sabato 27 marzo 2010

MACA – Luigi Le Voci, l’ultimo grande artista bohemien

MACA – Museo Arte Contemporanea Acri
27 marzo – 30 maggio 2010

Dell’artista Luigi Le Voci – originario di Castrovillari, ma tramutatosi rapidamente in amante passionale delle grandi città europee – hanno scritto, negli anni, firme importanti del panorama critico italiano, da Luigi Carluccio a Giovanni Arpino, Massimo Mila e Marziano Bernardi. Fu proprio quest’ultimo – storico critico del quotidiano La Stampa – a scoprirlo, seguirlo e sostenerlo negli anni passati dall’artista a Torino, prima come studente della facoltà d’architettura e poi ribelle e idealista promotore di se stesso con l’apertura, nel 1976, dello Spazio Le Voci, in cui esponeva le sue opere per venderle direttamente al pubblico, saltando a piè pari il mondo delle gallerie d’arte. «Un romantico nel senso Ottocentesco della parola», così lo definiva il grande critico torinese, «candidamente emotivo […], d’una assoluta sincerità di sentimenti, che osa dipingere dei violinisti in estasi, dei frati invasati di misticismo alla Greco, e ricupera i saltimbanchi del primo Picasso ma in chiave di passionalità disarmata». Ogni recensione dedicata al lavoro di Le Voci propone un’influenza nuova, un grande nome della storia dell’arte da accostare al suo gesto pittorico irrequieto e vivo, serpeggiante e frizzante in tracce concise, frammenti di segno, slanci e soprassalti di accenti: un tocco volante e guizzante alla De Pisis; e poi ancora Toulouse Lautrec, Velazquez filtrato attraverso Manet, il pizzico fiabesco alla Chagall e alla Utrillo. Questi riferimenti, che senza dubbio nobilitano l’artista, non devono però far pensare ad una mancanza di personalità. Le Voci ha un linguaggio individuale che si inserisce nella tradizione dei pittori di strada e che fa di lui l’ultimo grande bohemien; originale proprio per il suo legame alla figura in un periodo storico di costante fuga informale. Un linguaggio pieno di forza e di tensione lirica, fatto dell’irrequietezza demoniaca di un universo romantico. La sua pennellata, ora corposa e opulenta, ora levigata fino a rasentare la velatura, è stata capace di cogliere scorci caratteristici di città quali Parigi, Torino e Milano, restituendone delle cartoline animate. Grazie ad un ben miscelato impasto di agilità pittorica, perizia grafica e freschezza, è sempre riuscito a sottrarre le immagini all’ovvietà, facendone dei quadri pieni di garbo e coinvolgente allegria. È ciò che accade anche per gli oltre quaranta dipinti che compongono questa personale che gli dedica il MACA – Museo Arte Contemporanea Acri – in collaborazione con la BCC Mediocrati di Rende (Cs) –, e che rappresentano l’ennesima sensuale frattura che il pittore intende aprire nella rigidità del mondo. Le Voci è un artista profondamente europeo, come sapevano esserlo i suoi colleghi del XIX secolo. I suoi gesti rapidi, eppure vigorosi, fatti di una tecnica ricca di preparazione didattica trasfigurata attraverso un animo irrequieto ed una fantasia esuberante, vivificano gli angoli parigini così come le strade di Milano ed i panorami calabresi di cui sono rievocati i teneri fantasmi attraverso pennellate che sbocciano come fuochi d’artificio.
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Luigi Le Voci, Bagnanti, 1989
olio su tela, 30x45
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Luigi Le Voci, Amanti (particolare), 1972
olio su tela, 30x24

Mostra: Luigi Le Voci, l’ultimo grande artista bohemien
Luogo: MACA – Museo Arte Contemporanea Acri
Palazzo Sanseverino, Piazza Falcone 1, 87041, Acri (Cs)
Curatori: Boris Brollo, Federico Bria
Periodo: 27 marzo – 30 maggio 2010
Vernissage: 27 marzo 2010 ore 18
Orario: 9-13 e 15-19, chiuso il lunedì
info: Museo – tel. 0984953309;
Ufficio stampa MACA - tel. 0119422568
maca@museovigliaturo.it

