseguiti brani per flauto dolce e nastro magnetico, ascoltando i quali si potranno verificare la duttilità e le ampie possibilità espressive di uno strumento capace di restituire le atmosfere del passato remoto, ma anche di parl
are il linguaggio musicale di oggi. Tra l’altro, il programma comprende tre importanti composizioni moderne per flauto dolce, ovvero “Gesti” di Luciano Berio, lo Studio n°2 di Emanuele Casale per flauto Paetzold basso e nastro magnetico, lo “Studio n°1 “Enigma e stupore" di Paolo Perezzani per flauto Paetzold contrabbasso amplificato. L’ingresso è libero.
L'esperienza di Politano con il “Giacomantonio” non si ferma a questo appuntamento di ottobre, articolato nei due momenti didattico e concertistico.
Infatti Cosenza sarà una della tappe a cui approderà un progetto dedicato all'esecuzione di musiche contemporanee scritte
per grande ensemble di flauti dolci ed elettronica, ensemble di cui Antonio Politano è responsabile e direttore.
L’iniziativa di carattere internazionale pone il “Giacomantonio, in particolare gli allievi della classe di flauto dolce che vi prenderanno parte attiva, in prestigiosa collaborazione con i Conservatori di Losanna, Lipsia e l'Aja.
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3385048865
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Ensemble di flauti dolci del Conservatorio di Cosenza,
al centro il Maestro Tommaso Rossi.

Festivart 2009: programma II parte

Settembre - Novembre 2009
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PROGRAMMA
(clicca sulle immagini per ingrandimento)
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Festivart 2009: "Animali musicali o musica animale? Qual dissesto futurista! (con la creta nel finale…)" con il Quintetto Bibiena

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Festivart 09
Sezione musica
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ESCLUSIVA REGIONALE
14 ottobre 2009 – ore 20.45
Rende (CS), Ptu Piccolo Teatro Unical

