venerdì 28 agosto 2009

IL MISSING LINK TRA STRUTTURA SOCIALE E AZIONE

Opera prima della vibonese Dina Tullio Donatone edita da Ursini.
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Vibo Valentia – “Il missing link tra struttura sociale e azione: la conversazione interiore e la formazione dell’identità nel pensiero di Margaret Archer” è il titolo del volume di Dina Tullio Donatone (nella foto a lato), laureata in Scienze Umane e Sociali e insegnante di Pedagogia Generale ai corsi abilitanti del Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, pubblicato nei giorni scorsi dalle Edizioni Ursini di Catanzaro
Perfezionata in Tecniche della Comunicazione e Cooperative learning e Docente di Corsi di formazione per adulti nell’ambito dei Programmi Operativi Nazionali promossi dalla Comunità Europea, Dina Tullio Donatone, ha approfondito in modo particolare le tematiche relative ai processi di insegnamento-app
rendimento e di didattica individualizzata.
Stuoli di sociologi hanno prima o poi partecipato alla tradizionale litania di lamentazioni contro la difficoltà della teoria sociologica di combinare i concetti di struttura e di “capacità di agire”, ovvero di condizionamento sociale e autonomia individuale. Forse il teorico che ha riassunto con l’immagine più chiara tali difficoltà è stata Margaret Archer (1995), la quale ha parlato del “fatto irritante della societ
à”. Con una certa dose di humor la sociologa britannica sottolinea come la società finisca per essere irritante agli occhi dei sociologi e per gli stessi membri del corpo sociale. L’irritazione è dovuta al fatto che non si riesce a capire come sia possibile che una realtà quale quella sociale, che è formata dai singoli individui, finisca per condizionarli e per vincolarli nei loro comportamenti. Come è possibile che il prodotto delle azioni individuali, la società appunto, finisca per limitare le azioni stesse? Dove va a finire la capacità d’agire dell’attore, la agency come dicono gli addetti ai lavori?
“A questo tema – scrive Sandro Stanzani - è dedicato il lavoro di Dina Tullio Donatone, che ha individuato nell’approccio morfogenetico e nel realismo critico un’interessante risposta alla questione di fondo della sociologia moderna. In un certo senso l’approccio morfogenetico che nel volume viene presentato in modo dettagliato pare in grado di “illuminare” il paradosso della società: la contemporanea costituzione della società da parte degli attori individuali e dell’identità
individuale da parte delle relazioni sociali”.
Il problema dell’identità, nel volume edito da Ursini, viene affrontato da più punti di vista. Partendo dall’analisi delle ricerche sociologiche sulle giovani generazioni, Dina Tullio Donatone analizza i rapporti fra mutamento sociale e identità in una collettività continuamente in trasformazione, che determina un senso di disorientamento nella c ostruzione del proprio io.

Non si può prescindere, dunque, dall’analisi del pensiero sociologico relativo al ruolo delle più grandi istituzioni, scuola e famiglia, nella costruzione della propria identità, tappa importante, ma compito assai complesso e mai veramente realizzato.
Alla luce dell’analisi del ruolo della struttura e dell’azione nella relazione in divido-società, che dà origine agli approcci sociologici in dividualisti e strutturalisti, Tullio Donatone riporta la posizione di Margaret Archer. L
a riflessività personale e la dimensione dialogica del sé è un argomento che a partire dagli anni novanta ha destato un crescente interesse. Ma che ruolo ha la comunicazione nella conversazione interiore? C’è una sola forma di riflessività o più di una?
“Archer, - sottolinea l’autrice - al termine di un lungo percorso di ricerca sull’essere umano, elabora un modello antropologico alternativo a quello proposto dalla modernità, che muove dall’approccio del realismo critico e della teoria morfogenetica”.
“Questo - conclude Sandro Stanzani
- è il panorama culturale nel quale si colloca il lavoro di Dina Tullio Donatone, che individua nell’approccio del realismo critico di Margaret Archer un interessante percorso per la fuoriuscita dalle secche teoriche della sociologia moderna, alla ricerca della definizione dei diversi piani di realtà che concorrono alla costituzione della soggettività umana nel processo di conversazione interiore (Archer 1995; 2000; 2003). Attraverso una riflessione sui lavori della sociologa britannica, l’autrice offre al lettore spunti di riflessione teorica sulla costituzione della soggettività umana e sui processi di socializzazione nell’epoca contemporanea”.
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao! ha aperto i battenti il nuovo portale di cinema direttamente dagli studios di Cinecittà. News, recensioni, anteprime, foto, video e tanto altro ancora; e se vuoi collaborare con noi scrivendo recensioni scrivici @ dnacinema@yahoo.it http://dnacinema.blogspot.com/ P.S. Complimenti per il blog, ottimo lavoro! (saresti daccordo per un'affiliazione? ci terrei particolarmente...) A presto!

Lorenzo

Susete Evaristo ha detto...

Agora ando um tanto atarefada com as eleições autarquicas em que sou candidata às Assembleias Municipal e de Freguesia.
Por outro lado vou também dar o meu contributo à Festa do Avante, um evento cultural e recreativo organizado pelo PCP.
Um abraço meu amigo

Leonardo ha detto...

Una persona eccezionale, i miei complimenti!
A te caro Domenico un sentito grazie per l'opera di divulgazione che fai.

Buona serata, un caro saluto.

Susete Evaristo ha detto...

Volto outra vez para desejar que esteja de boa saude assim como os familiares.
Por aqui continua-se a trabalhar desta vez para os actos eleitorais nacionais que se apróximam em 27 de Setembro para a escolha do 1º ministro e em 11 de Outubro para as Autarquias.
É um trabalho um pouco cansativo mas gratificante.
Um grande abraço envia esta sua amiga

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