sabato 13 agosto 2011

INCONTRO SU “GARIBALDINI E BRIGANTI”

Gimigliano 11.8.2011 - “Garibaldini e briganti in Calabria” è stato questo il tema di un interessante dibattito che si è tenuto a Gimigliano nei giorni scorsi. organizzato dall’Amministrazione Comunale.
Dopo il saluto del sindaco massimo Massimo Chiarella e dell’assessore Peppina Minervini hanno relazionato gli storici Domenico Montuoro e Antonio Iannicelli.
Montuoro ha parlato dei briganti della provincia di Catanzaro, presentando il libro “Il brigantaggio nel catanzarese” di Silvestro Bressi, pubblicato nei mesi scorsi dalle Edizioni Ursini. Un libro di grande interesse storico-antropologico perché l’autore sviluppa aspetti inediti del brigantaggio, facendo riferimento a documenti mai pubblicati prima e ad una solida tradizione orale sapientemente miscelata con quanto contenuto negli atti ufficiali. Di particolare rilievo anche la seconda parte del volume, a cura dell’antropologo Vito Teti, che analizza i risvolti sociali di quel fenomeno.
La figura del brigante, dal punto di vista antropologico e sociale, nel volume edito da Ursini, viene infatti analizzata da Teti con numerose citazioni di documenti, attinti da una corposa bibliografia. Il libro, insomma, è il frutto di una ricerca laboriosa e unica che sicuramente offrirà, agli appassionati e agli studiosi più esigenti, significativi spunti di riflessione e di indagine
Antonio Iannicelli, autore del volume di recente pubblicazione Giuseppe Pace, colonnello di Garibaldi e deputato nazionale della Calabria Citra, ha invece parlato di alcune figure meridionali poco note che contribuirono con impegno e passione a popolare la scena del movimento per l’Unità d’Italia. Tra questi, in particolare, Giuseppe Pace di Castrovillari, una delle più geniali figure del risorgimento nazionale, della quale si è interessata recentemente Annita Garibaldi, nipote dell’eroe dei due mondi.
Pace, sostiene Iannicelli, come altri garibaldini calabresi, fu prima un uomo d’azione poi un esecutore di alti incarichi necessari per ristabilire l’orine ed il rispetto della proprietà privata nel Meridione.
A conclusione delle interessanti relazioni la cantastorie Francesca Prestia ha proposto alcune storie di briganti della Sila catanzarese utilizzando una xilografia raffigurante scene di vita del capobanda Pietro Bianco e della sua amata Generosa Cardamone.


martedì 9 agosto 2011

San Marco Argentano - Estate sotto le stelle

San Marco Argentano (Cosenza), città normanna che ha nel patrimonio storico-artistico il suo punto di forza, annovera associazioni di varia natura e comitati che con impegno e dedizione si prodigano per assegnare all’antica Argentanum il primato che le compete. Fra questi si segnala il Comitato Quartiere sempre vivo che con la manifestazione denominata Estate sotto le stelle regalerà, dal 12 al 13 agosto prossimo, nel suggestivo rione Santa Maria, due giornate all’insegna del divertimento, della gastronomia e della buona musica.
Questo in dettaglio il programma previsto. 12 agosto 2011: ore 21.00, Dionira By Antonella Ruggiero. Sabato 13 agosto: ore 20.00, artisti di strada; ore 21.00, sagra della fresa cunzata; ore 21.30, il cabaret di Pino Gigliotti; ore 22.00, spettacolo musicale con Ottavio Giglio e la sua band. La kermesse sarà conclusa dai sempre graditi fuochi pirotecnici. Saranno presenti, inoltre, stands con degustazioni.

Silvio Rubens Vivone

San Marco Argentano - Torre normanna dell’XI secolo


San Marco Argentano - La Benedetta


San Marco Argentano - Chiesa della Riforma

Paolo Arcuri finalista al Premio "Rocca Petrosa" con il romanzo “Sandali di ortica” edito da Ursini

Da operaio edile a promettente scrittore.

Carlopoli - Paolo Arcuri, nato e residente a Carlopoli, pubblica il suo primo romanzo con le Edizioni Ursini di Catanzaro ed entra subito nella terna dei finalisti del premio letterario “Terra Petrosa”, organizzato dal Comune di Vibonati (Salerno) e giunto alla quinta edizione.
"Sandali di ortica", questo il titolo del libro, riesce quindi a catturare l’interesse della qualificata giuria tecnica ed entra a pieno titolo tra i tre libri che domenica 21 agosto, nella piazza principale del borgo marinaro di Villammare di Vibonati, alla presenza dei rispettivi autori, si contenderanno il Premio “Terra Petrosa” 2011, sulla base dei voti che esprimeranno 50 lettori-elettori ai quali l’amministrazione comunale ha già distribuito i tre libri finalisti.
Gli altri due romanzi sono ”Re di bastoni, in piedi” di Francesca Battistella e “Il compleanno di mia madre” di Maria Regina Simonetti.
“Essere finalista in un premio così prestigioso - ha dichiarato Paolo Arcuri - è già un grande onore che mi spinge a coltivare con passione questo bellissimo hobby. Ecco perché sento la necessità di ringraziare l’editore Ursini per aver creduto in me, ma soprattutto per aver inviato il mio volume, tra i tanti che ha pubblicato, a questo prestigioso premio riservato alla narrativa edita. Tutto avrei pensato tranne che io, operaio edile in una regione così avara di occasioni, sarei riuscito a scrivere un libro che potesse suscitare l’interesse di qualificati giurati”.
“Attraverso Sandali di ortica (sottotitolo: storia di un sovversivo calabrese) - sostiene Nuccia Fratto Parrello - Paolo Arcuri consegna ai lettori il messaggio e la responsabilità di trovare le mille facce del male nella vita e nella Storia”.
Accanito lettore e cultore appassionato di memorie, l’autore costruisce il suo romanzo, che definisce di “carattere storico”, sulla base di alcuni episodi del nonno, vissuto durante l’epoca fascista; episodi che la madre gli ha raccontato con dovizia di particolari.
“Da sempre - sottolinea Arcuri - mi ha affascinato la figura di quest’uomo, che io non ho mai conosciuto, essendo nato due anni dopo la sua morte. E’ l’incredibile e travagliata esistenza di un contadino, quasi analfabeta, costretto dalla miseria ad emigrare in Francia per lavoro. Lì fu coinvolto politicamente nella militanza antifascista comunista, che lo portò a subire per lunghi anni, fino alla caduta del regime, l’infame marchio della rubrica di frontiera, dove fu notificato come sovversivo politico di fede comunista”.
Un romanzo, quindi, con le giuste credenziali per suscitare grande interesse.


