L'importante legame con Stalettì, in Calabria
di Domenico Condito
LISBONA - Si svolgerà oggi a Lisbona la cerimonia di riapertura del Museu de São Roque, una delle più prestigiose istituzioni culturali del Portogallo. L’evento sancisce la fine di un lungo periodo di chiusura per la realizzazione di complessi interventi di ampliamento e di ammodernamento della struttura espositiva, e per il restauro di numerosi reperti della sua pregevole collezione di tesori d'arte.
Presenzieranno all’inaugurazione il Ministro della Cultura, Dr. José António Pinto Ribeiro, e il Ministro del Lavoro e della Solidarietà Sociale, Dr. José António Vieira da Silva.
Il Museu de São Roque è amministrato dalla Santa Casa da Misericórdia de Lisboa, che nel corso di cinquecento anni di storia ha raccolto un vasto patrimonio di straordinario valore sociale, storico e artistico proveniente da donazioni, lasciti e acquisizioni: pittura, scultura, oreficeria, arte orientale, preziose reliquie e reliquari, candelabri “monumentali”, fronti d’altare. Un riferimento d’importanza fondamentale per la storia dell’arte e religiosa del Portogallo dal XVI al XIX secolo.
L’edificio, che accoglie l’inestimabile raccolta, fu per secoli la Casa Professa della Compagnia di Gesù. La stessa storia del museo è legata a quella dell’annessa Igreja de São Roque, costruita nel XVI secolo, la prima e la più importante chiesa dei Gesuiti in Portogallo. La chiesa è conosciuta soprattutto per la Capela de São João Baptista, un capolavoro assoluto dell’arte sacra di tutti i tempi, senz’altro una delle più belle del mondo. Fu commissionata dal Re del Portogallo, D. João V, agli architetti italiani Luigi Vanvitelli e Nicola Salvi. Realizzata interamente a Roma da 130 artisti fra il 1742 e il 1750, fu poi consacrata dal papa Benedetto XIV, prima d’essere smontata e trasportata a Lisbona con l’ausilio di ben tre navi. Il grande scrittore portoghese Fernando Pessoa la definì “un’opera d’arte suprema”, “notevole non solo per il suo valore materiale e artistico, ma anche perchè non esiste forse in nessun luogo un’opera del genere, con la quale poterla comparare”. Il Tesoro della Capela de São João Baptista è esposto permanentemente nel Museu de São Roque. Si tratta d’una collezione d'arte sacra, oreficieria e paramenti liturgici unica al mondo, fatta oggetto di pregevoli studi scientifici di rilevanza internazionale.
Significativo sul piano storico e culturale il rapporto del Museu de São Roque con la Calabria. Vi si conserva, all'interno d'un preziosissimo reliquario, un'importante reliquia, un tempo venerata a Stalettì, in provincia di Catanzaro: il cranio di San Gregorio Taumaturgo, Padre della Chiesa del III secolo e Patrono della cittadina calabrese, che custodisce le reliquie del Santo nella chiesa a lui dedicata.
Il Museu de São Roque è amministrato dalla Santa Casa da Misericórdia de Lisboa, che nel corso di cinquecento anni di storia ha raccolto un vasto patrimonio di straordinario valore sociale, storico e artistico proveniente da donazioni, lasciti e acquisizioni: pittura, scultura, oreficeria, arte orientale, preziose reliquie e reliquari, candelabri “monumentali”, fronti d’altare. Un riferimento d’importanza fondamentale per la storia dell’arte e religiosa del Portogallo dal XVI al XIX secolo.
L’edificio, che accoglie l’inestimabile raccolta, fu per secoli la Casa Professa della Compagnia di Gesù. La stessa storia del museo è legata a quella dell’annessa Igreja de São Roque, costruita nel XVI secolo, la prima e la più importante chiesa dei Gesuiti in Portogallo. La chiesa è conosciuta soprattutto per la Capela de São João Baptista, un capolavoro assoluto dell’arte sacra di tutti i tempi, senz’altro una delle più belle del mondo. Fu commissionata dal Re del Portogallo, D. João V, agli architetti italiani Luigi Vanvitelli e Nicola Salvi. Realizzata interamente a Roma da 130 artisti fra il 1742 e il 1750, fu poi consacrata dal papa Benedetto XIV, prima d’essere smontata e trasportata a Lisbona con l’ausilio di ben tre navi. Il grande scrittore portoghese Fernando Pessoa la definì “un’opera d’arte suprema”, “notevole non solo per il suo valore materiale e artistico, ma anche perchè non esiste forse in nessun luogo un’opera del genere, con la quale poterla comparare”. Il Tesoro della Capela de São João Baptista è esposto permanentemente nel Museu de São Roque. Si tratta d’una collezione d'arte sacra, oreficieria e paramenti liturgici unica al mondo, fatta oggetto di pregevoli studi scientifici di rilevanza internazionale.