Soverato - Incontro con Maria Pia Furina

La giovane scrittrice parla del suo primo romanzo, “Desy”, pubblicato da Ursini Edizioni.
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Soverato - E’ nata una nuova stella della letteratura? A giudicare dai giudizi lusinghieri che sta ottenendo il romanzo “Desy” (Ursini edizioni) di Maria Pia Furina, sembrerebbe proprio di si. Il libro sarà presentato da G. Battista Scalise, Vincenzo Belcamino e Tonino Maduri, mercoledì 31 marzo, alle ore 17, nei Saloni del Circolo Unione di Catanzaro, a cura dell’Associazione Accademia dei Bronzi. Ieri abbiamo incontrato Maria Pia (laureata nei mesi scorsi in Odontoiatria alla Magna Graecia), per farci anticipare i temi della sua narrazione, definita da molti critici “di grande interesse letterario”.
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E' contenta di questa prima esperienza? Perchè?
“Scrivo da oltre dieci anni racconti e poesie perché ho da sempre amato scrivere e leggere. Il mio sogno era quello di poter scrivere un romanzo e di vederlo pubblicato. Sono contenta che sia stato con questo mio primo romanzo al quale ho dedicato molto tempo per prepararlo in quanto mi sono affezionata ai personaggi che hanno preso vita nel libro, devolvendogli una sorta di anima. E’ un romanzo che narra di ragazzi. Ritengo che nelle esperienze dei personaggi del volume si rifletta un gran numero di adolescenti e giovani in quanto lambisce differenti tematiche sociali, quali il rapporto con i genitori, l’uso di droga, l’alcol, la violenza sessuale, l’aborto ed i problemi con il cibo. Il motore precipuo della storia è l’amore esaminato in tutte le sue sfaccettature attraverso lo sguardo di una ragazzina che scrive tutto ciò che vive con lirismo, altalenando perennemente da uno stato emotivo euforico ad uno depressivo”.
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Come ha scelto la casa editrice?
“Una volta completato il manoscritto, l’ho spedito a moltissime case editrici regionali e nazionali, ottenendo scarsi risultati in quanto sono contrarie a pubblicare opere di scrittori sconosciuti, pretendendo da essi il finanziamento delle spese di pubblicazione pubblicitarie, non facendo altro, a mio avviso, che scoraggiare i ragazzi ed assumendo l’atteggiamento di aziende grafiche e non di seri professionisti che dovrebbero considerare le varie opere a loro pervenute in base al profitto e non al nome dell’autore. In un settore così chiuso ed avverso ai giovani, quale è quello editoriale, l’unico editore che ha preso in considerazione la mia opera, valutandola attentamente e facendo tutto a sue spese, è Vincenzo Ursini, il quale ho avuto la fortuna di conoscere fra i tanti editori che ho contattato e che voglio ringraziare apertamente per aver esaudito il mio sogno”.
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Dentista o scrittrice di talento?
“Prima di tutto le dico grazie per la scrittrice di talento, spero di diventarlo davvero. Per rispondere a questa domanda mi piace ricordare che prima di essermi laureata in “Odontoiatria e Protesi Dentaria” ho compiuto studi umanistici, essendomi maturata al Liceo Classico “Card. G. Sirleto” di Catanzaro grazie al quale mi sono appassionata di letteratura e di scrittura. La decisione dopo la maturità di intraprendere un percorso di studi medico- scientifico in antitesi con i precedenti non mi ha fatto abbandonare la voglia di leggere e di continuare a dedicarmi all’ars scribendi, ma l’ha amplificata, ritrovandomi a leggere nel contempo volumi medici e letterari e fra questi lavori paralleli mi auguro di proseguire ancora”.
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Cosa bolle ora nella tua "pentola"?
“Dopo “Desy” sto scrivendo un romanzo dal titolo “Ragazza al buio” con la stessa protagonista un po’ cresciuta, questa volta maggiorenne, che si affaccia al mondo degli adulti con la paura di tutti gli adolescenti e con la sua dolcezza ancora impregnata di infanzia che vive nuove amicizie ed esperienze delicatamente descritte dalle sue parole di poesia”.

Conservatorio di Cosenza - Il Classico del sassofono: conclusa la Masterclass per sassofonisti del maestro Francesco Salime

Domani, 28 marzo 2010 ore 19,30, Cosenza, Teatro “Rendano”, Concerto dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Cosenza, Direttore Donato Sivo. Musiche di Vivaldi, Gershwin, Bernstein. Ingresso libero.
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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA

www.conservatoriodicosenza.it
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Il sassofono è uno strumento musicale “giovane”: il belga Adolphe Sax creò il prototipo nel 1841 e lo brevettò nel 1846. Oggi è ben conosciuto e nella mentalità comune è associato immediatamente al jazz e al pop. Meno nota, invece, la sua veste classica, quella che Francesco Salime si propone di divulgare: il lato classico, appunto, rigoroso e virtuosistico, con la sua letteratura vasta e interessante.
Il M° Salime è ritornato al Conservatorio di Cosenza, dove ha insegnato prima di trasferirsi al Conservatorio di Napoli, per tenere una masterclass nei giorni 25 e 26 marzo. Ieri, in conclusione, sempre nell’aula Magna del Conservatorio di Cosenza, Salime ha tenuto un concerto insieme a Francesco Silvestri, pianista collaboratore anche durante la masterclass. Sono state eseguite musiche dei compositori francesi Alfred Desenclos (1912-1971), Roger Boutry (1932-), Ida Gotkovsky (1933-) e del russo Edison Denisov (1929-1996). I brani in programma, che hanno richiesto considerevole abilità tecnica ed espressiva, sono fra i capisaldi del repertorio per sassofono classico e sono stati eseguiti da sax contralto e pianoforte.
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Francesco Salime
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FRANCESCO SALIME
Francesco Salime è nato e vive a Cortale (CZ). Ha perfezionato gli studi di sassofono classico a Parigi e Versailles. Tornato in Italia, dal 1986 collabora con l’Accademia di Santa Cecilia di Roma realizzando concerti e registrazioni discografiche (tra cui quella con Andrea Bocelli) in cui suona come primo sassofono sotto la direzione dei più grandi direttori d’orchestra del mondo dei nostri giorni.
Ha tenuto tournée in Cile e Brasile insieme a Ennio Morricone, eseguendo le musiche da film sotto la direzione del compositore. Il concerto a Santiago del Cile, in particolare, è stato trasmesso in diretta in tutto il Sud America.
Il Quartetto e il Sestetto di sassofoni fondati e diretti da Salime hanno inciso dischi con i quali il sassofonista calabrese si propone di divulgare il repertorio originale per queste formazioni, ancora poco conosciuto.
Nell’agosto 2009 Salime è stato invitato in qualità di solista al XX Incontro Internazionale di Cornisti "Guelfo Nalli" di Supino (FR).
Già docente al Conservatorio di Cosenza, attualmente insegna al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli.
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domenica 21 marzo 2010

