domenica 13 novembre 2016

Alla scoperta del Medio Evo calabrese

Alla XIV edizione del Festival d’autunno di Catanzaro:
“KALON BRION. LO SPIRITO DELLA CALABRIA, LA CALABRIA DELLO SPIRITO"

ALLA SCOPERTA DEL MEDIO EVO CALABRESE
Martedì 15 novembre, ore 18.00 - Museo MARCA - Catanzaro

PRESENTAZIONE DEL FILM DOCUMENTARIO "GOD BLESSED CALABRIA"
realizzato dal regista Erminio Perocco
A seguire
"LA CALABRIA TERRA D’INCONTRO TRA ORIENTE E OCCIDENTE"
Chiara Raimondo, archeologa (Biografia)
Francesco Cuteri, archeologo (Biografia)
Erminio Perocco, regista
 
Si può raccontare, in 20 minuti e attraverso le immagini, una storia ricca e complessa come quella che ha caratterizzato il Medio Evo calabrese? Lo si può fare se dietro la cinepresa c’è l’occhio attento di un autore e regista che in questi anni si è affermato all’attenzione del grande pubblico per la realizzazione di diversi docu-film che si discostano dal genere documentaristico tradizionale. 
Si tratta di Erminio Perocco al quale Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival d’Autunno, ha affidato la produzione originale di un video nel quale fare emergere le peculiarità della Calabria d’epoca bizantina- normanna. S’intitola “God blessed Calabria” e sarà proiettato, per la prima volta, il prossimo 15 novembre nelle sale del Museo Marca di Catanzaro, in apertura del ricco programma degli eventi culturali del Festival. 
E anche Perocco sarà presente alla “prima”, per illustrare la filosofia che ha caratterizzato questo lavoro. «Non è un documentario classico – afferma – anzi ho cercato di discostarmi da un’impostazione che avrebbe potuto risultare pesante all’occhio dello spettatore. Si tratta certo di un lavoro di valenza culturale ma posso senza dubbio affermare che è stato fatto in modo non convenzionale». 
L’obiettivo è quello di far scoprire delle bellezze che probabilmente nemmeno i calabresi conoscono. «Non c’è certo la presunzione di pensare che questo – prosegue - possa essere considerato un filmato esaustivo. Piuttosto c’è l’ambizione di affascinare chi lo guarda con un mix che a me non appare per nulla scontato aprendo una sorta di “porta” su qualcosa di nuovo, su un territorio che possiede tante ricchezze che non si trovano nel resto d’Italia». 
Per il regista la Calabria si presenta come una terra « che forse cela troppo i suoi misteri», ma proprio questa potrebbe essere la sua forza attrattiva. Veneto, Perocco non ha difficoltà ad ammettere che questo lavoro gli ha dato l’opportunità di conoscere una regione del tutto diversa dai soliti luoghi comuni. «E’ una terra dall’incredibile ricchezza culturale. E si badi bene: non soltanto per il suo periodo magnogreco o per quello romano. Nel Medio Evo era tra i posti più ricchi d’Italia tanto che era meta degli emigrati che arrivavano dal Nord. Era fiorente all’interno di un ambito culturale vivace. E’ un esempio straordinario per capire come funziona il mondo: ci sono notevoli inversioni di tendenza – aggiunge – e ciò che oggi è ricco domani può diventare povero. E viceversa». 
“God blessed Calabria” è così un documento esclusivo del Festival «che può e deve diventare – conclude Perocco – uno spot positivo per questa regione. Anche per i calabresi stessi e, soprattutto, per i più giovani. Sarebbe infatti utile che gli studenti lo guardassero per radicare in loro l’idea di vivere in una terra ricca di storia e cultura». 
C’è così grande attesa per vedere questo docu-film che sarà, subito dopo, commentato dagli archeologi Chiara Raimondo e Francesco Cuteri. Toccherà a loro dibattere sulla “Calabria terra di incontro tra Oriente e Occidente”.



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