Consegnati i premi dell’Accademia dei Bronzi e delle Edizioni Ursini
CATANZARO - “Abbiamo assistito a tante manifestazioni d’arte, ma una serata come questa rimarrà indelebile nella nostra mente. Mai come oggi siamo stati così ampiamente gratificati e onorati”.
E’ il commento a caldo di Caterina Rizzo, pittrice di Santa Maria di Ricadi residente a Pizzo Calabro, a conclusione della premiazione dei vincitori del Premio “Arte Incontro”, promosso e organizzato dall’Accademia dei Bronzi e dalle Edizioni Ursini, tenutasi domenica sera nella splendida cornice di Palazzo Fazzari di Catanzaro.
Analoghi commenti sono arrivati anche dagli altri artisti premiati (Pietro Lamonica, Marcello La Neve, Pasquale Macrì, Rita Manutano, Massimo Marano, Marianna Nadile, Antonella Oriolo, Rosario Prosdoci e Domenico Virdò) e dal numeroso pubblico che ha riempito la Sala Conferenze del Circolo Unione.
“Manifestazioni come queste – hanno aggiunto Domenico Macrì e Antonella Oriolo – meritano tutto il nostro sostegno perché danno lustro all’intera Calabria”.
Aperto con i saluti del preside G. Battista Scalise, l’incontro si è sviluppato in tre momenti: la consegna dei riconoscimenti ai vincitori, un omaggio a tutti i presenti del volume “Mio padre Raffale” di Nino Loprete, e un recital di poesie di alcuni poeti aderenti all’Accademia dei Bronzi, tra i quali Maria Pia Furina, Caterina Tagliani, Giuseppe Gregorace e Mario Roperto.
Tre momenti che sono stati sapientemente “legati” da piacevolissimi brani musicali eseguiti al pianoforte da Teresa Grandinetti. Valletta d’eccezione, l’avvocato Letizia Furina.
Le motivazioni critiche dei premiati, le cui opere saranno utilizzate per la stampa del calendario d’arte 2012 che l’Accademia dei Bronzi presenterà a fine dicembre, sono state lette da Vincenzo Ursini, mentre i pittori Pino Veraldi e Jeso Marinaro, a nome degli artisti catanzaresi, hanno indirizzato un breve saluto ai colleghi delle altre città della Calabria intervenuti alla manifestazione. Presenti, tra gli altri, il Maestro Giovanni Marziano, artista di valenza nazionale, che ha seguito con grande interesse l’intera serata; lo scrittore Silvestro Bressi, coautore, con il docente universitario Vito Teti, del volume “Il brigantaggio nel catanzarese”, e il professore Antonio Benefico, responsabile della biblioteca “Tabor - Historia cathacensis”, di recente istituzione presso lo storico Oratorio del Carmine.
Con “Arte Incontro” - ha detto Ursini - abbiamo scelto opere ricche di una compostezza formale palpabilissima, di un soffuso lirismo procedurale e di giochi efficaci di ombre e penombre che mettono in luce una piacevole visione d’assieme unitamente ad una indubbia qualità di sintesi pittorica presente in ciascun artista.
Di grande effetto le tele di Antonella Oriolo realizzate in stoffa con passaggi cromatici di grande effetto; Pasquale Macrì, pittore a tutto tondo che rappresenta il meglio dell’arte calabrese del nostro tempo, Massimo Marano, autore legato ad una palpabile e compiuta aderenza ai perché di un vivere quotidiano, e di Caterina Rizzo che ha proposto diversi soggetti, tra i quali una piacevolissima rappresentazione di Corso Mazzini dal titolo “Passeggiata all’imbrunire a Catanzaro”.
La città capoluogo è stata ritratta efficacemente anche da Pietro Lamonica, mentre Marcello La Neve, con un’incisione su foglia oro, e Rita Mantuano, hanno proposto soggetti che rimandano a visioni spirituali e oniriche di impatto immediato.
Ai paesaggi calabresi hanno fatto invece riferimento Marianna Nadile, selezionata per l’opera “Scorcio paesano”, e Domenico Virdò, autore di “Borgo marinaro”. I mestieri quasi scomparsi della Calabria, sono stati infine trattati efficacemente da Rosario Prosdoci, artista catanzarese presente alla rassegna con “La bottega del calzolaio” e “Ritorno dai campi”.
Particolare attenzione Ursini l’ha posta nei confronti di Massimo Marano, pittore di Avellino, presente alla collettiva con due eccellenti opere dal titolo “L’attesa” e “L’angolo dei ricordi” e di Domenico Macrì di Dinami.
“L’adesione di artisti come Massimo Marano e Domenico Macrì - ha concluso il presidente dell’Accademia dei Bronzi” - ci stimola a continuare sulla strada intrapresa, fatta di impegno e soprattutto di scelte altamente qualificate”.
Una serata magica che ha soddisfato tutti e che ha confermato quanto sia indispensabile che le Istituzioni locali pongano maggiore attenzione nei confronti delle associazioni che lavorano con serietà e impegno, come sta facendo da anni l’Accademia dei Bronzi.
Benefico, Ursini, Scalise, Veraldi, Marinaro, Loprete, Furina
Macrì, Rizzo, Oriolo e Prosdoci
Da sinistra, Lamonica, Nadile, Virdò, Mantuano e La Neve
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