sabato 28 gennaio 2012

Storia della Rivoluzione Romana per Biagio Miraglia da Strongoli

Presentazione del volume 
Martedì 31 gennaio 2012 - ore 18.00
Sala Mostre e Convegni Gangemi Editore 
Via Giulia, 142 - Roma


Martedì 31 gennaio 2012 alle ore 18 presso la Sala Mostre e Convegni Gangemi Editore (via Giulia 142, Roma) verrà presentato il volume Storia della Rivoluzione Romana per Biagio Miraglia da Strongoli. Reprint con nota introduttiva di Lauro Rossi, pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.

Biagio Miraglia nacque a Strongoli nel 1823. Giovanissimo si affiliò alla Giovine Italia, divenendo seguace di Benedetto Mugolino. Prese quindi parte ai moti insurrezionali del 1844 che portarono alla fucilazione dei fratelli Attilio ed Emilio Bandiera. Condannato a vari anni di reclusione riuscì a fuggire e a raggiungere Roma nel 1849, dove ebbe un ruolo importante nella difesa della città. Da quell'esperienza trasse il volume Storia della rivoluzione romana, che nel 1851 contava già tre edizioni. Trasferitosi prima a Genova poi a Torino dal 1871 al 1877 fu il primo direttore dell'Archivio di Stato di Roma, per divenire poi prefetto di Pisa. Morì a Firenze nel 1885. Pochi se ne sono occupati perché, stranamente, in Italia il cibo fatica ancora ad essere considerato storia e cultura.

Interverranno alla presentazione:
Zeffiro Ciuffoletti, docente di Storia del Risorgimento Università di Firenze;
Dino Fioravanti, direttore Servizio Biblioteca Grande Oriente d’Italia;
Adolfo Noto, docente di Storia delle Dottrine Politiche Università di Teramo.

lunedì 23 gennaio 2012

Giornata della Memoria 2012
Martirano - Per non dimenticare "La Calabria al centro della Shoah"

A Martirano, piccolo centro montano in provincia di Catanzaro, sarà celebrata, il 30 e il 31 gennaio prossimo, presso l’Istituto Comprensivo “Don L. Milani”, la Giornata della Memoria 2012.
Il programma, elaborato dal dirigente scolastico Enrica Pascuzzi, prevede riflessioni, disegni e poesie da parte dei ragazzi; saluti di Francesco Bartolotta, sindaco di Martirano e un approfondimento di Antonio Sorrenti, presidente del Centro Studi Triveneto sulla Shoah.
L’attento studioso si soffermerà sulle vicende nazionali e calabresi legate alla Shoah: campo di concentramento a Ferramonti; la scuola a Ferramonti; gli ebrei scacciati dalla scuola nel 1938 in Italia; casi estremi di bambini ebrei internati nei micro campi che frequentano le scuole pubbliche; Cilly e la scuola d’infanzia di Ferramonti; le sorelle Bucci e il cugino De Simone da Fiume a San Saba, ad Auschwitz ad Amburgo.
L’iniziativa, dal titolo Per non dimenticare “La Calabria al centro della Shoah”, riveste grande valenza educativa poiché induce i ragazzi alla riflessione su un dramma che ha segnato in maniera profonda un’epoca (1940 – 1945) e sulla necessità di preservare la memoria “per non dimenticare” e nel contempo formare le coscienze delle nuove generazioni ad una sempre maggiore tolleranza e convivenza civile.

Silvio Rubens Vivone

Martirano (Catanzaro)

martedì 17 gennaio 2012

Reggio Calabria - Il lancio del giavellotto dalle origini ai nostri giorni

Giornata di studi - Giovedì 19 gennaio 2012
Biblioteca Comunale "De Nava"

Il Circolo Culturale “L'Agorà” di Reggio Calabria organizza per giovedì 19 gennaio a partire dalle ore 16,30 presso presso la sala conferenze "Diego Vitrioli" della Biblioteca Comunale "De Nava" una giornata di studi avente come titolo "Il lancio del giavellotto dalle origini ai nostri giorni".

Si tratta in buona sostanza di un excursus storico-artistico di tale strumento che venne utilizzato dall'uomo sin dai tempi primitivi per il suo sostentamento quotidiano .

Oltre ad essere usato come strumento per la caccia o a scopo bellico, il giavellotto venne utilizzato anche nello sport, infatti venne inserito nelle prime pratiche olimpiche, come quelle relative alla prima olimpiade del 776 a.C. nella specialità del Pentatlon, come testimoniato dallo storico e filosofo greco Senofonte nelle “Elleniche”.