Conservatorio di Cosenza: Masterclass di storia della musica

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
Masterclass di storia della musica
“Approcci di analisi per l’interpretazione musicale”
Docente Guido Salvetti
22-23 marzo 2010 ore 10-18
Ingresso libero
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La storia della musica è materia viva, non solo riflessione teorica. È utilissima per l’esecutore e il compositore, fondamentale per gli studenti e non soltanto quelli che si apprestano a diventare musicisti professionisti. Nonché per l’ascoltatore attento: quando nei concerti l’esecuzione è preceduta da presentazione del brano e cenni sull’autore, la qualità dell’ascolto è migliore.
Per approfondire alcuni temi di storia della musica, il Conservatorio di Cosenza ha invitato uno fra i più quotati musicologi italiani, il M° Guido Salvetti, già direttore del Conservatorio di Milano, autore di numerosi saggi su diversi compositori e periodi storici, principalmente sul Romanticismo e il primo Novecento.
Salvetti terrà una masterclass aperta a tutti dal titolo “Approcci di analisi per l’interpretazione musicale”, martedì 22 e mercoledì 23 marzo dalle ore 10 alle 18 nell’Aula Magna del Conservatorio. Saranno trattati le Ballate di Chopin, le Sonate per violoncello e pianoforte di Brahms e parte del repertorio liederistico. I brani saranno eseguiti dagli studenti dei corsi superiori del Conservatorio e analizzati dal M° Salvetti. L’ingresso è libero.
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Guido Salvetti
Nato a Varese il 7 ottobre 1940. Laurea in Lettere e in Filosofia presso l'Università degli studi di Milano. Diplomato in pianoforte con Pietro Montani presso il Conservatorio di Milano e diploma di merito ai corsi di pianoforte di Guido Agosti presso l'Accademia Chigiana di Siena. Diploma di Composizione nel 1976. Ha insegnato “Lettere e storia” e “Filosofia e storia” presso i Licei. Dal 1964 al 1982 docente di Pianoforte principale e di Storia della Musica presso il Liceo Musicale di Varese. Dal 1976 al 2004 docente di Storia della musica presso il Conservatorio 'G. Verdi' di Milano, dove ha fondato il Corso di Musicologia che ha coordinato dal 1984 al 1999: in tale ambito ha svolto gli insegnamenti di Storia e storiografia musicale e di Analisi della musica post-tonale. Nel 2000 docente all'Ecole Normale Supérieure di Parigi per il corso DEA Musique Histoire Société. Dal 1996 al 2004 Direttore del Conservatorio di Milano. Dal 1976 al 1979 e dal 1997 al 2000 Vicepresidente della Società Italiana di Musicologia; dirige attualmente il progetto di ricerca “Musica nel Novecento Italiano” della stessa SIdM. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Arcadia. Ha svolto e svolge attività di pianista e pianista-conferenziere, anche nel repertorio cameristico e in quello liederistico. Si è costantemente dedicato alla promozione culturale. Ha collaborato con concerti-lezione tra gli altri con il Teatro alla Scala, con l'Ente Arena di Verona, con l'Autunno Musicale di Como e con la Sagra malatestiana di Rimini. Ha tenuto cicli di trasmissioni televisive per la Televisione della Svizzera Italiana, tra cui “Letture al pianoforte”, “Lezioni di Lied” con il soprano Karin Ott e un ciclo su Richard Wagner. È autore di cicli radiofonici per la RAI (tra cui si ricordano le 100 “Storie di musica” e il “Caleidoscopio Wagner”) e con la Radio della Svizzera italiana (cicli su Bartok, sulla Musica del Novecento, cicli sull'opera dell'Otto e del Novecento, ecc.). Ha tenuto laboratori e masterclass di analisi musicale e di interpretazione soprattutto nel repertorio del Lied e della mélodie francese. Di particolare lunghezza e impegno la collaborazione, in tal senso, con il “Festival Internazionale di Musica vocale da camera” presso il Teatro di Carpi dal 1985 al 1988. Per tale attività è stato ospite, tra gli altri, delle Hochschulen di Monaco e di Lipsia e dell'Ecole Normale Supérieure “Alfred Cortot” di Parigi. È stato direttore artistico dei “Festival di musica da camera” del Comune di Varese del 1986 e del 1987 (assieme al violoncellista Mihai Dancila), dei “Concerti nelle Rocche” della Sagra malatestiana di Rimini tra il 1992 e il 1995, dell'Orchestra Filarmonica del Conservatorio di Milano tra il 1999 e il 2004. Dal 2006 è presidente della Società Italiana di Musicologia.
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RStvnews - 20 Marzo 2010

