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Catanzaro - “La decisione dell’Amministrazione provinciale e di quella comunale di finanziare due borse di specializzazione da destinare ai giovani neolaureati della Facoltà di Medicina dell’Università Magna Graecia, anche se non risolve definitivamente i problemi emersi nelle scorse settimane, è un atto di grande sensibilità politica e merita il plauso della città e della provincia tutta”.
Lo ha dichiarato Vincenzo Ursini, nella qualità di segretario della Federazione dei Sindacati Indipendenti, FSI, dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, che agli inizi del mese di aprile aveva messo in campo, unitamente al Comitato dei giovani medici aspiranti specializzandi e al rappresentante degli studenti della Facoltà di Medicina Giuseppe Tomaino, significative azione di protesta sia contro la decisione della Giunta regionale, a firma del vice presidente Domenico Cersosimo, di tagliare ben 17 borse di specializzazione, sia contro il decreto del Ministro dell’Università, Mariastella Gelmini, di accorpare diverse Scuole catanzaresi alle Università di Napoli e Bari, sminuendo di fatto il valore della comunità scientifica della Magna Graecia.
“Come FSI, se non avessimo avuto il coraggio di ribellarci (siamo stati i primi a farlo, unitamente ad uno sparuto gruppo di aspiranti specializzandi) forse non si sarebbe arrivato a questo, anche se riteniamo che i posti ad oggi disponibili sono ancora insufficienti a coprire le reali esigenze dei giovani neolaureati”.
“Una cosa - aggiunge Ursini - è certa: nessuno si era mosso in tempi utili e nessuno aveva ravvisato la necessità di protestare anticipatamente, accettando passivamente le decisioni assurde della Regione e del Miur. La nostra protesta e quella degli aspiranti specializzandi è stata condivisa solo dopo le clamorose dimissioni del direttore della Cattedra di Malattie Infettive, Vincenzo Guadagnino che, a differenza dei nostri rappresentanti istituzionali, ha ritenuto giusto sostenere la Facoltà di Medicina e, di conseguenza, il diritto dei nostri giovani neolaureati di completare il loro ciclo formativo a Catanzaro”.
“Significativa era stata, altresì, - prosegue Vincenzo Ursini - la decisione del professore Ordinario di Medicina Interna, Franco Perticone, che in una articolata lettera indirizzata al ministro Gelmini aveva elencato tutte le incongruenze del decreto ministeriale. “L’accorpamento ad altre università - aveva sottolineato Perticone - non induce alcuna economia gestionale dal momento che i docenti delle Scuole di Specializzazione sono gli stessi del Corso di Laurea in Medicina e non è prevista alcuna indennità aggiuntiva per l’espletamento della didattica post-laurea”.
“Ora, l’augurio della F.S.I. - conclude Ursini - è che il Rettore scelga di destinare almeno le due borse finanziate da comune e provincia a quelle specializzazioni che hanno reali necessità e che potenzialmente potrebbero essere di supporto a tutta l’area medica del territorio”.
Lo ha dichiarato Vincenzo Ursini, nella qualità di segretario della Federazione dei Sindacati Indipendenti, FSI, dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, che agli inizi del mese di aprile aveva messo in campo, unitamente al Comitato dei giovani medici aspiranti specializzandi e al rappresentante degli studenti della Facoltà di Medicina Giuseppe Tomaino, significative azione di protesta sia contro la decisione della Giunta regionale, a firma del vice presidente Domenico Cersosimo, di tagliare ben 17 borse di specializzazione, sia contro il decreto del Ministro dell’Università, Mariastella Gelmini, di accorpare diverse Scuole catanzaresi alle Università di Napoli e Bari, sminuendo di fatto il valore della comunità scientifica della Magna Graecia.
“Come FSI, se non avessimo avuto il coraggio di ribellarci (siamo stati i primi a farlo, unitamente ad uno sparuto gruppo di aspiranti specializzandi) forse non si sarebbe arrivato a questo, anche se riteniamo che i posti ad oggi disponibili sono ancora insufficienti a coprire le reali esigenze dei giovani neolaureati”.
“Una cosa - aggiunge Ursini - è certa: nessuno si era mosso in tempi utili e nessuno aveva ravvisato la necessità di protestare anticipatamente, accettando passivamente le decisioni assurde della Regione e del Miur. La nostra protesta e quella degli aspiranti specializzandi è stata condivisa solo dopo le clamorose dimissioni del direttore della Cattedra di Malattie Infettive, Vincenzo Guadagnino che, a differenza dei nostri rappresentanti istituzionali, ha ritenuto giusto sostenere la Facoltà di Medicina e, di conseguenza, il diritto dei nostri giovani neolaureati di completare il loro ciclo formativo a Catanzaro”.
“Significativa era stata, altresì, - prosegue Vincenzo Ursini - la decisione del professore Ordinario di Medicina Interna, Franco Perticone, che in una articolata lettera indirizzata al ministro Gelmini aveva elencato tutte le incongruenze del decreto ministeriale. “L’accorpamento ad altre università - aveva sottolineato Perticone - non induce alcuna economia gestionale dal momento che i docenti delle Scuole di Specializzazione sono gli stessi del Corso di Laurea in Medicina e non è prevista alcuna indennità aggiuntiva per l’espletamento della didattica post-laurea”.
“Ora, l’augurio della F.S.I. - conclude Ursini - è che il Rettore scelga di destinare almeno le due borse finanziate da comune e provincia a quelle specializzazioni che hanno reali necessità e che potenzialmente potrebbero essere di supporto a tutta l’area medica del territorio”.
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