Dopo due interessanti approfondimenti su Coriolano Martirano, vescovo e Pietro Negroni, pittore, che hanno segnato positivamente la città di San Marco Argentano (Cosenza), il ciclo di conferenze Naturalismo, metafisica e maniera moderna nella Calabria del Cinquecento approda a Cosenza.
Si celebreranno, infatti, nella città bruzia Bernardino Telesio e Tommaso Campanella, esponenti di primo piano della cultura calabrese del Cinquecento.
Questo, di seguito riportato, il programma delle iniziative che si terranno a Cosenza, Palazzo della Provincia, Salone degli Specchi.
Lunedì 21 novembre 2011: Bernardino Telesio. Dopo la presentazione, ore 9.30, della medaglia ufficiale di Bernardino Telesio (nella foto a sinistra), realizzata dallo scultore Eduardo Bruno sono previsti interventi di Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza; Gerardo Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza; Eduardo Bruno, presidente del Centro Internazionale di Studi sull’Arte Normanno-Sveva; Adriano Ritacco, Tesoriere Nazionale della Federazione Italiana Club e Centri Unesco. Subito dopo Leopoldo Conforti, accademico cosentino, relazionerà su Telesio Poeta e lo studioso Cesare Vasoli darà un contributo sempre sul filosofo cosentino. Alle ore 11.00 si aprirà il laboratorio didattico, curato da Eduardo Bruno. Sarà possibile far realizzare ai convenuti una “prova del piombo” e una di coniazione utilizzando antiche attrezzature.
Martedì 22 novembre 2011: Tommaso Campanella. Ore 9.30 (nella foto a sinistra) presentazione della medaglia ufficiale di Tommaso Campanella 8, realizzata dallo scultore Eduardo Bruno. Seguiranno relazioni: Vincenzo Ferraro, dirigente scolastico, proporrà Tommaso Campanella e noi e Coriolano Martirano, segretario perpetuo dell’Accademia Cosentina, illustrerà L’Accademia Cosentina tra Umanesimo e Rinascimento. Alle ore 11.00 si riaprirà il laboratorio didattico.
I lavori di entrambe le giornate saranno moderati dalla giornalista Rosalba Baldino.
L’iniziativa è promossa dal Centro Internazionale di Studi sull’Arte Normanno-Sveva e dal Club Unesco San Marco Argentano.
Silvio Rubens Vivone
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