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti

“DESY”, PRIMO ROMANZO DI MARIA PIA FURINA

Edito da Ursini sarà Presentato il 31 marzo al Circolo Unione di Catanzaro.
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Catanzaro (18) – “Siamo in presenza di una giovane scrittrice che farà parlare molto di sé nei prossimi anni”. E’ quanto afferma l’editore Vincenzo Ursini parlando di Maria Pia Furina, autrice catanzarese venticinquenne laureata nei mesi scorsi in odontoiatria alla Magna Graecia, ma “scrittrice sin da piccola”, anticipando i contenuti del suo primo romanzo, dal titolo “Desy” che sarà presentato mercoledì 31 marzo, alle ore 17, nei Saloni del Circolo Unione di Catanzaro.
“Il libro - aggiunge Ursini - è un insieme di storie, di amori e di amicizia, di disagi giovanili e confidenze svelate ad un diario segreto, ma anche di rapporti conflittuali con i genitori. E’ il desiderio di avere un proprio spazio per adolescenti che si rifugiano dai problemi per mezzo di sostanze stupefacenti e amori tormentati. Insomma, è un libro scritto per i giovani, ma anche per gli adulti che dovrebbero imparare a conoscere meglio la generazione del nostro tempo”.
Introdurrà i lavori G. Battista Scalise, dirigente scolastico e responsabile cultura dell’Accademia dei Bronzi. L’analisi del testo sarà a cura di Vincenzo Belcamino, critico e storico di eccellenti qualità, mentre le conclusioni saranno tratte da Antonio Maduri, docente negli Istituti superiori.
“Desy – spiega Maria Pia Furina – l’assoluta protagonista del romanzo, è una ragazzina mentalmente instabile e aspirante scrittrice, che vede il mondo attraverso i suoi occhi, con lirismo e poesia, e racconta di esperienze non adatte certamente alla sua età che le procurano tanta sofferenza. Tuttavia è sempre alla ricerca di una storia d’amore normale e di un sereno rapporto con i genitori, in particolare con la madre”.
“Con “Desy” - aggiunge - ho realizzato un sogno che altri editori, anche calabresi, mi avevano precluso, perché pretendevano che sottoscrivessi contratti capestri. Ecco perché ringrazio pubblicamente la casa editrice Ursini per la fiducia che ha riposto in me, pubblicando il volume a proprie spese”.
“Molti i personaggi di questo romanzo, - scrive il critico Fulvio Castellani - molti gli intrecci, il sostare a tu per tu con situazioni scabrose. Infiniti gli sguardi, i tentativi di leggersi dentro, di incrociare con gli occhi su un medesimo punto. C’è da dire, poi che la scrittura è estremamente moderna e che riesce a miscelare musicalità di stampo poetico e parlato quotidiano, quello usato, per intenderci, dalla gioventù d’oggi”. Il finale è decisamente ricco di elementi caldi, di quasi certezze, di pagine che lasciano un segno e che suggeriscono bellezze non frivole, libertà e riacquisizione di un sogno. Un romanzo, dunque, questo di Maria Pia Furina che possiede i crismi della novità e che dovrebbe aprirsi a ulteriori incontri narrativi di sicura presa”.

domenica 14 marzo 2010

Conservatorio di Cosenza: Master Class per percussionisti, “American rudiments for snare drum and drumset”

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA
Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA

www.conservatoriodicosenza.it
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Master Class per percussionisti
“American rudiments for sna
re drum
and drumset”

