martedì 13 dicembre 2011

Unicef Valsesia presenta il libro “Quando l’Universo danza” di Alessandra Peveraro, pubblicato dalle edizioni Ursini

Serata di beneficenza a favore dei bambini del Corno d’Africa

CATANZARO - Appuntamento con la solidarietà: protagonista la poesia. Una serata di beneficenza, programmata dall’Unicef Valsesia a favore dei bambini del Corno d’Africa, si terrà infatti giovedì 15 dicembre, con inizio alle ore 19,30, presso l’Istituto Alberghiero di Varallo. Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro “Quando l’Universo danza” di Alessandra Peveraro, pubblicato nel giorni scorsi dalle edizioni Ursini di Catanzaro, con illustrazioni del maestro Ermanno Zamboni.
“Un libro - ha dichiarato Vincenzo Ursini - nato per questo nobile obiettivo, grazie alla disponibilità dell’autrice che sin dall’inizio ha aderito con entusiasmo all’idea di dare una opportunità in più all’Unicef Valsesia per la raccolta di fondi destinati alla solidarietà”.
Nata a Varallo Sesia il 20 settembre 1971, Alessandra Peveraro cresce a Quarona Sesia, paese rimastole profondamente nel cuore, per poi trasferirsi a Valduggia con la sua nuova famiglia. Deva Sureeli, questo il suo nome spirituale donatole da Anando Deva, incomincia a scrivere poesie sin da bambina, ma i primi riconoscimenti letterari arrivano per lei solo dopo che i suoi scritti vengono portati all’attenzione del pubblico ed ai membri della giuria del Premio di poesia “Alda Merini” realizzato dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro nel dicembre 2010. Ottiene poi una “Menzione d’Onore” alla terza edizione del premio “Vivarium” per la lirica “Il volo infinito” e l’inclusione nell’antologia “Se sbaglio mi corrigerete…”.
L’autrice scrive della sua terra, ma è ricorrente il filo conduttore con la Calabria, con la quale, per motivi sentimentali, sente ormai un forte legame di appartenenza.
Il suo percorso scritturale, è una danza continua, un navigare in mare aperto alla ricerca di un approdo, di un’ancora di salvezza, di un sorriso liberatorio. E la sua ricerca ha scovato nell’amore per la vita, nel sogno, nella bellezza della natura, nell’arida “terra arroventata di Calabria”, nel silenzio ciarliero, nella saggezza di un anziano, nella pergamena che raccoglie la storia (piccola o grande essa sia)… quell’armonia intima che le consente di accettare anche i momenti meno accattivanti e di stringere a sé certezze, malinconie, esperienze, emozioni… in attesa di aprire come per incanto la finestra del proprio io e di volare in libertà.
La sua danza poetica costituisce l’essenza stessa del suo modus vivendi, del suo bisbigliare allegro o mordace, del suo essere, in una parola, una poetessa a tutto tondo anche perché, come lei stessa ha scritto, “le penne dei poeti / fremono nei loro ardori”, mandando in onda angoli della sua terra piemontese ed albe e tramonti di una lunga stagione d’incontri, di abitudini e di convinzioni; ovvero la danza della vita, la sua vita.
Parte da lontano, da lontanissimo, Alessandra Peveraro e arriva lontano con la sua poesia essenziale e calda, modulata sul filo di un ricamo costante e attento nel leggere sia l’universo che ci contiene che l’universo che è in ognuno di noi. E lo fa usando un metro libero, moderno, singolare proprio perché riesce a coniugare, con un’architettura piacevole e armoniosa, l’essenza stessa del vivere, dell’osservare, del dialogare, del ricordare, del proiettarsi in direzione di un dopo che, se inizialmente ci appare ancorato al di là del recinto del nostro io, diventa sempre più prossimo. Una poesia nuova attraverso la quale Deva Sureeli ha dato prova di grande talento, producendo emozioni a tutto campo.

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