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Animali musicali o musica animale?
Qual dissesto futurista! (con la creta nel finale…)
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Quintetto Bibiena
Giampaolo Pretto, flauto; Paolo Grazia, oboe; Alessandro Carbonare, clarinetto;
Roberto Giaccaglia, fagotto; Stefano Pignatelli, corno.
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Musica più allegria uguale Quintetto Bibiena
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Il prossimo appuntamento con Festivart, la rassegna di musica, teatro, cinema e arti visive organizzata dall’Università della Calabria, coniuga la musica cosiddetta “classica” con il nonsense, lo humour, l’allegria che sprigionano i componenti del Quintetto Bibiena. È vivamente consigliato ad ascoltatori di tutte le età il concerto spettacolo in programma mercoledì 14 ottobre alle ore 20.45 nel Piccolo Teatro Unical, che già nel il titolo rivela il carattere: “Animali musicali o musica animale? Qual dissesto futurista! (con la creta nel finale…)”
Giampaolo Pretto, flauto; Paolo Grazia, oboe; Alessandro Carbonare, clarinetto;
Roberto Giaccaglia, fagotto; Stefano Pignatelli, corno sono musicisti quotati a livello internazionale. Tre di loro, tra l’altro, terranno una master class al Conservatorio di Cosenza dal 15 al 17 ottobre prossimi.
La loro professionalità consolidata è messa servizio di un singolare progetto musicale – teatrale. Oltre a suonare gli strumenti del quintetto e diverse percussioni, recitano e talvolta cantano - ancorché in modo farsesco e volutamente improbabile – micro brani (taluni della durata di pochi secondi), basati su degli aforistici nonsense del poeta Toti Scialoja che Nicola Campogrande ha messo in musica in Nicola Campogrande, “Cronache Animali”
Nel brano di Luciano Berio “Opus Number ZOO “ si improvvisano narratori di quattro piccoli schizzi surreali, su testi di Rhoda Levine tradotti in italiano da Vittoria Ottolenghi, aventi come protagonisti degli animali. Il tutto continuando a suonare una parte musicale strumentalmente significativa.
Festivart non è nuovo a proposte originali e divertenti: grande successo ha riscosso il quartetto d’archi tutto al femminile Euphòria, che si è esibito l’11 giugno scorso.
Per il successivo appuntamento Festivart esce dal campus e porta nel teatro Rendano di Cosenza l’evento di punta dell’edizione 2009”Marat-Sade”di Peter Weiss, drammaturgia e regia di Armando Punzo, con i detenuti attori della Compagnia della Fortezza, Premio UBU come migliore spettacolo nel 1992.
Si consiglia di prenotare il posto.
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Biglietto 5 euro, tessera abbonamento maggio-novembre 20 euro.
Studenti, personale di Unical e Conservatorio: biglietto 1 euro, tessera abbonamento 10 euro.
I biglietti saranno in vendita sino alle ore 20.40.
Prevendita: inprimafila, tel. 0984. 795699, www. inprimafila.net
A spettacolo iniziato, sarà consentito l’ingresso in sala solo al termine del primo brano.
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Il Quintetto Bibiena
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CURRICULUM
Il Quintetto Bibiena nasce nel 1993 e da allora propone con successo la sua peculiare strategia artistica: una combinazione di repertorio puro, Nuova Musica e arrangiamenti, alcuni dei quali pensati per un impiego più teatrale della professionalità dei cinque musicisti, che li vede anche nella veste di attori. È rinomata la loro versione per quintetto recitante di Pierino e il lupo di Prokofiev, della Boite à joujoux di Debussy, del Racconto del controfagotto di Andrea Chenna.
Sin dai primi concerti, il Quintetto si accredita come uno degli ensemble più innovativi del panorama concertistico europeo: il conseguimento del II premio (I non assegnato) al Concorso dell’ARD di Monaco ’93 e l’immediato invito del Cidim a far parte dei gruppi di punta scelti dall’Italia per “Nuove Carriere” ‘94, promuovono ben presto il gruppo a un livello di visibilità e qualità artistica salutate unanimemente da vivissimo interesse. Il “Bibiena” da allora effettua centinaia di concerti in Italia, Francia, Austria, Germania, Sudamerica e molti altri paesi.
Discograficamente il Quintetto debutta nel 1995 con “Flamen” (dall’omonimo brano che Ivan Fedele gli ha dedicato), contenente tra l’altro l’integrale di Ligeti, per l’etichetta Ermitage. Seguono ben presto l’integrale per fiati e pianoforte di Poulenc e i “Quadri” per Agorà. Numerose le partecipazioni radiofoniche, tra cui spicca quella ai Concerti del Quirinale di RadioTre nel 2004. Scrivono brani originali per il Quintetto Bibiena, che ne cura la prima esecuzione, compositori come Ivan Fedele e Matteo D’Amico, Carlo Boccadoro, Alberto Colla, Riccardo Nova, Andrea Chenna, Nicola Campogrande, Giovanni Sollima, Stefano Bellon. Il gruppo da sempre coinvolge importanti “ospiti”: pianisti come Campanella, Dalberto, Lucchesini, Cominati; l’Orchestra d’Archi Italiana e Mario Brunello; la cantante Luisa Castellani; il percussionista indiano B.C. Manjunath.
Già impegnati per qualche anno nella docenza ai Corsi Speciali della Scuola di Musica di Fiesole, nel 2003 i componenti del gruppo tengono un Seminario di Musica da Camera all’Accademia Chigiana di Siena; nello stesso anno la giuria del Premio Abbiati conferisce loro il premio “Filippo Siebaneck” per l’attività artistica svolta e per il risvolto didattico delle trascrizioni che promuove.
Dopo un concerto salutato da particolare successo alla Società del Quartetto di Milano nel 2006, il critico Angelo Foletto scrive: “Non è normale essere un’orchestra di cinque strumenti. Non è facile essere uno strumento fatto di cinque esecutori; ancor meno se si è fiati. Da molti anni il Quintetto Bibiena ci riesce”.
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PROGRAMMA
- Jean Francaix, Quintetto Andante Tranquillo, Allegro Assai, Presto, TEMA (andante con variazioni), Tempo di marcia francese
- Luciano Berio, Opus Number ZOO Barn Dance, The Fawn, The Grey Mouse, Tom Cats
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Nicola Campogrande, Cronache Animali Pocket-opera per quintetto recitante su testi di Toti Scialoja
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"L'impaginato di questo programma prende spunto da una geniale idea che Luciano Berio ebbe alla fine degli anni '50 del secolo scorso: costringere i musicisti cosidetti classici, in questo Opus Number Zoo, a uscire dal guscio; e a improvvisarsi narratori di quattro piccoli schizzi surreali, su testi di Rhoda Levine tradotti in italiano da Vittoria Ottolenghi, aventi come protagonisti degli animali. Il tutto, s'intende, continuando a suonare una parte musicale strumentalmente significativa.
Quando il Quintetto Bibiena scoprì questo brano e lo mise in repertorio, nell'ormai lontano 1994, si trovò così a suo agio in questa doppia veste, che cercò di ripetere l'esperienza; ovvero di sfruttare al massimo, laddove vi fosse un'opera già esistente con collegamenti tra un testo interessante e dell'ottima musica, le proprie doti recitative che si erano rivelate, per degli strumentisti, non così disprezzabili.
Seguirono a ruota quindi una versione per "quintetto recitante" di due capolavori del primo novecento, quali Pierino e il Lupo di Prokofiev (dal Bibiena recitato in quattro lingue in giro per il mondo) e La boite à joujou di Debussy; il primo nella trascrizione di Andrea Chenna, il secondo in quella di Carlo Ballarini.
Quando a Nicola Campogrande venne dunque proposto dal Bibiena di approntare una selezione di brani tratta dal suo "Cronache Animali", originalmente per attrice che canta e cinque strumenti, si trattò solo di un ulteriore passo in questa direzione; la novità è che per la prima volta i musicisti del Bibiena si presero anche l'incombenza quanto mai curiosa di dover intonare (nel loro caso forse non è la parola esatta!) alcune di queste geniali micro-liriche di Toti Scialoja.
Ecco dunque che l'accostamento dei brani di Berio e Campogrande viene spontaneo, non solo per la matrice comune sopra descritta; ma anche per l'attinenza di entrambi i testi col mondo animale.
Tali funambolismi verbali, puri nonsense aforistici che contraddistinguono la felice vena di Levine e Scialoja, sono anticipati in questo programma, per analogia di carattere, dai brillantissimi svolazzi di analogo virtuosismo, stavolta puramente strumentale, scaturiti dal contagioso sense of humour di un Jean Francaix che ha sempre dedicato agli strumenti a fiato una parte significativa della propria creatività.
Giampaolo Pretto
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"Cronache animali (best of)" - brevi note
Quando gli strepitosi musicisti del Quintetto Bibiena mi hanno chiesto di trascrivere per loro una selezione di numeri dalla mia "Cronache animali" ho pensato che fossero matti: d'accordo, nella versione originale è un'opera tascabile, un lavoro "per attrice che canta e cinque strumenti", ma far tutto da soli cantando, suonando e armandosi di percussioni addizionali mi sembrava troppo persino per loro. Così, per qualche anno, ho temporeggiato. Ora, dopo che la mia partitura ha festeggiato il proprio decennale, e dopo una settantina di recite dal suo debutto (Stoccarda, 1998), ho deciso di assecondare la richiesta strampalata di questi cinque geniacci - che cominciano a ricordarmi Otto e Barnelli, i mitici "two-men band" amici di Arbore - e sono molto contento di averlo fatto.
Nicola Campogrande
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Nicola Campogrande
Cronache Animali

