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Catanzaro – Sembrano non avere fine le vicissitudini che stanno affrontando i giovani medici aspiranti specializzandi italiani che, a partire dal 9 giugno, si accingono a partecipare al concorso per l’ammissione alle Scuole di specializzazione di Area medica della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Dopo l’inaccettabile ritardo nella pubblicazione del bando, che ha permesso alle casse del Governo di risparmiare decine di milioni di euro e l’accorpamento delle Scuole di specializzazione che ha penalizzato gravemente le piccole università, un altro possibile “scandalo” incombe sul futuro dei neo laureati, e cioè i quiz ministeriali che comporranno la prima prova del concorso perché questi quiz, da una approfondita disamina, presentano numerosi errori sia nella loro stesura che nelle risposte indicate come esatte.
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A riguardo parla Francesco Ursini (nella foto), aspirante medico specializzando di Catanzaro, che sull’argomento, nei giorni scorsi, ha segnalato alcuni degli errori più evidenti alla segreteria della Commissione del Ministero dell’Università e della Ricerca.
“In queste settimane, come tutti i miei colleghi, - spiega il giovane medico - sono impegnato nello studio per la preparazione della prima prova (60 quiz a risposta multipla) del concorso di ammissione alle scuole di specializzazione di area medica. E, come sicuramente avranno fatto altri giovani, mi sono reso conto di un fatto scandaloso: l’inadeguatezza dei quiz ufficiali pubblicati sul sito del MIUR (http://scuole-specializzazione.miur.it) dedicato alle scuole di specializzazione. Infatti, la qualità dei quiz pubblicati è estremamente bassa e penalizza i giovani medici che hanno studiato duramente per conseguire la laurea: quiz ripetuti decine di volte, domande assolutamente ambigue, risposte completamente errate e comunque non aggiornate alle più recenti conoscenze in materia di diagnosi e terapia, domande doppie con due risposte differenti indicate come esatte”.
“In prima persona e non penso di essere stato l’unico, - continua Francesco Ursini - ho fatto presente queste problematiche via email all’indirizzo fornito dal MIUR (scuole-specializzazione@cineca.it) e mi è stato risposto che la Commissione è a conoscenza di questi errori e che provvederà a pubblicare un errata corrige sul sito stesso o ad eliminare le domande “incriminate” dal sorteggio. Mi chiedo - aggiunge - come sia possibile tutto questo. Le domande, che dovrebbero essere state redatte da una commissione ministeriale di “luminari” del campo scientifico e medico sembrano preparate da un ragazzino delle scuole medie, vista la mole interminabile di errori. A questo punto sembra ovvio pensare che verosimilmente le domande siano state compilate, piuttosto, dal primo portaborse o segretario dei professori nominati (e pagati per questo lavoro), che, evidentemente, hanno altro a cui pensare che non sia il futuro dei giovani medici italiani. Mi auguro che non sia così e che gli errori siano solo dovuti alla complessità del lavoro”.
“La situazione – prosegue Francesco Ursini – è, comunque, gravissima. La mediocrità dilaga e il tentativo di emulare il modello americano, dove la maggior parte degli esami vengono espletati con quiz a risposta multipla, sembra miseramente fallito. La qualità della formazione universitaria italiana fa acqua da tutte le parti e la colpa non è sicuramente dei giovani, dato che come si può ben notare l’inadeguatezza regna ad ogni livello della gerarchia universitaria e ministeriale”.
“Insieme a molti colleghi - conclude - siamo fermamente determinati ad intavolare una battaglia legale contro il Ministero e l’intera Commissione delegata alla compilazione dei quiz, qualora le domande incriminate dovessero, in qualche modo, danneggiare il risultato delle nostre prove d’esame”.
A riguardo parla Francesco Ursini (nella foto), aspirante medico specializzando di Catanzaro, che sull’argomento, nei giorni scorsi, ha segnalato alcuni degli errori più evidenti alla segreteria della Commissione del Ministero dell’Università e della Ricerca.
“In queste settimane, come tutti i miei colleghi, - spiega il giovane medico - sono impegnato nello studio per la preparazione della prima prova (60 quiz a risposta multipla) del concorso di ammissione alle scuole di specializzazione di area medica. E, come sicuramente avranno fatto altri giovani, mi sono reso conto di un fatto scandaloso: l’inadeguatezza dei quiz ufficiali pubblicati sul sito del MIUR (http://scuole-specializzazione.miur.it) dedicato alle scuole di specializzazione. Infatti, la qualità dei quiz pubblicati è estremamente bassa e penalizza i giovani medici che hanno studiato duramente per conseguire la laurea: quiz ripetuti decine di volte, domande assolutamente ambigue, risposte completamente errate e comunque non aggiornate alle più recenti conoscenze in materia di diagnosi e terapia, domande doppie con due risposte differenti indicate come esatte”.
“In prima persona e non penso di essere stato l’unico, - continua Francesco Ursini - ho fatto presente queste problematiche via email all’indirizzo fornito dal MIUR (scuole-specializzazione@cineca.it) e mi è stato risposto che la Commissione è a conoscenza di questi errori e che provvederà a pubblicare un errata corrige sul sito stesso o ad eliminare le domande “incriminate” dal sorteggio. Mi chiedo - aggiunge - come sia possibile tutto questo. Le domande, che dovrebbero essere state redatte da una commissione ministeriale di “luminari” del campo scientifico e medico sembrano preparate da un ragazzino delle scuole medie, vista la mole interminabile di errori. A questo punto sembra ovvio pensare che verosimilmente le domande siano state compilate, piuttosto, dal primo portaborse o segretario dei professori nominati (e pagati per questo lavoro), che, evidentemente, hanno altro a cui pensare che non sia il futuro dei giovani medici italiani. Mi auguro che non sia così e che gli errori siano solo dovuti alla complessità del lavoro”.
“La situazione – prosegue Francesco Ursini – è, comunque, gravissima. La mediocrità dilaga e il tentativo di emulare il modello americano, dove la maggior parte degli esami vengono espletati con quiz a risposta multipla, sembra miseramente fallito. La qualità della formazione universitaria italiana fa acqua da tutte le parti e la colpa non è sicuramente dei giovani, dato che come si può ben notare l’inadeguatezza regna ad ogni livello della gerarchia universitaria e ministeriale”.
“Insieme a molti colleghi - conclude - siamo fermamente determinati ad intavolare una battaglia legale contro il Ministero e l’intera Commissione delegata alla compilazione dei quiz, qualora le domande incriminate dovessero, in qualche modo, danneggiare il risultato delle nostre prove d’esame”.
2 commenti:
E che bisognerebbe commentare? E' sempre la solita storia, da quando so' nato... inizia a passarmi la voglia, la forza anche solo di commentare...
Rf
E certo...la furbizia è che poi a pochi giorni dalla prova, quando verrà pubblicata l'errata corrige noi tutti avremo fatto un lavoro inutile fino ad ora!!! COMPLIMENTI!!!
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