Docenti Max Govoni, Mike Quinn
15 - 16 marzo 2010
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Nei giorni 15 e 16 marzo presso il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza Max Govoni e Mike Quinn terranno una master class di percussioni sul tema “American rudiments for snare drum and drumset”. I due docenti, provenienti da scuole ed esperienze differenti, si completano nello svolgimento del programma. Govoni applica sulla batteria i “rudimenti” trattati da Quinn sul tamburo tradizionale.
Govoni, diplomato in strumenti a percussione presso il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova, vanta una proficua carriera didattica e concertistica che lo ha portato al fianco di musicisti del calibro di Michael Breker e Mike Stern. Quinn proviene dalla scuola del tamburo classico e dell’esperienza come timpanista in numerose formazioni orchestrali statunitensi ed europee.
La master class mira all’apprendimento dei rudimenti americani sul rullante, attraverso lo studio del linguaggio classico e d
ella letteratura “American Rudiments”, delle tecniche “formale” (free strokes) e “informale” (Moeller Tecnique).
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Programma Masterclass
- Apprendimento tecnico-musicale dei rudimenti americani sul rullante.
- Panoramica stilistica sul linguaggio classico e letteratura American Rudiments.
- Adattamento dei Rudiments sul Drumset,con finalizzazione -La giusta grip batteristica, origini e denominazioni.
- Tecnica “formale”, i free stro
kes (esercizi e tavole di studio).
- Tecnica “informale”, ovvero la Moeller Tecnique.
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Max Govoni
Diplomato in strumenti a percussione presso il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova. Dopo il diploma frequenta presso CPM Arturo Toscanini di Parma Corso di perfezionamento per percussionisti; fra i docenti: D. Searcy (ex-timpanista La Scala di Milano), D. Freedman (vibrafonista jazz), G. Mortensenn (percussionista solista danese),M. Rosen (marimbista). Nel frattempo continua gli studi musicali con il M° Michael Quinn perfezionandosi in tecniche rudiments per tamburo. Studia come batterista seguendo corsi di perfezionamento con musicisti di fama internazionale fra i quali: Dave Weckl, Vinnie Colaiuta, Terry Bozzio, Tommy Campbell, Enzo Todesco, Rick Latham. Come batterista nel novembre 1993 fa parte del tour con il cantante Fred Bongusto, nel frattempo collabora con il noto clarinettista jazz Hengel Gualdi. Con la Village Big Band diretta dal M°Sandro Comini dove appare in alcune trasmissioni televisive come Roxy Bar e Be Bop Alula (Red Ronnie su TMC), Jazz Art Orchestra diretta dal M° Giancarlo Gelmini dove nel 2006 partecipa al “Naco Festival” di Laigueglia (La Spezia), Ottovolante big band (classici della musica anni 60 italiana) Orchestra ritmico-sinfonica diretta dal M° Ennio Morricone, Orchestra RAI dell’Antoniano di Bologna M° Zavallone. Con il cantante Andrea Mingardi suona nel tour “Canto per te” (1998/99). Con le cantanti: Jenny B in occasione di concerti con la JAO, Con le bands acid-jazz: Funky Company, Bossa Nostra. Nella formazione instrumental-funk Tritony; con la Max Magagni band, con gli”Animal Soul Proj”, 8funk proj & Larry Ray (Drifters-Temptation). Nel febbraio 2005 batterista nel musical: “Porgy and Bess” di G. Gerswin, con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Di rilievo sono le collaborazioni artistiche con Al di Meola (1999) e Michael Brecker (2000). Come percussionista classico, ha collaborato con: Orchestra Teatro Comunale di Bologna, Orchestra dell’Arena di Verona, Orchestra Arturo Toscanini di Parma, Orchestra Teatro Regio di Parma, Orchestra Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestra Teatro Lirico di Cagliari, Ensemble musicale “Nextime” con il quale ha partecipato a prime assolute rappresentazioni.
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Mike Quinn
Nato negli USA dove studia timpani e percussione con Alexander Lepak, Simon Sternberg, e Vic Firth. Studi in Europa con Karl Peinkofer. Ha suonato come percussionista nelle orchestre di Indianapolis (USA), e della Bayerische Staatsoper, Monaco; e come timpanista nelle orchestre del Tonhalle di Zurigo, e del Teatro alla Scala, Milano. Oltre a tenere corsi e stages in tutta l’Europa, l'USA, e Cina, è tutore della percussione per l’orchestra giovanile “Gustav Mahler”, Vienna; altre attività pedagogiche presso la Civica Scuola di Musica, Milano, Conservatorio della Svizzera Italiana, Schleswig-Holstein Music Festival, Germania, e la Fondazione “Toscanini”, Parma.
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RStvnews - 13 Marzo 2010

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti



venerdì 12 marzo 2010

Fagnano Castello - Incontro con Monia Avolio

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Sabato 13 marzo prossimo, alle ore 10.30, a Fagnano Castello (Cosenza), nella sala consiliare, si terrà una interessante iniziativa: OMAGGIO ALLA LETTURA - Incontro con Monia Avolio, autrice del romanzo L’arcobaleno su Villa Farrese (editoriale progetto 2000).
Interverranno alla manifestazione, moderata dallo scrivente, Luigi Brusco, sindaco di Fagnano Castello; Lia Turano, responsa
bile AMI.BE.C. Calabria e Sandrino Splendore, presidente Centro Studi Sociali ed Economici “ Bruno Buozzi”.
Monia Avolio così spiega il suo lavoro: “
L'arcobaleno su Villa Farrese è prima di tutto la realizzazione di un sogno che porto nel cuore sin dall'infanzia: diventare una scrittrice, trasmettere la positività della vita e la bellezza dei sentimenti. La "favola" che ha animato la mia fantasia facendo rivivere i personaggi in un intreccio armonico di storie e descrizioni si articola in sette capitoli (proprio come i sette colori di uno splendido arcobaleno) che evidenziano sette precise fasi della vita della protagonista:il ritorno nel luogo natio, la manifestazione del dolore, l'amicizia, la condivisione del dolore, la voglia di riscatto, il ritrovarsi e il trionfo della verità, intesa come motore pulsante della vita stessa. Si evidenziano tra le righe due aspetti sociali: la pedofilia e la condizione femminile. La protagonista è un esempio di forza, di coraggio e di testimonianza da cui trarre un ottimo insegnamento”.
Nel corso della manifestazione sarà proiettato un video che ricostruisce l’ambientazione del romanzo.
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SILVIO RUBENS VIVONE
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RStvnews - 06 Marzo 2010