Pocket-opera per quintetto recitante su testi di Toti Scialoja
TESTI POETICI
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Pipistrello ti par bello
Questa sarta tartaruga
L’ippopota disse “mo”
Io sono un orso
Quanto è languida l’anguilla
C’è un coniglio in Campidoglio
Sotto la gronda gridano le rondini
A Sciaffusa si è diffusa una notizia
Contro te, povero verme
C’è una carpa che ama l’arpa
Quando il tetro dromedario
Ieri ho visto un vecchio bracco
Un pollo su un pullmann
Se i moscerini scemi vanno a sciami
Ho visto un corvo
Un esercito di pulci
Ghiro ghiro tonto
Nelle grotte di Malacca
La zanzara mentre vola
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Quest’operina “tascabile”, originariamente creata da Campogrande per un’attrice e cinque strumenti, e qui arrangiata dallo stesso autore per quintetto recitante, dura in questa versione circa 35’, quindi una parte di concerto.
Il Quintetto Bibiena in questo spettacolo, oltre a suonare gli strumenti del quintetto e diverse percussioni, recita e talvolta canta - ancorchè in modo farsesco e volutamente improbabile - queste micro-musiche (talune della durata di pochi secondi), basate su degli aforistici nonsense dello scrittore Toti Scialoja.
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“I testi di Scialoja sembrano nonsense, scioglilingua, al primo impatto viene da considerarli come giochi di parole liberate dai lacci del senso e del significato. In realtà queste parole vanno chissà come oltre il nonsense e riprendono a produrre per chi le ascolta immagini vividissime, piccoli racconti, improvvise intuizioni e perle di saggezza; dopo tutto quel vento di fonemi le parole della nostra lingua ci sembrano ripulite e scintillanti, brillanti come le foglie dopo la pioggia. Dev’essere scattato qualche sodalizio profondo tra le note di Campogrande e le parole di Scialoja, una specie di patto giocoso: la caratteristica più preziosa di questo spettacolo sta nella gentilezza con cui vengono accompagnati i sopraffini cortocircuiti di sillabe e fonemi che Scialoja - toccato dalla grazia – ha creato nella nostra lingua italiana.”
Dario Voltolini
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Pia Tucci
Ufficio Stampa Festivart Università della Calabria
3385048865

