giovedì 3 giugno 2010

Censura: Travaglio non potrà portare il suo "Promemoria" all'anfiteatro di Taormina perché sarebbe senza valore culturale

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"La notizia della censura dello spettacolo di Marco Travaglio all'anfiteatro di Taormina, e la bislacca motivazione offerta dal soprintendente sembra presa da una rivista di satira. Invece il motivo è vero: Travaglio non potrà portare il suo 'Promemoria' a Taormina perché sarebbe senza valore culturale". Lo ha detto il vicecapogruppo dell'Idv al senato e coordinatore del partito in Sicilia. "Con tutto il rispetto, uno spettacolo di Travaglio è meno culturale di uno spettacolo di Panariello o di un concerto dei Pooh o di Biagio Antonacci, tutti passati per il Teatro Antico negli ultimi due anni? La verità è che ormai tira una brutta aria di censura contro chi è critico con il potere. Del resto Travaglio non è il primo a subirla con un pretesto. Qualche anno fa per ben due volte Paolo Rossi la subì in Rai quando gli fu vietato di leggere una lettera di Pericle e brani di Moliere. Per non dire di operazioni di censura sparse qua e là sempre contro personaggi scomodi. Non è il caso qui di ricordare i vari editti di Berlusconi. Ora qualcuno cpnclude l'esponente dell'Italia dei Valori - si scopre più realista del re. Siamo seri. Il soprindentente ritiri il veto. Non si può censurare qualcuno in un tempio nato con la democrazia".
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Ufficio stampa IdV al Senato

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