Il Conservatorio di Cosenza prenderà parte alla manifestazione, programmata per il 1 marzo, organizzata dal Comune di Cosenza come avvio delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Protagonista sarà il professor Ugo De Siervo, Presidente della Corte Costituzionale.
Sul palcoscenico del Teatro “Rendano” saliranno Orchestra e Coro del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, 130 elementi fra docenti, studenti dei corsi superiori ed ex allievi. Il coro è stato preparato dal M° Luciano Luciani, dirigerà il M° Donato Sivo.
Il programma musicale è stato impaginato tenendo conto dell’importante occasione celebrativa. È incentrato sul repertorio dell’Ottocento italiano: pagine di Giuseppe Verdi e di Gioachino Rossini che hanno contribuito a creare la coscienza musicale nazionale del popolo italiano e rappresentano l’emblema sonoro di un periodo storico.
La cerimonia sarà aperta dall’Inno di Mameli, il concerto si concluderà con la Sinfonia tratta da
I Vespri Siciliani di Verdi. Questa Sinfonia, insieme a quella del Nabucco e maggiormente i celebri cori “Và pensiero” (sempre dal Nabucco) e “O Signore, dal tetto natio” (da I Lombardi alla prima crociata) sono associati ai moti risorgimentali. Molto conosciute e apprezzate dal pubblico risultano le Ouverture delle opere di Rossini. Saranno eseguite quelle del Guglielmo Tell e dell’Italiana in Algeri; considerate dei capolavori, sono fra i migliori frutti dell’Italia musicale dell’epoca.
Sul palcoscenico del Teatro “Rendano” saliranno Orchestra e Coro del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, 130 elementi fra docenti, studenti dei corsi superiori ed ex allievi. Il coro è stato preparato dal M° Luciano Luciani, dirigerà il M° Donato Sivo.
Il programma musicale è stato impaginato tenendo conto dell’importante occasione celebrativa. È incentrato sul repertorio dell’Ottocento italiano: pagine di Giuseppe Verdi e di Gioachino Rossini che hanno contribuito a creare la coscienza musicale nazionale del popolo italiano e rappresentano l’emblema sonoro di un periodo storico.
La cerimonia sarà aperta dall’Inno di Mameli, il concerto si concluderà con la Sinfonia tratta da
I Vespri Siciliani di Verdi. Questa Sinfonia, insieme a quella del Nabucco e maggiormente i celebri cori “Và pensiero” (sempre dal Nabucco) e “O Signore, dal tetto natio” (da I Lombardi alla prima crociata) sono associati ai moti risorgimentali. Molto conosciute e apprezzate dal pubblico risultano le Ouverture delle opere di Rossini. Saranno eseguite quelle del Guglielmo Tell e dell’Italiana in Algeri; considerate dei capolavori, sono fra i migliori frutti dell’Italia musicale dell’epoca.
Pia Tucci
ufficiostampa@conservatoriodicosenza.it
3385048865
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Note illustrative a cura di Daniela Piraino
Giuseppe Verdi - L’excursus attraverso le opere di Verdi si apre con I Lombardi alla prima crociata. Rappresentata alla Scala di Milano nel 1843, sulla scia della trama legata alla spedizione volta alla conquista di Gerusalemme, seppe suscitare palpiti di amor patrio. La celebre preghiera dei crociati “O Signore, dal tetto natio”, tratta dal quarto atto, per il suo travolgente lirismo divenne presto popolare in tutta la penisola.
In scena nel 1842, sempre a Milano, Nabucco fu il trampolino di lancio per la carriera di Verdi. Composta su libretto di Temistocle Solera, l’opera segue le difficili condizioni degli Ebrei quando furono aggrediti ed esiliati dalla loro terra. Il celebre coro “Và pensiero”, canto pervaso di dolore e di umanità degli schiavi ebrei, acquistò subito un significato altamente patriottico per gli italiani e divenne l’inno risorgimentale della nascita della nazione.
L’idea di un’opera che avesse per tema la congiura dei Vespri siciliani risale al 1848, quando Verdi era alla ricerca di un argomento intonato al momento pieno di rivolgimenti politici. Eugéne Scribe si incaricò della stesura del libretto. L’opera debuttò nel giugno del 1855 al Théâtre de l'Académie Impériale de Musique, pochi mesi dopo al Teatro Regio di Parma col titolo Giovanna de Guzman e con l’azione spostata al Seicento: i siciliani travestiti da portoghesi e gli oppressori diventati spagnoli per evitare la censura.