festivart.unical@gmail.com

giovedì 8 ottobre 2009

Castrolibero: “Pandosia… Ars e Logos” - Omaggio al Patrimonio Storico-Artistico–Culturale di Castrolibero

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Sabato 17 ottobre 2009, alle ore 10.00, a Castrolibero (Cosenza), nella Chiesa San Giovanni, si terrà, alla presenza di relatori di altissimo livello, un convegno sul tema “Pandosia… Ars e Logos” - Omaggio al Patrimonio Storico-Artistico–Culturale di Castrolibero.
Interverranno alla manifestazione, moderata dallo scrivente, Veronica Barbaro, storico d’arte; Ninni Urso, assessore comunale alla Pubblica Istruzione; Alberto Anelli, storico; Adele Bonofiglio, Soprintendenza BAP per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone; Rosanna Caputo, storico d’arte; Rita Fiordalisi, Biblioteca Nazionale Universitaria Cosenza; Enrico Marchianò, presidente Club
Unesco Cosenza; Adriano Ritacco, presidente Club Unesco San Marco Argentano e Lia Turano, AMI.BE.C.. Concluderà i lavori Orlandino Greco, sindaco di Castrolibero.
Veronica Barbaro, storico d’arte, così spiega
l’evento: “L’iniziativa nasce dal desiderio di esaltare il nostro meritevole e copioso patrimonio storico e artistico, quale testimonianza di un glorioso e produttivo passato, affinché esso possa essere conosciuto, apprezzato e tutelato. La città di Castrolibero – precisa Veronica Barbaro - consente di intraprendere itinerari diversi che permettono di ammirare l’essenza del suo Patrimonio, attraverso l’atmosfera suggestiva del Centro Storico, i resti della cinta muraria in Località Palazzotto, i numerosi Palazzi e le Chiese antiche, quali Santa Maria della Stella, capolavoro dell’arte Romanica o San Giovanni, teatro della manifestazione”.
L’iniziativa, senza dubbio meritoria, permetterà di evidenziare beni culturali assai rilevanti che rendono così particolare e suggestiva la città di Castrolibero.

