Sellia - “Ho accolto con entusiasmo “Pinko” a Sellia perchè è una occasione di crescita culturale per il paese, un veicolo per accostare il nostro territorio alla cultura”.
E’ stato questo il commento a caldo del sindaco Davide Zicchinella, nel porgere il saluto a nome dell’amministrazione comunale di Sellia che ha promosso, unitamente all’Accademia dei Bronzi, la presentazione del volume “Le fantastiche avventure di Pinko” di Rosa Teresa Lamanna, pubblicato dalle Edizioni Ursini di Catanzaro.
Con l’autrice, all’incontro hanno partecipato Carmela Sutera, docente di lettere negli Istituti Superiori, e la violinista Federica Mazza che ha accompagnato la lettura di alcuni brani.
Serata emozionante, magica atmosfera, coinvolgente musica di violino, sala consiliare gremita: un mix che fa bene certamente a tutti, ed in particolare ai nuovi autori calabresi, come la selliese Rosa Teresa Lammanna, verso i quali la casa editrice Ursini ha indirizzato parte del suo programma editoriale.
“Pinko – ha sottolineato la relatrice Carmela Sutera – non è un semplice libro di fiabe ma molto di più, perché tratta anche argomenti di attualità e socio-politici spesso drammatici. Il protagonista è un bambino che per le sue genuine idee può essere un punto di riferimento per tutti. Con questo libro Rosa Teresa Lamanna ci fa entrare in un mondo fantastico dove bene e male convivono e lottano. Sono favole per bambini globalizzati, vale a dire di bambini-adulti in cui il protagonista è pienamente inserito nella realtà in cui vive”.
“Il lettore - ha aggiunto - viene portato per mano in un mondo dove tutto è possibile e dove, soprattutto, il bene prevale sul male, anche se non sempre la realtà è così bella”.
“Dovremmo prenderlo ad esempio – aggiunge l’autrice – perché non perde mai occasione per ricordarci che la vita è bella, ma solo se vissuta all’insegna dei valori universali ed eterni e che pertanto ha un profondo significato solo se c’è amicizia fra gli uomini”.
Con una scrittura scorrevole, decisamente pregnante e ricca di contenuti, Rosa Teresa Lamanna muove il suo piccolo protagonista, visibile e invisibile, usando i fili del sentimento e dell’altruismo. E’ invisibile il piccolo protagonista, ma è presente a trecentosessanta gradi sempre e ovunque dove c’è qualcosa da sistemare, da risolvere a favore di chi soffre. Lo troviamo, così, in Palestina alle prese con il terrorismo, in Giappone a tu per tu con il popolo del vulcano stregato alla ricerca della fiamma sacra, in Perù in un piccolo villaggio andino, in Scandinavia nel regno dei Trolls (gli acerrimi nemici del Sole), in Afghanistan dove anche i bambini vengono addestrati per diventare “macchine da guerra”, in Africa, nei pressi di Londra con Babbo Natale, a Napoli dove il parco stupendo su cui si affacciava il Vesuvio era stato trasformato in una fetida discarica”.
Un bambino di oggi che, grazie alla sua bontà d’animo, riesce a modificare in senso positivo il corso degli eventi. Quella bontà di cui il mondo attuale sente tanto bisogno.
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