Gioachino Rossini - Le pagine di Guillaume Tell, fin dalla celebre Ouverture, sono vivificate da una tensione drammatica fino ad allora ignota alla musica di Rossini. L’opera allestita per la prima volta all’Opéra di Parigi nel 1829, è uno dei lavori rossiniani più originali. L’Italiana in Algeri è un dramma giocoso su libretto di Angelo Anelli. Allestita nel 1813, stabilisce gli standard dell’opera comica rossiniana, in equilibrio tra farsa e sentimento, non senza la presenza di stilemi tipici dell’opera seria, in uno straordinario equilibrio formale. L’Ouverture è una delle più fantasiose per invenzione melodica e inedite soluzioni formali.
In scena nel 1842, sempre a Milano, Nabucco fu il trampolino di lancio per la carriera di Verdi. Composta su libretto di Temistocle Solera, l’opera segue le difficili condizioni degli Ebrei quando furono aggrediti ed esiliati dalla loro terra. Il celebre coro “Và pensiero”, canto pervaso di dolore e di umanità degli schiavi ebrei, acquistò subito un significato altamente patriottico per gli italiani e divenne l’inno risorgimentale della nascita della nazione.
L’idea di un’opera che avesse per tema la congiura dei Vespri siciliani risale al 1848, quando Verdi era alla ricerca di un argomento intonato al momento pieno di rivolgimenti politici. Eugéne Scribe si incaricò della stesura del libretto. L’opera debuttò nel giugno del 1855 al Théâtre de l'Académie Impériale de Musique, pochi mesi dopo al Teatro Regio di Parma col titolo Giovanna de Guzman e con l’azione spostata al Seicento: i siciliani travestiti da portoghesi e gli oppressori diventati spagnoli per evitare la censura.
Gioachino Rossini - Le pagine di Guillaume Tell, fin dalla celebre Ouverture, sono vivificate da una tensione drammatica fino ad allora ignota alla musica di Rossini. L’opera allestita per la prima volta all’Opéra di Parigi nel 1829, è uno dei lavori rossiniani più originali. L’Italiana in Algeri è un dramma giocoso su libretto di Angelo Anelli. Allestita nel 1813, stabilisce gli standard dell’opera comica rossiniana, in equilibrio tra farsa e sentimento, non senza la presenza di stilemi tipici dell’opera seria, in uno straordinario equilibrio formale. L’Ouverture è una delle più fantasiose per invenzione melodica e inedite soluzioni formali.
Curriculum di Donato Sivo
Nato a Bari nel 1963, ha conseguito il Diploma di Direzione d’Orchestra con Giovanni Pelliccia presso il Conservatorio Duni di Matera con il massimo dei voti, il diploma di Musica Corale e Direzione di Coro con G. Panariello presso il Conservatorio di Avellino, il Diploma in Pianoforte con H. Pell presso il Conservatorio di Bari, il diploma di compimento medio di composizione con G. Gigante ed il Diploma di Direzione d’Orchestra con D. Renzetti, presso l’Accademia Musicale Pescarese e, al “Wiener Meisterkurse fur Musik” con J.Kalmar a Vienna,
Ha seguito corsi di perfezionamento in Direzione d’Orchestra tenuti dai Maestri: G. Kuhn, N. H. Samale, Duarte e ha diretto diverse orchestre (Orchestra della Provincia di Bari e di Lecce, Orchestra Sinfonica di Lugano, Orchestra Sinfonica “Mario Gusella” di Pescara ecc.), riscuotendo calorosi consensi sia di pubblico che di critica.
Nel 1996 è stato vincitore di una borsa di studio al corso triennale di qualificazione professionale per Direttori di Coro della Regione Toscana ed Unione Europea sotto la guida di docenti di fama internazionale tra cui: Renè Clemencic, Gary Graden, Roberto Gabbiani ecc.
Nel novembre 1997 ha vinto il secondo premio ( primo non assegnato), dirigendo il Coro Orffea al XIV Concorso Polifonico Nazionale “Guido D’Arezzo”, oltre al premio F.E.N.I.A.R.C.O. quale miglior coro dell’intero concorso. Presidente di Giuria M° Romano Gandolfi.(gia’ maestro del coro della scala)
Dal 1998 che collabora stabilmente con Diego Fasolis, Direttore del Coro della Radio Svizzera Italiana: Johannes Passion e Integrale dei Mottetti di J.S.Bach; Christus di Mendelssohn; Membra Jesu Nostri di Dietrich Buxtehude; Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, Messiah di G. F. Haendel, incidendo per la casa discografica ARTS.
Nel 2003 partecipando al III concorso Nazionale Di Cori Polifonici in Benevento, la Giuria ha confermato, per il secondo anno consecutivo, un premio speciale per la Miglior Direzione ricevendo la medaglia del Presidente della Repubblica e il III premio con il Coro Orffea.
Come Maestro del coro ha collaborato con direttori d’orchestra quali: Donato Renzetti, Luis Bacalov, Bruno Aprea, ecc..
