Organizzata dall’Associazione “’A Trambìa” di Catanzaro, in collaborazione con la Biblioteca Vivarium di Stalettì, al Museo Storico Militare.
Catanzaro - Il fenomeno del brigantaggio, almeno in Calabria, continua ad essere al centro dei Festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nel corso della manifestazione “L’Unità nel paese del brigante”, organizzata dall’Associazione “’A Trambìa” di Catanzaro, in collaborazione con la Biblioteca Vivarium di Stalettì, che si è svolta al Museo Storico Militare, alla presenza di Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, del prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, dell’antropologo Vito Teti dell’Università della Calabria e di Annita Garibaldi, direttrice dell’Ufficio storico del Museo garibaldino di Porta San Pancrazio in Roma, un particolare momento è stato, infatti, dedicato alle pubblicazioni in materia delle Edizioni Ursini, casa editrice che da molti anni presta particolare attenzione all’aspetto storico-sociale della Calabria e dell’intero Mezzogiorno.
Per l’occasione sono state esposte decine di volumi molti dei quali sono diventati nel corso degli anni punto di riferimento per tutti gli storici ed esperti del settore. La serata si è conclusa con la rappresentazione teatrale del "Processo ai briganti delle Calabrie”: rievocazione del processo che si tenne presso la Corte di Assise di Catanzaro nel 1867 a carico di una nutrita banda di briganti capeggiati da Pietro Bianco di Bianchi. Una pièce di ottima scrittura interpretata dagli attori della compagnia ‘A Trambìa, in maniera eccellente, tanto da meritare scroscianti e lunghi applausi. Più che azzeccati sono stati anche gli intermezzi musicali dei fratelli Bressi, giovani talenti della musica popolare calabrese.
Per l’occasione sono state esposte decine di volumi molti dei quali sono diventati nel corso degli anni punto di riferimento per tutti gli storici ed esperti del settore. La serata si è conclusa con la rappresentazione teatrale del "Processo ai briganti delle Calabrie”: rievocazione del processo che si tenne presso la Corte di Assise di Catanzaro nel 1867 a carico di una nutrita banda di briganti capeggiati da Pietro Bianco di Bianchi. Una pièce di ottima scrittura interpretata dagli attori della compagnia ‘A Trambìa, in maniera eccellente, tanto da meritare scroscianti e lunghi applausi. Più che azzeccati sono stati anche gli intermezzi musicali dei fratelli Bressi, giovani talenti della musica popolare calabrese.
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