14 dicembre 2011, ore 9.30.
Vito Teti: "La poesia di Calogero rappresenta anche un'occasione per parlare una Calabria colta, diversa, consapevole delle sue tradizioni culturali più alte, e perciò capace di segnare la cultura nazionale ed europea".
Vito Teti: "La poesia di Calogero rappresenta anche un'occasione per parlare una Calabria colta, diversa, consapevole delle sue tradizioni culturali più alte, e perciò capace di segnare la cultura nazionale ed europea".
La giornata di studio su Lorenzo Calogero. L’archivio e la ricerca. Bilancio e prospettive, presso l’Unical (14 dicembre, Sala University Club), conclude un biennio di studi, convegni, mostre, ricerche, pubblicazioni, portati avanti dal personale docente e non docente del Diparti-mento di Filologia sul grande poeta Lorenzo Calogero (a cento anni della sua nascita, Melicuc-cà 1910, e a cinquanta della sua scomparsa, 1961). Un bilancio, fuor di retorica, davvero esal-tante, se si pensa che in pochi mesi sono stati resi fruibili su supporto informatico quei quaderni e taccuini (ben 804) che ancora nel 2009 erano inaccessibili e a rischio di deterioramento (dopo quasi 25 anni di inadempienze e di silenzi anche istituzionali). In questa occasione, oltre a un bilancio sul progetto Calogero e sul “poeta ritrovato” verranno presentati gli Atti del Convegno Internazionale “Lorenzo Calogero. 1910-2010. L’ombra assidua della poesia” che si è svolto nel Campus di Arcavacata di Rende dal 4 al 6 febbraio (adesso pubblicato, con un CD allegato e con inediti e disegni del poeta in un elegante volume della Rubbettino) e il primo introvabile libro di Calogero, “Parole del tempo”, apparso nella prestigiosa collana di poesia Donzelli, a cura del Dipartimento e con la collaborazione della Regione Calabria. Il nuovo incontro non si limiterà a fare un bilancio e a ricostruire le fasi dell’organizzazione, dell’informatizzazione, della valorizzazione dell’Archivio Calogero, ma intende indicare nuovi percorsi di ricerca e di studio, grazie alla presenza di storici e famosi studiosi dell’opera calogeriana e alla presenza di giovani studiosi, donne e uomini, che si sono formati all’Unical e che continuano a lavorare pa-zientemente su Calogero. Si apre una nuova stagione e una nuova fase dopo che Calogero, gra-zie alle iniziative del Dipartimento, è tornato all’attenzione del pubblico e della critica naziona-le (si vedano articoli e recensioni apparse su tutti i giornali calabresi, ma anche su “Il Corriere della Sera”, il “Venerdì di Repubblica”, “Tuttolibri”, “Alfabeta”, ecc. con la firma di prestigiosi critici). Archilet, il Centro di Antropologie e Letterature del Mediterraneo, il Dipartimento di Filologia la Biblioteca di area umanistica, la Facoltà di Lettere e Filosofia ribadiranno, che il “caso Calogero” (la sua rimozione e dimenticanza anche per la non fruibilità dei suoi inediti) è chiuso. Il “poeta ritrovato” (nel senso che si sono rimossi gli impedimenti concreti e culturali per una sua reale conoscenza) potrà essere letto e studiato, riconosciuto e valorizzato, grazie a una generosa iniziativa che ha visto partecipi e attivi anche gli eredi del poeta. Sono auspicabili mille altre iniziative di qualità legate al nome di Calogero (centri studi, eventuale Fondazione, che andrà decisa e promossa dagli eredi, parchi letterari) e il Dipartimento di Filologia sarà ben lieto, se coinvolto, di dare il proprio apporto organizzativo, culturale, scientifico (compatibil-2
mente con le esigue disponibilità e con i tagli che conoscono la cultura, la scuola e l’università), e comunque la poesia di Calogero, che andrà studiata e indagata con pazienza, non sarà più “sepolta”, non sarà più oggetto di dimenticanze e di rimozione. E così non potranno essere più occultate o chiuse nelle scatole le sue carte adesso custodite con professionalità, amore, compe-tenza, in uno dei centri di ricerca e di documentazione letteraria tra i più prestigiosi a livello na-zionale. Certò è un punto di partenza e non di arrivo. Bisogna continuare con convinzione lun-go il percorso intrapreso. Si sente la necessità, a livello istituzionale, di interventi stabili, dura-turi, concreti, qualificati, aperti a tutti: per rendere fruibili e divulgabili i manoscritti e per arri-vare a un’edizione critica dell’opera omnia, con l’apporto di studiosi italiani e stranieri. Le fasi successive del progetto prevedono, infatti, nell’auspicio del Dipartimento, che do-vrebbe essere sostenuto con convinzione da enti pubblici e privati, la pubblicazione degli editi e degli inediti di Calogero con un editore a diffusione nazionale e con un progetto editoriale or-ganico e scandito negli anni. Per fare questo, ci sarà bisogno (specie in un periodo, come l’attuale, di difficoltà economiche) di un attento, paziente, prolungato lavoro filologico, critico-letterario, archivistico che dovrebbe essere sostenuto (con assegni a giovani studiosi) dalle isti-tuzioni pubbliche e anche da Fondazioni e istituti di ricerca, pubblici e privati. L’Unical fin dall’inizio è stata aperta a collaborazioni portate avanti da enti pubblici e da studiosi, con ini-ziative di qualità. Si tratta, allora, di procedere in maniera inclusiva, aperta, partecipata, con la consapevolezza che Calogero è una risorsa di tutta la Calabria e di tutta Europa e che i suoi quaderni e le sue carte sono un bene pubblico, comune, da rendere sempre più accessibile a giovani, studiosi, artisti, intellettuali che intendono conoscere, studiare, valorizzare il grande poeta. La poesia di Calogero rappresenta anche un’occasione per parlare una Calabria colta, di-versa, consapevole delle sue tradizioni culturali più alte, e perciò capace di segnare la cultura nazionale ed europea.
