Secondo il presule, l'Italia ne porterà le conseguenze per almeno tre generazioni. Un passo indietro di Berlusconi gioverebbe veramente alle sorti del Paese.
“Non ce l'ho con Berlusconi ma con il berlusconismo. Berlusconi, nonostante le rassicurazioni dei medici, prima o poi dovrà passare la mano. Ma i giovani di oggi non riescono a difendersi da certi virus che si insinuano dentro e che diventano convinzione e tessuto connettivo delle persone. L'Italia se li porterà dietro per almeno tre generazioni".
Così monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Trapani) e componente della commissioni per le migrazioni della Cei, a margine del Festival del Diritto di Piacenza dove ha parlato nei giorni scorsi di "umanizzazione della tecnica".
"Quello che acquisiscono oggi i nostri adolescenti, indifesi e non aiutati a reagire criticamente di fronte ai modelli che il Paese è costretto a contemplare quotidianamente - ha aggiunto il presule - inciderà nella convivenza del nostro Paese almeno per altri quarant'anni. Ci vorranno generazioni per purificare la vita sociale del Paese da certi veleni che stiamo assimilando e che sono tanto più infidi perché non ci accorgiamo di respirarli e assimilarli. Io plauderei Berlusconi se facesse un passo indietro perché ritengo che, forse per la prima volta in questi 16-17 anni, gioverebbe veramente alle sorti del Paese”.
Così monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Trapani) e componente della commissioni per le migrazioni della Cei, a margine del Festival del Diritto di Piacenza dove ha parlato nei giorni scorsi di "umanizzazione della tecnica".
"Quello che acquisiscono oggi i nostri adolescenti, indifesi e non aiutati a reagire criticamente di fronte ai modelli che il Paese è costretto a contemplare quotidianamente - ha aggiunto il presule - inciderà nella convivenza del nostro Paese almeno per altri quarant'anni. Ci vorranno generazioni per purificare la vita sociale del Paese da certi veleni che stiamo assimilando e che sono tanto più infidi perché non ci accorgiamo di respirarli e assimilarli. Io plauderei Berlusconi se facesse un passo indietro perché ritengo che, forse per la prima volta in questi 16-17 anni, gioverebbe veramente alle sorti del Paese”.
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