Da domani sino al 18 dicembre, nei locali del Circolo Unione di Catanzaro
CATANZARO – Confermata per domani pomeriggio, alle ore 17,00, nei locali del Circolo Unione di Catanzaro, l’apertura della prima mostra del libro di autori calabresi promossa dall’Associazione culturale Nuova Accademia dei Bronzi e dalle Edizioni Ursini di Catanzaro. Aperta sia di mattina che di pomeriggio, la mostra potrà essere visitata sino al 18 dicembre dalle ore 9,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 20.
Esposti circa 250 volumi e una ventina di opere pittoriche, catalogate come “falsi certificati d’autore” scelte da Rossella Cerminara e Luciano Sacco del gruppo “InChiostro”.
“L’iniziativa, realizzata senza alcun impegno finanziario di ente pubblico, - ha dichiarato Vincenzo Ursini - è nata con lo scopo di favorire la diffusione dei volumi sulla Calabria, ed in particolare di quelli che riguardano la città di Catanzaro, pubblicati da tantissimi autori, spesso sconosciuti, che, con le loro ricerche approfondite, hanno aggiunto tasselli importanti al mosaico della storia millenaria della nostra regione. Siamo in presenza di decine di autori che, a proprie spese, hanno spesso pubblicato importanti studi, senza nulla ricevere in cambio dalle nostre istituzioni periferiche. Nati dal frutto di una innata passione di questi autori verso la ricerca storica, i testi meriterebbero a nostro avviso – aggiunge l’editore catanzarese - di essere divulgati più capillarmente”.
Esposte, come dicevamo, opere di carattere storico-locale (“Podestà del ventennio fascista nella provincia di Catanzaro” di Caterina Pagano; “Il mondo al femminile nelle Variae di Cassiodoro” di Rossana Cosco; “Calabria esoterica”, di Domenico Rotundo; “Cronaca delle tre Taverne e della Città di Catanzaro” di Domenico Montuoro; “Catanzaro: stradario storico” di Armando Giorno; “Pagine Tavernesi” di Costantino Mustari; “La Massoneria: da all’Oca e alla Graticola di Londra alla Costa dei Gelsomini in Calabria” di Rocco Ritorto; “La Grangia di Montauro e il suo territorio” di Marialetizia Buonfiglio), ma anche ristampe anastatiche di testi ormai quasi introvabili (“‘U Monacheddu” e “Catanzaro d’altri tempi” di Giovanni Patari; “Di alcune antiche pergamene sulla città di Catanzaro” di Cesare Catanzaro; “L’Immacolata in Catanzaro” di Giuseppe Fratea; “Città di Rossano” di Luca De Rosis; “Catanzaro nei secoli XV e XVI” di Gennaro Maria Monti).
Uno spazio importante è stato dedicato anche alle tradizioni popolari (“Una volta a Catanzaro” e “’A fharza ‘e Carnalevari” di Silvestro Bressi; “Settingiano, tra devozione e folclore” di Vincenzo Padella; “Cellara: il culto e la festa di S. Sebastiano” di Sergio Straface) e alla saggistica (“L’Europa dei socialisti: da Garibaldi all’Unione Europea” di Antonio Landolfi; “L’etica della Scrittura: la legge dello Spirito” di Ignazio Schinella; “L’alta finanza ebraica e le rivoluzioni” di Domenico Rotundo; “La Carboneria in Calabria” di Maria Borello).
La mostra consentirà, quindi, a tanti autori di entrare a contatto con i pochi lettori della nostra storia.
Libri e arte, insieme, dicevamo. “Perché la letteratura e l’arte viaggiano di pari passo e, spesso, l’una è il compendio dell’altra. Ecco perché abbiamo scelto - spiega ancora Ursini - di abbinare ai libri alcuni “falsi d’autore” realizzati da validi artisti del nostro tempo. Per questo, abbiamo chiesto il supporto del Gruppo “InChiostro”, rappresentato in Calabria da Rossella Cerminara e Luciano Sacco, due giovani lametini che sono ormai punto di riferimento per tutti coloro che amano collezionare “falsi” certificati”.
Tra gli altri saranno esposti “falsi” di Leonardo (La dama con l’ermellino), Dalì (Cigni che riflettono elefanti, La persistenza), Picasso (Dora Mar, ritratto), Fede Galizia (Natura morta con pesche), Modigliani (Nudo, Jeanne Hébuterne con cappello), Van Gogh (La stanza), Sconosciuto fiammingo (Natura morta), Claesz P. (Natura morta), Monet (Il Parlamento, La Grenouillére), Klimt (Il Bacio, Signora con cappello e boa di piume, Le amiche, Donna con ventaglio, Danae), Manet (Garofani e clematide in vaso di cristallo), Brueghel (Bouquet), Caravaggio (Bacco), Gauguin (Donna con mango) e Vouet (Vergine con Bambino e la rosa).