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti


venerdì 5 marzo 2010

Saracena: Trame preziose. L'arte tessile dei paramenti sacri

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Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici della Calabria
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA CALABRIA
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FESTA DELLA DONNA 2010
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Le donne di Umberto Boccioni
attraverso le opere e i suoi scritti
Cosenza – Palazzo Arnone
8 marzo 2010 - ore 11.00
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Trame preziose. L’arte tessile dei paramenti sacri
Saracena (Cosenza) - Chiesa di San Leone
8 marzo 2010 - ore 11.00

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La Soprintendenza BSAE della Calabria, diretta da Fabio De Chirico, celebrerà la Festa della donna con due iniziative di notevole spessore.
A Cosenza, presso palazzo Arnone, sarà rivisitata la figura femminile nelle opere di Umberto Boccioni esposte nella mostra Omaggio a Umberto Boccioni, allestita nelle sale espositive de
lla Galleria Nazionale di Cosenza, definita anche attraverso la lettura di brani tratti dagli scritti dell’artista. L’iniziativa è a cura di Nella Mari, storico dell’arte coordinatore e di Melissa Acquesta e Francesca Mandarino, storici dell’arte, con il coordinamento di Fabio De Chirico, Soprintendente.
A Saracena, invece, sarà presentata
un’esposizione di paramenti sacri. I tessuti di eccelsa valenza storico- artistica, di manifattura prevalentemente catanzarese e napoletana, vanno dalla fine del Quattrocento all’Ottocento. Relazioneranno, nella Chiesa di San Leone, Rosa Anna Filice, storico dell’arte coordinatore e Oreste Sergi, architetto.
La mostra avrà prosecuzione fino al 31 marzo prossi
mo.
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Trame preziose. L’arte tessile dei paramenti sacri
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Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici
ed Etnoantropologici della Calabria

Soprintendente: Fabio De Chirico
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Festa della donna 2010
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Le donne di Umberto Boccioni attraverso le opere e i suoi scritti
Cosenza – Palazzo Arnone
8 marzo 2010 - ore 11.00
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Trame preziose. L’arte tessile dei paramenti sacri
Saracena (Cosenza)
Chiesa di San Leone
8 marzo 2010 - ore 11.00
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Ufficio stampa: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Silvio Rubens Vivone - Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail:
sbasae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

Catanzaro: Premio "Vivarium", evento planetario

Massiccia adesione di poeti e scrittori di tutto il mondo.
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Catanzaro - In meno di due mesi, circa 2.800 visite provenienti da 22 nazioni di quattro continenti: sono i dati del Premio Vivarium di poesia, narrativa e saggistica promosso e organizzato dall’Associazione “Nuova Accademia dei Bronzi”, presieduta da Vincenzo Ursini; dati che riassumono in modo eloquente il grande interesse che sta suscitando l’iniziativa del sodalizio culturale catanzarese.
“Siamo in presenza di un evento planet
ario – ha commentato Ursini diffondendo i primi dati – che premia la serietà e la nostra continua disponibilità nei confronti di tutti coloro che, a vario titolo, si dedicano all’arte della scrittura”.
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Avere questi risultati, a meno di un mese dalla chiusura definitiva delle iscrizioni, significa che supereremo abbondantemente i dati, già eccellenti, della prima edizione e che il premio Vivarium, dedicato a Giovanni Paolo II per la poesia e a Magno Aurelio Cassiodoro, per la narrativa e la saggistica, sta diventando davvero un premio prestigioso e molto ambito”.
“Tanti autori, da tutte le città del mondo -
ha aggiunto Ursini - stanno condividendo questa nostra iniziativa partecipando con opere di indubbia qualità. Buenos Aires (Argentina), Porto Alegre (Brasile). Los Angeles, Tallahassee (Stati Uniti), Toronto (Canada), Sydney (Australia), Bubai (Emirati Arabi), Unknov (Turchia), Faro (Portogallo), Stoccolma (Svezia), Oslo (Norvegia), Dublino (Irlanda), Barcellona (Spagna), Bratislava (Slovacchia), Berlino (Germania), Marsiglia (Francia), sono solo alcune delle località più rappresentative, oltre a quelle italiane, dalle quale stanno arrivando centinaia di elaborati. Un successo, forse senza uguali in Italia, che sta prendendo piede grazie al nostro impegno e alla nostra esperienza. Il tutto senza chiedere niente a nessuno, ma con il semplice supporto dei nostri modesti mezzi economici”.
Ricordiamo che al Premio “Vivarium
di poesia, si partecipa inviando tre composizioni inedite in lingua italiana, contenute nei 35 versi, di cui almeno una a tema religioso o ispirata ad argomenti di carattere sociale.
La sezione saggistica è riservata ad opere inedite di argomento religioso o storico-sociale, mentre per la narrativa è consentito inviare un romanzo o una raccolta di racconti.
Gli elaborati vanno spediti in duplice copia, con firma ed indirizzo dell’autore, entro il 31 marzo, unitamente alla scheda di partecipazione che potrà essere scaricata dal sito www.ursiniedizioni.it o richiesta via fax al n. 0961.782980.
L’invio dei testi dovrà avvenire solo con posta prioritaria, intestando il plico a “Nuova Accademia dei Bronzi”, Via Sicilia 26, 881
00 Catanzaro. Non saranno accettati per nessun motivo plichi consegnati a mano presso la segreteria del Premio o fatti recapitare con mezzi diversi dai servizi postali. Per eventuali informazioni scrivere a premiovivarium@gmail.com. oppure telefonare al n. 380.4799720 dalle ore 8 alle ore 13.
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Giovanni Paolo II

mercoledì 3 marzo 2010

Musica e corpo in movimento, il Conservatorio di Cosenza propone il Metodo Feldenkrais