venerdì 5 agosto 2011

Cosenza - Mostra ARTE SVELATA. Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte

Prorogata fino al 31 agosto 2011


La mostra Arte svelata - Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte, allestita a Cosenza, Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e della Galleria Nazionale di Cosenza, considerato il successo ottenuto, è prorogata fino al 31 agosto 2011. L’esposizione è curata da Fabio De Chirico, soprintendente BSAE della Calabria, con il coordinamento organizzativo di Domenico Bloise.
La mostra presenta alcuni capolavori di proprietà del Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) provenienti dal Museo Civico di Altomonte (Cosenza) databili per lo più al Trecento e ai primi decenni del Quattrocento e che raccontano di eccezionali e spesso aggiornatissimi episodi di committenza e collezionismo feudale.
La rassegna si apre con la pregevole tavola del senese Simone Martini raffigurante San Ladislao. L’opera, che venne ascritta al maestro toscano da Giovanni Paccagnini nel 1948, contiene in nuce elementi riconducibili alla pittura gotica della prima metà del Trecento. Verosimilmente commissionata da Filippo Sangineto, feudatario di Altomonte, è espressione del gusto di un potere signorile colto e raffinato.
Il percorso espositivo continua con le due tavole di Bernardo Daddi raffiguranti San Giovanni Battista con Santa Maddalena e Sant’Agostino con San Giacomo, probabilmente parti di un trittico il cui pannello centrale è andato disperso.
Segue la Madonna delle Pere, l’enigmatica tavola attribuita a Paolo di Ciacio da Mileto.
L’altarolo con storie della Passione di Cristo, commissionato dalla contessa Cobella Ruffo, è opera che segna una netta linea di demarcazione rispetto ai contemporanei sviluppi stilistici dell’arte locale.
Il percorso si chiude con le due finissime lastre in alabastro, con storie della Vita della Vergine e storie della Vita di Cristo e Giudizio Universale, scolpite a bassorilievo da maestri francesi.

Bernardo Daddi, Sant’Agostino con San Giacomo


Altarolo


Bernardo Daddi, San Giovanni Battista con Santa Maddalena


Paolo di Ciacio, Madonna delle Pere


Simone Martini, San Ladislao


Due finissime lastre in alabastro, con storie della Vita della Vergine e 
storie della Vita di Cristo e Giudizio Universale


ARTE SVELATA
Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte
Cosenza – Palazzo Arnone
Prorogata fino al 31 agosto2011

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Coordinamento organizzativo: Domenico Bloise
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246

LEGGI ANCHE:
- Cosenza, Palazzo Arnone - Inaugurazione della mostra ARTE SVELATA
- ARTE SVELATA - Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte
- Cosenza - Presentazione Mostra ARTE SVELATA

San Marco Argentano - L' Aurora nelle quattro stagioni. Conversazione con Rita Fiordalisi



Sabato 6 agosto prossimo, alle ore 18.00, presso la sala consiliare di palazzo Santa Chiara di San Marco Argentano (Cosenza), si terrà una Conversazione con Rita Fiordalisi, autrice del volume L’Aurora nelle quattro stagioni (Edizioni Orizzonti Meridionali).
Partecipano all’iniziativa moderata dallo scrivente: Alberto Termine, sindaco di San Marco Argentano; Carmelina Acciardi, presidente CIF - Sezione San Marco Argentano; Alessandra Solamo, consigliere comunale; Virginia Mariotti, vicepresidente CIF Provinciale; Adriano Ritacco, presidente Club Unesco San Marco Argentano; Viviana Manfredi, Centro Internazionale di Studi sull’Arte Normanno-Sveva e Adele Bonofiglio, funzionario Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria.
Il libro narra l’amore per le tradizioni culinarie dell’antica terra di Calabria. Il ricettario è diviso per stagioni e al suo interno trovano spazio antipasti, primi, secondi, contorni, dolci e conserve. Ad ogni ricetta viene affiancato un detto calabrese oppure un’espressione tipica. Il testo è corredato da un corposo apparato iconografico a conferma del rapporto che la pittura ha sempre intrattenuto con la vita quotidiana.
L’autrice è bibliotecario direttore coordinatore presso la Biblioteca Nazionale Universitaria Cosenza con le funzioni di responsabile dell’aula multimediale. Ha partecipato ad iniziative e convegni di ampio respiro e si è distinta per apprezzate pubblicazioni.

 Silvio Rubens Vivone
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