Esposti circa 250 volumi e una ventina di opere pittoriche, catalogate come “falsi certificati d’autore” scelte da Rossella Cerminara e Luciano Sacco del gruppo “InChiostro”.
“L’iniziativa, realizzata senza alcun impegno finanziario di ente pubblico, - ha dichiarato Vincenzo Ursini - è nata con lo scopo di favorire la diffusione dei volumi sulla Calabria, ed in particolare di quelli che riguardano la città di Catanzaro, pubblicati da tantissimi autori, spesso sconosciuti, che, con le loro ricerche approfondite, hanno aggiunto tasselli importanti al mosaico della storia millenaria della nostra regione. Siamo in presenza di decine di autori che, a proprie spese, hanno spesso pubblicato importanti studi, senza nulla ricevere in cambio dalle nostre istituzioni periferiche. Nati dal frutto di una innata passione di questi autori verso la ricerca storica, i testi meriterebbero a nostro avviso – aggiunge l’editore catanzarese - di essere divulgati più capillarmente”.
Esposte, come dicevamo, opere di carattere storico-locale (“Podestà del ventennio fascista nella provincia di Catanzaro” di Caterina Pagano; “Il mondo al femminile nelle Variae di Cassiodoro” di Rossana Cosco; “Calabria esoterica”, di Domenico Rotundo; “Cronaca delle tre Taverne e della Città di Catanzaro” di Domenico Montuoro; “Catanzaro: stradario storico” di Armando Giorno; “Pagine Tavernesi” di Costantino Mustari; “La Massoneria: da all’Oca e alla Graticola di Londra alla Costa dei Gelsomini in Calabria” di Rocco Ritorto; “La Grangia di Montauro e il suo territorio” di Marialetizia Buonfiglio), ma anche ristampe anastatiche di testi ormai quasi introvabili (“‘U Monacheddu” e “Catanzaro d’altri tempi” di Giovanni Patari; “Di alcune antiche pergamene sulla città di Catanzaro” di Cesare Catanzaro; “L’Immacolata in Catanzaro” di Giuseppe Fratea; “Città di Rossano” di Luca De Rosis; “Catanzaro nei secoli XV e XVI” di Gennaro Maria Monti).
Uno spazio importante è stato dedicato anche alle tradizioni popolari (“Una volta a Catanzaro” e “’A fharza ‘e Carnalevari” di Silvestro Bressi; “Settingiano, tra devozione e folclore” di Vincenzo Padella; “Cellara: il culto e la festa di S. Sebastiano” di Sergio Straface) e alla saggistica (“L’Europa dei socialisti: da Garibaldi all’Unione Europea” di Antonio Landolfi; “L’etica della Scrittura: la legge dello Spirito” di Ignazio Schinella; “L’alta finanza ebraica e le rivoluzioni” di Domenico Rotundo; “La Carboneria in Calabria” di Maria Borello).
La mostra consentirà, quindi, a tanti autori di entrare a contatto con i pochi lettori della nostra storia.
Libri e arte, insieme, dicevamo. “Perché la letteratura e l’arte viaggiano di pari passo e, spesso, l’una è il compendio dell’altra. Ecco perché abbiamo scelto - spiega ancora Ursini - di abbinare ai libri alcuni “falsi d’autore” realizzati da validi artisti del nostro tempo. Per questo, abbiamo chiesto il supporto del Gruppo “InChiostro”, rappresentato in Calabria da Rossella Cerminara e Luciano Sacco, due giovani lametini che sono ormai punto di riferimento per tutti coloro che amano collezionare “falsi” certificati”.
Tra gli altri saranno esposti “falsi” di Leonardo (La dama con l’ermellino), Dalì (Cigni che riflettono elefanti, La persistenza), Picasso (Dora Mar, ritratto), Fede Galizia (Natura morta con pesche), Modigliani (Nudo, Jeanne Hébuterne con cappello), Van Gogh (La stanza), Sconosciuto fiammingo (Natura morta), Claesz P. (Natura morta), Monet (Il Parlamento, La Grenouillére), Klimt (Il Bacio, Signora con cappello e boa di piume, Le amiche, Donna con ventaglio, Danae), Manet (Garofani e clematide in vaso di cristallo), Brueghel (Bouquet), Caravaggio (Bacco), Gauguin (Donna con mango) e Vouet (Vergine con Bambino e la rosa).
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