La figura di fra Albenzio de Rossi, il frate eremita originario di Cetraro, è stata ricordata in Campidoglio a Roma in un convegno promosso dall’onorevole Domenico Naccari, delegato del sindaco di Roma, Alemanno, ai rapporti con le comunità regionali. Al convegno hanno partecipato, fra gli altri partecipato, istituzioni, esponenti del mondo politico, artistico e culturale nonché alti prelati, tra cui il Cardinale Paul Poupard, presidente dell’emerito pontificio Collegio della cultura e il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta.
A moderare i lavori, il parroco di Cetraro Don Ennio Stamile, profondo conoscitore della storia di fra Albenzio, che ha ringraziato quanti gli hanno manifestato solidarietà e vicinanza dopo le pesanti intimidazioni ricevute nei giorni scorsi in Calabria.
Alla presenza di una folta e qualificata platea si è aperto il dibattito sulla storia e le opere del frate cetrarese, morto a Roma nel 1606 dopo un lungo peregrinare.
Il frate, è stato detto, “fu un’umile eremita calabrese che si incaricò di aiutare i più deboli della società. Un esempio per tanti che hanno abbracciato nei secoli la fede Cristiana. Fra Albenzio, fu una venerabile figura religiosa del XVI secolo che, pur discendendo da famiglia benestante, preferì intraprendere il suo cammino come eremita, vagando per i luoghi sacri simbolo della religione Cristiana. A fra Albenzio si deve il trasporto della sacra Icona della Vergine, Maria delle Grazie, da Gerusalemme a Cetraro.
Alla sua morte nel 1606 il suo corpo fu sepolto presso la Chiesa dell’Ascenzione, dove secondo il suo desiderio fu collocata un’effigie della Madonna. Nel 1941 la Chiesa fu demolita, e i resti mortali del frate vennero dispersi, mentre la venerata immagine della Vergine collocata sulla sua tomba, venne trasferita presso la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Trionfale, dov’è tuttora venerata e conservata accanto ad una lapide funeraria”. La sacra Icona, nei mesi scorsi, è stata portata per due giorni a Cetraro dopo 500 anni, proprio su iniziativa del parroco cetrarese Don Stamile, che ha dato modo alla comunità di fedeli di poter venerare la sacra immagine e al tempo stesso di percorrere “i passi” di fra Albenzio de Rossi.
Tra i relatori del Convegno, erano presenti lo storico d’arte arch. Carlo Andreoli, monsignor Sandro Corradini, promotore di Giustizia per la congregazione per le cause dei Santi, il dott. Francesco Marsico, vice direttore vicario Caritas italiana, il prof. Francesco Ricciardi Celsi docente di Diritto canonico presso L’università Lumsa di Roma, il Dott. Francesco Antonietti , presidente nazionale della confederazione confraternite Diocesi d’italia, ed il dott. Emanuele Mariani, storico del territorio.
Al termine dell’incontro la dott.ssa Antonella Freno, presidente della Commissione nazionale Patrimonio artistico e l’onorevole Naccari hanno fra gli altri premiato, con il prestigioso volume “la Lupa di Roma” la stilista calabrese, Luana Polimeni che nei giorni scorsi ha fatto il suo debutto nella Capitale nella splendida Sala Olimpo del Grand Hotel De La Minerva all’haute couture che ogni anno AltaRoma propone nell’ambito del calendario delle sfilate.
Un momento del convegno in Campidoglio
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