Significativo sul piano storico e culturale il rapporto del Museu de São Roque con la Calabria. Vi si conserva, all'interno d'un preziosissimo reliquario, un'importante reliquia, un tempo venerata a Stalettì, in provincia di Catanzaro: il cranio di San Gregorio Taumaturgo, Padre della Chiesa del III secolo e Patrono della cittadina calabrese, che custodisce le reliquie del Santo nella chiesa a lui dedicata.
Nel 1587, la reliquia fu donata alla Igreja de São Roque di Lisbona da Don Juan de Borja, figlio di San Francisco de Borja e ambasciatore di Filippo II a Praga, insieme a tutta la sua ricca collezione di reliquie e reliquari. Il nobile valenciano, autore delle Empresas Morales, capolavoro della letteratura spagnola del Siglo de Oro, fu uno dei massimi collezionisti di reliquie del suo tempo. Don Juan aveva trovato la reliquia a Stalettì, nel territorio del Principato di Squillace, governato al tempo da Don Pietro Borgia, suo parente. La reliquia del Taumaturgo era considerata la più importante della sua notevole collezione, e fu accolta trionfalmente nella Igreja de São Roque il 25 gennaio 1588, alla presenza del vicerè del Portogallo, il principe cardinale Alberto.
Ho illustrato la storia della reliquia lo scorso 7 giugno a Stalettì, nella chiesa dedicata al Santo, nel corso d’una conferenza dal titolo: Il culto di San Gregorio Taumaturgo a Lisbona nell’età di Filippo II. In tale occasione ho presentato i risultati d’una approfondita ricerca d’archivio realizzata a Lisbona con la collaborazione del Museu de São Roque, che ha pure concesso il Patrocino culturale alla conferenza, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Stalettì e dalla Biblioteca Comunale “Vivarium”. Fondamentale, per la realizzazione della ricerca, il contributo della dott.ssa Teresa Freitas Morna, Direttore del Museu de São Roque, e del dott. António Meira, suo valente collaboratore. La Santa Casa da Misericórdia de Lisboa e il Museu de São Roque sostengono il progetto di gemellaggio Stalettì-Lisbona, per la cui realizzazione sono stati avviati gli opportuni contatti.
Ho illustrato la storia della reliquia lo scorso 7 giugno a Stalettì, nella chiesa dedicata al Santo, nel corso d’una conferenza dal titolo: Il culto di San Gregorio Taumaturgo a Lisbona nell’età di Filippo II. In tale occasione ho presentato i risultati d’una approfondita ricerca d’archivio realizzata a Lisbona con la collaborazione del Museu de São Roque, che ha pure concesso il Patrocino culturale alla conferenza, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Stalettì e dalla Biblioteca Comunale “Vivarium”. Fondamentale, per la realizzazione della ricerca, il contributo della dott.ssa Teresa Freitas Morna, Direttore del Museu de São Roque, e del dott. António Meira, suo valente collaboratore. La Santa Casa da Misericórdia de Lisboa e il Museu de São Roque sostengono il progetto di gemellaggio Stalettì-Lisbona, per la cui realizzazione sono stati avviati gli opportuni contatti.
Il Battesimo di Cristo – Mosaico della Capela de São João Baptista
Igreja de São Roque, Lisbona
(Foto di Laura Za)
Igreja de São Roque, Lisbona
(Foto di Laura Za)
1 commento:
Quero agradecer o seu comentário simpatico ao meu blog, e dizer que em passando estas festas irei ver com cuidado o se Blog, e aproveitar para tomar mais conhecimento do italiano e recomendar o blog, aos colegas da Universidade Senior de Torres Vedras , pois temos aulas de Arte e de Italiano. Um Novo Ano com tudo de bom para o amigo Domenico.
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