Nelle stagioni liriche del 2000 e 2002, del Teatro Petruzzelli di Bari, è stato nominato Maestro del Coro nelle seguenti opere: La Traviata di Giuseppe Verdi, Così fan tutte di W.A. Mozart, Madama Butterfly di Puccini; negli anni 04/05 nella stagione lirica del Teatro Politeama greco di Lecce nelle opere: Il Turco in Italia con la regia di Pizzi, Andrea Chenier, La Cenerentola. A dicembre 04 il coro “Città di Taranto” nella stagione lirica di Taranto (direzione artistica Martinucci), nelle opere Cavalleria Rusticana e Pagliacci.
Nella stagione lirica del 2006-07, della Fondazione lirico-sinfonico “Teatro Petruzzelli e Teatri di Bari”, è stato nominato altro Maestro del Coro nelle seguenti opere: Vedova Allegra, Cappello di Paglia di Firenze, Tosca, Attila e IX Sinfonia di Beethoven .
È titolare della cattedra di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza e nel 2007 è stato nominato Direttore Artistico del Festival dell’Aurora, giunto alla sua undicesima edizione.
Nato a Bari nel 1963, ha conseguito il Diploma di Direzione d’Orchestra con Giovanni Pelliccia presso il Conservatorio Duni di Matera con il massimo dei voti, il diploma di Musica Corale e Direzione di Coro con G. Panariello presso il Conservatorio di Avellino, il Diploma in Pianoforte con H. Pell presso il Conservatorio di Bari, il diploma di compimento medio di composizione con G. Gigante ed il Diploma di Direzione d’Orchestra con D. Renzetti, presso l’Accademia Musicale Pescarese e, al “Wiener Meisterkurse fur Musik” con J.Kalmar a Vienna,
Ha seguito corsi di perfezionamento in Direzione d’Orchestra tenuti dai Maestri: G. Kuhn, N. H. Samale, Duarte e ha diretto diverse orchestre (Orchestra della Provincia di Bari e di Lecce, Orchestra Sinfonica di Lugano, Orchestra Sinfonica “Mario Gusella” di Pescara ecc.), riscuotendo calorosi consensi sia di pubblico che di critica.
Nel 1996 è stato vincitore di una borsa di studio al corso triennale di qualificazione professionale per Direttori di Coro della Regione Toscana ed Unione Europea sotto la guida di docenti di fama internazionale tra cui: Renè Clemencic, Gary Graden, Roberto Gabbiani ecc.
Nel novembre 1997 ha vinto il secondo premio ( primo non assegnato), dirigendo il Coro Orffea al XIV Concorso Polifonico Nazionale “Guido D’Arezzo”, oltre al premio F.E.N.I.A.R.C.O. quale miglior coro dell’intero concorso. Presidente di Giuria M° Romano Gandolfi.(gia’ maestro del coro della scala)
Dal 1998 che collabora stabilmente con Diego Fasolis, Direttore del Coro della Radio Svizzera Italiana: Johannes Passion e Integrale dei Mottetti di J.S.Bach; Christus di Mendelssohn; Membra Jesu Nostri di Dietrich Buxtehude; Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, Messiah di G. F. Haendel, incidendo per la casa discografica ARTS.
Nel 2003 partecipando al III concorso Nazionale Di Cori Polifonici in Benevento, la Giuria ha confermato, per il secondo anno consecutivo, un premio speciale per la Miglior Direzione ricevendo la medaglia del Presidente della Repubblica e il III premio con il Coro Orffea.
Come Maestro del coro ha collaborato con direttori d’orchestra quali: Donato Renzetti, Luis Bacalov, Bruno Aprea, ecc..
Nelle stagioni liriche del 2000 e 2002, del Teatro Petruzzelli di Bari, è stato nominato Maestro del Coro nelle seguenti opere: La Traviata di Giuseppe Verdi, Così fan tutte di W.A. Mozart, Madama Butterfly di Puccini; negli anni 04/05 nella stagione lirica del Teatro Politeama greco di Lecce nelle opere: Il Turco in Italia con la regia di Pizzi, Andrea Chenier, La Cenerentola. A dicembre 04 il coro “Città di Taranto” nella stagione lirica di Taranto (direzione artistica Martinucci), nelle opere Cavalleria Rusticana e Pagliacci.
Nella stagione lirica del 2006-07, della Fondazione lirico-sinfonico “Teatro Petruzzelli e Teatri di Bari”, è stato nominato altro Maestro del Coro nelle seguenti opere: Vedova Allegra, Cappello di Paglia di Firenze, Tosca, Attila e IX Sinfonia di Beethoven .
È titolare della cattedra di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza e nel 2007 è stato nominato Direttore Artistico del Festival dell’Aurora, giunto alla sua undicesima edizione.
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