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SILVIO RUBENS VIVONE
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Chiesa di Santa Maria dell Stella
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Torre dell’orologio

martedì 6 ottobre 2009

Festivart 2009: UN PARADISO ABITATO DA DIAVOLI - Musica nella Napoli del Gran Tour

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ESCLUSIVA REGIONALE FESTIVART
8 ottobre 2009 – ore 20.45
Rende (CS), Ptu Piccolo Teatro Unical
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“Recitar suonando”
ciclo a cura del Conservatorio di Cosenza
UN PARADISO ABITATO DA DIAVOLI
Musica nella Napoli del Gran Tour
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Ensemble di musica antica del Conservatorio di Cosenza
Maria Luisa Bigai voce recitante
Letture scelte da Tommaso Rossi
Mu
siche di Scarlatti, Piccinni, Jommelli, Mancini, Matteis
Testi di Goethe, Burney, Daniello, Striano
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Festivart, la rassegna di musica, teatro, cinema e arti visive organizzata dall’Università della Calabria, prosegue le sue attività proponendo una manifestazione che è musicale e storico-letteraria insieme. Un paradiso abitato da diavoli, sotto titolo Musica nella Napoli del Gran Tour, presenta brani musicali alternati a letture. Il filo conduttore è costituito dai due miti, di uguale forza ma di segno contrario, che hanno avuto come oggetto da una parte la bellezza straordinaria della città, dall’altra i suoi abitanti, descritti, nel corso dei secoli, come scarsamente civilizzati.
Un paradiso abitato da diavoli, antica espressione proverbiale ripresa da Benedetto Croce, sintetizza efficacemente la dicotomia inferno-paradiso che tuttora accompagna la storia della città, quasi come un biglietto da visita.
«Napoli si mostra ai via
ggiatori della fine del Settecento come una città a due facce- sottolinea il flautista Tommaso Rossi, che ha curato la selezione dei testi- un’incredibile ricchezza artistica e culturale convive con la più nera miseria, una profonda dottrina con la più cupa e disperata ignoranza». Ed è proprio la musica, prosegue Rossi «a Napoli, a rappresentare quasi il luogo eletto dove le due facce- il sacro e il profano, il paradiso e l’inferno- si sono incontrate e hanno giocato tra loro, producendo seducenti impasti e originalissime alchimie».
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L’Ensemble di musica antica del Conservatorio di Cosenza, undici specialisti che usano strumenti antichi, e l’attrice Maria Luisa Bigai (nella foto a lato), realizzano un’alternanza tra suoni e parole capace di restituire lo spirito e gli umori di un’epoca.
Vengono eseguiti alcuni capolavori della musica strumentale del primo Settecento (i concerti per flauto di Scarlatti e di M
ancini appartengono a una famosa raccolta di musica strumentale conservata nella Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella) e due raffinati brani della seconda parte del XVIII secolo ovvero il Trio di Jommelli e la Sonata per Cembalo di Niccolò Piccinni, esempi brillanti di uno stile ormai definitivamente internazionale. La composizione risale al periodo in cui Piccinni come clavicembalista, maestro di canto e maestro di cembalo ebbe fra i suoi allievi la Regina Maria Antonietta e operò a Parigi introducendo presso l'aristocrazia la sua esperienza operistica e la mutevolezza espressiva dello stile napoletano.
La serata è incentrata sui racconti di due grandi intellettuali europei, ovvero il grande poeta tedesco Johann Wolfgang Goethe e il musicologo inglese Charles Burney, che a distanza di quindici anni l’uno dall’altro
visitarono la città alla fine del Settecento riportandone il primo un’impressione di sbigottito fascino, l’altro di incuriosito e acuto stupore. Essi furono colpiti e a tratti sconvolti dalle differenze profonde tra la vita dei napoletani e quella degli abitanti dei loro paesi, furono attratti e ipnotizzati dalle bellezze della natura, dalla selvaggia e grandiosa potenza del vulcano, dalla numerosissima e caotica popolazione, ma anche dalle bellezze artistiche, dal profluvio di concerti, esecuzioni musicali private, messe cantate che si tenevano a ogni ora del giorno e della notte nelle case dei nobili, nelle chiese, nei teatri.
Un paradiso abitato da diavo
li fa parte del progetto “Recitar suonando” realizzato dal Conservatorio di Cosenza per Festivart: tre serate con differenti organici, generi e stili, ma accomunate dalla presenza della voce recitante.
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Biglietto 5 euro, tessera abbonamento maggio-novembre 20 euro.
Studenti e personale di Unical e Conservatorio, studenti in genere: biglietto 1 euro, tessera abbonamento 10 euro.