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Ministero dell’Università e della Ricerca
CONSERVATORIO DI MUSICA

Stanislao Giacomantonio
Portapiana - Convento di S. Maria della Grazie
COSENZA
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SEMINARIO
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Il Metodo Feldenkrais
scienza e poesia del corpo in movimento

e mente dell'azione
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Per favorire il benessere psico fisico e migliorare le prestazioni di cantanti e strumentisti, il Conservatorio “Stanisalo Giacomantonio” organizza un seminario sul Metodo Feldenkrais, che si terrà a Cosenza, presso la palestra dell’Istituto Superiore “Lucrezia della Valle” in Piazza Amendola. Il seminario, promosso dal Dipartimento di Canto e Teatro Musicale del Conservatorio, sarà tenuto da Sonia Commentucci secondo il seguente orario: 4 e 5 marzo dalle ore 15 alle ore 19, 6 marzo dalle ore 9,30 alle ore 13,30.
Il Metodo Feldenkrais è un sistema di educazione somatica che ingloba intelligenza e creatività, consapevolezza e armonia, intuizione ed estetica.
È scienza e poesia del corpo in movimento e della mente in azione. I suoi obiettivi sono di larga portata. Potenzia la consapevolezza di sé nelle azioni della vita quotidiana e nelle prestazioni lavorative, sportive, artistiche. Espande l’immagine di sé attuando una profonda integrazione tra azione, pensiero ed emozione.
Lo scienziato Moshe Feldenkrais (fisico e ingegnere israeliano naturalizzato britannico, vissuto fra il 1904 e il 1984) ha svolto la sua ricerca nel campo che sentiva più accessibile per ogni essere umano, a qualsiasi età e in qualsiasi