La giornata di studi organizzata dal sodalizio reggino si terrà nei locali della sala conferenze "Diego Vitrioli" della Biblioteca Comunale "DE NAVA" e sarà coordinata dal Segretario del sodalizio organizzatore Natale Bova e di seguito la relazione del docente di scienze motorie Riccardo Partinico.

giovedì 12 gennaio 2012

Crotone - Una parte di storia ignorata raccolta e raccontata nel museo Melissa Palopoli di Crucoli

Sala P. Borsellino, Provincia Crotone
14 gen 2012 - ore 11.00

Appuntamento con la cultura, sabato 14 gennaio alle ore 11.00, nella Sala "P. Borsellino" della Provincia di Crotone. Una parte di storia ignorata raccolta e raccontata nel museo "Melissa Palopoli" di Crucoli. "Le terraglie inglesi e all’uso inglese nella Calabria del XIX° e XX° secolo"; "Gli anelli della Bottega Bizantina", primo album della collana Bibliotheca Umbriaticensis. L’archeologa Margherita Corrado, che ne è l’autrice, illustrerà entrambi con una breve presentazione in power point. L’iniziativa sarà presieduta dall’assessore provinciale alla Cultura Giovanni Lentini.

Nella foto: Museo "Melissa Palopoli" di Crucoli

lunedì 9 gennaio 2012

Le poesie di Mastro Bruno Pelaggi

A 100 anni dalla morte Ursini propone le opere del noto poeta dialettale serrese

CATANZARO - “La sua data di morte non è certa. Varia dalle notizie di Angelo Pelaia (16 gennaio 1012) a quelle di Biagio Pelaia (6 gennaio 1912), ma Bruno Alfonso Pelaggi, detto Mastro Bruno, nato il 15 settembre 1837 a Serra S. Bruno, da Garbriele e Giuseppina Drago, è indubbiamente una delle voci poetiche dialettali più interessanti e meritevoli d’attenzione della storia letteraria e sociale della Calabria. Ecco perché a 100 anni dalla sua morte, ci sembra opportuno proporre una raccolta organica delle sue poesie”.
E’ quanto scrive Vincenzo Ursini nel presentare il libro “Poesie” di Mastro Bruno che la sua casa editrice propone in questi giorni.
Mastro Bruno si trovò subito a fare i conti con il mondo che lo circondava: “un mondo - aveva scritto 35 anni fa il professore Giampiero Nisticò, tra i maggiori studiosi del poeta serrese - che seppure nel chiuso circolo d’un ambiente provinciale, avvertiva gli scossoni del grande movimento politico risorgimentale, e certo non solo di riflesso, se Serra San Bruno, il 17 giugno 1848, veniva occupata da circa 400 “rivoltosi”, beneficiati, a seconda delle tendenze, della nomea di “Nazionali” o di “Briganti”.
Falliti i moti rivoluzionari del ’48, Serra S. Bruno ebbe il piacere di ricevere la visita (di passaggio) di Ferdinando II che lasciò dietro di sé una scia di promesse e la concessione di pubbliche costruzioni che in realtà fecero di Serra un’oasi relativamente prospera e pacifica nel decennio successivo, stante anche il benevolo (quanto interessato) sguardo del Borbone alla zona che, con le miniere della vicina Ferdinandea, offriva una notevole possibilità di produzione mineraria anche e soprattutto a sfondo bellico.
In questo mondo, cui s’aggiungeva il fenomeno del brigantaggio fatto di nostalgici e di disperati, Mastro Bruno cercò di sfruttare al massimo le possibilità culturali che gli offriva la cura paterna del rev. Francesco Cuteri. Per seguire questa via, erano però necessari i mezzi che non ebbe modo di reperire. E diventò scalpellino, ma con la mente rivolta al sociale.
“Tutta la sua poesia, - aggiungeva Giampiero Nisticò – anche negli spunti che paiono più lontani, è aperta denuncia sociale. La denuncia sociale delle plebi meridionali che, a loro livello, non erano riuscite a trovare il loro aedo, che ne cantasse miseria e dignità, accettazione o iroso istinto di reazione. Ai ceti colti che proponevano un discorso culturale spesso vacuo e pretenzioso, Mastro Bruno opponeva l’istintività della sofferenza e della reazione, caratteristica delle plebi meridionali e realtà vissuta d’ogni giorno.
Nelle sue poesie (Littera allu Patritierni, Tu Signori, Alla luna, Littera a ‘Mbertu I arré d’Italia, O chi luci, tanto per citarne alcune) la fame è fame reale, la sofferenza è sofferenza reale, le disillusioni sono disillusioni reali e tutto contribuisce ad allontanare l’alba del riscatto.
Agli occhi del poeta-scalpellino si presenta in sintesi una realtà brutale, un destino di memoria verghiana che, implacabile come inarrestabile pressa, scende a schiacciare le larve d’umanità che hanno fame e sete reali, sulla terra. Prima che di giustizia nel Regno dei Cieli.
Un libro, questo delle Edizioni Ursini, prezioso per gli studiosi, piacevole per i lettori, ma soprattutto essenziale per i giovani che hanno la possibilità di far sì che non sfugga loro più di mano l’occasione per intendere meglio la realtà che li circonda e che li vedrà domani protagonisti.