mente con le esigue disponibilità e con i tagli che conoscono la cultura, la scuola e l’università), e comunque la poesia di Calogero, che andrà studiata e indagata con pazienza, non sarà più “sepolta”, non sarà più oggetto di dimenticanze e di rimozione. E così non potranno essere più occultate o chiuse nelle scatole le sue carte adesso custodite con professionalità, amore, compe-tenza, in uno dei centri di ricerca e di documentazione letteraria tra i più prestigiosi a livello na-zionale. Certò è un punto di partenza e non di arrivo. Bisogna continuare con convinzione lun-go il percorso intrapreso. Si sente la necessità, a livello istituzionale, di interventi stabili, dura-turi, concreti, qualificati, aperti a tutti: per rendere fruibili e divulgabili i manoscritti e per arri-vare a un’edizione critica dell’opera omnia, con l’apporto di studiosi italiani e stranieri. Le fasi successive del progetto prevedono, infatti, nell’auspicio del Dipartimento, che do-vrebbe essere sostenuto con convinzione da enti pubblici e privati, la pubblicazione degli editi e degli inediti di Calogero con un editore a diffusione nazionale e con un progetto editoriale or-ganico e scandito negli anni. Per fare questo, ci sarà bisogno (specie in un periodo, come l’attuale, di difficoltà economiche) di un attento, paziente, prolungato lavoro filologico, critico-letterario, archivistico che dovrebbe essere sostenuto (con assegni a giovani studiosi) dalle isti-tuzioni pubbliche e anche da Fondazioni e istituti di ricerca, pubblici e privati. L’Unical fin dall’inizio è stata aperta a collaborazioni portate avanti da enti pubblici e da studiosi, con ini-ziative di qualità. Si tratta, allora, di procedere in maniera inclusiva, aperta, partecipata, con la consapevolezza che Calogero è una risorsa di tutta la Calabria e di tutta Europa e che i suoi quaderni e le sue carte sono un bene pubblico, comune, da rendere sempre più accessibile a giovani, studiosi, artisti, intellettuali che intendono conoscere, studiare, valorizzare il grande poeta. La poesia di Calogero rappresenta anche un’occasione per parlare una Calabria colta, di-versa, consapevole delle sue tradizioni culturali più alte, e perciò capace di segnare la cultura nazionale ed europea.
Vito Teti
2 commenti:
Amigo Domenico
Há quanto tempo não te deixava aqui um comentário... Passo algumas vezes, leio e saio, sempre sinto mais a tua presença e aproveito para não esquecer o meu rudimentar italiano.
As coisas continuam agitadas cá para o meu lado, o que me deixa sem disponibilidade alguma para a blogosfera, apenas os mínimos...
Mas, claro que já o sabes, não esqueço os amigos e anseio pelo dia que tenha mais tempo para lhes dedicar toda a atenção que merecem.
E como estás, essa saúde? Mais animado, melhor? Dá-me notícias, por favor.
Beijinhos para ti e Laura da sempre amiga
Tétis
Amiga Tétis
Fiquei muito feliz ao receber a tua mensagem. Muito obrigado pelo carinho e amizade!
Não imaginas o quanto a Laura e eu temos saudade de ti e do teu país, e podes estar certa que voltaremos logo que nos for possível! Sempre pensamos em vós...
Eu também estive bastante ausente, mas ainda as coisas não correm bem…
Em breve vou dar mais notícias por e-mail...
Abraço e beijinhos
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