I biglietti saranno in vendita sino alle ore 20.30.
Prevendita: inprimafila, tel. 0984. 795699, www.inprimafila.net
A spettacolo iniziato, sarà consentito l’ingresso in sala solo al termine del primo brano.
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Johann Heinrich Wilhelm Tischbein: Goethe in der Campagna, 1787
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Un Paradiso abitato da diavoli
Musica nella Napoli del Gran Tour
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Lettura : Bernardino Daniello
Dalla Lettera ad Alessandro Corvino (1589)
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Nicola Matteis (sec. XVII)
dalle "Ayrs for the Violin, first part (1685)" per violino e basso continuo
Preludio in fantasia, Allegro, Aria malinconica, Giga, Sarabanda con affetti
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Lettura: Johann Wolfgang Goethe
Da Viaggio in Italia
“Il popolo di Napoli”
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Francesco Mancini (1672 - 1737)
Concerto in re minore per flauto dolce, 2 violini e basso continuo
Amoroso – Allegro –Largo -Allegro
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Lettura: Johann Wolfgang Goethe
Da Viaggio in Italia
“Il Vesuvio”

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Niccolò Iommelli (1714 – 1774)
Trio in sol magg per 2 traversieri e basso continuo
Largo – Allegro –Minuetto
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Lettura: Charles Burney
Da Viaggio musicale in Italia
“Visita a un Conservatorio” (31 ottobre 1770)
“Jommelli “(26 ottobre 1770)

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Alessandro Scarlatti (1660 -1725)
Concerto in re maggiore per traversiere, 2 violini e basso continuo
Allegro –Adagio – Fuga – Largo – Allegro

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Lettura: Charles Burney
Da Viaggio musicale in Italia
“Piccinni” (17 ottobre 1770)
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Niccolò Piccinni (1728 -1800)
Sonata per cembalo
Andante – Allegro – Allegro Assai
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Lettura: Enzo Striano
Da “Il resto di niente” (1986)
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Alessandro Scarlatti (1660 - 1725)
Sinfonia di concerto grosso n. 5
in re minore per 2 flauti, archi e basso
continuo

Spiritoso e staccato – Adagio – Allegro – Adagio – Allegro Assai
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Ensemble di musica antica del Conservatorio di Cosenza
Laura Pontecorvo - Traversiere e Flauto dolce
Tommaso Rossi - Flauto dolce e Traversiere
Alessandro Ciccolini - Violino solista
Matteo Saccà - Violino solista
Cristiano Brunella - Violino
Antonella Curcio - Violino
Rossella Pugliano - Violino
Rosario Di Meglio - Viola

Sandro Meo - Violoncello
Giovanni Battista Graziadio - Fagotto
Rosanna Posarelli - Clavicembalo

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Voce recitante: Maria Luisa Bigai
Letture scelte da Tommaso Rossi
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Pia Tucci
Ufficio Stampa Festivart Università della Calabria
3385048865
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Il flautista Tommaso Rossi
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