Calendario d'Arte 2012 dell'Accademia dei Bronzi

A poco più di un mese dalla conclusione del Premio “Arte Incontro” che vasta eco ha avuto in tutti gli ambienti artistici della regione, l’Accademia dei Bronzi, presieduta da Vincenzo Ursini, propone in questi giorni per un’altra interessante iniziativa a favore dei pittori e dei poeti del nostro tempo: il calendario d’arte 2012.
“E’ una pubblicazione a distribuzione gratuita – ha commentato Ursini – che abbiamo realizzato con lo scopo di diffondere più capillarmente l’arte e la poesia di alcuni autori del nostro tempo che aderiscono alle nostre iniziative e che meritano di essere segnalati ad un più vasto pubblico per le loro grandi capacità espressive. Siamo, insomma, in presenza di qualificati pittori e poeti che lavorano da anni con ottimi risultati. Certo, altri meriterebbero di entrare nel nostro calendario, ma gli spazi limitati non ci hanno consentito di accogliere tutti, cosa che ci proponiamo di fare il prossimo anno”.
Composto da 12 fogli di grande formato (32x48,8 cm) il calendario accoglie 14 opere di 9 artisti (Caterina Rizzo, Pasquale Macrì, Massimo Marano, Rita Mantuano, Antonella Oriolo, Rosario Prosdoci, Domenico Virdò, Marianna Nadile e Marcello La Neve), alcuni dei quali presenti con due quadri.
I poeti inclusi sono stati invece 25, in rappresentanza di varie regioni, e precisamente: Bernardina Agresta, Luana Bono, Concetta Calautti, Cetty Cannavò, Francesco Saverio Capria, Ilaria Celestini, Vitaliano Costantino, Francesca Cuccia, Tina D’Agostino, Caterina Gabriele, Paola Eucalipto, Maria Bertilla Franchetti, Maria Pia Furina, Donata Fusar Poli, Grazia Giordano Alaimo, Giuseppe Macchi, Beniamino Miranda, Francesco Olivadoti, Rocco Pedatella, Alessandra Peveraro, Anna Raccardi, Flavia Risalvato, Mario Roperto, Vincenzo Ursini e Francesco Zaccone.
Autori noti e meno noti, che condividono da anni la passione per la poesia e che si sono affermati ad importanti manifestazioni quali il premio “Alda Merini” e il premio “Vivarium”.
Un calendario, insomma, che esce dai canoni tradizionali e che rappresenta un importante veicolo di diffusione e promozione dell’arte e della cultura più autentica e viva del nostro tempo.

Il Calenadrio d'Arte 2012
dell'Accademia dei Bronzi
(clicca sui mesi per ingrandire)

 


















 


















 


















 


















 


















 

domenica 1 gennaio 2012

Tiriolo - Natale sotto le Stelle

Lunedì, 2 gennaio 2012
Museo della religiosità e dell'arte sacra. Piazza Italia
Ore 17.00 - LA CONQUISTA DELLO SPAZIO - L'avventura dell'uomo alla conquista dello spazio raccontata da Tommaso Sorrentino.
Ore 21.00 - Telescopi in Piazza Italia per l'osservazione guidata della Luna e degli altri CORPI del SISTEMA SOLARE visibili.

Venerdì, 6 gennaio 2012
Museo della religiosità e dell'arte sacra
Ore 15.30, 16.45, 18.00
RACCONTI MITOLOGICI sotto la cupola del Planetario Itinerante Melquíades




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