Lo spettacolo "Di quelle vaghe ombre. Prime indagini sulla ribellione di Antigone", diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, rientra nel "Magna Græcia Teatro Festival"
COSENZA, 7 agosto - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Il Teatro dei Ruderi di Cirella, a Diamante (CS), ospiterà lo spettacolo Di quelle vaghe ombre. Prime indagini sulla ribellione di Antigone della compagnia Motus, diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. L'appuntamento, previsto per il 13 agosto, rientra nel "Magna Græcia Teatro Festival", la rassegna teatrale itinerante promossa dalla regione Calabria e diretta da Giancarlo Cauteruccio.
Nello spazio scenico, Nicoletta Fabbri e Vladimir Aleksic, insieme a dieci allievi-attori del workshop realizzato dalla compagnia riminese a Roccelletta di Borgia (CZ), recitano i testi curati dalla Nicolò. Le luci e i video sono della Nicolò e di Enrico Casagrande, con le musiche dal vivo e le macchine sonore di Giancarlo Bianchini e Mathilde N. Poireir. Per questo primo studio su Antigone, centrato sul tema della ribellione, la formazione teatrale si è affidata al romanzo di Grete Weil, "Mia sorella Antigone".
Sulla scia del terzo movimento del progetto "X (ics), Racconti crudeli della giovinezza", Motus prosegue, in altra forma e altre dinamiche, l'indagine sui "conflitti fra le generazioni, l'amore tra coetanei e fratelli, i tentativi di civile insurrezione", che da anni ne caratterizza la poetica. "Ancora una volta -si legge nelle note allo spettacolo- per guardare avanti ci volgiamo indietro, lontano come non siamo mai stati per imparare, dalle arcaiche parole di Sofocle, a disobbedire, per re-imparare a dire no. Proseguiamo ostinati, condividendo queste dolorose meditazioni con un gruppo di giovani incontrati sul luogo, in Calabria, ancora nel lungo percorso attorno alla lettera ics, che nega e segnala, che si fa a questo punto incrocio/crossing di vecchio e nuovo, memoria e presente, soprattutto rifiuto verso un qui e ora che comincia a puzzare di morto".
L’isola di Cirella a Diamante (Cosenza)
Fonte foto: www.weebt.net/foto.htm
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