condizione egli si trovasse: il movimento. Feldenkrais intendeva l’apprendimento non il sapere molte cose, l’essere letterati, ma la capacità di organizzare se stessi e le funzioni dell’organismo, sia per realizzare le proprie intenzioni, sia per rispondere alle stimolazioni e alle richieste ambientali.
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Per informazioni rivolgersi alla prof. Maria Luisa Bigai 347.1333177- 333.6409863.
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Moshe Feldenkrais
“Io credo che l'unità di mente e corpo sia una realtà oggettiva. Non si tratta solo di parti collegate in qualche modo tra di loro, ma di un tutto che è indivisibile durante il suo funzionamento. Un cervello senza corpo non potrebbe pensare...”
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Nato nel 1904 a Slavuta (nell'odierna Ucraina), appena tredicenne lascia da solo la casa paterna per trasferirsi in Palestina, dove lavora come pioniere costruendo strade e case, e impara le arti marziali di autodifesa.
Ripresi gli studi in età adulta, nel 1928 è a Parigi, dove si laurea in ingegneria meccanica ed elettrica.Consegue poi un dottorato in fisica alla Sorbona, e collabora come ricercatore con Frèdèric Joliot-Curie.
Divenuto allievo di Jigoro Kano, ottiene la cintura nera di Judo e fonda il primo club di Judo in Francia. All'invasione tedesca di Parigi nel 1940 si rifugia in Inghilterra, dove lavora per il Ministero della Marina Britannica.
Alla fine della guerra ritorna in Israele. Qui diventa il primo Direttore del Dipartimento Elettronico delle Forze di Difesa dell'esercito israeliano.
Le sue conoscenze scientifiche, la sua formazione nelle arti marziali e un incidente al ginocchio, che gli crea gravi difficoltà, lo portano a elaborare un metodo pratico di lavoro sul corpo che espone in modo organico, nel 1949, nel rivoluzionario libro "Il corpo e il comportamento maturo".
I suoi punti di vista sull'ansia, sulla depressione, sull'importanza della diramazione vestibolare dell'ottavo nervo cranico sono, oggi, universalmente riconosciuti e accettati.
Dopo anni di lavoro pratico su migliaia di persone, si dedica all'insegnamento del suo metodo in Europa, negli Stati Uniti e in Israele.
Tra i suoi allievi: David Ben Gurion, Margaret Mead, Peter Brook, Yehudi Menuhin, Leonard Bernstein, Moshe Dayan. Muore in Israele nel 1984.
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Sonia Commentucci
Dopo la Maturità Linguistica frequenta la Scuola di Arte Drammatica “La Scaletta”, condotta da Giuseppe Manzari, assistente storico di Orazio Costa all’Accademia di Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma.
Approfondisce i suoi studi con i maestri: Jairo Cuesta e James Slowiak,ex collaboratori di J. Grotowski, guide del seminario “Ecologia Teatrale”; Germana Giannini, “Voce in volo”; Tapa Sudana, attore di Peter Brook; Sista Bramini e Francesca Ferri, “Teatro nella natura” (studi di rapporto fra voce-corpo-ambiente); Giovanna La Maestra, pedagoga della voce; alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma; Giovanna Marini, “Modi del canto contadino”; Maud Robart, pedagoga sul canto vibratorio haitiano.
Completa la sua formazione alla “Scuola di Formazione per Insegnanti del Metodo Feldenkrais” a Roma (termine 2007).
Alterna attività di interprete in scena e vocale (recitan Pirandello, Ionesco, Brecht con la Compagnia de La Scaletta di Roma, ha esperienze teatrali in America, come attrice e cantante, specialmente in Ohio, con James Slowiak e Jairo Cuesta, ex collaboratori di Jerzy Grotowskij) con l’attività di formazione alle Tecniche Feldenkrais- seminari di formazione e rieducazione, riguardo la voce, la postura ed il respiro, sia con gruppi di bambini che di adulti, in Italia e Germania.
Ha collaborato con:
- Giovanna Marini a Montepulciano, dal titolo “Musica per la libertà”,con le seguenti pièces: “La Déclaration des Droits de l’Homme”, scritta da G. Marini e “Canto General” scritto da M. Theodorakis;
- il gruppo di ricerca arte ed educazione della” Casa-laboratorio “di Cenci ad Amelia (Umbria), conducendo corsi e seminari sul Teatro, con bambini e ragazzi di ogni grado scolastico, sia nella suddetta struttura, sia nelle scuole. Lavora come educatrice delle arti espressive (teatro,canto, danze popolari del sud italia/pizzica, musica e movimento), in varie scuole della città di Roma;
- vari gruppi di musica popolare mediterranea, partecipando alla manifestazione del 6 marzo tenuta al Teatro Valle, dal titolo “Quando le straniere eravamo noi”, con Miriam Meghnagi;
- “Spettacolo itinerante di testi e canti della cultura mediterranea.” per i Borghi della Toscana;
- Giannattasio e Bologna, Professori dell’Università “La Sapienza” di Roma, per ricerche etnomusicologiche e filologiche di testi e canti della tradizione orale italiana;
- varie scuole di musica di Roma ove insegna canto;
- centri di ricerca sul movimento e sulla voce, come il “K77” in Kastanienallee a Berlino dove lavora come Trainer;
- la Cooperativa “Cospexa” di Roma, come operatrice teatrale, con un gruppo di ragazzi, anche differentemente abili, sul testo “Il barone rampante” di I. Calvino;
- prosegue lavori formativi e rieducativi, mettendo anche l’attenzione all’insegnamento del Metodo Feldenkrais, attraverso le lezioni di Cam (Conoscersi attraverso il movimento),e l’Integrazione Funzionale” (sedute individuali) sempre a gruppi di adulti, in Italia, Francia e Germania rivolti a musicisti, cantanti e a chi pratica le Arti Performative, creando una atmosfera efficace e gioiosa nell’apprendimento dell’artista.

martedì 2 marzo 2010

Catanzaro: ASP, corso per istruttori di fitwalking

Organizzato dall’U.O. di Diabetologia e Dietologia di Soverato.
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Catanzaro - Far stare bene attraverso la prevenzione. E’ questo l’obiettivo dell’Unità Operativa Complessa di Diabetologia e Dietologia dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, diretta da Giuseppe Pipicelli, che nei giorni scorsi, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Atleti diabetici, ha promosso e organizzato un corso per istruttori di fitwalking. “Obiettivo – dice Pipicelli – pienamente raggiunto per l’interesse che l’iniziativa ha suscitato negli addetti ai lavori”.
Il termine fitwalking, coniato dall’olimpionico Maurizio Damilano e da poco entrato nel dizionario Zingarelli, non significa altro, in modo molto espressivo, che camminare per stare in salute ed è una tecnica che consente di sfruttare al meglio il camminare ai fini del mantenimento della salute evitando movimenti sbagliati che possono vanificare il processo stesso ed inoltre produrre danni a muscoli e articolazioni.
Ed è stato proprio Maurizio Damilano a tenere il corso ai laureati in scienze motorie che collaboreranno gratuitamente con i servizi di diabetologia per introdurre tale tecnica come pratica sistematizzata nella terapia del diabete.
L’esercizio fisico insieme alla dieta sono un cardine fondamentale nella terapia del diabete e delle malattie metaboliche vera epidemia del terzo millennio. La modifica, infatti, dello stile di vita aiuta a mantenersi sani e a ridurre le complicanze spesso temibili di diabete e obesità.
Sono intervenuti all’incontro il dott. Pietro De Sensi Direttore Generale dell’A.S.P. di Catanzaro che ha portato i saluti dell’Azienda.
Presenti, inoltre, Antonio Ammendolia, Direttore della scuola di Scienze Motorie dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, e Antonio Sgromo, ex assessore comunale della città capoluogo e attuale presidente del Comitato Provinciale C.O.N.I..

RStvnews - 27 Febbraio 2010

News dal comprensorio di Squillace
A cura di Salvatore Taverniti


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