domenica 18 dicembre 2011

Michele Cannatà, dello studio Cannatà & Fernandes di Oporto, ospite d'onore dell'incontro “Ri-generare città”

Un bilalncio dell'iniziativa svoltasi lo scorso 13 dicembre


LAMEZIA TERME – Si è tenuto a Palazzo Nicotera a Lamezia Terme l’incontro sul tema “Ri-generare città” organizzato dall’Ordine degli Architetti, paesaggisti, conservatori e pianificatori della Provincia di Catanzaro (a cura del Dipartimento Cultura, Comunicazione, Informazione), dalla facoltà di Architettura di Reggio Calabria, con il Patrocinio del Comune di Lamezia Terme.
La manifestazione è stata aperta dall’intervento dell’assessore comunale Franco Amendola in rappresentanza del sindaco Speranza, che ha voluto sottolinerare il percorso di pianificazione che l’Amministrazione sta avviando, a cui sono seguiti gli interventi di Biagio Cantisani, presidente dell’Ordine degli Architetti, di Isidoro Pennisi della Facoltà di Reggio Calabria, di Michele Cannatà dello studio portoghese Cannatà&Fernandes, e le conclusioni del neo vice presidente dell’Unione internazionale degli architetti Antonio Riverso.
Questa manifestazione è stata la prima di una serie di eventi che l’Ordine degli Architetti presenterà nei prossimi mesi su questo tema. Infatti la rigenerazione urbana e la sostenibilità sono tematiche che pervadono ormai da qualche tempo gli scenari del fare architettura, in un rapporto sempre più sinergico e denso di significati, in cui la riqualificazione urbanistica ed architettonica si intrecciano strettamente con la cultura, l’economia e l’organizzazione sociale della città. Questo è stato il senso che il presidente Cantisani ha voluto imprimere come significato principale della serata; senso che è stato immediatamente ripreso da Pennisi che ha introdotto – seguendo un interessante percorso legato alla rigenerazione della città in senso più marcatamente culturale – l’ospite della serata che è stato l’architetto Michele Cannatà, dello studio Cannatà&Fernandes di Oporto, Portogallo; Cannatà ha studiato a Reggio Calabria per poi trasferirsi, nei primi anni ’80, fondando uno studio con Fatima Fernandes, e realizzando lavori sia in Calabria che in Portogallo; l’architetto ha esposto in maniera semplice ed efficace i progetti dello studio a diverse scale, dalla piccola piazza al museo, in un rapporto sinergico tra studio dei materiali e economia dei costi.
La rilevanza dell’intervento di Cannatà ha pertanto sottolineato come rigenerazione «significa soprattutto ripensare la città secondo architetture semplici, comprensibili, ma di ottima qualità, in un’interazione di “firmitas”, “utilitas”, “venustas” che spesso è dato per scontato ma non tanto spesso realizzato».
A chiudere i lavori è stato l’architetto Antonio Riverso, vice-presidente dell’Unione internazionale degli architetti, che ha sottolineato come «rigenerazione della città significa anche integrazione delle politiche urbanistiche, economiche e sociali con la riqualificazione dell’esistente e il contenimento dell’espansione urbana sono i temi centrali di un dibattito in cui la figura dell’architetto va ad assumere un ruolo importante, un “ruolo che ci deve vedere partecipi e protagonisti”, per la capacità degli architetti di indirizzare e prefigurare i cambiamenti». (sa.inc.)

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